ALESSANDRO MANZONI Manzoni nasce a Milano nel 1785, figlio di Giulia Beccaria e dell’illuminista Cesare Beccaria (scrisse dei delitti e delle pene, la tortura e la pena di morte andavano eliminate). Molti ritenevano che potesse essere figlio di Giovanni Verri. Manzoni ebbe una rigida educazione classica, fin da giovanissimo si dedicò alla traduzione di diverse opere tra cui l’Eneide di Virgilio. I genitori si separarono quando era ancora un bambino. A 20 si trasferì a Parigi dalla madre. Lì incontrò la sua futura moglie, Enrichetta Blondel e grazie a lei si convertì al cattolicesimo. Questa sua conversione la ritroviamo molto nei promessi sposi, nella fiducia nella divina provvidenza. Manzoni fu vicino agli ideali risorgimentali anche se non vi partecipa attivamente in prima persona. Fu fatto senatore della repubblica italiana fatta (1861). Negli ultimi anni ci furono molti lutti: morirono sei figli, la moglie e la madre. LE OPERE: - - Scrisse due tragedie: l’Adelchi (ambientato nell’alto medioevo durante la guerra tra i franchi e longobardi) e il conte di carmagnola (XV secolo ai tempi delle grandi lotte tra le signorie italiane). Gli inni sacri, dedicati ad alcune festività del calendario liturgico cattolico, tra cui Natale, la passione, la risurrezione, la Pentecoste etc... Le odi politiche, il 5 maggio, dedicata alla morte di napoleone accaduta proprio il 5 maggio 1821. I promessi sposi è l’opera principale di Manzoni. È un romanzo storico ciò vuol dire che si alternano vicende reali alla finzione. Le vicende reali nei promessi sposi sono le seguenti: la grande peste (1630), rivolta dei pani a Milano ed alcuni personaggi realmente esistiti come il cardinale Borromeo. La vicenda è ambientata nel 1630 in Lombardia quando all’epoca c’era il dominio spagnolo. Manzoni per sfuggire alla censura austriaca finge di aver trovato il libro. In questo romanzo ci sono molti ideali patriottici, viene incitato il popolo italiano al risorgimento ed a cacciare la dominazione straniera. La prima stesura dei promessi sposi ebbe il nome di fermo e lucia (1822), Manzoni non era soddisfatto perché erano presenti frasi o parole in dialetto lombardo, lui voleva far si che il romanzo potesse essere comprensibile a tutti. Così nel 1848 si recò a Firenze per “sciacquare i panni nell’Arno”, ovvero per riuscire a scrivere il romanzo in una lingua comprensibile a tutti. I personaggi principali sono: Renzo e Lucia, Don Rodrigo, Fra Cristoforo, Don Abbondio, L’innominato, La monaca di Monza, L’avvocato e l’ Azzeccarbugli I temi dei promessi sposi sono: - L’oppressione dei forti sui deboli/umili, per la prima volta le persone umili diventano i protagonisti di un romanzo Divina provvidenza, premia gli umili e punisce i prepotenti