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L’ISLAM
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I. La penisola arabica
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1. La penisola arabica nel VII secolo
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Prima di parlare della nascita dell’Islam è importante
collocare i fatti nello spazio: la penisola arabica.
Un’area molto vasta, per lo più desertica (perciò poco
adatta all’agricoltura) ma in una posizione strategica dal
punto di vista commerciale (e perciò ricca).
Invece, dal punto di vista cronologico, i principali fatti
della nascita dell’Islam si collocano tra VII e VIII
secolo.
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2. Le tribù dell’Arabia
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Nella penisola arabica, a partire dal VI-VII secolo, sorgono
diversi insediamenti umani che si arricchiscono grazie al
commercio (collegamento tra l’Oriente e il Medio Oriente).
Gli insediamenti umani costituivano diverse tribù autonome,
composte dai beduini (pastori nomadi del deserto) e guidate
dallo sceicco («anziano» e perciò governatore).
Le tribù erano in perenne lotta tra loro per il controllo degli
spazi, delle fonti d’acqua e delle oasi.
3. La religione
Le tribù erano separate anche dal punto di vista religioso,
in quanto erano di orientamento politeista.
Ma tutte le tribù riconoscevano l’esistenza di un unico
dio chiamato Allah, signore di tutte le tribù.
E tutte le tribù si recavano in pellegrinaggio a La Mecca,
città santa perché sede di un importante santuario con
la Pietra Nera (meteorite oggetto di grande venerazione).
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I. Maometto
1. Chi è Maometto?
Maometto è nato nel 570 a La Mecca da una famiglia di
ricchi mercanti. Rimane presto orfano del padre e, a 25
anni, inizia a lavorare per una ricca vedova di La Mecca,
Khadigia, che poi sposa.
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2. Il sogno
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La tradizione narra che, nel 610, Maometto si ritira a pregare
nel deserto e ha una visione dell’Arcangelo Gabriele che gli
affida un compito importantissimo:
Allah, l’unico vero Dio, creatore del cielo e della terra,
voleva che Maometto diventasse il suo Profeta e che
convincesse tutte le tribù arabe ad abbandonare i culti
politeisti per adorare un solo Dio (Allah) e formare un solo
popolo.
3. La missione
Dopo la visione Maometto incomincia a predicare la nuova
dottrina:
- Incontra favori (qualcuno cambia vita e lo segue)
- Incontra sfavori (i mercanti e i sacerdoti de La Mecca
temono di perdere il loro potere).
Nel 622 Maometto è costretto a scappare da La Mecca e
rifugiarsi a Yathrib, poi chiamata Medina (città del Profeta).
Il 622 è un anno molto importante per i musulmani: inizia
l’Egira («migrazione») e il conto del loro calendario (perciò
non dall’anno 0).
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3. La missione
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A Medina, Maometto e i suoi superano le difficoltà
economiche compiendo diverse razzie.
A Medina iniziano anche gli scontri armati con le tribù
Quraysh di La Mecca.
Queste lotte diventano per i musulmani prototipo («primo
esempio») della jihad «guerra santa»: ovvero la guerra
santa compiuta dai mussulmani per promuovere il
proprio credo e convertire gli infedeli (tutti coloro che
non credono in Allah).
3. La missione
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A Medina Maometto continua a predicare e ottiene molto
successo, fino a quando nel 630 entra a La Mecca da
vincitore e consacra il santuario e la Pietra Nera ad Allah.
Perciò Maometto non inventa un nuovo luogo di culto, ma
utilizza/sfrutta/valorizza qualcosa di già esistente.
Da questo momento, La Mecca diventa
dell’Islam e Maometto vi morirà nel 632.
la
città
santa
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III. L’Islam
1. L’Islam
Islam significa «abbandono, sottomissione»;
Mussulmano significa «aderente all’Islam».
Secondo Maometto, l’Islam costituisce la terza e ultima
Rivelazione («atto con il quale Dio si manifesta agli
uomini») di Dio, dopo l’ebraismo e il cristianesimo; una
rivelazione definitiva alla quale anche ebrei e cristiani
dovrebbero aderire.
Gesù Cristo per Maometto è soltanto un profeta e non il
Figlio di Dio.
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2. Il Corano
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Il Corano è il libro sacro dell’Islam e il termine
significa «recitare ad alta voce»; è composto da 114
capitoli chiamati Sure.
Nel corano si trovano precetti religiosi e non solo;
anche norme riguardanti la vita quotidiana e la
politica.
3. I 5 pilastri dell’Islam
La religione islamica si fonda su 5 pilastri:
1. La professione di fede: Allah è l’unico Dio e Maometto è il
suo profeta;
2. La preghiera rituale: pregare 5 volte al giorno con il capo
rivolto in direzione La Mecca; e ogni venerdì recarsi nel luogo
di culto che è la Moschea.
3. Il digiuno: durante il mese del Ramadàm ogni musulmano
deve digiunare dall’alba al tramonto;
4. L’elemosina: versare una tassa alla comunità;
5. Pellegrinaggio a La Mecca: deve essere compiuto almeno
una volta nella vita.
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