I tessuti sono un insieme di cellule strutturalmente e funzionalmente

I tessuti vegetali
I tessuti sono un insieme di cellule
strutturalmente e funzionalmente simili,
interconnesse da plasmodesmi.
I tessuti vegetali sono formati da cellule che derivano dalla
divisione di una o più cellule secondo le tre direzioni dello
spazio. Tutte le cellule rimangono unite mediante la lamella
mediana, che si forma alla fine della divisione cellulare.
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La comparsa dei veri tessuti rappresenta un
adattamento alla sopravvivenza nell’ambiente
terrestre
Primi tessuti: trasporto e protezione
indipendentemente dalla generazione di
appartenenza.
Adroma:
Sporofito del muschio
Idroidi
Leptoidi
Sez. trasversale della seta
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R.F. Evert – S. E. Eichhorn, La Biologa high quantity of ia delle Piante di Raven, Zanichelli editore S.p.A:- Copyright©2013
Cormofite, piante vascolari
Generazione
sporofitica
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I TESSUTI delle cormofite
1) Tessuti embrionali/meristematici
2) Tessuti definitivi
TEGUMENTALI
primari
secondari
CONDUTTORI
primari
PARENCHIMATICI
MECCANICI
o di sostegno
sclerenchima
collenchima
SECRETORI
secondari
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Tessuti embrionali
Meristema apicale del
germoglio
Tegumento
seminale
Dai tessuti embrionali
derivano i tessuti
meristematici primari
Asse
ipocotile
radice
procambio
Meristema
apicale
radicale
cotiledoni
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I meristemi si
organizzano nelle
prime fasi di
sviluppo
dell’embrione.
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Tessuti meristematici primari
Un meristema è una popolazione di cellule, con attivo ciclo
cellulare, e con capacità di produrre per divisione cellule
derivate con destino uguale o diverso da quello della cellula
madre.
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L’attività dei
meristemi primari
apicali determina
la costruzione del
corpo primario
della pianta
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Meristemi: popolazioni di cellule piccole,
isodiametriche, con caratteristiche embrionali
da poche centinaia a migliaia di cellule.
I meristemi vegetativi oltre a generare gli organi
della pianta si rigenerano;
alcune cellule infatti non differenziano ma
mantengono la capacità di dividersi
I MERISTEMI
sono un insieme di cellule
perennemente giovani che conservano la capacità di
dividersi per moltissimo tempo anche dopo la fine
dell’embriogenesi.
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Apice meristematico
vegetativo
Apice meristematico radicale
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L’esistenza dei meristemi che aggiungono alla pianta,
continuamente e per tutta la vita, nuove cellule, sottolinea una
delle principali differenze strutturali fra piante ed animali.
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Apice
vegetativo
Apice
fiorale
Apice
infiorescenziale
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In ogni organo della pianta sono presenti sempre gli
stessi tessuti ma organizzati in modo diverso.
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Tessuti tegumentali esterni: epidermide caulinare e
fogliare, rizoderma
Epidermide
pluristratificata
rizoderma
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Tessuti tegumentali esterni: epidermide.
Ricopre foglie, radici e giovani fusti e svolge funzione di protezione
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Stomi (epidermidi di fusto primario e foglie)
La formazione degli
stomi è un evento di
meristematizzazione
e differenziamento
secondario
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Altamura et al. 2007 – Elementi di Biologia dello sviluppo delle piante –Edises editore
Sistema tricomatoso
Fusto e foglie
Radici
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Tessuto tegumentale interno: l’endodermide
L’endoderma ha funzione di barriera
endoderma
L'endoderma è un tessuto tegumentale interno caratteristico della
radice, ma presente anche nel rizoma e nei fusti di alcune piante.
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Tessuti parenchimatici
I parenchimi: parenchima clorofilliano, parenchima di
riserva, parenchima acquifero, parenchima aerifero,
parenchima conduttore o dei raggi midollari, parenchima
di trasfusione
Parenchima di riserva
Parenchima clorofilliano
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Parenchima aerifero
Radice
Foglia
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Tessuti meccanici: collenchima (cellulosa) e sclerenchima (cellulosa e
lignina)
Collenchima
angolare
Collenchima lamellare
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Sclereidi
Sclereide ramificata
nella foglia
pera
Fusto di graminacea
Fibre
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Tessuti
vascolari:
I cordoni procambiali
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Procambio e differenziamento vascolare I
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tracheide
trachea
La linfa grezza può
passare
da
una
tracheide
all’altra
solo attraverso le
punteggiature
appaiate.
Percorso tortuoso.
In una trachea la
linfa
sale
attraverso
le
perforazioni,
ma
può
spostarsi
radialmente
attraverso
le
punteggiature
appaiate.
Gimnosperme
Angiosperme
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fibrotracheidi
trachee
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Xilema
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Floema
Si distinguono cellule cribrose (isodiametriche, più primitive, presenti nelle
Pteridofite e Gimnosperme, flusso più lento) accompagnate
da cellule albuminose e tubi cribrosi (allungati, più evoluti) affiancati da cellule
compagne
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Floema
Sono cellule vive ma a maturità
la loro struttura interna è profondamente
alterata: nucleo e ribosomi
sono assenti, l’ultrastruttura di mitocondri
e plastidi è alterata, il tonoplasto, in tutto
o in parte, è distrutto, per cui citoplasma
e succo vacuolare non sono più separati.
Le cellule dei tubi cribrosi sono allungate,
sovrapposte le une alle altre, hanno una
parete primaria, spesso sottile, non lignificata
e sono provviste di “placche cribrose” ,
costituite da grossi porocanali.
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Fascio radiale
Xilema
Floema
cambio
Fascio
concentrico
Fascio collaterale
chiuso
Fascio collaterale
aperto
Fascio bicollaterale
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Fasci vascolari semplici
radice
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Fasci vascolari
collaterali aperti
Cambio
cribro-vascolare
floema
xilema
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Fasci vascolari collaterali chiusi
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Anche nella foglia i fasci vascolari sono
generati dai cordoni procambiali e sono in
continuità con quelli del fusto
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Tessuti secretori
Sono formati da cellule specializzate per la
secrezione di: Secreti gassosi, Resine, Latice, Enzimi.
- Tessuti secretori veri e propri: immagazzinano
le sostanze sintetizzate nei vacuoli
- Tessuti ghiandolari: accumulano all’ esterno le
sostanze prodotte
- Idioblasti secretori sono cellule isolate
differenti per struttura e funzione: riversano le
sostanze prodotte nei vacuoli.
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Il sistema secretore vegetale è considerato un
sistema di relazione della pianta con l’ecosistema
tramite messaggeri chimici fra
- piante e piante (es. inibitori della crescita
di altre piante)
- piante ed animali (fragranze di richiamo di
insetti impollinatori, sostanze velenose di
protezione contro erbivori)
- piante e suolo (secrezione di cloruro di
sodio in piante alofile)
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Tasche lisigene
Nel pericarpo (buccia) degli agrumi si formano tasche lisigene ripiene
di oli essenziali. In seguito alla lisi cellulare, globuli oleosi
confluiscono in un’unica massa nelle cavità lasciate dalle cellule.
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Tasche o canali schizogeni
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Canali o dotti secretori, schizogeni e lisigeni
Sono strutture allungate con un epitelio secernente che
circonda uno spazio detto lume.
Il lume del dotto può formarsi
per lisi, lisogeno, o per
distanziamento delle cellule,
schizogeno.
Se i canali secretori producono
resine, come nelle conifere, si
definiscono dotti resiniferi, se
producono gomme sono detti
dotti gommiferi.
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Laticiferi
I laticiferi sono singole cellule allungate o file di cellule
specializzate nel produrre latice.
Politerpeni in forma di emulsione costituiscono un latice di colore
generalmente bianco accolto in un sistema di cellule tubulari
ramificate definite tubi laticiferi.
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Il latice contiene la gomma naturale
Nettari
Sono strutture ghiandolari
pluricellulare che secernono il
nettare
(zuccheri,
lipidi,
proteine e occasionalmente
alcaloidi). I nettari sono
collegati
con
i
fasci
conduttori, in particolare con
il floema da cui ricevono il
prenèttare.
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I TESSUTI delle cormofite
Tessuti secondari
TEGUMENTALI
primari
secondari
CONDUTTORI
primari
secondari
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I meristemi primari e secondari
Accrescimento in altezza
dovuto ai M I apicali caulinari
Accrescimento in spessore
dovuto ai M II cambiali
Accrescimento in altezza
dovuto ai M I apicali radicali
I meristemi secondari
La crescita diametrale del fusto è
garantita dall’attività dei meristemi
secondari: cambio cribro-vascolare e
subero-fellodermico che producono i
tessuti secondari, vascolari e tegumentali.
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Cambio cribro-vascolare
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Cellule del cambio: Iniziali fusiformi
Iniziale del raggio
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Lo xilema secondario nella radice
Cambio cribrovascolare della
radice: la sua
formazione è
diversa da quella
del fusto
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