MESSICO
Profilo Paese
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Profilo Paese: MESSICO
● Status Politico:
Repubblica Presidenziale
● Lingua Ufficiale:
Spagnolo
● Capitale:
Città del Messico (8.605.239 ab.)
● Presidente:
Felipe Caldeón HINOJOSA
● Data d’indipendenza:
27 settembre 1821
● Adesione all’Organizzazione delle Nazioni Unite:
7 novembre 1945
● Superficie:
1.972.550 km²
● Popolazione:
109.955,400 abitanti
● Tasso di crescita della popolazione:
1,1%
● PIL :
893,4 miliardi di US$
● Crescita annua del PIL:
.8 %
● Tasso d’alfabetizzazione:
91 %
● Prevalenza HIV:
0,3 %
● Incidenza delle esportazioni di beni e servizi su PIL:
1,9%
● Incidenza delle importazioni di beni e servizi su PIL:
3,2%
● Aspettativa di vita:
75,84 anni
● Esportazioni di Alta-tecnologia
(% su esportazione prodotti):
18,9%
● Sito Web
www.presidencia.gob.mx
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Il Messico - Presentazione
COLLOCAZIONE GEOGRAFICA
Situato in America Centrale, il Messico confina a nord con gli Stati Uniti d'America, a sud con il
Belize ed il Guatemala mentre le sue coste sono bagnate rispettivamente ad ovest dall'Oceano
Pacifico e ad est dall'Oceano Atlantico.
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Le principali città sono Città del Messico (capitale) con più di 18 milioni di abitanti, Guadalajara,
con più di 5 milioni di abitanti e Monterrey con più di 3 milioni di abitanti.
VALUTA
Il peso nella prima parte del 2006 si è leggermente indebolito nei confronti del dollaro americano,
mantenendosi intorno ad un valore di 11 Mexps per 1 US$. Sono accettati pagamenti in carta di
credito o assegni ma non ovunque. L'importazione di valuta straniera non è limitata, ed è possibile
riesportarla liberamente limitatamente all'ammontare dichiarato e non utilizzato.
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ECONOMIA
Quadro generale
Il Messico, è la 14ª economia mondiale e la 2ª dell’America Latina, subito dopo il Brasile. Il Paese
ha nel corso degli anni modificato il proprio sistema economico e politico (un’economia stabile ed in
crescita, un sistema finanziario solido, accordi commerciali con le principali economie mondiali
nonché un clima favorevole agli investimenti esteri), sviluppando lentamente un ambiente
economico liberale caratterizzato dalla combinazione tra l'industria e l'agricoltura, entrambe però
sempre più dominate dal settore privato. Le recenti amministrazioni hanno cercato di espandere la
competizione nella costruzione di porti, autostrade, aeroporti, nelle telecomunicazioni e nella
produzione di energia e distribuzione di gas naturale.
CARATTERISTICHE DELL’ECONOMIA MESSICANA
Una riconosciuta stabilità macroeconomia.
Relativamente alla propria attività economica, il Messico sembra non essere stato influenzato
negativamente dalla crisi sudamericana del 2002, mantenendo positivi livelli di crescita dopo un
breve periodo di stagnazione nel 2001. A testimonianza dell’ottima tenuta dell’economia nazionale,
occorre rilevare che durante il 2006 il PIL ha registrato un incremento reale annuo del 4,8%,
diminuendo leggermente soltanto verso la fine dell’anno.
A seguito dell’andamento favorevole della domanda interna e del dinamismo degli investimenti,
l’attuale tasso di crescita risulta bilanciato in termini settoriali, con incrementi raggiunti tanto nelle
attività agricole che in quelle industriali, in particolare nella produzione manifatturiera ed in quella
delle costruzioni. I settori primario, secondario e terziario contribuiscono rispettivamente al 3.9,
26.3 e 69.9% del PIL reale.
In termini di politica fiscale occorre sottolineare la rigorosa gestione della spesa pubblica a partire
dalla crisi del 1994-95 (con la conseguente riduzione del debito e deficit pubblici), nonché la
sostituzione progressiva della componente estera del debito con quella interna che ha permesso di
chiudere il 2006 con un surplus di bilancio pari allo 0,23% del PIL (nonostante la permanenza di
alcuni nodi strutturali del sistema fiscale messicano come l’eccessiva dipendenza dalle vendite del
petrolio e la scarsa riscossione fiscale che risulta essere la più bassa tra i paesi OCSE).
In termini di politica monetaria, invece, si deve rilevare una maggiore pressione inflazionistica nella
parte finale del 2006 che si attesta intorno al 4% (a causa dell’aumento dei prezzi di alcuni prodotti
base come latte, benzina, uova, sigarette ed altri), la crescita della Borsa Valori di circa il 48,5%, la
grande quantità di Rimesse degli Emigranti (che rappresentano la seconda fonte di divisa del
Paese) e l’abbondanza di Riserve internazionali (derivanti principalmente dal petrolio, dalle
Rimesse degli Emigranti, dal Turismo e dagli Investimenti Esteri).
Economia ad alto grado d’investimento
Collocato da Moody’s, Fitch IBCA e Standard & Poors nella categoria “investment grade”, il
Messico ha raggiunto nel 2006 un livello basso di rischio Paese, con 99 punti base di differenziale
rispetto ai Buoni del Tesoro degli Stati Uniti (differenziale che è salito a 101 nel settembre 2007).
I fattori determinanti che gli hanno consentito di migliorare la propria classificazione creditizia e
presentarsi come un Paese altamente affidabile riguardano la sua stabilità macro-economica, la
capacità di controllare l’inflazione, la solidità del sistema finanziario ma soprattutto l’elevata
capacità di attrarre investimenti stranieri.
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Grado di apertura al commercio internazionale.
Il Messico è il principale attore commerciale dell’America Latina (e il 14° a livello mondiale) grazie
ad una politica di inserimento nell’economia globale (membro del GATT-OMC, dell’APEC e
dell’OCSE) e di liberalizzazione degli scambi. Attualmente, infatti, è l’unico paese a vantare la più
grande rete di accordi di libero scambio al mondo (15 trattati con un totale di 44 paesi che
equivalgono a quasi il 60% del PIL mondiale) soprattutto con le principali economie mondiali (USA,
UE e Giappone).
Le esportazioni di beni messicani hanno contribuito in maniera significativa alla crescita economica
del paese, rappresentando nel 2006 il 41% del PIL. Il regime tariffario si diversifica a seconda degli
accordi stipulati, risultando, però, maggiormente favorevole per quelle aziende operanti nelle aree
NAFTA e UE.
ACCORDI COMMERCIALI
Accordo con Stati Uniti e Canada (NAFTA)
Il Nord America rappresenta l’area principale del commercio messicano. Siglato nel 1994, il
Trattato prevede l’eliminazione completa delle barriere tariffarie e non al commercio entro il 1°
gennaio 2009, l’apertura del mercato dei servizi messicano alle società nordamericane e la
riduzione delle restrizioni agli investimenti stranieri (il Messico dovrà trattare gli investimenti e gli
investitori stranieri nello stesso modo in cui tratta i propri o quelli di terze parti soggetti a trattamenti
preferenziali). È previsto, inoltre, il rafforzamento della tutela di brevetti e marchi e la creazione di
un sistema di risoluzione delle controversie.
Accordo di Libero Scambio con l’UE (e con l’EFTA)
L’Unione Europea rappresenta il secondo partner commerciale del Messico. Dal luglio 2001 è in
vigore un Accordo Commerciale che prevede la liberalizzazione del 95% degli scambi tra le due
parti in un periodo di 10 anni (i prodotti industriali sono stati già liberalizzati mentre dal 2010
verranno azzerate in parte o del tutto le tariffe sulle importazioni dei prodotti agricoli e ittici), la
rimozione delle barriere agli investimenti, il riconoscimento dei certificati d’origine, la cooperazione
nelle materie relative alla concorrenza e la creazione di un meccanismo di risoluzione delle
controversie.
Sempre a luglio 2001 è stato ratificato un Accordo Commerciale con l’EFTA (Islanda, Norvegia,
Svizzera e Liechtenstein), creato sulla base di quello con l’UE.
Accordo di Libero Scambio con il Giappone.
Dal 1° luglio 2005, è in vigore con il Giappone è in vigore un Trattato di libero scambio che prevede
la liberalizzazione e facilitazione del commercio di beni e servizi, l’aumento delle opportunità di
investimenti, la cooperazione in materia di concorrenza, la creazione di un meccanismo di
risoluzione delle controversie e la facilitazione della cooperazione bilaterale in campo ambientale.
America Latina. Associazione al MERCOSUR.
Nonostante alcuni accordi bilaterali siglati dal Messico con alcuni paesi latinoamericani (Bolivia,
Cile, Colombia, Costarica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Uruguay e Venezuela),
l’America Latina non costituisce una priorità commerciale per il Paese. In ambito MERCOSUR, nel
2004 il Messico ha ottenuto lo status di membro associato e sono attualmente in corso di
svolgimento i negoziati per diventarne membro effettivo.
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Il settore privato
L’economia messicana è sempre più dominata dal settore privato. Fin dal 1982, il Governo
Federale ha intrapreso un processo di privatizzazione delle imprese statali, come parte integrante
di una politica volta a liberalizzare l’economia. Nel corso di questo periodo più di 1550 aziende
sono state privatizzate, contribuendo a fare entrare nelle casse dello Stato oltre 24 miliardi di
dollari. Si è trattato di un processo di decentralizzazione che ha visto coinvolti numerosi settori
d’attività, tra i quali i trasporti (autostrade, porti), le telecomunicazioni ed il turismo.
Una forza lavoro giovane, qualificata e relativamente conveniente.
Il Messico è il Paese più popoloso dell’America Latina con una popolazione di circa 106 milioni di
abitanti ed una forza lavoro di circa 48 milioni di persone. In linea generale, si tratta di una forza
lavoro giovane e relativamente a buon mercato, nonostante le organizzazioni imprenditoriali ne
lamentino una scarsa produttività e competitività.
Nel 2006 sono stati creati 879.533 nuovi posti di lavoro, di questi il 54% temporanei e il 46% stabili.
Degli occupati, il 60% circa lavora nel settore dei servizi, il 25% nell’industria e il 18%
nell’agricoltura. Nel 2007 la disoccupazione è oscillata intorno al 4%, mentre, a causa della forte
competitività internazionale, il salario minimo medio si è attestato intorno ai 4,48 US$ al giorno.
Il quadro normativo di riferimento è costituito dall’art. 123 della Costituzione, specificato dalla
Legge Federale del Lavoro che consente ai lavoratori la libera associazione, la contrattazione
collettiva e il diritto allo sciopero. La Legge, inoltre, ha stabilito sei giorni lavorativi alla settimana, la
tariffa doppia o tripla rispetto a quella dell’orario normale in caso di straordinario e la divisione del
profitto con i dipendenti obbligatoria (corrispondente al 10% circa dell’ammontare complessivo).
Nel tentativo inoltre di creare 12 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi tre anni, è stato lanciato
il Programma Nazionale del Primo Impiego, attraverso il quale il Governo si impegna a farsi
carico integralmente dei contributi pensionistici dei neo laureati o dei diplomati negli istituti
professionali assunti per la prima volta da un’azienda nazionale.
Un’ampia disponibilità di risorse
Il Messico si presenta come il 9° produttore mondiale di energia ed il 13° consumatore a livello
mondiale, potendo contare su differenti fonti energetiche tra cui gli idrocarburi, l’idroelettrica e la
biomassa. Il greggio è la principale risorsa produttiva e fonte di ricchezza del Paese che si
presenta come il 6° produttore e 14° detentore di riserve a livello mondiale, nonché 2° fornitore
degli Stati Uniti. Nonostante ciò, il settore appare quanto mai fragile a causa di un inadeguato
sfruttamento delle risorse petrolifere e rimpiazzo delle riserve e dell’impossibilità da parte di privati
(messicani e stranieri) di poter partecipare alla sua esplorazione e produzione perché di esclusiva
competenza del Governo Federale.
Benché il 25% del suo consumo nazionale sia importato da altri paesi, come ad esempio gli Stati
Uniti, il Messico è anche molto ricco di gas (3° produttore e 4° paese detentore di riserve in
America Latina). A tal proposito, le autorità competenti stanno compiendo numerosi sforzi nel
tentativo di aumentare la produzione nazionale al fine di ridurne le importazioni.
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PRINCIPALI SETTORI INDUSTRIALI
Industria automobilistica e dei pezzi di ricambio
Settore Auto:
ƒ 12° posto a livello mondiale e 5° in America Latina per produzione di auto
ƒ Rappresenta il 3% del prodotto interno lordo (PIL), il 14% della produzione industriale, il 23%
delle esportazioni e il 6% degli investimenti esteri diretti
ƒ Aumento della produzione e delle esportazioni pari rispettivamente al 6,6% e all’8% (2005)
ƒ Più di 10 miliardi di US$ in investimenti esteri diretti tra il 2004 ed il 2006
ƒ 429.000 impiegati
ƒ Manodopera qualificata a basso costo
ƒ Caratteristica principale del mercato è l’esportazione di autoveicoli, quella dei camion leggeri e
l’assemblaggio di autoveicoli per il mercato interno
ƒ Le 5 case straniere presenti sul territorio (Ford, GM, Daimler Chrysler, Volkswagen e Nissan)
contribuiscono al 98% della produzione totale del Paese
Settore della Componentistica (accessori e ricambi per auto)
ƒ Rappresenta l’1,3% del PIL, le sue esportazioni sono pari a circa il 7,3% del totale dell’industria
manifatturiera ed occupa l’1,5% della popolazione economicamente attiva.
ƒ La produzione di componenti auto ha raggiunto i 2 miliardi e 310 milioni di US$ (ottobre 2006)
ƒ 1350 imprese settoriali registrate
ƒ La produzione settoriale riguarda la carrozzeria e rimorchi, i motori e loro parti, i sistemi di
sospensione e i sistemi di freno ed altre parti
ƒ Marcata concentrazione settoriale: il 6% delle imprese produce il 59,7% del totale prodotto
ƒ La produzione dei motori rappresenta la parte più importante del settore (37,2% del totale)
Industria Elettronica
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Il settore rappresenta il 4,6% del PIL dell’industria manifatturiera
Più di 30miliardi di US$ in esportazioni nel 2006
Il settore occupa 342.000 persone tra tecnici ed ingegneri
820 aziende
Principale fornitore di prodotti finiti degli Stati Uniti
Industria Farmaceutica
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Rappresenta il 9° mercato a livello mondiale
La spesa per la salute equivale al 6% del PIL, i margini di distribuzione e di vendita sono
rispettivamente del 15 e del 21%
Il settore impiega circa 45.000 persone
200 stabilimenti produttivi
Industria Aerospaziale
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Il settore occupa circa 12.500 addetti
124 aziende che si occupano di costruzione, mantenimento e riparazione
400 milioni di US$ in esportazione di componenti aerospaziali
Sviluppo di centri di ricerca manodopera qualificata
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IL CLIMA PER GLI INVESTIMENTI
Attrazione degli Investimenti Esteri Diretti (IED)
Con quasi 19 miliardi di US$ nel 2006 il Messico si colloca al 9° posto mondiale e al 1° in America
Latina per quanto riguarda l’attrazione di investimenti esteri (concentrati principalmente nel settore
manifatturiero e in quello dei servizi). Gli IED (Investimenti Esteri Diretti) hanno avuto un
andamento favorevole nel Paese grazie anche alla negoziazione degli accordi di libero scambio e
ai cambiamenti nei programmi PITEX, di Promozione Settoriale (PROSEC) e di Esportazione delle
Maquilladoras. Una cospicua parte degli IED sono stati collegati a processi di privatizzazione di
attività un tempo di competenza dello Stato. Ad investire maggiormente nel Paese sono gli Stati
Uniti, seguiti da Olanda e Regno Unito. L’Italia attualmente rappresenta il decimo partner
commerciale del Messico ed i suoi investimenti si concentrano nel settore dei servizi, nella
produzione dei macchinari e prodotti metalliferi ed elettronici, nei servizi professionali e tecnici.
Programma per l’Esportazione delle Maquiladoras
Si tratta di un programma che permette l’importazione temporanea di beni primari impiegati nella
trasformazione, produzione o riparazione di prodotti di esportazione grazie all’esenzione totale
dalle principali tasse di importazione. Il Messico ha cominciato ad applicare le nuove regole della
temporanea importazione di beni e servizi utilizzati dagli impianti Maquiladoras presenti nel Paese,
così come previsto dal Decreto per la Promozione ed il funzionamento del Programma di
Esportazione delle Maquiladoras del 31 dicembre 2000.
Le riforme a questo programma rispondono all’impegno del Messico, in base all’articolo 303 del
NAFTA, di regolare i programmi di eliminazione progressiva dei dazi che rinnovano o rinunciano a
tariffe doganali sui materiali usati per la produzione di beni successivamente esportati ad un
membro del NAFTA.
Il Programma per la Promozione Settoriale (PROSEC)
Mira ad offrire alle società condizioni tariffarie competitive per acquistare macchinari, al fine di
evitare che danneggino le loro operazioni di esportazione. Obbedisce al bisogno di innalzare la
competitività dell’apparato produttivo nazionale nel mercato internazionale, promovendo l’apertura
e la competitività internazionale come elementi fondamentali di un’economia dinamica, nonché
stabilendo strumenti al fine di promuovere l’integrazione di catene produttive efficienti.
Programma di importazioni temporanee per la produzione di beni di esportazione (PITEX)
Questo programma nasce con l’obiettivo di sostenere gli sforzi delle compagnie manifatturiere
messicane impegnate ad entrare nei mercati internazionali, offrendo qualità, servizi e prezzi
competitivi. Il sostegno del Governo Federale a questo tipo di compagnie riguarda l’esenzione
totale dalle principali tasse su materie prime, macchinari e forniture con le caratteristiche
necessarie alla fabbricazione di prodotti da esportazione.
Una guida per gli investimenti
La Banca per lo Sviluppo del Commercio Estero (BANCOMEXT), in collaborazione con i Ministeri
dell’Economia, delle Finanze e Credito Pubblico e quello del Lavoro e della Previdenza Sociale, ha
preparato una guida per gli investitori stranieri con l’obiettivo di aiutare le compagnie estere
presenti in Messico a condurre le rispettive transazioni in condizioni competitive a livello
internazionale, e dotare gli investitori di informazioni rilevanti nella ricerca di luoghi adatti alle
operazioni di produzione.
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Le agevolazioni previste per gli investimenti esteri
Gli incentivi per investire in Messico riguardano principalmente programmi volti alla promozione
della Ricerca e Sviluppo, concessioni del governo per progetti strategici, incentivi fiscali (esonero e
riduzione progressiva delle principali tasse) e programmi di formazione della classe lavoratrice.
QUADRO LEGALE
Cornice legale e agevolazioni speciali
È attualmente contenuta nei principali testi giuridici che regolano la materia: la Costituzione
messicana, la Legge sugli Investimenti Esteri, il Registro Nazionale dell’Investimento Estero ed il
Decreto Generale n.3 della Commissione Nazionale per l’Investimento Estero (CNIE).
La Legge sugli Investimenti Esteri è stata pubblicata il 27 dicembre 1993 e più volte modificata
nel corso degli anni. Gestita dal CNIE, stabilisce che gli investitori stranieri possono controllare il
100% del capitale azionario di qualsiasi società per azioni o impresa messicana, salvo in quelle
aree espressamente soggette a limitazioni:
le attività riservate allo Stato sono quelle costituzionalmente definite “strategiche” e riguardano la
produzione e raffinazione del petrolio, l’energia nucleare, servizi radiotelegrafici e postali e la
produzione petrolchimica.
le attività soggette a specifiche percentuali di partecipazione in cui l’investimento estero è
autorizzato fino ad un massimo del 10% (compagnie per la produzione cooperativa), del 25%
(trasporti interni e aereo specializzato e servizi navetta) e del 49% (istituzioni assicurative e
finanziarie, stampa e pubblicazione di quotidiani, televisione via cavo, rifornimento di carburante e
lubrificante per navi, equipaggiamento aereo e ferroviario).
La Legge, inoltre, prevede i cosiddetti investimenti neutrali, una fattispecie legale che permette a
persone fisiche o giuridiche straniere di investire in determinati settori del Paese, rinunciando però
al diritto di voto.
ORGANI CHE REGOLANO GLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI
Commissione Interministeriale per gli Investimenti Esteri (CNIE)
Presieduta dal Ministero dell’Economia, detta le linee guida in materia di investimenti esteri
elaborandone i meccanismi per la promozione. Ha il compito di pronunciarsi su investimenti esteri
oltre il 49% nelle attività indicate nell’art. 8 della Legge. Autorizza le persone giuridiche ad
intraprendere attività commerciali in Messico ed ha la competenza di autorizzare gli investimenti
neutrali.
Registro Nazionale per gli Investimenti Esteri (RNIE)
Ha il compito di regolare complessivamente gli Investimenti Esteri Diretti. Tutte le società
messicane con IED e gli stranieri che decidono di intraprendere attività commerciali nel Paese
devono registrarsi (ogni anno) presso il RNIE presentando le informazioni principali sulla
compagnia nonché un rendiconto annuale su redditi, spese e situazione giuridica. In caso di
inadempienza od omissioni nelle informazioni è previsto il pagamento di una multa. Il RNIE
possiede, inoltre, un proprio sistema informatico (SI-RNIE) al fine di facilitare l’accesso alla
modulistica, la sua compilazione e presentazione, nonché l’eventuale ammontare delle sanzioni
imposte1.
1
http://www.si-rnie.economia.gob.mx
9
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La Direzione Generale per l’Investimento Estero (DGIE)
La DGIE è il corpo amministrativo del Ministero dell’Economia incaricato di elaborare le strategie
per la partecipazione del Messico alle negoziazioni commerciali internazionali relativamente
all’investimento estero, rappresentando il Paese e coordinando le consultazioni con gli addetti del
settore coinvolti nel processo.
Effettua iscrizioni, aggiornamenti, cancellazioni ed annotazioni riguardanti l’aspetto legale della
materia, valutando i progetti che vengono presentati alla Commissione Interministeriale per gli
Investimenti Esteri e monitorando la loro
effettiva attuazione. Autorizza l’iscrizione di società straniere nel Registro del Pubblico Commercio
in conformità con quanto previsto dalla Legge Generale delle Società Mercantili.
La Direzione opera anche come sportello telematico incaricato di fornire un elenco di tutte le
formalità che devono essere espletate alla DGIE e al RNIE (con possibilità di accedere
direttamente al SI-RNIE), ed aggiornamenti trimestrali relativi all’andamento degli investimenti
stranieri in Messico (reports statistici per settore economico, per Stato e per paese di provenienza)
al fine di fornire elementi analitici in grado di supportare le decisioni da prendere relativamente agli
aspetti principali dell’economia del paese2.
La Banca per lo Sviluppo del Commercio Estero (BANCOMEXT)
Al fine di promuovere il commercio estero e attrarre investimenti esteri nel Paese, il Governo
messicano ha istituito il Bancomext, la Banca per lo sviluppo del Commercio Estero.
La missione della Banca è quella di promuovere l’investimento, attraverso l’accesso al
finanziamento ed offrendo una serie di prodotti finanziari e servizi adatti ai bisogni di ogni singola
azienda. Questi servizi sono attuati direttamente attraverso la rete di uffici nazionali ed
internazionali della Banca, attraverso altre istituzioni finanziarie così come mediante il proprio sito
web3.
2
3
http://www.economia.gob.mx/?P=1156
www.bancomext.com
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TRASPORTI
La rete stradale
La rete stradale messicana, che conta una superficie di 335.670 km (di cui solo 116.751 asfaltati),
viene considerata in condizioni ottimali, soddisfacenti e non ottimali rispettivamente per il 25, 35 e
40%.
Recentemente il nuovo Governo ha varato un nuovo piano di investimenti nelle infrastrutture e nei
trasporti che mira non soltanto a conservare l’attuale rete nazionale, ma ad ampliare anche quella
provinciale e comunale, per sostenere lo sviluppo economico e sociale di una parte del paese
ancora largamente isolata. Nello specifico, è prevista la realizzazione di circa 100 progetti per
modernizzare le arterie strategiche, tra cui la costruzione di un tratto stradale di 105 km da Città del
Messico a Veracruz e la costruzione di 223 km della autostrada “Arco Norte” alla periferia della
capitale.
La rete ferroviaria
Al 2006, la rete ferroviaria messicana conta circa 17.665 km di linee principalmente orientate ai
collegamenti con gli Stati Uniti, in particolare verso la California, l’Arizona ed il Texas.
Anche per il settore ferroviario il nuovo Governo ha previsto importanti innovazioni, che riguardano
investimenti rivolti all’accelerazione del trasporto merci (con la costruzione di 1418 km di nuove
linee) e alla riduzione dei costi. Nello specifico, i progetti riguardano la fornitura di servizi ferroviari
che colleghino rapidamente il porto di Lázaro Cárdenas (principale destinazione delle importazioni
dalla Cina) alla frontiera con gli Stati Uniti, e la costruzione di una linea ferroviaria per il trasporto
merci dal porto di Manzanillo ad Aguascalientes.
Relativamente al traffico passeggeri, il Governo Federale ha avviato alcuni importanti progetti
infrastrutturali, tra cui la realizzazione ed il completamento delle tre linee del Treno Suburbano per
collegare l’hinterland della Capitale Federale.
La rete portuale
Il sistema portuario messicano è costituito da 112 porti e terminali abilitati di cui il 40% realizza il
100% delle attività commerciali, industriali e turistiche, mentre il restante 60% attività secondarie.
Esistono, inoltre, 24 Amministrazioni Portuarie Integrate (API) gestite in parte dal Governo
Federale, in parte da alcuni Stati dell’Unione e dal Fondo Nazionale per la Promozione del
Turismo. Negli ultimi anni i porti messicani hanno cominciato a competere efficacemente con la
controparte internazionale grazie ad un incremento degli investimenti riguardanti progetti di
ampliamento ed ammodernamento di alcune aree portuali tra cui quelle di Lázaro Cárdenas,
Manzanillo (dove è prevista un’ulteriore area di sviluppo nella laguna dello Coyutlàn per cercere di
soddisfare la crescente richiesta di container e depositi), Tampico (dove l’API lavora alla
realizzazione di terminali multifunzione) e Progresso (dove si stanno attuando progetti di
ampliamento ed ammodernamento).
Esistono, inoltre, altri progetti pendenti riguardanti:
9 La trasformazione di Punta Colonet (nel nord dello Stato di Baja California) in un centro
commerciale in grado di ricevere 10 milioni di containers a partire dal 2010 anno in cui si stima
la conclusione della costruzione.
9 La creazione di un corridoio trans-istimico per collegare la merce che arriva a Salina Cruz da
Puerto de Coatzacoalcos.
9 La creazione e gestione di un terminale per la liquefazione del gas naturale a Manzanillo.
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FONTI
Documenti
-
Congiuntura economica Messico 2006, consultabile sul sito internet www.ice.gov.it
Rapporto-Paese Congiunto ICE/MAE 1° sem. 2007, consultabile e scaricabile dal sito internet
www.ice.gov.it
Legge sugli Investimenti Esteri, consultabile e scaricabile dal sito internet
www.economia.gob.mx
Siti internet
www.economia.gob.mx
www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook
www.investinmexico.com
www.bancomext.com
www.si-rnie.economia.gob.mx
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