NEWS RUSSIA 8 – 14 Giugno INFLAZIONE E BENI ALIMENTARI Nel periodo Gennaio – Maggio si e’ a=enuata la crescita dei prezzi al consumo nel mercato russo. I prezzi al consumo nel mese di Maggio sono cresciuC solamente del 3% rispe=o a Dicembre, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente la crescita era a +8%. Come nei due mesi precedenC, l’indice dei prezzi al consumo di Maggio e’ cresciuto piu’ del 7% su base annua. L’ulCma volta in cui si e’ registrato un tasso inflaOvo cosi’ relaCvamente basso era in Aprile del 2014. Il comparto dei beni agroalimentari risulta il principale acceleratore del moto inflaOvo degli ulCmi anni. La caduta del rublo alla fine del 2014 e le contro-­‐sanzioni russe che, a parCre da Agosto 2014, hanno di fa=o bloccato gran parte dell’import alimentare di provenienza europea e statunitense, avevano innescato una verCginosa crescita dei prezzi al consumo, nel caso dei prodoO alimentari raggiungendo prezzi quasi il 20% maggiori nel 2015 rispe=o al 2014. Quest’anno i prezzi dei generi alimentari sono cresciuC in misura ragionevolmente piu’ contenuta rispe=o ad altri beni di consumo ed anche rispe=o al comparto dei servizi. Cio’ in conseguenza anzitu=o di un aumento dell’offerta locale di prodoO alimentari, in secondo luogo poiche’ una fe=a consistente di consumatori ha orientato i propri acquisC verso prodoO locali a basso costo, evitando i prodoO d’importazione. A Maggio l’indice dei prezzi alimentari e’ cresciuto del 5,6% su base annua, mentre i prezzi di servizi e beni non alimentari sono lievitaC nello stesso periodo dell’8,4%. L’inflazione dei prezzi al consumo nei mesi piu’ recenC si e’ mantenuta dunque al di so=o del tasso d’interesse fissato dalla Banca Centrale Russa (11% gia’ da Agosto 2015) di ben 3,7 punC percentuale. BILANCIO FEDERALE Il governo della Federazione Russa conCnua ad aOngere risorse dai Fondi di Riserva. Altri 390 miliardi di rubli ($6 milioni) sono staC prelevaC dal Fondo di Riserva nel mese di Maggio per coprire il deficit in bilancio. Il Fondo di Riserva alla fine di Maggio ammontava a 2550 miliardi di rubli ($39 miliardi, ovvero il 3% del PIL). Nel corso del 2016, il Fondo ha perso circa 800 milioni di rubli desCnaC a salvaguardare il bilancio federale. Quest’ulCmo, secondo gli ulCmi piani del governo, conCnuera’ ad assorbire risorse per un valore pari a circa 1300 miliardi entro la fine dell’anno. Bisogna tu=avia considerare che i piani del governo, e cosi’ il bilancio federale, poggiano le proprie basi su sCme del prezzo del petrolio che lo vedono a $50 al barile (3165 rubli), mentre oggi il prezzo medio del greggio degli Urali e’ pari a soli $36 (periodo Gennaio – Maggio). TASSI D’INTERESSE La perdita di valore del rublo ha ne=amente abbassato il valore degli sCpendi in ogni se=ore. Lo sCpendio medio nella Federazione Russa fra Aprile 2015 e Marzo 2016 e’ stato pari a 500 euro mensili. Nel se=ore manifa=uriero ammontava a circa 470 euro, leggermente inferiore al corrispeOvo cinese (circa 600 euro) ed anche inferiore ad alcuni Paesi dell’Europa Orientale come la Romania (550 euro); ma piu’ alto rispe=o alla Bulgaria (400 euro). Gli sCpendi del se=ore manifa=uriero in Russia risultano piu=osto segmentaC: dai piu’ bassi dei comparC tessile e abbigliamento (240 euro medi mensili) e quelli legaC alla lavorazione del legname (300 euro), fino ai piu’ remuneraC dei comparC metallurgico e chimico, dove la media sale fino a 600 euro al mese. Le sCme parlano di un 15% in valore di sCpendi non noC al fisco. PIANO STRATEGICO 2030 E PMI Riceve l’approvazione del primo ministro Medvedev il Piano di Sviluppo Strategico delle Piccole e Medie Imprese che guarda sino al 2030. Firmando il documento, Medvedev ha dichiarato che e’ di primaria importanza che il governo supporC lo sviluppo delle PMI russe nonche’ tuO coloro che intendano fare business in Russia. Il primo ministro ha anche aggiunto che il piano strategico mira ad agevolare l’accesso delle PMI al finanziamento pubblico, oltre che snellire l’apparato burocraCco-­‐
amministraCvo del Paese, che spesso rappresenta un ostacolo al farbusiness. WELFARE E RISERVE IN VALUTA ESTERA Il Fondo Nazionale per il Welfare nella Federazione Russa conta 4800 milioni di rubli ($73 miliardi, ovvero il 6% del PIL) alla fine di Maggio. Nel corso nel 2016 circa 7 miliardi di rubli ($100 milioni) sono staC uClizzaC per coprire spese legate al sistema pensionisCco. L’intero Fondo di Riserva e circa due terzi del Fondo per il Welfare fanno parte di capitale del governo in valuta estera. E’ dire=amente la Banca Centrale Russa a monitorare e supervisionare quesC due fondi, a=raverso invesCmenC in Ctoli in valuta estera a basso rischio, cosi’ come di prassi accade anche per altri fondi nazionali. Il valore delle riserve russe in valuta estera non diminuisce automaCcamente in seguito a prelievi: quando i fondi vengono uClizzaC per spese in rubli, la banca centrale scambia valuta estera per rubli e le riserve rimangono quasi invariate. Il valore delle riserve russe in valuta e s t e r a , c r e s c i u t o l e g g e r m e n t e quest’anno, contava 388 miliardi di euro alla fine di Maggio.