ED LAURIE and STRAW DOG “Trip the Wire”

ED LAURIE and STRAW DOG
“Trip the Wire”
Data di uscita: Maggio 2014
Etichetta: Sony Music
Ed Laurie and Straw Dog. Fuori dal radar. Ai confini dell'indecenza. Narcisistico al 13% ,
psicopatico al 24%, in cerca di fratelli.
La sua musica è grezza, ancora inesplorata. A volte maestosa, a volte sporca, altre volte
esposta, completamente nuda e imprevedibile. Ed Laurie è corteggiato con trasporto e cautela
dall'industria discografica qui in Europa e in America - quale America? Sì, proprio quella
America...successi su iTunes, le canzoni e gli album della settimana, del mese, dell'anno.
La scelta temeraria di trattare un soggetto visionario come quello di Albert Camus ha attirato
l'ammirazione anche della figlia Catherine, che descrive con una sola parola il tributo di Ed:
"Bellissimo".
Nigel Williamson di The Guardian lo ha definito "Un'artista di raro ed eccezionale talento'.
Mark Radcliffe di BBC Radio 2 sostiene che 'Per distinguersi in questi giorni come un
cantautore si deve fare qualcosa di eccezionale ed Ed Laurie sta facendo proprio questo ' .
I suoi musicisti 'Straw Dog' (Andrea Polato , Matteo Cuzzolin , Marco Stagni e Stefano
Nicli) sono cangianti clown, baritoni professionisti, brillanti nottambuli; degli autentici talenti
italiani. Il suono: di un rosso porpora, non conformista e pieno di narrativa e ambiguità.
In un mondo dove le etichette levano le braccia al cielo e i giovani conservatori e i mecenati
incanutiti scalano le ripide montagne della speranza, un mondo dove i ghiacciai della cultura si
sciolgono miseramente sotto le acide piogge torrenziali dei social, la musica di Ed Laurie e
della sua band riesce a distinguersi grazie al suo suono umano, il suo essere un network
naturale fatto di vite che si intrecciano, di melodie e parole, di polvere e di paziente attesa.
Promozione: A BUZZ SUPREME s.r.l. – tel: 055 5276620– mob: 340/2852812 - email: [email protected]
La musica di Ed Laurie & Straw Dog attinge da un'epoca passata della fine degli anni '60 ai
'70 senza però portarne tratti distintivi o vincolanti. Attraverso l'utilizzo di un unico stile di
chitarra elettrica e di una voce inconfondibile, di fiati e di una sezione ritmica molto particolare
e dinamica, Trip The Wire, il nuovo album di Ed Laurie and Straw Dog, circumnaviga un
mondo di memorabilia, sogni polverosi e verità difficili da digerire. In un certo senso è
Rock'n'Roll, ma subito dopo non lo è più...è Jazz dove deve essere: in brevi lampi, momenti...
Di tanto in tanto è anche psichedelico, ma nel complesso è molto di più di tutto questo:
avvincente, singolare ma familiare al tempo stesso, straordinariamente originale.
Bio
Sono passati dieci anni dalla prima pubblicazione di Ed Laurie, anche se la musica lo
accompagna da molto di più. Ha iniziato la sua carriera performativa come attore ma si
sentiva un estraneo in mezzo ai suoi colleghi di scena: “Stavo nel retroscena con la mia
chitarra e strimpellavo prima di salire sul palco. Ma la situazione si è fatta chiara quando ero
al National Theatre di Londra e arrivavo sempre in ritardo sulle mie battute a causa della
chitarra…un giorno un attore si girò verso di me e, davanti a 1500 persone, mi chiese il più
silenziosamente possibile che cosa ci facevo lì se non ero in grado di recitare. Da quel
momento in poi ho usato il teatro solo per finanziare la mia carriera musicale.”
Dopo un breve periodo in una punk band, Ed Laurie inizia a suonare la chitarra classica,
imparando da autodidatta i ritmi e le tecniche del flamenco. Inizia ad esibirsi nel circuito
londinese, da solo o insieme al batterista Andrea Paolato, che ancora oggi lo accompagna.
"Trip the Wire" è il quarto album in studio per Ed Laurie ma è il primo che ha coinvolto
attivamente un'intera band. Il risultato è un disco esplosivo, dinamico e unico, anche se
umilmente attinge a colossi musicali quali David Bowie, Lou Reed e The Doors.
Questo è anche il primo album in cui Ed Laurie abbandona il ruolo di cantautore solitario dal
sound prevalentemente acustico, la voce che dolcemente accompagna fluttuanti arpeggi
flamenco. "Queste canzoni sono nate sotto forma di romantiche reverie" dice Laurie, "ma la
collisione con la dura realtà, fatta di tradimenti, disillusioni, morte e futilità, le ha trasformate
e rese più consapevoli. Tutte queste cose possono succedere, come se qualcuno
improvvisamente premesse un interruttore...da qui il titolo dell'album 'Trip The Wire'".
La prima produzione musicale di Laurie è stato un EP di quattro tracce che grazie
all'interessamento e al supporto di un dirigente di Itunes è diventato un album di 7 canzoni
intitolato "Meanwhile in the Park". Il successo è immediato: la produzione si fa strada nelle
chart download Europee e porta Ed al produttore Tony Hoffer (Beck, Air, The Fratellis) che lo
mette sotto contratto con un'etichetta indipendente americana.
La consacrazione del talento di Ed arriva con il secondo album "Small Boat Big Sea", che
diventa presto album della settimana su Itunes e il brano "Albert" (ispirato allo scrittore
esistenzialista Albert Camus) guadagna il titolo di singolo della settimana. Il singolo attira
anche l'attenzione di Catherine Camus che, colpita dal tributo, chiede a Ed di partecipare ad
una raccolta di scritti in memoria del padre.
Il terzo album "Cathedral" va ancora oltre: album n°1 nella classifica Rolling Stone
Germania del 2012 e distribuita in Europa per la neonata etichetta Moonpainter, fondata
dallo stesso Laurie.
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Sarà nel tour di questo album che Ed e i suoi compagni di viaggio, il fedele Andrea Polato,
Marco Stagni e Matteo Cuzzolin, inizieranno a sentire la necessità di riunire i loro stili
individuali e generare qualcosa di più complesso e potente.
Questa varietà è uno dei tratti salienti del nuovo album "Trip The Wire", che si giostra
sapientemente tra Jazz, Rock, Blues e Flamenco, guidato da un forte tema narrativo.
"Quando ho iniziato a scrivere le canzoni" dice Ed Laurie "il mio caro amico e co-produttore
Richard Neuberg ha notato che ero in un particolare stato mentale ed emotivo. Mi ha dato
una copia del libro "Straw Dogs" (trad. Cani di Paglia) di John Gray. Ho iniziato a leggerlo e mi
sono subito reso conto dell'importanza e della puntualità del suo gesto...Che cos'è un cane di
paglia? E' una forma che i cinesi ottengono dopo un lavoro di attento intaglio ed è destinato
ad essere offerto agli Dei. Una volta che è finita la cerimonia, il cane di paglia viene bruciato o
abbandonato nell'immondizia...mi sembrava un ottimo punto di partenza per ricominciare ad
apprezzare la vita per quella che é e una rampa di lancio per questa nuova esperienza
musicale."
hanno detto di Ed Laurie….
‘Like all great songwriters Ed Laurie takes his influences and
weaves them into something new and unique; and artist of rare and exceptional talent’
Nigel Williamson The Guardian
‘Inspired, improvised... felicitously recalls the instinctive feel of the blessed Astral Weeks.
One of the best surprises of the year’
UNCUT Magazine ****
‘To stand out these days as a singer songwriter you have to be doing something
exceptional, and Ed Laurie is doing just that’
Mark Radcliffe BBC Radio 2
‘Exquisite snap-shots of love. Friendship and grief’
Q Magazine ****
‘Cleary a very talented songwriter’
Gary Crowley BBC Radio London
‘A sweet offering if ever we heard one... a singer with similar emotional depth as
legendary troubadours such as Leonard Cohen’
The Stool Pigeon Magazine
‘Outstanding ... A Modern classic’
PLAYMUSIC Magazine
‘Exceptional – one to watch’
WORD Magazine****
‘Beautiful music from a very talented songwriter’
Stuart Maconie & Mark Radcliffe BBC Radio 6
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‘You heard it here first’
Clive Anderson BBC Radio 4
‘A singer who clearly knows what he is doing’
John F Kennedy XFM
‘10/10 Mesmerising, brilliant folk concept release from the emotive, genius singer
songwriter Ed Laurie... ’
Subba-Cultcha Magazine
‘Delicate and entrancing ... a magical and transcendent trip to say the least’
SPIN MAGZINE USA
‘Exquisite... showcasing a sparse and brooding talent’
NPR USA
‘Melancholic splendour’
Les Inrocks France
‘Ed Laurie’s songs speak several languages... the grace with which he brings the
continents together give his songs a hypnotic depth’
JALOUSE Magazine France
‘Reminiscent of Jeff Buckley... Performed with great devotion’
ROLLING STONE Germany No 1 Album of 2012 Franz Schoeler
‘With a husky, sonorous voice, his is the sound of Art, excellent... ‘
ECLIPSE Germany
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