OPERA - PROCESSO DI FORMAZIONE E SVILUPPO Realizzata da: Ðỗ Thị Hà

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OPERA - PROCESSO DI FORMAZIONE E SVILUPPO
Realizzata da:
Đỗ Thị Hà
Hoàng Diệu Linh
Classe:
1I-04
Professore relatore: Trần Thanh Quyết
RINGRAZIAMENTI
La nostra ricerca e’ stato portato a termine grazie agli aiuti sinceri di professori,
artisti e dei nostri amici.
Specialmente, ringraziamo il professore Trần Thanh Quyết per il suo supporto.
Senza le sue parole d’incoraggiamento, non abbiamo potuto portare a termine il nostro
lavoro.
Ringraziamo anche la professoressa Trần Ngọc Lan, vice direttrice del
Dipartimento Vocale presso l’Istituto Musicale Vietnamita; il dottor Nguyễn Trung Kiên;
l’artista emerito Lê Gia Hội; la professoressa Alessandra Chiricosta.
Infine non ci dimentichiamo di ringraziare le nostre carissime compagne Lưu Thị
Thanh, Phạm Ngọc Anh della classe 1I–04 e Đinh Hữu Tài, studente del Dipartimento
Vocale dell’Istituto Musicale Vietnamita per averci dato preziosi consigli nella stesura
della nostra ricerca.
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A. INTRODUZIONE
Come sarebbe la nostra vita se non esistesse la musica? La musica – enorme
invenzione dell’umanita’ riveste un’estrema importanza nella nostra vita quotidiana. A
partire dalle note musicali separate, sono nati moltissimi capolavori musicali che
rimangono con il tempo, e ci aiutano a conoscere meglio la societa’, la vita amana
attraverso i periodi storici diversi.
I generi musicali sono moltiplici, tipo pop, rock, ballad, jazz, orchestra… e non
possiamo dimenticare l’opera – la musica “dotta”. Cio’ racchiude quasi tutte le forme
d’arte: musica, teatro, pittura, cinema, balletto… L’opera fu nata in Italia poi, diffusa in
tutto il mondo, considerata il tesoro prezioso della musica mondiale. Anche in vietnam,
questa forma d’arte sta sviluppando in modo considerevole, mirando a raggiungere il
livello professionale.
Nelle nostre lezioni di italiano sentiamo spesso parlare dei famosissimi cantanti
lirici italiani e dell’Italia come la culla dell’opera lirica. Essendo appassionate
dell’opera, abbiamo deciso di realizzare una piccola ricerca sull’opera, intitolata “Opera
– processo di formazione e sviluppo” allo scopo di conoscere meglio quest’arte.
La nostra ricerca è cosi’ articolata:
A. Introduzione
B. Opera – totale forma d’arte
I. Approccio generale
I.1 Che cosa e’ l’opera lirica?
I.2 Origini
I.3 Ruolo dell’opera
II. Processo di Sviluppo dell’opera
III. Classificazione
III.1 Generi vocali nell’opera
III.2 Voci dell’opera
III.3 Le tecniche vocali dell’Opera
IV. Opera in Vietnam
C. Conclusione
B. OPERA – TOTALE FORMA D’ARTE
I. Approccio generale
I.1 Che cosa e’ l’opera lirica?
La parola “opera” deriva dalla forma plurale del termine latino “opus”, che
significa lavoro. L’opera lirica e’ un genere teatrale e musicale che racchiude musica,
parola, teatro poesia, a volte balletto e pittura scenografica.
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Tra i numerosi sinonimi, piu’ o meno appropriati, basta ricordare melodramma e
opera in musica.
L’oggetto della rapprentazione e’ un’azione drammatica presentata come nel teatro
di prosa, con l’ausilio di scenografie, costumi ed anche recitazioni.
Il testo lettertario che contiene il dialogo oppositamente predisposto e le didascalie
e’ chiamato libretto.
I cantanti sono accompagnati da un complesso strumentale fino a formare una
grande orchestra sifonica.
I. 2 Origini
L’opera nacque in Italia tra il Cinquecento e il Seicento. Alle sue origini si
collocano i madrigali, con scene di dialogo ma senza azione scenica, i masques, i ballets
de cour, gli intermezzi, e gli spettacoli di corte rinascimentali. L’opera vera e propria fu
sviluppata da un gruppo di musicisti e intellettuali, la cosiddetta Camerata fiorentina, che
si proponeva un duplice obiettivo: far rivivere lo stile musicale del teatro dell’antica
Grecia (o almeno dell’idea che essi ne avevano) e sviluppare un’alternativa allo stile
fittamente contrappuntistico della musica del tardo Rinascimento. Specificamente, essi
auspicavano che i compositori prestassero maggiore attenzione al testo su cui era basata la
loro musica, ossia che lo rendessero accessibile facendo sì che la musica riflettesse frase
per frase il suo significato.
Lo stile vocale della Camerata consisteva di semplici linee melodiche, che
seguivano l’andamento parlato e i ritmi del testo, accompagnate dalla successione degli
accordi forniti dal basso continuo, eseguito dal clavicembalo o da altri strumenti, e
sostenute da uno strumento melodico basso. Due membri della Camerata, Giulio Caccini
e Jacopo Peri, intuirono che questo stile, la monodia, poteva essere usato per monologhi e
dialoghi in una rappresentazione scenica. Nel 1597 Peri compose la prima opera, Dafne,
che purtroppo non è giunta sino a noi. Nel 1600 veniva rappresentata a Firenze un’opera
intitolata Euridice, con musica di Peri e di Caccini.
Il primo grande compositore che si dedicò al nuovo genere del “recitar cantando”
fu Claudio Monteverdi. Le sue opere facevano uso non solo della monodia centrata sulla
parola, ma anche di canzoni, duetti, cori e sezioni strumentali. I pezzi monodici avevano
una forma coerente basata su relazioni puramente musicali: in tal modo Monteverdi
dimostrava che era possibile ricorrere a un’ampia varietà di stili ed espedienti musicali
per dare vigore al dramma.
L’opera ebbe una rapida diffusione in Italia. Il suo centro principale, nella seconda
metà del Seicento, fu Venezia. A Roma, seconda per importanza, venne fissata per la
prima volta una chiara differenza tra lo stile di canto dell’aria e quello del recitativo, usato
nei dialoghi e per fornire delucidazioni sullo svolgimento della trama. I maggiori
compositori romani furono Stefano Landi e Luigi Rossi. Il pubblico veneziano preferiva
gli allestimenti sfarzosi e gli spettacolari effetti visivi. I compositori veneziani più
importanti furono, oltre al già citato Claudio Monteverdi, Pier Francesco Cavalli.
I. 3 Ruolo dell’opera
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La nascita dell’opera non solo possiede un significato di creare un nuovo genere
per la musica, ma più importante, diventa anche un fattore decisivo per lo sviluppo e la
completezza di un sistema dei nuovi generi musicali nel Barocco.
L’opera riflette segnali storici, realtà sociale, voci dei lavoratori, risorgimento dei
destini violati, nonché le loro aspirazioni alla libertà, inoltre, i sentimenti più sinceri
d’amore, d’amicizia, la maternità, l’amore dedicato al popolo.
L’opera è un nuovo genere che riveste una vera e propria creazione. Malgrado
l’eredità, l’opera porta in se stessa l’umanesimo manifestato nei suoi argomenti, nei temi,
dai cantanti, nonché nel suo libretto.
L’opera si concentra sul fatto di esprimere i sentimenti sinceri, le idee dell’uomo e
di scolpire un immagine musicale di peculiarità, i dettagli di forti conflitti.
L’opera rappresenta evidentemente un fenomeno creativo e nello stesso momento
un inizio per la musica mondiale.
Specialmente, l’orchestra sinfonica è nata dalle ‘ouverture’ (aperture) - pezzi
strumentali posti a introdurre un melodramma, o dalle cadenze dei pianisti e violisti.
L’opera riveste, quindi, una estrema importanza in quanto ha prodotto delle
tecniche musicali dai pezzi in cui i cantanti mettono in mostra le loro tecniche vocali: bel
canto, staccato, portamento, glissando, trillo….
II. Processo di Sviluppo dell’Opera
II.1 Cinquecento & Seicento
Le prime opere sono i primi passi per creare il cosidetto “stile recitativo” (o
“Recitar cantando”) molto famoso dopo. Questo è una forma di canto usata in
melodrammi, oratori, cantate ed opere. Per questo motivo soppratutto nel recitativo è
importante la comprensione del testo conseguita principalmente con un
accompagnamento semplice, effettuato da pochi strumenti e con caratteristiche musicali
meno individualizzate che nelle arie.
Dagli ani trenta del seicento i soggetti dell’opera sono mutati fortemente: a quelli
della tradizione pastorale, si sono preferito quelli dei poemi cavallereschi e quelli di
religione, mitologia. Si è aumentato il numero dei personaggi, sviluppando un nuovo
metodo di intonazione dei versi del recitativo, piu` adatto alle diverse situazioni. Si è
assistito ad un notevole aumento della arie virtuosistiche e cariche di effusioni liriche.
Anche per la prima volta è aperta la presenza di maschere in opere liriche.I soggetti della
nuova opera in musica sono stato in genere tratti dalla storia romana e dalle leggende su
Troia, per celebrare gli ideali eroici e la nobile genealogia dello Stato veneziano ed anche
le vicende amorose e romanzesche.
In questo periodo, il compositore Claudio Montverdi ha iniziato l’opera con una
breve puntata musicale che è diventato l’overture nell’opera di oggi. È composta tanti
diversi tipi di musica per i personaggi allo scopo di distinguere. L’opera a Napoli è stata
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la prima forma dell’opera buffa del XVIII secolo. Il compositore pìu famoso è Alessandro
Scarlatti ( Palermo, 2 Maggio 1660 – Napoli, 24 Ottobre 1725 ).
Negli stessi anni, l’opera ha diffuso nei molti altri paesi europei, specialmente in
Inghilterra, Francia e Germania.
In Francia, nascendo dopo il balletto, l’opera non ha avuto la capacità di
concorrere per occupare il posto principale in teatro. Realtemente, l’opera francese si è
nata con la fama di Jean Baptiste Lully ( o Giovanni Battista Lulli - Firenze, 28
Novembre 1632 – Parigi, 22 Marzo 1687) sotto la forma di opera “tragédies lyricques”.
Nelle sue opere, Lully ha usato le danze del balletto sull’opera come un elemento
positivo. Un aspetto speciale dell’opera francese è l’usare efficacemente dei cori che non
è esistito nell’opera italiana.
In questi paesi, gradualmente, l’opera ha ottenuto i cambiamenti dipendente alle
caratteristiche di ogni paese, diventando l’opera in differenza, portando la diversità
all’opera.
II.2.Settecento
Parlando dell’opera nel XVIII secolo, non possiamo dimenticare i 2 tipi principalli
dell’’opera: Opera seria e Opera buffa. Queste 2 forme dell’opera sono esistite
paralellamente e devono cambattersi per un posto principale in teatro.
L’Opera seria si è originata da Opera napolitano del XVII secolo con i soggetti
della storia e delle leggende con le fini felici. L’opera seria è stata composta di tre o
cinque atti ed è seguita tre regole: l’unità di tempo ( l’azione si svolge in un solo arco
temporale, spesso in un giorno intero), l’unità di luogo (l’azione si svolge in un unico
posto), l’unità d’azione (il dramma segue un’unica azione dal principio alla fine).
Il cosidetto “numero gigantesco dell’opera” è la causa per la situazione senza via
d’uscità dell’opera seria. Opera seria non è potuto trovato una nuova tendenza da esistere
e sviluppare. Un altro motivo per la bassa qualità dell’opera seria è la libertà nelle
espressioni dei castrati. Non sono ubbidetti i contenuti dell’opera e gli ordini dei
compositori.
Quando l’opera seria si è sforzato di esistere, una nuova forma operistica è nata,
chiamata l’opera buffa.Originalmente, l’opera buffa è stato solo un intermezzo fra i 2 atti
di un opera seria. Grazie allo stile comico e leggero, ai soggetti della vità quotidiana delle
persone normali, scherni ai nobili, ricchi, l’opera buffa ha vinto nell’attirare l’attenzione
del pubblico.L’opera buffa ha regolarmente usato “duet” (confronto all’aria dell’opera
seria) ed il basso ed anche il tenor. Questo è fatto emergere l’immagine delll’opera buffa.
Mentre l’opera italiana ha registrato molti cambiamenti per migliorare la propria
qualità, l’opera di altri paesi è gradualmente posseduta delle riforme notevoli,
indipendenti dall’opera italiana.
In Francia, l’opera comica è nata, forse in 1716, originata dall’opera buffa italiana
ma si è usata il dialogo al posto di recitativo. L’opera famosa è “Richard Coeur-de-lion”
(1875) di André Mondeste Grétry (1741 – 1813).
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In Germania, il singspiel (cantare – recitare) è stata rappresentata con i molti
dialoghi, influenzata da canzoni ed commedie tedesche. Il famoso compositore è Johann
Adam Hiller (1728 – 1804).
In Inghilterra, l’opera ballata è composta con i dialoghi e le canzoni basate su
ballad vecchia.
Gli ultimi anni del XVIII secolo sono segnali la Rivoluzione borghese francese in
1789. Questo evento ha influenzato alle artiste, in cui il settore musicale. Il “rescue opera”
significa l’opera di salvataggio è nata, richiedendo la libertà, l’uguaglianza, elevando
l’immagine eroica. In questo secolo, la musica mondiale ha testimoniato i successi di tanti
compositori geniali, in cui: Christoph Willibald Gluck (1714 – 1787), Wolfgang Amadeus
Mozart (1756 – 1791), Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827).Tutti questi compositori
hanno contributo tanto al riformare l’opera mondiale ed ogni compositore ha cambiato
qualche caratteristica dell’opera.
C.W.Gluck ha portato all’opera l’atteggiamento opposto alla bellezza esterna ed il
divertimento della nobiltà. L’opera di Gluck ha dimostrato i sentimenti verso le parole e
la musica, proibitando il cantare libero dei castrati. La richiesta di Gluck è che i cantanti
devono rispettare gli ordini della sua opera. L’opera di Gluck ha orientato ai sentimenti
sinceri e naturali della vità quotidiana, concentrandosi sui sentimenti di ogni personaggio
e la musica è stata dipendente alle situazioni dell’opera. Gluck è il primo compositore che
è usato overture come la prevesione, aiutando gli spettatori a capire bene il contenuto
fondamentale dell’opera.
W.A.Mozart ha considerato le parole dell’opera come le ragazze innocenti che
“rispettono la musica”. La musica dell’opera di Mozart è limpido, sottile,
meravigliosamente belle. Mozart ha unito in modo coerente il cantare ed il recitativo,
usando “duet” come il centro da rafforzare le situazioni dell’opera. Per la prima volta
nella storia dell’opera mondiale, Mozart ha portato il trombone all’orchestra nel “Don
Giovanni”. In “Die entfuhrung aus dem Serail” (1782) e “Die Zauberflote” (1791),
Mozart ha anche usato singspiel dell’opera tedesca in modo meraviglioso. Singspiel ha
raggiunto il successo che non c’era in precedenza. Mozart ha unito le caratteristiche della
filosofia, la metafora, il romanticismo e quelle misteriose, comiche nella sua opera.
L.V.Beethoven è il compositore di 2 secoli: XVIII secolo e XIX secolo. Ha
ricevuto le influenze dell’opera del XVIII secolo, portandole al XIX secolo. Ha composto
“Fidelio” (1814) come un’opera di singspiel con il contenuto dell”rescue opera”.
Beethoven è una delle prime persone che è iniziato il cosidetto “sinfonizzare l’opera”.
Questi i 3 compositori sono le persone che rivestono la grand importanza per la
musica mondiale in genere ed anche l’opera in particolare.
II.3 Ottocento
Continuando la strada di sviluppo nel XIX secolo, l’opera mondiale ha
cambiamento per adattarsi al nazionalismo di ogni paese.
L’opera mondiale ha testimonato la riuscita dell’opera italiana dopo la crisi da
lungo tempo ed anche lo sviluppo di altri paesi, quali: Germania, Francia, Russia,
Ceca,…Gradualmente, gli ordini dell’opera sono stati cancellato per possedere del
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multistile nella musica, nella dimensione e nel contenuto dell’opera.I compositori sono
diventato gli uomini liberi, non dipendenti alla nobiltà e sono liberi nel loro comporre.
In Italia, è nata “bel canto” con i famosi compositori: Rossini, Donizetti, Bellini.
“Bel canto” concentra sulla voce. L’opera è stata composta perché i cantanti
possono fiorire le loro voci. I cantanti principali sono stato quelli che hanno posseduto
tenor o soprano coloratura.
Il piu’ famoso compositore di genio è Giuseppe Verdi (1813 – 1901). Lui ha usato
la musica per esprimere il suo patriottismo, contribuendo alla vittoria della battaglia
contro l’Austria. Questo è un aspetto notevole dell’opera di Verdi.
In Germania, questo periodo ha segnato la fama di Richard Wagner (1813 – 1883).
Lui è stato il compositore che ha portato l’opera tedesca al culmine dello sviluppo,
creando il cosidetto “sinfonizzare l’opera”. Diverso dagli altri compositori, Wagner ha
sempre scritto le parole per le stesse opere. Secondo lui, tutte le parte nell’opera, tipo: la
sceneggiatura, le parole, i personaggi, lo spettacolo,…non devono contribuire al successo
della musica, invece, la musica e le parole devono contribuire al successo di una
sceneggiatura disponibile. In altre parole, la musica contribuisce a migliorare la dramma.
Una riforma notevole di Wagner è quella di usare “leitmotif”. Leitmotif rappresenta le
caratteristiche, i sentimenti di ogni personaggi. Quando si appare leitmotif nell’ambizione
teatrale si appare anche il personaggio.
Intanto, l’opera francese ha formato 3 tipi dell’opera: Opera grande, Opera comica
e Operetta.
Per la prima volta, la Russia ha rivestito una grande importanza della storia
musicale. Grazie alla nascità ritardo, l’opera russiana è potuto possedere di successi
dell’opera degli altri paesi. Le opere russe hanno concentrato sul nazionalismo, sulla
bellezza della gente, della natura. I soggetti dell’opera sono multiplici dalle feste allegre,
le danze lussuose della nobiltà alla felicità dei contadini. Le opera russe hanno collaborato
musica e situazioni dell’opera allo scopo di fare emergere l’immagine del popolo russo.
II.4 Dal Novecento ad Oggi
Questo è il periodo importante per l’opera mondiale. Creando la nuova strada da
sviluppare, l’opera sta cercando a cambiare le strutture, i contenuti, la musica…
dell’opera.
Grazie ai finanziamenti pubblici, nel XX secolo l’opera si è assicurato non solo un
posto al centro della cultura europea, ma le rappresentazioni sono diventate accessibili ad
un pubblico molto pìu vasto. Contemporaneamente, il maggiore utilizzo delle incisioni su
vinile e la nascita della radio ne è permesso un’ulteriore diffusione. L’interesse per
l’opera oggi ha una risonanza molto pìu vasta di quando essa è rapprasentata nei teatri
d’origine.
L’opera è divenuta la forma d’arte che parla, o meglio canta, oltre le barriere di
linguaggio o di nazionalità. È parte della società europea che unifica il continente, e va
oltre. Attraverso l’opera, l’Europa parla al mondo intero.
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III. Classificazione
L’opera e’ nata dapprima in italia poi diffusa in molti paesi in tutto in mondo come
Inghiterra, Francia, Germania… il che fa nascere diversi generi attraverso periodi storici:
Opera seria: e’ legata al genere tragico, spesso ispirata alla mitologia.Gli assolo
principali erano affidati ai castrati. Inquadro’ il dramma in un’asmosfera sobria e
credibile, da’ ai personaggi uno spessore psicologico e un linguaggio nobile e colto, gia’
preposto per essere musicato. La rappresentazione procede per scene ordinatamente
composte di recitativo e aria finale. I cori sostenerono e ampliano i sentimenti dei
protagonisti. Il cui contenuto apprezza eroisti mitilogici e storia leggendaria.
Opera buffa: porta in scena personaggi comuni, in un contesto piu’ leggero. I ruoli
principali sono affidati ai tenori e ai bassi. Introduce il bel gioco teatrale della comedia,
con l’incalzare delle situazioni comiche, i colpi di scena, e soprattutto il “ fiale atto”,
cioe’ il momento in cui, alla fine di ciascun atto, tutti I personaggi sono chiamati alla
ribalta e esporre il loro punto di vista sulla situazione. Riveste uno stile spiritoso,
leggero, basandosi sui contesti quotidiani del popolo. Satireggiando le superiori classi,
l’opera buffa e’ facile essere amata dal pubblico. Della musica parlando, nell’opera, si
rispettano le voci bassi, e duetti (composizioni vocali o strumentali a due parti), mentre
nell’opera seria usano arie.
Opera comica: e’ un genere operistico francese che prevede anche parti di
dialogo, icevuta e sviluppata dalle opere italiane , crea molti canbiamenti notevoli, fra cui
il maggiore e’ quello di usare dialoghi al posto di recitativi.
Opera ballata: forma operistica che combina il parlato con danze e canzoni
popolari che riprendono le arie delle antiche ballate.
Operetta: si tratta di una commedia in parte cantanta, in parte recitata, nella quale
l’impegno musicale e vocale e’ meno importante rispetto all’opera, ma non per questo
trascurabile. L’operetta si proponeva di divertire pensieratamente,e quindi presentava
storie comiche e satiriche che prendevano di mira la buona societa’, la stessa che andava
a vederla e si sarebbe lascata prendere in giro solo in questa forma leggera.
Singspiel: genere caratterizzante prevalentemente il repertorio tedesco, sia
dialogatto che cantato, dal soggettoleggero o comico. E’ simile all’opera comique
francese e all’opera ballada inglese.
III.1. Generi vocali nell’opera
Opera possiede un processo di formazione e di sviluppo a raggio ampio con molte
scuole e generi diversi: tragedia lirica, eroismo mitologico, epopea, commedia. Malgrado
la differenza di ogni periodo storico, di ogni stile, tutti i generi e gli stili hanno in comune
“ la totale forma musicale ”, in cui la musica riveste una importanza radicale in ogni
opera.
Quanto a solo musica, l’opera conta molti generi e diversi della musica vocale e
stili di recitazione:
Recitativo: frasi cantate liberamente, in un tono piu’ vicino alla declamazione.
Nell’opera , il recitativo spesso serve a sviluppare l’iontrigo.
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Aria: melodia vocale o strumentale cantanta con o senza accompagnamento. E’
uno stile di assolo, riservato a un cantante da solo, accompagnato dall’orchestra.
Rappresenta il momento in cui l’azione si ferma e permette al personaggio di esprimere i
propri sentimenti. Usata principalmente nee’opera l’aria rappresenta il branco di prova
per I cantanti.
Arietta: un’aria corta, conta solo un brano.
Cavatina: brano vocale in una o tre parti , senza ripresa da capo. E’ uno stile
fondamentalmente simile all’aria ma la cui melodia piu’ dolce . Quando si canta , usando
la tecnica di legato
Cabaletta: Breve melodia di opera lirica dal ritmo vivace e orrecchiabile, uno stile
della musica vocale ad assolo.
Ballata: uno stile d’assolo. Nell’opera ballada possiede strutture libere, portando
l’epopea, dramma lirico.
Romance: considerata come un canto d’amore, scritto a seconda lo stile romantico.
Inoltre il valore letterario delle parole, la comedia, l’accompagnamento in particolare
aiutano ad esprimere tutti I sentimenti profondali dello stato d’animo dei personaggi.
Inoltre generi della musica vocale e stili della recitazione suddetti, l’opera
comprende per sempre I generi dei canti e la recitazione dei cori e degli accordi.In
particolare, malgrado qualsiasi scuola musicale, no si puo’ mancare l’orchestra . Che
riveste un ruolo importante di accompagnamento, ma anche porta l’indipendenza come
avertur – radice dell’rchestra sinfonica. Una cosa piu’ importante e’ quello che l’orchestra
rappresenta la combinazione in modo perfetto degli elementi: dramma, canto, luce,
scenografia…per ottenere successi, e dare emozioni al pubblico.
III.2 Voci dell’opera
Soprano: e’ lavoce femminile alla quale sono affidati i maggiori ruoli in repertorio:
impersona le iroine tragiche o mitiche, ma anche cameriere, faciulle e altri caratteri
simpatici.
Mezzo – soprano: registro vocale piu’ grave e dal timbro piu’ colorito rispetto al
soprano, il mezzo soprano di solito impersona caratteri di secondo piano, ad esempio le
signore mature, la nutrice, la strega o la tentetrice e, in alcuni casi, anche il ragazzo
giovane. A volte, per esigenze artistiche o drammatiche, il ruolo del soprano puo’ essere
affidato al mezzo soprano.
Contralto o alto: voce dal timbro scuro, nobile e patetico, piuttusto raro nell’opera.
E’ spesso associata a caratteri quali la signora anziana, la cameriera, la madre, la donna o
la strega.
I registri vocali maschili, dal piu’ acuto al piu’ grave.
Contralista: (detto anche soprano o alto maschile, a seconda dell’estensione
vocale): voce maschile che usa la tecnica del falsetto. Il contralista conobbe un periodo di
gloria durante Rinascimento e Barocco. In seguito scomparve quasi del tutto, fino a che fu
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riscoperto nella seconda meta’ del XX secolo. Da non confondersi con il “ haute –
contre’’ che e’ un tenore dal registro molto acuto.
Tenore: il registro piu’ acuto delle voci maschili che cantano in petto, e il piu’
popolare nel repertorio operistico. Il ruolo del tenore e’ parallelo a quello del soprano: e’
l’eroe, l’innamorato, qualche volta il nemico.
Barirono: voce mediante grave, sopratutto nel 18mo secolo venne impiegato in un
ampio ventaglio di caratteri, mentre nel 19mo secolo fu associato maggiormente al ruolo
nemico
Basso: voce piu’ nobile, il basso e’ spesso associato all’uomo saggio, l’anziano,
talvolta associato a ruoli buffi.
III.3 Le teniche vocali dell’Opera
Staccato(hát nảy âm): E’ un modo di esecuzione in cui si separanao nettamente le
note l’una dall’altra con una brevissima pausa. Quando si canta laringe diventa
piu’ corta creando un piccolo buco in cui i fiati sono riuniti in modo forte e molte
veloce. Suoni creati sono molto chiari, acuti come le voci dei uccelli e i suoni dei
flauti. La difficolta’ e’ proprio quello di creare i piu’ limpidi suoni attraverso le
note musicali, ma caduti al posizione vocale.
Portamento (luyến ngắt ): Per portamento si intende una sorta di piccolo glissando
che gli esecutori utilizzano come mezzo espressivo e interpretativo. A volte viene
segnato dal compositore con le stesse modalità indicate per il glissando ma con
l’abbreviazione port. in luogo di glissando.. E’ una tecnica musicale, in cui si
trasformano le note vibrate alle altre senza interrompere il fiato. Si usa questa
tecnica nelle opere musicali allo scopo di aiutare i cantanti a fiorire le loro
tecniche.
Trillo (rung láy):
Segni grafici del trillo
Esecuzione di un trillo diretto
Il trillo è il rapidissimo alternarsi della nota reale con la ausiliaria superiore (mai
inferiore) che rigorosamente deve essere per grato conginto. La durata di ogni nota
dell'abbellimento deve essere conforme all'andamento del brano (più lenta se in un
Adagio e più veloce in un Allegro).
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Glissando (hát lướt )
Notazione del glissando o glissato (dal francese glisser, "slittare, scivolare")
consiste nell'innalzamento o nell'abbassamento costante e progressivo dell'altezza di un
suono, ottenuto a seconda dei vari strumenti in diversa maniera.
Il glissando viene segnato facendo seguire alla nota iniziale una linea nella
direzione voluta e corredata spesso dall'abbreviazione gliss.; a volte è utilizzata una linea
a serpentina. Nella notazione per voce, inizialmente fu utilizzata una legatura non
dissimile dalle legature di frase, ma limitata a due note adiacenti di altezze diverse.
Vibrato (ngân rung): i cantanti producono il vibrato con un movimento oscillatorio
dell'ugola, . Il vibrato fornisce un particolare significato al sostenuto/tenuto, rendendolo
gradevole all'orecchio, laddove una singola nota tenuta in modo statico risulterebbe
fastidiosa. Il vibrato è un effetto musicale che consiste nella variazione periodica
dell'altezza di una nota riprodotta (più precisamente si tratta di una modulazione di
frequenza). Si ottiene facilmente negli strumenti a corde, negli archi e negli ottoni; i
cantanti producono il vibrato con un movimento oscillatorio dell'ugola. Il vibrato
fornisce un particolare significato al sostenuto/tenuto, rendendolo gradevole all'orecchio,
laddove una singola nota tenuta in modo statico risulterebbe fastidiosa. Questo effetto
non dovrebbe essere usato per mascherare i piccoli difetti di intonazione della voce e le
instabilità di livello sonoro negli strumentali.
Il legato (hát liền)
è una tecnica musicale che permette di rendere il suono continuo, cioè senza interruzioni
Acciaccatura (một nốt chấm dứt thật nhanh)
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Appoggiatura (ấn âm, nốt đi trước nhấn, và buông vào nốt đi sau, lấy vào giá trị
thời gian của nốt đi sau)
Appoggiatura superiore sul Mi
L'appoggiatura è un tipo di abbellimento che consiste in una nota (di dimensioni
ridotte) anteposta ad un'altra nota, o ad un accordo. L'appoggiatura può essere:
- superiore: quando si trova al di sopra della nota reale; in genere sta ad un intervallo
di seconda minore o maggiore;
- inferiore: quando si trova ad un semitono diatonico di distanza dalla nota reale.
Bel canto
È definita belcanto, bel canto o belcantismo una tecnica di canto virtuosistico
caratterizzata dal passaggio omogeneo dalle note gravi alle acute e da agilità
nell'ornamentazione e nel fraseggio. E’ una scuola vocale che comprende un complesso di
abellimenti operistici: glissando, acciaccatura, legato…
Si tratta di un termine musicale di origine italiana, riferito in modo più generale
all'arte e alla scienza della tecnica vocale, affermatosi nel tardo XVI secolo.
Tale stile di canto è caratterizzato dalla perfetta uniformità della voce, da un
eccellente legato, da un registro lievemente più alto, da un'incredibile agilità e flessibilità
e da un timbro morbido. La maggiore enfasi posta sulla tecnica, rispetto al volume, ha
fatto sì che lo stile del belcanto sia stato a lungo associato ad un esercizio atto a
dimostrare la bravura dell'esecutore: questo tipo di cantante sarebbe in grado di reggere
una candela accesa davanti alla bocca e di cantare senza far oscillare la fiamma
La tecnica belcantistica è stata coltivata da molti geniali operisti, fra cui
Alessandro Scarlatti, Giambattista Pergolesi, Georg Friedrich Händel e Johann Adolf
Hasse. Nei primi decenni del XIX secolo viene gradualmente abbandonata, fino a
scomparire quasi del tutto attorno alla metà dell'Ottocento (se ne trova ancora traccia nella
produzione giovanile di Giuseppe Verdi).
Una leggenda storiografica
Rossini, Bellini, e Donizetti sono generalmente indicati come i massimi esponenti
di questo stile. In realtà gli spartiti di questi tre compositori non rispondono che in minima
parte ai canoni estetici sopra descritti. D'altronde il termine belcanto fu utilizzato
nell'accezione oggi corrente solo dopo la metà del XIX secolo, un periodo nel quale tutti
gli operisti, a partire da Wagner e Verdi iniziarono ad esigere voci più drammatiche e
robuste. Chi si oppose a questa nuova tendenza iniziò a lamentarsi della perdita di una
tradizione ("Ahinoi, abbiamo perso il nostro bel canto"), attribuendola a Rossini.
Ma nelle opere di Rossini le disomogeneità timbriche sono al contrario uno degli
ingredienti vocali più saporiti, basti pensare all'uso del falsettone nelle voci tenorili, che il
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compositore difese sempre a spada tratta. Ancora più impropria è l'attribuzione di uno
stile "belcantistico" a Bellini e Donizetti, la cui vocalità sorprese il pubblico dell'epoca
proprio per la sua potenza espressiva, tanto da porre in secondo piano sia l'aspetto
puramente tecnico (ancora centrale in Rossini), sia la purezza del suono.
IV. Opera in Vietnam
L’opera è arrivata in Vietnam negli anni 1950 – 1960 attraverso le opere russe .
Opera lirica vietnamita e’ nata ufficialmente con 2 prime opere del musicista Đỗ Nhuận,
scritte nel 1965: Cô Sao, Người Tạc Tượng, seguite da Bên bờ sông Krongpo del
musicista Nhật Lai.
L’opera rappresenta un nuovo vento per la musica vietnamita, quali, nuovi stili, gli
abbellimenti operistici (tecniche vocali: glissando, legato….) nonché Il Bel Canto.
La signora Hồ Mộ La, rispettosa professoressa di musica, è la persona che ha
portato maggiori contribuiti all’applicazione del Bel canto verso la musica vocale
vietnamita. Ha frequentato (dal 1959 al 1966 ) un corso al conservatorio di Tchaikovsky
dove è stata formata accuratamente in tecniche sia antiche che moderne della musica
vocale europea.
Dopo un po’ di tempo, Hồ Mộ La ha scoperto che tali tecniche erano il bel canto.
Al primo contatto con questa arte vocale occidentale, ha notato che era difficile diventare
una cantante belcantistica in prima linea a causa dei propri punti deboli. Ha deciso quindi
di diventare professoressa vocale del bel canto.
Nel 1966, dopo la laurea, e’ tornata in Vietnam continuando a insegnare. Nel 1967
e’ stata promossa capo del dipartimento vocale dell’Istituito militare delle arti. Nel 1984,
ha cominciato a lavorare all’Istituito vietnamita della musica (Conservatorio musicale di
Ha noi).
Durante i 40 anni d’insegnamento, la professoressa ha applicato e trasformato il
bel canto in modo creativo verso la musica vietnamita. “Applicando il bel canto, bisogna
suddividere la musica vocale vietnamita in 3 linee con 3 modi diversi di cantare”:
+ Opera: I cantanti devono cantare usando il bel canto radicalmente, sennò le loro
voci non possono vincere l’orchestra così sonora e forte.
+ Canti moderni: il bel canto è applicato in modo moderato nel far uscire le parole
possedute di molti suoni aperti e chiusi.
+ Canti folclorici: bisogna applicare minimamente il bel canto. Perché ci vogliono
il trillo e il portamento per questa linea vocale usando le parole sia chiuse che aperte
soprattutto per la musica da camera.
“ Per diventare un cantante professionale, bisogna non solo capire bene il belcanto
ma anche sapere come se lo applica creativamente in ogni opera. I cantanti devono
togliere contenuto, idea principale di ogni opera che deve recitare, sapere come esprimerli
e con quali sentimenti,” ha detto la signora Hồ Mộ La. Ha dedicato la sua volontà,
determinazione all’istruzione per i cantanti più bravi: Rơ – chăm – peng, Thu Lan, Tố
Uyên…
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Il bel canto è diventato uno standard della musica vocale mondiale, viene
migliorato e diffuso in tutto il mondo.
In Vietnam, la tecnica belcantistica è stata considerata da molto tempo come
standard da raggiungere per tutti gli insegnanti e studenti dell’Istituito vietnamita della
musica.
L’Istituto nazionale della Musica ha un impegno cruciale, quello di istruire i
cantanti operistici a livello professionale. Per diventare un cantante professionalmente
operistico, bisogna possedere delle tecniche vocali, cioè gli studenti vocali devono essere
formati in base al bel canto.
Nei programmi da insegnare in questo istituito, si usano le opere liriche in molte
lingue diverse. Gli studenti devono impararle a seconda delle richieste rigide, tipo, il
rispetto delle regole predisposte riguardante lo standard delle lingue usate di suono,
nonché lo standard degli abbellimenti…La difficoltà e la lunghezza delle arie dipendono
dal livello degli studenti. Le arie sono presenti anche negli esami importanti.
Il Ministero vietnamita della Cultura e dell’Informazione, in collaborazione con
l’istituito vietnamita della musica, organizza la competizione triennale riservata alla
musica da camera e all’opera a livello professionale. Questa competizione ha lo scopo di
valutare la qualità istruttiva e, nello stesso momento, di trovare le voci prospettive da
sviluppare. I partecipanti hanno opportunità di concorrere, di dimostrare le loro capacità e
di scambiare esperienze con gli altri. I vincitori potranno aver opportunità esser scelti
come solisti o protagonisti di molte opere.
I cantanti operistici più famosi del Vietnam: Quý Dương, Quang Thọ, Lê Dung,
Ngọc Lan, Bích Thủy, Đăng Dương, Trọng Tấn…
Attualmente l’opera vietnamita si trova di fronte a molte difficoltà, tipo la
mancanza dei cantanti operistici con esperienze, la scarsa quantità di registi e
particolarmente di sostegni finanziari. Si registra un numero modesto dei cantanti che
seguano l’opera, ma ancora più modesto quelli che abbiano capacità di cantare
professionalmente l’opera lirica. Per questo, e’ molto difficile trovare gli operisti adatti
alle richieste dei registi quando realizzano delle opere. Infatti, occorre sempre almeno 2 o
3 equipe dei cantanti nel caso che dovesse sostituire per esempio, qualche ammalato. Un
analogo caso si è verificato quando realizzavano ‘Flauto divino’ e il protagonista ha preso
la febbre proprio alla vigilia della recitazione. Fortunatamente c’era Đăng Dương che
poteva rispondere alle richieste dell’opera. Il numero dei cantanti operistici rappresenta
una vera e propria preoccupazione.
Un altro problema relativo alla mancanza dei cantanti operistici vietnamiti, e’
quello finanziario. Si conta un numero enorme degli studenti che all’inizio hanno scelto
l’opera e la musica da camera, poi in una seconda fase hanno cambiato la loro scelta. Qual
è il motivo? Visto che il guadagno dei cantanti della musica leggera è molte volte
superiore a quello degli operistici. Il risultato è che l’opera vietnamita registra una forte
mancanza di cantanti operistici.
L’opera conta moltissime richieste rigide verso i cantanti operistici. Non c’è
nessun cantante che possa cantare l’opera non praticandola o non essendo insegnati in
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modo accurato. Quindi l’istruzione operistica riveste un’estrema importanza. A fornire
degli operisti professionali e’ l’Istituito vietnamita della Musica (Conservatorio della
musica nazionale).
Negli ultimi 7 anni, il suddetto conservatorio ha avuto molte riforme cruciali
indirizzate al miglioramento dei programmi d’insegnamento del dipartimento vocale.
Grazie a tali riforme, l’Istituto vietnamita della Musica ha registrato i primi grandi
successi. Nel 2006, ad esempio, ha realizzato l’opera “ Flauto divino ” di Mozart in
occasione della commemorazione della nascita di tale musicista, e della fondazione
dell’istituto vietnamita della musica. A partecipare alla recitazione di quest’opera sono gli
insegnanti e studenti dell’Istituto. I suoi successi confermano la maturità sia dell’opera
vietnamita che dei cantanti operistici.
Un’altra difficoltà è che le conoscenze e il gusto della maggior parte degli
spettatori vietnamiti rimangono ancora limitati. Quasi tutti pensano che sia difficile, prima
di tutto capire per bene tutte le cose comprese nelle opere e poi valorizzarle. Questo
spirito rappresenta una sfida radicale per lo sviluppo dell’opera sia vietnamita che
mondiale. Tuttavia si nota un segno positivo: durante la recitazione di “ Flauto divino”,
l’Opera house non c’era nessun posto vuoto, il che significa che l’opera vietnamita ha
guadagnato una certa posizione nel cuore degli spettatori. In oltre, tantissimi stranieri che
stanno in Vietnam portano con sé la passione per l’opera, questo fatto esercita
sicuramente un effetto positivo sui vietnamiti.
L’opera vietnamita deve anche affrontare una grande sfida riguardante le lingue
straniere. Le opere vietnamite si possono contare sulle dita della mano. I conservatori
della musica insegnano le opere di lingue diverse: italiano, francese, tedesco, russo… e
paradossalmente gli studenti non hanno una formazione adatta di queste lingue. Recitando
un’opera si deve almeno sapere pronunciare le parole in modo corretto ma in realtà,
devono studiare le arie e opere scritte in lingue straniere trasmesse oralmente. Quindi sia
studenti che attori operistici non possono capire in modo approfondito il contenuto,
nonche’ interpretare le idee sottintese delle opere. In conseguenza, non si possono
esprimere tutti i sentimenti , lo stato d’animo dei personaggi. Mancano anche dei
traduttori professionali. Quindi quando si recita un’opera tradotta in vietnamita, spesso
l’aspetto dell’animo dei personaggi viene trascurato e sono persi molti valori culturali. Il
non sapere bene le lingue straniere rende difficile la comprensione da parte degli
spettatori.
L’opera e’ un genere musicale che racchiude in se’ la musica, il balletto, orchestra
sinfonica…Quindi, gli artisti operistici devono sia cantare che recitare. Ma non si insegna
recitera durante il processo di studiare. Semplicemente con qualche parola di direzione: si
canta quest’aria, cavatina…con tristezza, l’altra con allegria…
In conclusione, ci rimangono moltissime cose da sbrigare per sviluppare l’opera
vietnamita. I conservaroti, istituti della musica devono migliorare diversi aspetti, tali le
misure, i programmi d’insegnamento. Bisogna coinvolgere la partecipazione attiva sia
dalle autorita’ che dal pubblico. Occorrono i piani concreti indirizzati al miglioramento,
allo sviluppo dell’opera e nello stesso momento all’aumento dell’interesse del pubblico,
solo cosi’ si puo’ mettere in rilevanza il valore dell’opera vietnamita.
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C. CONCLUSIONE
La nostra ricerca è realizzata in un breve tempo quindi ci rimangono ancora alcuni
lacune a causa delle difficoltà fra cui le piu’ grandi sono quelle relative al processo di
ricerca dei documenti opportuni.
Le fonti d’informazione sono scarsissime. Quasi tutte le informazioni sono trovate
via Internet. In conseguenza, le informazioni trovate non risuoltano sempre omogenee e ci
hanno creato altre difficolta’ nel classificarle. Inoltre, le nostre conoscenze riguardanti
l’opera risultano ancora molto limitate quindi è molto difficile da comprenderla bene.
Quando volevamo approfondire l’origine e lo sviluppo dell’opera vietnamita,
abbiamo dovuto affrontare una grandissima difficoltà dato che attualmente, in Vietnam
non si registra nessun tipo di doccumento che li raccolta. Abbiamo solo potuto fare il
punto sulle informazioni generali. Quindi non possiamo dire di aver raggiunto tutti i nostri
obiettivi prefissati di questa ricerca a causa dei suddetti motivi.
BIBLIOGRAFIA
1.http://archive.operainfo.org/broadcast/operaBackground.cgi?id=98&language=5
2.http://www.conservatoriosantacecilia.it/Biblioteca./biblio2Viaggiofragliscaffali.html
3.http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale
5.http://www.operamondo.it/la_storia_dell%27opera.htm
8.http://encarta.msn.com
10. http://www.vnmusic.com.vn/forum/showpost.php?p=306&postcount=1
11. http://www.sggp.org.vn/vanhoavannghe/nam2005/thang7/61242/
12. http://vi.wikipedia.org/wiki/Opera
13. http://www.giaidieuxanh.com.vn/nhacviet/2005/07/466421/
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