Franca Graziani iL Libro deLLe regoLe di itaLiano classe 5 i n dice Il+vocabolario+........................................2 Aggettivi+e+pronomi+...........................11 Difficoltà+ortografiche+•+1+....................2 I+pronomi+personali+.............................12 Difficoltà+ortografiche+•+2+....................4 I+pronomi+relativi+.................................12 La+divisione+in+sillabe+............................5 I+verbi+•+1+............................................13 I+monosillabi+..........................................5 I+verbi+•+2+............................................14 La+forma+delle+parole+...........................6 Gli+avverbi+...........................................16 Le+parti+del+discorso+.............................6 Le+congiunzioni+...................................16 I+nomi+•+1+..............................................7 Il+periodo+.............................................17 I+nomi+•+2+..............................................8 Il+predicato+..........................................17 Gli+articoli+..............................................9 Il+predicato+e+il+soggetto+....................18 Le+preposizioni....................................10 I+complementi+.....................................19 Gli+aggettivi+........................................10 Il libro delle regole è un utile strumento per •+ studiare+le+principali+regole+di+italiano; •+ +ripassare+rapidamente+le informazioni+necessarie+allo+svolgimento+ degli+esercizi; •+ +avviare+gli+studenti+alla+correzione autonoma degli esercizi,+così+da+ interiorizzare+meglio+le+regole+e+acquisire+una+maggiore+conoscenza++ delle+proprie+capacità; •+ +aiutare+gli+alunni con esigenze speciali+(BES,+in+particolare+DSA)+che+ possono+usare+le+pagine+come+facilitatori+durante+lo+svolgimento++ degli+esercizi. 1 Libro delle regole iL VOcABOLARiO Nel vocabolario tutte le parole sono scritte nella forma base. Nei seguenti esempi le trovi evidenziate. + ++Leggi: amici amica amiche leoni leonessa leonesse libri • penna penne amico leone libro Nel vocabolario i nomi si trovano nella forma maschile singolare o femminile singolare. + ++Leggi: alto gentile alta gentili alti alte altissimo altissima gentilissime gentilissimi Gli aggettivi si trovano nella forma maschile singolare e al grado positivo. + ++Leggi: leggere dire leggevano detto avreiletto dico leggendo dissero I verbi si trovano al modo infinito (tempo presente). d i f f i c O Lt à O R t O g R A f i c h e • 1 + ++Leggi: cielociecospeciesuperficiesufficientepasticcieregrattacielo societàbraciereigieneigienicoigienistaigienizzante Alcune parole contengono i suoni CIE, GIE anziché CE, GE. 2 Libro delle regole + ++Leggi: camicia goccia camicievaligia valigie goccearancia arance Le parole che terminano in CIA e GIA hanno il plurale in CIE e GIE se sono precedute da una vocale; in CE e GE se sono precedute da una consonante. + ++Leggi: scientificoscienziatoincoscienteuscierescie Il suono SCIE si usa solo nelle parole: scienza e i suoi derivati, coscienza e i suoi derivati, usciere e scie. + ++Leggi: scuolacuococuorecuoioscuotere percuotereriscuoterecuocereinnocuorincuorareproficuo cospicuocircuitotaccuinoarcuatoevacuare CU di solito è seguito da una consonante: le parole che hai letto fanno eccezione, perché CU è seguito da una vocale. + ++Leggi: Ricordoilfattodicuimiparlavi Vieniqui. Non confondere CUI pronome relativo (si può sostituire avverbio di luogo. con il quale, la quale...) con QUI + ++Leggi: lianaallievoGiuliaItaliaciliegia I suoni GLI e LI si somigliano. Si usa LI quando il suono è all’inizio della parola, quando la L è raddoppiata, in quasi tutti i nomi propri e in alcuni altri casi. + ++Leggi: geranio+nienteriunionemacedoniaAntoniopaniereSonia Si usa il suono NI (e non GN) quando dopo la I c’è un’altra vocale. 3 Libro delle regole d i f f i c O Lt à O R t O g R A f i c h e • 2 + ++Leggi: noidisegniamochenoidisegniamochevoidisegniate Come gli altri verbi regolari, i verbi in -gnare terminano con -iamo alla 1a persona plurale dell’indicativo presente e del congiuntivo presente; terminano in -iate alla 2a persona plurale del congiuntivo presente. Osserva+le+due+tabelle+a+confronto: indicativo presente io parl-o tu parl-i egli parl-a noi parl-iamo voi parl-ate essi parl-ano disegn-o disegn-i disegn-a disegn-iamo disegn-ate disegn-ano congiuntivo presente che che che che che che io parl-i tu parl-i egli parl-i noi parl-iamo voi parl-iate essi parl-ino disegn-i disegn-i disegn-i disegn-iamo disegn-iate disegn-ino Ricorda:+il+suono+GN+è+generalmente+seguito+da+una+sola+vocale.+Fanno+ eccezione+i+verbi+in+-gnare+e+le+parole+compagnia+-+compagnie. + ++Leggi: colazionericreazionepreoccupazioneemozionegraziegiustizia Le parole che contengono ZIO - ZIE - ZIA di solito non raddoppiano le Z. + ++Ora+leggi: tappezzierepazziacarrozziere Queste parole fanno eccezione perché derivano da nomi che contengono il suono ZZ (tappezzeria, pazzo, carrozza). + ++Leggi: tutto soprattuttovero +davveromeno nemmeno Molte parole precedute da un prefisso raddoppiano la lettera iniziale. 4 Libro delle regole LA diViSiOne in SiLLABe + ++Leggi: repi-staim-men-sobi-blio-te-caim-bar-ca-zio-ne Le parole possono essere formate da: una sillaba monosillabe, bisillabe, tre sillabe trisillabe, due sillabe quadrisillabe, cinque e più sillabe plurisillabe. quattro sillabe + ++Leggi: chia-veflau-topia-no-for-tee-ro-epa-u-rale-o-nes-sa Quando in una parola sono presenti due o più vocali vicine, fai attenzione: se le pronunci insieme, fanno parte di una stessa sillaba; se le pronunci separate, fanno parte di due sillabe diverse. i MOnOSiLLABi + ++Leggi: da’di’fa’va’sta’ Questi monosillabi sono verbi al modo imperativo presente a 2 persona singolare: da’ (dai tu), di’ (dici tu), fa’ (fai tu), va’ (vai tu), sta’ (stai tu). Vogliono l’apostrofo. + ++Leggi: e•èdi•dìda•dàla•làli•lì se•sési•sìte•tène•né Per distinguere alcuni monosillabi da quelli scritti allo stesso modo ma con significato diverso, si usa l’accento. Ricorda:+fa+•+va+•+sta+•+do+•+fu+•+so+•+sa+•+me+•+ma+•+mi+•+no+•+qua+•+qui+•+re+•+su+•+ tu+•+blu.+Questi+monosillabi+non+vogliono+mai+l’accento. Ricorda:+ciò+•+già+•+giù+•+più+•+può.+Questi+monosillabi+vogliono+sempre+l’accento. 5 Libro delle regole L A f O R M A d e L L e PA R O L e + ++Leggi: frutt-o•frutt-i gustos-o•gustos-a•gustos-e•gustos-i salt-are•salt-o•salt-erò Ogni parola è formata da due parti: la radice, che non cambia e dice il significato della parola stessa, e la desinenza, che cambia e dà informazioni grammaticali (maschile, femminile, singolare, plurale...). + ++Leggi: in-capace•dis-fare fior-ista•frutt-iera Alcune parole sono modificate dai prefissi, che precedono la radice della parola, e dai suffissi, che la seguono. L e PA R t i d e L d i S c O R S O + ++Leggi: la•le casa•case graziosa•graziose raccoglie•raccoglieva me•mi•io Le parole che possono cambiare la loro forma - articoli, nomi, aggettivi, verbi, pronomi - sono parti variabili del discorso. + ++Leggi: disopradomanivelocemente eperchéahi!oh! Le parole che non cambiano mai forma - preposizioni, avverbi, congiunzioni, esclamazioni - sono parti invariabili del discorso. 6 Libro delle regole i nOMi • 1 + ++Leggi: città fratello Carlocane Bobifiume Po Napolimare MareMediterraneopianeta Marte I nomi fratello, cane, fiume, città, mare, pianeta sono nomi comuni: indicano categorie di persone, animali e cose. I nomi Carlo, Bobi, Po, Napoli, Mar Mediterraneo e Marte sono nomi propri: indicano un elemento preciso della categoria cui appartengono e si scrivono con la lettera iniziale maiuscola. + ++Leggi: lattebisciacasanonnafioricassa simpatiaforzafelicitàriconoscenzaallegria I nomi che indicano persone, animali e cose che si possono percepire attraverso i sensi (cioè vedere, toccare, sentire, annusare ecc.) si chiamano nomi concreti. I nomi che indicano sentimenti, stati d’animo, pensieri, modi di essere si chiamano nomi astratti. + ++Leggi: amico amicaleone leonessa casaarmadiobontàcoraggio I nomi di persona e di animale, di solito, si possono volgere dal maschile al femminile, e viceversa. I nomi di cosa, invece, hanno un genere stabilito: sono o maschili o femminili. + ++Leggi+la+classificazione+dei+nomi+in+base+al+genere:+ maschile: ragazzo, cervo, vento femminile: maestra, gatta, idea comune: il nipote - la nipote, il pianista - la pianista, promiscuo: leopardo maschio - leopardo femmina, volpe maschio - volpe femmina; indipendente: papà - mamma, toro - mucca, montone - pecora 7 Libro delle regole i nOMi • 2 + ++Leggi: atleta•atletiorso•orsigioco•giochiidea•idee I nomi che indicano un solo individuo, un solo animale o una sola cosa sono singolari; i nomi che indicano più individui, animali o cose sono plurali. + ++Leggi+la+classificazione+dei+nomi+in+base+al+numero: singolare: medico, pulcino, pensiero plurale: istruttori, cavalli, bicchieri invariabile: la gru - le gru, la città - le città, il papà - i papà, il flipper - i flipper difettivo: il pepe (solo singolare), gli occhiali (solo plurale) sovrabbondante: i muri (della casa) - le mura (della città), le braccia (del corpo) - i bracci (del fiume) + ++Leggi: squadramandriasciamestormoflotta I nomi che anche in forma singolare indicano un insieme di persone, di animali e di cose dello stesso tipo sono nomi collettivi. I nomi collettivi hanno anche la forma plurale: gli sciami. lo sciame + ++Leggi: pescecanespaventapasserisaliscenditerracotta agrodolcesottoscalaschiaccianocicavatappi I nomi composti si ottengono dall’unione di due parole che hanno un proprio significato. Possono essere formati da: nome + nome (pescecane) verbo + nome (spaventapasseri) verbo + verbo (saliscendi) nome + aggettivo (terracotta) aggettivo + aggettivo (agrodolce) avverbio + nome (sottoscala) 8 Libro delle regole + ++Leggi: fiore fioristacavallo cavalierelibro libreria qualifica squalificafiore infiorescenza I nomi primitivi non derivano da altri nomi e sono costituiti fior-e). soltanto dalla radice e dalla desinenza (fiore Da un nome primitivo si possono formare altri nomi, chiamati nomi derivati, o altre parole derivate, aggiungendo alla radice del nome primitivo un prefisso o un suffisso. + ++Leggi: libro letto librettolibronelibraccio lettinolettucciolettone I nomi alterati sono nomi che vengono modificati con l’aggiunta di suffissi. Possono essere diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi. gLi ARticOLi + ++Leggi: ilpapàlognomol’amico lazebra l’amica ipapàglignomigliamicilezebreleamiche Gli articoli determinativi precedono e indicano nomi di persona, animale o cosa precisi e definiti. unpapà unognomo unamicounazebraun’amica deipapàdeglignomidegliamicidellezebredelleamiche Gli articoli indeterminativi precedono nomi non precisi e indefiniti. Gli articoli partitivi indicano una parte indeterminata di un tutto e significano: “un po’ di”, “una certa quantità di”, “qualche”, “alcuni”. Al plurale sostituiscono gli articoli indeterminativi. 9 Libro delle regole Le PRePOSiZiOni + ++Leggi: diadainconsupertrafra deldellodelladeglidaisulnella Le preposizioni hanno la funzione di legare due elementi di una frase, stabilendo tra loro un rapporto logico. Si distinguono in preposizioni semplici e preposizioni articolate. Queste ultime sono formate dall’unione di una preposizione semplice e di un articolo. Introducono i complementi indiretti. + ++Leggi: sopra(i rami)sotto(il tavolo)dentro(il cassetto) dopo(una settimana)lungo(la strada) Possono svolgere la funzione di preposizione anche alcuni avverbi e aggettivi che introducono un complemento indiretto. In questo caso si parla di preposizioni improprie. gLi AggettiVi + ++Leggi: altopiùalto...altocome...menoalto... altissimoilpiùalto L’aggettivo qualificativo indica le qualità del nome al grado positivo, comparativo (di maggioranza, uguaglianza, minoranza) e superlativo (assoluto e relativo). 10 Libro delle regole AggettiVi e PROnOMi + ++Leggi: grado positivo comparativo di maggioranza Superlativo assoluto alto basso grande piccolo buono cattivo piùalto,superiore piùbasso,inferiore piùgrande,maggiore piùpiccolo,minore piùbuono,migliore piùcattivo,peggiore altissimo,sommo bassissimo,infimo grandissimo,massimo piccolissimo,minimo buonissimo,ottimo cattivissimo,pessimo Alcuni aggettivi presentano, accanto alla forma regolare, forme speciali di comparativo di maggioranza e di superlativo assoluto. + ++Leggi: lamiaamicaelatua•questocappelloequello alcuniamiciealtri•ilprimobambinoeildecimo chelibroleggi?•chemeraviglia!•chisei?•chisivede! Gli aggettivi si aggiungono al nome; i pronomi lo sostituiscono. Indicano: possessivi (mio, tuo...); • a chi appartiene qualcosa • dove si trova qualcosa dimostrativi (quello, questo...); • una quantità non precisata indefiniti (alcuni, molti...); • una quantità o l’ordine in una serie • una domanda o un’esclamazione numerali cardinali (uno, due...) ordinali (primo, secondo...); interrogativi (che...?, quale...?); esclamativi (che...!, quale...!); Ricorda:+costui+•+colui+•+coloro+•+ciò+•+ognuno+•+qualcuno+•+chiunque+•+qualcosa++++ niente+•+nulla+•+chi?+•+chi!+ Questi+dimostrativi,+indefiniti,+interrogativi+ed+esclamativi+possono+essere+usati+ solo+come+pronomi. 11 Libro delle regole i PROnOMi PeRSOnALi + ++Leggi+i+pronomi+personali+raccolti+in+tabella. Persona Soggetto complemento 1apersonasingolare 2apersonasingolare 3apersonasingolare io tu egli,esso,lui, ella,essa,lei noi voi essi,esse,loro me,mi te,ti lui,lei,sé,si,lo, la,ne,gli,le noi,ce,ci voi,ve,vi essi,esse,sé,loro, li,le,ne,si 1apersonaplurale 2apersonaplurale 3apersonaplurale Egli, ella, lui, lei sono pronomi personali di 3a persona singolare, che si usano solo per le persone; esso ed essa sostituiscono invece i nomi di animali e di cose. Per la 3a persona plurale, essi, esse, loro possono indicare indifferentemente persone, animali e cose. I pronomi mi, ti, ci, si, vi, li, gli, le, lo, la, ne si possono unire ai verbi o precederli (vederlo, lo vidi). i P R O n O M i R e L At i V i + ++Leggi:+ Iopresiillibro.Illibroeranellalibreria. +Iopresiillibrocheeranellalibreria. I pronomi relativi sostituiscono un nome e nello stesso tempo mettono in relazione due frasi. Vi sono pronomi relativi variabili e pronomi relativi invariabili (osserva la tabella). Che si usa solo in funzione di soggetto o complemento oggetto. Il quale, se è preceduto da una preposizione, ha funzione di complemento indiretto, come pure cui. 12 Libro delle regole variabili maschile femminile ilquale laquale iquali lequali invariabili che,chi,cui i VeRBi • 1 + ++Leggi:+ andremoavevoascoltatosareivenutochefosseuscito sali!atterreretechevadano Questi verbi sono tutti espressi nei modi finiti: indicano sempre la persona e il tempo. I modi finiti sono: esprime azioni certe e reali: ha 4 tempi semplici e • indicativo 4 tempi composti (formati con l’ausiliare); esprime azioni possibili e incerte: ha 2 tempi • congiuntivo semplici e 2 composti (formati con l’ausiliare); indica azioni che potrebbero verificarsi solo a • condizionale determinate condizioni: ha 1 tempo semplice e 1 composto (formato con l’ausiliare); dà un ordine, un divieto, un invito: ha un solo • imperativo tempo semplice. + ++Leggi:+ correreavereparlatoparlanteparlatosentendoavendofatto Questi verbi sono tutti espressi nei modi indefiniti: non indicano la persona che compie l’azione e quindi non hanno le tre persone singolari e plurali. Hanno solo due tempi: il presente e il passato. I modi indefiniti sono: esprime solo il significato generale del verbo; • infinito accomuna la funzione di verbo a quella di aggettivo; • participio esprime un’azione collegata a un altro verbo con • gerundio una relazione di tempo, di modo… + ++Leggi: Ioincontro chi? lamaestra. Ilgattograffia che cosa? lapoltrona. I verbi che possono essere completati dal complemento oggetto (cioè dal complemento diretto che risponde alle domande: chi? - che cosa?) si dicono verbi transitivi. L’azione espressa dal verbo “transita” o passa direttamente dal soggetto che la compie al complemento oggetto. 13 Libro delle regole i VeRBi • 2 + ++Leggi:+ Albertocorre.Giulianuotava.Lagattinamiagola. Ilcavallonitrisce.Ildiamantebrilla. I verbi che non possono essere completati dal complemento oggetto, ma solo da complementi indiretti, sono verbi intransitivi. L’azione espressa dal verbo intransitivo non “transita”, non passa su un oggetto, ma “si ferma” sul verbo. + ++Leggi:+ Miamammaparla(che cosa?)l’inglese. Miamammaparlasempre(con chi?) conleamiche. Alcuni verbi possono essere utilizzati sia in forma transitiva sia in forma intransitiva: va quindi osservato attentamente il loro comportamento nella frase. + ++Leggi: Labambinacoglieifiori. Ifiorisono+coltidallabambina. Il verbo è di forma attiva quando il soggetto compie l’azione indicata dal verbo stesso. Il verbo è di forma passiva quando il soggetto subisce da parte di qualcuno o di qualcosa l’azione indicata dal verbo stesso. + ++Leggi: Ilbabbolava(che cosa?)l’automobile. L’automobileè+lavatadalbabbo. I verbi transitivi possiedono sia la forma attiva sia la forma passiva. L’apevolasuifiori. I verbi intransitivi possono avere solo la forma attiva. 14 Libro delle regole + ++Leggi: Martasi+alza.Martaalza(chi?)sestessa. Tuti+lavi.Noici+vestiamo.Iomi+guardoallospecchio. Un verbo transitivo ha forma riflessiva propria quando l’azione compiuta dal soggetto “si riflette” e ritorna sul soggetto stesso. I verbi riflessivi sono preceduti dal pronome mi, ti, si, ci, vi che ha la funzione di complemento oggetto. + ++Ora+leggi: Iomilavolemani. Iolavo(a chi?)amestesso(che cosa?)lemani. Tutipettiniicapelli. Voiviallacciatelescarpe. Quando il pronome, pur riferendosi al soggetto, ha la funzione di complemento indiretto, si ha un verbo riflessivo apparente. + ++Leggi: lampeggiagrandinapiovenevica I verbi impersonali non hanno un soggetto: per questo motivo si usano soltanto alla 3a persona singolare. In genere i verbi impersonali indicano fenomeni atmosferici. + +Ora+leggi: sidicesiraccontasivedesiparlasidecide Tutti i verbi possono essere usati in modo impersonale. Basta mettere davanti alla 3a persona singolare del verbo il pronome si. 15 Libro delle regole g L i AV V e R B i + ++Leggi:+ Scrivivolentieri.Mangitroppo.Seiarrivatotardi. L’avverbio è una parte invariabile del discorso e si unisce a un verbo per precisarne e completarne il significato. + ++Leggi:+ moltosimpaticotantograndetroppogentile troppotardisemprepocomoltoraramente L’avverbio si può anche unire a un aggettivo o a un altro avverbio per precisarne il significato. + ++Leggi:+ tutt’a+un+tratto improvvisamente in+effetti effettivamente in+un+batter+d’occhio immediatamente Le locuzioni avverbiali svolgono la stessa funzione degli avverbi, ma sono espressioni composte da più parole. Si possono sostituire con l’avverbio corrispondente. Le cOngiUnZiOni + ++Leggi:+ Ioetesiamoamici.Vuoiilsuccoolaspremuta? Ioparloetuascolti.Oggipiove:infattinonuscirò. Hostudiato:perciò+sorisponderealledomande. Le congiunzioni sono la parte invariabile del discorso e servono a collegare o congiungere due parole di una frase o due frasi di un periodo. 16 Libro delle regole + ++Leggi:+ Iopensochearriveròtardi.Tuttidiconocheseigentile. Abbiamodecisocheandremoinvacanza. Che congiunge due frasi. Attento a non confondere il che congiunzione con il che pronome relativo: la congiunzione NON può essere sostituita da “il quale, la quale, i quali, le quali”. iL PeRiOdO + ++Leggi:+ Verròdate,manonaspettarmipresto. Ilcieloerascuro,lapioggiacadeva+:era+arrivatoiltemporale. Una o più frasi, collegate fra loro da congiunzioni o da segni di punteggiatura, formano un periodo. Un periodo ha tante frasi quanti sono i verbi. Il periodo si conclude sempre con un punto. i L P R e d i c At O + ++Leggi:+ Ilgattograffia.L’acquadisseta.Sono+arrivatiicugini. Illibroè+interessante.IlSoleè+una+stella. Il predicato dice qualcosa del soggetto. Si distingue in verbale e nominale. Il predicato è verbale quando indica che cosa fa il soggetto ed è costituito da un verbo. Il predicato è nominale quando indica che cosa è e com’è il soggetto, ed è formato dal verbo “essere” seguito da un nome o da un aggettivo. 17 Libro delle regole i L P R e d i c At O e i L S O g g e t t O + ++Leggi:+ Ilcalciatoreè(si trova)incampo. Ilpalloneè(appartiene)dellasquadra. Ilpubblicoè(si trova)intribuna. Il verbo essere costituisce un predicato verbale quando ha un significato completo in sé, cioè quando vuol dire “stare, trovarsi, appartenere”. + ++Leggi:+ Mariosognaspesso.Tusognispesso. Mario+e+Giorgiosognanospesso. L’alberoperdelefoglie.+Il+gattofalefusa. La persona, l’animale o la cosa di cui si parla nella frase è il soggetto. La parola più usata come soggetto è il nome o il pronome che lo sostituisce. Ricorda:+il+soggetto+può+essere+accompagnato+da+uno+o+più+aggettivi+(attributi)+ per+indicarne+una+qualità+o+precisarne+il+significato. Sognispesso? Il soggetto può essere sottinteso. + ++Leggi:+ Giocareèdivertente.Leggereèistruttivo. Il+volareèunsognodegliuomini. Il verbo all’infinito, come anche qualsiasi parte del discorso, può svolgere la funzione di soggetto. Nevicadamoltotempo.Qualchevoltapiove.Spessotuona. Quando il predicato è costituito da un verbo impersonale la frase non ha soggetto. 18 Libro delle regole i cOMPLeMenti + ++Leggi:+ Ilventohastrappatolefogliedaglialberi. L’ArnoattraversaFirenze. Il complemento oggetto è unito direttamente al predicato, costituito da un verbo transitivo: per questa ragione si chiama diretto. Il complemento oggetto risponde alle domande chi? - che cosa? e completa l’informazione espressa dal predicato. + ++Leggi:+ Studio(come?)+ +con+interesse.+(compl. di modo) Hopresoillibro(di chi?)+ Sonosceso(dove?)+ +di+Carlo.+(compl. di specificazione) +in+cantina.+(compl. di luogo) Guardolatelevisione(quando?)+ Escospesso(con chi?)+ Hotelefonato(a chi?)+ +di+sera.+(compl. di tempo) +con+la+nonna.+(compl. di compagnia) +a+Giulio.+(compl. di termine) Nonvadoinpiscina(a causa di che cosa?)+ Cancello(con che cosa?)+ +per+il+freddo.+(compl. di causa) +con+la+gomma.+(compl. di mezzo) Ilpalloneè(di quale materia è fatto?)+ +di+cuoio.+(compl. di materia) I complementi indiretti si uniscono a un elemento della frase con le preposizioni e aggiungono informazioni. Per riconoscerli occorre riflettere sulla domanda alla quale rispondono. Ricorda:+i+complementi+(diretti+e+indiretti)+possono+essere+accompagnati+da+uno+o+ più+aggettivi+(attributi)+per+indicarne+le+qualità+o+precisarne+il+significato. 19 Libro delle regole