Bilancio fitosanitario campagna 2014: Situazione Fitopatologica in Capitanata Prof. Francesco Lops Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente - Università di Foggia Le precipitazioni sono state le più abbondanti degli ultimi 20 anni, le temperature massime le più basse. Problemi legati al maltempo si sono verificati anche in Puglia e Campania Peronospora del pomodoro PHYTOPHTHORA INFESTANS CLIMA FRESCO (18-22 C) E UMIDO (90-100% UR) ATTACCA TUTTI GLI ORGANI La recrudescenza della malattia sia dovuta: •All’andamento meteorologico primaverile estivo; •Alla comparsa, di popolazioni del maggiormente aggressive e specializzate. patogeno La pressione della malattia è condizionata dall’andamento meteorologico primaverile, aggravandosi in condizioni di forte umidità, piovosità persistente e temperature miti. Chromista Phylum Oomycota Ordine Peronosporales Famiglia Pythiaceae Genere Phytophthora Specie Phytophthora Infestans Regno La difesa antiperonosporica viene impostata tenendo in considerazione: - Fenologia della coltura; - previsioni di pioggia a breve-medio termine; - rischio epidemico del patogeno valutato tramite il monitoraggio ed i modelli previsionali; Alternariosi Regno: DIVISIONE: CLASSE: ORDINE: FAMIGLIA: GENERE: SPECIE: Moltiplicazione: conidi Riproduzione: Pleospora Strutture di resistenza: micelio nel terreno sui residui colturali, e Solanacee infestanti Recettività della pianta: intero ciclo vegetativo Distribuzione geografica: mondiale Inoculo: micelio e conidi Diffusione dell’inoculo: acqua, vento, strumenti agricoli, calzature e animali, semente infetta Fattori ambientali: temperatura ottimale tra 24 e 29 °C Processo infettivo: penetra attraverso le ferite Tempo d’incubazione: variabile Funghi Ascomycota Dothideomycetes Pleosporales Pleosporaceae Alternaria A. solani A. alternata Alternariosi Questa malattia fungina è in grado di attaccare fusti, foglie e frutti delle piante. Viene anche comunemente chiamata "malattia della senescenza". Sui fusti possono comparire piccole macchie nere, ovali e ben delimitate che determinano l'appassimento della vegetazione sovrastante. A livello di foglie la malattia genera macchie irregolari nerastre e necrotiche, tipicamente zonate in modo concentrico. Questa tipica conformazione viene assunta anche dalle macchie che compaiono sui frutti attaccati. Maculatura batterica Xanthomonas campestris pv. vesicatoria Maculatura batterica (Xanthomonas campestris pv. vesicatoria) Sopravvive sui residui colturali, sulle piante spontanee e sui semi Recettività della pianta: intero ciclo vegetativo Distribuzione geografica: ubiquitaria Inoculo: cellule batteriche Sintomatologia: si manifesta sulla porzione epigea; sulle foglie si notano lesioni circolari, umide di colore scuro che diventano di forma spigolosa mentre la superficie assume un aspetto untuoso; sui frutti si osservano piccole macchie nere speso circondate da alone bianco di aspetto untuoso, le lesioni possono diventare di colore scuro e crostose Condizioni favorevoli: penetra per ferite, stomi e radici; favorito da temperature elevate 24-30°C e U.R. 75-86% Macchiettatura batterica Pseudomonas syringae pv. tomato Macchiettatura batterica (Pseudomonas syringae pv. tomato) Sopravvive sui residui colturali, sulle piante spontanee e sui semi Recettività della pianta: intero ciclo vegetativo Distribuzione geografica: ubiquitaria Inoculo: cellule batteriche Sintomatologia: attacca tutti gli organi della pianta e principalmente le bacche dove si formano macchie rotonde necrotiche, circondate da alone idropico; sulle foglie determina piccole macchie necrotiche con alone clorotico; sui fusti e sui piccioli si formano necrosi scure di forma ovale e allungata Condizioni favorevoli: penetra per ferite, stomi e radici; favorito da temperature moderate 13-25°C e U.R. 55-77% CONCLUSIONI La campagna 2014 è stata condizionata negativamente dal maltempo e, in particolare, delle continue e abbondanti piogge succedutesi per tutta l’estate. Contraddistinta da diverse difficoltà agronomiche che i produttori si sono trovati a fronteggiare in campo, al fine di garantire la raccolta di un prodotto di qualità nel rispetto della produzione integrata". La situazione è variata ovviamente da azienda ad azienda, sulla base della linea di difesa seguita, sistemici o copertura, dallo sviluppo vegetativo, alla comparsa, di popolazioni di patogeni maggiormente aggressive e specializzate. Quindi, emerge la necessità del consulente, figura professionale qualificata nell’ambito della difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari, indirizzata alla produzione integrata. Già previsto dal Decreto 22 gennaio 2014 (recepimento della direttiva 2009/128/CE).