134 2.4] ANTIMICROBICI ed ANTIINFETTIVI sistemici (Chemioterapici) 2.4.1] Principi di chemioterapia e resistenza microbica 2.4.1.1] Principi Sostanze scelte attentamente perchè siano attive solo sui microorganismi umani. Importante conoscere i processi biochimici. 1) Bisogna conoscere le vie metaboliche che esistono solo nei microorganismi e non nell' uomo (specifici dei microbi). es: Penicilline Sono sostanze naturali prodotte dai funghi per difendersi. Agiscono nei batteri inibendo la costruzione della parete batterica, che non esiste nell' organismo umano. Sono altamente specifiche. Vengono classificate come sicure perchè agiscono sulla costruzione della parete cellulare dei batteri mentre le cellule umana non hanno parete batterica rigida e sono insensibili. Interagiscono però anche con le proteine umane, perchè hanno anello β lattamico, è acilante aprendosi, dando funzione acida. Danno origine a proteine denaturate (acilate) che danno allergeni. Possono perciò dare sensibilizzazione. 2) Individuare, nelle sequenze metaboliche comuni (ad es: il ciclo di Krebbs), tappe differenziate tra metabolismo batterico ed umano. es: Sulfamidici Inibiscono una tappa nella preparazione dell' acido diidrofolico dei batteri. L' uomo assorbe l' acido folico (che è una vitamina), non il tetraidrofolico per cui è essenziale ed agisce a piccole concentrazioni. L' acido folico si riduce a diidrofolico e poi a tetraidrofolico (che serve alla sintesi degli acidi nucleici) attraverso due sistemi di enzimi. I batteri sintetizzano l' acido diidrofolico dall' acido p- amminobenzoico dapprima attivando la parte tetrapteridinica. Tappa comune con l' uomo è il passaggio da diidrofolico a tetraidrofolico. I sulfamidici agiscono a livello della diidrofolico sintetasi accupando il sito del substrato ed impedendo la creazione dell' acido diidrofolico. L' ultimo passaggio può essere inibito da sostanze molto specifiche per l' enzima del batterio (biguanidi, triazine, pirimidine). 135 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici OH METABOLISMO DELL' ACIDO FOLICO 2-3 ammino 4 idrossi 6 idrossimetil 7-8 diidropteridina H2N N O N H2N N Sulfamidici Solfoni PAS (p- ammino salicilico) OH H2N Acido Glutamico OH N N C OOH N N H 5 10 9 N 6 CH NH 2 4 3N H2N 2 N 1 N H Acido diiropteroico 7 N N O CH2 N C O N H Diidrofolico riduttasi CH COOH CH2CH2COOH BATTERIO Acido DHF Rid Acido THF Acido DHF DHF riduttasi Rid Acido THF N N NH CH CH2CH2COOH Biguanidi COOH Triazine Pirimidine (Trimetroprim) OH N H2N Rid C NH Acido diidrofolico H2N NH UOMO Acido folico COOH CH2 NH OH 8 Acido Folico (dagli alimenti) CH2O P O P OH OH O H Diidropterato sintetasi CH2 OH N NH2 CH N H 2P N Acido p-ammino benzoico C OOH CH2OH OH COOH H 2N N N CH2 NH N H O C Acido tetraidrofolico NH CH CH2CH2COOH COOH gruppo trasportatore dell' unità 136 3) Utilizzare molecole che agiscono sugli stessi processi metabolici ma in maniera quantitativamente differenziata. es: Sostanze arsenicali Sostanze (usate per la sifilide ma ora quasi abbandonate) agiscono come tiolo privanti. In alcune specie, soprattutto nei protozoi, ci sono proteine sempre con -SH esposto che risultano più sensibili agli arsenicali per cui reagiscono in modo più rapido delle proteine umane. Gli arsenicali agiscono anche sull' uomo ma nel caso della malattia del sonno, quando il SN è colpito, sono ancora validi. es: Antitumorali Altro caso di azione identica è quella degli antitumorali. Nell' organismo malato ci sono cellule anomale, che però hanno ancora caratteristiche uguali a quelle sane. Le cellule anomale hanno una più elevata capacità riproduttiva e si agisce su questo. Vengono però colpite anche cellule che hanno sempre capacità riproduttive, come quelle epiteliali e degli organi emopoietici con conseguenti danni al midollo osseo ed alle mucose. 2.4.1.2] Resistenza Le forme microbiche sono vive, si adattano ai cambiamenti; l' uomo non può prendere dosi troppo alte e troppo frequenti di farmaco altrimenti si ha assuefazione da parte del microorganismo e resistenza (se non lo eliminiamo lo rafforziamo). Si instaura per: a) attivazione di processi metabolici latenti b) modificazione della membrana c) produzione delle sostanze disattivanti1 "Resistenti": Batteri insensibili a determinati chemioterapici o antibiotici oppure che sono capaci di disattivare il meccanismo. "Resistenza crociata": Capacità di resistenza a chemioterapici diversi. "Resistenza naturale": Già del batterio, pur non essendo entrato in contatto con il farmaco (pseudomonas aeruginosa [Gram -] resistente alla penicillina G). "Resistenza primaria": Una parte dei ceppi del determinato batterio è diventata resistente per mutazioni, senza essere entrata in contatto con il farmaco (30- 60% Escherichia coli resistenti alla streptomicina). "Resistenza secondaria": Quando uno o più ceppi producono resistenza in seguito al contatto con il farmaco. E' di due tipi: a) resistenza di tipo streptomicina: dopo un contatto forte resistenza. b) resistenza tipo penicillina: dopo molti contatti. Trasmissione dati della resistenza: 1) Trasformazione: trasferimento diretto di DNA da una cellula all' altra 2) Trasduzione: parti del genoma vengono trasferite da una cellula lisata ad un' altra sana tramite i fagi 3) Coniugazione: il materiale genetico viene trasferito da una cellula all' altra per contatto 2.4.1.3] Chemioterapia Terapia con composti chimici per combattere infezioni da microorganismi, nonchè forme neoplastiche senza danneggiare l' organismo ospite. Cioè sostanze che abbiano massima efficacia sulle specie microbiche ma non sull' organismo (tossicità selettiva). 1 Esiste anche la via metabolica di attivazione del farmaco. FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici 137 Ehrlich: "Sterilizans magna" => agire subito con dosi le più alte possibili. Ciò che è vivo può difendersi per cui non usiamo dose minima per evitare fenomeni di resistenza ma quella più alta possibile. Per la chemioterapia bisogna: 1) conoscere l' agente infettante 2) misurare il grado di infezione 3) stabilire il chemioterapico più adatto 4) usarlo alla dose più alta Può essere utile una associazione di chemioterapici (polichemioterapia) con diversi tipi di meccanismo e possibilmente ad azione sinergica. E' usata anche per le forme neoplastiche. 2.4.2] Farmaci antibatterici 2.4.2.1] Derivati Solfonammidici (Sulfamidici) 2.4.2.1.1] Metodi generali di sintesi Primi antibatterici a largo spettro. Come le cellule reagiscono con i coloranti (la struttura proteica fissa il colore), dovrebbero esistere altre sostanze che si fissano sulle cellule. Si provò ad abbinare gruppi tossofori (tossici per microorganismi) con gruppi cromofori che si attaccano alle cellule. La chinina era attiva sulla malaria (era noto) ma se è attiva sui protozoi lo sarà pure sui batteri. Si passò alla diidrocupreina, a cui si modificò l' OH e si crearono eteri2. Già l' etere metilico (della diidrocupreina) era attivo: viata l' attività a livello polmonare contro i Gram + si prese in seguito la diidrocupreina (che è un fenolo) e la p- amminobenzen solfonammide diazotata e li si copularono (esperimento di Jacobs ed Heidelberg). Tale sostanza era in vitro inattiva. Invece in vivo era attiva ma non la si provò. Nel 1935 Mietzsch e Klazer sintetizzarono il Prontosil rosso (Cfr.) con la copulazione della m-fenilen diammina ed anch' esso era inattivo in vitro. Si copulò con altre sostanze (e risultava sempre inattivo in vitro) poi lo si provò in vivo su topi e risultò attivo contro staffilococchi e streptococchi. 2 Tali eteri avevano azione antibatterica. 138 OH H OH CH C H 3 CO H CH 2 N HO N Chinina C OH H CH 3 N Diidrocupreina Optochina N Riduzione Demetilazione CH 2 Copulazione CH C CH 2 N HO gruppo cromoforo (azoico) O H 2N Cupreina S N O OH N H C HO N gruppo acido fissante su proteina CH 2 N CH 3 N gruppo tossoforo W. A. Jacobs e M. Heidelberg (1919) O H 2N N S O NH 2 N Prontosil rosso H 2N inattivo in vitro in vivo azoriduttasi O H 2N Si vide poi che una azoriduttasi in vivo dava il NH 2 S O NH 2 H 2N + prontosil bianco che era la sostanza attiva. Questa molecola venne modificata acetilando un Sulfanilamide (p- amminobenzen sulfonammide) o Prontosil bianco [attivo] H 2N Tossico -NH2 per esaltare l' acidità. H acido salificabile L' H è molto acido e si salifica senza dare pH troppo acido in H 2N O H O S N C quanto i sali non idrolizzano facilmente. Come sale è delicato ed usato anche a livello oculare. CH 3 O Sulfacetammide STRUTTURA GENERALE O H H S N R' N R' = H o gruppo che si libera facilmente (facilmente riducibile) in vivo; in genere è sempre libero. R R = eterociclo. O EMIVITA 1) BREVE 2) MEDIA 3) LUNGA 139 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici Sulfametizolo 2,5 Sulfanilammide 11 Sulfametossipiridazina 37 Sulfatiazolo 4 Sulfametossazolo 11 Sulfadimetossina 41 Sulfisossazolo 6 Sulfadiazina 17 Sulfalene 65 Sulfametazina (Sulfamidina) 7 Sulfamerazina 24 Sulfadossina 150 Sulfacloropiridazina 7 Sulfisomidina 7,5 BREVE H2N O H S N O S N O O H 2N H 2N H 2N Sintesi Sulfatiazolo H3C H S N H S N H S N N H O Sulfanilammide H H 2N N S N N O Sulfadiazina O H S N H2N N O Sulfametossazolo O CH 3 N N N O Sulfisomidina S N N O Sulfamerazina O H S N H 2N CH 3 O CH 3 N N O Sulfametossipiridazina O CH 3 H N S N N O CH 3 O Sulfadimetossina S N O Sulfalene N N O CH 3 H 3 CO O H H2N S O N N H 3 CO O H CH 3 Cl H O H 2N N N O Sulfacloropiridazina CH 3 O S CH 3 LUNGA H O H 2N Sulfametazina (Sulfamidina) O O O CH 3 H O H 2N H2N S S N N O O Sulfisossazolo CH 3 O H 2N MEDIA N S CH 3 Sulfametizolo H N O H 2N N N N N Sulfadossina 140 O NH C NHR' CH 3 ++ RNH 3 Cl I NH 2 (CH 3CO) 2O O O C 2 H 5O C NH Cl O C 2H 5 C O Etanolo O S O NHR + H 2SO 4 + HCl Cloridrina solfonica NHR' O S NaOH O Etossicarbonil derivato NHR' II O NH 3 Cl Clorosolfonil derivato COCl 2 Fosgene C 2H 5O H Cl O Cloroformiato di etile clorocarbonato di etile Anilina NHR' NHR' HO S Anidride acetica 2 RNH 2 S O NH S O O NHR NO 2 C 2H 5O H S O NHR RNH 2 S O O NO 2 O NHR NO 2 NO 2 Cl 2 ∆ H 2O S NO 2 SCl NH 2 H2 RNH 2 ∆ Ossidazione S S NHR Na2 S 2 Cl p- nitroclorobenzene O Na decarbossilazione O IV O * III NH 2 OH + H 2O * NO 2 C S NH NH 2 NHR' NH 3 RCl O O NHR' cat. Rid. O S O Cl O S O NHR O S O NHR Si protegge l' -NH2 si effettua la sintesi e poi si deprotegge. Due modi per proteggere: con anidride acetica o con cloroformiato di etile. Si sceglie il secondo modo se alla fine per idrolizzare vogliamo condizioni più blande rispetto a quelle che l' acetil derivato richiede. Derivato protetto trattato con cloridrina solfonica (clorosolfonil derivato). Si parte dal cloruro di benzen solfonile sostituito in para col gruppo amminico protetto. La protezione dell' acetil derivato idrolizza in acido acetico e sulfamidico. I) Per bloccare Cl- si usa un ammina più basica di quella che facciamo reagire. II) Si sceglie se l' ammina è difficile da ottenere ma è più facile fare l' alogeno derivato. III) Sistema usato quando il cloruro solfonico potrebbe danneggiare l' ammina delicata. IV) Spesso si può usare direttamente il sulfamino nitrato che in vivo viene ridotto. 2.4.2.1.2] Meccanismo d' azione Sulfamidici sono batteriostatici ma ad una più alta concentrazione sono battericidi. Man mano che aumenta l' emivita, l' azione diventa infezione sistemica e possono colpire anche i protozoi (antitoxoplasma ed antimalarici). Certi passano anche la barriera emato-encefalica. Se R' è presente dev' essere in vivo facilmente liberato per poter tornare alla struttura attiva originaria. 141 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici NH 2 NH 2 Il sulfamidico agisce sulla sintesi dell' acido tetraidrofolico 6,9A° 6,7 A° inibendo la reazione con l' acido p- ammino benzoico per via di una similitudine di struttura: -O RHN C O Il sulfamidico occupa lo stesso spazio per cui si inserisce nel S O O sito di legame dell' acido benzoico. Impedisce così l' uso dell' acido p- ammino benzoico ai batteri e si sostituisce ad esso 2,4 A° 2,3A° I sulfamidici sono sostanze anfotere: H 2N O H S N dando falsi acidi diidrofolici. -NH2 ha carattere basico -H dell' -NHR ammidico ha invece carattere acdo e può essere facilmente perso. O R H 2N S N R OH O O HO H 2N S N R OPer vedere l' emivita bisogna farne il sale sodico (idrosolubile) ed iniettare in vena. Il primo, derivato dato dal metabolismo del Prontosil, è il più attivo. Se R = H si ha una diversità di penetrazione perchè l' aggiunta di R aumenta la lipofilicità dunque la penetrazione. E' importante quindi per l' attività l' aspetto geometrico- spaziale. Sono batteriostatici perchè l' acido p- ammino benzoico ed il sulfamidico competono fra di loro per l' enzima. Se inibisco il batterio e poi aggiungo acido p- ammino benzoico la reazione riprocede. Dipende dal rapporto delle concentrazioni. Alcuni sulfamidici sono battericidi. Germi sensibili: Gram + (staffilococchi e streptococchi [tutti]); Gram - (pneumococchi, meningococchi, streptococchi e β emolitici). Tanto maggiore è l' emivita e tanto maggiore è la possibilità che siano attivi contro i protozoi. Metabolizzazione (gruppo di attacco): - Acetilazione su N 4 - Glucuronazione su N 1 Ci sono sulfamidici (come la sulfametazina) che si acetilano meglio di altri. In genere l' acetilazione sul gruppo amminico in para forma metaboliti meno idrosolubili con depositi renali. Quando si prendono i sulfamidici bisogna: - bere molto perchè l' H acido può dare necrosi ai reni - associare sostanze alcaline per salificare H e dare pH basico alle urine. E' meglio associare due o più sulfamidici in modo che nessuno di essi raggiunga la soglia di solubilità. Talvolta possono dare sensibilizzazione, allergie, nausea, fotosensibilizzazione, diarrea, anemia emolitica3 (per chi è carente di glucosio 6 P deidrogenasi [la deficienza è congenita in alcune zone e può causare anemie]). Se hanno lunga emivita (somministrati per os) significa che si legano alle proteine plasmatiche però spesso possono spostare la bilirubina (bilirubinemia). 3 causata anche da aspirina, primachina, fenacetina, naftalina, nitrofurani e semi di fava. 142 EMIVITA : Tempo di dimezzamento di un farmaco: tempo necessario perchè la concentrazione ematica del farmaco dimezzi rispetto al valore iniziale. a) Sulfamidici con vita breve: disinfettanti delle vie urinarie in compresse da 1/2 gr ciascuna al giorno b) Sulfamidici a media o lunga vita: per infezioni sistematiche intestinali e dell' apparato digerente con tendenza ad avere azione antiparassitaria. Sulfacetamide H acido salificabile H2 N O H O S N C CH 3 O Sulfacetamide Ha pKa = 5,4 e per la sua acidità è usto sotto forma di sale sodico per le congiuntiviti. Sulfametossazolo4 O H S H 2N N N O Sulfametossazolo O CH 3 Usato in combinazione con inibitori enzimatici. Sulfametossipiridazina O H S N O CH 3 N N O Sulfametossipiridazina H 2N Sulfamidico con maggiore emivita = 1- 2 gr/ dì. Usato da solo. Sulfadiazina 4 AZOLI N O N3 O Ossazolo Furano N N3 S1 1 H Tiazolo Imidazolo DIAZINE O N Isossazolo N N2 1 H Pirazolo S N3 N2 1 Isotiazolo N 4 N2 N 1 Piridazina N 1 Pirimidina N 1 Pirazina 143 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici H 2N O H S N N N O Sulfadiazina Attraversa facilmente la barriera emato encefalica dato che non si lega alle proteine plasmatiche; utile per combattere la toxoplasma e la meningite. c) Sulfamidici a lunghissima emivita: usati come - profilattici: realizzano una lunga copertura anche con una sola somministrazione. - per infezioni sistematiche a lunga durata. POSOLOGIA E' impossibile raggiungere una dose unica: 1) forte dose per avere una giusta concentrazione ematica ("dose di attacco") 2) dose minore per conservare la concentrazione ematica. 2.4.2.1.3] Trimetoprim ed altri inibitori della DHF (idrofolico) riduttasi 5 Trimetoprim6 R H 3 CO O CH 3 Antibatterico che agisce sulla diidrofolicoriduttasi, anche al secondo livello inibitorio. Ha una azione specifica sull' enzima dei batteri; specificità 10.000 volte CH 2 superiore all' enzima dei batteri che all' enzima umano (anche nell' uomo è N presente quel passaggio di reazione). H 2N N NH 2 R = -OCH3. 1) Associazione7 detta "cotrimossazolo" (Bactrim): Trimetroprim 80 mg (inibitore) + Sulfametossazolo 400 mg (1:5). ≅ 0,5 g: dose che và bene per quasi tutti i sulfamidici. Attivo su Gram + e Gram - (tranne gli pseudomonas). Il rapporto efficace che si instaura in vivo a causa della diversa farmacocinetica è 1 mg/l di Trimetroprim + 20 mg/ml Sulfametossazolo (1:20). Azione sinergica: microorganismi insensibili ad uno dei due farmaci da solo (ad es: il proteus [Gram -]) sono invece sensibili alla miscela. Azione: Per le infezioni del tratto urinario (Gram -), digerente; utile contro salmonella, sighella, colera, gonorrea, pneumococchi. Nel caso dell' AIDS è facile che alla fine avvengano infezioni batteriche specie da pneumocisti carinae. 2) Associazione detta"cotrimazina": Trimetroprim 90 mg + Sulfadiazina 410 mg. (Kombinax). 3) Associazione detta "cotrimossazina": Trimetroprim 80 mg + Sulfametossipiridazina 120 mg. (Velaten). Man mano che si aumenta l' emivita si diminuisce il dosaggio. Vi è però resistenza tra i gram -: su di essi non funziona più poichè si irrobustisce la parete. Sintesi 5 Tipica domanda d' esame 6 MI9 9377 7 Associazione da evitare è Penicillina G e Procaina che danno derivati ac. p- amminobenzoico 144 OH HO O CH 3 H 3 CO H 3 CO O H- H2 o cloruro di tionile C CO O H O CH 3 H 3 CO O O CH 3 CH CH cat. (Pd avvelenato) di Rosenmund CN CH 2 H 3 CO HC H2 C O H O CH 3 CH 2 H 3 CO O CH 3 O C 2H 5 Claisen con estere etilico dell' ac. formico CN Rid catalitica acetonitrile O CH 3 O CH 3 O CH 3 O CH 3 O H 3 CO Cl O CH 3 H 3 CO O HCH 3 CN O CH 3 O CH 3 PCl 3 O C H 3 CO O CH 3 idrolisi (CH 3 ) 2 SO 4 CO O H O CH 3 O CH 3 O CH 3 OH O CH 3 H H O eq. tautomerico C CH 2 C CH 2 CH O CH 3 H 3 CO O CH 3 H CH 2 C H 2N NH 2 Guanidina H 3 CO O CH 3 O CH 3 H C N C C CN H 3 CO HN O CH 3 O CH 3 O CH 3 OH C H H 3 CO + C CN CN O CH 3 OH NH 2 H 2N CH 2 C N N C C NH 2 H 2N .. CH 2 HN CH 2 N N NH 2 H 2N N N NH 2 H Acido gallico (se venisse decarbossilato sarebbe un trifenolo) metilato [con solfato dimetilico che è un alchilante in ambiente basico; cancerogeno perchè reagisce bene con gli elettroni], idrolizzato, alogenato; poi riduzione di Rosenmund ("impura") con catalizzatore avvelenato con chinolina che non mi riduce altri gruppi; condensazione con acetonitrile in ambiente basico ed anidro ("catalisi basica"); riduzione catalitica, sintesi di Claisen: condensazione con formiato di etile o estere formico [un estere etilico] (il metilene attivato reagisce con il formiato e se ne và una molecola d' acqua), equilibrio tautomerico del gruppo aldeidico in posizione β rispetto al gruppo nitrilico e su quel carbonio addizione antimarkownikoff della Guanidina. Tetroxoprim R = -OCH2CH2OCH3. Associazione detta "cotetroxazina": Tetroxoprim 100 mg + sulfadiazina 250 mg Brodimoprim R = -Br. 2.4.2.1.4] Sulfamidici non assorbibili con indicazioni specifiche Usati i primi tempi per infezioni da pneumococchi, mentre oggi sono usati per dermatiti di origine batterica e soprattutto per dermatiti erpetiformi (simili all' herpes). Sulfapiridina H 2N O H S N O Sintesi 2 N 145 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici CH 3 CH 3 C C O O NH NH NH 2 L' ammino piridina è preparata con la idrolisi reazione di Chichibabin: piridina e sodio ammide a 200°. O S O H 2N O N S O O S NH H Cl NH N N Salazosulfapiridina HO OC HO N N O H S N O Salazosulfapiridina O o sulfasalazina. Prodotto di azotazione della precedente con copulazione con acido salicilico. N Copulazione in para rispetto ad -OH ed in meta rispetto a -COOH. Usato per la colite ulcerosa: malattia cronica non specifica della mucosa che dal retto và fino al colon. HO O C Metabolismo: si riduce con salazoriduttasi a livello del colon in 5 ammino salicilico (5 ASA) + HO NH 2 sulfapiridina. Il 5 ASA è attivo perchè impedisce la formazione delle prostaglandine e fa diminuire l' irritabilità intestinale. La flora batterica non viene distrutta per cui non è un 5 ASA antibatterico; infatti non è coinvolta la parte sulfamidica. Usato per casi immunodepressivi ed infiammatori. Olsalazina HO O C HO CO O H N N OH 5 ASA diazotato e copulato con un altro 5 ASA. Precursore metabolico del 5 ASA però stavolta abbiamo due molecole dalla riduzione. Attivo sul morbo di Crohn8 simile alla colite ulcerosa. 2.4.2.1.5] Veri e propri sulfamidici non assorbibili Tre sulfamidici usati per la disinfezione intestinale con Streptomicina e derivati. Si attaccano sui batteri dove è presente un' amidasi che stacca la parte acilica e lascia attiva la sostanza. Attività suicida. Ftalilsulfatiazolo9 Sulfatiazolo + anidride ftalica. Assorbimento solo al 2% a livello intestinale. 8 Malattia infiammatoria cronica dell' intestino. 9 MI9 7184 146 O H O H C N S N C N S O Ftalil sulfatiazolo OH O Succinilsulfatiazolo10 O HO C O H O H C N S N (CH 2 ) 2 N S O Succinilsulfatiazolo Sulfatiazolo + anidride succinica. Assorbimento al 6%. an. Succinica Sulfaguanidina O H S N H 2N NH C Assorbita al 10%. NH 2 O Sulfaguanidina Sintesi O C NH CH 3 Calcio cianammide e poi NaOH =(NH3)=> ammide dell' acido carbonico oppure + O C NH Guanidina e si ha direttamente l' CH 3 O NaOH CaN-CN S ammide. O Bisogna NH NH 3 S Cl NH Guanidina NH 2 H 2N C C NH 2 CH 3 H 2O Guanidina. O S O perchè contiene due atomi di N H+ idrolisi acida pronti per formare un ciclo quindi O C H 2N S O NH NH NH Solfoguanidina protetta MI9 8679 protona il gruppo -NH2 della La sulfaguanidina è importante NH 10 le essere fatto in ambiente acido che O O scegliere condizioni di idrolisi che deve CN O poi H 2N C + NH 2 altri tre sulfamidici, che ora vediamo. E' un punto di partenza. 147 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici ALTRI SULFAMIDICI Sulfadiazina H 2N O H S N O N N Sulfadiazina Sintesi O O NH O C S NH CH 3 O O S H 2N CH NH CH CH CH 2 O CH C CH 2 Alcool propargirico OH Sulfamerazina CH 3 H 2N Sintesi O H S N N aldeide propargirica O α − β insatura MnO 2 Ox. CH idrolisi NH 2 O S N N O Sulfamerazina O N N Aldeide propargirica NH N .. C O CH 3 NH NH C C α- insatura β son triplo legame. β addizione anti markownikoff. 148 NH O H 2N S O O O C NH CH 3 O H O C C CH O β addizione NH CH 3 β eliminazione O O S C C N CH 3 C O NH 2 CH 3 O OH H N C CH 3 C Acetone + O N N N N H 3C H 3C CH 2 H C CH 2 Estere etilico dell' acido formico O C Formil acetone CH 3 Abbiamo prima β addizione e poi β eliminazione di acqua. E' un β dicarbonilico e tende a stare in forma enolica. Sulfametazina CH 3 H 2N O H S N O Sintesi N N CH 3 Sulfametazina (Sulfamidina) O NH eq. enolico Sintesi di Claisen con etilato sodico in acido acetico S NH NH NH HO NH S C 149 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici NH O H 2N S O O O C NH CH 3 O CH 3 O NH HO C C CH NH O β addizione C S C NH CH 3 β eliminazione O O C NH 2 CH 3 O O S O NH NH NH H C OH C 3 N C N CH 3 S C N N CH 3 N N CH 3 CH 2 H 3C H 3C CH 3 eq. enolico O CH 3 C CH 2 O C Acetil acetone: Estere etilico dell' acido acetico + acetone in etilato ed acido solforico CH 3 Potremmo anche fare aldeidi + guanidina ed il prodotto addizionarlo al clorosolfonilderivato. Mafenide Non è un sulfamidico perchè al posto del gruppo amminico ha un gruppo O H 2N S CH 2 metil amminico. NH 2 Ha un uso topico come acetato. Attivo sullo Pseudomonas (Gram - e Gram O Mafenide +), su batteri anaerobi (cancrena gassosa). Usato in soluzione 2- 5% per otorinolaringoiatria. Basta interporre tra il gruppo amminico e l' anello un -CH 2 per far si che non stia nel sito dei sulfamidici. Sintesi NH 2 N 2+ CN CH 2 H2 CN - Parte dalla sulfamide che si cat. O S O O NH 2 S O NH 2 O S O NH 2 NH 2 diazota. O S O NH 2 Sulfanilammide Sulfacetamide o N-1 Acetil sulfammide; il sale sodico che sfrutta l' H acido dei sulfamidici è meno idrolizzabile e quindi più delicato per i tessuti ed anche batteriostatico. Usato per le 150 H acido salificabile H 2N O H O S N C O Sul f acet ami de congiuntiviti. CH 3 Per la Sulfametossipiridazina (usata da sola [uno dei sulfamidici più usati da soli]) e altre bisogna diminuire il gusto amaro. Ciò si fà alle spese dell' N sulfamidico, rendendo meno solubile e più gradevole il principio attivo, salificando. Sintesi CH 3 C NH 2 O NH NH 2 NH 2 idrolisi controllata Ac 2 O Se acetiliamo con anidride acetica la sulfanilammide operiamo su entrambi + O S O O NH 2 S O O NH C O C Sulfacetammide S NH O MI9 8747 O Acetilsulfonammide N N CH 3 S O NH 2 CH 3 O 11 O CH 3 CH 3 Sintesi O NH Sulfisomidina11 H 2N S gli azoti e l' acetile che si inserisce sul lato giusto è più difficile da fare entrare ma anche più duro da far uscire dunque rimane. 151 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici derivato 2-6 dimetil 4 ammino ammidico CH 3 CH 3 CN - CH 2 Na 160° C C - CH 2 C N N -N CH 3 N H 2O CH 3 CH 3 N O O S NH CH 3 C NH CH 3 N O CH 3 N O S NH H 2N NH 2 O CH 3 CH 3 :N CN + H2 H 2N :N N NH S NH C CH 3 C NH N CH 3 O O N O CH 3 Abbiamo trimerizzazione: uso tre molecole di acetonitrile: Na strappa un H al -CH3 dando un carbanione che attacca altre molecole di acetonitrile. Al posto del derivato guanidinico si può usare il clorosolfonil derivato protetto. Sulfametossipiridazina H 2N O H S N O CH 3 E' il più usato. Acetilata su N sulfamidico per avere un gusto N N O Sulfametossipiridazina gradevole ed è per questo usata in pediatria. In vivo l' idrolisi stacca l' acetile. Emivita lunga perchè si lega maggiormente alle proteine plasmatiche; gruppi metossilici favoriscono le interazioni. anche gruppi metilici influiscono. Sintesi O H 2 NNH 2 O O O H idrazina C addiz. C H C C O NHNH 2 OH O Semiidrazide dell' acido maleico ∆ H ciclizza H OH Cl H C C N N C N eq. tautomerico H N C O OH PO Cl 3 N N Cl * 152 CH 3 Cl * C O CH 3 N CH 3 O Na N N Metossido di sodio N O O NaHN S Cl NH 2 NH C CH 3 O Cl O NH 3 S C O O CH 3 NH O O O S Cl N NH C CH 3 O CH 3 N C NH O CH 3 N O N Cl O C NH S NH O Derivato cloropiridazinico protetto N O CH 3 idrolisi O 2N O N Acetilazione con an. acetica H 3C O NH N O NH 2 NHNa S N N O S O idrolisi O NH CH 3 H 3C O NH SO 2 Cl H 2N p nitrobenzen solfon cloruro S N O C O N N CH 3 N acetil sulfometossi piridazina CH 3 O Na N idrolisi O CH 3 O H 2 cat. Solfocloropiridazina Anidride maleica per costruire anello piridazinico con N in 1 ed in 2. Aggiungendo idrazina e scaldando si perde acqua. Tautomerizza. Clorurando con POCl3 si ottiene il composto base per le successive sintesi: il 3-6 dicloro piridazina. Sulfalene H 3 CO O H S H 2N N O Sulfalene N N Antibatterico, antiprotozoario ed antimalarico. Sintesi12 12 Hofmann = Br 2 + NaOH O RC NH 2 BrO ipobromito [RNCO] isocianato RNH 2 153 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici H C C H + NH 3 O Pirazinammide + 2 CO 2 N C NH 2 O H 2N N NaOH Hofmann N O H 2N N Br 2 N Br 2 urea H 2 NCO NH 2 ∆ N KMnO 4 N CO O H N N CO O H N Br N H N metossido Br di sodio Cl S O CH 3 H O idrolisi O Br CH 3 O Na N NH 2 N O CH 3 cat. O N S NH 2 H2 NH 2 O NH 2 N N S NHR' N NH 2 N O CH 3 O NHR' O O CH 3 N Si parte dal gliosale che si condensa con la o- fenilendiammina. Segue ossidazione con KMnO 4 a carico dell' anello benzenico e si ottiene l' acido pirazin bicarbossilico che con urea dà la pirazinammide: un ammide che oltre ad essere un intermedio è importante di per se contro la TBC. Questa ammide viene trattata con la reazione di Hofmann con Br2 (come ipobromito in OH-). Si bromura. Si aggiunge metanoato di sodio in quantità calcolata in modo da sostituire un solo Br (quello in orto per motivi sterici: il Br è ingombrante ed il metanoato entra in 3 per ridurre la distorsione della molecola). Idrogenazione catalitica per staccare il bromo ed addizione della clorosolfonil ammina protetta. 2.4.2.1.6] Sulfamidici pentatomici Disinfettanti delle vie urinarie ora in disuso. Sulfatiazolo13 H 2N O H S N O N S Sulfatiazolo Sintesi Acidificato 13 MI9 8739 con acido 154 CH 2 O CH O CH 2 C CH 3 Acetato di vinile Cl 2 CH O CH Cl C O CH 3 N Cl HS C C O O Derivato aldeidico alogenato CH 3 CO O H Hg + +(cat.) Cl H CH 2 Cl succinico N NH 2 CH 3 Tiourea S NH 2 o oftalico non assorbibile quindi usato come NH 2 disinfettante intestinale. NHR' C S NH 2 NH 2 CH CH Acetilene SO 2 Cl O S O H 2O N H Rid. N S CH 2 Ftalilsulfatiazolo O H O H C S N N N S O CH 2 CO O H Sintesi O O Sulfatiazolo O H O H C N S N CH 2 CO O H O anidride Ftalica Sulfametossazolo14 O H H 2N 14 MI9 8709 Usato S N O Sintesi S O CH 2 N in associazione con il Trimetroprim (co e trimossazolo[Cfr.]). Non indica la corretta posizione dei due N O CH 3 atomi ma indica soltanto la presenza di O ed N. 155 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici O O C 2H 5O Claisen O CO O C 2 H 5 CO O C 2 H 5 Estere ossalico H 3 C C CH 3 Acetone H 2 NNH 2 H 2N H O N C ∆ C CH 2 C H 2N O O C C CH 2 N OH OH C O tautomeria C H O 2 5 C C N CH 3 O idrossilammina CH C HO NO N3 ∆ N O O idrazide CH 3 .N. C ∆ N H C N O Acido carbommico N CH 3 O CH 3 ∆ O O isocianato CH 3 O C 2H 5 OH C O C O N H N H S O S O N H N H H 2N N HO N N Acilnitrene Perdita azoto gassoso O N O C CH 3 C O H HO O C C 2H 5O CH 3 CH 3 estere etilico dell' acido piruvico o ossalil acetone O N idrazina Curtius C 2H 5O CH 3 NH 2 H 2O O + CO CH 3 2 O H C2H5O C N O S Cl O O O N O N CH 3 O H N N O S O CH 3 O CH 3 Si parte dall' estere ossalico: si condensa con l' acetone (Claisen) e si ottiene ossalil acetone o estere etilico dell' acido piruvico (estere di α chetoacido). Aggingo idrossilammina e la forma tautomera ciclizza. Con idrazide (Curtius) e poi con HNO2 (Acido nitroso)ottengo un idrazide che scaldando perde azoto, l' acetonitrene traspone ed abbiamo l' isocianato. A caldo si forma un acido carbammico che si decarbossila. Si forma un anello delicato per cui si addiziona l' ossimetilcloro derivato invece del cloroderivato puro. Il gruppo protettivo estereo è facilmente idrolizzabile in alcool etilico + acido carbonico che decarbossila e dà il Sulfamidico. 2.4.2.2] Farmaci per la disinfezione delle vie urinarie Sono indicati 1) I sulfamidici a breve durata ("Bactrim" [Cfr]). Spesso sono infezioni causate da Gram - (escherichia coli [90% infezioni urinarie e 50% delle infezioni in generale], proteus, pseudomonas eruginosae, klebsiella). Sono dotati di un enzima (ureasi) che che decompone l' urea in NH3 e CO2 perciò se si ha una infezione il pH delle vie urinarie passa da acido a basico. Molti batteri, però, sono attivi a pH acidi. 2) Le penicilline specie ad ampio spettro e per os (ampicillina, amossicillina ed indolilcarbenicilline). 3) Le cefalosporine (soprattutto quelle per os). 4) I derivati ammino glucosidici (amikacina, kamicina, gentomicina, tobromicina). 5) Macrolattonici e micromicine (os). 6) Tetracicline (os). 7) Fosfosicina trometamolo (os). 156 2.4.2.2.1] Urotropina Urotropina C OOH HO NH O C H2 C OOH Vecchio farmaco forse cancerogeno. Serve in chimica C CH organica per trasformare alogeno derivati in ammine primarie15. Acido mandelico Acido ippurico N struttura particolare ("adamantanica") composta da tre anelli: è una esametilentetra ammina. E' N N N Ha una base monoacida anche se ha quattro N che sono però N N N tutti N equivalenti (uno solo è basico). N Se trattiamo con acido si monoprotona e se eccediamo la struttura si disfa e dà origine a 4 moli di ione ammonio. Viene somministrata per via orale (pochi grammi al giorno) e con capsule gastroresistenti ("cheratinizzate") perchè non resiste all' acido. Si devono sciogliere solo a pH intestinale. Arrivate al pH acido delle urine, l' urotropina si scinde e dà aldeide formica che disinfetta reagendo con i microorganismi patogeni ma anche con le proteine umane. a pH 6 si scinde al 6%; C OOH HO a pH 5 si scinde al 20%. NH O CH2 C OOH Si è cercato di salificarla con acidi per renderla più attiva su Gram -: C CH con acido metilencitrico in proporzioni 1:1 = "Elmitolo". Sono stati fatti sali con l' acido Mandelico ("mandelato di urotropina") o con l' acido Ippurico (m benzilglicina ipurato) (Cfr.) e Acido mandelico di quest' ultimo se ne danno anche 10- 15 g. Acido ippurico Sintesi 1) Urotropina: 4 NH3 + 6 CH2=O (aldeide formica) =(∆)=> 1 Urotropina + 6 H2O. 15 1) Reazione di Sommelet (1913) RCH 2 RCH 2 X + Urotropina C 6 H 12 N 4 + X - H 2O RCHO ∆ 2) Reazione di Delèpin (1895) RCH 2 NH 3 + X - RCH 2 X + Urotropina RCH 2 NH 2 Rendimento 70%: più conveniente della sintesi di Gabriel; reazione simile a Cannizzaro 3) Reazione di Duff a) OH Urotropina OH CHO b) Urotropina NR 2 O HC NR 2 157 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici 2) Acido Metilencitrico: HO CH2 C OOH CH2 C HO C O H 2C H+ CH2 O O CH2 C OOH C C C OOH CH2 C OOH O O 2.4.2.2.2] Derivati 5 nitrofuranici Derivati del furfurolo o 5 nitro 2 furoaldeide. Sostanze 2 4 O2N O CH attive su Gram - e Gram + ma tossiche per l' uomo e per NR i Gram + meno efficace dei sulfamidici. Nifurossima16 Nitrofurossima O 2N O CH N o 5 nitro 2 furancarbossaldeide. Topico antiinfettivo contro OH tricomonas e funghi. Sintesi Furfurolo + idrossilammina in alcool Nitrofurazone17 O 2N O CH N Semicarbazone o Nitrofurazone N C NH 2 H o semicarbazone. Uso esterno cutaneo per le ustioni. Antibatterico per batteri insensibili ad altro. Insensibile al O sangue ed al pus. Furazolidone18 Furazolidone O 2N O CH N O N Antidiarroico usato come disinfettante intestinale perchè veniva poco assorbito. Ora usato in veterinaria come antiinfettivo ed anti trichomonas esterno (antiprotozoario). O Furaltadone19 CH 2 O 2N O CH N O N N O o Furazolina. Come il Furazolidone (Cfr). Furaltadone Impiego veterinario. O Nitrofurantoina20 o Furantoina. Viene usata ancora per l' uomo (Furadantin). Ha uso sistemico contro le cisti. Per os 58 mg/Kg pro die. Usato per infezioni gravi. Inibisce formazione anaerobica di Acetil CoA (dal piruvato) nei 16 MI9 6360 17 MI9 6422 18 MI9 4151 19 MI9 4145 20 MI9 6421 158 O O 2N O CH N N N Nitrofurantoina H O batteri. Il suo gruppo acetico dà danni epatici. Si fà fatica ad eliminarla. Può subire riduzione ad idrossilammina e diventare tossica. Emivita breve. Ben assorbiti ed eliminati. Clearance massima così rapida da non raggiungere livelli ematici attivi ma i livelli renali sono elevati. Inibiscono la sintesi di enzimi e ledono il DNA per cui sono mutageni. Controindicazioni: granulocitosi o neuropatie, danni epatici, intolleranza gastroenterica. Sintesi C O O H O CH Furfurolo (idrolisi dei pentosi con acidi) O 2N O CH O nitrato di acetile (anidride mista) O O C O N O O C CH 3 C CH 3 CH 3 CH O C CH 3 O protezione gruppo aldeidico O CH 3 O C CH 3 O Ac2 O O O O O O O 2N C CH 3 C CH 3 CH O O O Acido nitrico + Anidride acetica O CH N Cl H N H2N O CH 2 C + C O CH N N N H N N H O + CH O C 2H 5 NH 2 O H+ idrolisi O H 2 N NH C NH 2 semicarbazide O 2N O O Semicarbazone + etere etilico ac. monocloracetico O O CH N N N CH H O O 2.4.2.2.3] Derivati Chinolonici O 5 B 4 A 6 CO O H 1-4 diidro 4 osso 1 alchil (piridin) 3 carbossilico con anello condensato in 5- 6 Sono derivati Piridonici condensati, tutti tranne la cinoxacina. I più importanti sono i derivati Fluoro N1 chinolonici. Sono detti "antibiotici" anche se sono di R origine sintetica e non naturale come gli altri antibiotici. 1-4 diidro 4 osso 3 piridin carbossilici con anello condensato in 5 e 6. In genere hanno una funzione carbossilica, una funzione chetonica ed un anello aromatico; quelli recenti anche un gruppo basico (specie piperazina) e F. Acido Nalidissico21 21 MI9 6179 159 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici O 5 4 CO O H 3 o "Negram". Fu il primo usato in terapia. Attivo solo sui Gram - tranne lo acido nalidissico 7 H 3C N N1 8 Pseudomonas ed il Proteus. Dosi 2-4 g pro die. Emivita: 6 ore (breve quindi efficace sulle vie urinarie). Rapida insorgenza di resistenza batterica. C 2H 5 Sintesi O O C 2 H 5O CH 2 C 2 H 5O estere ortoformico o ortoformiato di etile C C 2H 5 O C 2H 5O C O estere malonico C 2H5O CHCl 3 O + CH C 2H 5 O C O C 2H 5 C C H 3C cloroformio + etilato sodico N H 3C H CH O C 2 H 5 N O C 2H 5 O C C 2 H 5 O Na O N N H C 2 H 5I K 2 CO 3 O H O C ∆ β eliminazione O C 2H 5O C α C C 2H 5O O C 2H 5 H 3C β addizione β CH O idrolisi O C 2H 5 + C N H 2N CH 3 N 2 ammino 6 N O C 2 H 5O H etossimetilen malonato dietilico H 3C N C N O O N C 2H 5 O C O C 2H 5 H 3C N H N OH Acido nalidissico C 2H 5 β addizione seguita poi da una β eliminazione. Acido Ossolinico22 O CO O H O acido ossolinico O N Più potente dell' acido Nalidissico ed usato subito dopo sui Gram - ma presentava resistenza crociata con l' acido Nalidissico. Dose 1- 1,5 g pro die. Usato nell' uritrato. Suo contemporaneo è la Cinoxacina. C 2H 5 Cinoxacina O CO O H O O N N Cinoxacina Si assorbe rapidamente. Usata nell' Uronorm per l' Uretrite Gonococcica. C 2H 5 Acido Piromidico23 N Chinolina 22 MI9 6762 23 MI9 7286 N N 1-8 Naftiridina 160 O CO O H N N acido piromidico N Ha parte pirimidinica e pipiridin 4-one condensata. Attivo su altri Gram N - e su qualche Gram +. Si trova nel Pirodal. C 2H 5 Sintesi Cfr. Sintesi dell' acido Pipemidico. Acido Pipemidico24 O CO O H N acido pipemidico N N N N H Ha parte pirimidinica e pipiridin 4-one condensata. Attivo su altri Gram - e su qualche Gram +. Si trova nell' Urotractin. C 2H 5 Sintesi NH 2 NH C C S NH2 HS isotiourea (CH 3 ) 2 SO 4 H 3C S C + C solfato metilico NH2 H HO NH C NH2 HO β addizione e β eliminazione CH N H 3 CS O N eq. tautomerico O CH CH H OH H N H 3 CS C 2H 5O C C CO O H N NH 2 C 2H 5O H 3C S N H 3 CS N NH 2 PO Cl 3 OH O O O C 2H 5 K2 C O 3 CH C 2H 5I H 3 CS O N N idrolisi CO O H N H 3 CS C 2H 5 N N C 2H 5 C O O C 2H 5 N H 3 CS O CO O C 2 H 5 N O C Cl N Semialdeide malonica con carbossilico in β CO O H α idrossiacido N H N O H 2 SO 4 conc. C H 2 CH2 H 3C S eq. tautomerico O C O H Solfato di S metil isotiourea NH 3 N Ac. piromidico N N H N HN NH H Ac. pipemidico Si parte dall' opportuna ammina sintetizzata a partire dalla tiourea metilata con solfato di metile. Si ottiene solfato di S metil isotiourea: una sostanza basica in cui se si protona N di -NH si ha una delocalizzazione e la molecola diventa simmetrica. Si fà reagire con la semialdeide malonica (man mano che reagisce il suo equilibrio tautomerico si sposta a destra), si clorura e si ammidifica. La vera reazione è tra questa ammina così ottenuta con il dietossimalonato dietilico; alchilo, idrolizzo e poi faccio reagire con piperidina (= acido pipemidico) o con pirolidina (= acido piromidico). 24 MI9 A13 161 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici A livello dell' ammoniaca occorrono cautele: se è in eccesso posso sostituire anche CH3S- con il gruppo amminico, perchè CH3S- è sempre reattivo, anche se Cl lo è di più. Rosoxacina O CO O H Vero chinolonico; meno utile per l' Uretrite Gonococcica; Rosoxacina ideale per la gonorrea il cui germe produce β lattamasi N (resistente alle penicilline): per cui è un ottimo succedaneo C 2H 5 delle penicilline. FLUORODERIVATI (specie piperazinici) Si distribuiscono meglio nei tessuti e sono meno tossici. F in O F 4 6 CO O H 6 fà si che siano più antibatterici, l' anello e la catena basica li fanno penetrare meglio nei tessuti (ottima cinetica e distribuzione). Usati anche per tessuti molli. L' R è un gruppo 7 N N N 1 tra l' etile ed il ciclopropile. In evidenza i gruppi essenziali. R R' Sono necessarie: 1) presenza di F 2) parte -COOH 3) funziona meglio con R maggiore di -C2H5 Sono sostanze ad ampio spettro d' azione sia su Gram + che su Gram - mentre Chinolonici sono attivi principalmente solo su Gram -. Molto più attive (la Ciprofloxacina è 64 volte più attiva del primitivo acido Nalidissico). Utili per la shigella, salmonella, tifo ed osteomieliti, per infezioni intestinali urinarie e respiratorie (polmoniti) e non danno facilmente resistenza. Usata come prova per la lebbra. Somministrate per os. Poichè entrano all' interno della cellula possono essere usati anche per forme interne alle cellule (protozoi e malaria). Sono escluse a livello pediatrico perchè provocano erosione della cartilagine negli animali non maturi. Agiscono sull' enzima DNA girasi che determina la configurazione spaziale complessandosi con esso e la molecola del DNA non può essere più compattata. Enoxacina O CO O H F Enoxacina N H N N N Unico non chinolonico tra i recenti chinoloni con alchile sull' N. C 2H 5 Flumechina Norfloxacina 162 O O F CO O H CO O H F Norfloxacina Flumechina N N H CH 3 N N C 2H 5 Sintesi Cfr Sintesi della Pefloxacina. Pefloxacina O CO O H F Perfloxacina N H 3C N Spettro molto ampio (anche Gram +); molto più attivo; Usato N anche per infezioni dovute a staffilococco aureo resistente C 2H 5 alla meticillina25 (Cfr.). Sintesi26 F F KI + O O CO O C 2 H 5 O F Cl NH 2 dietossimalonato dietilico Cl alchilazione C 2 H 5 I K2 CO 3 O N Cl NR N Cl N C 2H 5 CO O C 2 H 5 F HN idrolisi C 2H 5 CO O H F CO O H N RN C 2H 5 R=H R = CH3 N H Ciprofloxacina O CO O H F Ciprofloxacina N H N N E' uno dei più importanti. 64 volte più attivo dell' acido nalidissico ed emivita di 4 ore. Usato contro enterobatteri, pseudomonas, brucellosi. Ha un ampio spettro. E' attiva su ceppi multiresistenti. Sintesi 25 Penicillina resistente alle penicillinasi staffilococciche. 26 Vedi Sintesi dell' Acido Pipemidico per la sintesi del dietossimalonato dietilico. 163 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici δ+ O F O CO O C 2 H 5 δ− Cl CH 2 CO O C 2 H 5 C F C Cl Cl Cl Cl O F O C 2H 5 H Hg(O C 2 H 5 ) H2 C + + C O C 2H 5 H C C Cl HC Cl F C CO O H N Cl NH NH2 O Hidrolisi O O H acido F CO O C 2 H 5 C CO O C 2 H 5 CH # N Cl O C 2H 5 Cl Cl CO O C 2 H 5 F C Cl Cl O CO O C 2 H 5 F O C 2H 5 idrolisi CO O C 2 H 5 C O CO O C 2 H 5 O CO O H F N N HN N NH piperidina L' H acido permette di decarbossilare un solo -COOC 2H5 tramite un idrolisi acida controllata. Non si può usare C 2H5I per cui si deve usare questa diversa via di sintesi con intermedio enamminico. L' intermedio # lo si può ottenere con una reazione diversa con metilenmalonato (C δ + si C - e l' H si stacca).27 O Oδ+ F C Cl Cl δ− Cl H HC O F - C C ∆ idrolisi O F C O HC C C O C 2H 5 HN NH N O H- + NH H Cl Cl HN O C F CO O C 2 H 5 CO O C 2 H 5 CH N Cl NH enammina : NH Ofloxacina 27 Enammina: equivalente dell' enolo. .. N N .. N + - O La carica - reagisce ,acilando, con C O C H H CO O H O C 2H 5 R R R CH CH C OH R' O C R' en O H olo N 164 O CO O H F Ofloxacina N H 3C N N O CH 3 ALTRI DERIVATI CHINOLONICI Miloxacina O CO O H O Miloxacina O N O CH 3 DI SINTESI RECENTE Fleroxacina Lomefloxacina O O CO O H F CO O H F Fleroxacina N H 3C N Lomefloxacina N F N CH 2 CH 2 F H N F CH 3 Difloxacina O CO O H F Difloxacina N H 3C N N F F N CH 2 CH 3 165 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici LE PIU' IMPORTANTI Temafloxacina Tosufloxacina O O CO O H F CO O H F Tosufloxacina Temafloxacina N H N N N F H N N CH 3 F CH 3 F F 2.4.2.3] Farmaci Antimicobatterici Micobatteri della lebbra (Micobacterium leprae o bacillo di Hansen) e della tubercolosi o TBC (Micobacterium tubercolosis hominis ed il Micobacterium tubercolosis bovis) sono bacili e cioè una transizione tra i batteri ed i funghi: bastoncini non decolorabili con solventi acidi (acido resistenti), immobili, non sporigeni e di difficile coltivazione. Batteri atipici: normalmente non patogeni ma ora stanno acquistando importanza patogena nel caso dell' immunodeficienza ma non sempre vanno bene i classici antitubercolari. Possono essere usati per sperimentare antimicobatterici. Composti MIC µg/ml * Meccanismo di azione 0,4- 10 Inibizione sintetasi proteica; alterazione TBC: 1° scelta Impiego terapeutico A) NATURALI - Amminoglucosidici Streptomicina traduzione dell' m-RNA. Kanamicina 10 Idem. TBC: 2° scelta Amikacina attivissimo Idem. TBC: 2° scelta 5- 20 Inibizione alanin- racemasi; inibizione TBC: 2° scelta -Derivati amm. acidi Cicloserina costruzione parete cellulare. - Polipeptidi Viomicina, capreom Inibizione sintetasi proteica. TBC: 2° scelta Inibizione RNA polimerasi. TBC e lebbra: 1° scelta Inibizione uso ac. p- amminobenzoico. Lebbra: 1° scelta - Ansamicine Rifampicina 0,005- 0,2 B) SINTETICI - Aromatici Solfoni Acido p- ammino salicilico Tioacetazone 1 Idem; inibizione micobactine; non formazione TBC: 2° scelta inibizione PAB; TBC e lebbra: 2° scelta liberazione H2S ed inibizione catalasi. Diariltiouree (Tiocarlide, Tiambutosina) Liberazione H2S ed inibizione catalasi; TBC e lebbra: 2° scelta inibizione sintesi acidi micolici; 166 diminuzione sintesi proteica. - Eterociclici Etionammide e Protionammide 0,6- 2,5 Liberazione H2S ed inibizione catalasi; TBC e lebbra: 2° scelta inibizione sintesi acidi micolici. Isoniazide 0,02- 0,05 Inibizione sintesi acidi micolici; TBC: 1° scelta (inibizione sintesi NAD ?). Pirazinammide 12,5 Non conosciuto. TBC: 1° scelta Clofazimina 0,1- 0,5 Deidrog. enzimi trasportatori H2. Lebbra: 1° scelta 1 Inibizione sintesi proteica e DNA; TBC: 1° scelta - Alifatici Etambutolo interferenze con funzionamento poliammine e cationi bivalenti nel metabolismo RNA. * in vitro contro il Mycobacterium tuberculosis o bacillo di Kock se ci si riferisce a quella umana.28 Quello della lebbra non è studiabile in vitro. Hanno lento ritmo riproduttivo (quello della tubercolosi è di circa un mese. Ciò dipende dalla struttura della parete cellulare. Ciò porta resistenza a diversi antimicrobici (crociata). La parete è stata molto studiata. E' formata da: peptidoglicano (formato da due carboidrati azotati: N acetilglucosammina + acido muramico legati con legame β 1-6); al gruppo carbossilico dell' acido muramico sono legate corte catene di AA (L Alanina, acido D Glutamico, acido Meso- diamminopimalico, D Alanina).29 Attaccato alla parte micolica del glicolipide (formato da arabino- galattano + estere micolico) che è il 30% del peso secco. Gli acidi micolici sono ramificati con una lunga catena in α (C24- C29 ) ed in β un ossidrile. Oltre il 50% del peso secco è formato da lipidi: a) grassi = esteri di acidi grassi con trealoso b) cere b1) cere = esteri di acidi grassi + alcool 1° superiori b2) micosidi o glicolipidi = esteri di acidi grassi + polisaccaridi c) fosfatidi = acidi grassi ed acido fosforico esterificati con glicerolo; parte che favorisce la comparsa del tubercolo. 28 MIC = Minima concentrazione inibente. 29 La Placa M. "Principi di Microbiologia medica" pag 44 fig. 2.10 167 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici CO O H CO O H CO O H Altro componente è il "cord factor" = estere CH CH CH dimicolil trealoso (unione di 2 D glucosio tramite NH 2 (CH 2 ) 4 NH 2 (CH 2 ) 4 NH 2 NH (CH 2 ) 4 OH N Lisina R H2 N H O N C l' OH glucosidico) che favorisce la tendenza a crescere in colonie "cordali". Altro componente sono le micobactine che sono di 9 tipi: composti con struttura peptidica + gr estereo. C' è una lisina in cui l' -NH2 terminale è R' ' NH 2 C O gruppo idrosilamminico Cfr. sintesi del PAS O NH 2 R' R R R' ' C R' H O N N C C R' R' ' NH 2 NH 2 N diventato un gruppo idrossil- amminico. E' acetilato e può dare acidi idrossamici che chelano metalli, come il ferro (siderofori = trasportano il NH 2 ferro). Producono niacina (= acido nicotinico) e catalasi. 2.4.2.5.1] Antitubercolari 2.4.2.5.1.1] T.B.C. Prodotta dal micobatterium tuberculosis. Causa lesioni di tessuti (tubercoli) per incistazione dei batteri: cellule giganti che contengono i bacilli. Accesso per via aerea ed alimentare. Fonte principale: latte. La prima infezione è a livello polmonare, poi l' agente si diffonde danneggiando i linfonodi seguendo vie linfatiche, oltre che ematica, verso zone ad elevata tensione di ossigeno(rene e meningi). Può guarire quì o diffondersi ai polmoni e poi agli altri organi dove c' è ossigeno (è un batterio aerobio). Se l' infezione si ha nel bambino (ormai rara) può interessare l' epifisi delle ossa lunghe (tubercolosi ossea). La tubercolosi è detta miliare se è sparsa in tanti organi ed ha quindi rapida diffusione. Si è avuta una ricrudescenza nei paesi industrializzati [Europa, Canada] con 400.000 casi di malattia e in 1:10 di morte. Nei paesi sottosviluppati la percentuale di morti è molto più alta. Si praticherà la chemioterapia adatta, anche se i farmaci sono sempre gli stessi. In genere sono sostanze (a parte gli esteri e l' olio) poco lipofile. Sono attivi anche contro altri microorganismi. L' ideale è la polichemioterapia per il fatto che i micobatteri possono dare resistenza. L' immunoresistenza aumenta perchè la gente (barboni) effettua la cura per poco tempo e non la completa aiutando così i batteri a crearsi delle difese. Cfr. Guaiacolo OH O CH 3 Cfr. Etere monometilico dell' o- difenile. Molto usato fino al 1944. Eliminato in minima parte per via polmonare: si pensava così disinfettasse. La sua azione invece si basa sul fatto che è un Guaiacolo espettorante (la sua azione disinfettante è molto modesta). Sali d' oro Si usavano negli anni "30 in base alle osservazioni di Kock sull' attività dell' aurocianato. In genere i sali d' oro sono tossici ma sono ora usati come antireumatici. 1) Aurotiosolfato sodico Na3Au(S2O3)2 • 2H2O 2) Aurocianuro KAu(CN)2 168 Olio di Chaulmoogra30 n = 12 chaulmoogrico n = 90 ac. idnocarpico ( CH 2 ) n Usato in medicina popolare indiana contro la lebbra. Il esso la glicerina è esterificata con due acidi grassi ciclopentenici: idnocarpico (n= 90) e CO O H chaulmoogrico (n= 12) e con acidi grassi idrosolubili insaturi (acido Ricinoleico). 2.4.2.5.1.2] Anti T.B.C. Naturali Streptomicina 1944 importante. Viomicina 1951 Cicloserina 1955 Kanamicina 1957 Capreomicina 1960 Rifamicina 1965 Amikacina 1972 2.4.2.5.1.3] Anti T.B.C. Sintetici 2.4.2.5.1.1.1] Aromatici 2.4.2.5.1.1.1.1] Solfoni Solfoni Cfr. a lebbra. 2.4.2.5.1.1.1.2] Acido p- ammino salicilico (PAS) acido PAS CO O H OH (1946). Gli acidi aromatici (benzoico e salicilico) aumentano il consumo di ossigeno del batterio per cui i derivati benzoici possono inibire il suo sviluppo. La sua attività è in realtà diretta contro l' acido p- ammino benzoico che serve al batterio ed inibisce (con il valore di 1 µg/ml di MIC) la capacità del batterio della TBC di costruire l' acido diidrofolico. Per questo motivo non si possono spostare i gruppi carbossilico ed amminico (-COOH -NH2) se si vuole mantenere l' attività.31 NH 2 O CO O H C O H O OH C N OH NH 2 OH idrazide PAS NH NH 2 C O NH 2 Inibisce anche la formazione di micobactine. Il PAS è somministrato per os come sale di Na o K o Ca (10- 15 g pro die in quanto facilmente assorbito ed eliminato). Può portare a squilibri ionici e piccoli traumi alle faringi (molte compresse al giorno per molti giorni) perciò sono stati creati profarmaci più lipofili. 30 Fassina "Lezioni di Farmacognosia" pag. 80 31 L' estere fenolico in vivo ripristina il PAS. 169 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici I prodotti metabolici più comuni del PAS : N acetilderivato ed il derivato glicinico (analogo all' acido ippurico). H CO O H Si può sfruttare l' acetilazione per usare in associazione O C N CH CO O H OH 2 farmaci con uso meno frequente; es: streptomicina + isoniazide + PAS: il PAS non permette l' acetilazione della Ac. Ipoipurico isoniazide, che la disattiverebbe. Acetil derivato NH C CH 3 Si deteriora con il caldo. Il PAS non è più usato nella moderna chemioterapia. NH 2 O Sintesi CO O K SO 3H 2H SO 3H + 2H SO 3 H SO 3H + NaOH ∆ + 2H Rid. Solfonazione NO 2 NO 2 NO N OH OH H+ 100° Pressione (KOLBE) Fusione alcalina NH 2 OH CO 2 + KHCO 3 NH 2 m- ammino fenolo H PAS Prevalente NH 2 + CO OK OH OH + KO O C KO O C NH 2 NH 2 Gli isomeri bisogna separarli. 2.4.2.5.1.1.1.3] Tiosemicarbazoni O H N N H 2N S N S O CH R= 3 Derivano da sulfamidici con gruppo tiadiazolico pentatomico. I sulfamidici tiadiazolici in vivo erano inattivi ma in vitro no. R I più attivi come anti tubercolari sono i tiosemicarbazoni iniziali specie quelli delle aldeidi; specie se aromatiche o eteroaromatiche (le => Sulfametizolo (Cfr.) migliori sono le piridiniche). Sintesi H 2N S H C N H N C R R' HN H 2N C H S N N R idrolisi N SH N S O Ox N O CH R H 2N O R' HN N H 2N N con R' = O CH 3 N O N N S R S Cl idrolisi H S C S O R' HN O O H R S R' HN O Cl O H N S N C O N S C Ox. R' HN R O H N S N C O N SH HO R 170 Tioacetazone H H C N N Sono attive anche le sostanze in cui il gruppo RNH2 è sostituito da altri gruppi. C NH 2 Subatizone32 H S CH N N H C NH 2 CH N N C S N C H NH 2 S CH 3 O Il composto più attivo è il tiosemicarbazone della p- O S O CO O - acetilamminobenzaldeide: il Tioacetazone. C 2H 5 H 2N + CH 2 CH 2 O H CH 2 CH 2 O H Non è un inibitore dell' acido p- ammino benzoico ma il meccanismo non è noto. Non agisce con i sulfamidici. Non dà resistenza crociata con gli antitubercolari di prima scelta ma la dà con sostanze contenenti il gruppo -C=S. Il meccanismo d' azione sembra dovuto alla liberazione di H2S con conseguente inibizione della catalasi presente nei mitocondri. Tali sostanze hanno una tossicità variabile. Nei paesi sviluppati non si usa più, mentre si usa invece nel terzo mondo solo oppure in associazione con Isoniazide. Il tioacetazone presenta deboli proprietà antivirali per cui si passò alla sintesi del Metisazone per la vacinazione antivaiolosa. Sintesi H CH 3 O H C O H C Polisolfuro di sodio Na 2 S 4 Solfidrato di sodio NaSH Ox. NO 2 NH 2 @ p- nitrotoluene H H C H H 2N Ac 2 O Rid. NH 2 O C N C N N C NH 2 S NH 2 S Anidride acetica (Acetilazione) NH C CH 3 O Acetil p- ammino benzaldeide @ = La molecola in ambiente basico tende a condensare con se stessa. NH C CH 3 O 2.4.2.5.1.1.1.4] Diariltiouree H H 2N N C NH 2 S H R' ' N C S Tiocarlide 32 MI9 8659 33 MI9 9057 33 Azione su microorganismi e funghi. Le diariltiouree sono H N simmetricamente sostituite (confronta le due molecole). Per R' una buona attività almeno uno degli R dev' essere un ossialchile (-OR), cioè un etere. FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici 171 R'' = R'; R' = -OCH2CH2CH(CH3)2. E' un antitubercolare; è un tiocarbanilide (tiocarlide). Usato contro batteri resistenti al PAS e al Tioacetazone; inibisce la sintesi degli acidi micolici. Fanno diminuire la sintesi ureica Sintesi Aniline sostituite + solfuro di carbonio => si forma il composto con liberazione di H2S. Tiambutosina34 R'' = -OCH2CH2CH2CH3; R' = N-(CH3)2. Antilebbra. Sintesi p- butossifenilisotiocianato + Ammina sostituita (p- dimetilamminoanilina) => derivato tioureico. 2.4.2.5.1.1.2] Derivati eterociclici 2.4.2.5.1.1.2.1] Isoniazidi ed idrazidi varie Isoniazide H O C N NH 2 Molto importante. La scoperta dell' isoniazide, avvenuta nel 1952, fu casuale. N Isoniazide Ammide nicotinica O C NH 2 L' ammide nicotinica ha attività anti TBC in vitro ma è alquanto tossica ed in vivo se ne N Ammide nicotinica devono usare dosi troppo alte. Altri derivati O CO O H C NH NH 2 Se si considera l' acido nicotinico e l' idrazide si vede che N Acido nicotinico N Idrazide sono pochissimo attivi. Aldeide isonicotinica CHO CH N NH C NH 2 S L' attività vitaminica non è collegata con gli anti TBC. Si utilizza la parte piridinica tiosemicarbazone N e si considerano le aldeidi α e γ piridiniche. N γ piridinica Si usa L' aldeide α piridinica è poco attiva e tossica. piridina associata con il tiosemicarbazone della γ piridina attiva e poco tossica. Sintesi 34 MI9 9021 N CHO α piridinica 172 H O C N Cl NH2 O S O O C H H O N N S O H Na + - O S O Na 2 CO 3 + N Idrazide dell' ac. isonicotinico C O 160° Cloruro di Benzen solfonile + N Aldeide isonicotinica N N2 + Benzensolfinico sodico Per preparare il tiosemicarbazone si usa il metodo di Mc Fadyen Stevens35 a partire dall' idrazide dell' acido isonicotinico con cloruro di benzen solfonile. Si ha decomposizione con espulsione di azoto e formazione di aldeide e derivato solfinico salificato. La solfonil idrazide dell' acido isonicotinico si prepara a partire dall' idrazide dell' acido isonicotinico con solfonile di benzene. O Isoniazide H C N MIC = 0,05 mg/ml. Molto attiva; stà diventando un anti TBC di prima scelta. L' isoniazide è NH 2 il più importante anti TBC di sintesi, anche se sono stati fatti molti altri derivati che però sono tutti meno attivi. Se in posizione 2 mettiamo un acetile perdiamo attività, ma se mettiamo degli alchili sull' N più esterno abbiamo ugualmente azione, e se sostituiamo un solo H otteniamo un effetto eccitatorio (questo serve poichè la TBC N Isoniazide come malattia tende a deprimere) per via di un blocco delle MAO. H O OR C N N CH Sono attivi tutti quei composti che in vivo ripristinano l' isoniazide come gli isonicotinoidadrazoni di aldeide. O CH 3 R = CH 3 R = H = Vanillica.36 R =OH L' isoniazide agisce poco sui "micobatteri leprae" e sui micobatteri atipici e contro altri tipi di batteri. Battericida verso la TBC sui batteri in accrescimento, non a riposo. Sensibilizzante. 35 O R C O N N S H H O Acilbenzen solfon idrazide CO O H O CH 3 36 OH Ac. vanillico Ar 160° in Glicol O R C + H + N2 Ar S O 2 - 173 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici H 2N Meccanismo di azione: chela ioni metallici in forma normale 1) (1) o in quella tautomera (2) con R NH Me + + O C R O H 2N C NH cui forma un legame primario NH 2 2) con il metallo. O R C N Me N C R O NH 2 L' isoniazide inibisce la sintesi dell' acido micolico (acido grasso); si pensa che agisca come l' acido isonicotinico ma non si è sicuri. L' isoniazide si assume per os e metabolizzando può dare idrazoni con i chetoacidi, però il prodotto più importante è l' N acetilderivato. H H O C N N C Questa acetilazione è fortemente influenzata da un fattore genetico.37 Abbiamo CH 3 O L' N acetilderivato può idrolizzare ad acido isonicotinico ma in vivo può anche ossidare a carbanione (+COCH3) o a radicale libero acilico, tossici per il fegato e stimolanti SNC. N O C acetilatori veloci (scandinavi) e lenti (neri). H H N N CO O H C CH 3 O N idrolisi N H 3C C + NH NH 2 O L' isoniazide è attiva a concentrazioni MIC 0,02- 0,05 (solo la Rifampicina è così attiva). L' isoniazide è tossica specie se consideriamo che la terapia è molto lunga e porta a nefriti ed è dotata di epatotossicità. Assorbita per os si distribuisce metabolizzata. L' epatotossicità è aumentata dall' assunzione di Rifampicina o altri farmaci epatolesivi. Le nefriti sono legate alla competizione tra isoniazide e vitamina B 6 che viene eliminata più facilmente attraverso le urine per cui dare supporto vitaminico. Compete anche con chetoacidi essenziali (piruvico, ..). E' incompatibile con agenti ossidanti, aldeidi, chetoni ed antiacidi adsorbenti; interferisce con la determinazione del glucosio nelle urine e deprime il sistema microsomiale epatico. Sintesi: 37 è un carattere genetico autosomico recessivo. Racagni et alii "Farmacologia generale ed applicata" pagg. 357-8 174 O N N H3 C H3 C H3 C Zn in eccesso O O (si Ox) C C CH 3 OO C C O H C N N O C CH 3 H3 C H Tende ad espellere una molecola di piridina aromatizzando CH 3 C H N C CH 3 O Zn ∆ CH 3 CO O H H OO C N O CH 3 C Che diventa (CH 3 CO ) 2 Zn+ H 2 CH 3 e si ha trasposizione: acetile su O e H su C O Estere idrogenolisi sul gruppo estereo CH 3 CO O H O CO O H + N CH 2 CH 3 C CH 3 O H K Mn O 4 H2 N H+ N Catalita (HCl o N acido solforico conc.) Così ottenuto con la sintesi di Wibaut O O CH 3 C NH 2 H2 O NHNH 2 Idrazide N Acido isonicotinico esterificato con Fisher (alcool metilico + H+). Il cloruro acilico darebbe un derivato bisacilato per cui bisogna seguire questo metodo. L' acido lo si ottiene dalla γ alchil piridina ossidata da permanganato (la γ metil piridina è troppo cara, meglio la γ etil piridina). La γ etil piridina la si ottiene con la reazione di Wibaut (Piridina + Anidride acetica e polvere di zinco in eccesso (per redox = acetato di zinco). O Idrazide del PAS H C N NH 2 O OH Idrazide dell' acido cianacetico H C N NH 2 CH 2 CN Idrazide dell' acido cianacetico N Idrazide del PAS Usata in Sud America. L' acido cianacetico è un derivato dell' acido malonico. 2.4.2.5.1.1.2.2] Etionammide e Protionammide Etionammide e Protionammide38 S C NH 2 R = C 2H 5 R = C 3H 7 N R Derivano dalla sostituzione con S dell' O carbonilico della nicotinammide. L' attività diminuiva ma tornava ad aumentare spostando il gruppo tiocarbammidico da 3 a 4 si avevano molecole attive. Più attive in vivo che in vitro; il gruppo R rende più attiva la sostanza. R = C2H5 => Etionammide R = C3H7 => Protionammide Tubercolostatici. 38 MI9 3664 175 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici L' azione avviene attraverso l' inibizione 1) della sintesi degli acidi micolici e 2) della sintesi proteica non permettendo l' attacco di AA solforati. Non dà resistenza crociata con il PAS, aumenta secrezione urinaria ... Disturbi gastroenterici. Si possono ridurre. S O S C NH 2 C NH 2 Danno origine a neuriti tossiche. Durante la metabolizzazione si formano composti, di cui il principale è il solfossido che può perdere l' ossigeno. N N R R Sintesi: O C Piridina N C CH 2 CH 2 CO O H CO O C 2 H 5 CO O C 2 H 5 C O O R Dichetoestere C N NH 2 C O struttura lattonica R N Cianacetammide O N R CO O C 2 H 5 + O N NH 2 O CN H 2S N R HO N R C 2H 5O H H R = C 3H 7 C CO O H R R = C 2H 5 S R PO Cl 3 HO O C C O N PCl 5 oppure CO O H CH 3 Cl H H idrolisi HCl CO O C 2 H 5 CO O Cl C P 2O 5 R N R O NH 2 C O C 2H 5 NH 3 O C O C 2H 5 H2 cat. anidride fosforica N N R R Cl N R Si parte dall' estere ossalico condensato con un adatto metil- chetone in condizioni di Claisen . 39 Se R = C2H5 => butan 2-one; se R = C3H7 => pentan 2-one. CO O C 2 H 5 C NC CH 2 HO C NH 2 O R β addizione O CO O C 2 H 5 CO O C 2 H 5 NC CH C O HO CH CH 2 C C NH 2 O NC enolizzazione R O C CH 2 C C NH 2 HO R L' estere condensato reagisce in forma tautomera con la cianacetammide (β addizione e perdita di acqua). Idrolisi con HCl di gruppo estereo e nitrile. Si clorura infine con pentacloruro ed ossicloruro di fosforo; si acila con etanolo. Si effettua una idrogenolisi e poi una reazione con ammoniaca => si forma ammide e và via etanolo. Si disidrata infine con anidride fosforica (si ottiene un nitrile) e si termina con acido solfidrico. 39 EtO- poi neutralizzato con acido solforico. 176 2.4.2.5.1.1.2.3] Pirazinammide Pirazinammide O C N NH 2 E' un isostero (Cfr. antibiotici) con N al posto ci C. Energico anti TBC però dà epatotossicità e resistenza. Interferisce nell' eliminazione dell' acido urico e porta alla gotta; diminuisce l' efficacia dei farmaci antigotta. Non dà resistenza crociata con isoniazide si può quindi usare insieme. Da 2° scelta stà diventando N 1° scelta. Sintesi: O O C NH 2 C N N NH 2 Si effettua una sostituzione isosterica della nicotinammide. N 2.4.2.5.1.1.2.2] Cloiazimina Cfr a lebbra. 2.4.2.5.1.1.3] Derivati alifatici H 3C N-N isoprildiammina H CH N CH 2 H CH 2 N CH 3 CH Lo si studiò poichè era attiva contro la TBC sia in vivo che in CH 3 H 3C vitro e da questa molecola si arrivò all' Etambutolo. 2.4.2.5.1.1.3.1] Etambutolo Etambutolo40 o (+) (R,R)- 2,2' etilammino bis 1 butanolo. L' attività è H N HO CH 2 N HO CH 2 H H H presente in vivo e non in vitro, se l' ossigeno è alchilato. Contiene due C asimmetrici ma ha più piani di simmetria. Non è otticamente attivo perchè le due parti hanno attività ottica, ma si compensano tra loro come l' acido tartarico. Ha tre forme (meso e due enantiomeri (destro e levo) come nel caso dell' acido tartarico e non quattro. 40 MI9 3645 177 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici CH 3 D CH 2 H CH N CH 2 CH 2 H CH 2 O H N CH Si usa l' isomero R,R e Destrogiro [(d) o (+)] che è molto più attivo di CH 2 quello L (100 volte di più) e Meso (12 volte di più). CH 3 Notare che non consideriamo D o L ma il fatto fisico che sia destro o CH 2 O H levogiro. può essere alchilato CH 3 forma meso CH 3 CH 2 H CH N CH 2 CH 2 CH 2 O H CH 2 ruota la molecola di 180° sull’ asse C-C e si ottiene il medesimo NH composto. E’ uno solo e non una miscela come i racemi. CH 2 O H H C 2H 5 N C CH 2 CH 2 CH 2 Meso: composto che pur avendo atomi asimmetrici è achirale in quanto OH L' etambutolo chela ioni metallici con i doppietti elettronici di N ed O. Me Interferisce con spermina e spermidina (poliammine isolate nello sperma umano, e poi OH N CH H C 2H 5 trovate anche altrove). Agendo con essi (essenziali per gli acidi nucleici), blocca il DNA. CH 2 Tubercolostatico Sintesi: CH 3 CH 3 CH 2 Br 2 CH CH 2 CH 3 NH 3 CH 2 Br CH 2 CH H+ Et O H NH 2 CO O H CO O H racemo Esterificazione acido a bromo butirrico CO O H Ac. butirrico CH 3 CH 3 CH 2 CH 2 CH NH 3 + CO O C 2 H 5 racemo CH CH 3 Li Al H 4 NH 2 CH 2 CH NH 2 CO O C 2 H 5 CH 2 O H racemo DL racemo Liberazione cauta della base Riduzione oppure CH 3 CH 2 CH CH 2 O H NH 2 Cl CH 2 CH 2 Cl H 2 N CH 2 O H CH 3 CH 2 CH 2 Nitrogruppo NO 2 CH 2 O CH 3 CH 2 CH 2 O H Na B H 4 CH NO 2 Rid. CH 3 CH 2 CH CH 2 CH 3 Etambutolo CH 2 O H CH NO 2 Na B H 4 CH 3 CH 2 O H CH 2 CH NH 2 O CH 2 O H C C H H O H2 N Gliosale Riduzione CH CH 2 CH 3 Si parte dall' acido buttirrico bromurato oppure da nitropropano ed aldeide formica (=> 2 nitrobutanolo => riduzione). L' ammoniaca salifica il -COOH dando il -COONH4+ e poi si sposta sul -CHBr. Si ottiene il 2 amminobutanolo che con il dicloroetano simmetrico (oppure con il gliosale e poi la riduzione con idruro di sodio e boro) dà l' Etambutolo. Alla fine bisogna separare i due enantiomeri finali preparando con acido L tartarico (Destro) una coppia di diastereo sali che hanno proprietà fisiche diverse (D etambutolo + L tartarico ed L etambutolo + D tartarico).41 41 Vedere differenza D, L + - Destro, Levo 178 2.4.2.5.1.4] Polichemioterapia anti TBC A] Fino alla scoperta della Rifampicina: 1) Per 30- 90 gg 1) Streptomicina (1 g/ die intra muscolo [è basica e non assorbibile per os], dose riferita alla base libera)42 2) Isoniazide (200- 300 mg/ die, per os) 3) PAS (12- 15 g/ die per os) 2) Poi per 18- 24 mesi 42 ma può causare sordità Streptomicina ed Isoniazide ed Isoniazide ed Etambutolo alternandole ogni 3-6 mesi FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici 179 B] Dal 1967: 1) Per 1-3 mesi 1) Rifampicina (600 mg/ die per os) 2) Isoniazide (300- 600 mg/ die per os) 3) Etambutolo (15 mg/ Kg/ die per os) 2) Poi per 6- 9 mesi gli stessi farmaci 2- 3 volte la settimana per cui ora si passa da due anni di terapia a nove mesi. C] Più recentemente ha dato esito positivo un sistema che prevede: 1) Per 2 mesi Rifampicina + Isoniazide + Pirazinammide 2) Poi per 4 mesi Rifampicina + Isoniazide 2b) Oppure Tioacetazone (15 mg/ die) + Isoniazide (300 mg/ die); abbinata valida ed economica dopo lo schema a tre farmaci. Le seconde scelte entrano in gioco in caso di resistenza. Streptomicina + Isoniazide + Etambutolo è usato in TBC biliare. 2.4.2.5.2] Farmaci antilebbra Lebbra (morbo di Hansen) è un batterio acido- resistente a lento ritmo riproduttivo. Ogni anno si parla di 12- 15 milioni di persone, con 250.000 casi nuovi. Si può avere: 1) solo un infezione locale o lepromatosa (+ grave). La cute ingrossa, diventa lucida, rugosa, atrofia muscolare e delle piccole ossa (ad es: della falange). Si diffonde portando anche alla perdita di organi. Porta un gran numero di batteri e quindi più contagiosa. 2) forma tubercoloide: una forma di TBC caso in cui si formano macule insensibili sulla pelle. Parvobacillare. Il contagio umano dipende dalla carica batterica ed i multibacillari sono più infettivi dei parvibacillari (la forma TBC). Sulla cute intatta dei lebbroematosi ci sono pochi batteri e la malattia viene diffusa con la tosse e la saliva in quanto le mucose sono particolarmente ricche di batteri. In vitro tale batterio non si coltiva ma si può ottenere la lebbra localizzata sulla pianta della zampa del topo e sistematica sull' armadillo. Proprietà metabolica caratteristica del batterio riguarda la 3,4 fenossialanina. Enzima caratteristico del batterio è il difenolo ossidasi. Malattia multisistemica con danni in diversi organi. E' difficile diagnosticare la malattia. Colpisce localmente i nervi periferici e della cute, rene, occhi, polmoni e testicoli. Porta alla perdita della sensibilità tattile, della vista, delle alte vie respiratorie. Microorganismi a vita intracellulare rispondono a cellule mediate degli ospiti. Vivono in macrofagi e cellule endoteliali. 2.4.2.5.2.1] Prodotti terapeutici Il trattamento non è inferiore ai due anni ma si può andare avanti anche per molto di più. Olio di Chaulmoogra Cfr. prima. 180 2.4.2.5.2.1.1] Aromatici - Solfoni Il più usato della famiglia è il Dapsone. Dapsone (DDS) O C vinilogo a cui si NH 2 S H 2N R Antibatterico O principio di vinilogia DDS CH R Residuo vinilico arriva attraverso il CH R' C R' di Angeli secondo il quale quando due funzioni R ed R' sono unite per il tramite di un residuo vinilenico o di un nucleo aromatico, purchè attraverso le posizioni orto e para, è come se i due (R ed R') fossero legati direttamente. Occorre perciò la coniugazione. Stesso principio applicato ai Sulfamidici (Cfr). Cl Il Dapsone aveva proprietà antibatteriche, però non è usato perchè tossico. E' attivo anche a bassi dosaggi (100 mg/ die). Nei derivati piridinici il cloro si toglie facilmente N Cl N vinilogo E' una sostanza molto attiva con MIC = 0,01- 0,02 mg/ ml. Tossico, si distribuisce NH 2 Differenze genetiche sono presenti tra acetilatori lenti e veloci ed inoltre può dare oppure nei tessuti. effetti collaterali (perchè somministrato per tanto tempo: almeno 5 anni) in particolare danni al SNC, carenza di glucosio ed emolisi in individui senza l' N NH 2 enzima glucoso 6 P sintetasi. N Sintesi Cl O Cl HO S Cl DDS Cl NH 3 Al Cl 3 O F&C Con clorobenzene O S O H2 N O O Cl riduzione catalitica O Cl NH 2 S Cl S O O Na 2 S O2N NO 2 S ossidazione O2N NO 2 S idrolisi O dinitrodifenilsolfone NO 2 O NH C CH 3 S O Cl 2 DADDS O O H3 C C NH S O NH C CH 3 O acetoanilide Acedapsone E' un bisacetil derivato: più idrosolubile del Dapsone ed a differenza di questo che si dà per 181 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici H 3C C H O H N S N C CH 3 O O DADDS O os, questo si somministra intramuscolo (225 mg/ 15 gg intra muscolo oppure ogni 2 mesi abbinando la cura a Dapsone in pastiglie) e ciò perchè non ha un idrolisi facile: ciò che entra in circolo basta per 15 gg. Non si pratica tale cura per via di problemi di praticità. L' acedapsone abbinato ad un' altro farmaco è usato per la profilassi della malaria. Si possono anche abbinare dosi i.m. con dosi per os pro die al fine di farle durare più a lungo ed inoltre se ci si dimentica la pastiglia si è coperti lo stesso. Diasone43 H O S CH 2 N O - Na+ O H S N O CH 2 S o Aldesolfone sodico. O - Na+ O Diasone Sintesi: CH 2 O Na 2 S 2 O 4 O Na+ - O O H- CH 2 O CH 2 H 2N O HO CH 2 S S Na + - O Rongalitec Aldeide formica + tionato sodico NaHSO 3 S H O O H H 2N H O - + Na N N CH 2 O CH 2 O - + Na S O O Composti di Bertagnini Se ne prepara metà e l' altra metà è uguale. Aldeide formica + ditionito sodico (Na 2S2O4) che dà sodio formaldeide sulfossilata o Rongalite44. Poi + p- p’ sulfonil dianilina. Idrosolubile in quanto l' acido solfonico è dissociato (Reazione di Beragnini). Glucosulfone45 H N O CH S R O O - + Na Glucosulfone . Sintesi NH 2 R CHO Glucosio Solasulfone46 43 44 MI9 8763 vedi mesomeria solforica. 45 MI9 4295 46 MI9 8485 N CH R Doppia base di Schiff NaHSO 3 H N O CH S R O O - + Na Glucosolfone 182 H CH N SO 3 Na CH 2 CH SO 3 Na Composto con quattro gruppi solfonici. Solasulfone Sintesi H NH 2 + CH O N CH CH CH NaHSO 3 N CH CH CH 2 CH CH SO 3 Na SO 3 Na Salasolfone aldeide cinammica Si usa aldeide cinammica al posto del glucosio e ciò consente di addizionare due molecole di bisolfito. 2.4.2.5.2.1.2] Eterociclici Clofazimina47 Cl CH 3 N N CH CH 3 N NH o Lamprene nei paesi meno sviluppatio N immino fenazina. Nucleo triciclico aromatico (pirazina con due anelli ciclici). E' antiinfiammatorio ed antilebbra batteriostatico. Provoca colorazione bruna della cornea e si accumula a livello endoteliale e nella cute in quanto lipofilo colorando quest' ultima di grigio. Cl Sintesi 47 MI9 2338 183 FARMACEUTICA I - Antimicrobici ed antiinfettivi sistemici Cl Cl Cl CH 3 NH 2 NH N FeCl 3 N NH NH CH 3 CH CH 3 (ossidante) NH 2 NH H 2N isopropilammina N N CH CH 3 N NH p- chinolin imminico riduzione Cl Cl Cl + H 2N Cl Cl Cl p- cloroanilina NH NO 2 NO 2 Si ottiene dall' o- fenilendiammina con un salto di sei elettroni. 2.4.2.5.2.2] Schema di trattamento terapeutico Per il trattamento della lebbra ci si affida subito alla polichemioterapia Nel 1981 WHO ha studiato in modo che prevenisse l' esistenza del batterio, costasse poco e fosse disponibile per molti paesi. Paucibacillare: 1) 600 mg/ os/ mese di Rifampicina supervised (= "con controllo") 2) 100 mg/ die di Dapsone autosomministrato per 6 mesi Multibacillare: 1) 600 mg/ mese di Rifampicina ( o Rimactane) per os 1a) Clofazimina 300 mg/ mese/ per os con controllo 1b) Clofazimina 50 mg/ die autosomministrato 2) Dapsone 100 mg/ die autosomministrato per almeno due anni. Per i bambini il trattamento ha durata variabile a seconda dell' indice bacillare. Se la Clofazimina non è tollerata si sostituisce con etionammide e propionammide (250- 315 mg). 2.4.2.6] Antibatterico per AIDS L' incidenza da infezioni micobatteriche atipiche dovute a micobatteri in genere non patogeni è aumentata. Prima scelta è la Rifampicina. Leporeazioni. Si possono avere leporeazioni alle tossine batteriche. Per leporeazioni 1° si usa il cortisone e per leporeazioni 2° si usa aspirina e rifampicina. Talidomide non và bene per donne incinte in quanto teratogeno. 184 SOMMARIO