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10 Grecia arcaica e polis

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10 –L’età greca arcaica e l’origine della POLIS
QUANDO ?
DOVE ?
CULTURA
ECONOMIA
SOCIETÀRivoluzione
oplitica
Territorio greco + Creta e coste Asia Minore
Quando nell'VIII (8°) sec. a.C la scrittura si riaffacciò in Grecia ,era
una scrittura alfabetica nella quale ogni suono corrispondeva a una
singola lettera . In questa rivoluzione un ruolo fondamentale fu
giocato probabilmente dai fenici incontrati dai mercanti greci .La
scrittura alfabetica portò all'avvio della produzione letteraria : Il
ritorno della scrittura segna l'inizio dell'età arcaica che si fa durare
fino a tutto il VI (6°) sec. A. C.
Intorno alla metà dell'VIII (8°) sec. a.C ebbe luogo in Grecia un
grande sviluppo dell'agricoltura . diretta conseguenza furono un
notevole incremento demografico e una significativa crescita
economica. almeno inizialmente la proprietà della terra però
concentrata nelle mani di aristocratici. con lo sviluppo dell’
agricoltura la difesa dei campi assunse un rilievo fondamentale e a
cambiare fu il modo stesso di concepire la guerra
La guerra divenne un sistema per proteggere o estendere i confini
delle proprietà e per rivendicare il possesso in caso di controversie.
A partire dall'ottavo secolo a.C. l'incremento democratico e la
necessità di difendere le terre determinarono l’ascesa di una nuova
figura di soldato , l’oplita, così chiamato perché combattevav armato
di lancia e scudo , protetto da elmo corazza e gambali. Gli opliti
andavano in guerra serrati in fitte schiere in modo tale che lo scudo
di ognuno imbracciato con la sinistra proteggesse anche il fianco
destro del compagno vicino : si trattava della cosiddetta falange
oplitica. Nello scontro fra truppe di opliti a contare era la loro
disciplina e coesione più dell’eroismo individuale . La rivoluzione
oplitica si legò alla formazione di un ceto medio, costituito da
proprietari di terre abbastanza grandi per consentire l'accumulazione
di un reddito impiegato poi per procurarsi un'armatura completa da
oplita. Questo ceto finì per accrescere la propria importanza con l’
inevitabile risultato di ridimensionare i privilegi dei nobili.
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10 –L’età greca arcaica e l’origine della POLIS
SOCIETÀLa
POLIS
L'ultima rivoluzione dell'ottavo secolo è la nascita della polis termine con
cui si indica di solito la città greca. Quello che distingue la polis è la
presenza di un gruppo umano autonomo e indipendente capace di
decidere il proprio ordinamento politico e le leggi che regolano la vita
collettiva .Questo implica un passaggio del potere dalla élite nobiliari
all'istituzione della polis e alle sue assemblee. A favorire la nascita delle
polis furono fenomeni di sinecismo cioè la propensione di più villaggi a
riconoscere l'autorità di un cento urbano di maggiori dimensioni .
In primo luogo la POLIS era la città .La POLIS coincideva anche con le
sue istituzioni e presupponeva un forte senso di appartenenza alla
comunità . La polis si identificava con l’insieme dei cittadini . La
novità che caratterizza la società greca è il fatto che i cittadini nella polis
decidevano di mettere in comune i loro problemi e i loro interessi
cercando di risolvere i primi e di promuoverne i secondi attraverso le
istituzioni che consideravano autorevoli.
Polis
E
cittadini
Ogni polis era un luogo in cui dei e uomini abitavano insieme ciascuno nelle
aree che gli erano state assegnate. Si distinguono due spazi principali quelli
dell'Acròpoli (Città Alta ) e quell dell' Agorà ( la piazza ) .
L'acropoli divenne luogo privilegiato in cui aveva sede il tempio della
divinità polìade cioè protettrice della città .Fu nell'ottavo secolo a.C. che si
diffuse il tempio. L’agorà si trovava nella parte bassa della polis e svolgeva
varie funzioni :era la piazza del mercato , era uno spazio politico, era un
luogo di incontro e di socialità . Nella polis greca il concetto di cittadinanza
era più ristretto rispetto al nostro: era considerato cittadino il maschio adulto
libero che fosse a sua volta figlio di cittadini e che fosse proprietario di un
appezzamento di terra nel territorio della polis . Le donne erano considerate
cittadine ma godevano dei diritti in modo limitato. Erano esclusi dai diritti
politici gli stranieri( ad Atene chiamati Meteci ): dovevano versare alle casse
della città una tassa e spesso subivano una limitazione anche in altri campi. Gli
schiavi poi non erano nemmeno riconosciuti come persone. Nel mondo greco
si erar soldati in quanto si era cittadini: essere membri della polis e far parte
del suo esercito erano di fatto la stessa cosa. In molte polis solo chi era soldato
poteva essere un cittadino : la città apparteneva che la difendeva.
Due forme di organizzazione politica alternativa alle polis : l'èthnos e il
koinòn. Gli èthne caratterizzano alcune aree della Grecia. Pur vivendo
invillaggi politicamente autonomi collaboravano in ambito militare e si
riunivano periodicamente in santuari comuni all'intero èthnos. I koinà fecero
la loro comparsa in Tessaglia e in Beozia . In quanto stati federali prevedevano
una forma di organizzazione politica caratterizzata dalla doppia cittadinanza.
Per determinate questioni di interesse comuni (tipo la la guerra) le singole
comunità della federazione rinunciavano a parte della propria autonomia per
delegarla agli organismi federali.
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10 –L’età greca arcaica e l’origine della POLIS
Forme
di
governo
Il pensiero politico greco riconosceva tre forme attraverso le quali una
comunità si poteva governare: monarchia oppure l’aristocrazia (governo di
pochi) o democrazia ( governo di molti ). Nella pratica la democrazia fu
sostanzialmente un'invenzione di Atene; la grande maggioranza delle poleis
adottò un regime di tipo aristocratico. La forma di governo aristocratica
discende direttamente dall'organizzazione tribale i cui gruppi dominanti erano
costituiti da famiglie nobili. Il loro potere si basava sul fatto che erano àristoi
cioè i migliori (aristocrazia vuol dire governo dei migliori ) . Per i greci questa
mentalità agonale (cioè basata su una forte competizione per il primato) si
manifestava in molti ambiti da quello sportivo a quello politico .
Nel secolo che va da 650 al 550 a.C. numerose città greche sperimentarono
una forma inedita di governo: la tirannide. Dai gruppi aristocratici si
distaccarono singole figure, i tiranni che si appoggiarono ai nuovi ceti medi di
contadini-soldati e agli strati più poveri della popolazione per esercitare un
potere personale . Prendevano il potere con la forza e lo mantenevano con
l’intimidazione. Avevano una folta guardia del corpo ; tuttavia molti tiranni
promossero attività commerciali e mercantili nonché ambiziosi di programmi
di lavori pubblici. .I Greci immaginavano che le diverse forme di governo
facessero parte di un di ciclo che in tempi diversi ogni città fosse destinata a
sperimentarle ( ma ciò non accadde) . I greci non realizzarono mai uno stato
unificato e la frammentazione e il particolarismo divennero nel lungo
periodo una ragione di debolezza e un motivo di sconfitta.
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