Franca Graziani
iL Libro deLLe regoLe
di itaLiano
classe 5
i n dice
Il+vocabolario+........................................2
Aggettivi+e+pronomi+...........................11
Difficoltà+ortografiche+•+1+....................2
I+pronomi+personali+.............................12
Difficoltà+ortografiche+•+2+....................4
I+pronomi+relativi+.................................12
La+divisione+in+sillabe+............................5
I+verbi+•+1+............................................13
I+monosillabi+..........................................5
I+verbi+•+2+............................................14
La+forma+delle+parole+...........................6
Gli+avverbi+...........................................16
Le+parti+del+discorso+.............................6
Le+congiunzioni+...................................16
I+nomi+•+1+..............................................7
Il+periodo+.............................................17
I+nomi+•+2+..............................................8
Il+predicato+..........................................17
Gli+articoli+..............................................9
Il+predicato+e+il+soggetto+....................18
Le+preposizioni....................................10
I+complementi+.....................................19
Gli+aggettivi+........................................10
Il libro delle regole è un utile strumento per
•+ studiare+le+principali+regole+di+italiano;
•+ +ripassare+rapidamente+le informazioni+necessarie+allo+svolgimento+
degli+esercizi;
•+ +avviare+gli+studenti+alla+correzione autonoma degli esercizi,+così+da+
interiorizzare+meglio+le+regole+e+acquisire+una+maggiore+conoscenza++
delle+proprie+capacità;
•+ +aiutare+gli+alunni con esigenze speciali+(BES,+in+particolare+DSA)+che+
possono+usare+le+pagine+come+facilitatori+durante+lo+svolgimento++
degli+esercizi.
1
Libro delle regole
iL VOcABOLARiO
Nel vocabolario tutte le parole sono scritte nella
forma base. Nei seguenti esempi le trovi evidenziate.
+ ++Leggi:
amici
amica
amiche
leoni
leonessa leonesse
libri • penna
penne
amico
leone
libro Nel vocabolario i nomi si trovano nella forma
maschile singolare o femminile singolare.
+ ++Leggi:
alto gentile
alta gentili
alti alte altissimo altissima
gentilissime
gentilissimi
Gli aggettivi si trovano nella forma
maschile singolare e al grado positivo.
+ ++Leggi:
leggere
dire
leggevano
detto
avreiletto dico leggendo
dissero
I verbi si trovano al modo infinito (tempo presente).
d i f f i c O Lt à O R t O g R A f i c h e • 1
+ ++Leggi:
cielociecospeciesuperficiesufficientepasticcieregrattacielo
societàbraciereigieneigienicoigienistaigienizzante
Alcune parole contengono i suoni CIE, GIE anziché CE, GE.
2
Libro delle regole
+ ++Leggi:
camicia
goccia
camicievaligia valigie
goccearancia arance
Le parole che terminano in CIA e GIA hanno il plurale
in CIE e GIE se sono precedute da una vocale; in CE e
GE se sono precedute da una consonante.
+ ++Leggi:
scientificoscienziatoincoscienteuscierescie
Il suono SCIE si usa solo nelle parole: scienza e i suoi
derivati, coscienza e i suoi derivati, usciere e scie.
+ ++Leggi:
scuolacuococuorecuoioscuotere
percuotereriscuoterecuocereinnocuorincuorareproficuo
cospicuocircuitotaccuinoarcuatoevacuare
CU di solito è seguito da una consonante: le parole che hai
letto fanno eccezione, perché CU è seguito da una vocale.
+ ++Leggi:
Ricordoilfattodicuimiparlavi
Vieniqui.
Non confondere CUI
pronome relativo (si può sostituire
avverbio di luogo.
con il quale, la quale...) con QUI
+ ++Leggi:
lianaallievoGiuliaItaliaciliegia
I suoni GLI e LI si somigliano. Si usa LI quando il suono è
all’inizio della parola, quando la L è raddoppiata, in quasi
tutti i nomi propri e in alcuni altri casi.
+ ++Leggi:
geranio+nienteriunionemacedoniaAntoniopaniereSonia
Si usa il suono NI (e non GN) quando dopo la I c’è un’altra vocale.
3
Libro delle regole
d i f f i c O Lt à O R t O g R A f i c h e • 2
+ ++Leggi:
noidisegniamochenoidisegniamochevoidisegniate
Come gli altri verbi regolari, i verbi in -gnare terminano con
-iamo alla 1a persona plurale dell’indicativo presente
e del congiuntivo presente; terminano in -iate alla 2a persona
plurale del congiuntivo presente.
Osserva+le+due+tabelle+a+confronto:
indicativo presente
io parl-o
tu parl-i
egli parl-a
noi parl-iamo
voi parl-ate
essi parl-ano
disegn-o
disegn-i
disegn-a
disegn-iamo
disegn-ate
disegn-ano
congiuntivo presente
che
che
che
che
che
che
io parl-i
tu parl-i
egli parl-i
noi parl-iamo
voi parl-iate
essi parl-ino
disegn-i
disegn-i
disegn-i
disegn-iamo
disegn-iate
disegn-ino
Ricorda:+il+suono+GN+è+generalmente+seguito+da+una+sola+vocale.+Fanno+
eccezione+i+verbi+in+-gnare+e+le+parole+compagnia+-+compagnie.
+ ++Leggi:
colazionericreazionepreoccupazioneemozionegraziegiustizia
Le parole che contengono ZIO - ZIE - ZIA di solito non
raddoppiano le Z.
+ ++Ora+leggi:
tappezzierepazziacarrozziere
Queste parole fanno eccezione perché derivano da nomi che
contengono il suono ZZ (tappezzeria, pazzo, carrozza).
+ ++Leggi:
tutto
soprattuttovero
+davveromeno
nemmeno
Molte parole precedute da un prefisso raddoppiano la lettera iniziale.
4
Libro delle regole
LA diViSiOne in SiLLABe
+ ++Leggi:
repi-staim-men-sobi-blio-te-caim-bar-ca-zio-ne
Le parole possono essere formate da: una sillaba
monosillabe,
bisillabe, tre sillabe
trisillabe,
due sillabe
quadrisillabe, cinque e più sillabe
plurisillabe.
quattro sillabe
+ ++Leggi:
chia-veflau-topia-no-for-tee-ro-epa-u-rale-o-nes-sa
Quando in una parola sono presenti due o più vocali vicine, fai
attenzione: se le pronunci insieme, fanno parte di una stessa
sillaba; se le pronunci separate, fanno parte di due sillabe diverse.
i MOnOSiLLABi
+ ++Leggi:
da’di’fa’va’sta’
Questi monosillabi sono verbi al modo imperativo presente
a
2 persona singolare: da’ (dai tu), di’ (dici tu), fa’ (fai tu),
va’ (vai tu), sta’ (stai tu). Vogliono l’apostrofo.
+ ++Leggi:
e•èdi•dìda•dàla•làli•lì
se•sési•sìte•tène•né
Per distinguere alcuni monosillabi da quelli scritti
allo stesso modo ma con significato diverso, si usa l’accento.
Ricorda:+fa+•+va+•+sta+•+do+•+fu+•+so+•+sa+•+me+•+ma+•+mi+•+no+•+qua+•+qui+•+re+•+su+•+
tu+•+blu.+Questi+monosillabi+non+vogliono+mai+l’accento.
Ricorda:+ciò+•+già+•+giù+•+più+•+può.+Questi+monosillabi+vogliono+sempre+l’accento.
5
Libro delle regole
L A f O R M A d e L L e PA R O L e
+ ++Leggi:
frutt-o•frutt-i
gustos-o•gustos-a•gustos-e•gustos-i
salt-are•salt-o•salt-erò
Ogni parola è formata da due parti: la radice, che non cambia e dice
il significato della parola stessa, e la desinenza, che cambia e dà
informazioni grammaticali (maschile, femminile, singolare, plurale...).
+ ++Leggi:
in-capace•dis-fare
fior-ista•frutt-iera
Alcune parole sono modificate dai prefissi, che precedono la radice
della parola, e dai suffissi, che la seguono.
L e PA R t i d e L d i S c O R S O
+ ++Leggi:
la•le
casa•case
graziosa•graziose
raccoglie•raccoglieva
me•mi•io
Le parole che possono cambiare la loro forma - articoli, nomi,
aggettivi, verbi, pronomi - sono parti variabili del discorso.
+ ++Leggi:
disopradomanivelocemente
eperchéahi!oh!
Le parole che non cambiano mai forma - preposizioni, avverbi,
congiunzioni, esclamazioni - sono parti invariabili del discorso.
6
Libro delle regole
i nOMi • 1
+ ++Leggi:
città
fratello Carlocane Bobifiume Po
Napolimare MareMediterraneopianeta Marte
I nomi fratello, cane, fiume, città, mare, pianeta sono nomi
comuni: indicano categorie di persone, animali e cose.
I nomi Carlo, Bobi, Po, Napoli, Mar Mediterraneo e Marte sono
nomi propri: indicano un elemento preciso della categoria cui
appartengono e si scrivono con la lettera iniziale maiuscola.
+ ++Leggi:
lattebisciacasanonnafioricassa
simpatiaforzafelicitàriconoscenzaallegria
I nomi che indicano persone, animali e cose che si possono
percepire attraverso i sensi (cioè vedere, toccare, sentire,
annusare ecc.) si chiamano nomi concreti.
I nomi che indicano sentimenti, stati d’animo, pensieri, modi
di essere si chiamano nomi astratti.
+ ++Leggi:
amico amicaleone leonessa
casaarmadiobontàcoraggio
I nomi di persona e di animale, di solito, si possono volgere
dal maschile al femminile, e viceversa.
I nomi di cosa, invece, hanno un genere stabilito: sono o
maschili o femminili.
+ ++Leggi+la+classificazione+dei+nomi+in+base+al+genere:+
maschile: ragazzo, cervo, vento
femminile: maestra, gatta, idea
comune: il nipote - la nipote, il pianista - la pianista,
promiscuo: leopardo maschio - leopardo femmina,
volpe maschio - volpe femmina;
indipendente: papà - mamma, toro - mucca, montone - pecora
7
Libro delle regole
i nOMi • 2
+ ++Leggi:
atleta•atletiorso•orsigioco•giochiidea•idee
I nomi che indicano un solo individuo, un solo animale
o una sola cosa sono singolari; i nomi che indicano più
individui, animali o cose sono plurali.
+ ++Leggi+la+classificazione+dei+nomi+in+base+al+numero:
singolare: medico, pulcino, pensiero
plurale: istruttori, cavalli, bicchieri
invariabile: la gru - le gru, la città - le città, il papà - i papà,
il flipper - i flipper
difettivo: il pepe (solo singolare), gli occhiali (solo plurale)
sovrabbondante: i muri (della casa) - le mura (della città),
le braccia (del corpo) - i bracci (del fiume)
+ ++Leggi:
squadramandriasciamestormoflotta
I nomi che anche in forma singolare indicano un insieme di
persone, di animali e di cose dello stesso tipo sono nomi collettivi.
I nomi collettivi hanno anche la forma plurale:
gli sciami.
lo sciame
+ ++Leggi:
pescecanespaventapasserisaliscenditerracotta
agrodolcesottoscalaschiaccianocicavatappi
I nomi composti si ottengono dall’unione di due parole che
hanno un proprio significato. Possono essere formati da:
nome + nome (pescecane)
verbo + nome (spaventapasseri)
verbo + verbo (saliscendi)
nome + aggettivo (terracotta)
aggettivo + aggettivo (agrodolce)
avverbio + nome (sottoscala)
8
Libro delle regole
+ ++Leggi:
fiore
fioristacavallo cavalierelibro libreria
qualifica squalificafiore infiorescenza
I nomi primitivi non derivano da altri nomi e sono costituiti
fior-e).
soltanto dalla radice e dalla desinenza (fiore
Da un nome primitivo si possono formare altri nomi, chiamati
nomi derivati, o altre parole derivate, aggiungendo alla radice
del nome primitivo un prefisso o un suffisso.
+ ++Leggi:
libro
letto
librettolibronelibraccio
lettinolettucciolettone
I nomi alterati sono nomi che vengono modificati
con l’aggiunta di suffissi. Possono essere diminutivi,
vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi.
gLi ARticOLi
+ ++Leggi:
ilpapàlognomol’amico lazebra l’amica
ipapàglignomigliamicilezebreleamiche
Gli articoli determinativi precedono e indicano
nomi di persona, animale o cosa precisi e definiti.
unpapà unognomo unamicounazebraun’amica
deipapàdeglignomidegliamicidellezebredelleamiche
Gli articoli indeterminativi precedono nomi non precisi e indefiniti.
Gli articoli partitivi indicano una parte indeterminata di un tutto e
significano: “un po’ di”, “una certa quantità di”, “qualche”, “alcuni”.
Al plurale sostituiscono gli articoli indeterminativi.
9
Libro delle regole
Le PRePOSiZiOni
+ ++Leggi:
diadainconsupertrafra
deldellodelladeglidaisulnella
Le preposizioni hanno la funzione di legare due elementi
di una frase, stabilendo tra loro un rapporto logico.
Si distinguono in preposizioni semplici e preposizioni
articolate. Queste ultime sono formate dall’unione di una
preposizione semplice e di un articolo.
Introducono i complementi indiretti.
+ ++Leggi:
sopra(i rami)sotto(il tavolo)dentro(il cassetto)
dopo(una settimana)lungo(la strada)
Possono svolgere la funzione di preposizione anche alcuni
avverbi e aggettivi che introducono un complemento
indiretto. In questo caso si parla di preposizioni improprie.
gLi AggettiVi
+ ++Leggi:
altopiùalto...altocome...menoalto...
altissimoilpiùalto
L’aggettivo qualificativo indica le qualità del nome al
grado positivo, comparativo (di maggioranza, uguaglianza,
minoranza) e superlativo (assoluto e relativo).
10
Libro delle regole
AggettiVi e PROnOMi
+ ++Leggi:
grado
positivo
comparativo
di maggioranza
Superlativo
assoluto
alto
basso
grande
piccolo
buono
cattivo
piùalto,superiore
piùbasso,inferiore
piùgrande,maggiore
piùpiccolo,minore
piùbuono,migliore
piùcattivo,peggiore
altissimo,sommo
bassissimo,infimo
grandissimo,massimo
piccolissimo,minimo
buonissimo,ottimo
cattivissimo,pessimo
Alcuni aggettivi presentano, accanto alla forma regolare, forme
speciali di comparativo di maggioranza e di superlativo assoluto.
+ ++Leggi:
lamiaamicaelatua•questocappelloequello
alcuniamiciealtri•ilprimobambinoeildecimo
chelibroleggi?•chemeraviglia!•chisei?•chisivede!
Gli aggettivi si aggiungono al nome; i pronomi lo sostituiscono.
Indicano:
possessivi (mio, tuo...);
• a chi appartiene qualcosa
• dove si trova qualcosa
dimostrativi (quello, questo...);
• una quantità non precisata
indefiniti (alcuni, molti...);
• una quantità o l’ordine in una serie
• una domanda o un’esclamazione
numerali cardinali (uno, due...)
ordinali (primo, secondo...);
interrogativi (che...?, quale...?);
esclamativi (che...!, quale...!);
Ricorda:+costui+•+colui+•+coloro+•+ciò+•+ognuno+•+qualcuno+•+chiunque+•+qualcosa++++
niente+•+nulla+•+chi?+•+chi!+
Questi+dimostrativi,+indefiniti,+interrogativi+ed+esclamativi+possono+essere+usati+
solo+come+pronomi.
11
Libro delle regole
i PROnOMi PeRSOnALi
+ ++Leggi+i+pronomi+personali+raccolti+in+tabella.
Persona
Soggetto
complemento
1apersonasingolare
2apersonasingolare
3apersonasingolare
io
tu
egli,esso,lui,
ella,essa,lei
noi
voi
essi,esse,loro
me,mi
te,ti
lui,lei,sé,si,lo,
la,ne,gli,le
noi,ce,ci
voi,ve,vi
essi,esse,sé,loro,
li,le,ne,si
1apersonaplurale
2apersonaplurale
3apersonaplurale
Egli, ella, lui, lei sono pronomi personali di 3a persona
singolare, che si usano solo per le persone; esso ed essa
sostituiscono invece i nomi di animali e di cose.
Per la 3a persona plurale, essi, esse, loro possono indicare
indifferentemente persone, animali e cose.
I pronomi mi, ti, ci, si, vi, li, gli, le, lo, la, ne si possono unire
ai verbi o precederli (vederlo, lo vidi).
i P R O n O M i R e L At i V i
+ ++Leggi:+
Iopresiillibro.Illibroeranellalibreria.
+Iopresiillibrocheeranellalibreria.
I pronomi relativi sostituiscono un nome e
nello stesso tempo mettono in relazione
due frasi. Vi sono pronomi relativi variabili e
pronomi relativi invariabili (osserva la tabella).
Che si usa solo in funzione di soggetto
o complemento oggetto. Il quale, se è
preceduto da una preposizione, ha funzione
di complemento indiretto, come pure cui.
12
Libro delle regole
variabili
maschile femminile
ilquale laquale
iquali
lequali
invariabili
che,chi,cui
i VeRBi • 1
+ ++Leggi:+
andremoavevoascoltatosareivenutochefosseuscito
sali!atterreretechevadano
Questi verbi sono tutti espressi nei modi finiti: indicano sempre la
persona e il tempo. I modi finiti sono:
esprime azioni certe e reali: ha 4 tempi semplici e
• indicativo
4 tempi composti (formati con l’ausiliare);
esprime azioni possibili e incerte: ha 2 tempi
• congiuntivo
semplici e 2 composti (formati con l’ausiliare);
indica azioni che potrebbero verificarsi solo a
• condizionale
determinate condizioni: ha 1 tempo semplice e
1 composto (formato con l’ausiliare);
dà un ordine, un divieto, un invito: ha un solo
• imperativo
tempo semplice.
+ ++Leggi:+
correreavereparlatoparlanteparlatosentendoavendofatto
Questi verbi sono tutti espressi nei modi indefiniti: non indicano
la persona che compie l’azione e quindi non hanno le tre persone
singolari e plurali. Hanno solo due tempi: il presente e il passato.
I modi indefiniti sono:
esprime solo il significato generale del verbo;
• infinito
accomuna la funzione di verbo a quella di aggettivo;
• participio
esprime un’azione collegata a un altro verbo con
• gerundio
una relazione di tempo, di modo…
+ ++Leggi:
Ioincontro chi? lamaestra.
Ilgattograffia che cosa? lapoltrona.
I verbi che possono essere completati dal complemento oggetto
(cioè dal complemento diretto che risponde alle domande:
chi? - che cosa?) si dicono verbi transitivi.
L’azione espressa dal verbo “transita” o passa direttamente dal
soggetto che la compie al complemento oggetto.
13
Libro delle regole
i VeRBi • 2
+ ++Leggi:+
Albertocorre.Giulianuotava.Lagattinamiagola.
Ilcavallonitrisce.Ildiamantebrilla.
I verbi che non possono essere completati dal complemento
oggetto, ma solo da complementi indiretti, sono verbi intransitivi.
L’azione espressa dal verbo intransitivo non “transita”, non passa
su un oggetto, ma “si ferma” sul verbo.
+ ++Leggi:+
Miamammaparla(che cosa?)l’inglese.
Miamammaparlasempre(con chi?) conleamiche.
Alcuni verbi possono essere utilizzati sia in forma transitiva sia
in forma intransitiva: va quindi osservato attentamente il loro
comportamento nella frase.
+ ++Leggi:
Labambinacoglieifiori.
Ifiorisono+coltidallabambina.
Il verbo è di forma attiva quando il soggetto compie l’azione
indicata dal verbo stesso.
Il verbo è di forma passiva quando il soggetto subisce da parte
di qualcuno o di qualcosa l’azione indicata dal verbo stesso.
+ ++Leggi:
Ilbabbolava(che cosa?)l’automobile.
L’automobileè+lavatadalbabbo.
I verbi transitivi possiedono sia la forma attiva sia la forma passiva.
L’apevolasuifiori.
I verbi intransitivi possono avere solo la forma attiva.
14
Libro delle regole
+ ++Leggi:
Martasi+alza.Martaalza(chi?)sestessa.
Tuti+lavi.Noici+vestiamo.Iomi+guardoallospecchio.
Un verbo transitivo ha forma riflessiva propria quando l’azione
compiuta dal soggetto “si riflette” e ritorna sul soggetto stesso.
I verbi riflessivi sono preceduti dal pronome mi, ti, si, ci, vi che
ha la funzione di complemento oggetto.
+ ++Ora+leggi:
Iomilavolemani.
Iolavo(a chi?)amestesso(che cosa?)lemani.
Tutipettiniicapelli.
Voiviallacciatelescarpe.
Quando il pronome, pur riferendosi al soggetto, ha la funzione
di complemento indiretto, si ha un verbo riflessivo apparente.
+ ++Leggi:
lampeggiagrandinapiovenevica
I verbi impersonali non hanno un soggetto: per questo motivo
si usano soltanto alla 3a persona singolare.
In genere i verbi impersonali indicano fenomeni atmosferici.
+ +Ora+leggi:
sidicesiraccontasivedesiparlasidecide
Tutti i verbi possono essere usati in modo impersonale.
Basta mettere davanti alla 3a persona singolare del verbo
il pronome si.
15
Libro delle regole
g L i AV V e R B i
+ ++Leggi:+
Scrivivolentieri.Mangitroppo.Seiarrivatotardi.
L’avverbio è una parte invariabile del discorso e si unisce a
un verbo per precisarne e completarne il significato.
+ ++Leggi:+
moltosimpaticotantograndetroppogentile
troppotardisemprepocomoltoraramente
L’avverbio si può anche unire a un aggettivo o a
un altro avverbio per precisarne il significato.
+ ++Leggi:+
tutt’a+un+tratto improvvisamente
in+effetti effettivamente
in+un+batter+d’occhio immediatamente
Le locuzioni avverbiali svolgono la stessa funzione degli avverbi,
ma sono espressioni composte da più parole. Si possono
sostituire con l’avverbio corrispondente.
Le cOngiUnZiOni
+ ++Leggi:+
Ioetesiamoamici.Vuoiilsuccoolaspremuta?
Ioparloetuascolti.Oggipiove:infattinonuscirò.
Hostudiato:perciò+sorisponderealledomande.
Le congiunzioni sono la parte invariabile del discorso
e servono a collegare o congiungere due parole
di una frase o due frasi di un periodo.
16
Libro delle regole
+ ++Leggi:+
Iopensochearriveròtardi.Tuttidiconocheseigentile.
Abbiamodecisocheandremoinvacanza.
Che congiunge due frasi.
Attento a non confondere il che congiunzione con il
che pronome relativo: la congiunzione NON può essere
sostituita da “il quale, la quale, i quali, le quali”.
iL PeRiOdO
+ ++Leggi:+
Verròdate,manonaspettarmipresto.
Ilcieloerascuro,lapioggiacadeva+:era+arrivatoiltemporale.
Una o più frasi, collegate fra loro da congiunzioni o
da segni di punteggiatura, formano un periodo.
Un periodo ha tante frasi quanti sono i verbi.
Il periodo si conclude sempre con un punto.
i L P R e d i c At O
+ ++Leggi:+
Ilgattograffia.L’acquadisseta.Sono+arrivatiicugini.
Illibroè+interessante.IlSoleè+una+stella.
Il predicato dice qualcosa del soggetto.
Si distingue in verbale e nominale.
Il predicato è verbale quando indica che cosa fa il soggetto ed
è costituito da un verbo.
Il predicato è nominale quando indica che cosa è e com’è il
soggetto, ed è formato dal verbo “essere” seguito da un nome
o da un aggettivo.
17
Libro delle regole
i L P R e d i c At O e i L S O g g e t t O
+ ++Leggi:+
Ilcalciatoreè(si trova)incampo.
Ilpalloneè(appartiene)dellasquadra.
Ilpubblicoè(si trova)intribuna.
Il verbo essere costituisce un predicato verbale quando
ha un significato completo in sé, cioè quando vuol dire
“stare, trovarsi, appartenere”.
+ ++Leggi:+
Mariosognaspesso.Tusognispesso.
Mario+e+Giorgiosognanospesso.
L’alberoperdelefoglie.+Il+gattofalefusa.
La persona, l’animale o la cosa di cui si parla
nella frase è il soggetto. La parola più usata come soggetto
è il nome o il pronome che lo sostituisce.
Ricorda:+il+soggetto+può+essere+accompagnato+da+uno+o+più+aggettivi+(attributi)+
per+indicarne+una+qualità+o+precisarne+il+significato.
Sognispesso?
Il soggetto può essere sottinteso.
+ ++Leggi:+
Giocareèdivertente.Leggereèistruttivo.
Il+volareèunsognodegliuomini.
Il verbo all’infinito, come anche qualsiasi parte del discorso, può
svolgere la funzione di soggetto.
Nevicadamoltotempo.Qualchevoltapiove.Spessotuona.
Quando il predicato è costituito
da un verbo impersonale la frase non ha soggetto.
18
Libro delle regole
i cOMPLeMenti
+ ++Leggi:+
Ilventohastrappatolefogliedaglialberi.
L’ArnoattraversaFirenze.
Il complemento oggetto è unito direttamente al
predicato, costituito da un verbo transitivo: per
questa ragione si chiama diretto.
Il complemento oggetto risponde alle domande
chi? - che cosa?
e completa l’informazione espressa dal predicato.
+ ++Leggi:+
Studio(come?)+
+con+interesse.+(compl. di modo)
Hopresoillibro(di chi?)+
Sonosceso(dove?)+
+di+Carlo.+(compl. di specificazione)
+in+cantina.+(compl. di luogo)
Guardolatelevisione(quando?)+
Escospesso(con chi?)+
Hotelefonato(a chi?)+
+di+sera.+(compl. di tempo)
+con+la+nonna.+(compl. di compagnia)
+a+Giulio.+(compl. di termine)
Nonvadoinpiscina(a causa di che cosa?)+
Cancello(con che cosa?)+
+per+il+freddo.+(compl. di causa)
+con+la+gomma.+(compl. di mezzo)
Ilpalloneè(di quale materia è fatto?)+
+di+cuoio.+(compl. di materia)
I complementi indiretti si uniscono a un elemento della frase
con le preposizioni e aggiungono informazioni.
Per riconoscerli occorre riflettere sulla domanda
alla quale rispondono.
Ricorda:+i+complementi+(diretti+e+indiretti)+possono+essere+accompagnati+da+uno+o+
più+aggettivi+(attributi)+per+indicarne+le+qualità+o+precisarne+il+significato.
19
Libro delle regole