LEZIONE 17 [modalità compatibilità]

Beni Pubblici e Beni Meritori
Cap. 14
Beni Pubblici
• Beni pubblici: beni o servizi che, almeno per un certo
grado, sono sia non rivali sia non escludibili
– Non rivali: il loro consumo da parte di un individuo non ne
riduce la disponibilità per gli altri
– Non escludibili: è difficile, o costoso, impedire il consumo
ai non paganti
ESCLUDIBILITA’
• Un bene è escludibile al consumo se è
possibile impedirne il consumo qualora lo si
voglia fare (un gelato è un bene escludibile: il
venditore può sempre decidere di non
vendere un gelato a qualcuno. Una sirena di
allarme anti incendio non è escludibile nel
senso che una volta installata tutti possono
usufruirne )
RIVALITA’
• Un bene è rivale al consumo se l’uso da parte
di un individuo ne limita (impedisce) la
possibilità di godimento da parte di un altro
• (es un gelato o lo mangia Tizio o lo mangia
Caio. Un parco pubblico può essere
contemporaneamente attraversato da più
soggetti, la luce del sole può essere presa
contemporaneamente da tutti)
Alcuni esempi sulla base dei
concetti di rivalità ed escludibilità
• Beni collettivi (club goods): beni o servizi che, almeno in
parte, sono non rivali, ma escludibili
– Es.: TV via cavo pay-per-view
• Beni privati puri: bene di cui non può fruire chi non paga
e per il quale il consumo da parte di un individuo
determina una riduzione nella disponibilità del bene per
gli altri
• Beni pubblici puri: al massimo grado sia non rivali sia non
escludibili
• Beni a proprietà comune puri (commons): bene rivale e
non escludibili
– Es.: pesci negli oceani
Il governo e i beni pubblici
• La curva di domanda per un bene pubblico
– Per un bene privato, a tutti gli acquirenti viene offerto lo
stesso prezzo e ciascuno di loro sceglie la quantità che
desidera acquistare a quel prezzo
– La curva di domanda aggregata si costruisce sommando
orizzontalmente le curve individuali
– Per un bene pubblico tutti gli acquirenti consumano la
stessa quantità, ma differiscono in termini di disponibilità a
pagare per il bene
– La curva di domanda aggregata per un bene pubblico si
costruisce sommando verticalmente le curve individuali
• Per i beni privati, a tutti gli acquirenti viene
offerto lo stesso prezzo e ciascuno sceglie la
quantità da consumare,
• Nei beni pubblici gli acquirenti consumano
tutti necessariamente la stessa quantità che
viene prodotta, ma differiscono tra loro in
termini di disponibilità a pagare, dunque la
somma verticale ci rivela la curva di domanda
aggregata
Costruzione della curva di
domanda per un bene pubblico
• Per ogni quantità, queste curve dicono
quanto l’individuo sarebbe disposto a
pagare per un’unità supplementare del
bene
•La curva della disponibilità marginale a
pagare (DMAP) è inclinata
negativamente per la legge dell’utilità
marginale decrescente
• Può essere usata, insieme a
informazioni relative ai costi, per
determinare il livello ottimo di
produzione di un bene pubblico
Problemi connessi alla produzione
dei beni pubblici
• La non rivalità e non escludibilità porta a
problemi connessi in primis al fenomeno del
free riding
• Ciò rende sostanzialmente molto difficile la
produzione di tali beni da parte di privati
• Tuttavi anche lo stato incontra problemi legati
alla definizione della quantità ottimale di beni
pubblici da produrre e al modo “migliore” per
finanziarli
I BENI PUBBLICI E IL PROBLEMA
DEL FREE-RIDING
• Free-rider: un individuo che, pur godendo del
beneficio di un bene, non ne paga il prezzo
• Esempio: in un paese vivono 100 persone. Alla sera
di capodanno in genere vengono organizzati i fuochi
d’artificio. Ognuno attribuisce un valore allo
spettacolo pari a 10 euro. In totale quindi i 100
abitanti sarebbero disposti a pagare 1.000 euro.
Supponiamo che un imprenditore possa organizzare
lo spettacolo al costo di 500 euro. Se lo organizza
riuscirà a vendere biglietti a sufficienza per coprire i
costi?
• Se non gli è possibile escludere chi non paga il
biglietto (e questo è molto difficile con uno
spettacolo pirotecnico) allora non recupererà i
soldi perché ognuno ha incentivo a
comportarsi da free-rider: non pagare il
biglietto e assistere comunque allo spettacolo:
Si ha un fallimento del mercato
Poiché i beni pubblici sono non escludibili, il
problema del free-riding impedisce al mercato
privato di fornirli
Quale soluzione possibile?
• Il piccolo paese decide di tassare di 5 euro
ciascun abitante e finanziare con quei soldi lo
spettacolo pirotecnico: gli abitanti ottengono
un surplus e il comune riesce a coprire le
spese
• L’intervento di un soggetto esterno (Comune,
Stato) diviene essenziale
Ma quali e quanti beni pubblici
fornire?
• Come fa lo stato a stabilire quali beni pubblici
fornire?
• E a che livello (esempio precedente della difesa)?
• E’ complesso in quanto essendoci la possibilità di
free-riding, i singoli cittadini hanno incentivo a
nascondere le loro preferenze (chiedere a un
cittadino quanto pagherebbe per uno spettacolo di
fuochi artificiali potrebbe non portare a una
risposta affidabile)
– Il modo più equo per finanziare un bene
pubblico consiste nel tassare le persone in
proporzione alla loro disponibilità a pagare
– I governi però non hanno le informazioni sulla
disponibilità a pagare di ciascun individuo
• La produzione e allocazione efficiente di un
bene pubblico è quindi intrinsecamente più
complessa di quella di un bene privato, per il
quale ci sono tutti gli incentivi corretti a
“rivelare” correttamente le preferenze per il
consumo…
La fornitura privata di beni pubblici
– Ricorrere al governo per la fornitura di beni pubblici ha dei
vantaggi:
• Unico fornitore possibile quando non è possibile escludere I nonpagatori
– Lo svantaggio è si può rischiare di imporre a molte persone
di pagare per beni pubblici che non vogliono
Il governo e i beni pubblici
• Imposta regressiva la percentuale di reddito
versata dal contribuente diminuisce con
l’ammontare del reddito del contribuente
• Imposta proporzionale sul reddito: tutti
pagano la stessa percentuale di reddito in
tasse
• Imposta progressiva: la percentuale imposta
cresce al crescere del reddito
• La fornitura privata di beni pubblici
– Finanziamento tramite donazione
– Vendita di sottoprodotti (es. la pubblicità)
Le scelte pubbliche
• Le decisioni riguardanti la qualità e la quantità dei beni pubblici
devono essere prese collettivamente
– Votazione a maggioranza
• Paradosso di Condorcet
• Teorema del votante mediano
• Alternativa alla votazione: analisi costi-benefici il cui obiettivo è la
stima del costo totale e dei benefici del progetto per la società nel
suo complesso
Il paradosso del voto di Condorcet
Tipo di elettore
Tipo 1
Tipo 2
Tipo 3
Percentuale di
elettorato
35
45
20
Prima scelta
A
B
C
Seconda scelta
B
C
A
Terza scelta
C
A
B
Ipotizziamo un sistema di voto maggioritario in cui le opzioni si confrontano a coppie.
Accade che a seconda dell’ordine con cui si confrontano le diverse opzioni possono
Risultare vincenti opzioni diverse
A batte B; B batte C e C batte A…
Implica che
La sequenza di voto ha un ruolo determinante nel risultato
Il voto a maggioranza non sempre rivela in maniera chiara le preferenze della società
Teorema dell’impossibilità di Arrow
• Nessun sistema di voto può soddisfare
contemporaneamente tutte le seguenti
caratteristiche:
• 1) Unanimità (se tutti preferiscono A a B, A deve
sempre prevalere su B)
• 2) Transitività
• 3) Indipendenza dalle alternative irrilevanti
(l’ordine di preferenza tra A e B non deve
dipendere dalla presenza eventuale di una
ulteriore alternativa C)
• 4) assenza di un dittatore
Esempi
• Il caso della votazione visto in precedenza
mostra chiaramente che in quel caso la
transitività non è rispettata
• Il teorema dell’impossibilità di Arrow ha delle
implicazioni molto rilevanti nel senso che
mostra come i sistemi di votazione che
possono essere individuati per eleggere
democraticamente dei rappresentanti sono
sempre e comunque soggetti ad alcuni “vizi”
non desiderabili
Sul voto maggioritario e
l’importanza dell’elettore mediano
• Il teorema dell’elettore mediano dice che dal
voto maggioritario scaturisce il risultato
preferito dall’elettore mediano