Quattro viaggi via mare, fra Ventimiglia e Nizza, senza segnalazioni di Adriano Maini [...] ma l'organizzazione S.A.P. proseguiva senza soste. Alla fine di dicembre [n.d.r.: 1944] si erano formati 4 distaccamenti in città [n.d.r.: Sanremo] un quinto a Ospedaletti ed un sesto a Bordighera, Vallecrosia, Ventimiglia. [...] Recezione del Cap. Bentley proveniente dalla Francia. Salvataggio del maggiore Romano, della missione Gino e di quella di Leo e Rosina trasportati in Francia; 4 viaggi via mare, fra Ventimiglia e Nizza, senza segnalazioni, con trasporto di armi e munizioni per le formazioni di città e di montagna. Invio di armi a Neggi, alle forze Armate. Trasporto in Francia, via mare, di prigionieri alleati. La Frontiera Italo Francese venne attraversata 20 volte, via terra con trasporto di messaggi, viveri e munizioni. Trasporto fra Bordighera e Ospedaletti e quindi a Sanremo di armi. [...] Il 23 aprile al primo annuncio dello sganciamento tedesco le SAP e GAP vennero mobilitate e poste al diretto comando dei suoi ufficiali. Il 24 aprile, nelle prime ore della mattina, vennero iniziati, in tutto il circondario, i combattimenti. Le Sap di Bordighera e Vallecrosia occuparono le cittadine dopo aver ucciso 13 nazifascisti e averne catturato 5 [...] IL COMANDANTE DELLE BRIGATE S.A.P. (Rag. Antonio Gerbolini) - IL PRESIDENTE DEL C.C.L.N. DI SANREMO (Dott. Cristel Giovanni) Relazione del C.L.N. circondariale e del comando S.A.P. di Sanremo sull'attività della V^ VI^ VII^ Brigata S.A.P. (Dalla loro costituzione al 25 aprile), documento in Fondo “Giorgio Gimelli”, ILSREC, copia di Paolo Bianchi di Sanremo (IM) L'estratto - in quanto tale pressoché inedito - della relazione dei patrioti di Sanremo, qui sopra pubblicato, si riferisce, nella sua schematicità, al Gruppo Sbarchi Vallecrosia, il gruppo più specializzato della SAP della zona di confine. Gruppo Sbarchi, una definizione la cui genesi non era più chiara agli stessi protagonisti che a distanza di decenni dagli eventi della Resistenza resero le loro testimonianze a Giuseppe Mac Fiorucci per la stesura dell'omonimo opuscolo (Gruppo Sbarchi Vallecrosia, ed. Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia - Comune di Vallecrosia (IM) - Provincia di Imperia - Associazione Culturale “Il Ponte” di Vallecrosia (IM), 2007): furono interviste molto vivaci, che hanno gettato molta luce anche sugli aspetti più tecnici delle richiamate operazioni, ma che hanno anche tratteggiato le singole adesioni alla Resistenza e personali, precedenti trascorsi in montagna. Forse sono utili alcuni collegamenti, in ogni caso non esaustivi della materia. La più recente fatica di Sergio Favretto, "Partigiani del mare", pur nel suo puntuale svolgimento con inquadramento in accadimenti di portata più generale, è molto atta allo scopo. Per il giusto rilievo - supportato, tra l'altro, con la copia di una dichiarazione del comandante della I^ Zona Operativa Liguria, Nino Siccardi, "Curto" -, dedicato ai compiti specifici svolti da Renzo Rossi. È opportuno sottolineare che il Gruppo Sbarchi si fece già trovare pronto per la Missione Kahnemann, partita da Vallecrosia nella notte tra il 14 ed il 15 dicembre 1944, per cui sarebbe interessante indagare sulla preparazione ricevuta, ad oggi scarsamente attestata, se si escludono, forse, l'incarico - vedere infra - dato a settembre 1944 da Vitò [Giuseppe Vittorio Guglielmo, che si firmava Ivano] allo stesso Renzo Rossi ed i viaggi oltre confine di Alberto Nino Guglielmi. Si riproducono qui di seguito alcuni brani già pubblicati. Il mentovato documento Gerbolini-Cristel risulta, dunque, significativo, nell'economia di questo discorso, non tanto perché introduca nuove informazioni quanto per fare il punto con una fonte sinora mai pubblicata circa una narrazione complessa, nella quale diversi furono gli attori (a titolo dimostrativo si citano adesso il sergente Bertelli ed i suoi bersaglieri e i fratelli Biancheri, martiri della Resistenza). E diverse furono le interazioni, non sempre positive, come per gli effetti a cascata ingenerati dall'agguato mortale compiuto ai danni del capitano Gino Punzi, in quanto dall'arresto del suo radiotelegrafista, costretto dai nazisti a trasmettere falsi messaggi all'OSS di Nizza, si pervenne, per vie traverse, anche al ferimento del comandante partigiano Stefano Leo Carabalona. In questo quadro, risulta opportuno fare un cenno anche ad altri passaggi clandestini in Francia, compiuti - non sempre via mare, in verità - da altri patrioti, specie di Ventimiglia, come fu il caso di Paolo Loi, qui menzionato. Adriano Maini [...] 26. Il 10 settembre tre patrioti italiani arrivarono dall'area di Ventimiglia a 0645A [n.d.r.: si presume nome in codice di una spiaggia della Costa Azzurra occupata dagli alleati e prossima a St. Raphael] e furono raccolti da un PT. Furono interrogati a bordo dell'ammiraglia circa riscontrabili informazioni riguardanti disposizioni di truppe, posizioni di batterie nemiche, sedi di comando, posti di stivaggio di siluri umani [n.d.r.: i cosiddetti maiali] e sottolinearono il basso morale delle truppe tedesche della zona. Furono poi trasferiti a Nizza presso il comando dell'esercito per un ulteriore interrogatorio. Più tardi nostre navi spararono, con il supporto di aerei da ricognizione, su alcuni obiettivi indicati da questi patrioti italiani. Da un rapporto di settore della Marina da guerra statunitense, operante nel teatro del Mediterraneo con base nel sud della Francia (U.S. Atlantic Fleet, Task Force 86 Operations and Action of the Support Force Eighth’ Fleet During Invasion Of Southern France) Il sopra evidenziato rapporto della Marina statunitense coincide in pieno con il racconto dei fatti, tramandato a livello locale nella zona di Ventimiglia e plasticamente riportato da Arturo Viale in ViteParallele (ed. in pr., 2009); i patrioti italiani coinvolti erano, dunque, Elio Rosati, Memmo Miseria ed Ernani Boscaglia. Adriano Maini