Chimica Inorganica(Applicazioni) http://www.cima.unimi.it/Docentipag.asp Programma del Corso di Chimica Inorganica (Applicazioni) a.a. 2009-2010 1) Introduzione: Proprietà Generali dei composti organometallici; Breve storia dei composti organometallici; Differenziazione dei composti organometallici. 2) Energia, Polarità e Reattività del legame M-C: Stabilità dei composti organometallici del ―Main Group‖; Labilità dei composti organometallici del ―Main Group‖. 3) Metodi di preparazione generali dei composti organometallici del ―Main Group‖. 4) Composti organometallici dei metalli alcalini: Composti di organolitio; Composti organometallici dei metalli alcalini più pesanti (Na, K); Reazione dei composti di organolitio con gli alcossidi dei metalli alcalini: formazione di ―superbasi‖. 5) Composti organometallici dei gruppi 2 e 12: Composti di organobererillio; Composti di organomagnesio; Composti organometallici dei metalli alcalino-terrosi più pesanti (Ca, Sr, Ba); Composti di organozinco; Composti di organocadmio; Composti di organomercurio. Programma del Corso di Chimica Inorganica (Applicazioni) a.a. 2009-2010 6) Composti organometallici del gruppo 13: Composti di organoboro; Composti di organoalluminio; Composti organometallici di gallio, indio e tallio. 7) Composti elemento organici del gruppo 14: Composti di organosilicio; Composti di organostagno; Composti di organopiombo. 8) Composti di organorame. 9) Introduzione alla spettroscopia NMR dei complessi organometallici. 10) Composti organometallici dei metalli di transizione. Leganti σ-donatori: metallo alchili e metallo arili. 11) Spettroscopia NMR dei complessi metallo alchilici. 12) Composti organometallici dei metalli di transizione. Complessi di leganti σ,-donatori / accettori: Complessi olefinici; Complessi -allilici; Complessi alchinici. 13) Spettroscopia NMR dei complessi olefinici e -allilici. 14) Composti organometallici dei metalli di transizione. Complessi carbenici, Complessi carbinici. 15) Spettroscopia NMR dei complessi carbenici e carbinici. Introduzione Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna. Albert Einstein Introduzione La chimica organometallica: che cos’è? Tra Chimica Inorganica e Chimica Organica (?) Chimica Organica: • Generalmente legami covalenti C-X • Stati di ossidazione ben ―determinati‖ • Molecole ―rigide‖ Chimica Inorganica / Coordinazione • Principalmente legami ionici M-X • Stati di ossidazione variabili • Molecole flussionali Introduzione La chimica organometallica: che cos’è? Polarità del legame Ph-Cl C+-X- Ph-Li C- -X+ ―Umpolung‖ del frammento organico Generalità Proprietà generali dei composti organometallici Vengono definiti composti organometallici (o semplicemente organometalli) tutti quei composti che presentano uno o più legami diretti, più o meno polari, tra un centro metallico ed un atomo di carbonio. Il legame M—C più semplice è quello dei metallo alchili: in quanto leganti -donatori gli alchili sono strettamente correlati ai leganti classici della chimica di coordinazione, quali Cl¯, NH3 o H2O. Una più vasta classe di leganti organometallici è "soft" e può formare legami : 1) i metalli sono più elettron ricchi, 2) il legame M —C è più covalente e spesso ha una componente sostanziale. 3) gli orbitali d del metallo si trovano a più alta energia e per retrodonazione perturbano la struttura del legante molto più di quanto non avvenga normalmente in chimica di coordinazione. Il legante organometallico viene polarizzato Breve storia dei composti organometallici Il primo composto organometallico risale al 1760 ed è dovuto ai lavori di Cadet sugli inchiostri "simpatici". La storia della chimica organometallica vera e propria nasce nel 1827 con il sale di Zeise, primo complesso olefinico, ottenuto per reazione tra PtCl4 e PtCl2 in etanolo a riflusso: Frankland a cavallo del 1850 scopre i complessi di organozico (ZnEt2) oggi comunemente usati nelle reazioni di alchilazione in chimica organica. Nel 1867 il chimico francese Schützenberg isola il primo complesso metallo-carbonilico: [Pt(CO)Cl2]2 Il primo complesso metallo-carbonilico utilizzato in un processo commerciale per la purificazione del nichel è il Ni(CO)4, scoperto nel 1890 da Mond. Nel 1912 viene assegnato a Grignard il premio Nobel (reattivi di Grignard: complessi di alchilmagnesio). Nel 1951 Pauson (GB) e Miller (USA) ottengono il ferrocene: Fe(C5H5)2, primo complesso "sandwich". Breve storia dei composti organometallici Nel 1952 Gilman descrive la sintesi del primo organocuprato: (CH3)2CuLi Wittig scopre la reazione che porta il suo nome nel 1953 Nel 1955 Ziegler e Natta scoprono la polimerizzazione delle olefine (etilene e propilene, rispettivamente) impiegando un processo a basse pressioni, grazie all’impiego di catalizzatori metallici (alogenuri di metalli di transizione e AlR3). 1956: idroborazione (Brown). Nel 1962 Chatt riporta la prima attivazione di un legame C-H da parte di un complesso di Ru (provata definitivamente in un lavoro del 1965). 1963: (PPh3)2Ir(CO)Cl complessa reversibilmente l’ossigeno (Vaska). 1964: (CO)5WC(OMe)Me, primo complesso carbenico (Fischer). 1965: (PPh3)3RhCl come catalizzatore omogeneo nell’idrogenazione degli alcheni (Wilkinson). 1965: Tsuji scopre la prima reazione di accoppiamento C-C mediata da Pd. Breve storia dei composti organometallici Nel 1968 Knowels riporta la prima idrogenazione catalitica asimmetrica utilizzando complessi chirali di rodio. Poco dopo sviluppa il primo processo catalitico asimmetrico industriale per la sintesi dell’ammino acido L-DOPA (farmaco per il trattamento del morbo di Parkinson). Shilov nel 1969 scopre lo scambio H/D su olefine in soluzione omogenea catalizzato da PtII: attivazione dei legami C-H. 1970: complessi metallo alchilici cineticamente inerti bloccando la β-eliminazione (Wilkinson). 1973: premio Nobel a Fisher e Wilkinson 1976: premio Nobel a Lipscomb per la classificazione della struttura e dei legami nei borani. 1981: premio Nobel a Hoffmann e Fukui: introduzione del concetto di OM semiempirici in una discussione unificata della relazione struttura-reattività di molecole inorganiche, organiche e metallorganiche (analogia isolobale). 1986: Noyori sviluppa l’addizione catalitica enantioselettiva di reattivi di organozinco a composti carbonilici. Breve storia dei composti organometallici P. Jutzi: preparazione del decametilsilicocene (Cp*2Si) (1989) Attivazione del legame C-C: Milstein riporta la prima inserzione del Rh in un legame C-C (1993). Scala dei femtosecondi (10-15 s) 1995: Zewail studia la rottura M-M e M-C in Mn2CO10 tramite laser (pulsed laser). G. Kubas sintetizza il primo complesso sigma di un silano nel 1995 (studi sul meccanismo dell’attivazione C-H) C. C. Cummins: l’atomo di C come legante organometallico ―estremo‖: [(R2N)3MoC]- (1995) 2001 Nobel a K. B. Sharpless, W. S. Knowels and R. Noyori per i lavori pionieristici nel campo della catalisi enantioselettiva 2005 Nobel a Y. Chauvin, R. R. Schrock and R. H. Grubbs per gli studi applicativi e meccanicistici sui catalizzatori attivi nella metatesi delle olefine Differenziazione dei composti organometallici La chimica organica di B, Si, P e As è, sotto molti aspetti, correlata alla chimica dei rispettivi omologhi metallici. Occasionalmente in letteratura viene utilizzato il termine di composto elemento-organico per definire i sopracitati non- o semi-metalli e lo studio di questi composti è compreso in questo corso. Una conveniente classificazione dei composti organometallici si basa sul tipo di legame che formano di preferenza: Legame covalente multicentrico Ionico Covalente: legami e Covalente: legami prevalentemente , raramente La classificazione di legame e viene definita nel modo seguente: Overlap Numero di piani nodali Tipo di legame Esempi 0 B — CH3 1 (CO)5Cr = CR2 Nel considerare la polarità del legame viene comunemente utilizzata la differenza di elettronegatività tra gli atomi coinvolti. Basandosi sulla scala di elettronegatività di Pauling C = 2.5 H = 2.2 M compreso tra 0.8 e 2.0 il legame tra metallo e carbonio generalmente è polarizzato nella direzione M(+)—C(-). Il concetto di elettronegatività è molto importante, ma va sempre tenuto presente che si tratta di una grandezza che non è misurabile con precisione e che varia alquanto da composto a composto. Oggi esistono diversi approcci, tutti comunemente utilizzati, nel definire e calcolare l'elettronegatività. Molte di queste definizioni espandono la definizione originale di Pauling. Alcuni di questi valori calcolati sono riportati nelle tabelle che seguono. Letteratura: Zavitsas et al., J. Org. Chem. 2003, 68, 3158. Suresh, Koga, J. Am. Chem. Soc. 2002, 124, 1790. Capitolo Secondo: Energia, Polarità e Reattività del legame M-C L’anello più debole è anche il più forte: spezza la catena Staninislav Lec Energia e Reattività del legame M-C Nel trattare le proprietà dei composti organometallici è importante distinguere tra fattori termodinamici (stabile - instabile) e cinetici (inerte - labile o reattivo). Legami singoli M—C si incontrano per quasi tutti gli elementi della tavola periodica (esempi possono essere: MgMe2, PMe3, MeBr, [LaMe6]3-, WMe6). Lunghezze di legame tipiche M—C d in pm e raggi ionici r per gli elementi del maingroup. r = d - rcarbon = d - 77. Gruppo 2, 12 M 13 M 14 d r M 15 d r d r Be 179 102 B 156 79 C 154 77 N 147 70 Mg 219 142 Al 197 120 Si 188 111 P 187 110 Zn 196 119 Ga 198 121 Ge 195 118 As 196 119 Cd 211 134 In 223 146 Sn 217 140 Sb 212 135 Hg 210 133 Tl 225 148 Pb 224 147 Bi 226 149 Da: Comprensive Organometallic Chemistry (COMC) 1982, 1, 10. M d r Stabilità dei composti organometallici del "main-group" Paragonati alla forza dei legami M–N, M–O e M–Alogeni, i legami M–C devono essere giudicati deboli. Questa debolezza di legame è sfruttata nell'utilizzo dei composti organometallici in sintesi. Poiché le entropie standard per tali composti sono conosciute solo in rari casi, nel considerarne la stabilità termodinamica vengono di solito utilizzate le entalpie di formazione, H f , al posto delle energie libere, G f . L'alta energia di legame degli elementi M, C e H nei loro stati standard comporta dei valori di H f bassi per i composti organometallici. Entalpie standard H f in kJ/mol e energie di legame medie Ē(M–C) dei derivati metilici in fase gassosa confrontate alle entalpie medie Ē(M–X) per X = Cl, O. Gruppo 12 13 14 15 MMe2 MMe3 MMe4 MMe3 M Zn Cd Hg c.f. H f 50 106 94 Ē 177 139 121 M B Al Ga In Tl B–O B–Cl Al–O Al–Cl H f -123 - 81 - 42 173 — Ē 365 274 247 160 — 526 456 500 420 M C Si Ge Sn Pb Si–O Si–Cl Si–F Sn–Cl H f -167 -245 - 71 - 19 136 Ē M 358 311 249 217 152 452 381 565 323 N P As Sb Bi As–O Bi–Cl H Ē f - 24 -101 13 32 194 314 276 229 214 141 301 274 Da: Comprensive Organometallic Chemistry (COMC) 1982, 1, 5. I dati per Ē(M–X) sono tratti da: J. E. Huheey, Inorganic Chemistry, 3 Ed., A-32. H f dei composti organometallici del "main-group" Generalizzando: Le energie di legame M–C variano in un vasto range di valori: Composto (CH3)3B (CH3)3As (CH3)3Bi Ē(M–C) kJ/mol 365 rel. forte 229 medio 141 debole legame L'energia media di legame Ē(M–C) nell'ambito di uno stesso gruppo diminuisce all'aumentare del numero atomico. Una spiegazione razionale di quest'effetto sta nell'aumento di differenza dell'estensione radiale e nella sfavorevole sovrapposizione degli orbitali atomici che contribuiscono al legame M–C. Legami ionici si hanno per i composti dove M è particolarmente "elettropositivo" e/o il carbanione è particolarmente stabile. Esempi: Na+[C5H5]– K+[CPh3]– Na+[CCR]– Legami multicentrici ("electron deficient bond") si incontrano quando il guscio di valenza di M è completo per meno della sua metà ed il catione Mn+ è fortemente polarizzabile (possiede un elevato rapporto tra carica e raggio). Esempi: [LiCH3]4 [Be(CH3)2]n [Al(CH3)3]2 Labilità dei composti organometallici del "main-group" Piuttosto che decomporsi a dare i rispettivi elementi costitutivi i composti organometallici spesso seguono dei cammini dissociativi assai complicati e questo comporta una notevole limitazione alla capacità di prevederne il comportamento termico basandosi solo sulle entalpie standard di formazione. Esempio: Pb(CH3)4(g) Pb(s) + 2C2H6(g) H = – 307 kJ/mol (1) Fattori che determinano la "driving force" di questa reazione comprendono sia l'entalpia di formazione H f (C2H6) del prodotto che il termine entropico S > 0. Oltre all'Eq. (1) altri cammini reazionali sono stati individuati per la termolisi del tetrametil-piombo: Pb(CH3)4(g) Pb(s) + 2CH4(g) + C2H4(g) H = – 235 kJ/mol (2) Pb(CH3)4(g) Pb(s) + 2H2(g) + 2C2H4(g) H = – 33 kJ/mol (3) Labilità dei composti organometallici del "main-group": Labilità cinetica vs. inerzia cinetica Esempio: Hg(CH3)2(g) Hg(s) + CH4(g) + C2H6(g) + C2H4(g) Grxt° < 0 Questa reazione di decomposizione è termodinamicamente favorita! Si(CH3)4(g) Si(s) + CH4(g) + C2H6(g) + C2H4(g) Grxt° > 0 Questa reazione di decomposizione è termodinamicamente sfavorita! Eppure Hg(CH3)2 non solo esiste, ma non decompone in anni se lasciato a temperatura ambiente!!! Inerzia cinetica: Hg(CH3)2 esiste perché non c'è un cammino di decomposizione a bassa energia. Possibili cammini possono essere: Dissociazione eterolitica: M—R M+ + R- Dissociazione omolitica: M—R M + R Eliminazione di idruro: (-eliminazione) M—CH2CH3 M—H + H2C=CH2 Labilità dei composti organometallici del "main-group": Labilità cinetica vs. inerzia cinetica Per alti valori di G* Stabilità cinetica G* Per valori negativi di G°rxt Instabilità termodinamica G°rxt Esempi: Zn(C2H5)2 Sn(CH3)4 Calore di combustione Termodinamica Proprietà Cinetica - 1920 kJ/mol - 3590 kJ/mol instabile instabile piroforico stabile all'aria labile inerte Labilità dei composti organometallici del "main-group" Come i composti organici, tutti i prodotti organometallici sono termodinamicamente instabili nei confronti dell'ossidazione a dare MOn, H2O e CO2. Eppure si nota una notevole differenza di maneggiabilità per diversi organometalli: Esempi: SiMe4 AlMe3 MnEt2(-40 C) HgMe2 NaMe CuMe (-15 C) Termicamente stabile stabile instabile Stabile all'acqua idrolisi violenta instabile Stabile all'aria piroforico instabile Particolarmente labili nei confronti di O2 e H2O sono quei composti metallorganici che possiedono doppietti liberi, orbitali vuoti a basse energie e/o alta polarità del legame M–C. Labilità dei composti organometallici del "main-group‖ All’aria All’acqua perché Me3In piroforico idrolizzabile Alta polarità di legame Me4Sn inerte inerte Sn schermato bene; bassa polarità di legame Me4Sb piroforico inerte Doppietto libero Me3B piroforico inerte Iperconiugazione al boro; bassa polarità di legame (Me3Al)2 piroforico idrolizzabile Attaco nucleofilo via orbitali Al(3d) Alta polarità di legame SiH4 piroforico idrolizzabile Schermo al Si inefficace; Relativamente elettronricco SiCl4 inerte idrolizzabile Si relativamente elettron-povero; Alta polarità di legame Attaco nucleofilo via orbitali Si(3d) SiMe4 inerte inerte Schermo al Si efficace; bassa polarità di legame Da dove viene la nostra conoscenza del legame M-C? Calorimetria classica. Metodo che richiede una reazione stechiometrica. Variante: Monitoraggio TERMOCHIMICO della reazione in soluzione LnM-R + Br2 Hreaz. LnM-Br + R-Br D(LnM-R)solv = Hreaz. + D(LnM-Br)solv – D(Br2)solv Microcalorimetria fotoacustica (PAC) (Ehn = 10 ns) LnM-R E hn LnM + R Hobs = Ehn - HRF Hobs HR = energia di dissociazione del legame Dipendenza della posizione di equilibrio dalla temperatura Entalpia di reazione H° ricavata tramite l’equazione di van’t Hoff: d (ln K) /dT = H° /RT2 LnM-R + R'-H LnM-R' + R-H Da dove viene la nostra conoscenza del legame M-C? Metodi cinetici k1 k -1 M-R kT R +T kT M-R + T D(M-R) Spettrometria di massa = M +R R-T M + R-T H 1 - H -1 sequenza: sorgente ionica – MS1 - camera di reazione – MS2- detector M+ + R-L MRn -e- M-L+ + R M-L + R+ ET MRn MRn Xe MRn-1 + R + Xe Termochimica computazionale Calcoli DFT: le energie di legame possono essere calcolate con un’incertezza di +/- 25 kJ/mol Capitolo Terzo: Metodi di preparazione generali La scienza è fatta di dati come una casa di pietre. Ma un ammasso didati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una casa Jules-Henri Poincaré Metodi di preparazione generali dei composti organometallici del "main-group" I metodi per la sintesi del legame tra un metallo del "main-group" ed un atomo di carbonio possono essere divisi approssimativamente nelle seguenti tipologie: Addizione ossidativa punto 1 Scambio punti 2-7 Inserzione punti 8-10 Eliminazione punti 11-12 1 Sintesi Diretta: Esempi: Metallo + Alugenuro Organico 2 M + n RX M + n RX RnM + MXn RnMXn 2 Li + C4H9Br Mg + C6H5Br C4H9Li + LiBr C6H5MgBr 1b Sintesi con metalli misti L'elevata entalpia di formazione del sale MXn rende, generalmente, questo tipo di reazione esotermica. Fanno tuttavia eccezione gli elementi che possiedono un alto numero atomico (M = Tl, Pb, Bi, Hg…) che formano legami deboli M–C. In questi casi H f (RnM) > 0 non è compensato da H f (MXn) < 0 e bisogna fornire una "driving force" addizionale alla reazione. Un esempio è dato dall'impiego di una lega formata dal metallo che si vuole venga alchilato e da un elemento molto elettropositivo: 2 Na + Hg + 2CH3Br 4 NaPb + C2H5Cl (CH3)2Hg +2 NaBr (C2H5)4Pb + 3 Pb + 4 NaCl In questi casi il H f (NaX) costituisce la "driving force". La natura di queste sintesi è una somma ossidativa di RX a M0 per formare RMIIX. La formazione di un nuovo legame M–C in seguito all'addizione di RX ad un composto di un metallo basso-valente è strettamente correlata: 4 PbIII2 + CH3I (CH3)4PbIVI3 2 Transmetallazione Metallo + Organometallo M + RM' Esempio: Zn + (CH3)2Hg RM + M' (CH3)2Zn + Hg H = - 35 kJ/mol Questo è un metodo generale che può essere applicato per M = Li Cs, Be Ba, Al, Ga, Sn, Pb, Bi, Se, Te, Zn, Cd. La natura di RM' deve essere scarsamente esotermica o, meglio, endotermica [nell'Es. H f (Me2Hg) = + 94 kJ/mol]. Il fattore decisivo per cui questa reazione possa realmente avvenire è la differenza tra le entalpie libere di formazione (G f ) RM - RM'. 3 Scambio di metallo Organometallo + Organometallo RM + R'M' Esempio: 4 PhLi + (CH2= CH)4Sn R'M + RM' 4 (CH2= CH)Li + Ph4Sn L'equilibrio è spostato a destra grazie alla precipitazione del Ph4Sn e il vinillitio viene isolato in buone rese. Quest'ultimo è un prodotto difficilmente ottenibile in altro modo. 4 Metatesi Esempio: Alogenuro Metallico + Organometallo RM + M'X RM' + MX 3 CH3Li + SbCl3 (CH3)3Sb + 3 LiCl L'equilibrio è spostato nella direzione dei prodotti se M è più elettropositivo di M'. Inoltre, quando RM è un composto metallorganico di un elemento alcalino, la reazione diventa di applicazione generale grazie alla formazione di MX ("driving force"). 5 Scambio Metallo-Alogeno Alogenuro Arilico + Organometallo RM + R'X Esempio: n-BuLi + PhX RX + R'M M = Li n-BuX + PhLi Perché l'equilibrio sia spostato verso destra R' deve stabilizzare meglio di R la carica negativa. Dunque questa reazione è di applicazione pratica solo per R' = Ar (in più X = I, Br, raramente Cl e mai F). Reazioni competitive sono: -l'alchilazione (accoppiamento di Wurtz) e la metallazione di R'X Lo scambio metallo alogeno è, comunque, una reazione piuttosto veloce ed è favorita a bassa temperatura (controllo cinetico). Attualmente gli studi meccanicistici hanno rivelato la formazione intermedia di specie radicaliche (SET): R Li RLi + R'X RX + R'Li R' X 4 Metatesi Alogenuro Metallico + Organometallo RM + M'X RM' + MX 3 CH3Li + SbCl3 Esempio: (CH3)3Sb + 3 LiCl L'equilibrio è spostato nella direzione dei prodotti se M è più elettropositivo di M'. Inoltre, quando RM è un composto metallorganico di un elemento alcalino, la reazione diventa di applicazione generale grazie alla formazione di MX ("driving force"). 5 Scambio Metallo-Alogeno Alogenuro Arilico + Organometallo RM + R'X Esempio: n-BuLi + PhX RX + R'M M = Li n-BuX + PhLi Perché l'equilibrio sia spostato verso destra R' deve stabilizzare meglio di R la carica negativa. Dunque questa reazione è di applicazione pratica solo per R' = Ar (in più X = I, Br, raramente Cl e mai F). Reazioni competitive sono: -l'alchilazione (accoppiamento di Wurtz) e la metallazione di R'X Lo scambio metallo alogeno è, comunque, una reazione piuttosto veloce ed è favorita a bassa temperatura (controllo cinetico). Un meccanismo alternativo prevede l’attacco nucleofilo di R-Li su R’-X: RLi + R'X R X R' Li RX + R'Li 6 Metallazione Organometallo + C–H Acido RM + R'H Esempio: PhNa + PhCH3 RH + R'M M = metallo alcalino PhCH2Na + PhH Le reazioni di metallazione (sostituzione di H con M) sono equilibri acido/base spostati verso destra all'aumentare dell'acidità di R'H. Dunque il successo di queste reazioni è limitato dall'acidità cinetica di C–H. Substrati con acidità C–H eccezionalmente alta (acetileni, ciclopentadieni) possono anche essere metallati da metalli alcalini in reazioni redox: THF C5H6 + Na C5H5Na + 1/2H2 7 Mercuriazione Sale Mercurico + C–H Acido La natura intrinseca delle mercuriazioni è la stessa delle metallazioni. Nel caso di substrati non aromatici, sono limitate a molecole contenenti legami C–H molto acidi (alchini, carbonili, alogeno-, nitro-, ciano-composti). Esempio: Hg[N(SiMe3)2]2 + 2 CH3COCH3 2 HN(SiMe3)2 + (CH3COCH2)2Hg Una reazione con scopo ben più vasto è la mercuriazione di composti aromatici: Hg(CH3COO)2 + ArH MeOH cat. HClO4 ArHg(CH3COO) + CH3COOH Da un punto di vista meccanicistico si tratta di una reazione di sostituzione elettrofila aromatica. 8 Idrometallazione Idruro metallico + Alchene (Alchino) M-H + C C C C M H M = B, Al; Si, Ge, Sn, Pb; Zr Esempio: (C2H5)2AlH + C2H4 (C2H5)3Al Idroalluminazione La scala di reattività è: Si–H < Ge–H < Sn–H < Pb–H 9 Carbometallazione Organometallo + Alchene (Alchino) M-R + C C C C M Ph Esempio: n-BuLi + PhC CPh 1. Et2O 2. H+ R Ph C C addizione cis n-Bu H A differenza delle idrometallazioni (inserzioni nel legame M–H), le carbometallazioni (inserzioni nel legame M–C) funzionano solo per metalli estremamente elettropositivi: M = metalli alcalini o Al. 10 Inserzione di Carbeni Esempi: Organometallo + Carbene PhSiH3 + CH2N2 hn PhSi(CH3)H2 + N2 Me2SnCl2 + CH2N2 Me2Sn(CH2Cl)Cl + N2 Ph3GeH + PhHgCBr3 Ph3GeCBr2H + PhHgBr RHgCl + R'2CN2 RHgCR'2Cl + N2 N.B.: normalmente non si ha inserzione nei legami M–C, essendo molto più favorita l' inserzione in un legame M–H o M–X. 11 Decarbossilazione Esempio: Pirolisi dei Carbossilati HgCl2 + 2 NaOOCR - 2 NaCl Hg(OOCR)2 T R2Hg + 2 CO2 Il gruppo R deve contenere sostituenti elettron attrattori (R = C6F5, CF3, CCl3, etc.). Analogamente la decarbonilazione di formiati organometallici porta ad idruri: (n-Bu)3SnOOCH 170 °C press. ridotta (n-Bu)3SnH + CO2 12 Alogenuro (o Idrossido) Metallico + Sale di Arildiazonio Quest'ultimo metodo riveste un'importanza piuttosto limitata nella chimica di sintesi organometallica ArN2+Cl- + HgCl2 ArN2+HgCl3- ArHgCl, Ar2Hg cat. dipende dal cat. Esempi: ArN2+X- + As(OH)3 ArAsO(OH)2 + N2 + HX Reazione di Bart Reazioni tipiche in chimica organometallica (1) • Dissociazione / coordinazione di legante Me3Al + NMe3 Me3Al-NMe3 6e Mo(CO)6 18e 8e Mo(CO)5 + CO 16e Introduzione alla chimica organometallica 37 Reazioni tipiche in chimica organometallica (2) • M come legante 16 e CO OC CO W OC CO + Cl Sn O Cl 8e 18 e CO OC CO W OC CO Cl Sn O Cl 8e W H+ H H H W H 18 e Introduzione alla chimica organometallica H 18 e 38 Reazioni tipiche in chimica organometallica(3) • Inserzione MeMgBr + MeC N N Fe Me N N Me2C=NMgBr N N Fe Me N N Fe N N Me • -eliminazione P Pd P H P Pd H P Introduzione alla chimica organometallica 39 Reazioni tipiche in chimica organometallica (4) • Addizione ossidativa/ Eliminazione riduttiva P P Rh Cl H H2 P P P Rh H P Cl P P Rh O P MeI O Introduzione alla chimica organometallica P Me Rh I O O 40 Reazioni tipiche in chimica organometallica (5) • -bond metatesi Lu CH3 *CH4 H3 *C H Lu C H3 Lu *CH3 14 e Introduzione alla chimica organometallica 41 Reazioni tipiche in chimica organometallica (6) • Reazioni redox Fe - e- Fe • Omolisi Et Hg Et Et Hg + Et Introduzione alla chimica organometallica 42 Reazioni tipiche in chimica organometallica (7) • Reattività dei leganti coordinati Introduzione alla chimica organometallica 43