IL BUDDHISMO
Religione indiana
LA STORIA DEL BUDDHISMO
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È una religione nata in India che si inserisce nel solco
dell'Induismo. Essa prende il nome dal titolo onorifico
attribuito al principe Siddharta Gautama, detto il Buddha.
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Buddha significa risvegliato, cioè colui che ha trovato la
Verità. Buddha viene venerato come figura di uomo
pienamente liberato.
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Al centro della riflessione del Buddhismo non c'è una dottrina
specifica su Dio, ma sulla via per raggiungere la salvezza.
SIMBOLO
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Il simbolo è la ruota a otto
raggi. Rappresenta il ciclo
delle esistenze e le vie che
ogni persona deve percorrere
per raggiungere la liberazione
e quindi il Nirvana.
FONDATORE
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Siddharta Gautama vide la sua giovinezza nel lusso e nella protezione della vita di
corte ma lentamente si insinuarono in lui riflessioni sulla vanità della propria
condizione e quando fece esperienza della sofferenza umana decise di staccarsi da
tutto per cercare una soluzione a quest'ultima. Fece quattro incontri decisivi per
la sua vita:
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Un vecchio, un ammalato, un corteo funebre, un asceta mendicante. I primi tre
incontri gli aprirono gli occhi sul dolore e la brevità della vita, il quarto incontro
sulla possibilità di vivere la vita in modo opposto da come l'aveva vissuta fino ad
allora.
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Decise di lasciare il palazzo e tutti gli affetti. Si rase il capo, indossò la veste gialla
dell'uscita itinerante e si mise a vivere nella solitudine e nella meditazione per
cercare il senso della vita e per trovare una risposta al dolore dell'uomo.
Raggiunse l'illuminazione comprese la dottrina delle quattro nobili verità. Decise
di rivelare al mondo i suoi insegnamenti e lungo le sponde del fiume Gange
venne il suo primo sermone a quelli che saranno i suoi primi cinque discepoli
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La morte del Buddha sopraggiunse all'età di ottanta anni si
coricò sul fianco destro e prima di raggiungere il nirvana
proferì le sue ultime parole: " Monaci, io vi dico: tutto
trascorre e perisce. Ma il vostro compito è di cercare la verità
e mirare alla salvezza eterna." Le sue ceneri vennero divise tra
i nove regni cui il Buddha aveva predicato. Ciascuno regno
fece edificare dei tumuli funerari contenenti le reliquie.
LIBRO SACRO
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L'insegnamento del Buddha all'inizio fu tramandato
oralmente. In seguito furono indetti vari concili per fissare per
iscritto la dottrina dell'illuminato. Il canone, cioè l'elenco
ufficiale dei testi sacri, fu redatto in lingua pāli. Il complesso
dei testi raccolti nel canone costituisce il Tripitaka che
suddivide tre raccolte.
IL DHARMA
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Il Dharma è la legge di Buddha. L'insegnamento principale è
quello che riguarda la sofferenza: la vita è dolore perché gli uomini
sono troppo attaccati ai desideri. Per riuscire a non soffrire più
bisogna eliminare i desideri e ogni forma di attaccamento alle
cose. La felicità consiste non nell'avere ma nell'essere.
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Bisogna seguire otto nobili sentieri:
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Credenze, volontà, parole, azioni, modo di vivere, sforzi, pensieri
e meditazione giusti.
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Vanno aggiunti i cinque precetti fondamentali ovvero:
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Astenersi dal fare male a qualunque creatura vivente, da prendere
ciò che non viene dato in dono, dal tenere un linguaggio falso,
dall'uso di alcool e di droga, dal cattivo uso del corpo.
NIRVANA
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La liberazione del desiderio e quindi dalla sofferenza è il
Nirvana, uno stato in cui l'anima proverà solo beatitudine
suprema; il Nirvana in vita può essere avvicinato con la
pratica della meditazione e dello yoga.
IL CULTO
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È molto diffusa la pratica di onorare le statue del Buddha. Le
feste principale del Buddhismo sono commemorazioni degli
avvenimenti principali della vita del Buddha. Si praticano
formule magiche scritte su bandiere affidate al vento o
inscritte in mulini o cilindri della preghiera che espandono la
forza della preghiera stessa.
DOTTRINA PRINCIPALE: LE 4 NOBILI VERITÀ
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La prima è la verità della sofferenza: dolore è non raggiungere
ciò che si desidera.
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La seconda è la verità dell'origine del dolore: la ricerca del
piacere nelle cose terrene e l'avidità, l'abramosia
dell'impermanenza.
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La terza è la verità della cessazione del dolore: il distacco
assoluto da tutto ciò che si desidera.
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La quarta è la verità della via: solo distaccandosi da ogni
desiderio l'uomo può porre fine al samsāra e raggiungere il
nirvana.
MORALE
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I precetti fondamentali del Buddhismo vengono divisi in due
gruppi:
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Le cinque proibizioni: non uccidere nessun essere vivente,
non rubare, non commettere atti impuri, non mentire, non
bere bevande inebrianti.
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I dieci comandamenti: rinunciare a qualcun questo cibo dopo
mezzogiorno, astenersi dal canto, dalla danza, dalla musica e
da ogni spettacolo, non ornare la propria persona con
ghirlande, profumi e unguenti, non usare sedili e letti
confortevoli, non accettare nè oro nè argento.
ORGANIZZAZIONE
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Il Buddha non nominò un
successore, limitandosi a
suggerire ai discepoli di fare
della dottrina stessa la loro
vera guida: nacquero così
diverse scuole buddhiste.
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Ci fu una scisma tra i
sostenitori del rigorismo
monastico e coloro che
ritenevano il messaggio del
Buddha praticabile anche dai
laici.
