teatro nella grecia Italiano 4 pag. Document shared on https://www.docsity.com/it/teatro-nella-grecia/8292644/ Downloaded by: claudia-arganese ([email protected]) Teatro Il teatro classico ha le sue origini nell’antica Grecia, e si consolida ad Atene nel V secolo a.C. nelle forme fondamentali di tragedia e di commedia. La tragedia tratta temi elevati, riproponendo vicende del mito o della storia. Essa ha un inizio sereno, ma si conclude con un esito negativo. Mentre la commedia tratta i vizi umani (che vengono portati al ridicolo), e la rappresentazione è caratterizzata da uno svolgimento polemico ma si conclude con un lieto fine. La tragedia Sull’origine della tragedia abbiamo pochi dati, però un delle fonti più attendibili è la Poetica di Aristotele. Egli sostiene che traesse origine da forme di improvvisazione dialogata, connesse al ditirambo, da parte di un coro guidato dal corifeo. Sostiene anche che la tragedia prenda spunto dal dramma satiresco (una rappresentazione in figure di eroi e divinità accompagnati da un coro di Satiri) Ma sappiamo che la tragedia era composta da un atto unico e che trattava argomenti drammatici ma anche giocosi. Però sono pochi i documenti per comprendere le relazione tra dramma satiresco e tragedia. L'unica certezza era che durante le principali feste religiose ad Atene (tutte dedicate al dio Dioniso), i tragediografi partecipavano ad una gara di rappresentazione con la tetralogia tragica (composta da una trilogia di tragedie e da un dramma satiresco). Il fatto che le tragedie venissero rappresentate in questo contesto fa capire che le origini del teatro fossero levate all’aspetto religioso. Il coro È composto da 12 elementi, portati a 15 da Sofocle, la tragedia è scritta in versi recitativi negli episodi, e lirici negli stasimi. Nella tragedia le parti recitate sono preponderanti, con frequenti racconti da parte di un personaggio su fatti accaduti altrove e non rappresentati (o con un botta e risposta tra due personaggi). Si sviluppano canti in assolo (monodia) e in duetto. I temi I temi della tragedia prendono spunto soprattutto dal mito o anche dalla storia, nel corso della presentazione gli eroi tragici precipitano verso la rovina, molto spesso perché hanno commesso un peccato contro gli dei facendoli arrabbiare. Questo peccato è un atto di hybris (arroganza e superbia) che conduce all'àte (pazzia) l'eroe che cerca di cambiare il suo destino fino a determinare proprio la rovina (oppure direttamente la morte). Secondo Aristotele la tragedia invita a vivere un'esperienza collettiva di purificazione delle passioni umane. Questa funzione sociale religiosa si chiama catarsi ovvero purificazione. Document shared on https://www.docsity.com/it/teatro-nella-grecia/8292644/ Downloaded by: claudia-arganese ([email protected]) TRAGEDIOGRAFI GRECI Tragediogra Tragedie fi Caratteristiche Eschilo (525-456 a.C.) Persiani, Prometeo, Sette contro Tebe, Orestea. (Trilogia Agamennone, Coefore, Eumenidi) 1. macchine sceniche (deus ex machina) 2. Attori travestiti 3. Il coro diventa un personaggio 4. Personaggio enfatico (esagerato) 5. Il protagonista è tragico 6. È presente molta religiosità Sofocle (496-406 a.C.) Aiace, Elettra, Edipo Re, Antigone, Trachinie, Filottete, Edipo a Colono 1. Coro da 15 persone 2. Propone trilogie i cui elementi non sono posti in relazione tematica 3. Implementa la scenografia 4. Usa un linguaggio medio 5. Il protagonista è ostinato nel cadere verso il baratro della sua rovina 6. È presente un antagonista forte 7. Rispetta la religione veicolata del mito Euripide (485-406 a.C.) Ecuba, Oreste, Ippolito, Medea, Andromaca, Alcesti, Reso, Troiane, Baccanti, Elena, Elettra, Eracle, Supplici, Ifigenia in Aulide, Ifigenia in Tauride, Ione, Ciclope 1. Il coro è una funzione secondaria 2. Utilizza spesso la monodia e il duetto 3. Usa il linguaggio quotidiano 4. Esalta la figura femminile 5. Ha una visione distaccata dalla religione 6. Presenta argomentazione filosofiche Document shared on https://www.docsity.com/it/teatro-nella-grecia/8292644/ Downloaded by: claudia-arganese ([email protected]) Il teatro in Grecia Le prime rappresentazioni delle tragedie sono messe in scena ad Atene con l’ istruzione della Grandi Dionisie (533 a.C.), le commedie invece si iniziano a rappresentare nel 486 a.C. Il teatro, dedicato ad Dionisio è posto sul pendio dell’Acropoli. Però gli ateniesi hanno iniziato ad usare anche l’agorà (piazza). Dalla seconda metà del V secolo, l’organizzazione delle feste e delle gare (drammatiche, tragiche e comiche) è sotto controllo dello stato, che deve selezionare massimo tre partecipanti per ogni categoria. L’autore può svolgere i compito del corego (colui che istruisce il coro e gli attori), ma col tempo questi aspetti vengono attribuiti all'amministrazione pubblica. Il luogo del teatro Il teatro sfruttava la cavea (pendio naturale dove si sedevano gli spettatori). Nella parte più bassa era collocata un’ area circolare, ovvero l’orchestra, dove era rappresentata l’opera con gli attori e il coro. I personaggi entravano da passaggi laterali, che indicavano i luoghi da cui provenivano (destra:città; sinistra: campagna). Al centro dell’orchestra si collocava un altare dove c’era il coro. Agli inizi non esistevano i camerini, e gli attori si preparavano già in scena. Poi fu creato anche il fondale. Crearono delle macchine e strumenti, per esempio l’imbracatura che permetteva l’attuazione del deus ex machina (intervento provvidenziale e risolutivo di una divinità) oppure strumenti che simulano dei rumori. La cavea col tempo si allunga lateralmente, e l’orchestra diviene una parte rialzata a sé stante(dove si svolgono le danze e le scene). Il proscenio (palcoscenico), è decorato con porte che fanno intravedere sulle tele la casa dei protagonisti. Si inventarono le quinte, ovvero degli apparati che permettono, ruotando su se stessi, cambiando più velocemente scenario. Gli attori Nell’antichità, essendo misogini, la recitazione era consentita soltanto per gli uomini, infatti gli uomini recitavano anche la parte delle donne. Gli attori indossavano maschere grandi, soprattutto per amplificare il suono della voce. Ma col passare del tempo le maschere assumevano una maggiore rilevanza scenica con l’aggiunta di parrucche mentre nella commedia le maschere diventano più sobrie. Nella tragedia il vestiario comprendeva chitoni (tuniche lunghe) e coturni (sandali alti), mentre nelle commedie comprendeva un abito corto (spesso accompagnato da imbottiture comiche) Document shared on https://www.docsity.com/it/teatro-nella-grecia/8292644/ Downloaded by: claudia-arganese ([email protected]) EDIPO RE Sofocle Sofocle (497/-406/5 a.C.) nasce nel demo di Colono da una famiglia benestante. Grazie all’amicizia di Pericle partecipava attivamente alla vita politica (diventando generale nella guerra contro Salmo). Muore nel 405-406. A differenza di Eschilo, Sofocle non scriveva trilogie di tragedie tra loro legate all'evoluzione del mito (Orestea). (Abbiamo parte del dramma satiresco I cacciatori di orme e pochi frammenti di peana ed elogie). TRAMA Tebe è flagellata da un’epidemia di peste; il suo re Edipo, che ha ottenuto la carica risolvendo l’enigma della Sfinge, promette di trovare il colpevole che contamina la comunità con il suo peccato (l’assassinio del predecessore di Edipo, Laio).Convoca quindi l’indovino Tiresia per avere risposte, ma questi è riluttante; in seguito a una lite con il Re, rivela che il colpevole è proprio il sovrano. Turbato dalla rivelazione, Edipo parla con sua moglie Giocasta. Ripercorre quindi il suo passato: egli era fuggito da Corinto in seguito alla rivelazione di un oracolo che gli aveva predetto che avrebbe ucciso suo padre e si sarebbe congiunto con sua madre. Scopre da Giocasta che Laio aveva voluto far sopprimere il suo unico figlio, temendo che questi lo uccidesse (secondo la premonizione di un altro oracolo); ma, in seguito ad altre indagini, si viene a sapere che il figlio di Laio non è mai stato soppresso, bensì affidato a un pastore, che a sua volta l’ha portato dal sovrano di Corinto, ovvero colui che Edipo ha sempre considerato suo padre. A ciò si aggiunge che Edipo, giungendo a Tebe nella sua fuga da Corinto, aveva ucciso un vecchio con cui aveva avuto una disputa (ovvero Laio). Il sovrano, devastato dalla scoperta, si cava gli occhi; Giocasta, invece, si impicca. Creonte, fratello di Giocasta, assume la reggenza di Tebe, mentre Edipo se ne allontana, autoesiliandosi. Document shared on https://www.docsity.com/it/teatro-nella-grecia/8292644/ Downloaded by: claudia-arganese ([email protected])