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5 Sezione storico-religiosa
Scheda di approfondimento per pagina 426
Dentro l’immagine: L’ascensione di Maometto
Il pittore di corte Sultan Muhammad (1505-1550) dipinge
il Mi’raj ossia l’ascensione di Maometto nel 1543, riferendosi alla XVII sura del Corano, intitolata Il viaggio notturno,
e alla tradizione. Il grande esegeta e storico islamico alTabari riferisce che una notte Maometto fu svegliato dall’arcangelo Gabriele e condotto a Gerusalemme ove, nel
recinto della moschea di al-Aqsâ, pregò Allah insieme a
Mosè e Gesù e a tutti gli altri profeti. Poi ascese al Loto
del limite che sta alla destra del trono di Allah ed ebbe un
colloquio con Allah, durante il quale Maometto pronunciò
per la prima volta la professione di fede islamica. Durante
questa ascensione ebbe modo di vedere la condizione
dei dannati e quella dei beati. Infine fu ricondotto alla
Mecca ove raccontò questa esperienza e ne fu deriso.
Un angelo consegna
a Maometto una
tunica verde e un
mantello, segni del
compiacimento
di Dio.
Le fiamme che
circondano Gabriele
e Maometto
indicano la santità.
Il volto di
Maometto è
velato come
segno di somma
venerazione e
rispetto.
L’arcangelo
Gabriele conduce
il Profeta durante il
viaggio.
La cavalcatura
è il leggendario
angelo-cavallo
Al-Buraq,
il Lampo.
Accompagnato
dagli angeli
Maometto sale
verso il Loto del
limite alla destra
di Dio nel più alto
dei sette cieli.
Sultan Muhammad, L’ascensione di Maometto, 1543. Istanbul, Museo Topkapi.