NAPOLEONE – RESTAURAZIONE 1799-1815

NAPOLEONE – RESTAURAZIONE
1799-1815
Napoleone comincia di già la mistificazione dell’Europa, convinto che la
scienza della vita consiste per ciascuno esclusivamente nelle manovre
dell’egoismo. Bonaparte non è soltanto un uomo, ma un sistema, e s’egli
avesse ragione, la specie umana non sarebbe più ciò che Iddio l’ha fatta.
Bisogna esaminarlo, dunque come un grande problema, la cui soluzione
interessa il pensiero in tutti i secoli.
Madame de Staël, 1818
1799 Colpo di Stato del 18 brumaio (9 novembre) Tornato in patria in un momento di
gravi difficoltà per il governo, Napoleone si accordò con il direttore Sieyès (cf. Direttorio) e
si impadronì con la forza del potere, sapendo di poter contare sul sostegno dell’esercito e
della borghesia. Sciolte le assemblee legislative, si istaurò un governo provvisorio formato
da tre consoli. « Rendere la Repubblica cara ai cittadini, dichiara Napoleone il 25 dicembre
1799, rispettabile allo straniero, temibile ai nemici : questi sono gli impegni che noi
abbiamo presi accettando la prima magistratura. Essa sarà cara ai cittadini se le leggi e gli
atti dell’autorità sono sempre improntati allo spirito dell’ordine, della giustizia e della
moderazione. Senza ordine, l’amministrazione non è che un caos : niente finanze, niente
credito pubblico ; e con le fortune dello Stato crollano anche quelle dei singoli cittadini. »
Emanazione della Costituzione dell’anno VIII Assunta la guida del paese,
Napoleone promulgò una nuova Costituzione. La direzione dello Stato venne affidata a tre
consoli, ma di fatto i pieni poteri erano nelle mani del primo console, ossia Napoleone
stesso : sia il potere legislativo che quello giudiziario persero ogni autonomia e vennero
sottoposti all’autorità dell’esecutivo. « Un primo console, dice Napoleone, non rassomiglia
a quei re per grazia di Dio che considerano i loro Stati un’eredità. Egli ha bisogno di azioni
clamorose e di conseguenza della guerra ». Napoleone riorganizzò lo Stato in modo
efficiente, secondo un modello centralistico e autoritario, ma nel contempo
istituzionalizzando conquiste fondamentali della rivoluzione francese ; la Francia inoltre,
legittimata dall’esperienza rivoluzionaria, avrebbe dovuto guidare gli altri Stati europei verso
un più avanzato ordine sociale. L’opera di riorganizzazione dello Stato si inserisce nell’alveo
del processo di accentramento amministrativo promosso dall’assolutismo monarchico :
assoggettamento dell’amministrazione periferica al controllo dei prefetti ; costituzione di
una magistratura di nomina governativa ; fondazione della Banca di Francia ;
riorganizzazione del sistema dell’istruzione, posto sotto la diretta gestione dello Stato.
1800-1814 Età napoleonica in Italia Tra il 1800 e il 1809 tutta l’Italia (tranne Sicilia e
Sardegna) cadde progressivamente sotto il dominio francese. La sistemazione imposta da
Napoleone, da un lato, semplificò la geografia politica della penisola, facendo nascere un
Regno d’Italia (nell’Italia centro-settentrionale) dai forti connotati nazionali ; dall’altro,
favorì l’ammodernamento dei sistemi amministrativi e degli apparati di governo.
1804 Promulgazione del Codice napoleonico Il nuovo codice civile offriva alla Francia
una legislazione chiara e uniforme per tutto il paese, incentrata sul rispetto del diritto di
proprietà e sulla regolamentazione dell’istituto familiare. In esso venivano salvaguardati i
valori della borghesia proprietaria, stabilendo così un clima di ordine e di sicurezza
favorevole allo sviluppo economico.
Proclamazione dell’Impero Già detentore di un potere di fatto monarchico,
Napoleone ottenne dal Senato una modifica della Costituzione in base alla quale fu
proclamato imperatore dei francesi con titolo ereditario.
1805-1811 Apogeo della dominazione napoleonica sull’Europa Sconfiggendo le forze
della terza, della quarta e della quinta coalizione antifrancese, Napoleone impose il proprio
dominio a tutta l’Europa continentale.
1806 Blocco economico continentale Per costringere alla resa la Gran Bretagna, sua
irriducibile avversaria, Napoleone decise di colpirla nei suoi interessi economici vitali,
vietando a tutti i paesi sotto il controllo francese ogni rapporto commerciale con il regno
d’oltremanica. Il blocco continentale non mancò di danneggiare la Gran Bretagna, ma ebbe
effetti ancor più negativi sui paesi alleati della Francia, che furono tagliati fuori dai grandi
commerci transoceanici controllati dai britannici. Esso tuttavia favorì in una certa misura lo
sviluppo di determinati settori dell’industria europea e la formazione di un mercato
integrato a livello continentale.
1812 Campagna di Russia Quando la Russia tentò di promuovere una nuova coalizione
antifrancese, Napoleone invase il paese. La campagna di Russia si risolse tuttavia in una
catastrofe per l’esercito napoleonico.
1814 Abdicazione di Napoleone La disfatta dell’esercito napoleonico in Russia convinse
Austria, Prussia, Svezia e Gran Bretagna a unirsi ai russi nella sesta colazione antifrancese,
che a Lipsia sconfisse definitivamente Napoleone. Costretto ad abdicare, l’imperatore
venne relegato sull’isola d’Elba, mentre sul trono francese veniva restaurato il fratello di
Luigi XVI, Luigi XVIII.
1815 Avventura dei Cento giorni Mentre in Austria si svolgevano i lavori del Congresso
di Vienna, Napoleone, fuggito dall’Elba, sbarcò in Francia e riassunse il potere. Subito però
le potenze della sesta coalizione ripresero le armi e a Waterloo l’esercito napoleonico subì
un’irrimediabile sconfitta. Napoleone si consegnò ai britannici, che lo esiliarono sull’isola di
Sant’Elena.
Congresso di Vienna Crollato l’Impero napoleonico, i nuovi assetti politici e
territoriali dell’Europa furono decisi dalle quattro potenze vincitrici (Austria, Russia,
Prussia e Gran Bretagna). L’opera del Congresso mirò a restaurare un ordine europeo
fondato sui princìpi dell’Antico Regime, rimettendo sui loro troni i sovrani legittimi
(principio di legittimità) e ripristinando l’equilibrio tra i grandi Stati (principio
dell’equilibrio). La forma di governo più diffusa tornò a essere la monarchia assoluta e una
pesante cappa di oppressione politica e culturale calò sull’Europa.
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