1 NORME GENERALI - L’impianto di pubblica illuminazione verrà costruito in piena conformità alle prescrizioni seguenti, nonché alle disposizioni impartite in sede esecutiva. La progettazione degli impianti per illuminazione pubblica dovrà essere conforme alle legislazioni territoriali approvate dalle regioni. (B.U.R. Emilia-Romagna nr.147 del 29-09-2003, L.R. nr.10/02 “Visuale” regione Marche) I singoli componenti elettrici e la relativa modalità d’impiego saranno conformi, ai sensi della legge 1.3.1968 n.186, alle vigenti norme CEI. I materiali e gli apparecchi elettrici, oltre ad avere caratteristiche tecnico-funzionali rispondenti alle prescrizioni contenute negli articoli seguenti saranno contrassegnati dal Marchio Italiano di Qualità (IMQ). Allo scopo di ridurre i consumi energetici, verrà installato un sistema di controllo punto-punto, costituito da: 1) un alimentatore per ogni punto luce con un dispositivo elettronico in grado di regolare puntualmente la potenza fornita in orari prestabiliti. Tramite il sistema di supervisione sarà possibile controllare le grandezze più importanti dei singoli punti luce (tensione, corrente, potenza) attraverso la tecnologia delle onde convogliate (PLC: Power Line Communication o equivalente) e di trasmettere i dati raccolti, via GSM, ad un centro remoto. Dovrà essere possibile impostare almeno 5 differenti profili di regolazione per ogni punto luce e per ogni giorno della settimana. Ogni profilo dovrà consentire la definizione di almeno 5 soglie distinte di potenza nell’arco della giornata. Il sistema sarà in grado di fornire il dato di tensione di lampada per ogni punto luce. Caratteristiche dei dispositivi costituenti il sistema : Rendimento elettrico: maggiore dell’89 % , Fattore di potenza: ≥ 0,94 ,Accreditamenti: il prodotto deve essere conforme alle normative EN61000-6-2 per l’immunità ai disturbi elettromagnetici e EN61000-6-3 per i disturbi generati. Caratteristiche: il prodotto deve alimentare le lampade con un’onda quadra di frequenza compresa tra 100 e 500 Hz come indicato dai maggiori costruttori di 2 lampade Philips OSRAM. Comportamento funzionale: la potenza fornita dovrà essere regolabile con continuità tramite una tensione di controllo 1÷10 V in ingresso. Il pezzo deve prevedere un Time Out di 15 minuti sul funzionamento con lampada guasta per ridurre i disturbi introdotti in rete, deve essere disponibile un dato che indichi l’End Off Life della lampada per poter fare delle manutenzioni preventive. Il prodotto deve essere realizzato con saldature senza piombo nel rispetto delle norme ambientali regionali. 2) una centralina di raccolta dati,avente le seguenti caratteristiche: -immunità e Compatibilità Elettromagnetica: il prodotto deve essere conforme alle normative EN61000-6-2 per l’immunità ai disturbi elettromagnetici e EN61000-6-3 per i disturbi generati. -Metodo di trasmissione Power Line Modem o equivalente : FSK bit rate di almeno 2400Bps conformità alla norma EN 50065-1 -Caratteristiche elettriche : il prodotto deve avere un auto-consumo medio minore di 10W, se alimentato direttamente per 5’ con 380vac non si deve danneggiare e deve poter funzionare in un range termico di –40...+45°C. Devono essere presenti almeno tre Relè telecontrollati indipendenti ed almeno un ingresso fotocellula per abilitare l’ON-OFF dell’impianto. -Controllo remoto: Il prodotto deve essere remotamente controllabile per mezzo di almeno uno dei seguenti metodi: GSM; SMS; GPRS; Ethernet; Deve essere altresì presente un collegamento locale tramite: RS232; RS485. Comportamento funzionale: Il prodotto deve poter controllare almeno 360 nodi (es. Control Box), deve essere in grado di memorizzare almeno 12.000 eventi (es. comandi ricevuti, anomalie dell’impianto, ecc...) Produzione: il prodotto deve essere realizzato con saldature senza piombo nel rispetto delle norme ambientali regionali. armadio di contenimento della centralina raccolta dati - LINEE IN CAVO - La rete di distribuzione, in bassa tensione (380/220 Volt), sarà del tipo radiale con linee che ripartiranno il carico in modo equilibrato fra le fasi per rendere minima la corrente nel conduttore neutro lungo tutto il tracciato, in particolare l’inserzione dei punti luce sulle tre fasi dovrà proseguire lungo ciascuna linea con sistema a rotazione. Al fine di poter usufruire del massimo sezionamento possibile, le linee saranno ripartite in funzione dell’utilizzo; infatti sono previste linee separate per la rotonda, per le piste ciclopedonali, per le strade e parcheggi e per le aree verdi. 3 Il carico massimo applicato ad ogni linea non dovrà superare il 70% della portata disponibile lasciando il restante 30% al collegamento di eventuali ampliamenti futuri. Le singole linee di ciascun circuito saranno trifasi con neutro avente la stessa sezione dei conduttori di fase. Per la costruzione delle linee di alimentazione si useranno cavi unipolari del tipo UNEL FG7R aventi le sezioni di 6mmq. . Tutte le giunzioni di linea o di derivazione, da eseguirsi sui cavi, saranno di tipo nastrato, ottenuto collegando i conduttori singoli a mezzo di morsetti a pressione, in forma stellare, ricostruendo l’isolamento a mezzo di nastro in gomma autovulcanizzante di qualità G1 (secondo norme CEI) e ricostruendo la guaina di protezione di nastro in PVC. Il tutto sarà con resina epossidica tipo 3M. Tutti i conduttori delle linee, compreso il neutro e la rete di messa a terra, saranno infilati entro le predisposte tubazioni, interrate alla profondità di 70 cm. sotto il piano stradale, usufruendo dei pozzetti di derivazione e di smistamento. Entro ciascun pozzetto i singoli cavi componenti le linee ed il conduttore neutro relativo, avranno una maggiore lunghezza rispetto al tracciato rettilineo pari a 60 cm. Il conduttore del neutro delle linee in cavo interrato non dovrà avere alcun punto di collegamento di terra. Per l’allacciamento degli apparecchi illuminanti, sostenuti da candelabri, alle linee in cavo interrato, si eseguirà, in corrispondenza dei relativi pozzetti , una derivazione con cavo unipolare del tipo UNEL FG7R avente la sezione di 1x 6 mmq. ad ogni corpo illuminante, con cavo da 1 x 2,5 mmq. per il relè bipotenza. Il dimensionamento delle linee in cavo e le sezioni dei cavi sono riportati nella relazione di calcolo allegata. - IMPIANTO DI TERRA - L’impianto non sarà necessario in quanto si utilizzeranno apparecchi aventi isolamento doppio (classe II) e mediante cavi con tensione nominale 0,6/1 kV , ad esempio FG7R (cavi di classe II). Nell’installazione dei cavi si farà particolare attenzione all’ingresso nel palo, per evitare abrasioni o danneggiamento all’isolamento. Anche il quadro elettrico, avrà struttura e contenitore in resina e sarà privo di masse. In queste condizioni, avendo realizzato un impianto totalmente in classe II, risulta proibita la messa a terra. 4 - TUBAZIONI DI PROTEZIONE DELLE LINEE IN CAVO INTERRATO - Verrà usato tubo flessibile rosso, doppia parete, marchio IMQ, avente diametro interno di 100 mm. minimo e carico di rottura allo schiacciamento non inferiore a 200 kg/cmq. Tutte le tubazioni dovranno essere posate su letto di sabbia grigia dello spessore di cm.10 ; sopra al tubo dovrà essere sistemato un altro strato di sabbia dello spessore di almeno cm. 10, lo spessore finale dovrà pertanto risultare di cm.20 più il diametro del tubo. Negli attraversamenti stradali il tubo sarà raddoppiato e rivestito con bauletto in cls. dosato 2,5 q.li di cemento a meno di prescrizioni diverse dell’ente proprietario della strada. A completamento, prima del riempimento richiesto, verrà posato sopra il bauletto , il nastro segnaletico rosso recante la dicitura cavo elettrico. - POZZETTI DI DERIVAZIONE E DI SMISTAMENTO - In corrispondenza di ogni candelabro ed alle estremità degli attraversamenti stradali e dove risulti necessario e comunque come risulta dall’allegata planimetria, per assicurare la sfilabilità delle linee, saranno sistemati dei pozzetti in conglomerato cementizio, aperti inferiormente e posati su un sottofondo drenante di ghiaia, dello spessore di cm.20. Sulle pareti laterali dei pozzetti verranno intestate, ad una altezza di cm.50 dal piano stradale, le tubazioni di protezione dei cavi. I pozzetti di derivazione ai singoli candelabri avranno le dimensioni interne minime di cm 40x40x70 e potranno essere ricavati, con l’impiego di apposite forme, durante il getto dei blocchi di fondazione in modo da costruire un corpo unico con questi (vedi particolare costruttivo allegato n.1). I pozzetti di smistamento e di derivazione ai singoli candelabri, nonché quelli sistemati in corrispondenza di attraversamenti stradali, avranno dimensioni interne di cm 40x40x70 ÷ 50x50x70 ÷ 60x60x70, verranno posati su letto di ghiaia come sopra indicato e saranno corredati di chiusino in ghisa a norma UNI EN 124 e a seconda delle zone d’impiego dovranno essere utilizzati le seguenti classi: B 125 (Carico di rottura KN Per zone esclusivamente pedonali, ciclabili e aree 125) D 400 verdi. (Carico di rottura KN Per cunette ai bordi delle strade, carreggiate 5 400) stradali e parcheggi. Tutti i coperchi e i telai riporteranno, in maniera chiara e durevole, le seguenti marcature: − EN 124 (quale marcatura della norma UNI); − la classe appropriata (per esempio D 400); − il nome e/o il marchio di identificazione del fabbricante e il luogo di fabbricazione; − il marchio di un ente di certificazione; − marchiatura aggiuntiva relativa all’applicazione: “ILLUMINAZIONE PUBBLICA-I.P.” - BLOCCHI DI FONDAZIONE PER CANDELABRI Saranno costruiti in conglomerato cementizio composto con q.li 3.00 di cemento tipo “325”, mc. 0.800 di ghiaia e mc. 0.400 di sabbia; avranno dimensioni di: • cm. 100x100x120 pari a mc. 1.200 - per candelabri alti fuori terra ml 10.00- 12.00; • cm. 80x80x100 pari a mc. 0.640 - per candelabri alti fuori terra ml. 6.20- 9.20; • cm. 70x70x 80 pari a mc. 0.390 - per candelabri alti fuori terra ml. 3.20- 5.20; In sede di esecuzione del getto si dovrà provvedere alla formazione di : a) foro per l’infissione del candelabro avente la profondità di cm. 0.80-1.00 sotto il piano stradale ed il diametro sufficiente da contenere il candelabro che dovrà risultare sfilabile. Se viene utilizzato quale dima per il foro d’infissione del candelabro del tubo in plastica, tale tubo dovrà essere assolutamente rimosso prima che il cemento faccia presa; b) canalizzazione per l’ingresso dei conduttori di alimentazione, costituito mediante uno spessore di tubo corrugato del diametro di mm.63, attraversanti il blocco alla profondità e con l’inclinazione opportuna onde facilitare l’introduzione delle linee ed evitare ogni deterioramento dei cavi; c) eventuale tombinatura del fosso con tubo di cemento compresa la fornitura dello spezzone di tubo corrente; d) Eventuale muretto di protezione contro la caduta di terra se il basamento è costruito in scarpata e) superfici lisce per il rapido allontanamento dell’acqua dalla base del candelabro e zoccoletto di protezione alla base stessa . Per fissare definitivamente il candelabro nel blocco, verrà usato materiale inerte di riempimento; lo zoccolo di protezione dovrà essere gettato ad infissione ultimata del candelabro. E’ obbligatoria l’asportazione delle dime utilizzate per la costruzione degli zoccoli. Si potranno utilizzare anche zoccoli prefabbricati ma debitamente rinfiancati al palo ed al basamento. f) 6 - CANDELABRI Dovranno rispondere ai seguenti requisiti: − avere le forme e le dimensioni indicate, per ogni tipo, nelle tavole di progetto esecutivo e nei particolari costruttivi; aventi diametro alla base di: mm 88.9 per pali di altezza totale fino a m 5.00 Sp.3,2 mm 114 per pali di altezza totale fino a m 7.00 Sp.3,4 mm 127 per pali di altezza totale fino a m 9.00 Sp.3,5 mm 139.7 per pali di altezza totale fino a m 11.00 Sp. 3,7 mm 152.4 per pali di altezza totale fino a m 12.00 Sp. 4,0 - i pali, di forma conica o rastremata senza saldature concordati con l’Amm.ne Comunale., dovranno essere in acciaio calmato Fe 430 B UNI - EN 10025, aventi le seguenti caratteristiche: • carico unitario di resistenza a trazione: 410/560 N/mmq; • carico unitario di snervamento: ≥ 275 N/mmq; • allungamento: ≥ 22% • tolleranza sul diametro esterno: ± 3% • tolleranza dello spessore alla base ± 0,3 mm; • tolleranza sulla lunghezza totale: ± 50 mm; • tolleranza sulla rettilineità: 0,3% sulla lunghezza totale. e dovranno essere ricavati da tubo saldato elettricamente a resistenza ERW, normalizzato tramite laminazione a caldo alla temperatura di 700 °C. − le superfici interne ed esterne, dovranno essere protette contro la corrosione, mediante zincatura a caldo; lo spessore minimo del rivestimento in zinco per parte dovrà essere: • per pali dello spessore da 1 mm a 2 mm: 50 mm oppure 350 g/mq. • per pali dello spessore da 2 mm a 5 mm: 65 mm. oppure 450 g/mq. − la superficie esterna fuori terra, se richiesto dell’Amm.ne Comunale, dovrà essere verniciata con uno strato a base di resine epossipoliamidiche e pigmenti di zinco e titanio bicomponente, dello spessore minimo di 40 micron; la verniciatura protettiva di finitura dovrà essere applicata a due strati, dello spessore minimo per strato non inferiore ai 40 micron. La verniciatura iniziale dovrà essere preceduta da idonea pulizia e sgrassaggio della superficie esterna. − Nelle aree verdi potrà essere richiesta la tinteggiatura dei candelabri con tinta RAL 6001 sempre previa preparazione sopradescritta. 7 − la superficie esterna del tratto di incastro dell’altezza minima di 20 cm, sopra e sotto il punto di fissaggio del candelabro al blocco di fondazione dovrà essere munito di una guaina termorestringente anticorrosione, composto da una lamina di elastomero bituminoso con supporto di tessuto in vetroresina dello spessore minimo di 4 mm, applicato a caldo, previa pulizia e preriscaldo della superficie di applicazione; − l’asola per l’ingresso dei conduttori di alimentazione, situata sotto il piano stradale, posta parallelamente al braccio del candelabro, dove richiesto, dovrà avere le seguenti dimensioni: altezza = 150 mm; larghezza = 50 mm; raccordo degli angoli r = 25 mm.; − l’asola portamorsettiera da utilizzare solamente come ispezione sarà chiusa con copriasola tipo Conchiglia in alluminio; − la piastrina di messa a terra dovrà essere saldata parallelamente all’asola ad altezza variabile avere dimensioni minime di 40 x 40 mm, spessore 8 mm., con foro centrale passante minimo φ 13 mm; − riportare la punzonatura relativa al marchio di fabbrica e l’anno di costruzione. Tutte le lavorazioni da eseguirsi sul pali devono essere fatte prima del trattamento di zincatura. I candelabri, salvo diverse specificazioni dell’Amministrazione Comunale, dovranno essere infissi sui marciapiedi nel lato interno e comunque in posizione protetta da eventuali urti accidentali specie da automezzi in manovra, sulle strade provinciali e Statali come da prescrizioni degli enti proprietari. In ogni caso già in fase progettuale si dovrà tenere conto di prevedere protezioni idonee ai candelabri tali da non poter essere incidentati da manovre di automezzi o similari. Porre particolare riguardo alla sicurezza della viabilità nel posizionare i nuovi punti luce. -APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE - Dovranno essere con attacco a testa palo, avere corpo in lega di alluminio o in vetroresina, riflettore parabolico in alluminio puro al 99.99% anodicamente ossidato e brillantato. Gli apparecchi di illuminazione saranno cablati direttamente dalla ditta costruttrice, isolati in classe 2^ (doppio isolamento) e come tali, essere dotati di Marchio Italiano di Qualità (I.M.Q.). Il complesso di accensione sarà costituito da componenti di marche primarie riconosciute e certificate, con reattore a due fili, accenditore a tre fili con cassa in plastica, condensatore, portafusibile e fusibile di adeguati valori, il tutto per il pilotaggio di lampade mod. SUPER. Non verranno installate lampade con accenditore interno. 8 Per l’allacciamento alle linee fare riferimento a quanto indicato per l’alimentazione dal pozzetto al corpo illuminante, sia all’interno del palo che in tubazioni metalliche, dovrà essere realizzata con corde unipolari di sezione non inferiore a 6mmq. Gli apparecchi di illuminazione previsti saranno di produzione G.C. Illumination o equivalente, costituiti dai seguenti tipi, disposti come indicato nella tavola di progetto allegato: - AG3 cut-off 150 W vetro piano con nuova ottica Athena installazione cima palo con inclinazione 0°, per illuminazione strade e parcheggi; - AG400 cut-off 400 W vetro piano, installazione cima palo con inclinazione 0°, per illuminazione rotonda; - AG3 cut-off 250 W vetro piano con nuova ottica Athena installazione cima palo con inclinazione 0°, per illuminazione strada di collegamento con altra lottizzazione adiacente; - Polo 1 cut-off 70 W vetro piano con nuova ottica ciclopedonale, installazione cima palo con inclinazione 0°, per illuminazione pista ciclopedonale; - Proiettori PR/E pedonali lampada 150 W a vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super, per illuminazione passaggi pedonali. - ARMADIO E QUADRO ELETTRICO - L’armadio dovrà essere del tipo CMU/21/A1, tipo CONCHIGLIA a doppia porta, composto da più elementi stampati in SMC (vetroresina) assicurati ad incastro e/o con elementi di giunzione in lega di alluminio ed in PVC, chiusa su tutti i lati in esecuzione protetta contro l’ingresso dell’acqua e della polvere, adatti per la sistemazione all’esterno, fissati a parete a mezzo di appositi ganci immurati con malta di cemento o su blocco di fondazione predisposto. Il blocco di fondazione atto a sostenere l’armadio, dovrà avere altezza fuori terra non inferiore a 50cm. Dovranno essere provvisti di porte con cerniere interne e chiusura mediante serratura a chiave con cifratura 21, di pannello in legno ignifugo per il fissaggio dei gruppi di misura ENEL da un lato, di telai porta-apparecchiature sui quali dovranno essere montati ed elettricamente connessi tutti i sottoindicati materiali marca ABB Elettrocondutture sull’altro lat,o con Icu minima 6KA: -n.1 Strumento multifunzione per la misura si tensione, corrente, cos.fi, ecc. -n.1 interruttore generale magnetotermico quadripolare, corrente nominale 4x100 Amp. 10KA, -n.2 interruttori magnetotermici quadripolari, corrente nominale 4x63 Amp. 9 -n.4 interruttori differenziali quadripolari, corrente nominale 4x63 Amp., sensibilità 0.5 Amp., tipo EY6546 autoripristinante tarato su tre richiusure; -n. 26 interruttori magnetotermici unipolari, da inserire su ciascuna fase delle linee uscenti, corrente nominale massima fino a 1x16 Amp., caratteristica L; -n.2 contattori tripolari della portata 110 Amp., esecuzione a giorno tropicale con bobina a 220 Volt c.a. 50 Hz, montati retroquadro, tipo 3TB50 Siemens; -n.2 deviatori bipolari da quadro, per inserimento manuale ed automatico, portata 10 Amp.; -n.1 interruttore orario a carica elettrica con riserva di carica analogico; -n.26 sezionatori a fusibile, corrente nominale 1x16 Amp. tipo Minized-n , con fusibili tarati; -n.1 sezionatore sottocarico generale a fusibile, corrente nominale 3x125 Amp., esecuzione tropicale protetta contro i contatti accidentali, completo di fusibili tarati, inserito sulla linea di alimentazione dal quadro al gruppo di misua ENEL; -n.1 interruttore crepuscolare a fotoresistenza, completo di circuito di regolazione per il ritardo dell’inserzione di circa 3 sec. e di regolazione dell’intensità luminosa entro un campo da 5 lux a 100 lux, con unità di pilotaggio all’interno dell’armadio su guida, e sensore da installarsi , a mezzo di apposita staffa sulla sommità del primo palo di I.P. - cablaggio eseguito a regola d’arte di tutti gli apparecchi; - collegamenti delle linee d’ingresso e di uscita con capicorda pinzati alla morsetteria; - applicazione di sistema identificativo di tutti i cavi con numerazione alfanumerica; - targhette pantografate indicatrici della destinazione dei singoli apparecchi di protezione e di manovra (nomi delle vie servite); - NORME PER IL TRACCIAMENTO DELLE OPERE - ASSISTENZA SUI LAVORI - RESPONSABILITÀ - Tutte le opere dovranno essere tracciate ed eseguite in conformità alle prescrizioni pratiche che verranno impartite dai tecnici incaricati. Pertanto il concessionario dovrà comunicare per iscritto il nominativo delle ditte che eseguiranno i lavori stradali ed elettrici e la data di inizio lavori con almeno 15 gg. di preavviso al fine di concordare nei particolari sia la realizzazione dell’impianto di che trattasi che lo sviluppo dei lavori, e di consentire gli opportuni controlli sull’andamento dei lavori stessi. 10 Durante l’esecuzione dei lavori si dovranno sempre attuare tutti quegli accorgimenti atti ad impedire inconvenienti di qualsiasi genere al fine di evitare eventuali interferenze con tubazioni dell’acqua, gas, o con cavi di altre Società (ENEL, TELECOM, ecc.), rete fognaria, ecc. Occorrerà rispettare la norma vigente relativa alle distanze da mantenere rispetto agli altri sottoservizi. Il costruttore delle opere sarà sempre responsabile per eventuali contestazioni future sull’omissione di tali normative. Prima della esecuzione dei lavori il Titolare della concessione o chi per esso dovrà prendere accordi diretti con dette Società o Enti. Ogni danno comunque provocato a detti impianti, a persone ed a beni pubblici o privati, in conseguenza dell’esecuzione dei lavori , saranno a carico del Titolare della concessione rimanendo l’Amministrazione Comunale ed i suoi dipendenti sollevati da qualsiasi responsabilità. Tutte le concessioni e permessi necessari da parte dell’ANAS, dell’Amm./ne Provinciale ecc. dovranno essere richiesti a cura del Titolare della concessione. Resta prescritto che ogni eventuale spesa e pratica, al fine di ottenere le relative concessioni o nulla osta, rimarranno a carico del Titolare della concessione ivi compreso eventuali depositi cauzionali, canoni d’affitto, ecc. - DISPOSIZIONI FINALI - MANUTENZIONE - COLLAUDO - A lavori ultimati il fattore di potenza medio dell’impianto non dovrà essere inferiore a 0.90 né superiore a 0.99 ed il carico perfettamente equilibrato sulle fasi. Il fattore di potenza sarà misurato con le apparecchiature dell’ENEL, e nel caso che il valore predetto non venga raggiunto, si dovrà provvedere, a cura e spese del titolare della concessione, alla sostituzione dei condensatori con altro tipo e capacità idonei e ciò senza mettere fuori servizio l’impianto. L’illuminamento essere conforme alla normativa UNI 10439 che determina i parametri illuminotecnici da rispettare. Restano a carico del Titolare della concessione oltre a tutti gli oneri per la realizzazione dell’impianto di cui trattasi anche tutte le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti per almeno 12 (dodici) mesi dalla data effettiva di assunzione in proprietà dell’Amministrazione Comunale. 11 Prima dell’entrata in esercizio del nuovo impianto dovranno essere completamente ultimate tutte le opere murarie relative alle strade e marciapiedi. Sarà cura dell’Amministrazione Comunale alla ditta costruttrice comunicare la data di accensione degli impianti. Al termine dei lavori si produrrà una planimetria esecutiva dell’impianto, in scala 1:500 e 1:200, sia su carta che su rapporto magnetico (in formato autocad 14 o superiori) con tutte le indicazione atte al rilevamento della consistenza dell’impianto stesso, del numero e della sezione dei conduttori, delle misure di interdistanza fra i punti luce, e fra essi ed i pozzetti di derivazione e smistamento . Il concessionario dovrà segnalare per iscritto l’avvenuta ultimazione delle opere, richiedendone il collaudo, che verrà effettuato a cura dell’Amministrazione Comunale entro breve tempo dalla data di ricevimento di detta segnalazione, con la presenza della ditta esecutrice, del progettista dell’impianto e del Direttore dei Lavori. In sede di collaudo gli impianti dovranno risultare completi, rifiniti a regola d’arte e perfettamente funzionanti, in piena conformità alle previsioni progettuali, alle prescrizioni contenute nel presente disciplinare ed alle disposizioni impartite nel corso dei lavori. Dovrà essere rilasciato al collaudatore dichiarazione di conformità della ditta esecutrice, le planimetrie esecutive su carta e su supporto magnetico. La ditta esecutrice dovrà provvedere a propria cura e spese a tutti i lavori ed alle forniture eventualmente necessarie per il ripristino e le modifiche delle opere non rispondenti alle condizioni predette, entro il termine di tempo che verrà fissato dall’Amministrazione Comunale, pena l’esecuzione d’ufficio delle opere stesse, a norma delle vigenti leggi sulla esecuzione di OO.PP.. In ordine a quanto sopra, resta inteso che la ditta esecutrice delle opere di urbanizzazione, di cui trattasi , dovrà provvedere tempestivamente ed a completa propria cura e spese, all’istituzione, a nome dell’Ente Gestore degli impianti di illuminazione pubblica, dei punti di consegna dell’energia elettrica ad uso illuminazione pubblica, in quanto previsti nel progetto, ed al conseguente allacciamento dei nuovi impianti alla rete di distribuzione dell’energia elettrica a bassa tensione dell’ENEL. Resta, infine, stabilito che anche ad avvenuto collaudo con esito positivo, eventuali ulteriori lavori di spostamento o di modifica degli impianti, per intervenute esigenze inerenti i singoli insediamenti 12 non previste nel progetto originale di urbanizzazione, e autorizzati dall’Amministrazione Comunale, dovranno risultare a completo carico dei singoli richiedenti. 13 CALCOLO DELLA STABILITÁ DEI SOSTEGNI DEI PALI VERIFICA DELLA SEZIONE DI INCASTRO DEI SOSTEGNI Si procede alla verifica del palo standard avente altezza di 8 m con sbraccio di m 0,80. H = Altezza del palo m 11,0 b = Braccio m 0,8 D = Diametro base m 0,127 d = Diametro testa m 0,070 s = spessore m 0,004 P = Peso armatura Kg 14 Kv = Coefficiente di forma del palo 2,10 46,0 cm3 W1 = Modulo di resist. alla base 1) MOMENTO D'INCASTRO DOVUTO ALL'AZIONE DEL VENTO SUL PALO Mfp = Kv V2H2 10-4 = 2,10 x 1,302 x 112 = 429 Kgm 2) VENTO SULL'ARMATURA Mv = 0,007 x V2 x S = 0,007 x 1,32 x 0,20 = 184 Kgm 3) PESO ECCENTRICO MENSOLA Mfe = 7 x 0,4 = 2,8 Kgm 4) PESO ECCENTRICO ARMATURA Mfa = 14 x 0,9 = 12,6 Kgm MOMENTO FLETTENTE TOTALE = (429+184+2,8+12,6) Kgm = 628,6 Kgm 14 SFORZO ALLA SEZIONE DI INCASTRO Mft x 102 = W1 628,6 x 100 = = 1366 Kg/ cm2 46 6000 Kg/cm2 Carico di snervamento 3800 Kg/cm2 Carico di sicurezza 2000 Kg/cm2 > 1366 Kg/cm2 Carico di rottura VERIFICA DEL BLOCCO DI FONDAZIONE a = 0,9 m b= 0,9 m c= 1,0 m e= 0,8 m MOMENTO DI ROVESCIAMENTO Mft x (H + c) Mr = H = 628,6 x(11 + 1) = 685 Kgm 11 VOLUME DEL BLOCCO 0,9 m x 0,9 m x 0,9 m = 0,81 m3 15 16 Coefficiente Ms 742 Ks = = = 1,1 > 1 Mr 685 COEFFICIENTE DI STABILITA' Ms 1732 Ks = = = 2.53 > 1 Mr 685 CALCOLO DELLA PRESSIONE SULLA FONDAZIONE E= M/N = 49700/1941 = 25,6 - 0,16 σf = (N/ axb) [1± (ex6/b)] = ( 1941/90x90) [1± (26x6/90)] = +0,62 Il valore risulta inferiore alla resistenza del terreno che è di 0,8 Kg/cm2 17 - RELAZIONE ILLUMINOTECNICA - La relazione illuminotecnica si compone di 7 progetti evidenziati negli stralci delle planimetrie allegate e così riassunti: - Progetto n. 3385 A : Illuminazione stradale sezione 1 AG.3 cut-off vetro piano con nuova ottica tipo Athena - Installazione cimapalo con inclinazione : 0° Lampada 150 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 17.200 lumen Altezza del palo fuori terra ( misurato al punto luce ) H = 8,00 metri Distribuzione unilaterale con interdistanza tra i pali : 30,00 metri - Progetto n. 3385 B : Illuminazione rotatoria stradale AG 400 cut-off vetro piano - Installazione cimapalo con inclinazione : 0° Lampada 400 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 55.500 lumen Altezza palo fuori terra ( misurato al punto luce ) H = 12,00 metri Distribuzione perimetrale sulla circonferenza esterna - Progetto n. 3385 C : Illuminazione parcheggi AG.3 cut-off vetro piano con nuova ottica tipo Athena - Installazione cimapalo con inclinazione : 0° Lampada 150 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 17.200 lumen Altezza del palo fuori terra ( misurato al punto luce ) H = 8,00 metri Distribuzione bilaterale alternata quin-conce con interdistanza tra i pali : 37,00 metri su entrambi i lati - Progetto n. 3385 D : Illuminazione pista ciclopedonale POLO 1 cut-off vetro piano con ottica tipo ciclopedonale - Installazione cimapalo con inclinazione : 0° Lampada 70 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 6.500 lumen Altezza del palo fuori terra ( misurato al punto luce ) H = 4,50 metri Distribuzione unilaterale con interdistanza tra i pali : 26,00 metri - Progetto n. 3385 E : Illuminazione stradale sezione 2 ( strada con marciapiede e ciclopedonale opposta ) 18 Lato strada : AG.3 cut-off vetro piano con nuova ottica tipo Athena - Installazione cimapalo con inclinazione : 0° Lampada 150 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 17.200 lumen Altezza del palo fuori terra ( misurato al punto luce ) H = 8,00 metri Distribuzione unilaterale con interdistanza tra i pali : 30,00 metri su entrambi i lati Lato ciclopedonale : POLO 1 cut-off vetro piano con ottica tipo ciclopedonale Installazione cimapalo con inclinazione : 0° Lampada 70 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 6.500 lumen Altezza del palo fuori terra ( misurato al punto luce ) H = 4,50 metri Distribuzione unilaterale con interdistanza tra i pali : 30,00 metri - Progetto n. 3385 F : Illuminazione passaggio pedonale n. 2 Proiettori PR/E-Pedonali - Altezza installazione da terra H = 6,00 metri Lampada 150 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 17.200 lumen - Progetto n. 3385 G : Illuminazione stradale sezione 3 AG.3 cut-off vetro piano con nuova ottica tipo Athena - Installazione cimapalo con inclinazione : 0° Lampada 250 watt vapori di sodio alta pressione tubolare tipo super da 33.000 lumen Altezza del palo fuori terra ( misurato al punto luce ) H = 11,00 metri Distribuzione unilaterale con interdistanza tra i pali : 40,00 metri 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117