Anatomia Prima Lezione - 30 Settembre 2008. PRESENTAZIONE DEI VARI APPARATI Parlando di biologia molecolare abbiamo visto che la materia è costituita da atomi, che si organizzano poi tra di loro per dare vita alle molecole, che a loro volta si organizzano con altri atomi e altre molecole per dare origine a delle macromolecole e poi costituiscono quella che è la componente fondamentale di quello che è la sostanza vivente e prende il nome di Citoplasma. Sia atomi che molecole e via dicendo si organizzano per costituire all’interno di questa matrice per costituire quelli che noi chiamiamo Organuli, e sono di diversa natura. Il citoplasma contente i vari organuli è delimitato da una membrana che permette la mediazione con l’ambiente esterno. C’è poi il Nucleo, delimitato a sua volta da una membrana che lo separa dal resto della cellula. Il nucleo è depositario del nostro patrimonio genetico. La cellula non può vivere senza questi organuli, e questi ultimi non possono vivere al di fuori della cellula. Un esempio di cellule del nostro organismo che non presentano nucleo sono i globuli rossi, che per svolgere al meglio la loro funzione mettono così appunto a disposizione la loro intera superficie e presentano una forma concava. Potenzialmente le cellule possono svolgere qualunque attività, perché alcuni degli organuli che contengono, i Mitocondri, hanno il compito di produrre energia per la cellula, utilizzata in determinati processi, ci sono poi degli organuli che producono sostanze di natura proteica che possono servire per secernere all’esterno determinate sostanze, in altri organuli si ha la sintesi proteica, altri hanno il compito di fornire alla cellula i materiali di ricambio e di eliminare le sostanze di rifiuto. La cellula ha inoltre la capacità di comunicare, risulta quindi essere autosufficiente. Non potendo però ogni singolo compito necessario per il corretto funzionamento dell’organismo a cui appartengono, è necessario che le cellule che lo compongono si specializzino durante la loro evoluzione nel compiere al meglio un determinato compito, e per poterlo fare assumono diverse strutture. Ed è in questo modo che si vengono a creare i diversi Tessuti. I tessuti fondamentali sono quattro: epiteliale, muscolare, nervoso e connettivo. Sappiamo di essere costituiti da un insieme di apparati, costituiti a loro volta da un insieme di organi, costituiti da diversi tessuti, organizzati in maniera armonica tra di loro in modo da svolgere al meglio una determinata funzione. Dobbiamo considerare il corpo umano come un insieme armonico di apparati, organi, tessuti, cellule organizzati in maniera da compiere al meglio ogni singola funzione dell’organismo. Il primo apparato che prendiamo in considerazione è l’apparato tegumentario, la cute, che ha la funzione di proteggere il nostro organismo dall’ambiente esterno e per farlo, riveste completamente il nostro corpo. E’ soppalcato da tessuto adiposo e ci protegge in quanto su tutta la sua superficie sono presenti delle particolari cellule che prendono il nome di recettori ci permettono di rilevare caldo, freddo e dolore e ne fanno conseguire degli adeguati stimoli, poiché altrimenti si potrebbero verificare dei danni. Ci sono alcune parti del nostro organismo che, grazie alla loro struttura resistono maggiormente ai danni, ve ne sono alcuni invece che si possono danneggiare irreversibilmente, come ad esempio il cervello, poiché i tessuti che lo compongono non sopportano sbalzi o modificazioni. Per quanto riguarda le cellule ce ne sono infatti alcune che hanno un decorso rapido, e si riformano molto facilmente (quelle della pelle, cellule connettive), si rigenerano ad esempio attraverso una cicatrice, che non ha però le caratteriste peculiari del tessuto “nobile”, quali la capacità di recepire i segnali esterni. La funzionalità in quella data zona viene dunque persa. Altre invece che non si possono riprodurre (le cellule nervose). In seguito ad ipossia (carenza di ossigeno) ad esempio le cellule nervose possono subire un danno irreversibile. Lo stesso si può dire per quelle cardiache (infarto del miocardio). Nell’apparato tegumentario sono comprese le unghie, i capelli e i peli. L’epitelio funge anche da rivestimento interno per alcuni organi cavi. C’è l’apparato scheletrico che ha la funzione di sostenere il nostro organismo, costituito dal tessuto osseo. E’ formato da diverse parti piatte, lunghe o corte, articolate fra di loro; alcuni di questi componenti ossei sono saldati fra di loro, altre invece si possono muovere grazie appunto ad articolazioni mobili. Nelle ossa lunghe, tali quelle delle braccia (omero, ulna, radio), delle gambe (femore, tibia, perone) l’interno è cavo, ed è proprio in questa cavità che si trova il midollo osseo, che ha il compito di produrre gli elementi costituenti il sangue (come ad esempio i globuli rossi, dicesi attività emopoietica presente anche nella cresta iliaca e a livello dello sterno). Questo però durante un certo periodo della vita: durante la giovinezza l’interno delle ossa cave è rossiccio, mentre col passare degli anni si riempie di tessuto adiposo e diventa quindi giallognolo. Ci sono però alcune lacune proprio all’interno di queste ossa cave dove il midollo rimane rosso per l’intera durata della vita. Questo per garantire il ricambio delle cellule sanguigne. Il midollo si trova nella parte dell’osso che chiamiamo tessuto spugnoso, per differenziarlo da quello rigido e compatto che ne costituisce il rivestimento esterno. L’apparato muscolare costituisce insieme all’ apparato scheletrico l’apparato locomotore, contribuisce alla funzione di sostegno e produce calore. I muscoli hanno il fondamentale compito di permettere il movimento a quelle articolazioni ossee mobili sopracitate. Il tessuto muscolare ha la capacità di contrarsi, durante la quale attività si accorcia permettendo appunto i movimenti della articolazioni. L’apparato locomotore non può però funzionare se non grazie al nostro sistema nervoso (diviso in centrale e periferico), che ha appunto il compito di recepire i segnali e gli stimoli proveniente dal nostro organismo, elaborarli in maniera più o meno complessa e tradurli in risposte, che sono sostanzialmente di tipo motorio, tramite particolari cellule nonché di nutrire le cellule stesse. E’ una sorta di “centrale elettrica” che da all’apparato locomotore l’energia necessario per funzionare, e quindi per contrarre i muscoli. Quando il sistema nervoso non da l’input alle cellule muscolari per far avvenire la contrazione per un certo periodo di tempo, il muscolo si atrofizza ma non in senso distruttivo (ad esempio il seguito ad una frattura, il mantener fermo per lungo tempo, mesi, un arto comporta l’assottigliamento del tessuto muscolare e una ridotta mobilità, guaribile con opportune terapie motorie). Quando, invece dello stimolo alla contrazione, al muscolo manca il nutrimento necessario, questo si atrofizza e non funziona più (un esempio di malattia che comporta questi danni è la poliomelite). Inoltre l’apparato muscolare identifica quelli che sono i tipi costituzionali. L’apparato locomotore non ha solo la funzione di sostenere il nostro organismo ma ance quello di costituire le cavità che contengono gli organi interni degli altri apparati. Ne è un esempio la cassa toracica, in cui le ossa costituiscono una sorta di gabbia, che contiene e protegge cuore e polmoni, o la scatola cranica, dove le ossa sono saldate tra loro, che contiene il cervello. L’apparato endocrino è costituito dalle ghiandole, rivestite al loro interno da un epitelio ghiandolare. Gli epiteli ghiandolari possono essere di due tipi, e sono formati da cellule che possiedono organuli in grado di produrre il secreto stesso della ghiandola, che viene riversato in cavità limitrofe. Ci sono poi altre ghiandole organizzate in maniera simile, con cellule giustapposte (il che permette di distinguere gli epiteli ghiandolari) che non hanno cavità in cui riversare il proprio secreto, che prende il nome di ormone, e lo riversano dunque direttamente nel sangue. Sono altamente vascolarizzate e devono scegliere il percorso migliore per raggiungere i cosiddetti organi – bersaglio che devono essere stimolati, organi specifici su cui l’ormone produce un determinato effetto. Questi organi possono trovarsi a volte molto lontane rispetto alla ghiandola, per questo sull’organo sul quale deve agire il secreto ghiandolare sono presenti dei recettori in grado di ricevere soltanto quel segnale specifico. Queste ghiandole sono tiroide, pancreas, surreni, gonadi. Il loro corretto funzionamento è molto importante in quanto influenza notevolmente gli altri apparati tramite il circolo sanguigno, e quindi il sistema cardiovascolare, organizzato in condotti, in grado di trasportare varie sostanze ad ogni cellula. La composizione del sangue non è uguale in tutto l’organismo, ma la sua composizione varia da organo ad organo. Un altro importate compito del sistema cardiovascolare è quello di eliminare le sostanze di rifiuto dall’organismo, che possono essere solide, liquide o gassose. L’apparato respiratorio permette la respirazione dell’organismo, quindi l’entrata di ossigeno dall’esterno (inspirazione), che viene portato in circolo grazie al sangue, e l’emissione di anidride carbonica (espirazione), elemento di scarto riportato ai polmoni sempre dal sangue. Per questa ragione apparato circolatorio e apparato respiratorio vengono spesso considerati come un unico apparato. Il sistema linfatico fa parte del meccanismo di difesa del nostro organismo , ed è un importante componente del sistema immunitario, difende da infezioni e malattie ed è organizzato in condotti estremamente sottili (capillari) e costituito da piccoli organi (noduli). Questo sistema ha anche il compito di drenare dagli organi più periferici quelle che sono le sostanze di rifiuto che il sistema cardiovascolare non è in grado di trasportare. I noduli rappresentano quei distretti linfonodali che sono dei filtri biologici (ad esempio quando a causa del cancro alcune cellule del nostro corpo impazziscano e viaggiano all’interno dell’organismo, e i primi filtri, quindi i primi segnali della malattia sono appunto i linfonodi, nei quali si accumulano le suddette cellule, linfonodi sentinella). L’apparato digerente ha il compito di scindere in sostanze semplici quelle sostanze che sarebbero altrimenti troppo complesse e che quindi il nostro organismo non riuscirebbe ad assimilare a livello intestinale e non potrebbero essere messe a disposizione dell’organismo, anzi il loro accumulo risulterebbe addirittura essere nocivo. L’apparato urinario hai il compito di eliminare sostanze di scarto, e viene anche chiamato apparato urogenitale poiché apparato genitale e apparato urinario nell’uomo sono tutt’uno, tramite l’uretra, mentre per le donne sono due apparati completamente indipendenti l’uno dall’altro. L’apparato urinario consta di reni, composti escretori come l’uretere, e di un serbatoio, la vescica. Questo apparato svolge due ruoli: depura il sangue da sostanze nocive (come eccesso di sali) e di rifiuto e la formazione di pre-urina. I reni sono organi indispensabili alla vita, ed infatti quando non funzionano correttamente si procede o al trapianto o alla dialisi. L’apparato genitale provvede alla produzione di gameti, utili alla riproduzione e alla perpetuazione della specie. Per quanto riguarda quello maschile è strettamente legato all’apparato urinario, utilizzando entrambi lo stesso condotto che è l’uretra. Per quanto riguarda la donna sono completamente scissi. Ognuno degli apparati svolge un ruolo specifico ed individuale ma nell’economia generale dell’organismo per mantenere condizioni di vita ottimali perché ogni singolo organo possa funzionare correttamente e contemporaneamente agli altri. ESPRIMERSI IN MANIERA SCIENTIFICA Il corpo umano deve essere considerato come posizionato sempre nella posizione eretta, piedi ravvicinati fra di loro, palmi delle mani rivolti in avanti. Il nostro corpo risulta essere costituito secondo dei piani di simmetria, che sono tre: sagittale : che attraversa il corpo in senso verticale frontale : normale a quello sagittale trasversale : non è solo uno, sono perpendicolari sia al piano sagittale che a quello frontale Mentre i piani sagittale e frontale ci permettono ci introdurre una certa terminologia e sono appunto i piani convenzionali, i piani trasversali sono piani reali. Ciò significa che ci sono determinate parti del nostro corpo che originano in maniera (?30.05) in quanto sono uguali fra di loro. Questi possono rimanere separati fra di loro, come le vertebre oppure possono saldarsi fra di loro e appaiono come un’unica formazione. Sono reali quindi nel senso che riproducono una primitiva. Il piano sagittale ci permette di introdurre il concetto di mediano, mediale e laterale. E’ mediano tutto ciò che cade nel piano di simmetria bilaterale: prendiamo ad esempio lo sterno, che cade nel piano di simmetria bilaterale, allora è mediano. Dietro, la colonna vertebrale cade nel piano di simmetria bilaterale, allora è mediana. Prendiamo l’avambraccio, vediamo le due ossa, il radio e l’ulna. L’ulna è mediale, perché non cade nel piano di simmetria bilaterale, mentre il radio è laterale. Anche l’omero è laterale, quindi man mano che ci allontaniamo passiamo dal mediano al laterale. Il fianco è laterale, mentre l’ombelico, che non cade perfettamente nel piano bilaterale in quanto può avere posizioni differenti è mediale. Il piano di simmetria frontale ci permette di introdurre in concetto di anteriore e posteriore. Se noi facciamo riferimento alla scheletro vediamo che lo sterno è anteriore rispetto alla colonna vertebrale che è posteriore. Si possono usare anche altri nomi che sono ventrale per anteriore e dorsale per posteriore. I piani di simmetria trasversali introducono i concetti di superiore e inferiore, che possiamo anche chiamare rostrale e caudale. Per quanto riguarda gli arti ci sono altri due concetti, il prossimale e distale. Se noi prendiamo l’arto inferiore la parte più superiore del femore che appunto si articola con il bacino è la parte prossimale, la parte inferiore che si articola nel ginocchio è la parte distale.