Il tessuto muscolare rappresenta il 40-45% dell'intero corpo umano ed è l'elemento che garantisce la
plasticità delle forme, macroscopicamente il muscolo si può presentare allungato, appiattito, cilindroide,
ma la forma più diffusamente assunta è quella a fuso. Questa struttura macroscopica piuttosto variabile
nasconde un'organizzazione microscopica piuttosto costante ed uniforme. Ciascuna fibra muscolare è
avvolta da un sottile guaina di tessuto connettivo chiamato endomisio, mentre il connettivo che inguaina
il muscolo in toto è detto epimisio. Il tessuto connettivo ha la funzione di collegare tra di loro queste
differenti strutture e di integrarne l'azione pur permettendone il libero movimento l'una rispetto all'altra. I
vasi sanguigni seguono i setti connettivali e si presentano tortuosi in modo tale da adattarsi alle
modificazioni di lunghezza del muscolo.
Epimisio: struttura connettivale che tiene insieme il muscolo.
Perimisio: intermedio, racchiude fasci di fibre all’interno del muscolo
Endomisio: più interno. Circonda ogni fibra
Si divide in:
Striato scheletrico: muscolatura comandata dalla nostra volontà.
Liscio: controllato dal S.N.A.. non lo possiamo controllare con la volontà. Ad es.: stomaco, intestino
Striato cardiaco: cuore
Striato scheletrico
Tessuto muscolare striato in sezione trasversale
Tessuto muscolare striato in sezione longitudinale
Si possono notare le classiche striature
Giunzione muscolo-tendinea
Funzioni:
Movimenti volontari delle diverse parti dello scheletro
Sezione longitudinale e trasversale
Mantenimento della postura
Mantenimento della temperatura corporea
Contenzione e protezione degli organi interni
Controllo degli orifizi
Le fibre collagene dei diversi involucri si fondono le une nelle altre e all’estremità del muscolo formano il
tendine.
Si chiama striato perché le cellule presentano una caratteristica bandeggiatura trasversale. Si vede con
l’ematossilina ferrica.
La cellula muscolare si presenta come un filamento cilindrico a diametro variabile da 10 a 100 micron e con
lunghezza compresa fra 1 e 60 mm. Queste variazioni sono funzionali alla collocazione del muscolo e alle
caratteristiche del movimento cui essa sottoposta. La fibra è polinucleata e i nuclei sono disposti
perifericamente, subito al di sotto della membrana cellulare detta anche Sarcolemma. Nella matrice
citoplasmatica (sarcoplasma) sono presenti numerosi fibrille parallele e striate trasversalmente: le
miofibrille. I mitocondri hanno una doppia collocazione: si trovano in prossimità dei poli dei nuclei e in
file longitudinale all'interno della fibrocellula, a stretto contatto con il miofibrille. È possibile riscontrare una
certa quantità di glicogeno disperso nel citoplasma, con l'aspetto di granuli neri ed anche elementi di
emoglobina, proteina che in parte responsabile del colore del muscolo
Struttura della miofibrilla:
Ogni fibra muscolare è a sua volta formata da numerose miofibrille, il cui diametro oscilla fra 1-2 micron. Al
Microscopio elettronico le miofibrille appaiono a loro volta costituite da altre subunità: i miofilamenti.
Questi sono di due tipi: i filamenti spessi (miosina) e filamenti sottili
(actina). I filamenti spessi che costituiscono la banda A, si assottigliano all'estremità e sono poste
parallelamente le une rispetto alle altre. E filamenti sottili, che costituiscono la banda I e che si
intersecano per un certo tratto nella banda A occupano gli interstizi compresi tra i miofilamenti di miosina.
Ogni filamento di actina in prossimità della linea Z si divide in quattro subunità più sottili e divergenti: i
filamenti Z. La distanza compresa fra l'estremità dei filamenti di actina determina l'ampiezza della
banda H, la quale risulterà essere costituito dalla porzione centrale della banda A non raggiunta da filamenti
di actina. Tali filamenti si uniscono sfalsati a quelli del sarcomero contiguo. Per sarcomero si intende la
parte di miofibrille compresa tra le due bande Z. tra le Miofibrille è disposto un sistema tubulare costituito
da tubuli e cisterne appartenenti al reticolo endoplasmatico liscio. Tali tubuli si originano nella zona
di confine tra la banda A e la banda I e confluiscono dentro delle cisterne a livello della banda H. Interposta
tra le due cisterne terminali si trova il tubulo T che è in diretta connessione con lo spazio extra cellulare.
Striato cardiaco
Striato cardiaco in sezione longitudinale
striato cardiaco in sezione trasversale
il tessuto striato cardiaco è il tessuto che costituisce le pareti degli altri e dei ventricoli del cuore. È costituito
da fibre muscolari striate dette fibre cardiache che, a differenza di quelle dei muscoli scheletrici, sono
elementi distinti uniti tra loro alle estremità attraverso dispositivi chiamate strie intercalari.
Ciascuna fibra possiede un nucleo a forma di ellissi situato al centro della cellula. Le fibre cardiache sono
provviste di sarcolemma simile a quello del tessuto muscolare striato. Anche le miofibrille sono simili a
quelle del tessuto muscolare scheletrico e costituite sempre da miofilamenti di Astina e miosina. Nel
citoplasma i mitocondri sono numerosi mentre il reticolo endoplasmatico è differente da quello delle fibre
scheletriche: infatti i tubuli si trovano a livello delle linee Z e non tra le bande A e I. Mancano le cisterne
terminali. A livello delle strie intercalari avviene come nel tessuto muscolare liscio la diffusione dell'impulso
nervoso tra due elementi contigui. E la muscolatura cardiaca sebbene striata non è controllata dalla volontà. Il
cuore si contrae ritmicamente tramite il sistema di conduzione dello stimolo cardiaco costituito dal miocardio
specifico.
Cellule uninucleate: miocardiociti
20 µm x 100 µm
Il nucleo è al centro
Muscolare liscio
Muscolare liscio in sezione longitudinale
muscolare liscio in sezione trasversale
il tessuto muscolare liscio è detto anche involontario perché la sua contrazione non dipende dalla volontà
dell'individuo. Tale tessuto è costituito da elementi allungati a forma di fuso chiamati fibrocellule muscolari
lisce. Il nucleo è contenuto nella parte centrale della fibrocellula ed è a forma ovalare, mentre l'estremità sono
lunghe e assottigliate. Tutte le cellule sono in stretto contatto fra di loro tramite particolari dispositivi di
adesione detti giunzioni serrate, mediante le quali viene trasmessa la propagazione dell'impulso contrattile da
una fibrocellula all'altra. Il citoplasma contiene le miofibrille, mitocondri, l'apparato del Golgi, gocce
lipidiche e talvolta il reticolo endoplasmatico. Le miofibrille del tessuto muscolare liscia e sono dette appunto
lisce per il loro aspetto omogeneo, a differenza di quelle del tessuto muscolare striato. Ogni mio fibrilla è un
insieme di miofilamenti costituiti da proteine: actine e miosine. Le fibrocellule possono trovarsi isolate o
riunite in piccoli fasci a costituire lamine di vari spessori. In questo caso costituiscono strati muscolari della
parete di organi cavi come alcuni degli apparati: digerente, urinario, genitale, respiratorio e di alcuni dei
maggiori vasi sanguigni
Le cellule muscolari lisce contengono filamenti sottili(solo actina)
A riposo la miosina non è organizzata in filamenti
I filamenti contrattili sono meno organizzati che nel muscolo striato: manca la struttura trasversale
Durante la contrazione la miosina si organizza in filamenti
La contrazione avviene in modo simile al muscolo scheletrico tramite uno scorrimento di filamenti
Non tutte le cellule del tessuto muscolare liscio ricevono terminazioni nervose
L’impulso può trasmettersi da una cellula all’altra tramite gap junction
Possono contrarsi spontaneamente (es.: vescica)
Possono contrarsi anche in assenza di uno stimolo nervoso (ormoni…). Ad es.: contrazioni uterine in
gravidanza.
Cellule allungate fusiformi con nucleo centrale (20-500 µm)
Nelle grosse arterie si trovano cellule muscolari lisce: cellule mioepiteliali.
Operano la fuoriuscita del secreto dal lume dell’adenomero verso il dotto escretore. (gh. Esocrina)