Derek J Rcnarlands un metodo nuovo Prima parte. IECG normale L'ECG normale ed il sistema a dodici derivazioni Un ÈG normale La Figura 1 mostra un ECG normale. Esso consiste delle registrazioni di ognuna delle 12 derivazioni. L'uso di 12 derivazioni è una convenzione, cresciula e consolidata insieme alla eleltrocardiografia. Non ha basi logiche o scientifiche. I due oslacoli maggiori all'apprendimento della eletìrocardiograf ia, risiedono: 1. nella grande variabilità in ogni derivazione della morfologia elettrocardiogralica in una popolazione di soggehi normali 2. nella grande diversità degli aspettì elettrocardiogralici nelle 12 derivazioni convenzionali di un singolo soggetlo normale. Lo scopo della prima parte di questo libro è quello di mettere in grado il lettore di superare quesli due ostacoli. 4 L3 morfologia fondamenlale dellECG - afda elettrocardiografica consiste : lre diverse delle§sioni _:cnoscibilì. Einthoven le chiamÒ ':"Ca P", "complesso QRS" e ':_da T" (Figura 2). Egli assegnÒ a : varìe deilessioni delle leltere :-acessive dell'allabelo, poichè non _: conosceva in alcun modo :'g ne e non desiderava suggerire : arn i po di inìerpretazione nel :a.irassegnarle, - :!tte le 12 derivazioni, nell'ECG -:-male, è possibile riconoscere le '-: Cef lessioni londamentali. cnde P e T hanno una forma -: -: ai vamente semplice. Esse ::ssono variare la loro ampiezza, ed ::sere positive (cioè deflessione ,:-sa -.!.- a10) o negative; le loro ,:'a2ioni di forma sono perÒ ': :i vamente modeste. I complessi invece, hanno una morlologia aa_ aeiinita, e mostrano dei quadri _a tc diflerenti nelle diverse ::-,azioni di uno stesso ECG ::S :_.Jra 1). L'o.da P mppreserìta la ditlusione della axivazione elettrica nèl miocardio atnab. Nsll'ECG normals è costituita da una defl€ssione di piccola ampiszza, lsnta, arrolondata, che prec€de il complesso ORS. ll complesso ORS rappresenla la diilusione d6llo stimolo 6leilricÒ nel mlocardio ventricolaro. Di solito, ma non sémpre, cosliluisce la deflsssione plù ampia dell'ECG. Ha ssmpre una lorma "puntuta". L',nd. r rappresenla ll recupero elélÙico del miocardio ventricolare. Essa s6gue obbligatoriamente I'altivazione eletlrica, s deve complsla6i p ma chs sia possibile uns nuova attivaziono. E un onda ampia e aroiondata. Un'onda T segue ogni complesso QBS ed è sopaEla da esso da un intervallo che in un deteminato EcG è sempre radnenclatura della dstl€slone m I dellessioni ben riconoscibili. La presenza e la relativa ampiezza delle diverse possibili componenli del complesso QRS possono essere descritte, secondo ùna convenzione, usando combinazioni delle lettere q. r, s. Q, R, S. Le aegole della convenzione sono le seguenlì: l. La prima deflessione positiva (verso l'allo) viene contrassegnata ll. Ogni seconda deflessione positiva è conìras§egnata con / o R'. lll. Un'onda negativa (che scende, cioè, al di§otto della linea di base) è contrassegnaìacon s o S se -r,L -L It 1r sequeunaroFì. lV. lJn'onda negativa è contrassegnata con q o Q se precede una r o R (e in questo caso non può che essere la prima deflessione di un complesso QRS). V, Ogni complesso interamente neqativo è contrassegnato con qs o QS. _/\_ -{r It os VI, LE OEFLESSIONI AMPIE SONO rapide ed appuntile -::, :_ae ::_t, dalla attivazione eletìrica :_:_ac are sono dette ::-a essiQRS", sia che inizino positiva ::_ --a deflessione 'alto) o negativa, sia che : .a'sc _ .i- .o con una dellessione ::::.a o negaliva, sia che siano : :::: - te da una, due o tre CONTRASSEGNATE CON LE LETTERE MAIUSCOLE APPROPRIATE. Le deflessioni di piccola ampiezza vengono contrassegnate da leltere minuscole. La Figura 3 mostra dodici delle possibili combinazioni morfologiche del QRS, in cLri i colori delle dellessioni e delle lettere appropriate a descriverle sono identici. Ognuno di questi esempi è, in senso generico, un complesso QRS. Figura 3 5 Se ritorniamo alla Figura 1, potremo ora nolare che nelle derìvazioni Dl. Dll, aVF, V5 e V6 ilcomplesso QRS è del tipo qR; in V e V, del tipo rSì in V3 dellipo Rs; in Va del tipo qRs; in Dlll deì tipo r, in aVL del tipo rsi in aVB del tipo QS. Origine e diffusione dell'attivazione elettrica nel cuore Di norma, l'intero processo di allivazione elettrica del cuore ha origine nel nodo seno-atriale, Lo stimolo elettrico inizia aulonomamenie nel nodo senoatriale e quindi si diffonde al miocardio al ale adiacente, Successivamente. l'altivazione si L'espressione "complessi QRS del tipo" sarà in seguito spasso abbreviata semplicemenle in "complessi". In tal modo, una enunciazione come: "V3 mostra complessi QRS del tipo RS", diventerà: "V3 moslra complessi RS" dillonde in ogni direzione attraverso il miocardio atrìale. ll processo di attivazione raggiunge il nodo atrioventricolare, e, allraverso questo, il fascio di His e le sue branche destra e sinistra, quindi la rete del Purkinje, èd infine jl miocardio ventricolare. nodo seno-atriale è siluato n€lla pane ala dell'atrio destro,., Normalmente è quiche ha lnizio I atlivazion€ del miocardio atrial€. ll nodo rtdo4rotrlcoLrr è siluato nella pade bassa dell'alrio dèstro. ln €sso l'impulso ricevuto atlravsrso il miocardio alriale viens trasmesso al rappresenta I unica connessione elellrica lra qli alri ed i ventricoli. EssÒ nas.è .Òmè un prolungamenlo del nodo atrio- Larete del Purkinte è cosllluita da una line aòorlzzazione del tessuto di conduzione. Quesla rete si diltonde sulle supèrlici endocardiche ori9inano dalla divisione del Iascio di His. Esse decoffono sotlo la superlicie endocadica dei rispexivivenùicoli. ll miocardio possiede la proprietà di diffondere l'attivazione elettrica in ogni direzione. La direzione risultanle della attivazione dipendera quindi dalla sua sede di origine. Dato che la dillusione dello stimolo deve necessariamente awenire in ogni direzione a partire dal punio di origine, ne consegue che la direzione piedominante sara quella verso la maggior massa miocardica disponibile all'attivazione. L'attivazione del miocardio atriale inizia nella parte alta dell'atrio destro e di qui si diffonde in ogni direzione. La direzione dominanle dell'attivszione atriale sarA verso sinistra e un poco vèrso il basso (Figura 5 - freccia grossa). Figura5 La difi usione dell'atlivazione életùica attraverso il mrocardio atriale da La ditlusione dell'atlivazione elettrica atlraverso il miocardio venùicolare da originè al complesso QBS. -,-\- ---\. La prima parle del miocardio venlricolarè ad essere attivata è quella siiuata nella parte alta del lato sinistro del setto interventricolare, Come conseguenza, la direzione dominante della attivazione venlricolare è verso il basso. Poichè i ventricoli vengono attivati a partire dalla parte alta e sinistra del setto interventricolare, ci si potrebbe attendere che la direzione dominante dell'attivazione si diriga 6 leggermente a deslra, oltre che verso il basso, Tuttavìa, la massa muscolare del ventricolo sinistro'è netlamente maggiore di quella del ventricolo destro, ed è l'attivazione del ventricolo sinistro a delerminare la morfologia del QRS in tutti gli ECG normali e nella maggior parte dei patologici. Per questa Égione la direzione dominanle della attivazione eletlrica ventricolare va verso il basso e un po' a sinistra (Figura 5). Grandezza è direzione dei processi di altivazione Vettori di attivazioné Le Figure 4 e 5 mostrano numerose onde di attjvazione che procedono attraverso gli atri ed i ventricoli. Le onde si ditlondono in ogni direzione possibile a partire dal punìo di origine. Le diverse frecce disegnate sugli ali e sui venhicoli indicano la direzione delle onde di attivazione: esse rappresenlano solo alcune delle infinite direzioni possibili nella realta. La diversita fra le varie lrecce concerne non solo la direzione, ma ll lermine "vettore" ha spesso un etletto delerrente su coloro che si L'importanza della combinazione di direzione e grandezza sta nel falto che ìa grandezza apparenle di un vettore dipende dal punto dal quale si effetlua la rilevazione. Ciò non awiene per le proprietà scalari, che hanno sempre una sola grandezza, La differenza si può illustrare ricorrendo a due esempi: a) George Brown pesa 75 Kg. Non imporla se George Brown sta in piedi, seduto o a gambe all'aria: pesa sempre 75 Kg. ll peso ha una sola grandezza ed è una proprietà accingono a studiare I'eleltrocardiograria- Spesso f a nascere il sospelto che le cose si stiano facendo ditlicili da intendere. Non è assolulamente il caso. lJn veltore è semplicemente un qualcosa che ha una grandezza e una direzione. Le onde di altivazione descriite sino ad ora sono vettori perchè hanno queste due proprietà. Le frecce della Figura 5 sono la rappresentaz ione grafica di questi vettori. Per convenzione, per indicare vettori si usano delle frecce. La direzaone della lreccia è la direzione del vettore; la lunghezza della freccia rappresenla la grandezza del vettore. anche la loro lunghezza. La lunghezza di una freccia è lunzione della qualità di miocardio disponibile in quella direzione. Ogni ireccia quindi indica la direzione e la grandezza dell'onda di attivazione. ln altre parole, ognì lreccia rappresenta un vettore di attivazione eletlrìca, scalare. b) Un venlo sta sorliando verso Esl ad una velocità di 10 unità. Figura 6 + P______________ 'l a)B 3. La Figura 6 mostra la rappresentazione veltoriale del vento come una lreccia rivolta ad Est, con una lunghezza equivalenle a 10 unità. Per valutare questo vento un intraprendento studente di elettrocardiogralia ha eretto due pali 'l-----_-^-, L----.---r' verlicali, con un sottile loglio di alluminìo leso lra lo.o. La Figura 6 moslra i due pali (A e B) con il toglio di alluminio teso ka loro socohdo une vBione dall'elto. Lo studente è ansioso di verilicare qual'è l'inlluenza dell'orienlamento dell'appaaato di misura sulla grandezza apparente del vellore, e prova tre diverse sistemazioni del suo apparato. Nella prima (1) il foglio di alluminio si curva in direzione opposta al vento. La derlessione massima "X" del foglio dalla sua posizione di base è una ,unzione della grandezza del vettore che rappresenta il vento, cioè, in questo caso, della velocità del vento, 10 unità (naturalmente dipende anche dalle proprieu elastiche del loglio: ma queslo non ci interessa), Se il sjstema è orientato come in (2) non si ha alcuna deflessione del foglio. Quindi, nonostante che la foza e la direzione reali del vento non §iano cambiate, la grandezza apparenle del vettore che lo rappresenta è 0. Nelia sistemazione {3) si è usato un orientamenlo iniermedio del loglio, e ne risulta ùna dellessione intermedia. Lo sl'rdentè ha dìmostrato che la grandezza apparenle di un vettore varìerà col variare dell'orientamenlo dell'apparato di misura. I punti essenzlell da sottolinearè sui vettori di attiva2ione elettricà sono I seguenti: ll. Ouesie proprielà devono essere valutate insieme, e la grandezza apparenie dell'onda di atlivazionè dipendera dalla direzione dalla quale viene rilèvata. l. I vettori hanno una grand6z2a ed una ditezione. Usando lo stesso esempio della Figura 6, l'importanza della direzione da cui viene rìlevaìa I'onda di attivazione può essere illustrata come nella Figura 7. FiguÉ 7 N + + I ^ Ouando l'apparato di rilevazione "guarda" diretlamente nella direzione di arrivo del vettore. "vedra" la dellessione maggiore; quando "guarda" in una dirczione ad angolo Polarizzazione e depolarizzazione Fino ad ora abbiamo parlato dj "attavazione eìetkica" di aree Le cellule miocardiche sane ed a riposo sono "polarizzate". Ciò signilica che la membrana cellulare ha accumulalo cariche eleltriche positive all'esterno e negalive, in egual numero. all'interno di ogni cellula (Figura 8). miocardiche senza specificare di che cosa si tralti. "L'attivazione elettrica" consisle nel processo di depolarizzazione, e di diffusione della depolarizzazione, della membrana cellulare miocardica. Flgurc 8 + + ++++ + + + + + I + + + + + La membrana cellulare è unilo.memenle po arizzara con cadche eletlriche positive all'6stèrno s nsgative all'intemo. Ouesto stato di cose (polarizzazione) perdura lino a quando qualche interrerenza esterna (ad es. uno stimolo artificiale, oppure l'arrivo di un'onda di allivazione naturale) provoca la depolarizzazione. Lo stato di pola zzazione è la condizione normale, di riposo, delle cellule miocardiche. La depoladzzazione deve essere provocata. La depolarizzazione non consiste solo nella abolizione della disiribuzione normale delle cariche eleltriche sui due versanii della membrana cellulare, ma implica una lnvercione della dislribuzione normalei durante la depolarizzazione, cioè, la superficie esterna della membrana ha cariche negalive e la superficie inlerna cariche positive, La Figura I è la rappresentazione schematica di una cellula miocardica in cui si è ottenuta la depolarizzazione di una piccola porzione della membaana cellulare. Figura 9 + + + + + + + + ++++ La maggior parte d€lla membrana cellulare è po arizzalai una piccola area è depolarizzala. I Come si è gia detto, la depolarizzazione deve essere provocata, poichè nelle cellule miocardiche non avviene spontaneamente. Quando perÒ la depolarizzazione è stata iniziata in una quaÌunque area della membrana di una cellula mrocardica. si ditfonderà autonomamenie a tulta la membrana della cellula, e da quia tutte le cellule che con la prima sono in contatto eleitrico (Figura 10). Figura 10 + + + + + + r_rÌ_ -_r_Ì_ Ce ula l + + + + +++ + + + + + + + + + + ."+ "'. ++ I + I ++.., '.r I + + + + + + + ++ + + + + + +++++++ C.llula 1 + + + .T I I La depolarizzazione si propaga autonomamente per questa ragione: T ai confini di una zona depolarizzata con una polarizzata si realizzano condizioni simili a quelle di una batleria, con cariche posilive adiacenti a cariche negative. CiÒda luogo a piccoli ,lussi eletkici locali i ), surficienli ad indurre la depolarizzazione delle zone contigue. ll processo si ripete fino a completa depolarizzazione della 10 membrana cellulare, ln tal modo la depolarizzazione si diffonde come un'onda lungo le membfane delle cellule miocardiche. La depolarizzazione (: atiivazione eletkica) ha ìe proprietà di un vettore; ha cioè una grandezza ed una direzione. La sua grandezza dipende semplicemente dalla massa miocardica depolarizzabile, La sua direzione dipende a) dal luogo di origine della depolarizzazione, e b) dalla distribuzione anatomica del miocardio disponibile alla depolarizzazione rispetto al punto di origine. La diffusione della attivazione eleltrica nel miocardio vent.icolare dA origine al complesso QRS. A questo punto, siamo in grado di valutare la forma del complesso QRS in un ECG convenzionale. ll complesso ORS architettura del miocardìo venlricolare destro e sinistro. Accontentiamocì quindi di una semplice striscia di miocardio, con degli elettrodi sistemati in cerchio intorno ad essa (Figura 11). Per comprendere la morfologia del complesso QFIS nelle diverse derivazioni eletkocardiograliche, è opportuno semplificare, almeno all'inizio, l'argomento, prendendo in considerazione qualcosa di più semplice della complicata ]f \ [/ tft /L -\ : ,/L ll retlangolo cenlrale indaca la striscia di miocardio, La lreccia rapprèsenta il vetlo.e di depolarizzazione, con la sua direzione e la sua grandezza Un elettrodo situato in posizione 1 registrerA un'afi pia def lessione positiva- Un eletkodo in posizione 2 registrerà una dellessione di uguale ampiezza, ma negativa. Gli elettrodi in posizione 3 e 4 non registreranno alcuna dellessione. Gli elettrodi in posizione 5 e 6 avranno identiche deflessioni positive di entila inlermedie. Gli elettrodi in posizione 7 e 8 avranno identiche dellessionè negative di entìlà intermedia. A dispetto del Iatto ch€ lutti gli elettrodi essminino lo stesso vettore, regislreranno deflessioni mollo diverse a causa del loro ditferente orientamento spaziale. (indicata dalla lungheza dell. freccia). La dellessione regisùala in ogni derivazione è porlata a lato È importante anche rendersi conto che due elettrodi situati ad un medesimo angolo rispetto alla direzione del vettore, regislreranno la medesima deflessione. anche se si trovano in due semipiani opposti (come gli elettrodi 5e6,3e4, 7e8). Solo gli elettrodi I e 2 della Fjgura 11 sono in grado di valulare totalmente la grandezza del vellore. Se il ventricolo sinistro tosse una semplice striscia muscolare, olto elettrodi sistemati come nella Figura 11 regiskerebbero otto compìessi QRS identici a quelli mostrati. 11 Se considèriamo ora un numero inrinito di elelkodi, sistemali in modo da formare un cerchio al centro del quale ha origine I'onda di dèpolarizzazione, siamo in grado di Prevedere come la posizione dell'eleìlrodo inf luenzerA il lipo di def lessione registrata (Figura 12). FiglÙe 12 ll cerchlo nero spesso indlca i numéro niiniio di possib I posizioni deg i eleltrodi. Al cenlro di esso ha origine onda di depolarizzazione. \.1 x Le deivazioni che regislrano dalle posizioni AeB non avranno alcuna dellessione. La derivazioné rn C regislrera la massima dellessione po§itiva equellainD a massima deilessionè nesaiiva. Ogni derivazione siluala lra C e A o lra C e B, regislrera una dellessione posiliva grande o piccola a secondo cne sia vicino o lontano da C. AnalogamenÌe, si avÉnno dellessioni neoalive diamoiezza variabile se si !sersnno dèrvaioni siluale tra OeA.olraDeB. E ormai chiaro che la posizione dell'elelkodo di r levazione esercila una profonda inlLuenza sul t po di regislrazìone otlenula. -[uttavia, prima che quesla cerlezza si possa applicare nella interpreiazione dei lracciati ottenuli nelle dodici derivazioni di un ECG convenzionale. è necessario chiarire la diflerenza fra un volume conduttore ed un conduttorè lineare. La dit,erenza principale consisie nelfatto che un condultore lineare ha virtualmente lo slesso voltaggio in tulli i punta della sua lunghezza, menlre ilvollaggio può varare considerevolmenle in zone diverse di un volume condullore ll torace si comporta comè un volume condutlore, e Ia posizione degli eletlrodi sul torace inrluenza di fatto la registrazione elettrocardiograf ica. Di con§eguenza una posrzrone corretta deEli elettrodi toracici è ess€nziale per ottenere un tracciato signiticativo. L'esempio più comune di un conduttore lineare è rappresenlalo da un cavo. lJn impulso elettrico T 12 applicaio ad una delìe estremita viene trasmesso senza modificazionr apprezzabili lungo I cavo. L'impulso può essere regislaìo in prossimita o a distanza dalla sua origine senza che vari in maniera apprezzabile. Enlro limiti ragionevoli, la lunghezza del cavo è irrilevante. Gli arti si comporlano come conduttori line3ri. PerciÒ possono essere considerali semplici estensioni dei cavi de le derivazioni. La stessa registrazione si ollerra applicando Ielettrodo al polso, all'avambraccio, al gomito, al braccio o alla spalla L'arlo superiore sinistro del pazienìe può essere considerato una estensione della derivazione 'braccro s nistro' dell'ECG, ed il collegamento all'arto può esserc considerato come funzionante a livello dell'aÉicolazione col lronco (cioè alla spalla sinistra), indìfterentèmente dalla posizione dell'elettrodo sull'arto. Analogamenie, la derivazione "braccio deslro' regislra dalla spalla destra, e la "gamba sinistra" dall'inguine sinislro. Oerivazioni R, L ed F (unipolari degli a.ti) Siamo ora in condizione di capke la disposizione delle derivazioni unipolari degli arli, che registrano dal braccio desko (righi, R), braccio sinistro (left, L) e qamba sinistra {foot, F)- Per comodala, l'applicazione degli eletkodi viene elletluata in realtà alle parti più distali degli arli, e cioè ai polsi ed alla caviglia sinistra. Poichè gli arti si comporlano come conduttori lìneari, luttavia, la situazione è idenlica a quella che si avrebbe con gl elettrodi applicati alle spalle ed all'inguine sinistro (Figura 13 a). FiguÉ 13 L I Per og.una delle derivazioni unipolar desri arti B, L ed F. a ligura mostra la sedè diapplcazione degli con .e la poslzione elletliva di regisùazìone degli stirnol eletlr ci cardiaci con O eletùod La di.ezione secondo la quale gli figura (Figura 13 b). L'eleltrodo alla Gll assunti che stanno alla base 3. Le derivazioni degli arti (8, L elettrodi degli arti registrano l'attività eleltrica del cuore diviene più chiara se glì arti vengono orienlati come è slato fatto nella parte destra della gamba destra è semplicemenle un elettrodo di connessione a lerra {earth, E), per rjdurre le interlerenze. L'ipotesi dol lriangolo di Einthoven La Figura 13 mostra il cuore al centro di un triangolo equilalero, Si tralta della rappresenlazione schematica della ipotesi del triangolo di Einthoven. Questa ipotesi, pubblicata nel1913,lu un tentativo da spiegare i principi della elettrocardiogralia in termini scientifici. Si basa su quattro assunlj che semplificano in qualche modo la rea[à. Nessuno di essi è completamente vero, ma in ciascun caso l'errore introdotto è relativamente modesto, ln pratica quesle proposizioni sono sutlicientemente vicine al vero da poter fornire una adeguata base di dell'ipolesi sono: '1, ll torace è un volume conduttore omogeneo. (E owio, al contrario, che i diversi tessuti del corpo hanno una diversa conduttivitai ma le drlferenze sono sorprendeniemente plccole). 2. La somma di tutte le forze elettriche prodolte in un certo istante, o la media di lutte le forze elettriche durante un ciclo cardiaco possono essere considerat€ prendere origine in un dipolo situato al cenlro del cuorè, (Un dipolo è costituilo da una carica negativa e da una positiva di eguale grandezza, così vicine ira loro da Poler essere considerale nello slesso punto). l"-§-'l ed R awèrtono variazioni di poten2iale sul lolo piano tronlalo (di solilo, ciò è vero). 4. Le aÉicolazioni al tronco delle estaemita utilizzatè a cost.uire le d€rivazioni degli arti (R, L, ed F), ,ormano gli apici di un triangolo equilatero di cui il dipolo ,orma il cenlro, (Anatomicamente le radici degli arti superiori e dell'arto inferiore sinistro non formeranno mai, owiamenle, un ìriangolo equilalero). Tultavia, se il campo eletlrico cardiaco è consideralo come originante da un dipolo, le cui cariche posiliva e negaliva sono, per definizione, estremamente vicìne (cioè la dislanza che le separa è zero), allora, in lermini relativi, le distanze delle radici degli arti dal dipolo sono qrandi abbastanza da essere considerale inrinile. ln questo modo il cuore puÒ essere considerato al centro di un triangolo equilatero, i cui apici sono costituìiì dalle due spalle e dall'inguine sinistro. Queste sono le sedi di rilevazione ettettiva delle derivazioni R.LedF. Queste derivazioni inlatli guardano al cuore dalle direzioni illusìrate nelle Figure 13 b e 14. 13 Posslamo ora riiornare a quel concetto semplificato dei ventricoti come semplice striscia ditessuto mio.ardico, ed analizzare quali deflessioni provocherà in B. L ed F la depolarizzazione di questa i suo orienlamento è quetlo della Figura 15, L è ad anoolo retto Se rispetto al veitore di depolarizzazione, e percjÒ non registrerà nulla. R vede il veltore da dielro, e registra una dellessione negaliva. F vede il vettore di fronte e registra una dellessione positiva, Se ci fosse un altra derivazione, X il cui orientamento coincidessè esatlamenle con la direzione dell'onda di depolarizzazione, regisirerebbe una deflessione positiva maggiore di quella vista in F. Fisura 15 § Le derivazionr degliarti discusse sino ad ora sono le costddette "unipolar; degli arti". Nessuna misura di voltaqqio puÒ essere veramente unipolare. Qualsiasi vollaggio deve essere misurato contro un voltaggio di riferimento, Nel caso delle derjvazioni unipolari si ha un elettrodo esploranle (connesso con l arto in questione, e che misura le variazioni di potenziale in quellarlo) ed un eletlrodo di'liferimento" isistèmaro in modo da non avere varìazioni di potenziale durante il ciclo cardiaco). L'e,etlrodo di riferimento si coslruisce riunendo le derivazioni R, L ed F. Se le derivazioni deoli arti sono distnbuite simmetrica;ente attorno al cuore, la somma delle loro dellessionr è zero. Nelta figura precedenle abbiamo wsto che ta striscia di tessuto miocardico sla al ceniro di un lriangolo equjlatero. dai cui apici emergono R, L ed F. Quesle derivazioni sono distribuite in maniera simmetrica intorno al cuore, ed è facile verificare, osservando le deliessioni regislrate in R, L ed F {Fioura 15). che ja somma delle deflessioni è molto vicina allo zero. È da notare che se aggiungiamo un'altra derivazione X, le noslre derivazioni non sarebbero pìù distribuite simmetricamente. è la somma delle deflessioni non sarebbe più zero. La prova che la somma delle dellessioni simultanee in R, L ed F è zero sarà fornita orù oltre (vedi paq. 19). Quando l'elettrodo'indilferente', formato riunendo insieme Fl, L ed F, è usato come eleltrodo di riferimento, ia derivazione ottenuta è contrassegnata con "V" (dove "V" stava in origine per vollagqio). Un collegamento di questo tipo viene usato per le derivazioni degli arti VR VL e VF, ed anche pe. le derivazioni Precordiali toraciche V, - V". Attualmente le denvaziàni dedli àrti si usano lievemenle mociificaie. allo scopo di aumenlare I'amoiezza dette dellessioni registrate in É, L, ed F: queste derivazioni aumentate sono dette aVB, aVL, ed aVF. Le derivazioni precordiali non sono aumentale. Le derivazioni aumentate saranno descritte in dettaglio più oltre (pagq.18,19). Nella derivazione Dl si connettono gli ingressi del galvanometro al braccio destro e sinistro. Le variazioni di potenziale che si osservano possono lrarre origine nel braccio destro, nel sinistro, o in enkambi; la derivazione è elJellivamente bipotare. Nella derivazione Dll si connettono it braccio destro e la qamba siniska. e nella derivazione Dlll il braccio sinisiro con la gamba sinistra. Non Cera alcuna logica nella scelia di questa soluzione: si tratta semplicemente di una soluzione comoda. La gamba destra ,u usata come "terra" per ridurre le interferenze. Con il sistema bipolare, un cavo deve essere connesso al terminale positivo del galvanomeiro, Derivazioni Dl, Oll e Dlll (bipolari degli arti, standard degti arti) I Prima che si mettessero a punto le moderne derivazioni unipolari, si usavano lre derivazioni btDolari deoti arti. Esse prevedono la cdnnession-e del galvanometro regislrante a due diversi arti. Si usano solo tre arti (braccio desko, braccio sinistro e gamba sinislra), e tre combinazioni fra loro note come derivazioni Dl, Dll E DIII, 14 , ed uno a quello negalivo. Ancora una vollg, la scelta di questi collegamenti è stata casualè e non pnogrammaia con uno acopo preciso. Einthoven provò le connessioni Iinchè oltenne delle deflessioni verso I'allo in tutle e tre le derivazioni. Falto questo, prese nota che nella derivazione Dl il terminale positivo del galvanometro era collegato al braccio sinislro, mentre ll negalivo era al braccio desìro; in derivazione Oll la gamba sinislra era collegata al terminale positivo e il braccio deslro al negativo; in derivazione Dlll la gamba sinistra era collegala al terminale positivo ed il braccio ll sistema di connessioni è oggi convenzionalmenie accetteto, e quesle derivazioni Sono PrevÉte nel selettore di ogni elettrocardiogigfo. (Se Einthoven avesse sperimenlato su un diverso soggetto lorse le connessioni delle derivazioni bipolari avrebbero dovuto essere sistemate in maniera diversa per oltenere in tutti e lre i casi una dellessione verso l'alto, ed ogqi slaremmo usando un sistema convenzionale diverso da quello attuale). Stando in queslo modo le connessioni delle derivazioni sinislro al negatjvo. Sommazione di vettori Se due o più vettori influenzano simultaneamente lo siesso oggelto, possono essere sommali. ll risullalo di questa somma corrispondera alla somma aritmetica delle loro grandezze solo nel caso e§si agiscano nella stessa direzione, Figula 16 t. I-L-R -F-R lI-F-L (Quesla correlazione viene presentata Per completezza. Non è aflatto necessario che venga memo zzata, non essendo necessaria nella interpretazione di un ECG). Poichè ogni derivazione bipolare raccoglìe l'effetto risultante dell'attività elettrica in corso simulianeamenle in due punti diversi, diviene ora necessario considerare il comportamenio di due vetlori simultanei, allo scopo di capire l'orientamento erlettivo delle derivazioni bipolari. Consideriamo un battello a pianta circolare, vislo dall'alto come nella Figura 16 {E sottointeso che con questa torma non vincera premi di architetlura nautica, ma a noi serve così). lr.ibrl d. aorìmall F* G-'*'e ' bipolari, la relazione di queste ultime con le unipolarj degli arti §ono le seguenli: ro 10 + e 10 to Nella situazione (l) un singolo motore spingè il nostro battello verso Est ad una velociia di 10 uniialn (ll) due molori spingono a Est ad una velocita di 10 unita; la velocita lotale, quindi, sara di 20 unila verso Est. ln (lll) i due motori agiscoro in direzioni opposte e la nostra barca non si muove. ln (lV) uno spinge verso Nord ed uno verso Esl, enlrambi ad una velocità di 10 unità; la nostra barca si muoverà verso Nord-Est ad una velocità di circa 14 unilà. Questi esempi indicano il risullato della somma di pìù veltori, in casi di combinazioni particolarmente semplici. 15 ln generale, i vettori possono essere sommati costruendo un parallelogramma di veltori. (Figura 17). vetto OA e OB che aqiscono simùllaneamenle hànnÒ èsatlament-a o stesso effelto de vexore OR da solo. OB è detlo il risultante di OA e I OB. La lreccis OR Eppresenta il veltore risullanle sia in gandezza Sotirazione di vettori Poichè le derivazioni bipolari degli arti registrano la differenza ira due vettori simullanei (essendo la derivazione collegata agli opposti terminali di un galvanomeìro) dobbiamo imparare anche a sottrarre un vettore dall'altro. CiÒ richiede una nozione nuova: quella di veltore negativo. Un vettore negativo è quello che agisce in direzione opposla ad un altro. Così, nella Figura 18, il vettore OC è ideniico al veltore OA, ma con segno negativo. Figura 18 Vehorè OB + veliore OA: vetlore OB Vetore OB - vettore OA:veltore OB + vellore OC - veltore OR ' (in ciascuno dei casi la somma è esèguita costruendo un parallelogramma di veltoi). O entamento delle derivazioni standard degli aÉi (Dl, Dll e Dlll) Conosciamo a) l'orientamento ellettivo delle derivazioni unipoìari degli arli R, L ed Fi b) le connessioni lra R, L ed F usaìe nelle derivazioni standard degli artì; c) come si effettua una sottrazione di vettori. Siamo ora in grado di capire l'eff ettivo orientamento anche di Dl. Dll e Dlll. La derivazione Dl si ottiene collegando L al terminale oositivo del galvanomelro e R al negativo. Perciò, Dl : L - R. Abbiamo visto come quest'ultima relazione puÒ essere manipolata in questo modo La figura 19 visualizza l'etfettivo orientamento di Dl. Fisura 19 Dl-L+"inversodiR". T Quindi la derivazione DI guarda al cuore da sinistra, vale a dire da una posizione che analomicamente è più bassa di quella della derivazione unipolare del braccio sinisko (L). ...'.,); Analogamente, la derivazione Dll che registra con la gamba sinistra (F) connessa al lerminale positivo ed il braccio destro al negalivo, puÒ essere consideraìa guardare al cuore da una posizione alla sinistra di quella della derivazione unipolare della gamba siniska (F). (Figura 20). Figura 20 oerivdione Dll F- R Perciò Dèrvazione DLI- - Analogamenie, la derivazione Dlll, in cui la gamba sinislra (D è connessa al terminale positivo ed il braccio sinistro al negativo, guarda il cuore da una posizione che sta alla destra della derivazione unipolare della gamba siniska (F). (Figura 21). Figura 21 Oerivazione Dlll- F PerciÒ Derivaz one D L Ll- 17 Le sei dedvazioni degli arli (derivazioni del piano frontale) Possiamo ora capire l'orientamento attorno al cuore delle sei derivazioni degli arti (Figura 22). FiglÙe 22 Si nori che la dìstribuzioie delle derivazioni degli adlaitorno al cuore è iregolarc. La derivazioni L e Dl vèdono il vér3ante ant8rolateralo d€l cuore. Le dèriv.zioniDll, F e Dlll v6do.o il véBantè lnfèrloré. L, d€rivazione n vede l. caviB dèi La comprensione dell'orienlamento delle derivazioni degli arti attorno al cuore, rende ragione della comparsa di determinate morfologie elettrocardiograliche in certe derivazìoni. Per esempio, le allerazioni dovule ad un inlarto miocardico inrerioie compaiono nelle derivazioni Dll, F e Olll {derivazioni ìnferiori); quelle di un ìnrarto anterolalelale sì vedono in L e Dl (derivazioni anterolaterali). La derivazaone R ha sempre una morfologia difrerente da quella delle altre cinque, poichè guarda nelle cavità del cuore {"derivazione di cavità"). L tende ad avere ufla morlologia simile a Dl (sono contigue); Dll tende ad essere simile ad F, ed F ad avere analogie con D[. Le I 18 de vazioni aumentate degli arti Alcune nozioni sulla amplificazione delle derivazioni unipolari degli arli sono già state date in precedenza (pag. 14). Tulti gli eletlrocardiograli in uso ampljficano le derivazioni unipolari degli arti; vale a dire registrano aW, aVF, ed aVFl, e non L, F ed R. CiÒ non ha alcuna rilevanza per chi studia: lutlo ciÒ che si è imparato su L, F ed H è applicabile anche ad aVL, aVF ed aVR- Lo studenìe che prende per buona questa atlermazione può evitare di leggere il sequenie paragÉfo, che interessa solo coloro che desiderano una dimostrazione dell'enuncialo. L'elettrodo inditf erente Si è parlato in precedenza dell"'eletkodo indifferente" che viene impiegato nelle derivazioni unipolari degli arti (pag.14). Si aifermò che se tutti e tre gli eletìrodi aitivi del piano fronìale (cioè braccio destro, braccio sinistro e gamba sinisira) vengono riuniti, la deflessione risultante sara zero. Ciò è vero qualunque siano le def lessioni registrate nelle singole derivazioni, purchè le tre derivazioni considerate abbiano una distribuzione regolare nel piano lrontale. Consìderate la F gura 231 ognuna delle derivazioni R, L ed F fa un angolo di120o con quelle adiacenti. F gura 23 Se il veilore del QRS fa un angolo 4 .Òn la derivazione L. a sua proìezìone su L (e cioè OA) sara data da X cos a, dove X è la 9rand6zza assÒlùta del vetìore del ORS. Ouindi la deflessione in L: X. cos 4 analogamenie la dellèssione in B - X. cos (120Ò+ a) e la dellessione in F- - x. cos (1200 d). PerclÒ la somma delle dellession in B, L ed F è data da X. cos a+X. cos (120o+ u) + x. cos. (1200 a) x (cos d + 2 cos 120' cos 4) -:X(cosa-2 É cosd)-O Dunque la somma delle derlessioni in R, L ed F è uguale a zero. Ciò può essere indicalo nel modo seguente: R+L+F:O. La Figura 24 illustra come questo principio viene usato nell'oltenere le derivazioni VL. La dellessione alleminale negalivo sara zero., .ra.c o sr. st.o È co ..tn! .r r sultanle lc r ra. r.!ì !,, Si è olt€nuta in quesro modo una regislrazione realmenle "unipolare' delle variazioni di potenzialé che awengono a livello ou6sta derlvaziofle viene definita L'uso di un sistema che prevedesse la riunione di R. L ed F ed il loro collegamenio al terminale negativo del galvanometro a lare da elettrodo indifferenle, fu inirodotto da Wilson che chiamÒ queslo elettrodo "centrale terminale". Ogni derivazione che usi il "cenlrale terminale" al polo negativo del galvanometro, ed un eleìlrodo esplorante al polo posilivo, è nota come "derivazione V" i"V" in origine stava per voliaggio). 19 Le derivazioni amplificale degli arti ("aV") si oltengono sconneìtendo di volta in volta dal centrale lerminale l'arlo che viene collegato all'eletlrodo esploranle. Nella Figura 25 è illuslrato lo schema deì collegamenti di registrazione di aVL. ll seleltore di derivazione dell'eletlrocardiosralo elimina I L'amplificazione oltenuta può essere calcolata in questo modo: R+L+F-O(vedi pag.19) (cioè: la somma delle deflessioni delle tre derivazioni degli arti è zeto). PerciÒ L__ (F+ R).._.. (t) Dalla sistemazione degli elettrodi per otlenère aw, come mostrato nella rigura 25, è chiaro che: avl-L-{--8) .....(D u voliaggio misurato corrispondenle alla diffe.enza fra quello del terminale positivo (L) e quello del terminale negalivo (E141. Sostituendo L nella equazione (ll) avL*-(F+R)-(E+l) -; I- (F+ R)l ' Siccome-lF+R)-L -: L lequazione (l)t, avl AnalogamenteaVF-:R, L'amplilicazione delle derivazioni degli arti è oggi ufia procedura standard ed è attuata automaticamente negli elettrocardiografi. Non ha alcuna influenza sulla modologia delle deflessioni- Tutie le volte che saÉnno mèn2ionale le derivazioni unipolari degli erli d'ora in poi, si intendeEnno Bempre nella loro lortna aumenlata: avn, aVL ed aVF. T 20 automaticsmente dal centrale lerminale il braccio sinìsùo quando elletlua la registrazione di aVLl il braccio deslro quando effetlua aVB ecc. L'efletto di quesla procedura è quello dl aumenlare la dellessione osservala in ogni derìvazone unlpolare degli artidi un fattoré 3/2. Aspetto generale dei complessi ORS nelle sei derivazioni degli aÉi Se ritorniamo ancora una volta alla striscia di miocardio come modello semplificato dei ventricoli, possiamo ora vedere quali deflessioni regi§treranno le sei derivazioni degli arti durante la depolarizzazione. (Figura 26). Figura 26 , _,;,_i1- , JL,tr ^T La slriscia miocardica è orìentata in maniera da risultare parallela a Dll. La depolarizzazione ha origìne in allo e verso deslra (del soggelto rappresentato in figura) e pertanto procede verso il basso e a sinistra. La depolarizzazione quindi si dillonde verso 0ll. Per questa ragione la derivazione Dll regiska un'ampia deflessione positiva. Anche F vede arrivare l'onda di depolarizzazione e quindi regislra una dellessione positiva; ma poichè F non è esattamente parallela alla depolarizzazione, la deflessione registrata è di ampiezza inferiore a quella vista in Dll. Analogamenle, Dl e Dlll sono orienlate in modo da vedere arrivare la depolarizzazione, ma in maniera meno lavorevole ed avranno deflessioni posilive ancora inferiori (paragonare a quanto osservaio nella Figura 12). Poichè la depolarizzazlone si dirige verso Dl e Dlll con il medesimo angolo, in quesle derivazioni le derlessioni sono identiche. L è ad angolo retto rispetlo alla striscia e quindi non regisìrerA alcuna dsflessione. R vede l'onda di depolarizzazione allontanarsi e quindi registra una deflessione negativa. 21 Possiamo ora progredire nell'analisi delle deflessioni provocaie dalla depolarizzazione, passando da una semplice striscia muscolare ad un modello più realistico del cuore. ll cuore è cosiiluito da una complicata architellura di libre miocardiche, organizzate a iormare due atri e due ventricoli con una parete (selto) in comune fra loro, La massa del ventricoio sinistro è diverse volte maggiore di quella del destro, e, ;n una prima semplilicazione utilea comprendere la genesi del complesso ORS, possiamo dire che gli effetli del miocardio venlricolare destro possono essere ignorali. Dovremmo ricor.lare che il complesso QRS rappresenta la depolarizzazione del miocardio ventricolare, e poichè in prima istanza gnoreremo il miocardio ventricolare destro, possiamo ora considerare il complesso ORS come epirenomeno della depolarizzazione del miocardio ventricolare sinistro, Filrta 27 I ln (a) llventrico o sinislro è rapPresentato con ombreggiatura. Vengono moslrate cinque lasi L'attivazione veniricolare (depolarlzzazione) inizia nella parte alta e s nistra del setto interventricolare (Figura 5, pag. 6). ll setto interventricolare è depolarizzalo da sinislra a destra lfase 1, Figura 27 (a)1. La depolarizzazione si ditfonde poi nel setto verso l'apice del cuore [iase 2, Figura 27 (a)l e quindi lungo la parete libera del ventricolo sinistro, ma sempre dall'endoCardio verso il pericardio [fasi 3, 4, 5, F]gura 27 (a)1. La FigùÀ 27 ia) moslra la direzione (soLamente) di ciascuna fase della depolarizzazione (cioè le {recce in questo caso non sono vettori). Le Figure 27 (b) e (c) mostrano la direzione e la grandezza (cioè i vettori) diognuna di queste cinque fasi della depolarizzazione. I 22 success ve della depolarizzaz one Quindi, invece di una sola freccìa che indìca la depolarizzazione di una semplice striscia muscolare, ora abbiamo cinque frecce che rappresenlano (una semplilicazione della) la sequenza di depolarizzazione venlricolare IFigura 27 (b)1. ln realta, poichè la direzione della depolarizzazione ventricolare cambia in maniera continua, vi è un numero infinito di queste frecce istantanee (come c'è un inlaniìo nufiero di punli fra due tacche da un regolo) e I'orieniamento di quesla inlinita serie dì vettori istanlanei può essere visualizzala come nella Figura 27 (c). Qui siè data ai vettori una origine comune, ed i trattanì della linea curva indicano le sedidelle punte della serie di ,recce man mano che si procede in senso anliorario. Le cinque trecce riportate sono una semplilicazione. La linea interrolla rappresenta l'ansa vettoriale. Essa indica semplicemenle il continuo variare della EÉnde2za e della dirczione dell'onda di depolarizzazione ventricolare sinislra. Quest'ansa, che include l'inrinilo numero di vettori isiantanei di depolarizzazione che compaiono in una singola attivazione ventricolare, è una rappresenlazione mollo piÙ reali§tica di que§to processo di quanto non siano le singole frecce. ln questo modello si deduce che le dellessioni reali sono più complesse di quelle viste nella Figura 26. La Figura 28 moslra Ie dellessioni prodotte nelle sei derivazioni degli arli da un'ansa veltoriale come quella della Figura 27. Figuta 28 + È possibile che non rìsulti immediatamente chiaro come l'ansa vetloriale dia origine a deflessioni QRS come quelle indicate. Potrebbe quindi essere ulile analizzare in dettaglio in che modo l'ansa veltoriale della Figura 28 dia o.iginè alla morlologia del ORS osservata in '+ "J| ,-An "1f due derivazioni degliarti, ad esempioi L (Figura 29) e Dll (Figura 30). Figura 29 L'anea vetiorial€ non sidirige pr€cisamenle verso L, nè in senso èsattamentè contrario. Perciò il oRS ln L non sara nè molto posilivo nè molto negativo. ll movamento più ampao dell'ansa vettoriale è ad angolo relto rispetto a L e non origlnera alc!na dell€ssione, La prima parle de l'ansa vettorla e s alionlana da L e qurnd si avra una piccola onda ri. ;isa veltorae ul oo.c,r-..so L e a seconC; m.1. QRS st drrqe :llrnd dara orq f. aC Lrra p ccola Lir.l ra La deivazione L, quindl, mostrera un complesso QBS del tipo "qr. r Figura 30 Nolale che ilvehore iniziale si allontana da Dll (fase 1) per subito awicinarsi (fase 2). lndi l'ansa si dirige verso Dll (fase 3) finchè si ha inversione della direzionè (fase 4). Vi è inline ancora movimento in senso contrario (fase 5) ed anche quesro si inverte (lase 6). come viene indicato nel comolesso QRS amplilicato, É Ie. 'e 2 nanno.rg a a p..oa onda !. etas 3e4 r. de vazione Dll mostrera dunque un comple§so QFS del tipo "qRs". La L'asse elettrico Sistema di terimento esassiale L'ansa vettoriale riportata nele Frgure 29 e 30 è la slessa della Fiqura 28. E evidenle che, anche se il ventricolo produce un'ansa e non una sola freccia come una slriscia di miocardio, è possibile individuare la direzione predominante dell'ansa. Nell'esempio Ia direzione è verso Dll. Questa è la ragione per cui in Dll si registra un'ampia deflessione positiva, La direzione verso cui si Benchè quando l'ansa vettoriale si diriga verso Dll possa essere adeguata una descrizìone del tipo "asse elettrico in Dll", questa maniera di esprimersi si fa inefficace se l'asse elettrico non è esattamente orienlalo verso una derivazione- Per eliminare questa dilficoltà, le sei derivazioni degli arti vengono usale in un sislema di rif erimento esassiale. Figura 31 L lll T 24 dirige I'ansa è detta asse elettdco del cuorè, L asse eletlrico è importante per due ragioni: a) ha significato clìnico di per sèalcune sindromi hanno Lrn asse eletirico caratteristicoi b) la comprensione dellasse elettrico serve ad interpretare le diverse morfologie osservabili in tracciati normali nelle derivazioni degli arti. ln questo sistema le derivazioni unìpolari sono prolungate oltre il loro punto di incrocio, e le bipolari sono anch'esse riportate al punto di incrocìo comune. Ne risultano sei linee {per meta lratteggiate e per metà continue) che dividono il cerchio in dodicj angoli di 30o ognuno- Quesio schema di riferimento viene usato nel determinare la direzione dell'asse elettrico, come indicato nella Figura 32. FiguE 32 ..: Ogni eskemità delle linee è contrassegnata in gradi. Dl è scella arbitEriamente come punto zero di riterimento. Allontanandosi in senso orario da Dl, ogni linea comporta un incremento di 30" lino a giungere a 180"- Allontanandosi in senso aniiorario da Dl, le linee sono contrassegnate -30o, - 600, ecc. Quesla bizzarra convenzione (della quale l'aulore non porla alcuna responsabilità) conduce al risultalo che lo stesso punto puÒ essere indicalo con +180o oppure con -180o. Deve essere subito chiadto che i segni + e - non hanno nulla a che spartire col Iatto che il complesso ORS 3i pre3el*i prevalenlementè po3itivo o negalivo in una determinala derivazione. I segni del sislema esassiale di .itedmento sono semplici etichette che servono a identificarc l'asse eleltrico. Sarebtle altrettanto ragionevole conlrassegnare i punti con 0o a30o, a60', ago" ecc. in senso orario; e 0', b30', b60', b90' ecc' in senso antiorario - ma questa non è la convenzione accellata. L'uso dei segni '+" e "-" in questo modo spesso origina confusione, per la tendenza ad associare il segno con la positivila o negalività della clellessione QRS. Qùalche esempio può aiutare ad eliminare la confusione (Figura 33). 25 Fisura 33 .J' rJ- ,rL + ,Jrr- "1- L ,1 II .lL ,lL -11 Nella Figura 33, I'esempio (a) mostra un'ansa vettoriale identica a quella delle Figure 27 - 29. L'asse elettrico è in Dll, cioè a dire, lansa veltoriale "si dirige" in Dll. Usando il sislema di riferimento esassiale, possiamo ora dire con più precisione ed eleganza che "l'asse elettrico è +60'". La parte destra della Figura 33 (a) mostra I'aspetto del QRS nelle derivazioni degli arti. ll ORS più ampio (più positivo) si verifica nella deivazione verso cui si dirige I'asse eletlrico (Dll). Nell'esempio (b) l'ansa vettoriale "si dirìge" verso L, e quindi l'asse eletkico è in direzione di L. Polremo I 26 "T direr "L'asse è a -30"- La parte destra della ligura 33 (b) mostra l'aspetto del QRS nelle derivazioni degli arti. Comé semprc awiene, la dedvazione cui maggioamenle si awicina l'assé elèttrico avra il complèsso OBS più alto (piir positivo) - in questo caso L. Notare che I'asse è in L, e cioè a -30o, ed il QFìS è posilivo in L. I segni '+" e 'L" del sisiema di iferimento esa33iale sono solo etichette che non implic€no posilivfta o negativita del complesso ORS in alcuna derivazione. Le derivazioni precordiali (derivazioni toraciche) Sinora abbiamo imparato che la direzione dell ansa vettoriale corrisponde all'asse eletkico. Per la verita dovremmo dire asse medio del ORS nel piano tronlale, perchè si tratla della direzione prevalenle del ORS determinata attraverso le derivazioni del piano frontale. Ouando iltermine 'asse" o "asse elettrico" è usalo senza altre specilicazioni si rilerisce per convenzione all'asse medio del ORS nel piano kontale. (È possibile peraltro determinare gli assi del QRS nei piani orizzontaìe e sagittale, e gli assi delle onde P e T in tutti e tre i pìani. Quesli a§si però hanno una importanza molto inferiore ln ognuna delle derivazioni La sede anatomica standard degli eletkodi precordiali è stata concordata lra la British Cardiac Society e l'American Heart Association, ed è la seguentei all'asse medio delORS nel piano fronlale, e sono usati con molto minor frequenza). Sinora abbiamo appreso il siEniflcato di "asse", ma non abbiamo ancora imparato a mi3urerlo dalle dellessioni QRS delle derivazioni degli arti, nè sappiamo nulla del significato clinico dell asse. Questì importanti argomenti saranno trattati, rispettivamente, nelle pagine 46-52 e 53. precordiali, il terminale posilavo (esploranle) del galvanometro è connesso ad un elettrodo sislemato in posizioni convenzionali sul torace, Poichè il terminale negativo è collegato con un eleltrodo "indifre.ente", ottenuto riunendo R, L ed F, le derivazjoni precordiali sono derivazioni "V" e sono contrassegnate con V1, V2, V3, V4, V5 Flg!ra 34 Vr: Quarlo spazio inlercoslale sulla linea margino-stérnale destra. Vr: Ouarto spazio intercostale sulla linea marqino-slernale sinislra. v1: lniercezione della linea emiclaveare s nislra col quinlo spazio \ V3: A meta fra V2 e v4 Vs: lnlersezione della linea ascellarc ooo anteriore con una linea orizontale V6: lnlersezione detla linea ascelLare media con la lnea orizzoniale pssssnle per v4 e v5. La Flgura 35 mostra le importanti corrispondenze fra le derivazionl precordiali e le camere cardiache. g FIguÉ 35 Sezìone orizzontale del lorace a livello dei venùicoli (vista dall'alro). -f- È da notare che Vr è V2 sono di lronte e molto vicine al venlricolo deslroi v3 e v4 sono sislemate sopra il setlo intervenlicolare, ma ad una ce(a dislanza da esso. V1 di solilo è a livelo dell'apice cardiaco. S laccia altonzione n parlicolare alla poli.ione di v6 .ull! linea a§c.llare mcdi5. LèlèttrocrrdiogEfÈta.ovizio f IT { tondè a slstemar. V5 é V6 troppo ant.nomento, col risullato di non regbtrare dei potonzi.li ventricolari 27 Le dodici derivazioni elettrocardiograf iche convenzionali Siamo ora in qrado di analizzare iutte le dodici derivazioni elettrocardiograliche convenzionali. e di porle in relazione fia di loro e con il cuore (Figura 36). Sitenga nota dei segLlenti puntii l. Dl, Dll e Dlll sono derivazioni bipolari. Il loro effettivo orienlamento rispetto al cuorc non è intuitivo, ma corrisponde a quell( descritlo (vedere le pagg. 16-18 pe la dimostrazione). ll. aVR, aVL, aVF e V1 - V6 sono derivazioni unipolari ed il loro orientamento anatomico è assolulamente evidenle, lll. Dl, Dll, Dlll, aVR, aVL ed aVF esplorano tutte il piano lronlale ldanno intormazioni sugli spostementi dell'an$ vettoriale in senso verticale (su e giù) e in semo laterale (destra e sinistra)l c sono lutle mollo lontane dal cuore, Per quesfultima ragione esse di solito sono in grado di fornire inf ormazioni sull'andamento dominante delle manilestazioni eleltriche del cuore, piuttosto che sul compodamento di aree speciriche, come il venlricolo deslro o sinistro. lV Vr - V6 esplorano lutte il piano orizzonlale. Ognuna di queste de vazioni sovrasta una ceÉa zona di miocardio venl colare, ed è in grado di ,o.nire informazioni dettagliate su di essa. V. aVL, Dl, V5 e V6 vedono tutte it versante anlerolaterale del cuore; §pesso hanno un aspetto simile tla loro. Vl. Dll, aVF e Dlll vedono tutte il versante infedore del cuore; spessr hanno un aspelto similè tra loro. I 2a