Laboratori Primavera 2017 Obiettivi: Gli Alberi conoscere gli alberi nella loro complessità, acquisire conoscenze botaniche di base, favorendo l’osservazione dell’ambiente circostante e il lavoro di gruppo. Strumenti didattici: - fogli A4; - penneralli; - schede identikit1; - taccuini. Descrizione dell’attività: Nella prima fase ogni partecipante viene fornito di un foglio e di un pennarello. I ragazzi sono invitati a disegnare un albero sul lato sinistro del foglio, di getto e secondo la propria fantasia. A seconda dell’età dei partecipanti, il tempo a disposizione è di 1 o 2 minuti al massimo. Segue l’osservazione dei disegni e la descrizione di un albero “tipo” sottolineando il suo ruolo dello stesso nell’ecosistema terrestre, soffermandosi nella descrizione delle sue parti, dalle radici alle foglie. Nella seconda fase i partecipanti vengono suddivisi in gruppi (max 5 persone) ai quali verranno distribuiti una scheda identikit, un taccuino ed un pennarello. Sul taccuino verranno riportati appunti riguardanti gli alberi osservati e gli indizi dati in precedenza. Da questo momento in poi può avere inizio la “caccia all’albero”. La terza fase prevede la verifica delle soluzioni riportate dai gruppi, la discussione e descrizione approfondita dell’albero trovato. Dopo le adeguate riflessioni, i ragazzi sono invitati a disegnare nuovamente un albero, questa volta riportandolo sul lato destro del foglio. Le schede identikit forniscono indizi per la ricerca degli alberi in orto, vengono riportate le caratteristiche di ogni parte dell’albero e l’immagine di alcuni particolari della pianta. 1 Laboratori Primavera 2017 MICROPROGETTAZIONE Timing (tempo indicato per trattare l’argomento): Fase 1 10 minuti Fase 2 15 minuti + tempo utile per la formazione delle squadre Fase 3 10 minuti per la veridica + 5 minuti per il disegno Contenuti (descrizione dell’argomento): Fase 1 - Fornire ogni partecipante di un foglio e un pennarello. - Invitare i ragazzi a disegnare un albero. - Osservazione dei disegni e descrizione di un “albero tipo”. Fase 2 - Divisione dei partecipanti in un gruppo di max 5 persone - Distribuzione di un identikit, taccuini e pennarello - Caccia all’albero - Verifica delle soluzioni ripotate - Discussione e descrizione approfondita dell’albero trovato - Riflessioni conclusive Fase 3 - Verifica delle soluzioni riportate dai gruppi - Discussione e descrizione approfondita dell’albero trovato - Disegnare nuovamente un albero, questa volta riportandolo sul lato destro del foglio Setting (contesto consigliato): Fase 1: è consigliato l’utilizzo di un tavolo tondo Fase 2: è consigliato un luogo all’aperto Fase 3: è consigliato l’utilizzo di un tavolo tondo Strumenti didattici: Fase 1: fogli A4 e pennarelli Fase 2: schede identikit e taccuino Fase 3: foglio A4 precedentemente utilizzato e pennarelli Laboratori Primavera 2017 APPROFONDIMENTO Gli alberi sono dei vegetali che grazie a cellule totipotenti (capacità di potersi differenziare) hanno crescita indefinita e continua nel tempo. Ciò che li differenzia dai vegetali “erbacei” è la presenza di strutture, come il legno, che sono adatte a durare nel tempo svolgendo la funzione di sostegno. Gli alberi fissano l’anidride carbonica dell’atmosfera, regolano il flusso idrico e generano un microclima più favorevole alla vita, determinando l’aspetto e l’ecologia del nostro paesaggio. Inoltre gli alberi sono una fonte di reddito economico, non solo per il legno ma anche per le innumerevoli specie fruttifere che l’uomo fin dagli albori del mondo ha imparato a coltivare. In Italia la specie fruttifera più rappresentata è quella delle Rosaceae (pesco, melo, pero, albicocco, ciliegio ecc …) alberi decidui ad altezze variabili. L’importanza degli alberi è comprovata dal fatto che le attuali politiche economiche europee (PAC) danno molta importanza a tali essenze vegetali, indicando per esempio un bosco o meglio ancora un uliveto come aree di interesse ecologico fondamentale per il paesaggio. Tra queste specie ne abbiamo scelte 6, alcune appartenenti alla stessa famiglia altre no, per osservare ed evidenziare le differenze e le similitudini fra gli alberi. Riportiamo alcune informazioni sulla famiglia delle Rosaceae. Esse si dividono in tre sottofamiglie: 1. Rosoideae: le piante appartenenti a questa sottofamiglia sono generalmente erbe o arbusti con foglie composte e il frutto è, o un achenio o una drupeola. Es: il frutto del rovo o del lampone è una drupeola, mentre il frutto della fragola è un achenio ovvero quei punti neri sul ricettacolo gonfio che mangiamo. 2. Maloideae: le piante che appartengono a questa sottofamiglia sono alberi o arbusti con foglie semplici o composte. Il frutto, inteso come parte edule, è un falso frutto chiamato pomo ovvero è il ricettacolo del fiore che si ingrossa e diventa carnoso. Il frutto vero di queste piante è chiamato follicolo ed è all’interno del falso frutto. Le specie in orto che fanno parte di questa sottofamiglia sono il melo, il pero, l’azzeruolo. 3. Prunoideae: le piante appartenenti a questa sottofamiglia sono alberi o arbusti con foglie semplici. Il frutto è una drupa ovvero un frutto con endocarpo (nocciolo) legnoso e mesocarpo (parte esterna) carnosa ed edule. Le specie in orto che fanno parte di questa sottofamiglia sono il ciliegio,il susino, il pesco, l’albicocco che fanno parte anche dello stesso genere ovvero Prunus. Durante il periodo di risveglio vegetativo le piante appartenenti a questo genere fanno sbocciare prima i fiori e solo dopo le foglie. Laboratori Primavera 2017 CILIEGIO “Prunus avium” Il ciliegio è un albero deciduo che appartiene alla famiglia delle Rosaceae e può raggiungere i 20 m di altezza. La corteccia è bruno-rossastra, liscia, lucida e sfogliante. Le foglie possono essere lunghe 8-15 cm e larghe 4-7 cm, ob-lanceolate, alterne, semplici, penninervie, con base arrotondata ed apice acuto o acuminato, con margine crenato-serrate, tomentose sulla nervatura mediana della pagina inferiore e talora su tutta la pagina inferiore; picciolo talora villoso, lungo 2-4 cm, con 2 nettarii rossi posti verso la sommità. I fiori sono portati in ombrelle. Inoltre sono peduncolati, ermafroditi, con corolla formata da 5 petali bianchi con apice smarginato. Le infiorescenze sono situate sui brachiblasti ovvero sui rami secondari. Il frutto è una drupa rossa, liscia, larga 1-3 cm, con endocarpo sub-globoso, liscio. ALBICOCCO “Prunus armeniaca” L’albicocco è un albero deciduo cheappartiene alla famiglia delle Rosaceae. Le foglie sono picciolate, cuoriformi, acuminate e doppiamente dentate, glabre e lucide sulla parte superiore della foglia. Fiori bianco o rosati solitati o a gruppetti formato da 5 petali. Il frutto è una drupa globosa e pubescente, carnosa che vira verso il giallo, arancione rossiccio. AZZERUOLO “Crataegus azarolus” L’Azzeruolo è un albero deciduo che non supera i 4 m di altezza e spesso lo ritroviamo in natura a portamento arbustivo. Anch’esso appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Le foglie hanno un piccolo picciolo, sono alterne, con un paio di stipole basali. La lamina è ovale o rombica divisa in lobi triangolari. I fiori sono riuniti in corimbi eretti di color bianco. Il frutto è un pomo globoso, di color giallo o rosso, chiamate azzeruole. CORBEZZOLO “Arbutus unedo” Il Corbezzolo appartiene alla famiglia delle Ericaceae e si può presentare a portamento o arborio o arbustivo ed è una pianta sempreverde. Le foglie sono alterne, semplici, con picciolo breve, lamina coriacea oblunga e lanceolata, apice acuto, margine seghettato, verde scuro e lucide. I fiori sono ermafroditi e sono riuniti in corimbi numerosi. I corimbi si trovano in posizione terminale ai rami e sono penduli. La corolla è urceolata e di color bianco-crema con sfumature rosa. La bocca del fiore è pelosa. I frutti sono bacche con lungo picciolo, sferiche, color arancio-porpora con buccia granulosa e polpa tenera e giallastra. Laboratori Primavera 2017 OLIVO “Olea europaea” L’Olivo appartiene alla famiglia delle Oleaceae ed è un albero sempreverde, alto fino a 10 m con chioma espansa. La corteccia del fusto è grigia e profondamente screpolata. Le foglie sono semplici, brevemente picciolate, opposte, coriacee, apice acuminato, ellittiche o lanceolate, lunghe 2.57.5 cm e larghe 1-2cm, di colore verde scuro e lucide superiormente e argentine per peli stellati inferiormente. L’infiorescenza in rade pannocchie dette “mignole” con fiori ermafroditi, piccoli, bianco-giallastri, corolla di 4 petali imbutiforme. I frutti sono drupe ovoidali, carnose, oleose, dal verde al nero-violaceo. CARRUBO “ Ceratonia siliqua” Per anni il Carrubo è stato collocato nella famiglia delle Leguminose o Fabaceae. Grazie a nuovi studi e ricerche i tassonomi lo hanno collocato nella famiglia delle Caesalpiniaceae. Fabaceae e Caesalpiniaceae fanno parte, comunque, dello stesso ordine. Il Carrubo è un albero sempreverde, dioico, con rami giovani grigiastri, pruinosi, striati. La corteccia è grigiastra, compatta, fessurata trasversalmente. Le foglie sono composte, paripennate, con 4-10 foglioline opposte, lunghe 3-6 cm e larghe 2-4cm, tondeggianti, brevemente picciolate, ondulate, coriacee, di colore verde scuro e lucide superiormente, chiare al di sotto; stipole caduche. I fiori sono portati direttamente sul tronco, diclini, apetali, con calice verdastro, precocemente caduco. I frutti sono legumi marroni, compressi, lunghi 10-30 cm; pericarpo carnoso e dolciastro.