Fig.1 - Mettere insieme un modello elettrico è una cosa centrare il giusto ESC non è così facile. ARTICOLO TRADOTTO DALLA RIVISTA RCM&E da Gianni Nasazzi con l'autorizzazione scritta dell'Editore Mr. Graham Ashby. www.modelflying.co.uk ------------------------------------------------------- BEC… OPPURE NO? l'autore NIGEL HAWES chiarisce il circuito che permette di eliminare la batteria per la ricevente le alternative. ------------------------------------------------------Di tutte le molteplici funzioni che creano confusione nel volo elettrico, il BEC (Battery Eliminator Circuit) è quella più discussa sui campi di volo. Questo circuito è molto piccolo ma causa grande confusione, errori e perfino disastri. Sono stato richiesto di scrivere questo articolo nella speranza che al termine della lettura voi possiate essere in una migliore posizione per decidere meglio la scelta di alimentare la vostri ricevente e servi ed eventualmente evitare i molti trabocchetti che esistono. Per cominciare, il BEC (circuito per eliminare la batteria) proviene dai campi gare dove le prime vetture elettriche richiedevano batterie composte da pacchi di 6 celle al NiCd da 7.2V NiCd. Qualcuno ha pensato che sarebbe stato più semplice ridurre la tensione di questi pacchi da 7,2 a 5 volts per alimentare la ricevente e i servi piuttosto che avere una ulteriore batteria separata. Per fare questo si è utilizzato un semplice stabilizzatore di tensione ottenendo una caduta di tensione da 7.2 volts delle batterie principali a 5V . In effetti è necessaria una quantità molto piccola di corrente per fare funzionare ricevente e tenuto conto anche che le automobili radiocomandate usano solo un servo (sterzo), e questa quantità è stata prelevata dalla batteria principale mediante lo stabilizzatore (regolatore di tensione). Fig. 2 - I modelli elettrici divengono sempre più grandi e così anche le necessità della ricevente e del ESC. Un grosso aliante con sei servi richiede normalmente un pacco batteria separato. Va detto che il sistema ha funzionato molto bene e poiché ha eliminato l'esigenza di una batteria separata per la ricevente è entrato nell'uso corrente il termine di "Circuito eliminatore". In realtà sarebbe più corretto chiamarlo 1 "Alimentatore per Ricevente"; probabilmente sarebbe stato più adatto ed avrebbe tolto alcune delle idee sbagliate comuni che sono state collegate con il BEC. Fig.3 - Importante nella scelta di un regolatore ESC è il numero di Ampère che puo' sopportare. potrebbe avere bisogno di batteria per la ricevente e per il servo per parecchi minuti dopo che il PCO blocca la batteria per il motore. Fig.4 - I modelli RTF (Ready to Fly) pronti al volo dovrebbero esserlo davvero, invece molti kits contengono istruzioni ma di rado coprono le considerazioni sui regolatori necessari. APPLICAZIONE VOLO ELETTRICO E' infatti nata un po' di confusione con un circuito completamente differente che è l'ESC che riduce o chiude completamente la potenza al motore elettrico quando la batteria di volo si avvicina all'esaurimento, questa funzione si chiama PCO (Power Cut-Off). Quante volte ho sentito dire al campo da aeromodellisti elettrici : "devo scendere e atterrare in fretta perché il BEC mi ha chiuso l'alimentazione". Se il modello in questione effettivamente stesse usando un BEC allora sarebbe stato in funzione per l'intero volo, compreso il periodo dopo che il PCO (power cut off) avesse fatto il proprio lavoro. Effettivamente per ragioni di sicurezza il PCO è regolato ad un livello tale che il BEC può continuare a fare funzionare il Rx ed i servi per un buon lasso di tempo dal momento in cui era invece insufficiente per dare potenza al motore. Un aliante termico elettrico Quando il volo elettrico ha mosso i primi battiti d'ala , ha inizialmente utilizzato i 7.2V al NiCd delle automobili elettriche, usando solitamente un motore di 550 watt. Per poter incrementare potenza e durata il pacco si è arricchito di una nuova cella supplementare aumentando la tensione in ingresso a 8.4V e quindi il wattaggio inoltre è aumentato. Questi modelli hanno usato raramente più di due o tre servi e, per molti anni, i fornitori di ESCs per brushless hanno inserito nel circuito il BEC che è stato ritenuto adatto e funzionale con una affidabilità e un successo generalmente molto alti. I problemi con origine nei BEC, imprevisti agli inizi del volo elettrico, hanno cominciato a presentarsi con l'evoluzione della tecnologia della batteria e la comprensione della tecnica per aumentare il wattaggio usando tensioni più alte in ingresso. Si sono viste inizialmente 8 e poi 10 celle NiCd e NiMh in modelli elettrici. Alcuni modelli che inizialmente ottenevano un rendimento elevato per mezzo di 10 celle e 4 servi sono andati incontro alla perdita totale in circostanze misteriose e senza 2 una ragione specifica ma l'analisi dopo il ritrovamento ha confermato che il circuito BEC aveva collassato. Presto è stato suggerito nelle istruzioni di ESC che con più celle si devono utilizzare meno servi se si usa il BEC, al punto in cui nel caso di 12 celle veniva richiesta l'alimentazione separata per ricevente e servi. La comparsa di batterie con celle LiPo ( 3 pacchi sono equivalenti a circa 10 celle) si è trasformata nella configurazione più popolare, ma ha aggiunto problema a problema. Perché è successo questo ? Fig. 5 - Se non sapete a cosa assomiglia un BEC lineare eccone un esempio. E' un semplice circuito regolatore di voltaggio che usa un transistore e un diodo Zener a valore definito. La parte di metallo forata serve da aletta di raffreddamento. variabile. Lavora sul principio della caduta di tensione attraverso un transistore, in modo da ottenere i 5 volts che servono alla ricevente da una batteria di 7.2 volts NiCd e per ottenere questo deve solo ridurre di 2,2 volts e questo viene ottenuto dissipando questi 2,2 volts come calore. Ora poiché la differenza di potenziale è minima (2,2 volts) il calore generato e accumulato per poter gestire una certa corrente (non più di 1A per servo) è piuttosto limitato. Se aumentiamo la tensione in ingresso a 12 volts la differenza di potenziale a 5V è significativamente maggior ed il calore che deve essere dissipato è così significativamente più alto. Se ipotizziamo un input a 20 Volts, l'accumulazione di calore può essere estremamente alta ed avrebbe bisogno di dissipatore di calore ( radiatore metallico ad alette) molto grande per dissiparla con successo. Fig. 6 - Non pensiate che servi piccoli richiedono minore corrente di quelli grandi. Non è sempre così. Il consumo e la necessità di corrente non dipende dalla dimensione del servo ma da altri fattori quali la tecnologia impiegata, l'uso di cuscinetti, il tipo di motore interno e la velocità di risposta dell'elettronica inserita. SPIEGAZIONE TECNICA Ogni volta che devo imparare qualcosa di elettronica, mi rivolgo a Mike Merrick, il Direttore Generale della Mtroniks, il solo fornitore Inglese di ESCs per motori brushless e sensorless (senza spazzole e senza sensore di posizionamento). Mike mi ha spiegato nei minimi particolari tutto cio' che volevo sapere riguardo il BEC e cercherò' di spiegarlo in modo semplice. Un BEC (o un BEC lineare, in ogni modo) è di base un circuito semplice per stabilizzare la tensione e per fare questo utilizza un transistore e un diodo Zener, che funziona un po' come un resistore A questo è necessario aggiungere una considerazione sulla efficienza del circuito. Considerate inoltre che quando si richiede 5 volts da una sorgente di 20 volts l'efficienza è del 25% che è ridicolmente bassa. Una cosa è certa al crescere del voltaggio, il calore da dissipare aumenta e l'efficienza 3 diminuisce. A questo potete aggiungere anche la richiesta di più corrente da parte di servi che crescono in numero e in voracità di corrente e la conclusione è che crescita di servi e crescita di numero di celle è la giusta ricetta per un disastro annunciato. Fig. 7 - Questo specifico BEC (Battery Eliminator Circuit) comprende un ponticello per selezionare un output tra 5 e 6 volts. quindi nessun calore da dissipare e quando lo switch è off non c'è corrente che passa per il circuito. E' importante che la somma dei cicli ON e dei cicli OFF possano fornire l'esatto voltaggio richiesto. Questa alternanza di switching deve essere eseguita ad alta velocità e regolare il livello di voltaggio da raggiungere in output che sappiamo essere di 5 volts. prescindendo dal voltaggio di input. Con queste unità BEC è possibile gestire in entrata celle da 7 a 30. Come potete immaginare queste unità hanno avuto immediatamente un grande successo e sono divenute comuni per utilizzatori che hanno 10 celle o 3 LiPo su modelli con più di 2 servi. Fig. 8 - Sull'etichetta di ogni regolatore devono essere indicate chiaramente le caratteristiche e le capacità. BEC DI TIPO SWITCHING Mentre il fatto visto in precedenza si è trasformato in più di una preoccupazione, si sono investigati altri sistemi per alimentare servi e ricevente. Una prima soluzione è stata quella di ritornare alle tradizionali 4 o 5 celle (4,8 - 6 volts) per alimentare separatamente riceventi e servi. L'altra soluzione è utilizzare un'unità BEC isolata e su questa strada si sono mosse le unità chiamate U-BEC e S-BEC che utilizzano un sistema di riduzione della tensione di tipo switched in contrapposizione alla precedente tecnologia di BEC lineare. Abbiamo visto che la tecnologia di BEC lineare è inefficiente quando ci sono in gioco molte celle ma si è trovata una soluzione con sistemi switching (on/off alternati ad alta frequenza) nei sistemi di regolazione della tensione riducendo cosi' notevolmente il calore e aumentando l'efficienza. Semplificando quando lo switch è on non si ha caduta di tensione e Fig. 9 - Questo è un regolatore di voltaggio stand-alone che abbassa la corrente dalla batteria alla ricevente. 4 Fig. 10 - Questo regolatore ESC di tipo opto non ha la BEC ovvero la connessione per la ricevente e pertanto è richiesta una batteria separata per la ricevente. Fig. 11 - E' possibile disabilitare il circuito BEC di un regolatore tagliando il cavo positivo della connessione per la ricevente. Esiste pero' il rovescio della medaglia, il costo che inizialmente è abbastanza elevato, ma anche la velocità di switching che crea disturbi elettrici dovuti all'alta frequenza in cui avvengono questi scambi di flussi di corrente al punto che per alcuni casi sono stati oggetto di indagine per la perdita di controllo di modelli. Dico oggetto di indagine e non "responsabili" della perdita di controllo perché tutti noi sappiamo che quando un modello si schianta non si è mai sicuri del motivo esatto. Molti aeromodellisti amano trovare subito un capro espiatorio. Osservando la crescita degli ESC con integrati BEC di tipo switching e con capacità di gestione di correnti molto elevate (molti servi e input di un numero elevato di celle) ritengo che si sta andando nella direzione giusta. LA SICUREZZA INNANZITUTTO ? Va da sé che un modello fuori controllo è un oggetto potenzialmente mortale. Se sei fortunato andrà a cadere in spazi aperti magari facendo un buco nel terreno, se sei meno fortunato potrebbe danneggiare una vettura o qualche arredo di altri. Ma non si può' escludere che possa ferire qualcuno o persino uccidere. Messo in tale prospettiva, potete domandarvi se vale la pena di rischiare. E' vero che con 3 LiPo e 4 servi esiste il rischio di surriscaldare il regolatore anche se il servo del timone non viene usato molto frequentemente ma ci sono modelli dove i servi vengono sollecitati in continuazione pensate infatti ai modelli 3D dove tutti i servi sono sollecitati. Ricordate che se utilizzate il BEC nel vostro regolatore di velocità il calore localizzato si accumula a quello del regolatore che è preposto a dissipare il calore del motore brushless. Se la parte dell' ESC che gestisce il motore raggiunge un calore eccessivo esiste la possibilità che nel momento di massimo calore si distruggerà anche il BEC con conseguente perdita di controllo. Se il BEC invece collassa da solo avrete la perdita di controllo comunque. Fate molta attenzione. PRO & CONTRO Se il vostro modello usa qualche cosa più di 2l Li-Po o fino a 8 celle NiMh, suggerirei fortemente di usare qualche cosa di diverso dal BEC nel regolatore di velocità. Esistono ESC di tipo opto che non hanno BEC integrati. Comunque se il vostro regolatore ESC ha un BEC integrato è possibile neutralizzarlo tagliando e isolando ( o estraendo dalla spina ) il filo rosso se si tratta di Futaba o il filo arancio se si tratta di JR. Poiché il BEC non consumerà potenza non verrà nemmeno sviluppato calore. Serve ora una fonte di alimentazione per la ricevente e questo può' essere fatto 5 con un BEC a se stante o con una batteria 5 volts per la ricevente. Questi BEC stand alone costano in Inghilterra circa 35 Sterline ma i nuovi arrivi dalla Cina stanno abbassando in fretta i prezzi. Rimangono sempre i dubbi sulle interferenze che i regolatori switching creano nelle riceventi. Se le origini sono due : ESC e BEC, la probabilità di interferenze è ancora maggiore. Fig. 13 - Le batterie delle riceventi divengono sempre più potenti senza aggiungere eccessivo peso. Fig. 12 - I regolatori ESC di tipo switching sembra possano risolvere alcuni dei problemi identificati nell'articolo ma purtroppo l'uso dei 2.4Ghz potrebbe riservare altri tipi di problemi nella sfera delle interferenze elettroniche. L'unico lato negativo che ha una batteria separata per la ricevente è il peso e lo spazio necessario e il fatto che deve essere ricaricata regolarmente. E' già successo che qualcuno abituato all'uso del BEC quando è passato alla batteria separata si è dimenticato di caricarla prima di una sessione di volo con risultati che vi lascio immaginare. Fig. 14 - Il mio nuovo biturbina EDF Learjet usa batterie separate per la ricevente. Non c'è prezzo alla tranquillità di volo. La soluzione con batteria separata per la ricevente è vista come soluzione antiquata ma è la soluzione che non soffre di nessun dei problemi connessi con i circuiti del BEC, non è legata al numero di celle, non produce disturbi elettronici e la somma di calore che produce persino durante le più' sofisticate acrobazie aeree su un modello multi-servi è virtualmente inosservabile e certamente trascurabile ! CONSIDERAZIONI Ora non lasciatevi andare a visioni pessimistiche. Ma pensate che con il crescere improvviso di tutta la tecnologia che gira intorno ai modelli elettrici si stanno utilizzando dei modelli che una 6 volta potevano essere portati in volo solo da motori a scoppio. I modelli elettrici sono divenuti sempre più popolari e in certi casi anche meno costosi degli equivalenti a scoppio. Perché allora correre rischi legandoci piedi e mani ad un pezzo di circuito elettronico fragile e potenzialmente dannoso ? Una batteria a 4 celle AAA di tecnologia NiMh da 800 mAh pesa poche decine di grammi ed è in grado di portare in volo un modello con quattro servi e anche per un certo tempo. Potete anche avere un piccolo Led che vi segnala se la vostra batteria è carica o richiede attenzione. Sono molto affidabili e i costi abbastanza contenuti . Ancora il peso della batteria è spesso usato per centrare il modello senza dover far ricorso a piombo o spostamenti vari. Non dimenticate ritornando alla discussione iniziale che se un ESC collassa o cuoce non perderete il controllo del modello. Non è una novità che alcune batterie LiPo sono scoppiate in volo lasciando il circuito di alimentazione aperto, il motore fermo ma con batteria separata per la ricevente e i servi l'aereo si recupera e viene mantenuto il controllo del volo. Oggi una cella LiPo 3,7 volts non è sufficiente per alimentare una ricevente e due celle 7,4 volts che sono sicuramente troppo per una ricevente a 5 volts e quindi non utilizzabile.....almeno per ora. Ancora questa batteria è completamente impermeabile, virtualmente indistruttibile e pesa soltanto 57g ! La capacità è elevata e può' essere ricaricata in un ora con il vostro caricabatteria da campo. Se pensate che questa potrebbe essere la soluzione, potete dare un colpo di telefono alla Mtroniks a questo numero di telefono inglese 01943 461482. Unità a 5 volts da 3 Ampere, da 6 Ampere e da 9 Ampere sono già disponibili, cosi' pure in voltaggio a 6 volts per i servi veloci o digitali. VERSO IL FUTURO Non stupisce come il volo elettrico ha progredito in cosi' poco tempo ma, come con qualsiasi salto di tecnologia, si sono generati alcuni problemi imprevedibili, il BEC è certamente un esempio. Spero che questo articolo abbia aiutato a chiarire un poco la situazione e forse a dare un ulteriore argomento di riflessione per quanto riguarda dove stiamo andando. Non può essere stressato abbastanza il concetto che noi abbiamo un dovere di rendere sicuri i nostri modelli e affidabili. Se questo si ottiene con una batteria separata o con un pezzo di elettronica è una vostra scelta ma è importante che la sicurezza sta al livello più alto di attenzione. Buoni voli. ULTIMA SOLUZIONE? Mike della Mtroniks ha esaminato questi problemi nei minimi particolari ed ha fornito una ipotesi che potrebbe per molti essere l' alimentazione elettrica alternativa: usare celle Li-Po come batteria di Rx. Usando un BEC lineare, con 2s Li-Po funzionanti a 7.4V la caduta di tensione non è elevata , cosi' pure il calore generato e l'efficienza ragionevole. Inoltre non dovendo usare la tecnica della switching ad alta frequenza non genera interferenza elettronica. Per chi ha la possibilità di leggere riviste in Inglese consiglio l'abbonamento alla 7 rivista mensile RCM&E da cui è tratto questo articolo. Per ogni informazione sulle modalità e i costi di abbonamento email : [email protected] o web : www.modelflying.co.uk dove trovate molti articoli e bellissime foto di modelli. Buona lettura Gianni Nasazzi ALA Lecco 18 Ottobre 2008 ------------------------------------------------ 8