Sanità in Sicilia 20 ott 2015
La sciocca paura del vaccino
Al via la 'guerra' contro l' influenza e contro lo scetticismo nei confronti delle coperture
vaccinali.
E' tempo di vaccino. Comincia la "campagna di guerra" contro l' influenza.
La vaccinazione - scoperta da due sommi scienziati, Jenner e Pasteur - è stata uno dei più
grandi progressi della medicina in tema di prevenzione. Eppure in Italia dal 2012 è
cominciato un calo di tutte le coperture vaccinali, per paura e scetticismo, con migliaia di
morti per influenza. Le persone più a rischio sono gli over-65 (o anche meno se affetti da
altre patologie) e i bambini. Il Ministero della Salute ha fissato nella misura del 75 per
cento la soglia minima di anziani e soggetti a rischio da vaccinare. Il livello ottimale
sarebbe il 95 per cento, per il fatto che nel 2015-2016 l' influenza rischia di contagiare una
persona su quattro. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - visto il calo di 5-10 mila
vaccinazioni l' anno dei bimbi - ha ipotizzato anche di non far iscrivere a scuola i piccoli
non sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie, quali difterite, poliomelite, pertosse. Nel
nuovo piano vaccinale, che sarà discusso con le Regioni, si stabilirà se questa teorica
ipotesi possa divenire realtà. In Sicilia la campagna contro l' influenza si svolgerà nell' arco
di tempo tra novembre e gennaio prossimi, in quanto occorrono 10-15 giorni perché
funzioni la protezione. Il nostro Paese avrebbe molto bisogno di una quasi totale copertura
vaccinale, poiché è la seconda nazione del mondo per numero di anziani, grazie all'
universalità del sistema sanitario e all'alimentazione mediterranea. L'Italia ha un
vastissimo patrimonio di persone "anagraficamente dotate": 21,4 per cento over 65 e il 6,4
per cento sopra gli 80 anni. Il professore Silvio Garattini ha così sintetizzato doti e qualità
del vaccino antinfluenzale: è un farmaco preventivo, per buona parte superiore agli altri
medicamenti; agisce presto; costa poco; possiede grande efficacia per le persone a
rischio, per la capacità di far diminuire morbilità e mortalità. Perché si ha paura del
vaccino? Il timore nasce da pregiudizi, incultura, automedicina su Internet, attribuzione di
morti sospette, sino a proclamare un nesso tra vaccino e insorgenza di autismo. Queste
ipotesi e opzioni risultano non comprensibili e contraddittorie, in relazione alla medicina
delle evidenze scientifiche. La colpa è anche della comunità degli studiosi, che non ha
saputo portare al grande pubblico il concetto che la scienza è una missione vitale e che la
cultura scientifica permette di recitare un ruolo d' avanguardia. Esiste un altro fenomeno derivato da disinteresse o scetticismo - che lascia perplessi e sconcertati. In Italia la
percentuale di medici e operatori sanitari che si vaccinano è solo del 20 per cento. Negli
Stati Uniti, per fare un paragone, si arriva all' 80-90 per cento. Ma v' è di più. Negli USA i
camici bianchi che non si vaccinano non possono entrare in reparto e sono suscettibili di
altre sanzioni. In Gran Bretagna i dottori che si oppongono alle vaccinazioni sono messi
fuori dal sistema sanitario pubblico. Pertanto merita apprezzamento l' assessore regionale
alla Salute on. Baldo Gucciardi, che ha deciso di dare esempio pubblico, dichiarando che
si sottoporrà alla vaccinazione proprio all' inizio, il 4 novembre. Una modesta proposta.
Sarebbe assai utile e produttivo che tutti i siciliani - i quali ricoprono incarichi politici,
istituzionali, civili e sociali, nonché nei mezzi di comunicazione e nei mass-media - si
vaccinassero dandone pubblica informazione. Un buon esempio per la salute della Sicilia.
Una efficace promozione per la medicina preventiva.