HABITAT MICROBICI: i microrganismi nell’atmosfera Rilasciati dagli habitat terrestri e acquatici attraverso vento e acqua Presenti nell’aerosol: • sotto forma di singole cellule o spore • adesi a particelle di polvere, polline e suolo • associati con insetti e protisti Il contenuto medio (50-1500 cellule/m3) è influenzato da: condizioni climatiche, radiazione solare, zona, sorgente, periodo del giorno e dell’anno, grado di inquinamento, capacità di sopravvivenza Possono causare danni per la salute umana (allergie e infezioni) Si diffondono efficacemente attraverso la produzione di spore Sono strettamente associati a malattie e allergie 80% Gram-positivi Generi più rappresentati: Bacillus Micrococcus Bacterium Percentuale coltivabile: 1% HABITAT MICROBICI:microrganismi di rocce e sottosuolo Caratteristiche: -In grado di solubilizzare minerali e sfruttarli per il metabolismo (produzione di acidi organici e agenti chelanti); -Resistenti all’essiccamento e all’intenso irraggiamento; -Capaci di modificare il metabolismo in risposta alle variazioni ambientali COMUNITA’ CRIPTOENDOLITICHE DESERTI CALDI: -prevalenza di produttori primari procariotici (cianobatteri); -elevata tolleranza alle forti escursioni di temperatura e umidità. DESERTI POLARI: -prevalenza di funghi e alghe eucariotiche (licheni); -formazione di stratificazioni intensamente colorate verde-nero DESERTI CALDI EUBATTERI Metallogenium sp. e Pedomicrium sp. Deserto di Varnish, le Alabama Hills in Owens Valley. Si possono notare le incrostazioni delle rocce dalla tipica colorazione rossastra dovuta alla presenza di colonie di batteri filamentosi del genere Metallogenium e Pedomicrium. Questi sono organismi dalle cellule sferoidali dalle dimensioni di 0.4-2 micron, che ossidano il manganese ed il ferro originando così i composti colorati. EUBATTERI Microcoleus vaginatus Le incrostazioni desertiche sono ricche di questo cianobatterio, Microcoleus vaginatus. I filamenti di questo microrganismo sono incastonati in un rivestimento minerale.I filamenti più piccoli si accrescono in direzione della zona della crosta quando questa assorbe acqua per diversi giorni. DESERTI POLARI I licheni utilizzano l'acqua assorbendola solo quando serve: non la trattengono nel loro corpo perché, data la temperatura, spesso sotto zero, ghiaccerebbero e morirebbero. Vita microbica nel sottosuolo Biofilm microbico (rosso Nilo) sulla superficie di un frammento di basalto (1500 m di profondità) HABITAT MICROBICI: il suolo Formazione del suolo: -processi biologici (alghe, licheni, muschi) H2CO3 Acidi organici chemiorganotrofi e funghi Disgregazione delle rocce -processi fisici (gelo e disgelo) Ulteriore disgregazione delle rocce e sviluppo di piante pioniere e microflora nella rizosfera -fattori climatici e insediamento di animali Aumento di profondità del suolo e conseguente sviluppo di piante e alberi Profilo del suolo maturo Caratteristiche del suolo che influenzano la flora microbica • tessitura PROTOSUOLI: aggregati eterogenei di argilla, sabbia, limo, resti di piante animali e insetti • composizione/ struttura Fattori che influenzano l’attività batterica nel suolo - Umidità: - favorisce la diffusione di fattori nutririvi solubili, - “tampona” le variazioni di temperatura, - riduce la diffusione dell’ossigeno. - Concentrazione idrogenionica: -terreni acidi funghi, - terreni neutri batteri e attinomiceti - Aerazione: - influenza il metabolismo microbico (aerobi, anaerobi facoltativi o obbligati) - Potenziale ossidoriduttivo: -potenziale positivo - potenziale negativo ambiente ossidante, ambiente riducente Fattori che influenzano l’attività batterica nel suolo - temperatura: -ogni specie microbica ha un proprio optimum di temperatura (psicrofili, mesofili e termofili) - sostanze inibenti e sostanze colloidali: -composti inorganici attivi ad alte concentrazioni (sali inorganici), -composti inorganici attivi a basse concentrazioni (arsenico, rame, idrogeno solforato, cationi dei metalli pesanti), -composti organici prodotti dalle piante, -argille o affini che ostacolano la diffusione dei nutrienti o favoriscono la rimozione di sostanze tossiche - salinità: la presenza di sali aumenta la pressione osmotica consentendo la crescita di solo alcune specie microbiche (alofili) La rizosfera NUTRIENTI: •Essudati •Secrezioni •Lisati (di cellule morte) •Mucillagini, polisaccaridi •Mucigel, di origine vegetale o microbica EFFETTO: •Modificazione del pH •Incremento della biodisponibilità delle sostanze •Incremento della popolazione microbica Gruppi batterici nel suolo (autoctoni o alloctoni) 48% Proteobatteri (Rhizobium, Pseudomonas, Agrobacterium, batteri metilotrofi e nitrificanti) 20% Firmicutes (Gram positivi sporigeni, Bacillus, e non sporigeni, Artrobacter) 18% Attinomiceti Streptomyces, Nocardia, Actinomyces Altri microrganismi: funghi (Aspergillus, Penicillum), alghe e protozoi. Comunità microbica sulle radici di una pianta in un suolo (fotomicrografia a fluorescenza) Batteri a forma di bastoncino Spore di attinomiceti Ife fungine Microrganismi su particelle di suolo (microscopia elettronica a scansione) HABITAT MICROBICI:microrganismi nei sistemi acquatici Ambiente acquatico Acque superficiali (oceani, mari, laghi, fiumi, lagune ecc.) Acque sotterranee Acque dolci Acque marine Fattori che influenzano l’attività batterica Acque dolci in laghi stagni e paludi (habitat lentici) - Temperatura: dipende dalla profondità ed è causa di stratificazioni e rimescolamenti del bacino - Quantità di luce: zona litoranea (elevata attività fotosintetica) zona limnetica (ricca di fitoplancton) zona profonda (afotica) - Concentrazione di ossigeno: influenzata da processi di stratificazione e rimescolamento (zone ossiche e anossiche) - Concentrazione di nutrienti: influenzata dall’attività microbica, dal rimescolamento, dagli scambi con l’ambiente circostante (laghi eutrofici e oligotrofici) - pH - Salinità Stratificazione e rimescolamento di un ambiente lacustre (zona temperata dell’emisfero settentrionale) 5-8 m Popolazioni microbiche nei bacini di acqua dolce Interfaccia atmosfera/idrosfera (1-10 mm): il “neuston” - batteri (Pseudomonas,Flavobacterium, Micrococcus, ecc) - funghi filamentosi (Cladosporium) - alghe (Navicula, Nautococcus, ecc) Colonna d’acqua: - fitoplancton: cianobatteri e alghe eucariotiche planctoniche (Chlorella, Chlamidomonas, Volvox, ecc) - solfobatteri verdi e rossi (Chlorobiacee, Chromatiacee) - microrganismi eterotrofi - batteri chemioautotrofi solfuro ossidanti (Beggiatoa, Thiotrix) - batteri metanotrofi aerobi o anaerobi - funghi, virus e protozoi Distribuzione dei principali gruppi batterici in un lago stratificato eterotrofi Fioriture sulla superficie dei laghi Epatotossina prodotta da cianobatteri Cianobatteri: Microcystis, Oscillatoria, Nostoc, Nodularia ecc Produttori di neurotossine e epatotossine Caratteristiche dei fiumi (habitat lotici) che influenzano la colonizzazione microbica Acque dolci - Tratto iniziale: - flusso veloce - molto ossigenato - temperature basse - ombreggiato - Tratto medio: - flusso moderato - temperature aumentano - irraggiamento solare aumenta - incremento di nutrienti organici e inorganici - Tratto finale: - allargamento del letto - formazione di anse - favorito il deposito di sabbia e limo - influenzato dalle maree Effetto dell’immissione di acque non depurate in un fiume BOD: domanda biologica di ossigeno -fornisce una stima della quantità di materiale organico presente nell’acqua che può essere ossidata dai microrganismi- Lago eutrofico HABITAT MICROBICI: ambienti marini Fattori chimico-fisici e distribuzione dei batteri Salinità: 34 - 35,8 parti per mille pH: 8,3 - 8,5 Popolazioni microbiche negli ambienti marini Interfaccia atmosfera/idrosfera (1-30 mm): il “pleuston” - ricco di substrati organici (lipidi, idrocarburi) - prevalenza di eterotrofi (Pseudomonas, Erytrobacter, Roseobacter, ecc) Colonna d’acqua: - fitoplancton: cianobatteri e alghe eucariotiche unicellulari (Ostreococcus, Trichodesmium, alghe flagellate, diatomee) - generalmente scarsa produttività (103 – 104 microrganismi/ml) - scarsamente coltivabili (0,001 – 0,1%) - prevalenza di Gram-negativi, mobili, aerobi o anaerobi facoltativi (Pseudomonas, Vibrio, Flavobacterium) - pochi Gram-positivi (Staphilococcus e Micrococcus) HABITAT MICROBICI: ambienti marini I produttori primari negli ambienti marini Ostreococcus, eucariota (m/o) Prochlorococcus, cianobatterio (FISH) Trichodesmium, Cianobatterio azoto-fissatore (mari tropicali e subtropicali) Distribuzione Archea/Bacteria Gli abissi marini Fattori che influenzano l’attività batterica negli abissi marini: bassa temperatura (2-3 °C costanti; m. psicrofili) basse concentrazioni di nutrienti elevata pressione (1 atm/10 m profondità) Barofili, barotolleranti e barofili estremi Adattamenti molecolari alle pressioni elevate: Aumento della % di acidi grassi insaturi nella membrana citoplasmatica Variazione conformazionale degli enzimi tale da minimizzare gli effetti della pressione Variazione della composizione proteica della membrana esterna Regolazione dell’espressione genica mediante regolatori trascrizionali pressione-dipendenti Bocche idrotermali sottomarine I microrganismi delle bocche idrotermali: CHEMIOLITOTROFI anellidi Ingrandimento del trofosoma bivalvi Invertebrati delle bocche idrotermali L’unione fa la forza!!! Associazioni simbiotiche delle bocche idrotermali Solfobatteri chemiolitotrofi associati al trofosoma di anellidi