I MUSCOLI DELLE PIANTE Come possono le piante aprire e chiudere corolle, stomi, foglie modificate con funzione di trappola (come in alcune piante carnivore) senza i muscoli? Prima di tutto vediamo! Il link permette la visione di un’opera in time lapse della germinazione, crescita e soprattutto dell’aprirsi delle corolle floreali. http://www.focus.it/cultura/cosi-nasce-un-fiore-il-video-in-time-lapse A partire dalla visione del video ci si può interrogare sulle modalità che permettono alle piante di muovere delle loro sezioni. Esperimento 1: sbocciano fiori di carta Materiali: Stampa dei fiori presenti nel documento pdf allegato Forbici Bacinelle con acqua Dopo aver tagliato i fiori presenti nel documento allegato e piegato verso l’interno i petali (in modo da avere la parte del petalo non colorata visibile) si possono adagiare i fiori, con i petali piegati rivolti verso l’alto, delicatamente in una bacinella contenente acqua. In qualche secondo cominceranno a sbocciare! La carta assorbe per capillarità l’acqua che fa dilatare le fibre e di conseguenza distendere le piegature ed aprire i petali Nelle piante il meccanismo è lo stesso: aumenta l’acqua nelle cellule, provocando un rigonfiamento delle cellule e di conseguenza il movimento delle parti della pianta (Da http://www.digiscuola.org/scienze/ ) Teoria scientifica Per il movimento di alcune parti della pianta (aprire e chiudersi di corolle, foglie e stomi) vengono sfruttate variazioni del turgore cellulare: L’acqua entra nella cellula per osmosi seconda una differenza di potenziale (gradiente di concentrazione dei soluti): si verifica un trasferimento di acqua da un ambiente a bassa concentrazione di soluti ad un ambiente ad alta concentrazione di soluti. Man mano che l’acqua interna aumenta, il contenuto cellulare tende a rigonfiarsi (l’aumento di volume è dovuto in larga parte all’assorbimento di acqua nel vacuolo, che può arrivare ad occupare l’80% del volume cellulare). La tendenza al rigonfiamento è controbilanciata dalla resistenza meccanica della membrana e parete della cellula vegetale. Questa condizione determina un aumento della pressione idrostatica, chiamata in questo contesto pressione di turgore. Quando la pressione di turgore è elevata il movimento di acqua netto è inibito, fino a cessare. Azienda Agricola Veritas (Motta di Livenza -TV- ) Attività didattiche, ricreative, manuali Referente: Giada 348 7026964 [email protected]; In condizione di aumento della pressione di turgore le “cellule motrici” si gonfiano provocando l’apertura di corolle, foglie, stomi. Quando le cellule rilasciano acqua, la pressione di turgore diminuisce, le cellule si sgonfiano provocando la chiusura di corolle e stomi. Questa perdita di turgore (mediata dalle proteine acquaporine –pori specifici per l’acqua presenti nella membrana citoplasmatica) può essere anche molto repentina: lo scatto di chiusura delle foglie modificate con funzione di trappola presenti nelle piante carnivore come Dionaea muscipula avviene in meno di 0,5 s e provoca la cattura della preda! (Smith et al, Biologia delle piante) Esperimento 2: cellule a palloncino (per comprendere il funzionamento a livello cellulare) Materiali: Palloncini lunghi modellabili Carta ritagliata a forma di petalo Pompetta a mano È possibile utilizzare un palloncino da gonfiare e sgonfiare per dare l’idea del aumento del turgore associato all’aumento di volume di acqua/aria all’interno. A coppia i bambini possono provare a gonfiare e sgonfiare il palloncino ed assecondare il movimento del petalo, precedentemente appiccicato al palloncino, in modo coerente rispetto a quanto imparato. Il palloncino rappresenta la cellula che, variando il proprio turgore, con l’entrata/uscita di acqua (rappresentata dall’aria), permette il movimento delle parti della pianta. Lettura Il fiore della luna Christian Pagani, editore Il Castello, genere 6-10 anni, pagine 32 La storia raccontata in forma più breve si adatta anche ad età inferiori rispetto quella consigliata. Viveva in un luogo lontano, nel tempo che fu, un giovane giardiniere, il migliore di tutti e il preferito del Re. Egli sapeva coltivare e curare ogni tipo di fiore e di pianta e i giardini del Regno erano conosciuti sino ai confini della Terra. Ma il suo sogno era di trovare il fiore della sua felicità, l'unico fiore capace, coi suoi colori e il suo profumo , di regalargli il sorriso. Il fiore raccontato nella storia sboccia una sola volta, proprio come i fiori di carta dell’esperimento 1, attività che può essere riproposta durante la lettura, per renderla così ancor più vissuta. (descrizione libro da http://www.lafeltrinelli.it/libri/christian-pagani/fiore-luna/9788888112855) Per ricordare e ripensare all’attività Può essere utile lasciare all’alunno un fiore da portare a casa per raccontare e sperimentare con la famiglia l’attività svolta in classe. Nel link sono presenti immagini di cornicette a tema floreale, di differenti difficoltà, da riportare sul quaderno. http://www.baby-flash.com/wordpress/cornicette-con-fiori/ Azienda Agricola Veritas (Motta di Livenza -TV- ) Attività didattiche, ricreative, manuali Referente: Giada 348 7026964 [email protected];