MUSICA ALEATORIA La musica aleatoria (dal latino alea=caso) lascia alcuni aspetti della musica al caso. Ad esempio, mentre compone l’autore può affidare alcune sue scelte all’esito di un lancio di dadi, oppure può scrivere varie pagine di musica e lasciare che sia l’esecutore a decidere quali interpretare, oppure ancora lasciare pagine bianche nelle quali sarà l’esecutore o, perché no, il pubblico stesso a improvvisare eventi sonori dovuti alla pura casualità del momento. Il concetto di casualità, dal quale la musica di Cage non potrà più prescindere a partire dagli anni ’50, rappresenta per le sue “opere” un punto fermo, basato sulla dissacrazione totale di tutte le "regole" musicali classiche e moderne. Ad esempio nel brano “4 minuti e 33 secondi”, Cage raggiunge la vetta massima della provocazione musicale: il silenzio, il vero contenitore del suono. La partitura dà un’unica indicazione all’esecutore, quella di non far niente: Tacet. Per circa quattro minuti e mezzo l’aria si riempie del nascosto mormorio del pubblico se ci si trova in un teatro, del fruscio degli alberi se si è in aperta campagna, del rumore delle auto in una ipotetica esecuzione in mezzo al traffico. E’ evidente il messaggio: la vera musica non sta sul palco di un teatro, ma è quella che nasce casualmente nei luoghi, negli oggetti che li caratterizzano e nelle persone che vi interagiscono. ASCOLTO : “QUINTA SONATA” da “SONATE E INTERLUDI” per pianoforte preparato di JOHN CAGE (USA 1948) Il brano si basa su un’altra “invenzione” di Cage, quella del piano “preparato” che prevede l’introduzione tra le corde di un pianoforte, di svariati oggetti: pezzi di gomma, bulloni e quant’altro, di modo che l’esecutore produca involontariamente suoni diversi da quelli segnati nella partitura. L’opera rappresenta, oltre ad uno studio sulla casualità del timbro (il compositore non decide, o al massimo suggerisce, la “preparazione”), una sorta di provocazione dadaista, tipica di Cage, nei riguardi dell’inviolabilità degli strumenti “classici”. Il pianoforte, strumento romantico per eccellenza, viene “violentato” con oggetti di uso quotidiano. La tradizione europea calpestata e sbeffeggiata: scandalo!