ARPA Puglia DAP Taranto c/o Ospedale Testa Contrada Rondinella 74100 Taranto Oggetto: Dichiarazione ai sensi dell. Art. 5 comma 5 della L.R. 25 del 2008 Nell’ambito della procedura relativa al rilascio del giudizio di compatibilità ambientale (Valutazione di Impatto Ambientale), ai sensi dell’art. 4 co. 6 lett. b) e co. 9 della L.R. n. 11/2001 e s.m.i., in combinato disposto con l’art. 23 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica e delle opere ed infrastrutture connesse, sito nel Comune di Statte (TA), presso la ex discarica di RSU in località San Giovanni, denominato “STATTE”, di potenza pari a 997 kW, Il sottoscritto dott. ing. Moccia Stefano, nato a Cisternino (BR) il 26.12.1980, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto al n. 2271, in qualità tecnico incaricato dalla società DE.CA. Energy S.r.l. con sede in Sava (Ta) alla via SS7 ter km 16, iscritta al Registro Imprese di Taranto Sez. Ordinaria - R.E.A n°169890, P.IVA: 02790150730, DICHIARA (ex D.P.R: 445/2000) che le opere elettriche annesse alla costruzione ed esercizio della centrale fotovoltaica per la produzione di energia elettrica da realizzarsi nel comune di Statte (TA), in particolare le cabine di trasformazione bt/MT, di consegna e i cavidotti, sono progettati in modo da rispettare i limiti imposti dal DPCM 8 luglio 2003, in attuazione della legge quadro n. 36 del 22 febbraio 2001 in materia di prevenzione dai rischi di esposizione delle lavoratrici, dei lavoratori e della popolazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici a tal fine si allega: Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) Si coglie l’occasione per porgere Distinti Saluti Sava (TA), li 16.04.2013 dott. ing. Stefano MOCCIA (Progettista) Sommario 1 PREMESSA ............................................................................................................................................... 3 2 Disposizioni legislative .......................................................................................................................... 5 3. Valutazione dell’esposizione ai campi a frequenza estremamente basse (ELF – Extremely Low Frequency) ........................................................................................................................ 6 3.1 Campo elettrico ................................................................................................................... 6 3.2 Campo magnetico ............................................................................................................. 7 4. Analisi dell'impatto dell'impianto fotovoltaico in progetto ...................................................... 8 4.1 Trasformatori .......................................................................................................................... 8 4.2 Cavidotti ................................................................................................................................. 8 4.3 Modalità di posa elettrodotto interrato ......................................................................... 8 5.Valore del campo elettrico indotto dai cavidotti interrati ........................................................ 10 6.Analisi dei risultati ottenuti .................................................................................................................... 12 7.Valutazione degli impatti prodotti dai campi elettromagnetici ............................................... 12 8. CALCOLO DELLE D.P.A. ........................................................................................................................ 13 8.1 Cabine di trasformazione BT/MT .................................................................................... 14 8.2 Cabine di consegna ......................................................................................................... 16 Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 2 1 PREMESSA I campi elettromagnetici sono un insieme di grandezze fisiche misurabili, introdotte per caratterizzare un insieme di fenomeni in cui è presente un'azione a distanza attraverso lo spazio. Quattro sono i vettori che modellizzano le grandezze introdotte nella definizione del modello fisico dei campi elettromagnetici: E campo elettrico H campo magnetico D spostamento elettrico o induzione dielettrica B induzione magnetica Per quanto concerne i fenomeni elettrici si fa riferimento al campo elettrico, il quale può essere definito come una perturbazione di una certa regione spaziale determinata dalla presenza nell'intorno di una distribuzione di carica elettrica. Per i fenomeni dì natura magnetica si fa riferimento a una caratterizzazione dell'esposizione ai campi magnetici in termini di induzione magnetica, che tiene conto dell'interazione con ambiente ed i mezzi materiali in cui il campo si propaga. La normativa attualmente in vigore disciplina in modo differente ed in due decreti attuativi diversi i valori ammissibili di campo elettromagnetico, distinguendo così i "campi elettromagnetici quasi statici" ed i "campi elettromagnetici a radio frequenza". Nel caso dei campi quasi statici ha senso ragionare separatamente sui fenomeni elettrici e magnetici e ha quindi anche senso imporre separatamente dei limiti normativi alle intensità del campo elettrico e dell'induzione magnetica. Il modello quasi statico è applicato per il caso concreto della distribuzione di energia, in relazione alla frequenza di distribuzione dell'energia della rete che è pari a 50Hz. In generale gli elettrodotti dedicati alla trasmissione e distribuzione di energia elettrica sono percorsi da correnti elettriche di intensità diversa, ma tutte alla frequenza di 50Hz, e quindi tutti i fenomeni elettromagnetici che li vedono come sorgenti possono essere studiati correttamente con il modello per campi quasi statici. L’impianto fotovoltaico oggetto del presente documento è destinato a produrre energia elettrica; esso sarà collegato alla rete elettrica di distribuzione di media tensione in corrente alternata. L’impianto viene connesso elettricamente a valle del punto di consegna fiscale dell’energia in MT (cabina di trasformazione ubicata all’interno dell’area interessata dall’intervento). Il generatore fotovoltaico è installato a terra su strutture di sostegno fisse esposte azimutalmente a 180° N. Il generatore presenta una potenza nominale pari a 997 kWp circa, intesa come somma delle potenze di targa o nominali di ciascun modulo misurata in condizioni standard (STC: Standard Test Condition). Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 3 Il generatore fotovoltaico risulta composto da moduli fotovoltaici in silicio policristallino. I moduli verranno collegati in stringhe collegate agli inverter previsti in base ad una logica di frazionamento della potenza totale su più componenti. Gli inverter previsti saranno in grado di gestire ogni ingresso con un distinto inseguitore MPP. L'inverter prende come tensione di riferimento quella della rete elettrica alla quale è collegato: pertanto non è in grado di erogare energia sulla rete qualora in questa non vi sia tensione. Il collegamento elettrico avverrà in MT (mediante 1 cabine di trasformazione MT/BT) presso il gestore della rete Enel SpA con un punto di consegna a 20 kV 3-fase. E’ prevista l’installazione di contatori nel quadro generale con piombatura per la misura fiscale (UTF). Nel presente studio sono state prese in considerazione le condizione maggiormente significative al fine di valutare la rispondenza ai requisiti di legge dei nuovi elettrodotti: se tale condizioni fosse verificata, nel caso più sfavorevole dal punto di vista dell’emissione elettromagnetica, automaticamente lo sarebbe anche in tutte le atre situazioni in esame. Le simulazioni relative al calcolo dell’intensità del campo magnetico sono state elaborate in accordo con le indicazioni fornite dalle norme CEI 211-4/1996 e 211-10/2002. Per quanto riguarda il campo elettromagnetico generato dalle singole apparecchiature installate in sottostazione, non esistendo un modello matematico che permetta il calcolo preventivo, si sottolinea comunque che tutte le apparecchiature installate rispetteranno i requisiti di legge e tutte le normative tecniche di prodotto riguardo la compatibilità e le emissioni elettromagnetiche. Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 4 2 Disposizioni legislative Il panorama normativo italiano in fatto di protezione contro l’esposizione dei campi elettromagnetici si riferisce alla legge 22/2/01 n°36 che è la legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici completata a regime con l’emanazione del D.P.C.M. 8.7.2003. Nel DPCM 8 Luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”, vengono fissati i limiti di esposizione e i valori di attenzione, per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) connessi al funzionamento e all'esercizio degli elettrodotti. In particolare negli articoli 3 e 4 vengono indicate le seguenti 3 soglie di rispetto per l’induzione magnetica: “Nel caso di esposizione a campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati da elettrodotti non deve essere superato il limite di esposizione di 100 µT per l'induzione magnetica e 5kV/m per il campo elettrico intesi come valori efficaci” [art. 3, comma 1]; “A titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l'esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz), nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, si assume per l'induzione magnetica il valore di attenzione di 10 µT, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.” [art. 3, comma 2]; “Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50 Hz, è fissato l'obiettivo di qualità di 3 μT per il valore dell'induzione magnetica, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio”. [art. 4] L’obiettivo di qualità da perseguire nella realizzazione dell’impianto è pertanto quello di avere un valore di intensità di campo magnetico non superiore ai 3 µT come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. A tal proposito occorre precisare che nelle valutazioni che seguono è stata considerata normale condizione di esercizio quella in cui l’impianto trasferisce alla Rete di Trasmissione Nazionale la massima produzione (1 MWp). Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 5 3. Valutazione dell’esposizione ai campi a frequenza estremamente basse (ELF – Extremely Low Frequency) Una delle problematiche più studiate è certamente quella concernente l'esposizione a campi elettrici e magnetici dispersi nell'ambiente dalle linee di trasporto e di distribuzione dell'energia elettrica (elettrodotti), la cui frequenza (50 Hz in Europa, 60 Hz negli Stati Uniti) rientra nella cosiddetta banda ELF (30 - 300 Hz). I campi ELF, contraddistinti da frequenze estremamente basse, sono caratterizzabili mediante la semplificazione delle equazioni di Maxwell dei "campi elettromagnetici quasi statici" e quindi da due entità distinte: - il campo elettrico, generato dalla presenza di cariche elettriche o tensioni e quindi direttamente proporzionale al valore della tensione di linea - il campo magnetico, generato invece dalle correnti elettriche dagli elettrodotti si genera sia un campo elettrico che un campo magnetico. 3.1 Campo elettrico II campo elettrico è legato in maniera quadraticamente inversa alla tensione della sorgente; esso si attenua, allontanandosi da un elettrodotto, come l'inverso della distanza dai conduttori. I valori efficaci delle tensioni di linea variano debolmente con le correnti che le attraversano, pertanto l'intensità del campo elettrico può considerarsi, in prima approssimazione, costante. La presenza di alberi, oggetti conduttori o edifici in prossimità delle linee riduce l'intensità del campo elettrico e, in particolare all'interno degli edifici, si possono misurare intensità di campo fino a 10 (anche 100) volte inferiori a quelle rilevabili all'esterno. Nell’impianto in oggetto il campo elettrico risulta ridotto in maniera significativa per l'effetto combinato dovuto alla speciale guaina metallica schermante del cavo ed alla presenza del terreno che presenta una conducibilità elevata. Per le linee elettriche di MT a 50 Hz, i campi elettrici misurati attraverso prove sperimentali sono risultati praticamente nulli, per l'effetto schermante delle guaine metalliche e del terreno sovrastante i cavi interrati. Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 6 3.2 Campo magnetico L'intensità del campo magnetico generato in corrispondenza di un elettrodotto dipende invece dall'intensità della corrente circolante nel conduttore; tale flusso risulta estremamente variabile sia nell'arco di una giornata sia su scala temporale maggiore quale quella stagionale. Non c'è alcun effetto schermante nei confronti dei campi magnetici da parte di edifici, alberi o altri oggetti vicini alla linea: quindi all'interno di eventuali edifici circostanti si può misurare un campo magnetico di intensità comparabile a quello riscontrabile all'esterno. Quindi, sia campo elettrico che campo magnetico decadono all'aumentare della distanza dalla linea elettrica, ma mentre il campo elettrico, è facilmente schermabile da oggetti quali legno, metallo, ma anche terreno, alberi ed edifici, il campo magnetico non è schermabile dalla maggior parte dei materiali di uso comune. Tra i vantaggi collegati all'impiego dei cavi interrati sono da considerare i valori di intensità di campo magnetico che decrescono molto più rapidamente con la distanza. Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 7 4. Analisi dell'impatto dell'impianto fotovoltaico in progetto L'impatto elettromagnetico relativo all'impianto fotovoltaico in progetto per la produzione di energia elettrica da fonte solare a conversione fotovoltaica, è legato: • all'utilizzo dei trasformatori BT/MT; • alla realizzazione di cavidotto interrato per la connessione elettrica dei campi in cui è suddiviso elettricamente l'impianto, con la cabina elettrica di connessione e consegna alla rete di distribuzione nazionale. Nell'intervento proposto non è prevista la realizzazione di linee elettriche aeree in AT, ma esclusivamente la realizzazione di cavidotti interrati ed aerei in MT (20 kV) , per la distribuzione dell'energia elettrica prodotta dal'impianto alla cabina di connessione e consegna alla rete elettrica MT (20 kV). 4.1 Trasformatori L’impianto è connesso ad una cabina elettrica in cui è alloggiato il trasformatore 20 kV. Data la distanza assicurata in fase di progetto fra i trasformatori posizionati nelle Cabine e le abitazioni circostanti più prossime si può ritenere trascurabile il contributo di tali apparati elettrici in riferimento a campi elettrici e magnetici. 4.2 Cavidotti Nel progetto presentato: 4.3 • non è prevista la realizzazione di linee aeree MT; • le linee di collegamento elettrico tra i campi e la cabina elettrica sono MT tutte in cavo interrato; • la disposizione dei cavi interrati MT sarà ai vertici di un triangolo equilatero, disposizione che assicura una riduzione del campo magnetico complessivo oltre che una riduzione dei disturbi elettromagnetici è data dal fatto che gli elettrodotti saranno di tipo schermato e interrati; inoltre, saranno installati a distanze rilevanti da edifici abitati o stabilmente occupati; • la corrente viene distribuita alternata e non continua, riducendo così le perdite a parità di tensione. Modalità di posa elettrodotto interrato La posa interrata dei cavi avverrà a una profondità maggiore di un metro e una adeguata protezione meccanica sarà posta sui cavi stessi (tegolo) in conformità alla modalità di posa"M" della Norma C.E.I. 11-17. Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 8 Lo scavo avrà larghezza massima di 0,7 m, in relazione alla migliore soluzione tecnica conseguibile. Prima della posa dei cavi verrà ricoperto il fondo dello scavo (letto di posa) con uno strato (3-4 cm di spessore) di sabbia avente proprietà dielettriche. I cavi potranno essere posati: • direttamente nello scavo e quindi ricoperti da uno strato dì sabbia dielettrica (circa 25 cm) sul quale verrà posizionato il tegolo di protezione; • all'interno di tubazioni che saranno ricoperte solo da sabbia dielettrica per uno spessore di 25 cm l'utilizzo delle tubazioni facilita la sfilabilità dei cavi. Fig. 1 Sezione tipica cavidotto interrato linee MT Tutti gli impianti in bassa e media tensione saranno realizzati secondo le prescrizioni della norma CEI 11-1 con particolare riferimento alla scelta dei componenti della disposizione circuitale, degli schemi elettrici, della sicurezza di esercizio. Più in generale, le modalità di connessione saranno conformi alle disposizioni tecniche emanate dall'autorità per l'energia elettrica e il gas, al Gestore della rete di distribuzione ed in completo accordo con disposizioni e consuetudini tecniche dell'ENEL e con le regole tecniche di connessione previste dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN). Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 9 5.Valore del campo elettrico indotto dai cavidotti interrati Per la trasmissione di energia elettrica interrata sono utilizzati cavi per media tensione tripolari ad elica visibile con conduttori di alluminio isolati con polietilene reticolato sotto guaina di polietilene e fune portante di acciaio rivestito di alluminio: Fig. 2 - Esempio di cavo II campo elettrico risulta ridotto in maniera significativa per l'effetto combinato dovuto alla speciale guaina metallica schermante del cavo ed alla presenza del terreno che presenta una conducibilità elevata. Per le linee elettriche di MT a 50 Hz, i campi elettrici misurati attraverso prove sperimentali sono risultati praticamente nulli, per l'effetto schermante delle guaine metalliche e del terreno sovrastante i cavi interrati. Considerando: • la tipologia di posa dei cavi previsti in progetto; • a tipologia di cavidotto definito in progetto: trifase unipolare • la corrente massima complessiva prodotta dall'impianto; si è stimato il valore del campo elettromagnetico, che garantiscono il rispetto dei limiti normativi, mediante le formule matematiche per il calcolo del campo magnetico. Il valore del campo magnetico indotto dipende dal valore di corrente elettrica che attraversa il conduttore, pertanto per il calcolo del valore del campo magnetico si è presa in considerazione la linea elettrica interrata destinata al trasporto dell'energia elettrica prodotta dall'impianto. La condizione peggiore si avrà quindi nel cavidotto che va dalla cabina di consegna al punto di Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 10 connessione ENEL del sottocampo più grande (caso peggiore dal punto di vista dell'induzione di campi elettromagnetici). La formula per conduttori trifase disposti a triangolo (che rappresenta la scelta progettuale adottata) è la seguente: 0,1 √6 dove P [m] è la distanza fra i conduttori adiacenti (in caso di distanze differenti, P diventa la media delle distanze fra i conduttori esterni e quello centrale); per la modalità di posa scelta nel progetto e per il tipo di cavo che sarà utilizzato P = 0,05 m I [A] è la corrente, simmetrica ed equilibrata, che attraversa i conduttori; per il progetto in esame I = 29 A R [m] è la distanza dal baricentro dei conduttori alla quale calcolare l’induzione magnetica B (la formula è valida per R >> P). 0,35 B = Campo magnetico [µT] 0,30 0,25 0,20 0,15 R = 1.0 m 0,10 0,05 0,00 ‐20 ‐15 ‐10 ‐5 0 5 10 15 20 distanza dall'asse del cavidotto[m] Fig. 3 Curva del campo elettromagnetico in prossimità del cavo MT Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 11 6.Analisi dei risultati ottenuti Come mostrato nel grafico del capitolo precedente l’intensità del campo magnetico calcolata sull’asse del cavidotto è inferiore al limite dei 3 µT che il DPCM 8 Luglio 2003 fissa come obiettivo di qualità da conseguire nella realizzazione di nuovi elettrodotti. Alla luce dei risultati ottenuti ed illustrati si evince come il tratto di cavidotto interrato esaminato nella presente relazione rispetta le soglie di attenzione indicate negli articoli 3 e 4 del DPCM 8 Luglio 2003. Inoltre poiché il caso esaminato rappresenta la situazione più sfavorevole in termini di emissione elettromagnetica attesa, si evince altresì che in ordine a tutte le linee elettriche appositamente progettate nell’ambito dello sviluppo del campo fotovoltaico in esame, saranno rispettati i valori indicati nella Legge n. 36/2001 e dal DPCM 8 Luglio 2003. 7.Valutazione degli impatti prodotti dai campi elettromagnetici Con riferimento all'impatto prodotto dai campi elettromagnetici si è avuto modo di porre in risalto che non si ritiene che si possano sviluppare effetti elettromagnetici dannosi per l'ambiente o per la popolazione derivanti dalla realizzazione dell'impianto. Non si riscontrano inoltre effetti negativi sul personale atteso anche che la gestione dell'impianto non prevede la presenza di personale durante l'esercizio ordinario se non durante le operazioni di manutenzione che comunque determineranno la permanenza del personale solo per brevi periodi. Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 12 8. CALCOLO DELLE D.P.A. L'impatto elettromagnetico relativo all'impianto fotovoltaico in progetto per la produzione di energia elettrica da fonte solare a conversione fotovoltaica, è legato: • alla realizzazione di cavidotto interrato per la connessione elettrica dei sottocampi, in cui è suddiviso elettricamente l'impianto, con le cabine elettriche di consegna e per la connessione di queste alla rete di distribuzione nazionale. • alla realizzazione di n. 1 cabina di consegna. • alla realizzazione di n. 1 cabine di trasformazione BT/MT Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, con Decreto 29 maggio 2008 ha approvato la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti, elaborata dall’APAT. In tale documento si evidenzia che la metodologia non si applica alle linee in media tensione in cavo cordato a elica (interrate o aeree), come nel caso delle linee MT in oggetto. Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 13 Fig. 4 - Tracciato cavidotto-impianto Statte 8.1 Cabine di trasformazione BT/MT L’impianto è composto da un’unica cabina elettrica di trasformazione BT/MT della potenza nominale di 1250 kVA e da una cabina di alloggiamento inverter. Le cabine hanno dimensioni standard e sono costituite da prefabbricati posati su stabilizzato e al cui interno trova alloggiamento il trasformatore. Si precisa che tali cabine sono normalmente disposte, ai sensi della normativa urbanistica vigente, non inferiore a 10 m da confini con altra proprietà. Utilizzando la procedura di calcolo di cui al §5.2.1 delle linee guida APAT per la valutazione delle DPA nel rispetto degli obiettivi di qualità di 3µT si ottiene per una corrente nominale massima di BT pari a 2000 A e un diametro dei cavi pari a 0,022 m ottengo una DPA arrotondata per eccesso pari a: 2,5 m Data la disposizione delle cabine di trasformazione, esclusivamente poste all’interno della recinzione dell’area di progetto ad una distanza minima di progetto di 10 m, ed alla considerazione che nei dati di calcolo è stato preso in considerazione la corrente massima e non la mediana nelle 24 h (pressoché pari a 0), si può concludere che per tali dispositivi siano stati ampliamente raggiunti gli obiettivi di qualità previsti dalla normativa vigente Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 14 Fig. 5 Tavola B10 delle Linea Guida per l’applicazione del § 5.1.3 dell’Allegato al DM 29.05.08 Distanza di prima approssimazione (DPA) da linee e cabine elettriche Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 15 8.2 Cabine di consegna L’impianto è composto da una cabina di consegna posta all’interno della recinzione dell’area di impianto. La cabina ha dimensioni standard ed è costituita da prefabbricati posati su stabilizzato e al cui interno vi è il dispositivo di sezionamento e l’alloggiamento dei dispositivi di misura messi a disposizione del gestore della rete. Si precisa che tale cabina è disposta, ai sensi della normativa urbanistica vigente e ai sensi del Codice della Strada e delle sue Norme di Attuazione, ad una distanza di 10 m dalla strada provinciale di tipo C. Il calcolo della DPA è stato effettuato considerando la presenza dei conduttori in MT presenti all’interno della cabina. Il valore del campo magnetico indotto dipende dal valore di corrente elettrica che attraversa il conduttore, pertanto per il calcolo del valore del campo magnetico si è preso in considerazione la linea elettrica interrata destinata al trasporto dell'energia elettrica prodotta dal sottocampo più grande dell'impianto (condizione più sfavorevole), quello che ha potenza complessiva di circa 1 MW. Valgono i calcoli e il grafico illustrati nel capitolo 5 dai quali si evince come i limiti imposti dagli obiettivi di qualità di 3µT siano raggiunti all’interno della cabina stessa nella ulteriore considerazione che nei dati di calcolo è stato preso in considerazione la corrente massima e non la mediana nelle 24 h (pressoché pari a 0) Relazione Tecnica Specialistica sull’Impatto Elettromagnetico (DPA) 16