Compito di italiano su Giacomo Leopardi Di seguito sono riportati i versi finali, corredati dalla parafrasi, di una celebre canzone leopardiana. Dopo averli letti, rispondi alle domande di comprensione e riflessione personale. […] Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia, diman tristezza e noia recheran l’ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno. Garzoncello scherzoso, cotesta età fiorita è come un giorno d’allegrezza pieno, giorno chiaro, sereno, che precorre alla festa di tua vita. Godi, fanciullo mio; stato soave, stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo’; ma la tua festa Ch’anco tardi a venir non ti sia grave. Comprensione e riflessione 1. A quale lirica leopardiana appartengono i versi sopra citati, qual è il giorno più gradito secondo il poeta e perché? 2. A chi si rivolge il poeta nell’ultima parte della poesia e che cosa invita a fare? 3. Al centro della poesia c’è la riflessione sul piacere, svolta da Leopardi anche in altre opere. Partendo dalla canzone proposta, spiega cos’è per il poeta il piacere e cosa può essere per lui fonte di gioia. Poi esprimi la tua opinione al riguardo toccando i seguenti punti: - Che cos’è per te il piacere? E la felicità? - Piacere e felicità sono la stessa cosa o c’è differenza? - L’uomo può essere felice o è destinato all’infelicità? Perché?