Il cervello e la circolazione del sangue Il cervello e la circolazione del sangue Ogni cellula dell'organismo per sopravvivere deve ricevere dal mondo esterno determinate sostanze necessarie per i processi vitali (es. glucosio, aminoacidi, ossigeno ecc.). Altrettanto essenziale è l'eliminazione di altre sostanze prodotte dalla cellula stessa come risultato dei suoi processi metabolici (es. anidride carbonica). Questi scambi tra la cellula ed il mondo esterno avvengono tramite la circolazione del sangue. Questa, da una parte, attraverso la sua rete capillare, si porta vicino alle singole cellule, dall'altra è a contatto con il mondo esterno attraverso delle finestre: il sistema respiratorio per gli scambi di gas (ossigeno ed anidride carbonica), il sistema gastrointestinale, principalmente per l'entrata di acqua e di altre molecole, ed infine il sistema urinario per la loro eliminazione. Attraverso queste finestre il mondo esterno comunica con il sangue e questo a sua volta con il liquido extracellulare che è a diretto contatto con ogni singola cellula (Fig. 1). Scambi tra sangue e cellule nervose Le cellule nervose o neuroni si trovano in una posizione tutta particolare nei riguardi degli scambi con la circolazione del sangue. Per il loro funzionamento ottimale è necessario che il liquido extracellulare che si trova con loro a contatto, mantenga una composizione costante e particolare, diversa da quella degli altri distretti dell'organismo. In particolare è necessario impedire che determinate sostanze, spesso estranee all'organismo, vengano facilmente a contatto con le cellule nervose, fatto che potrebbero avere conseguenze negative per il funzionamento del cervello. Una serie complessa di meccanismi costituisce la barriera emato-encefalica che controlla sia quali sostanze vengono a contatto con le cellule nervose, sia la loro velocità di diffusione. 1. Innanzi tutto i capillari del sistema nervoso non possiedono pori e pertanto le molecole idrosolubili come il glucosio non passano per diffusione nel liquido interstiziale. Attraverso le membrane passano invece relativamente bene le molecole liposolubili come ossigeno, anidride carbonica ed alcol. 2. Una seconda importante differenza consiste nel fatto che tra capillare e cellula nervosa esiste una fitta palizzata di cellule di astroglia che costituisce una barriera fra il sangue ed il neurone (Fig. 2). Ciò costituisce parte della cosiddetta barriera ematoencefalica. In questo modo ogni sostanza che attraversa le pareti capillari deve superare questa barriera prima di raggiungere il neurone. 3. In terzo luogo, nelle cellule endoteliali delle pareti capillari del cervello esiste un sistema di trasporto (diffusione facilitata) per il passaggio di alcune importanti sostanze, come il glucosio e gli aminoacidi, dal sangue al liquido interstiziale. 4. Un'altra caratteristica peculiare che riguarda il cervello sta nel fatto che la composizione del liquido extracellulare (mezzo interno) dipende anche dagli scambi che avvengono tra quest'ultimo ed un altro compartimento liquido detto liquido cerebrospinale. Tra i due compartimenti esiste una fila di cellule dette ependimali attraverso le quali avviene un libero scambio di molecole presenti nei due compartimenti. Pertanto, la composizione di questi due liquidi è molto simile. Il liquido cerebrospinale viene secreto da speciali strutture, i plessi coroidei, che si trovano sparsi nei ventricoli cerebrali (Fig. 3). I plessi coroidei sono attraversati da vasi sanguigni. Il liquido viene prodotto in quantità di circa un litro il giorno. Oltre a riempire i ventricoli cerebrali ed il canale ependimale del midollo spinale, esso fluisce nella direzione indicata dalle frecce della Fig. 4 e 5 ed esce all'esterno del cervello. Esso poi risale a ricoprire la superficie esterna del sistema nervoso centrale. Pertanto, il cervello si trova immerso in un liquido e si trova protetto dal subire spostamenti anche di fronte a brusche accelerazioni della testa. Sotto la volta cranica e sulla linea mediana scorre il seno venoso longitudinale. Qui attraverso le granulazioni aracnoidee il liquido si riversa nel sistema venoso e quindi nel circolo ematico generale. Gli scambi che avvengono tra il sangue dei plessi coroidei ed il liquido cerebrospinale (barriera emato-liquorale) sono di fondamentale importanza per mantenere un'appropriata composizione di questo liquido e pertanto anche del liquido extracellulare. Infatti, le cellule epiteliali a contatto con i vasi dei plessi coroidei possiedono dei meccanismi di trasporto attivo che immettono e rimuovono dal liquido cerebrospinale diversi tipi di sostanze. In questo modo i liquidi a contatto del cervello mantengono una composizione costante ed adeguata a far funzionare le cellule nervose in maniera ottimale. La sostanza principale per fornire al cervello il fabbisogno energetico in condizioni normali è il glucosio che viene trasformato in ATP. Per questa trasformazione è indispensabile l'apporto di ossigeno. Il peso del cervello (circa 1400 g) è soltanto il 2% del peso corporeo, ma necessita di un rifornimento di sangue del 15%. Se il cervello è deprivato di ossigeno per 4-5 minuti o di glucosio per 10-15 minuti si ha un danno cerebrale con morte delle sue cellule. Questo succede ad esempio nell'ictus dove di solito si ha la chiusura di un vaso dovuta alla formazione di una placca aterosclerotica o al distacco di un suo frammento (embolo). Diverse sostanze raggiungono facilmente il cervello perché molto liposolubili. Tra queste ricordiamo l'alcol, i barbiturici, la caffeina, la nicotina e l'eroina. Quest'ultima, una volta entrata nel cervello, viene trasformata in morfina che è invece poco liposolubile e pertanto rimane intrappolata nel cervello non potendo diffondere attraverso la barriera emato-encefalica, esercitando qui i suoi effetti per tempi relativamente lunghi.