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teoria dell'incidenza

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TEORIA
DELL’INCIDENZA
ECONOMIA POLITICA 2017-2018
LEZIONE 13
EFFETTI ECONOMICI DELLE IMPOSTE:
LA TEORIA DELL’INCIDENZA
Possono essere distinti alcuni importanti concetti per la teoria
dell’imposta:
Ripartizione formale o giuridica del carico tributario sui contribuenti
• l’individuazione dei soggetti passivi – incidenza legale
Percussione: concretizzazione della fase di ripartizione
•
incidenza economica
Effetti dei tributi (che determinano la ripartizione effettiva) si
sostanziano in una serie di comportamenti che si può articolare in:
•
•
•
•
•
Rimozione
Traslazione (in avanti e all’indietro)
Elusione
Erosione
Evasione
2
RIMOZIONE
Individua una variazione nei comportamenti degli individui a
seguito dell’introduzione dell’imposta al fine di recuperare
una posizione di ottimo
• Lavorare di meno
• Risparmiare di più
• ……
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TRASLAZIONE
Comportamenti che trasferiscono di fatto l’onere d’imposta ad
un altro soggetto (modifica dei prezzi).
• Se il soggetto si trova a valle del processo produttivo sarà una
traslazione in avanti
• Se il soggetto si trova a monte del processo produttivo sarà una
traslazione all’indietro
4
ELUSIONE (TAX
PLANNING)
Tentativo da parte del contribuente di usare vie lecite per
evitare di essere sottoposto al carico fiscale
Utilizza strumenti giuridici che il legislatore aveva pensato per
altre finalità (in effetti utilizza le inefficienze della macchina
amministrativa)
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EROSIONE
Fenomeno che porta alla riduzione del gettito fiscale a causa di
un disegno consapevole del sistema fiscale realizzato dal
legislatore
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EVASIONE
Comportamenti illeciti di occultamento parziale o totale della
base imponibile.
Si differenzia dall’elusione rispetto al tema dell’illegalità
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L’INCIDENZA DELLE IMPOSTE NEI
MODELLI DI EQUILIBRIO PARZIALE
Poiché le imposte producono variazioni nei prezzi relativi è
necessario capire le modalità di determinazione dei prezzi
Considereremo modelli di equilibrio parziale: considerano
unicamente il mercato nel quale viene imposto il tributo,
ignorando gli effetti su altri mercati.
È estremamente appropriato quando il mercato dei beni
soggetto a imposta è relativamente ridotto rispetto
all’economia nel suo insieme.
Il modello di riferimento è quello di domanda e offerta in
concorrenza perfetta
8
MODELLI DI EQUILIBRIO PARZIALE:
LE IMPOSTE SPECIFICHE SUL CONSUMO IN
CONCORRENZA
Le imposte specifiche
sono pari a un
ammontare fisso su ogni
unità di bene venduto
Ipotizziamo la
concorrenza perfetta. Il
punto di equilibrio
iniziale è (Q0, P0)
• Ipotizziamo che in questo mercato venga introdotta un’imposta
specifica di u euro al litro ai consumatori.
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MODIFICA DELLA CURVA DI
DOMANDA
Qual è l’impatto
dell’imposta sulla curva di
domanda?
• Considerate il punto a. Pa
è il massimo prezzo che i
consumatori sono disposti
a pagare per Qa.
• La disponibilità a pagare
dei consumatori NON
cambia a seguito
dell’introduzione
dell’imposta. Cambia però
la curva di domanda come
viene percepita dai
produttori.
I produttori percepiscono di poter
ricevere soltanto (Pa–u) se offrono la
quantità Qa. Cioè i produttori
percepiscono che la curva di domanda
si sposta verso il basso, al punto b
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MODIFICA DELLA CURVA DI DOMANDA
(CONT.)
Ripetendo questo
procedimento per ogni
punto lungo la curva di
domanda, si ottiene una
nuova curva di domanda D’c
Questa nuova curva di
domanda, è quella che
interessa ai produttori
perché mostra quanto
possono ricevere per ogni
unità venduta.
L’equilibrio adesso consiste di una nuova quantità e di una coppia di prezzi (uno
pagato dai consumatori, l’altro ricevuto dai produttori).
– Il prezzo dei produttori (Pn) si determina all’intersezione della nuova curva di domanda
e della vecchia curva di offerta. (prezzo al netto dell’imposta)
– Il prezzo pagato dai consumatori è Pg = Pn + u. (prezzo al lordo dell’imposta)
– La quantità Q1 si ottiene come Dc(Pg) o Oc(Pn).
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in presenza di un’imposta, il prezzo pagato dai
consumatori differisce dal prezzo ricevuto dai produttori.
mentre nell’equilibrio di mercato concorrenziale si
determina un unico prezzo di mercato adesso ci sono
due prezzi diversi, uno per i produttori e uno per i
consumatori.
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IL GETTITO FISCALE
Il prezzo ottenuto dai
produttori diminuisce
da P0 a Pn
Il prezzo pagato dai
consumatori aumenta da
P0 a Pg, un aumento che
(in questo caso) è
inferiore al valore
nominale dell’imposta, u.
Il gettito fiscale è pari a uQ1, cioè all’area kfhn
L’incidenza economica dell’imposta è divisa tra i consumatori e i
produttori
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ESERCIZIO
il mercato dello champagne è caratterizzato dalle seguenti
curve di offerta e di domanda:
QS  20  2 P
QD  100  2 P
A seguito dell’introduzione di un’imposta specifica sui
consumatori, in misura di 8 euro all’unità, calcolare:
- prezzi e quantità di equilibrio
- incidenza legale
- incidenza economica
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L’introduzione dell’imposta specifica crea
un divario tra il prezzo pagato dai
consumatori e quello ricevuto dai
produttori. Prima dell’imposta, possiamo
riscrivere il sistema di equazioni come:
QS  20  2 PS
QD  100  2 PD
PS  PD
Risolvendo il sistema otteniamo
PS=PD = 20 e Q = 60.
Dopo l’introduzione dell’imposta i produttori ricevono, per
ogni confezione, 8 euro in meno del prezzo pagato dai
consumatori. Quindi:
PS  PD   D
PS  PD  8
Risolvendo il sistema dopo l’introduzione dell’imposta, otteniamo:
QS  QD  20  2 PD  8  100  2 PD
PD  24, PS  16, Q  52
Metto a sistema
con la curva di
domanda
originaria e trovo
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In questo caso l’incidenza legale cade al 100% sui consumatori,
ma l’incidenza economica è ripartita in uguale misura tra
produttori e consumatori:
PD - P0
t
24 euro- 20 euro
=
= 0.5 = 50%
8 euro
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IMPOSTE SUI PRODUTTORI E SUI
CONSUMATORI A CONFRONTO
Se l’imposta fosse
introdotta dal lato
dell’offerta, la curva di
offerta come percepita
dai consumatori
traslerebbe verso l’alto
di un ammontare pari
all’imposta.
I consumatori percepiscono che è
diventato più costoso per le imprese
fornire una data quantità del bene.
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IMPOSTE SUI PRODUTTORI E SUI
CONSUMATORI A CONFRONTO
Il prezzo ottenuto dai
produttori corrisponde
al prezzo ottenuto per
litro venduto e
diminuisce da P0 a P’n
Il prezzo pagato dai
consumatori aumenta da
P0 a P’g, un aumento che
(in questo caso) è
inferiore al valore
nominale dell’imposta, u.
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L’incidenza di un’imposta specifica è indipendente
dal fatto che gravi formalmente sui consumatori o
sui produttori.
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Effetti sul benessere:
Surplus dei produt t ori (da p∗ EF a pS DF ): − p∗ ED
Surplus dei consumatori (da AEp∗ ad ABpD ): − pD
EntE
rateIMPOSTE
del set t ore pubblico: pD BDpS ;
SURPLUS
Perdit a secca: BED .
S′
Diminuzione della quantità
domandata;
Effetti sul benessere:
Surplus dei produttori
(da p∗EF a pSDF): −p∗EDpS;
Surplus dei consumatori
(da AEp∗ ad ABpD ): −pD BEp∗;
Entrate del settore pubblico:
pD BDpS ;
p
A
S
B
pD
E
C
p∗
pS
D
D
F
Perdita secca: BED.
Esempio: Accise sulle sigarette
QD
Q
20
IMPOSTE SUI PRODUTTORI E SUI
CONSUMATORI A CONFRONTO
(CONT.)
Chiaramente, queste equazioni sono identiche fra loro. In
equilibrio si troveranno la stessa quantità e gli stessi prezzi.
Implicazione: L’incidenza legale di un’imposta non ci dice
nulla circa l’incidenza economica dell’imposta stessa.
Si definisce cuneo fiscale la differenza tra il prezzo pagato
dai consumatori e quello ricevuto dai produttori.
21
INCIDENZA DI UN’IMPOSTA
SPECIFICA ED ELASTICITÀ
L’incidenza di un’imposta specifica dipende dalle elasticità della
domanda e dell’offerta.
A parità di altre condizioni, quanto più elastica è la curva di domanda,
tanto minore è l’imposta che grava sui consumatori.
• L’elasticità fornisce una misura della capacità di un agente economico
di “sfuggire” all’imposta.
• Quanto più elastica è la domanda, tanto più facile è per i consumatori
passare ad altri prodotti quando il prezzo aumenta. I produttori devono
quindi sopportare una maggiore quota dell’imposta.
A parità di altre condizioni quanto più è elastica la curva di offerta
tanto minore sarà l’imposta che grava sui produttori
La perdita netta di benessere è tanto minore quanto minore è:
l’elasticità della domanda al prezzo; l’elasticità dell’offerta rispetto al
prezzo.
Un’imposta su un bene la cui curva di offerta è perfettamente rigida
non genera alcuna perdita secca.
22
CURVA DI OFFERTA ANELASTICA
• il prezzo pagato dai consumatori non cambia dopo
l’introduzione dell’imposta.
• I produttori sopportano l’intero onere
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CURVA DI OFFERTA PERFETTAMENTE
ELASTICA
• il prezzo che i consumatori pagano aumenta in
misura esattamente uguale all’aumentare
dell’imposta.
• Il prezzo ricevuto dai produttori non cambia
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MODELLI DI EQUILIBRIO PARZIALE:
LE IMPOSTE AD VALOREM SUI BENI DI
CONSUMO
Un’imposta ad valorem è un’imposta con
un’aliquota proporzionale al prezzo.
L’analisi grafica è molto simile a quella delle
imposte specifiche.
Anziché traslare verso il basso la curva di
domanda di uno stesso importo assoluto per
ciascuna quantità, la si fa traslare della stessa
percentuale.
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MODELLI DI EQUILIBRIO PARZIALE:
LE IMPOSTE AD VALOREM
Il Grafico mostra
un’imposta ad
valorem applicata ai
consumatori.
Come nel caso
dell’imposta
specifica, la curva
di domanda come
percepita dai
produttori cambia;
si usa la stessa
analisi per trovare i
prezzi e la quantità
di equilibrio.
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ESERCIZIO
il mercato dello champagne è caratterizzato dalle seguenti
curve di offerta e di domanda:
QS  20  2 P
QD  100  2 P
A seguito dell’introduzione di un’imposta ad valorem sui
produttori, in misura del 10%, calcolare:
- prezzi e quantità di equilibrio
- incidenza legale
- incidenza economica
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Con un’imposta ad valorem
(τD), il sistema diventa:
QS  20  2 PS
QD  100  2 PD
PS  1   D  PD
Con un’imposta ad valorem del 10%, la relazione tra i prezzi è:
PS  0.9 PD 
QS  QD  20  20.9 PD   100  2 PD
PD  2105
. , PS  18.95, Q  57.89
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AUMENTARE LA TASSAZIONE NON
NECESSARIAMENTE IMPLICA AUMENTARE IL
GETTITO
(a) Accisa di €20
Prezzo
delle
stanze
d’albergo
€140
(b) Accisa di €60
Price of
hotel
room
Gettito = $150,000
€140
120
120
90
E
80 Area =
gettito
70
D
Accisa
= €60
per
stanza.
80
Area = gettito
110
S
Accisa
= €20
per
stanza.
Gettito = $150,000
S
E
D
50
40
40
20
20
0
6,000
7,500 10,000
15,000
Quantità di stanze d’albergo
0
2,500 5,000
10,000
15,000
Quantità di stanze d’albergo
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I COSTI DELLA TASSAZIONE: SURPLUS
Prezzo
Diminuzione del surplus
del consumatore
Perdita di surplus: perdita
secca
PC
Accisa = T
S
A
B
PL
E
F
C
PP
Diminuzione del surplus
del produttore
QT
QE
D
Quantità
30
GLI EFFETTI DI UNA TASSA
Una tassa genera un gettito e crea una perdita secca
Prezzo
imposta
= €1
Perdita secca
(nessuno se
ne appropria)
Gettito
= $500
Offerta
Imposta
Prezzo pagato
dai compratori
= $2.65.
Surplus del consumatore
Prezzo ricevuto
dai venditori=
$1.65.
gettito
Domanda
Surplus del produttore
Quantità
500 = QT
700 = QE
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ESERCIZIO
Prezzo
Se A è il prezzo del
compratore e B quello del
venditore, qual’è la perdita
secca che deriva da un’accisa
di 10€?
a) € 5
b) €10
c) €15
d) € 500
e) € 1,000
$35
30
25
A
S
E
20
15
D1
B
10
5
0
100
200
300
Quantità
32
PERDITA SECCA ED ELASTICITÀ
(a) Domanda elastica
Prezzo
(b) Domanda anelastica
Price
S
La perdita secca è
maggiore quando
la domanda è
elastica
PC
Impost
a= T.
PC
E
PE
Impost
a= T.
S
PE
PP
D
E La perdita secca è
minore quando la
domanda è
anelastica
PP
D
QT
QE
Quantità
QT QE
Quantity
33
PERDITA SECCA ED ELASTICITÀ
(c) Offerta elastica
(d) Offerta anelastica
Prezzo
Prezzo
S
La perdita secca è
maggiore quando
l’offerta è elastica
P
C
S
Imposta
=T
P
E
P
P
P
C
P
Imposta E
=T
E
E
La perdita
secca è minore
quando l’offerta
è anelastica
P
P
D
Q
T
Q
E
D
Quantità
Q Q
T E
Quantità
34
PERDITA SECCA ED ELASTICITÀ
Se l’obiettivo nella politica fiscale è l’efficienza (minimizzare la perdita
secca), allora i policy maker dovrebbero scegliere I beni con la mionre
eleasticità al prezzo
Una tassa sull’insulina
sarebbe efficiente – ma
non necessariamente
equa
35
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