PROGRAMMAZIONE DI ED. FISICA A.S. 2009/10 I MODULO: IL CORPO UMANO u.d. 1: l’ apparato locomotore II MODULO: APPARATI u.d. 1: l’ apparato cardio-circolatorio III MODULO: APPARATI u.d. 1: l’ apparato respiratorio IV Modulo: EDUCAZIONE ALLA SALUTE u.d. 1: il doping u.d. 2: l’alimentazione V Modulo: SPORT DI SQUADRA u.d. 1: la pallavolo Unità 1: APPARATO LOCOMOTORE L'apparato locomotore è l'insieme di elementi, in sintonia tra loro, che ogni volta che effettuiamo un movimento si mettono in moto con un meccanismo complesso. Gli elementi che costituiscono l'apparato locomotore sono le ossa, le articolazioni, i muscoli, i tendini e il legamenti. Apparato scheletrico (le ossa) Lo scheletro è costituito da circa 200 ossa, ha la funzione di sostenere, contenere il nostro corpo, proteggendo, inoltre gli organi interni quali cervello, midollo spinale, polmoni e cuore. Le ossa devono essere rigide, elastiche e leggere; la rigidità delle ossa deriva dalle sostanze inorganiche quali calcio e magnesio; l'elasticità è garantita da una sostanza chiamata collagene e dall'acqua; la leggerezza è dovuta alla struttura della parte interna costituita da una sostanza spugnosa. La superficie di un osso è di solito liscia, ma presenta delle piccole irregolarità o appendici su cui si inseriscono i tendini e i legamenti. le ossa vengono classificate in: lunghe, piatte e corte. Le ossa lunghe sono quelle di sostegno vero e proprio le troviamo negli arti superiori e inferiori. Le ossa piatte hanno il compito di delimitare e proteggere gli organi in esse contenute, le troviamo nel cranio e nel bacino. Altre ossa piatte sono le scapole. Le ossa corte sono le vertebre, le ossa del polso e della caviglia. Apparato articolare (le articolazioni) Le articolazioni svolgono due funzioni: da una parte vengono uniti gli elementi ossei tra loro, dall'altra permettono agli stessi di muoversi. Le possibilità di movimento di un segmento osseo sull'altro possono essere: flessione e distensione, adduzione e abduzione, rotazione all'interno e rotazione all'esterno. Gli elementi che costituiscono una articolazione sono i capi articolari, e i legamenti. I capi articolari sono le parti con cui terminano i due segmenti ossei, essi sono avvolti da un manicotto, chiamato capsula articolare, all'interno del quale svolge funzioni di nutrimento e lubrificazione il liquido sinoviale. In alcune articolazioni, fra cui quella del ginocchio, sono presenti anche piccoli dischi rivestiti di cartilagine, chiamati Menischi che proteggono e contengono le superfici articolari, assicurando stabilità e facilità di movimenti complessi. A contenere i due capi articolari intervengono anche i legamenti, fibre molto resistenti sia alla torsione che alla trazione. Apparato muscolare (i muscoli) I muscoli costituiscono circa il 50-60% del peso corporeo. Essi sono classificati in Muscoli lisci o involontari che si contraggono indipendentemente dalla nostra volontà Es. muscoli dell'intestino, delle arterie dei bronchi. Muscoli scheletrici o volontari che sono disposti lungo lo scheletro e che comandiamo a seconda delle nostre esigenze caratterizza il cuore che pulsa indipendentemente dalla nostra volontà ed è l'unico muscolo involontario striato Muscolo Striato Cardiaco. I muscoli striati hanno un aspetto fusiforme con un ventre centrale che è la parte che si contrae e due apici terminali, detti tendini che si vanno a fissare sulle ossa . A seconda della velocità con cui le fibre muscolari rispondono all'impulso nervoso esse vengono classificate in: Fibre Bianche o Veloci le cui caratteristiche e quella di contrarsi velocemente (Es. velocisti); Fibre Rosse o Lente maggiormente irrorate dal sangue, che si adattano meglio a sforzi prolungati (Es. maratoneta, nuoto, marcia); Fibre Intermedie che si collocano tra bianche e le rosse, assumendo le caratteristiche sia delle une che delle altre. Lo stato di contrazione di un muscolo a riposo è definito Tono Muscolare la stazione eretta è garantita proprio dal fatto che i muscoli del collo e del dorso mantengono costantemente un loro tono, tono posturale. VERIFICA 1 A B C L’omero è un osso localizzato: nella coscia nel braccio nell’avambraccio Lo scheletro è la struttura di sostegno del corpo umano ed è formata da: A circa 106 B circa 206 C circa 286 2 3 A B C Le fibre rosse sono quelle maggiormente: Lente Veloci Antagoniste I muscoli presentano anche in condizioni di riposo un lieve stato di tensione che si definisce: A Tono di fondo B Tono addominale C Tono muscolare 4 I muscoli si collegano alle ossa mediante prolungamenti chiamati: A Corpi callosi B Tendini C Organi muscolo-tendinei 5 6 A B C I muscoli si possono classificare in: Muscoli lisci e muscoli scheletrici Muscoli principali e muscoli secondari Muscoli spinali e muscoli viscerali 7 A B C Il sistema muscolare è costituito: Dall’insieme dei muscoli Dall’insieme di muscoli e tendini Dall’insieme di muscoli, tendini, legamenti e articolazioni 8 Le articolazioni sono classificate in: A Stabili, instabili e mobili B Chiuse, semiaperte e aperte C Fisse, semimobili e mobili 9 A B C 1 0 A B C Le articolazioni hanno il compito di: Unire due muscoli affinché essi possano compiere dei movimenti Unire le ossa permettendo loro tipologie specifiche di movimento Collegare saldamente le ossa L’apparato scheletrico è composto dai seguenti tessuti: Tessuto osseo e midollo osseo Tessuto osseo, tessuto cartilagineo e midollo osseo Tessuto connettivale, tessuto cartilagineo e tessuto epiteliale Modulo2: Apparati Unità 1: APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L'apparato cardio-circolatorio è costituito dal cuore, dalle vene e dalle arterie. Il Cuore E' un organo muscolare involontario situato tra i polmoni quasi al centro della gabbia toracica. Funziona come vera e propria pompa premente e aspirante grazie alle contrazioni e alle decontrazioni delle sue pareti muscolari. Il cuore risulta diviso in due metà: cuore destro e cuore sinistro. Ognuno di queste metà è a sua volta diviso in un atrio, in alto, e in un ventricolo in basso. Atri e ventricoli comunicano tra loro attraverso valvole chiamate tricuspide nella parte destra e bicuspide in quella sinistra. Queste valvole consentono il passaggio del sangue dagli atri ai ventricoli impedendo il percorso inverso. I Vasi Sanguigni I vasi che compongono l'apparato circolatorio sono: Arterie, Vene, Capillari Le Arterie sono vasi che trasportano il sangue dal cuore fino alle parti più periferiche del corpo. Le vene sono canali attraverso i quali il sangue, ormai povero di ossigeno e carico di anidride carbonica, viene trasportato dalla periferia al cuore. I capillari sono condotti sottilissimi attraverso i quali avvengono gli scambi gassosi tra ossigeno e anidride carbonica. Il Ciclo Cardiaco Il ciclo cardiaco si basa su due fasi Sistole e Diastole La Sistole è la fase contrattile durante la quale il sangue viene espulso attraverso l'aorta e verso l'arteria polmonare la diastole è la fase di rilassamento o di riempimento del cuore; un individuo medio presenta circa 70 battiti cardiaci al minuto, frequenza cardiaca. Il Sangue La parte liquida del sangue è costituita dal plasma nel quale sono presenti diversi tipi di cellule: Globuli Rossi ricchi di emoglobina, Globuli Bianchi e Piastrine. I Globuli rossi hanno il compito di trasportare l'ossigeno dai polmoni agli altri organi; i Globuli Bianchi svolgono funzioni di difesa dell'organismo contro agenti patogeni; le Piastrine svolgono un ruolo essenziale nella coagulazione del sangue. Il Percorso del Sangue Il Sangue venoso, carico di anidride carbonica, arriva attraverso la vena cava superiore e la vena cava inferiore nell'atrio destro che si dilata. Le due vene convogliano il sangue che proviene rispettivamente della parte superiore e da quella inferiore del corpo. Con la contrazione dell'atrio il sangue venoso passa nel ventricolo destro che si è dilatato, questo si contrae espellendo il sangue nell'arteria polmonare attraverso la quale giunge ai polmoni da dove cede l'anidride carbonica e si carica di ossigeno. Attraverso le vene polmonari il sangue ritorna al cuore ricco di ossigeno. Entra nell'atrio sinistro che contraendosi, lo invia al ventricolo sinistro da cui viene spinto all'aorta. Questa grossa arteria si divide in tanti rami arteriosi che si assottigliano fino a trasformarsi in capillari. A questo punto il sangue da arterioso, ricco di ossigeno, diventa venoso, ricco di anidride carbonica, e inizia il viaggio di ritorno incanalandosi in vene sempre più grosse fino a confluire nelle due vene cave, inferiore e superiore che lo riportano al cuore così il circolo continua. VERIFICA 1 A B C Il sangue rilascia anidride carbonica e si carica di ossigeno: nelle vene nelle arterie negli alveoli 2 A B c Il cuore è un muscolo: liscio volontario striato volontario striato involontario 3 Il flusso sanguigno nei vasi e nel cuore procede da: Atrio dx ⇒ ventricolo dx ⇒ arterie polmonari ⇒ vene polmonari ⇒ A atrio sx ⇒ ventricolo sx ⇒ aorta ed arterie ⇒ capillari dei tessuti ⇒ vene e vene cave ⇒ atrio dx Atrio dx ⇒ ventricolo sx ⇒ arterie polmonari ⇒ vene polmonari ⇒ B atrio sx ⇒ ventricolo dx ⇒ aorta ed arterie ⇒ capillari dei tessuti ⇒ vene e vene cave ⇒ atrio dx Atrio sx ⇒ ventricolo sx ⇒ arterie polmonari ⇒ vene polmonari ⇒ C atrio dx ⇒ ventricolo dx ⇒ aorta ed arterie ⇒ capillari dei tessuti ⇒ vene e vene cave ⇒ atrio dx 4 Che cosa si intende per frequenza cardiaca: La quantità di sangue espulsa a ogni contrazione ventricolare in un A minuto B Il numero delle contrazione del cuore in un minuto C La quantità di sangue espulsa dal cuore in un minuto 5 A B C In condizioni di riposo un individuo presenta: 50 battiti al minuto 60 battiti al minuto 70 battiti al minuto 6 A B C Le vene che riportano il sangue al cuore sono: Le vene coronarie Le vene cave inferiore e superiore Le vene polmonari 7 I gruppi sanguigni di un individuo possono essere di tipo: A A, B e 0 B A, B, AB e 0 C A, B e AB 8 A B C L’apparato cardiocircolatorio è costituito da: Cuore, arterie e capillari Cuore, arterie, capillari, vene e sangue Cuore, arterie e linfonodi 9 A B C Il cuore è diviso in quattro cavità, comunicanti due a due: atrio dx e atrio sx, ventricolo dx e ventricolo sx atrio dx e ventricolo sx, atrio sx e ventricolo dx atrio dx e ventricolo dx, atrio sx e ventricolo sx 1 0 A B C Il sangue è composto da: acqua e zuccheri acqua, sali minerali, glucosio, grassi, proteine, cellule acqua, cellule, glucosio, ammoniaca Modulo3: APPARATI Unità 1: APPARATO RESPIRATORIO L'apparato respiratorio è costituito dalle vie aeree superiori e dalle vie aeree inferiori. Le vie aeree superiori rappresentano il punto di ingresso dell'aria nel corpo: la bocca, le narici e la parte superiore della faringe. E' preferibile respirare attraverso il naso perchè nelle cavità nasali l'aria inspirata viene depurata dalle ciglia, riscaldata e umidificata grazie alla mucosa, la faringe è un canale muscolo-membranoso attraverso il quale possano sia l'aria che il cibo. Nel punto terminale della faringe si separano le vie respiratorie e quelle digerenti, infatti qui si trova l'epiglottide che, durante la deglutizione, chiude le vie respiratorie, impedendo al cibo di seguire il percorso della respirazione. Le vie aeree inferiori sono formate della laringe dove si trovano le corde vocali, dalla trachea, dai bronchi e dai polmoni. La Trachea è un canale di forma cilindrica rafforzata da anelli cartilaginei si divide in due bronchi per entrare quindi nei polmoni. I due bronchi, destro e sinistro, penetrano nei polmoni e vi portano l'aria inspirata. I polmoni sono due organi di forma quasi conica e consistenza spugnosa, rivestiti da una membrana chiamata pleura. Essi sono delimitati in basso dal diaframma, un muscolo che consente la contrazione e il rilassamento dei tessuti polmonari. L'Atto Respiratorio La ventilazione si svolge in due fasi: inspirazione ed espirazione. L'inspirazione: immissione di aria dall'esterno fino agli alveoli; L'espirazione: eliminazione dell'aria degli alveoli verso l'ambiente esterno. E' un atto automatico, controllabile dalla volontà ma non dipendente da essa. Durante l'espirazione la contrazione dei muscoli inspiratori espande il torace aumentandone il volume. All'interno dei polmoni si crea una depressione che attira l'aria dall'esterno all'interno. Terminata l'inspirazione, i muscoli inspiratori si rilassano, i polmoni si rimpiccioliscono riportando la cassa toracica alle dimensioni di partenza. Questa riduzione crea all'interno dei polmoni una maggiore pressione che permette la fuoriuscita dell'aria. I Muscoli Respiratori I muscoli che consentono l'espansione della cassa toracica sono i muscoli intercostali e il diaframma . Gli intercostali, quando si contraggono, sollevando le costole e lo sterno, ampliando il volume toracico. Il diaframma è un muscolo piatto che divide il torace dall'addome; quando si contrae si appiattisce e si abbassa facendo aumentare il volume del torace. Il Percorso Finale dell'Aria Attraverso i bronchioli l'aria giunge a delle espansioni a fondo cieco, gli alveoli polmonari, nei quali avviene lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica. Infatti, nelle sottilissime pareti degli alveoli scorrono i capillari che catturano l'ossigeno dagli alveoli rilasciando anidride carbonica. Il passaggio di ossigeno dagli alveoli al sangue e il passaggio dell'anidride carbonica dal sangue agli alveoli avviene per il fenomeno della diffusione. VERIFICA 1 A B C L’apparato respiratorio è costituito da: Naso, faringe, bronchi e polmoni Naso, laringe, trachea bronchi e polmoni Naso, bocca, faringe, laringe, trachea, bronchi e polmoni L’inspirazione richiede l’intervento dei muscoli respiratori principali che: A Si contraggono il diaframma e gli intercostali B Si contrae il diaframma e si rilassano gli intercostali c Si contraggono gli intercostali e si rilassa il diaframma 2 La espirazione richiede l’intervento dei muscoli respiratori principali che: A Si contraggono il diaframma e gli intercostali B Si contrae il diaframma e si rilassano gli intercostali C Si contraggono gli intercostali e si rilassa il diaframma 3 4 A B C La frequenza respiratoria aumenta quando: Si diminuisce il consumo di ossigeno Si avverte il dolore muscolare Aumenta la concentrazione ematica di anidride carbonica 5 A B C La respirazione è un atto Volontario Automatico Riflesso 6 A B C I muscoli respiratori sono: I polmoni Intercostali e diaframma I bronchi 7 A B C È preferibile inspirare dalle narici perché: Si purifica l’aria dalle particelle di ozono Si assume una quantità d’aria maggiore Si depura, umidifica e riscalda l’aria 8 L’epiglottide ha la funzione di: A Chiudere l’esofago quando si respira B Chiudere le vie aeree quando si deglutisce C Aprire le vie aeree quando si respira 9 Quale funzione svolge l’apparto respiratorio: Garantisce l’approvvigionamento d’ossigeno e l’eliminazione di A anidride carbonica B Consente gli scambi gassosi tra sangue e aria C Garantisce la presenza di sangue nei tessuti 1 0 A B C Durante un atto respiratorio quant’è l’aria introdotta? 0.5 litri 1 litro 1.5 litri Modulo 4: Educazione alla salute Unità 1: L’ALIMENTAZIONE Quando si parla di alimentazione o meglio di equilibrio alimentare, acquista particolare importanza il saper distinguere i vari alimenti, non solo per sentito dire ma in base a conoscenze approfondite sulla scienza dell'alimentazione. L'alimentazione giornaliera va suddivisa in quattro pasti: colazione, pranzo, merenda, cena. Un'abbondante prima colazione permette di affrontare la giornata in modo adeguato, al contrario si arriva al pranzo quasi digiuni e si effettua un pranzo completo che comporta un notevole impegno nella digestione, con sintomi di torpore, stanchezza e scarso rendimento. La merenda è importante soprattutto per i ragazzi che consumano nelle ore pomeridiane molte calorie. Anche la cena non deve essere un pasto forte, in tal caso influirebbe sulla digestione, con conseguente risveglio faticoso. Il criterio importante sul quale impostare l'alimentazione è quello dell'equilibrio. Da evitare regimi alimentari a base di sola carne, o verdure, o di soli zuccheri, si può mangiare un poco di tutto tenendo presente che l'uomo consuma in una giornata dalle 2000 alle 5000 calorie, in relazione al suo peso corporeo, ai suoi cicli biologici, al tipo di attività fisica svolta. Affinchè l'organismo funzioni bene è necessario che queste calorie vengano fornite per il 60% da carboidrati (zuccheri), per il 30% da grassi, per il 10% da proteine. Di fondamentale importanza anche l'acqua, i sali minerali e le vitamine. Alimentarsi significa assumere tutte quelle sostanze che sopperiscono al dispendio di energie e costituiscono materiali indispensabili per l'accrescimento. Ogni alimento è costituito da principi nutritivi che agiscono sull'organismo esercitando funzioni fondamentali: costruttrice, energetica, equilibratrice, regolatrice e protettiva. Questi principi sono le proteine (dette protidi), i grassi (lipidi), i carboidrati (glicidi), le vitamine, i minerali, gli oligo-elementi e l'acqua. Le Proteine esercitano una funzione costruttrice, costituenti essenziali di tutti i tessuti (ossa, muscoli, visceri, ghiandole), i muscoli del nostro corpo sono formati in gran parte da proteine e da acqua. L'infanzia e l'età dello sviluppo, necessitano di un elevato apporto di proteine che svolgono un ruolo determinante nella costruzione di tessuti nuovi e quindi nella crescita del corpo umano. I Grassi, costituenti anch'essi dei tessuti, hanno funzione di sostegno e conferiscono regolarità alle forme corporee. I Minerali sono costituenti fondamentali delle ossa e dei denti. L'acqua è presente in tutte le cellule dell'organismo, assicura il necessario turgore ai tessuti. I Carboidrati sono i combustibili quelle sostanze che bruciano nell'organismo combinandosi con l'ossigeno e assicurano l'energia necessaria allo svolgimento delle varie attività. I Carboidrati forniscono energia di rapida utilizzazione, a differenza dei grassi che costituiscono riserva energetica di lenta utilizzazione. In misura minore è il turno delle proteine che forniscono energia all'organismo soprattutto in mancanza di carboidrati e grassi. Le Vitamine sono indispensabili per mantenere attivi i processi vitali dell'organismo, svolgono anche una funzione antinfettiva. I Sali Minerali sono indispensabili nei processi metabolici cellulari. Sono contenuti soprattutto nella frutta, nelle verdure, nel latte, nel formaggio e nella carne. I processi che tengono in vita il nostro organismo sia a riposo che durante le attività fisiche, richiedono un costante apporto di energia proveniente dalla combustione delle sostanze alimentari. Il ritmo col quale l'organismo consuma energia viene chiamato metabolismo, questo ha la particolarità di cambiare nella stessa persona da un giorno all'altro, di ora in ora, di minuto in minuto, dipendendo oltre che da fattori come l'esercizio fisico e mentale anche dall'attività ghiandolare e digestiva, dallo stato di salute, dall'emotività e dall'uso di stimolanti e calmanti. Il ritmo metabolico viene accelerato dalla febbre, dall'assunzione di caffeina e da quella di cibo, l'inattività e il consumo di prodotti calmanti invece lo rallentano. Concludendo, possiamo quindi affermare che "buona alimentazione" significa: non mangiare troppo, moderarsi sempre e variare il più possibile. Mangiare sempre con calma, ciò permette di gustare meglio: cibi ma soprattutto facilità la digestione e l'assorbimento delle sostanze nutritive. Mangiare a poco e spesso, il cibo deve essere equamente ripartito nei diversi momenti della giornata, ciò per non sovraccaricare l'attività cardiaca e digestiva. Mangiare con intelligenza, valutando l'importanza delle diverse sostanza alimentari in relazione delle esigenze del nostro organismo. Non abusare dei grassi la quantità di grassi consumata giornalmente deve essere misurata in relazione al nostro peso, all'età, al sesso e al tipo di attività fisica praticata. Non eccedere nel consumo di dolci, questi danno un senso di sazietà ma il loro abuso può determinare un pericolo per i nostri denti, per la linea e per la salute. Mangiare molta frutta e molta verdura, ricchi di vitamine, sali minerali e fibre, questi alimenti devono essere consumati giornalmente e attenzione, ben lavati. Svolgere attività fisica, muovendosi di più aumentando così il dispendio energetico del nostro organismo. VERIFICA 1 A B C Le principali funzioni degli alimenti sono: La funzione omeopatica e antinfiammatoria La funzione costruttiva, equilibratrice ed energetica La funzione omeopatica e metabolica 2 A B c Le vitamine esercitano come funzione prevalente: La regolazione dei processi vitali dell’organismo La costruzione e la riparazione dei tessuti L’equilibrio idrosalino delle cellule e dei tessuti 3 A B C Il concetto di dieta si riferisce a: Un regime alimentare aumentato Un regime alimentare equilibrato Un regime alimentare incontrollato 4 A B C I sali minerali esercitano come funzione prevalente: La produzione di energia La costruzione e la riparazione dei tessuti L’equilibrio idrosalino delle cellule e dei tessuti 5 A B C Le proteine esercitano come funzione prevalente: La produzione di energia La costruzione e la riparazione dei tessuti L’equilibrio idrosalino delle cellule e dei tessuti 6 A B C Il ferro è presente nelle carni rosse, nel fegato, nell’uovo: Facilita l’accumulo di grassi Interviene nella formazione dell’emoglobina È responsabile della gastrite 7 A B C I grassi e i carboidrati esercitano come funzione prevalente: La produzione di energia La costruzione e la riparazione dei tessuti L’equilibrio idrosalino delle cellule e dei tessuti 8 A B C L’acqua esercitata come funzione prevalente: L’attivazione dei processi vitali L’equilibrio idrosalino e termico La protezione da infezioni 9 A B C Tutti gli alimenti si suddividono in tre categorie principali: Protidi, lipidi glucidi Amidi, acidi e sali minerali Carboidrati, fibre e latticini 1 0 A B C Il fabbisogno calorico varia da soggetto a soggetto in relazione a: Stato civile ed età Peso corporeo, tipologia di attività lavorativa e del tempo libero Età, superficie corporea ed attività Modulo4: Educazione alla salute Unità 2: IL DOPING Si considera doping l’assunzione, da parte di atleti, di sostanze proibite dai regolamenti, con l’intento di migliorare le proprie prestazioni al di là degli effetti prodotti dall’allenamento. La maggior parte delle sostanze vietate interviene direttamente o indirettamente sul Sistema Nervoso Centrale (SNC) dell’atleta oppure è in grado di modificare i meccanismi biologici determinanti nel fornire la disponibilità energetica per la prestazione. Le principali sostanze dopanti vengono classificate in: • Sostanze stimolanti il SNC; • Sostanze analgesiche e narcotiche; • Sostanze ormonali o sostanze in grado di provocare reazioni ormonali; • Sostanze ad azione diuretica; • Autoemotrasfusione; Sostanze stimolanti il Sistema Nervoso Centrale (SNC) Questa classe di sostanze comprende farmaci quali: 1. ANFETAMINA, COCAINA e loro derivati. Queste sostanze accrescono l’attenzione e riducono il sonno, aumentano la competitività e l’aggressività. In campo sportivo, la facoltà di tali sostanze di sopprimere i segni dell’esaurimento psicofisico, espone facilmente al rischio di un lavoro eccessivo esponendo all’insorgenza di collasso e di morte. 2. ADRENALINA, EFEDRINA e loro derivati. Queste sostanze innalzano la pressione sanguigna e nel contempo incrementano la forza contrattile del cuore, favoriscono l’irrorazione sanguigna dei muscoli diminuendo quella degli altri organi. Sostanze analgesiche e narcotiche Questa classe di sostanze comprende farmaci quali: 1. MORFINA, EROINA e loro simili. Si tratta di sostanze che presentano la caratteristica comune di dare sollievo al dolore, l’uso ripetuto di essi può sviluppare una forma di dipendenza fisica e psicofisica. La ragione primaria per la quale queste sostanze sono utilizzate nel doping è la loro capacità di indurre una potente azione analgesica ed euforizzante. Sostanze ormonali Questo gruppo comprende molte sostanze ormonali anabolizzanti quali: 1. TESTOSTERONE E STEROIDI ANABOLIZZANTI. Il testosterone è un ormone sessuale maschile normalmente prodotto nei testicoli e che presiede allo sviluppo fisico caratteristico del periodo della pubertà. Gli steroidi anabolizzanti sono sostanze clinicamente simili al testosterone e pertanto posseggono l’effetto di stimolare la “costruzione” (anabolismo) dei tessuti. Questo tipo di sostanze provocano effetti collaterali diversi nell’uomo (disfunzione dell’apparato urinario; disfunzioni epatiche; problemi psicologici; aumento di peso) e nella donna (accresciuta peluria sul viso; disturbi del ciclo mestruale; alterazione nella morfologia dell’utero e della vagina). Nei giovani sotto i 18 anni, l’uso di tali sostanze dopanti può essere causa di danni più seri, come l’interruzione prematura della crescita causata dalla chiusura delle zone di ossificazione delle ossa lunghe del corpo. Sostanze ad azione diuretica Si possono definire “diuretici” le sostanze che potenziano l’escrezione urinaria dell’acqua e del sodio. Gli atleti fanno uso di diuretici per due motivi: ottenere una rapida riduzione del peso e ridurre la concentrazione urinaria di altre sostanze dopanti. Autoemotrasfusione Consiste nel prelevare all’atleta una parte del suo sangue, conservarlo opportunamente ed infine reiniettarglielo prima della gara. Attraverso questa pratica si cercherebbe di modificare o favorire le prestazioni mediante una maggiore quantità di sangue che vuol dire una quantità maggiore di emoglobina, cioè un ampliamento delle possibilità di veicolazione dell’ossigeno e dunque un miglioramento della prestazione. VERIFICA Molti atleti hanno cercato di migliorare le loro prestazioni assumendo: A Sali minerali B Vitamine C Ormoni steroidei 1 Tra le prime sostanze farmacologiche utilizzate in passato nello sport moderno per ridurre la sensazione di fatica troviamo A Ammine B Anfetamine c Farmaci anabolizzanti 2 Il testosterone è un ormone prodotto nei testicoli dell’uomo; esso provoca effetti: A Analgesici e narcotici B Diuretici C Androgenici e anabolizzanti 3 Dopo alcuni mesi d’assunzione del testosterone negli atleti compaiono problemi di: A Virilizzazione B Squilibri ormonali C Impotenza sessuale 4 Chi pratica culturismo, in alcuni casi cerca di accrescere le proprie masse muscolari assumendo: A Vitamine e sali minerali B Aminoacidi ramificati C Anabolizzanti e concentrati proteici 5 6 A B C L’uso di cocaina nello sport espone l’atleta al rischio di: Rapida riduzione del peso Collasso L’interruzione prematura della crescita 7 A B c La morfina viene impiegata in medicina per i suoi effetti: Analgesici Lassativi Eccitanti Per ridurre la concentrazione urinaria di altre sostanze dopanti l’atleta fa uso: A Sostanze ad azione diuretica B Sostanze ormonali C Autoemotrasfusione 8 9 A B C 1 0 A B C L’autoemotrasfusione consiste nel prelevare all’atleta: Urina Plasma Sangue Tra le sostanze ormonali troviamo: Cocaina Steroidi anabolizzanti Eroina Modulo5: Sport di squadra Unità 1: LA PALLAVOLO Cenni storici Fu ideata da William G. Morgan un insegnante di educazione fisica, che ne stabilì le regole fondamentali. Il gioco si diffuse rapidamente in tutto il mondo, soprattutto in Asia. In Europa venne introdotta durante la prima guerra mondiale dai soldati americani. Divenne sport olimpico nel 1964, in occasione delle Olimpiadi di Tokyo. Terreno di gioco Il campo è un rettangolo di 9m x 18m diviso a metà da una rete alta m. 2,43 per gli uomini e m. 2,24 per le donne. Dalla linea mediana parallelamente ad essa vi è una linea posta a m. 3, per dividere il campo in due zone, una di attacco e una di difesa. Il campo è diviso virtualmente in zone e precisamente in sei a partire da dietro in senso antiorario. 2 m. 9 3 4 !1 6 5 z o n a di B a t t u t a m. 18 Scopo del gioco • Due quadre si contendono la palla cercando di farla cadere nel campo avversario. La palla deve essere respinta con le mani o con qualsiasi parte del corpo purchè il colpo sia simultaneo e netto. Un giocatore può toccare la palla una sola volta con un massimo di tre passi per poi rinviarla nel campo avversario. • Regole di gioco • Il gioco inizia dopo il sorteggio di un arbitro che assegna l'inizio delle battute ad una delle due squadre. I giocatori si dispongono in campo in corrispondenza delle 6 zone e precisamente sei giocatori mentre possono sostare in panchina al massimo altri 6 giocatori. La battuta va eseguita dal giocatore di posto 1 dopo il fischio dell'arbitro. A questo punto esistono due possibilità: la prima è quella di conquistare il punto facendo cadere la palla nel campo avversario in questo caso il giocatore continua a battere fino a quando non si perde il diritto alla battuta. La seconda possibilità è quella di sbagliare in questo caso la battuta passa alla squadra avversaria che effettua una rotazione in senso orario ed incamerato un punto. La partita è suddivisa in set, un set è formato da 25 punti. Vince la partita chi conquista per prima tre set su cinque set disponibili. Regole generali: • La palla in battuta può toccare il nastro della rete. • E' vietato fare il muro sulla battuta avversaria. • La battuta si può effettuare su tutta la linea di fondocampo. • Sul primo tocco non esiste il fallo, per cui è concesso ricevere la battuta o l'attacco anche in palleggio. • La battuta deve effettuarsi entro cinque secondi dopo il fischio dell'arbitro. • In battuta non è concesso alcun tentativo a vuoto, si deve lanciare la palla in maniera errata poi farla ricadere e ribattere. • Il libero può entrare solo in difesa senza che il cambio comporti alcuna limitazione, quindi può essere effettuato continuamente purchè al momento dell'uscita ed al rientro del libero vi sia almeno una azione di gioco. • Il libero non può effettuare la battuta , non pu˜ schiacciare, non può alzare in palleggio dalla prima linea. • Un giocatore di 2a linea non può attaccare in prima linea. • In un set si possono effettuare fino a 6 cambi. • In un set si possono chiamare 2 tempi di riposo della durata di 30 secondi. • Nel caso che in un set si arrivi a 25 pari bisogna giocare ad oltranza fino a che una delle due squadre non effettua due punti in più esempio 27-25 o 29-27 ecc. Fondamentali individuali della Pallavolo La Battuta Il Bagher Il Palleggio La Schiacciata Il Muro VERIFICA 1 A B C Il terreno di gioco misura: 9x18 m 9x9 m 18x18 m 2 A B c La palla può essere giocata con: Con le mani e con i piedi Solo con le mani Ogni parte del corpo 3 A B C Ogni squadra mette in campo: 12 giocatori 6 giocatori 24 giocatori A B C I gesti fondamentali della pallavolo sono la battuta, il bagher, il palleggio, la schiacciata e il muro. Quali di essi sono azioni prettamente di attacco: Muro e palleggio Schiacciata Battuta e bagher 5 A B C La rete posta a centro campo, nelle partite maschili è alta: 304 cm 243 cm 225 cm 6 A B C La battuta può essere eseguita: Quando si riceve il pallone Dopo il fischio dell’arbitro Dopo aver urlato palla 7 A B C Il campo di ciascuna squadra è suddiviso virtualmente in: 2 zone 3 zone 6 zone 4 8 Un giocatore effettua la battuta se la propria squadra: A Vince il punto B Fa cadere la palla nel campo avversario C Perde il punto 9 A B C 1 0 A B C Nell’azione di muro i giocatori commettono invasione se: Toccano la rete Toccano la rete dopo aver toccata la palla Toccano la rete prima di aver toccata la palla Il muro può essere eseguito da: 1 giocatore 1,2 o 3 giocatori 1,2 o 3 giocatori della linea d’attacco