CRISTALLI METALLICI Nei corpi solidi, che la chimica definisce cristalli, gli atomi, gli ioni o le molecole (particelle) sono disposti nello spazio con grande regolarità geometrica o periodicità tridimensionale, tale da costituire un reticolo spaziale: essi sono disposti su piani tra loro paralleli (piani atomici) e s’allineano secondo rette, giacenti sui piani e parallele fra loro (filari). Tutto l’edificio cristallino macroscopico, che può assumere ogni forma (figura 1.08), può esser ottenuto per aggregazione di celle elementari (minor gruppo di atomi, che mantiene costante la simmetria del reticolo cristallino), che sono i mattoncini dell’edificio cristallino (figura 1.09). Spesso il reticolo cristallino è rappresentato da un reticolato di rette che s’intersecano in punti (nodi), che rappresentano le posizioni del baricentro dei singoli atomi. Tutti i metalli allo stato solido sono corpi cristallini, cioè formati da cristalli la cui simmetria, desumibile dalla cella elementare, è di quattro tipi fondamentali: esagonale compatta, esagonale semplice, cubica corpo centrato e cubica facce centrate (figura 1.09). Figura 1.08. Esempio d’un cristallo macroscopico ottenuto per aggregazione di molte celle elementari con simmetria cubica. Esagonale compatto Cubico corpo centrato (ccc) Esagonale normale Cubico facce centrate (cfc) Figura 1.09. Celle elementari che rappresentano le principali simmetrie dei reticoli cristallini dei metalli. Nei cristalli metallici gli atomi sono a stretto contatto fra loro e tendono ad assumere una configurazione di massima costipazione (figura 1.10). Figura 1.10 A. Disposizione degli atomi in un reticolo cubico corpo centrato (ccc). Figura 1.10 B. Disposizione degli atomi in un reticolo cubico facce centrate (cfc). La distanza fra i nuclei è definita dall’equilibrio tra le forze attrattive (per esempio al legame degli elettroni di valenza, all’attrazione elettrica tra cariche di segno opposto – nuclei positivi ed elettroni negativi) e le forze repulsive (per esempio alla repulsione tra cariche elettriche dello stesso segno, ovvero cariche dei nuclei dei singoli atomi). È interessante constatare che la forza attrattiva tra due masse è proporzionale al loro prodotto ed inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra i baricentri delle masse stesse (legge di Newton). Analogamente due cariche elettriche puntiformi di segno opposto s’attirano o di ugual segno si respingono con forza proporzionale al prodotto delle cariche ed inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra le cariche stesse (legge di Coulomb). Ed ancora, l’interazione tra due magneti s’interpreta, in analogia alle forze gravitazionali ed elettriche, come azione del campo magnetico generato da un magnete ed agente sull’altro. Forse questo significa che la massa, l’elettricità e il magnetismo sono espressioni di un’unica realtà fisica dell’universo in cui materia, energia, spazio e tempo sono un’unica cosa? Le più recenti teorie fisiche ne dimostrano l’attendibilità. Non solo, hanno anche unificato le forze deboli con le forze elettromagnetiche, salvo quella gravitazionale e l’interazione “forte”, che ancora sfuggono ad una teoria d’unificazione globale. A distanza relativamente grande prevalgono le forze attrattive; a piccola distanza quelle repulsive. Perciò esisterà una posizione d’equilibrio in cui l’energia del sistema sarà minima (figura 1.11). Energia negativa 0 Energia positiva Distanza d’equilibrio Forza attrattiva Energia di legame Forza repulsiva Distanza tra gli atomi Figura 1.11. Distanza d’equilibrio tra due atomi adiacenti in un reticolo cristallino.