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NR753

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b u d d i s m o p e r l a p a c e , l a c u lt u r a e l ’ e d u c a z i o n e
Per il bene delle
generazioni future
753
6 APRILE 2022
Proprio in questo periodo il quartiere di Shinanomachi, dove si trova
la sede della Soka Gakkai, è avvolto
dalla piena fioritura dei ciliegi, come
a ricordare le parole del maestro
Toda: «Vorrei andarmene quando
sbocceranno i fiori di ciliegio».
Il 9 e 10 aprile si terranno le
riunioni delle Giovani mamme
in tutta Italia
Siamo felici di condividere una splendida notizia: il 2 aprile, giorno dell’anniversario della morte del maestro Josei Toda, Sensei e la signora Kaneko hanno visitato la sede centrale della Soka Gakkai a Shinanomachi, Tokyo.
Nella sala dedicata ai tre maestri, hanno recitato Gongyo e Daimoku per
l’eterna felicità del loro amato maestro ricordando i suoi nobili sforzi per
costruire fondamenta solide di kosen-rufu, animato dall’ardente desiderio
di eliminare tragedie e sofferenza da questo mondo.
Inoltre hanno pregato per la pace nel mondo e per la buona salute, la fortuna
e la vittoria di tutti i compagni e le compagne di fede.
La storia ci insegna che sono le madri a soffrire più di tutti di fronte
alle atrocità della guerra. È sempre
stato così, ed è così ancora oggi.
Per questo, in un momento davvero complesso a livello internazionale, le riunioni delle Giovani mamme
che si terranno in tutte le regioni
italiane assumono un valore straordinario ed esprimono il forte desiderio e l’impegno di tutte le madri
di creare la pace in ogni angolo del
pianeta, per il bene delle generazioni future.
“Con un potente Daimoku e un
sorriso radioso illuminiamo ogni
ambito della società”: con questo
slogan le Giovani mamme si ritrovano insieme per incoraggiarsi l’un
l’altra e rafforzare la rete di amicizia
e legami umani.
INCORAGGIAMENTI DELLE
QUATTRO STAGIONI
• • • Pagina 2
PER LE RIUNIONI DEI GRUPPI
GIOVANI, DONNE E UOMINI
• • • Pagina 9
Il 2 aprile il maestro Ikeda e la signora Kaneko hanno visitato la
sede centrale della Soka Gakkai a Tokyo
SCALIAMO INSIEME LA NUOVA
VETTA DI KOSEN-RUFU
• • • Pagina 3
INCORAGGIAMENTI DELLE QUATTRO STAGIONI
DI DAISAKU IKEDA,
SEIKYO SHIMBUN, 27 MARZO 2022
Diffondiamo una
brezza primaverile
di gioia nei cuori
delle persone!
La primavera è qui!
Dopo aver vinto i venti freddi,
la primavera è arrivata!
La primavera è gioia!
Mentre viviamo fino in fondo
basandoci sulla fede corretta,
le nostre vite sono avvolte
da sorrisi primaverili e dalla protezione
dei Budda delle tre esistenze.
Raccogliamo il nostro coraggio
e incontriamo un amico.
Preghiamo per la felicità degli altri
e parliamo con sincerità e passione.
Quando intraprendiamo tali sfide
con lo spirito di alzarci da soli,
abbattiamo i muri che esistono dentro di noi
e riusciamo a muovere il cuore dei nostri amici.
Le fondamenta per la pace
e la felicità delle persone
si costruiscono quando parliamo
con coloro che ci circondano
e diffondiamo naturalmente
le nostre voci rassicuranti,
piene di calore e allegria,
nelle nostre rispettive case
e nei nostri quartieri,
come una brezza primaverile
che riempie l’aria.
Per quanto la nostra età avanzi,
usciamo, incontriamo nuove persone
e stringiamo nuove amicizie!
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Foto di Daisaku Ikeda scattata nel marzo 2020, a Tokyo.
Il Daishonin afferma: «La gioia che sentiamo all’inizio della primavera è simile ai boccioli che si schiudono sugli alberi o alle
piante che spuntano sulle montagne. Io, come tutti gli altri,
sono colmo di gioia» (RSND, 2, 921).
Più ci attiviamo per incontrare gli altri, più il nostro giardino
fiorito dell’amicizia cresce magnificamente. Mentre continuiamo a far tesoro delle amicizie già consolidate, impegniamoci
con gioia a incontrare nuove persone e a dialogare con loro!
Quante più amicizie creiamo,
tanto più il nostro mondo diventa grande
e il nostro futuro si espande.
La nostra voce
può muovere il cuore delle persone
e portare un cambiamento nella società,
nel mondo intero.
Parlando apertamente
compiamo un nuovo passo avanti.
Andiamo avanti con gioia!
Non c’è bisogno di essere rigidi o formali.
Con cuore aperto e leggero
incontriamo sempre più persone,
condividiamo la nostra convinzione
e la gioia della pratica buddista.
In questo è racchiuso tutto,
sia la nostra pratica della rivoluzione umana
sia l’espansione di kosen-rufu.
Più aiutiamo le persone
a creare un legame con il Buddismo del Daishonin,
più possiamo risvegliare
la natura di Budda insita nella loro vita
e più luminosa brillerà la nostra comunità.
Ora, partiamo con il cuore pieno di coraggio!
Diffondiamo una brezza primaverile
di speranza e di incoraggiamento
nel cuore di ogni amico!
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Seikyo Shimbun
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SCALIAMO INSIEME UNA NUOVA VETTA DI KOSEN-RUFU
DI DAISAKU IKEDA, SEIKYO SHIMBUN, 29 MARZO 2022
Seikyo Press
Percorriamo il sentiero dei fiori
di ciliegio Soka con un cuore aperto!
C
on l’avvicinarsi dell’anniversario della morte del nostro maestro,
il secondo presidente
della Soka Gakkai Josei Toda [il
2 aprile], nel mio cuore risuonano ancora le parole che pronunciò durante un’intervista dell’emittente radiofonica “Tohoku
Broadcasting”, nel 1955. Ero presente anch’io alla registrazione.
«Il nostro obiettivo», disse Toda,
«è di prenderci per mano e avanzare insieme per raggiungere
una condizione vitale di assoluta
felicità».
Facendo nostro questo spirito
del maestro Toda, abbiamo teso
la mano a coloro che stavano
soffrendo e abbiamo aperto il
gioioso sentiero dei fiori di cilie-
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del primo viaggio del maestro
Toda nella regione del Tohoku
per incoraggiare i membri, nel
marzo 1952, subito dopo la storica campagna di febbraio del
capitolo Kamata. A quell’epoca i
capitoli Sendai del Tohoku e Kamata di Tokyo erano alla guida
dell’espansione del movimento
di kosen-rufu in tutto il Giappone.
Il maestro Toda diceva spesso:
«Imparate dal capitolo Sendai!».
Egli indicò inoltre tre elementi
chiave per il successo dello sviluppo del nostro movimento:
Daisaku Ikeda
gio Soka, con la convinzione che
«l’inverno si trasforma sempre
in primavera» (RSND, 1, 476).
Anche quest’anno i fiori di ciliegio tanto amati dal mio maestro
stanno sbocciando in tutto il
Giappone: la fioritura è già iniziata nelle zone più calde del sud,
a Okinawa e nel Kyushu, e arriverà gradualmente a nord, fino
all’isola di Hokkaido. Mirando
alle prossime pietre miliari del 2
aprile (anniversario della morte
del maestro Toda) e del 3 maggio
(giorno della Soka Gakkai), avanziamo ulteriormente con la potente forza vitale dei Bodhisattva
della Terra!
In questo mese ricorre il settantesimo anniversario
1. Nuovi membri profondamente
pervasi dallo spirito della Soka
Gakkai.
2. Responsabili che agiscono con
una convinzione assoluta nella
fede.
3. Fare buon uso del Seikyo Shimbun per il nostro movimento.
Questi punti erano anche la fonte di energia alla base
dello spirito invincibile dimostrato dai miei cari e preziosi
compagni di fede del Tohoku,
uniti a me da un legame di non
dualità, durante la prova senza
precedenti del terremoto e dello
tsunami dell’11 marzo 2011.
Sono ora trascorsi “undici anni
di ricostruzione” da allora, per
riportare la luce di felicità in tutte le zone colpite da quel tragico
evento.
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Anche il forte terremoto che
si è verificato nella regione del
Tohoku all’inizio di questo mese
(il 16 marzo 2022), ha causato
ingenti danni e un forte senso di
angoscia. Tuttavia, i legami saldi
e indistruttibili dei nostri membri del Tohoku, portabandiera
dei Bodhisattva della Terra, sono
stati definiti un “modello di speranza” da intellettuali e personalità di spicco di tutto il mondo.
In quest’epoca di caos e avversità, voglio dichiarare a gran voce,
con lo stesso spirito del mio
maestro: «Impariamo dai nostri
compagni di fede del Tohoku!».
Durante questo mese, in
tutto il Giappone si sono svolte
gioiose cerimonie di ingresso e di
diploma per i membri dell’Accademia dei giovani uomini. Inoltre
mia moglie e io siamo felici di
apprendere che le giovani donne stanno tenendo con successo
il primo incontro dell’Università
Kayo [nei mesi di marzo e aprile].
Anche i ragazzi e le ragazze dei
Gruppi studenti e futuro stanno
crescendo in modo sorprendente.
Ogni giorno trascorso insieme
ai vostri coetanei in solida unità,
mentre vi impegnate con energia
nelle attività della Soka Gakkai e
vi incoraggiate a vicenda, è incredibilmente nobile e prezioso.
Tutti i vostri sforzi rimarranno incisi come «il ricordo della
vostra vita presente in questo
mondo umano» (cfr. Domande e
risposte riguardo all’abbracciare il
Sutra del Loto, RSND, 1, 58), e arricchiranno la vostra esistenza di
buona fortuna e saggezza.
Nel descrivere l’Ultimo giorno
della Legge come un’epoca in cui
i disastri naturali si susseguono
senza tregua, Nichiren Daishonin affermò: «Anche le persone di
gran cuore diventeranno meschi-
| NR | 753 | ne e coloro che ricercano la via
nutriranno opinioni errate» (Un
padre abbraccia la fede, RSND, 1,
749). Egli era molto preoccupato
per il fatto che una situazione del
genere avrebbe portato a una serie di conflitti senza fine.
Il nostro movimento per realizzare kosen-rufu e l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per
la pace nel paese” mira ad aprire
i cuori delle persone nell’Ultimo
giorno attraverso il potere della
Legge mistica e a unirle sulla base
del principio buddista del rispetto
della dignità della vita.
Il maestro Toda dichiarò che la
missione della Soka Gakkai è stabilire una grande visione di pace
per i millenni a venire e aprire la
strada alla felicità del genere umano per l’eternità, ripagando così il
nostro debito di gratitudine nei
confronti di Nichiren Daishonin.
Con lo sguardo rivolto al futuro,
recitiamo Daimoku con ancora più forza per la sicurezza e la
protezione dell’intera famiglia
globale e continuiamo a consolidare ed espandere con saggezza
la nostra splendida rete di persone comuni per la pace.
AVANZIAMO CON IL GOSHO VERSO UN FUTURO DI SPERANZA
DI DAISAKU IKEDA
CREARE UN FUTURO DI ARMONIA
E FELICITÀ CON “LA FEDE
INCROLLABILE DEL SAGGIO”
«Sebbene ci troviamo nell’Ultimo Giorno della Legge, tu [Ikegami
Munenaga] sei nato saggio e altruista. Hai fatto in modo che tutti e tre
[tuo padre, tuo fratello e tu stesso] otteniate sicuramente la Buddità,
e hai aperto la strada dell’Illuminazione ai tuoi parenti di entrambi
i rami familiari. Anche la vita dei vostri figli e discendenti fiorirà e
prospererà in eterno».
M
Nichiren Daishonin, La prosperità della tua famiglia e dei tuoi
discendenti, dalla nuova edizione giapponese del Gosho
unenaga, il più giovane dei due fratelli Ikegami, prese molto a cuore la guida severa e compassionevole di
Nichiren Daishonin.
Non si lasciò quindi influenzare da tentazioni o pressioni
quando suo fratello maggiore, Munenaka, venne ripudiato dal padre e a
lui stesso si presentò l’opportunità di ereditare tutto. Lui e suo fratello
si unirono, insieme alle rispettive mogli, e alla fine riuscirono a guidare
il padre, che era stato fuorviato da un prete corrotto, ad abbracciare la
fede negli insegnamenti del Daishonin.
I tempi difficili sono opportunità per accumulare indistruttibili benefici e fortuna.
Se una persona si alza con la fede incrollabile del “saggio”, può dissipare
le nubi oscure che avvolgono la sua famiglia.
Con coraggio, saggezza e perseveranza, creiamo un futuro trionfante di
armonia e felicità!
Daisaku Ikeda, Seikyo Shimbun, 26 marzo 2022
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IL GOSHO NELLA MIA VITA
La strategia del Sutra del Loto
«Perciò devi raccogliere più che mai il potere della tua fede.
[…] Sforzati di raccogliere il potere della fede.
[…] Usa la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra.
Allora “riuscirai […] a sconfiggere tutti gli altri nemici”. Queste auree
parole non saranno mai contraddette. […] Un codardo non potrà mai
ottenere risposta a nessuna delle sue preghiere»
RSND, 1, 888
“LA PACE È UNA META AMBIZIOSA
E CORAGGIOSA”
di Luca Riccioni, Firenze
Questa frase tratta dal Gosho La
strategia del Sutra del Loto mi ha
sempre sostenuto e spronato.
Il Buddismo è vincere o perdere, proprio perché la «Legge del
Budda riguarda principalmente
la vittoria o la sconfitta» (L’eroe
del mondo, RSND, 1, 741).
Ho ricevuto il Gohonzon sedici
anni fa, il 30 aprile 2006. Appena
iniziato a praticare ho affrontato
e vinto la mia lotta contro le dipendenze da sostanze.
I compagni di fede sono stati
cruciali, condividendo con me
le guide dei nostri maestri e riportandomi quotidianamente al
Gohonzon.
Negli anni successivi ci sono state tante realizzazioni, ma anche
nuove sfide e sofferenze da superare: problemi economici, familiari, di salute e relazionali.
Ogni volta è stata una vera battaglia, iniziata sempre con il Dai| NR | 753 |
moku. Ho imparato ad andare
davanti al Gohonzon con sincerità, per mettere in discussione
me stesso e le mie convinzioni,
lasciando spazio alle parole dei
nostri maestri e dando a me
stesso la possibilità di cambiare
il punto di vista su quelle situazioni che mi facevano soffrire.
La vittoria o la sconfitta si
costruiscono nel proprio cuore.
Siamo noi che decidiamo che strada percorrere. A volte ho notato
un attaccamento alla sofferenza, come se fosse un mio diritto
star male: in fin dei conti mi era
appena capitata una cosa brutta!
Ma, sospinto dall’impeto, sempre
presente nella famiglia Soka, di ricercare la via della felicità e della
vittoria, ho imparato a non accontentarmi, perché sono in grado di
“sconfiggere tutti gli altri nemici”,
quali che siano. Per me la vittoria
sta nel ricercare e mantenere uno
stato vitale alto e un io saldo.
I nostri maestri e i milioni di pra-
ticanti nel mondo hanno creato
una tradizione di persone dedite a superare i limiti del proprio
karma.
La nostra organizzazione è stata per me fonte inesauribile di
ispirazione. Sono orgoglioso di
farne parte e sono consapevole
che ho ancora tanto da imparare, ma mi rincuora che per quante volte cadrò, sarò sempre nella
condizione di rialzarmi. L’idea di
condividere con gli altri questa
visione della vita mi galvanizza!
Mirando al 2030, centenario della Soka Gakkai, desidero allargare la cerchia di persone capaci di
vincere sulle proprie debolezze e
di realizzarsi coerentemente alle
proprie caratteristiche.
La pace alla quale miriamo è
una meta ambiziosa e coraggiosa. Sfidando quotidianamente la
nostra codardia otterremo sempre una risposta. Non sarà facile,
ma i buoni amici ci sosterranno
mentre percorriamo la strada di
kosen-rufu. Saremo anche forti
della buona fortuna, d’altronde
dedicare la propria vita a questa
nobile missione è «come scambiare sassi con oro e immondizia
con riso» (RSND, 1, 679).
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BUDDISMO IN AZIONE
Creare valore nelle nostre comunità
Insieme a un gruppo di cittadini e associazioni Maria Elena ha creato un movimento
per la salvaguardia dei pini di Roma colpiti da un parassita
Il rispetto per l’ambiente parte da me
di Maria Elena Carosella
A marzo 2021 vengo a sapere di
un problema che mi provoca un
profondo dolore: esiste una malattia che sta colpendo tutti i pini di
Roma già dal 2018, la Toumeyella
parvicornis che si diffonde velocissima e uccide questi meravigliosi
alberi in pochi mesi.
Non riesco a sopportare l’idea che
i pini di Roma, simbolo del verde
della nostra città, siano a rischio di
estinzione.
Decido allora di trasformare subito
questo dolore in medicina e di fare
una nuova esperienza di vittoria,
partendo dal Daimoku e, prima di
tutto, scrivendo a Sensei la determinazione di dare il mio contributo
per la salvaguardia ambientale.
Il 13 aprile 2021 insieme ad alcuni
attivisti ambientali andiamo a manifestare presso il Ministero delle
politiche agricole e forestali, per
chiedere un decreto per far partire subito le cure endoterapiche
sugli alberi di Roma. La malattia
si diffonde alla velocità della luce
e questa cura permetterebbe di
fermare l’epidemia nell’epicentro
romano, evitando che si diffonda
ulteriormente.
La nostra manifestazione ha esito
positivo e a giugno 2021, dopo tavoli di discussione molto intensi,
viene emanato il Decreto per salvare i pini di Roma e provincia.
Ma il tempo stringe. Il gruppo di
attivisti si allarga, diventiamo un
bel numero e decidiamo che non
possiamo aspettare le cure del
Comune; scendiamo in strada, cominciamo a parlare con tutti per
salvare da subito più alberi possibile. Facciamo dei volantini per
spiegare a centinaia di persone
cosa sta accadendo.
Un pomeriggio mentre sono a Villa Pamphilj mi accorgo che i pini
sono gravemente compromessi
dalla malattia. Ho deciso in un attimo! Avrei iniziato la raccolta fondi per salvare quegli alberi. Fatti i
passaggi necessari, dopo quattro
giorni inizia la raccolta fondi per
salvare i primi 50 alberi di una pineta all’interno di Villa Pamphilj, in
attesa che il Comune si attivi.
In dieci giorni curiamo tutta la pineta. Poi iniziamo a curare la seconda, e poi anche una terza. Così
salviamo 270 pini.
I nostri dialoghi e l’attenzione per
gli alberi del parco suscitano molto sostegno e solidarietà, e infine
l’assessora all’Ambiente uscente
dichiara che il Comune si prenderà
cura di tutti gli alberi malati su tre
parchi di Roma. Quindi a novembre 2021 il Comune di Roma cura
i restanti 650 pini di Villa Pamphilj.
Il 9 marzo 2022 facciamo il sopralluogo per controllare i pini curati
da noi: stanno benissimo, ogni
pineta malata finalmente è tornata verde, nessun albero ha più
il parassita. È una gioia immensa
poter essere utili e salvare queste
piante.
Inoltre, con la raccolta fondi organizzata per i primi pini, in accordo con il Comune, il servizio
giardini, le associazioni e i cittadini, il 17 marzo 2022 piantiamo
diciotto ciliegi giapponesi in un
viale intitolato “Viale della pace e
della speranza”.
Questa azione è stata compiuta
da associazioni, classi delle scuole
medie, cittadini di ogni età e provenienza sociale, sotto i caldi raggi del
sole di marzo, accompagnati dalla
musica, da letture sulla pace, e interventi dell’assessora all’Ambiente
di Roma, del presidente del Municipio e di tanti cittadini e cittadine.
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INTERVISTA
a Nicola Sorcinelli
VINCERE
PER
KOSEN-RUFU
Sono da poco iniziate le riprese
di Briganti, una serie di Netflix di
cui ti è stata affidata la regia, insieme a due noti cineasti. Come
è nata questa avventura?
All’inizio del 2021 mi trovavo in un momento di stasi, volevo realizzare una grande svolta
nel mio lavoro. Ho sempre avuto
le idee molto chiare: fin da piccolo
volevo fare il regista e giravo per il
mio paese d’origine, nelle Marche,
con una videocamera avuta in prestito da un vicino.
Ho ricevuto il Gohonzon nel 2016
e da allora mi sono sempre sentito
molto protetto. Nel mio percorso
artistico ho avuto varie soddisfazioni, ma tendenzialmente sono
piuttosto pigro. Faccio persino
un incubo ricorrente a riguardo:
sogno di dormire sapendo che al
piano di sotto c’è il grande regista
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Spielberg, ma io non riesco ad alzarmi dal letto!
Anche nella pratica buddista mi limitavo a fare il minimo indispensabile, come un compitino. Ma a gennaio di quest’anno ho sentito di
voler decollare in modo diverso e
così mi sono impegnato nella pratica con questo “super obiettivo”.
Ho aumentato il Daimoku e ho iniziato a pregare con una grinta mai
avuta prima. È stata una dura lotta
con me stesso, per non distrarmi
davanti al Gohonzon, una lotta
con la mia tendenza a rimandare,
a trovare scuse. Mi sono rimboccato le maniche, ho fatto l’abbonamento alle nostre riviste, ho
iniziato a studiare come non mai
e a sostenere il mio gruppo. La risposta è stata immediata. Anzitutto in famiglia, dove ho notato che
il mio nuovo stato vitale in qualche
modo portava sollievo a tutti.
Nicola Sorcinelli è un giovane
regista, trentaquattro anni, già
vincitore di un Nastro d’Argento. Ha partecipato alla Mostra
del Cinema di Venezia nella
sezione “Giovani autori”, ha
all’attivo un centinaio di importanti riconoscimenti internazionali grazie ai suoi corti di
successo. Nel 2016 ha vinto il
premio come miglior regista
rivelazione al Festival del Cinema Europeo, nel 2017 il Nastro
D’argento con il cortometraggio Moby Dick. È inserito nella
classifica dei 100 nuovi giovani
orgogli italiani. Dal 22 febbraio
si trova in Puglia per le riprese
di Briganti, un crime-western
in 6 episodi di Netflix che sarà
disponibile sulla piattaforma
streaming dal 2023
Qual è stata la chiave del cambiamento, il momento di svolta?
A un certo punto, recitando tanto Daimoku, ho cambiato punto di vista sul mio
obiettivo e ho sentito che il mio
lavoro era un mezzo per realizzare kosen-rufu.
Sono una persona timida e ho
sempre avuto difficoltà a condividere il Buddismo.
In quel momento, davanti al
Gohonzon ho sentito che se fossi
riuscito a fare una grande esperienza nel lavoro avrei potuto incoraggiare tantissime persone. Non
era più per la mia soddisfazione
personale, volevo trasmettere agli
altri la forza del Buddismo.
Quando ho allargato il mio punto
di vista e ho messo quest’obiettivo chiaro davanti al Gohonzon, si
è sbloccato tutto!
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E dopo cosa è successo?
Mi ha chiamato un produttore importante per chiedermi
di candidarmi per la regia di Briganti: una serie ambientata nell’Ottocento, con grandi ricostruzioni e
scene d’azione. Era il mio sogno di
sempre: fare film storici!
Ho subito capito che era un’occasione stupenda dal punto di vista lavorativo, ma soprattutto dal
punto di vista della fede. Una sfida
con pochissime probabilità di vittoria per me, un esordiente che
passa di colpo dal cortometraggio
a una serie internazionale...
Per di più avrei dovuto incontrare
i responsabili di Netflix in America,
un ostacolo insormontabile per via
della lingua. In un altro momento
avrei mollato, ma avevo uno stato
vitale così alto che mi sono lanciato nella sfida.
Il presidente Ikeda scrive: «La preghiera è la ferma convinzione: “Ce
la farò sicuramente!”. È la certezza assoluta: “Non mi lascerò mai
sconfiggere!”. È il coraggio supremo: “Lotterò e vincerò assolutamente!”, per abbattere il muro
della sfiducia in noi stessi che ci fa
credere che qualcosa sia impossibile» (NR, 687, 5).
Mi sono rimesso davanti al Gohonzon, volevo vincere. Ho combattuto con me stesso, con la mia sfiducia. Mi sono ritrovato a piangere
davanti al Gohonzon.
Poi ho fatto un grande scatto: io
con questa esperienza posso incoraggiare gli altri, posso fare shakubuku per diffondere il Buddismo.
Ho iniziato a studiare come un
matto, avevo una settimana
di tempo. Studiavo e aprivo il
Gohonzon… Alla fine sono arrivato
così carico che la responsabile di
Netflix ha subito esclamato: “Wow,
che energia!”.
Dopo il colloquio, per settimane
| NR | 753 | INTERVISTA non ho saputo più nulla. Naturalmente sono stato assalito dai dubbi, ma non ho mollato.
Una compagna di fede mi ha incoraggiato a pregare con gratitudine, come se avessi già vinto.
Inoltre, nonostante le difficoltà di
quel periodo, mi sono sfidato facendo l’offerta per kosen-rufu. Non
ci crederete, ma proprio il giorno
dopo mi hanno chiamato per affidarmi la regia di Briganti!
È la serie più ambiziosa realizzata
da Netflix in Italia e verrà trasmessa in tanti paesi del mondo.
È l’apoteosi di tutto ciò che ho
sempre desiderato fare, per me è
un beneficio enorme, incredibile!
Che meraviglia! Ci racconti come
hai conosciuto il Buddismo?
Ho sempre lavorato con una costumista, Maria Letizia, che mi colpiva per la serenità del suo atteggiamento sul set, finché un giorno
mi ha detto che praticava il Buddismo. In seguito ci siamo trovati a
fare un viaggio in macchina e mi
ha raccontato la sua esperienza.
Così ho iniziato anch’io.
Il mio primo beneficio è stato riuscire a sganciarmi da una relazione veramente tossica, e poco
dopo ho realizzato Moby Dick.
Moby Dick e Ape regina sono entrambi cortometraggi sul tema
dei migranti...
Naturalmente c’erano già diversi
corti su questo tema, ma io volevo
parlarne in modo diverso.
Moby Dick racconta il viaggio in
mare di due donne, una migrante
e una scafista, le cui storie si intrecciano. Solo alla fine si scopre
che sono sulla stessa barca.
Le riprese si sono svolte in tre notti di pioggia in mare aperto, grazie
al prezioso supporto dei centri di
accoglienza. Ape regina invece è
la storia di un’apicultrice che trova un ragazzo nascosto nella sua
stalla. Anche qui il protagonista
veniva realmente da un centro di
accoglienza.
Sul set c’era un clima di grande rispetto e collaborazione, entrambe
sono state esperienze molto toccanti dal punto di vista umano.
Nel cinema incontri tante vite,
ognuno cerca di dare il massimo
per un obiettivo comune. Sul set di
Briganti, ad esempio, ci sono centotrenta persone, basta una scintilla che gli animi si infiammano,
ma il compito del regista è creare
armonia, fare in modo che ognuno
possa tirare fuori il meglio di sé. Io
recito Nam-myoho-renge-kyo ogni
giorno con questo obiettivo.
Quali sono le tue determinazioni per il futuro?
Un grande obiettivo, quando Briganti sarà terminata, è realizzare il
primo lungometraggio tutto mio.
Un altro obiettivo è la crescita dei
giovani nel mio settore.
La responsabilità nella Soka Gakkai
è arrivata insieme a Briganti. Nonostante i tanti impegni, sento che
una responsabilità può rafforzare
l’altra, aiutandomi ad approfondire
la fiducia in me stesso.
Dopo questi due anni di pandemia
voglio veder ripartire le nostre attività con entusiasmo, ancora più
di prima!
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Per le riunioni dei Gruppi giovani, donne e uomini
APRILE, CAPITOLO QUARTO (PAG. 69-90)
Trasformare
il karma in missione
In queste pagine presentiamo alcuni brani del quarto capitolo
di Cos’è la rivoluzione umana (pag. 69-90; vedi anche BS, 175, 29-39)
2
1
ADEMPIERE IL
NOSTRO VOTO
DI BODHISATTVA
DELLA TERRA
«Nel quindicesimo capitolo del
Sutra del Loto, Emergere dalla terra, i bodhisattva emergono dalla
terra e fanno voto di propagare il
Sutra del Loto nell’Ultimo giorno
della Legge. Tenendo fede a quel
voto noi siamo nati in questo
mondo e ci impegniamo per kosen-rufu come membri della Soka
Gakkai. Siamo fortemente e profondamente legati gli uni agli altri
attraverso la preghiera basata su
un voto condiviso» (pag. 72)
| NR | 753
692 | TESTATINA GENERICA IL PRINCIPIO DI ASSUMERE
VOLONTARIAMENTE
IL KARMA APPROPRIATO
«La pratica buddista e le attività della SGI sono
la forza motrice per trasformare la sofferenza in
gioia e le avversità in energia per uno sviluppo dinamico. Più grandi sono gli ostacoli che superiamo, più profondamente possiamo trasformare il
karma diventando persone migliori» (pag. 71)
3
COME UN’EROINA
SUL PALCOSCENICO
DELLA VITA,
INTERPRETI LA SUA
RIVOLUZIONE UMANA!
«Trionfando
sulla miseria, chi
ha sofferto la povertà
può ridare speranza a chi
si trova in difficoltà economiche. Riacquistando vitalità e buona salute, chi ha lottato contro la malattia può accendere una scintilla di coraggio nel cuore di coloro che si
trovano in condizioni simili. Creando una famiglia felice e armoniosa, chi ha sofferto l’angoscia della discordia familiare può diventare un modello per chi sta patendo gli stessi problemi» (pag. 76)
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4
OGNI TIPO DI KARMA
HA UN SIGNIFICATO
PROFONDO
«Ogni cosa che accade nella vita ha
significato. D’altronde, il modo di vivere buddista è cercare e trovare un
senso in tutte le cose. Qualunque sia
il karma di una persona, ha senza alcun dubbio qualche significato profondo.
[…] Cambiare il mondo comincia col cambiare la propria condizione spirituale
di base. […] La forte determinazione di trasformare il karma negativo in missione può trasformare radicalmente il mondo reale» (pag. 78)
5
AVERE PAURA
NON SERVE A NIENTE
«Viviamo nel mondo di saha, un mondo che richiede
pazienza e spirito di resistenza. Ci sono sempre cose
nella vita che dobbiamo sopportare con perseveranza. Il Buddismo di Nichiren e la fede così come
viene praticata e insegnata nella SGI ci permettono
di superare con tranquillità ogni tipo di tristezza,
sofferenza e karma, e conseguire uno stato di felicità
assoluta» (pag. 82)
6
LA STORIA DELLE
NOSTRE LOTTE
ASSICURA IL
FUTURO DI KOSEN-RUFU
«Perché un Budda come Shakyamuni dovette sopportare calunnie infondate e crudeltà? In una
scrittura buddista egli afferma che
ciò avveniva per amore dei futuri
praticanti del Buddismo. In altre
parole Shakyamuni evocò tali difficoltà come espedienti, in modo
che quando altri praticanti, di fronte a spiacevoli critiche, avessero
sentito il desiderio di abbandonare
il Buddismo, si sarebbero ricordati
che anche lui era stato accusato
ingiustamente e avrebbero trovato
così l’incoraggiamento per andare
avanti con rinnovata determinazione. Affrontare le difficoltà per incoraggiare i praticanti delle epoche
future a non abbandonare l’insegnamento è un’espressione della
compassione del Budda» (pag. 85)
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692
741 || TESTATINA GENERICA 7
IN SCENA IL TRIONFO
DI UN GRANDE CAMBIAMENTO
«Il sole della felicità sorge luminoso nella vita di coloro che
qui e ora si assumono con coraggio la responsabilità di
affrontare le sfide che si presentano nella loro vita e nella
lotta per kosen-rufu. […] In una lettera a una seguace il Daishonin scrive: «Se consideriamo che sicuramente diventeremo Budda, non c’è niente di cui lamentarsi» (pag. 87)
8
CHI SOFFRE DI PIÙ SARÀ
LA PERSONA PIÙ FELICE
«Il presidente Toda diceva: «Ho subìto la perdita di mia
moglie e di mia figlia, le mie imprese sono fallite. Ma proprio perché ho sperimentato tali sofferenze sono potuto
diventare presidente della Soka Gakkai». […] Considerare
semplicemente le nostre sofferenze come karma significa guardare indietro. Il nostro atteggiamento dovrebbe
essere piuttosto: “Queste sono le sofferenze che ho scelto per realizzare la mia missione. Ho giurato di superare
questi problemi attraverso la fede”» (pag. 89)
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IN PRIMO PIANO
Generazione della nuova rivoluzione umana
Insieme per la pace
IL COMITATO EUROPEO DEI GIOVANI HA LANCIATO UNA NUOVA “CAMPAGNA” BASANDOSI SULLO
STUDIO DE LA NUOVA RIVOLUZIONE UMANA. I GIOVANI DI TUTTA EUROPA SONO INVITATI A REALIZZARE
DIALOGHI PIENI DI SPERANZA CONDIVIDENDO LO SPIRITO DI NON DUALITÀ DI MAESTRO E DISCEPOLO
«Tutti i membri del Gruppo giovani sono la “Generazione della nuova rivoluzione umana”, con una profonda missione da adempiere. […] Il presidente Ikeda
sta contando su di noi per realizzare il grande voto di
kosen-rufu mondiale fino all’eterno futuro e far brillare
intensamente la nostra vita e quella degli altri. È nostra
missione rispondere a questo desiderio del maestro.
Prendendo l’abitudine di studiare regolarmente La
nuova rivoluzione umana ognuno di noi può adempiere
questo grande voto» (Hiromasa Ikeda, cfr. NR, 638, 27).
Rispondendo all’appello del maestro, nel 2019 i giovani
europei hanno lanciato una nuova “campagna”: “New
Human Revolution Generation: Be the Light!” (lett. Generazione della nuova rivoluzione umana: siate la luce!)
che negli anni seguenti, quando il mondo è stato colpito dalla pandemia, ha generato un nuovo e vivace movimento (1, 2, 3 Be the Light!).
In questo Anno dei giovani e del progresso dinamico
che precede il prossimo, nel quale festeggeremo il decimo anniversario del completamento del Kosen-rufu
Daiseido (Palazzo del grande voto) e i cinque anni trascorsi dal completamento dei 30 volumi de La nuova
rivoluzione umana, vorremmo invitare i giovani di tutta
Europa a unirsi in una nuova “campagna” che inizierà
questo aprile e terminerà nel marzo 2023 dal titolo:
“New Human Revolution Generation – Together for
peace” (Generazione della nuova rivoluzione umana –
Insieme per la pace).
| NR | 753 | IN PRIMO PIANO Il tema principale de La rivoluzione umana e de La nuova
rivoluzione umana è: «La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino
di una nazione e condurrà infine a un cambiamento
nel destino di tutta l’umanità».
Oggi, mentre l’umanità e il mondo intero stanno affrontando sfide senza precedenti, sentiamo più che mai
che è giunto il momento di abbracciare questo spirito
e di agire, impiegando il ruggito del leone del Daimoku
unito a dialoghi coraggiosi che infondano speranza,
per trasformare il destino dell’umanità.
Quando leggiamo e studiamo La nuova rivoluzione
umana con la vita, come se stessimo dialogando con
il maestro, e imprimiamo dentro di noi un passo che
diventerà il nutrimento della nostra vita per l’eternità,
non solo possiamo trovare la forza di superare qualsiasi ostacolo, impregnando la nostra vita con il voto del
maestro e facendolo pienamente nostro, ma possiamo
anche diventare emissari che condividono lo spirito di
Sensei con i compagni di fede e con gli amici, realizzando dialoghi pieni di speranza e scrivendo il nostro
personale volume de La nuova rivoluzione umana.
Partiamo per questo viaggio condiviso e, basandoci sul
ruggito del leone del Daimoku, alziamoci come “quell’unico discepolo” nel luogo in cui ci troviamo adesso!
ONE EUROPE WITH SENSEI!
Comitato europeo dei giovani
Aprile 2022
| pagina 11 |
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Informazioni per ogni paese
Di seguito trovate una spiegazione dettagliata della “campagna”
che può essere di ispirazione per
ogni paese.
Dettagli della “campagna“
In molti paesi d’Europa esiste già
un solido movimento per lo studio de La nuova rivoluzione umana.
Tuttavia, come giovani europei,
vorremmo continuare a trovare
varie modalità per incoraggiare
sempre più giovani a studiarla e
ad imparare dal comportamento di Sensei. Più specificamente
vorremmo invitare ogni giovane a
far parte di questo movimento in
modo da poter interagire con La
nuova rivoluzione umana e trovare
un passo che gli serva da guida
nei momenti di lotta e per tutta la
vita, e che possa anche condividere con gli amici.
Per far questo utilizzeremo l’account Instagram @OneEuropeWithSensei come uno dei luoghi
principali in cui postare periodicamente passi de La nuova rivoluzione umana legati a date importanti
e al significato di quel mese per i
membri della Soka Gakkai.
Piano di pubblicazione
Ogni settimana (la domenica) sul
nostro account Instagram sarà
postata una citazione de La nuova
NUOVA RIVOLUZIONE UMANA
rivoluzione umana lunga un paragrafo. Invitiamo chi non lo stia
già facendo a seguire il nostro
account Instagram. Inoltre, con lo
spirito di “non lasciare nessuno indietro”, per chiunque non voglia o
non possa seguire l’account, pubblicheremo ogni due settimane
una Newsletter che sarà inviata ai
responsabili nazionali dalla segreteria europea.
Calendario dei capitoli che saranno considerati ogni mese
I capitoli sotto indicati sono quelli dai quali saranno scelte le citazioni di ogni mese, ma ciò non
significa necessariamente che
dobbiate impiegare questi specifici capitoli per il vostro movimento di studio.
Appuntamenti di studio
MESE
GIORNO
ARGOMENTO
Aprile
2 aprile
28 aprile
NRU, vol. 2 “Formazione”
NRU, vol. 4 “Un temporale primaverile”
Maggio
3 maggio
NRU, vol. 12 “Nuova speranza”
NRU, vol. 16 “Dialogo”
Giugno
6 giugno
30 giugno
NRU, vol. 6 “Giovani aquile”
NRU, vol. 30 “La campana che annuncia l’alba”
Luglio
3 luglio
11 e 19 luglio
NRU, vol. 4 “Rissho ankoku”
NRU, vol. 5 “Leone”
Agosto
24 agosto
NRU, vol. 22 “Un nuovo secolo” / “Il tesoro della vita”
Settembre
8 settembre
NRU, vol. 7 “Il fiore della cultura” / “Al timone”
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Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento.
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L’Accademia dei giovani uomini è
un’attività che coinvolge tutti i membri
giovani uomini e si svolge a livello
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regionale. Questo mese studieremo il
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sesto e il settimo capitolo de Il mondo
del Gosho. Di seguito una sintesi dei punti principali
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Capitolo 6. Unità e diversità
• La relazione tra maestro e discepolo e quella tra compagni di fede sono fondamentali
per assicurare la propagazione della Legge.
• Queste due relazioni possono essere paragonate all’ordito e alla trama di un tessuto.
L’ordito è disposto nel senso della lunghezza e
rappresenta il legame tra maestro e discepolo;
la trama, che viene intrecciata all’ordito, rappresenta il legame tra i compagni di fede.
• Il Daishonin sottolinea l’importanza del
principio di “diversi corpi, stessa mente”. Ciò
significa superare le differenze tra le persone
per diventare «uniti come i pesci e l’acqua» e
indica la consapevolezza che la missione e le
circostanze di vita di ognuno sono uniche.
• L’essenza del Buddismo è la creazione di un
mondo in cui si diviene felici insieme agli altri. Ne Il vero aspetto di tutti i fenomeni Nichiren Daishonin afferma che non ci devono essere discriminazioni tra i suoi discepoli, siano
essi uomini o donne: chiunque si sforzi nella
pratica con «la stessa mente di Nichiren» è un
Bodhisattva della Terra.
• La pratica buddista non è qualcosa che si
possa portare avanti da soli: è una battaglia
costante contro ostacoli e influenze negative.
• Per le persone che vivono nella società la
strada per la Buddità sta nello sforzo di far
brillare la propria umanità in mezzo alle influenze negative.
Capitolo 7. Con un’unica mente
• L’espressione “cuore del re leone” è il nucleo della relazione tra maestro e discepolo.
Il Daishonin si paragona a un leone perché
ha manifestato la Buddità nella sua vita.
• Il cuore del re leone è la condizione vitale
di chi ha vinto sull’oscurità fondamentale e
manifesta il potere dell’Illuminazione.
La fede è la causa, e la Buddità è l’effetto;
causa ed effetto sono contenuti in un singolo istante di vita (principio di simultaneità di causa ed effetto).
• Emettendo il ruggito del leone per la giu-
stizia come fa il maestro, diventiamo una
sola cosa con lui.
• Il Daishonin spiega di aver ottenuto l’Illuminazione grazie al passo del Sutra del
Loto «con un’unica mente desiderano vedere il Budda senza esitare anche se ciò dovesse costargli la vita» (SDL, 317).
La mente di una persona comune che ricerca ardentemente il Budda manifesta direttamente la mente del Budda. Essenzialmente ciò significa dedicarsi a kosen-rufu
con il cuore del re leone, continuando a
diffondere la Legge mistica
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Le giovani donne dell’Ikeda Kayo-kai stanno studiando ogni giorno il Gosho seguendo
la campagna #100giornidivittoria. Di seguito Ilaria Padulo, dal Piemonte sud, racconta la sua
esperienza di come ha rivoluzionato la sua vita basandosi sul Gosho e le guide di Sensei
Pratico il Buddismo da un anno e ho ricevuto il
Gohonzon il 20 febbraio 2022. Prima di iniziare ero una persona molto insicura, non mi sentivo
mai all’altezza delle situazioni, anche e soprattutto
nei rapporti sentimentali. Sentivo sempre di valere
meno degli altri e quindi, per piacere agli altri, mi
facevo andare bene situazioni che mi stavano strette e nascondevo la mia vera identità.
Quando ho iniziato a praticare, durante il lockdown,
tutti mi raccontavano che siamo unici e perfetti così
come siamo, ma io non riuscivo a crederci.
Nella mia vita le cose continuavano a manifestarsi
nello stesso modo, io continuavo a nascondermi e
stavo molto male.
Grazie alla campagna #100giornidivittoria, ho letto
l’incoraggiamento contenuto in Lettera da Sado in cui
il Daishonin afferma: «Solo sconfiggendo un potente
nemico si può dimostrare la propria vera forza. Quando un governante malvagio si allea con preti che sostengono insegnamenti errati, per distruggere l’insegnamento corretto e liberarsi di un uomo sapiente,
chi ha un cuore di leone conseguirà sicuramente la
Buddità. Così ha fatto Nichiren» (RSND, 1, 267).
Basandomi su questa frase ho iniziato a recitare
Daimoku per riconoscere davvero il mio valore, per
apprezzarmi e per avere il coraggio di manifestarmi
così come sono, cercando di non far vincere la paura
delle reazioni esterne. In una lotta estenuante tra
paura e coraggio, ho iniziato a sforzarmi di ascoltare
profondamente gli altri ed esprimere ciò che penso
e provo, senza sentirmi sbagliata.
È una lotta ancora in corso, ma vedo che l’ambiente
intorno a me sta cambiando davvero, stanno fiorendo rapporti di stima, apprezzamento e fiducia reciproca e il mio cuore è più tranquillo verso me stessa.
Eliminando la paura di essere giudicata e aprendomi con sincerità, mi sento accolta e capita per la
prima volta. Questi legami rinnovati mi fanno stare davvero bene e queste prove concrete mi danno
sempre più coraggio.
Da ora in poi determino di sentirmi felice e a mio
agio nell’esprimere me stessa, sconfiggendo la paura con il coraggio del leone, in ogni aspetto della
mia vita.
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Nel mese di aprile
le riunioni del Gruppo studenti si baseranno
sul terzo capitolo del libro Maestro e discepolo,
pubblicato anche su NR, 426, 5
La legge di
causa ed effetto
«È bellissimo incontrare il Buddismo del Daishonin in gioventù. Ed è
una grande fortuna incontrare la Soka Gakkai, l’organizzazione che agisce
in accordo con lo scopo e il mandato del Budda, e poter praticare insieme
a compagni che condividono con noi la stessa missione. Vivere in armonia
con la causalità della Legge mistica conduce a sperimentare grande fortuna e benefici in questa esistenza» (Maestro e discepolo, Esperia, pag. 26)
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Approfondimento sul capitolo
di Maestro e discepolo
che studieremo questo mese
Chiavi di lettura
e il suo
«In questo Gosho, scritto durant
il prinesilio a Sado, il Daishonin spiega
mistica:
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nitivanoi possiamo trasformare defi
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perso«[…] Josei Toda soleva dire: “Se le
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la nostra vita è una causa per il
Focus
Cittadini globali
«La relazione tra maestro e discepolo è una
componente indispensabile nel processo di
causa ed effetto per realizzare la fondamentale trasformazione dello stato vitale insegnata nel Buddismo. La causalità della Legg
e
mistica, in un certo senso, è la causalità di
maestro e discepolo. Il discepolo rappresen
ta la causa e il maestro rappresenta l’effetto.
[…] La vittoria del discepolo è la vittoria del
maestro. La vittoria del maestro è la vittoria
del discepolo. Questo è uno dei più profondi
princìpi del Buddismo e l’essenza della non
dualità di maestro e discepolo» (pag. 33).
In sostanza, se saremo in grado di costruire
un futuro migliore, dopo questi anni molt
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difficili, dipenderà essenzialmente dalla nostra determinazione di porre ora cause profonde. Tocca a noi studenti Soka essere parte
attiva attraverso le nostre vittorie e dialogando con gli altri, per costruire una rete di speranza globale.
(pag. 31).
Lo studio in pratica
È un periodo in cui sento spesso emergere un senso di
inadeguatezza e una vertiginosa paura di fallire, nello
studio così come nella vita. Ma la legge di causa ed
effetto è chiara: «Se vuoi conoscere le cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente»
(RSND, 1, 252). Per questo motivo ho deciso di andare
in profondità, perché dando spazio alle incertezze e ai
dubbi, il futuro non potrà mai essere luminoso.
Una frase del capitolo “La legge di causa ed effetto” mi
ha colpito particolarmente: «La preghiera al Gohonzon, cioè la recitazione del Daimoku, non è astratta o
teorica. È l’ardente desiderio interiore di essere vittoriosi. Se la fiamma della determinazione divampa nel
nostro cuore nel momento in cui recitiamo Daimoku,
abbiamo già vinto» (pag. 29).
Tempo fa sono riuscita a porre una bellissima causa
| NR | 753 | nella mia vita partecipando a un concorso di tutoraggio
nella mia università,
nonostante
avessi
davanti gli ultimi esami e il lavoro di tesi.
A oggi, dopo quasi un
anno di lavoro e la tesi
finita, sono grata per
non aver perso questa
possibilità e per aver intrapreso questo cammino di
rivoluzione insieme al maestro Ikeda.
Rinnovando il mio voto, ho inciso nel mio cuore l’obiettivo di porre anche le cause che più mi fanno
paura ma che sono importanti per la mia vita, perché
sono certa che così non avrò mai rimpianti.
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ESPERIENZA
Paolo Amoruso, Bari
Ogni giorno
più felice
P
ratico il Buddismo da poco
più di un anno. Da sempre,
il mio ostacolo più grande
è l’ansia, derivata principalmente dalla paura di fallire,
di essere rifiutato perché non
abbastanza e di essere abbandonato.
Dopo essermi diplomato, desideravo
iscrivermi all’università, ma la paura di
non farcela e la necessità di avere un’indipendenza economica mi portarono a
lavorare. Fu un’esperienza dolorosa in
un ambiente alienante che non rispettava il valore delle persone. Mi impegnavo
totalmente nel lavoro, anche dodici ore
al giorno, dormendo e mangiando male.
Tutto ciò mi portò a soffrire di forti attacchi di panico e ad ammalarmi di tonsilliti
recidivanti, sedici in un anno e mezzo,
senza riuscire a trovare una cura.
Inoltre, venne a mancare la mia più grande amica, la persona che più mi capiva e
incoraggiava.
È stato grazie alle sue ultime parole, «desidero che Paolo sia felice», che lasciai il
lavoro e mi iscrissi all’università in Scienze dei Beni Archivistici e Librari.
Ciò nonostante, quando ho incontrato
il Buddismo ero del tutto affranto e sfiduciato. Il punto di rottura fu un esame
all’università a cui tenevo molto e a cui
mi ero dedicato con passione e impegno.
Presi un voto che non mi soddisfaceva e
mi faceva provare rabbia e amarezza.
Fui assalito da una sensazione di fallimento e dal pensiero di lasciare l’università: era come l’inizio di una frana.
Proprio quel giorno il mio ex ragazzo e una sua amica mi parlarono
del Buddismo. La prima volta che ho recitato Daimoku ho sentito
qualcosa accendersi dentro di me, una profonda sensazione di calore e conforto. In un attimo ho percepito che potevo dare un profondo significato a ogni sofferenza che avevo vissuto.
Ho deciso di proseguire con gli studi e grazie al Buddismo è cambiata la mia concezione dell’università. Prima di praticare era per me
una forma di riscatto dagli errori e il dolore del passato; oggi, come
studente Soka, è un allenamento volto alla creazione di valore.
Ho riprovato l’esame a cui tenevo tanto e questa volta ho preso il
massimo dei voti, chiedendo la tesi che è stata accettata e che ora
sto preparando.
Pochi mesi dopo ho ricevuto il Gohonzon e fin da subito mi sono
impegnato nelle attività della Soka Gakkai.
Ne Il mondo del Gosho il maestro Ikeda scrive: «Il Daishonin spiega
che la chiave per realizzare il principio di “adottare l’insegnamento
corretto per la pace del paese” risiede in una riforma delle proprie
convinzioni. Vale a dire che trasformare radicalmente se stessi è la
base per adottare l’insegnamento corretto» (Esperia, pag. 87).
Mi sto quindi impegnando nel trasformare profondamente me stesso con il desiderio di migliorare, diventando ogni giorno più felice,
impegnandomi per non lasciare nessuno indietro e incoraggiando
le persone intorno a me a sperimentare il Buddismo nella loro vita.
In questo primo anno di pratica sono riuscito a ricongiungere due
parti della mia famiglia che erano in lite, riscoprendo l’importanza
del dialogo. Ho trovato la cura alla mia malattia. Non ho più l’ansia
e gli attacchi di panico. Ma soprattutto oggi non ho più paura di
vivere e amare.
Tutto ciò mi ha reso uno studente e una persona migliore.
Da ora in poi mi impegnerò nel compiere la mia rivoluzione umana,
nel creare unità con i compagni di fede e nello shakubuku, partendo
proprio dagli studenti come me.
L’obiettivo che mi sono posto è di guarire definitivamente prima della mia laurea e sono convinto di vincere, anche questa volta.
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SUGGERIMENTI PER LO ZADANKAI
Alcuni spunti per stimolare il dialogo e lo scambio di esperienze
Ora è il momento
di scegliere la pace
Fin dalle origini,
il Buddismo non è una religione
il cui fine sia raggiungere
l’Illuminazione da soli.
Agire per la felicità delle persone:
la vera Illuminazione è racchiusa
in questa pratica concreta.
“Violenza” o “dialogo”?
In numerose parti del mondo
continuano a verificarsi
terribili conflitti,
una catena incessante di odio e violenza.
Proprio per questo
non dobbiamo smettere di dialogare,
mai e poi mai.
Scegliere risolutamente il dialogo
diverrà una scelta per la pace
e condurrà l’umanità a scegliere la vita.
Ne sono convinto.
Creare un mondo pacifico, senza guerre,
in cui le persone non uccidono le altre persone:
questo è il desiderio sincero di tutti noi,
membri della famiglia Soka.
Questa è la missione della SGI.
Daisaku Ikeda, NR, 668, 9
“Preghiamo per la pace
e la sicurezza”
«Niente è più barbaro della guerra, dobbiamo impedire a qualunque costo che accada. Questo è
l’accorato messaggio contenuto nella rimostranza del Daishonin [in Adottare l’insegnamento corretto
per la pace nel paese]. Che dichiara poi: «Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza
personale, dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti
del paese» (RSND, 1, 25).
Sta dicendo che se ci sta a cuore la nostra sicurezza dovremmo anzitutto pregare per la pace e la
sicurezza della società in cui viviamo.
Queste non sono solo parole di biasimo nei confronti delle autorità governative dei suoi tempi ma
anche linee guida nella pratica per chi di noi oggi vive in una società democratica».
Daisaku Ikeda, BS, 218, 33
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REPORT DA TUTTA ITALIA
Firenze: attività
per i responsabili di gruppo
Il 2 e il 3 aprile si è tenuta presso il Centro culturale di Firenze
un’attività volta a incontrare personalmente tutti i responsabili di
gruppo della regione Firenze
I responsabili di territorio e di
regione hanno accolto individualmente ogni responsabile di
gruppo. Da questi dialoghi sono
emerse decine di esperienze
incredibili: i nostri meravigliosi
responsabili di gruppo hanno
continuato a incoraggiare tutti i
membri in mezzo a mille difficoltà, a dare coraggio a chi non ne
trovava.
In ogni dialogo è stata rinnovata la determinazione comune di
non lasciare indietro nessuno
e di fare un ulteriore balzo in
avanti nella propagazione e nello sviluppo di kosen-rufu.
È stato inoltre condiviso il progetto e l’obiettivo delle graduali riaperture delle attività in presenza.
In due giorni i responsabili di regione e territorio hanno incontrato 208 responsabili di gruppo.
I dialoghi sono continuati all’esterno in maniera informale, in
un’atmosfera cordiale e gioiosa
pervasa dall’emozione di rivedersi
in presenza dopo questi due anni.
Quest’attività è stata preparata
con tanto Daimoku, con la cura
degli staff di protezione e un
grande contributo dei giovani.
Si respirava un’atmosfera in cui
tutti si sono sentiti membri della
stessa grande famiglia Soka.
Piemonte e Valle d’Aosta:
un gioioso incontro degli staff
Il 30 marzo scorso le regioni Piemonte e Valle D’Aosta hanno organizzato una riunione online per
ripartire con le attività in presenza
al Centro culturale di Torino. “Una
nuova ripartenza per vincere insieme” lo slogan di questa attività che ha riunito 268 persone,
con l’obiettivo di riorganizzare gli
staff dopo due anni di pandemia.
I racconti gioiosi di chi da tempo si
occupa del nostro Centro culturale sono stati uno stimolo per decidere di intraprendere e consoli-
Sardegna:
alcuni rappresentanti
delle varie confessioni religiose
dare l’impegno nelle attività degli
staff. La riunione si è conclusa con
l’invito a offrire il proprio tempo
entrando a far parte di uno degli
staff ed esprimendo profonda
gratitudine a tutti coloro che attualmente si stanno impegnando
per aprire il Centro culturale.
Sardegna:
una preghiera
per la pace
Domenica 27 marzo si è svolto
a Olbia l’evento “Una preghiera
per la pace” che ha riunito le confessioni religiose con l’intento di
esprimere un messaggio di fratellanza e comunione dopo gli eventi
delle ultime settimane.
Promotori dell’evento sono stati
la Chiesa Cattolica, la Comunità
Islamica, L’Università Spirituale
Mondiale di volontariato Brahma
Kumaris, il Laboratorio Interculturale per l’Integrazione (LABINT), la
Comunità Cristiana “Per le Strade
del Mondo” e la Soka Gakkai.
Durante la serata gli esponenti
delle varie confessioni hanno coinvolto i partecipanti con momenti
di riflessione, di meditazione e di
preghiera intervallati dalla lettura
di poesie sul tema della pace.
I membri della Soka Gakkai, rappresentati da Corrado Lacava e
Serena Busalla (responsabili regionali uomini e giovani donne), hanno recitato una parte di Gongyo e
qualche minuto di Daimoku. Inoltre, hanno portato in rappresentanza diverse voci di giovani, che si
sono alternate leggendo poesie e
la “Dichiarazione dei Giovani della
Soka Gakkai: oasi di pace in ogni
quartiere” (vedi NR, 751, 5).
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NEWS
dalla SGI
Di seguito la notizia relativa alle donazioni della Soka Gakkai in Giappone
come aiuti umanitari per l’emergenza ucraina,
già pubblicata sul Seikyo Shimbun del 29 marzo 2022
La Soka Gakkai continua a sostenere
gli ucraini costretti a fuggire dalla guerra
La Soka Gakkai in Giappone continua la sua assistenza umanitaria agli ucraini costretti a fuggire
dalle loro case.
Il 24 marzo ha fatto una donazione di cinque milioni di yen
(40.987 dollari) al Programma
Alimentare Mondiale (WFP), e il 28
marzo ha donato cinque milioni di
yen (40.987 dollari) e due milioni
di yen (16.395 dollari) rispettiva-
DIRETTORE
Alberto Aprea
DIRETTRICE EDITORIALE
Anna Conti
DIRETTRICE RESPONSABILE
Valeria Santorelli
IN REDAZIONE
Manola Fiorini, Alessandra
Fornasiero, Mirko Lugli
PROGETTO GRAFICO
E IMPAGINAZIONE
Emanuele Becagli,
Cristina Canestrelli,
Stefano Niccoli
ESPERIASHOP.IT
mente al Comitato giapponese per
l’UNICEF e alla ONG Japan Platfom.
Il 30 marzo, un milione di yen
(8.197 dollari) è stato donato alla
ONG giapponese Association for
Aid and Relief.
Queste organizzazioni sono state scelte perché sono direttamente impegnate a fornire assistenza sul posto.
HANNO CONTRIBUITO
Cecilia Brunetti, Dino Bucalo, Matteo Favaretto, Luca Fiorato, Livia
Mancinelli, Christopher Palumbo,
Sara Rivieccio, Tina Silvestre, Claudia Valente, Ivana Ventola, Giuseppe Teofilo
FOTOGRAFI
Seikyo Press
TRADUZIONI
Chiara Pantaleo (pag. 2, 3)
Roberta Richino (pag. 4)
Marialuisa Cellerino (pag. 11)
CONTENUTI MULTIMEDIALI
Durante la consegna degli attestati di donazione, il vice presidente Hirotsugo Terasaki ha
espresso il più profondo rispetto per la dedizione e l’impegno
di tutte le persone coinvolte e
ha condiviso il suo desiderio
che vengano ampliate sempre
più la cooperazione dei cittadini e la rete solidale dei giovani
per la pace.
Barbara Amoroso
RINGRAZIAMENTI
Staff abbonamenti
Tutti i diritti riservati.
Vietata la riproduzione
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IL NUOVO RINASCIMENTO
Iscritto al numero 3340
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