Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. b u d d i s m o p e r l a p a c e , l a c u lt u r a e l ’ e d u c a z i o n e Per il bene delle generazioni future 753 6 APRILE 2022 Proprio in questo periodo il quartiere di Shinanomachi, dove si trova la sede della Soka Gakkai, è avvolto dalla piena fioritura dei ciliegi, come a ricordare le parole del maestro Toda: «Vorrei andarmene quando sbocceranno i fiori di ciliegio». Il 9 e 10 aprile si terranno le riunioni delle Giovani mamme in tutta Italia Siamo felici di condividere una splendida notizia: il 2 aprile, giorno dell’anniversario della morte del maestro Josei Toda, Sensei e la signora Kaneko hanno visitato la sede centrale della Soka Gakkai a Shinanomachi, Tokyo. Nella sala dedicata ai tre maestri, hanno recitato Gongyo e Daimoku per l’eterna felicità del loro amato maestro ricordando i suoi nobili sforzi per costruire fondamenta solide di kosen-rufu, animato dall’ardente desiderio di eliminare tragedie e sofferenza da questo mondo. Inoltre hanno pregato per la pace nel mondo e per la buona salute, la fortuna e la vittoria di tutti i compagni e le compagne di fede. La storia ci insegna che sono le madri a soffrire più di tutti di fronte alle atrocità della guerra. È sempre stato così, ed è così ancora oggi. Per questo, in un momento davvero complesso a livello internazionale, le riunioni delle Giovani mamme che si terranno in tutte le regioni italiane assumono un valore straordinario ed esprimono il forte desiderio e l’impegno di tutte le madri di creare la pace in ogni angolo del pianeta, per il bene delle generazioni future. “Con un potente Daimoku e un sorriso radioso illuminiamo ogni ambito della società”: con questo slogan le Giovani mamme si ritrovano insieme per incoraggiarsi l’un l’altra e rafforzare la rete di amicizia e legami umani. INCORAGGIAMENTI DELLE QUATTRO STAGIONI • • • Pagina 2 PER LE RIUNIONI DEI GRUPPI GIOVANI, DONNE E UOMINI • • • Pagina 9 Il 2 aprile il maestro Ikeda e la signora Kaneko hanno visitato la sede centrale della Soka Gakkai a Tokyo SCALIAMO INSIEME LA NUOVA VETTA DI KOSEN-RUFU • • • Pagina 3 INCORAGGIAMENTI DELLE QUATTRO STAGIONI DI DAISAKU IKEDA, SEIKYO SHIMBUN, 27 MARZO 2022 Diffondiamo una brezza primaverile di gioia nei cuori delle persone! La primavera è qui! Dopo aver vinto i venti freddi, la primavera è arrivata! La primavera è gioia! Mentre viviamo fino in fondo basandoci sulla fede corretta, le nostre vite sono avvolte da sorrisi primaverili e dalla protezione dei Budda delle tre esistenze. Raccogliamo il nostro coraggio e incontriamo un amico. Preghiamo per la felicità degli altri e parliamo con sincerità e passione. Quando intraprendiamo tali sfide con lo spirito di alzarci da soli, abbattiamo i muri che esistono dentro di noi e riusciamo a muovere il cuore dei nostri amici. Le fondamenta per la pace e la felicità delle persone si costruiscono quando parliamo con coloro che ci circondano e diffondiamo naturalmente le nostre voci rassicuranti, piene di calore e allegria, nelle nostre rispettive case e nei nostri quartieri, come una brezza primaverile che riempie l’aria. Per quanto la nostra età avanzi, usciamo, incontriamo nuove persone e stringiamo nuove amicizie! | NR | 753 | Foto di Daisaku Ikeda scattata nel marzo 2020, a Tokyo. Il Daishonin afferma: «La gioia che sentiamo all’inizio della primavera è simile ai boccioli che si schiudono sugli alberi o alle piante che spuntano sulle montagne. Io, come tutti gli altri, sono colmo di gioia» (RSND, 2, 921). Più ci attiviamo per incontrare gli altri, più il nostro giardino fiorito dell’amicizia cresce magnificamente. Mentre continuiamo a far tesoro delle amicizie già consolidate, impegniamoci con gioia a incontrare nuove persone e a dialogare con loro! Quante più amicizie creiamo, tanto più il nostro mondo diventa grande e il nostro futuro si espande. La nostra voce può muovere il cuore delle persone e portare un cambiamento nella società, nel mondo intero. Parlando apertamente compiamo un nuovo passo avanti. Andiamo avanti con gioia! Non c’è bisogno di essere rigidi o formali. Con cuore aperto e leggero incontriamo sempre più persone, condividiamo la nostra convinzione e la gioia della pratica buddista. In questo è racchiuso tutto, sia la nostra pratica della rivoluzione umana sia l’espansione di kosen-rufu. Più aiutiamo le persone a creare un legame con il Buddismo del Daishonin, più possiamo risvegliare la natura di Budda insita nella loro vita e più luminosa brillerà la nostra comunità. Ora, partiamo con il cuore pieno di coraggio! Diffondiamo una brezza primaverile di speranza e di incoraggiamento nel cuore di ogni amico! | pagina 2 | Seikyo Shimbun Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. SCALIAMO INSIEME UNA NUOVA VETTA DI KOSEN-RUFU DI DAISAKU IKEDA, SEIKYO SHIMBUN, 29 MARZO 2022 Seikyo Press Percorriamo il sentiero dei fiori di ciliegio Soka con un cuore aperto! C on l’avvicinarsi dell’anniversario della morte del nostro maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda [il 2 aprile], nel mio cuore risuonano ancora le parole che pronunciò durante un’intervista dell’emittente radiofonica “Tohoku Broadcasting”, nel 1955. Ero presente anch’io alla registrazione. «Il nostro obiettivo», disse Toda, «è di prenderci per mano e avanzare insieme per raggiungere una condizione vitale di assoluta felicità». Facendo nostro questo spirito del maestro Toda, abbiamo teso la mano a coloro che stavano soffrendo e abbiamo aperto il gioioso sentiero dei fiori di cilie- | NR | 753 | del primo viaggio del maestro Toda nella regione del Tohoku per incoraggiare i membri, nel marzo 1952, subito dopo la storica campagna di febbraio del capitolo Kamata. A quell’epoca i capitoli Sendai del Tohoku e Kamata di Tokyo erano alla guida dell’espansione del movimento di kosen-rufu in tutto il Giappone. Il maestro Toda diceva spesso: «Imparate dal capitolo Sendai!». Egli indicò inoltre tre elementi chiave per il successo dello sviluppo del nostro movimento: Daisaku Ikeda gio Soka, con la convinzione che «l’inverno si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 476). Anche quest’anno i fiori di ciliegio tanto amati dal mio maestro stanno sbocciando in tutto il Giappone: la fioritura è già iniziata nelle zone più calde del sud, a Okinawa e nel Kyushu, e arriverà gradualmente a nord, fino all’isola di Hokkaido. Mirando alle prossime pietre miliari del 2 aprile (anniversario della morte del maestro Toda) e del 3 maggio (giorno della Soka Gakkai), avanziamo ulteriormente con la potente forza vitale dei Bodhisattva della Terra! In questo mese ricorre il settantesimo anniversario 1. Nuovi membri profondamente pervasi dallo spirito della Soka Gakkai. 2. Responsabili che agiscono con una convinzione assoluta nella fede. 3. Fare buon uso del Seikyo Shimbun per il nostro movimento. Questi punti erano anche la fonte di energia alla base dello spirito invincibile dimostrato dai miei cari e preziosi compagni di fede del Tohoku, uniti a me da un legame di non dualità, durante la prova senza precedenti del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo 2011. Sono ora trascorsi “undici anni di ricostruzione” da allora, per riportare la luce di felicità in tutte le zone colpite da quel tragico evento. | pagina 3 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. Anche il forte terremoto che si è verificato nella regione del Tohoku all’inizio di questo mese (il 16 marzo 2022), ha causato ingenti danni e un forte senso di angoscia. Tuttavia, i legami saldi e indistruttibili dei nostri membri del Tohoku, portabandiera dei Bodhisattva della Terra, sono stati definiti un “modello di speranza” da intellettuali e personalità di spicco di tutto il mondo. In quest’epoca di caos e avversità, voglio dichiarare a gran voce, con lo stesso spirito del mio maestro: «Impariamo dai nostri compagni di fede del Tohoku!». Durante questo mese, in tutto il Giappone si sono svolte gioiose cerimonie di ingresso e di diploma per i membri dell’Accademia dei giovani uomini. Inoltre mia moglie e io siamo felici di apprendere che le giovani donne stanno tenendo con successo il primo incontro dell’Università Kayo [nei mesi di marzo e aprile]. Anche i ragazzi e le ragazze dei Gruppi studenti e futuro stanno crescendo in modo sorprendente. Ogni giorno trascorso insieme ai vostri coetanei in solida unità, mentre vi impegnate con energia nelle attività della Soka Gakkai e vi incoraggiate a vicenda, è incredibilmente nobile e prezioso. Tutti i vostri sforzi rimarranno incisi come «il ricordo della vostra vita presente in questo mondo umano» (cfr. Domande e risposte riguardo all’abbracciare il Sutra del Loto, RSND, 1, 58), e arricchiranno la vostra esistenza di buona fortuna e saggezza. Nel descrivere l’Ultimo giorno della Legge come un’epoca in cui i disastri naturali si susseguono senza tregua, Nichiren Daishonin affermò: «Anche le persone di gran cuore diventeranno meschi- | NR | 753 | ne e coloro che ricercano la via nutriranno opinioni errate» (Un padre abbraccia la fede, RSND, 1, 749). Egli era molto preoccupato per il fatto che una situazione del genere avrebbe portato a una serie di conflitti senza fine. Il nostro movimento per realizzare kosen-rufu e l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” mira ad aprire i cuori delle persone nell’Ultimo giorno attraverso il potere della Legge mistica e a unirle sulla base del principio buddista del rispetto della dignità della vita. Il maestro Toda dichiarò che la missione della Soka Gakkai è stabilire una grande visione di pace per i millenni a venire e aprire la strada alla felicità del genere umano per l’eternità, ripagando così il nostro debito di gratitudine nei confronti di Nichiren Daishonin. Con lo sguardo rivolto al futuro, recitiamo Daimoku con ancora più forza per la sicurezza e la protezione dell’intera famiglia globale e continuiamo a consolidare ed espandere con saggezza la nostra splendida rete di persone comuni per la pace. AVANZIAMO CON IL GOSHO VERSO UN FUTURO DI SPERANZA DI DAISAKU IKEDA CREARE UN FUTURO DI ARMONIA E FELICITÀ CON “LA FEDE INCROLLABILE DEL SAGGIO” «Sebbene ci troviamo nell’Ultimo Giorno della Legge, tu [Ikegami Munenaga] sei nato saggio e altruista. Hai fatto in modo che tutti e tre [tuo padre, tuo fratello e tu stesso] otteniate sicuramente la Buddità, e hai aperto la strada dell’Illuminazione ai tuoi parenti di entrambi i rami familiari. Anche la vita dei vostri figli e discendenti fiorirà e prospererà in eterno». M Nichiren Daishonin, La prosperità della tua famiglia e dei tuoi discendenti, dalla nuova edizione giapponese del Gosho unenaga, il più giovane dei due fratelli Ikegami, prese molto a cuore la guida severa e compassionevole di Nichiren Daishonin. Non si lasciò quindi influenzare da tentazioni o pressioni quando suo fratello maggiore, Munenaka, venne ripudiato dal padre e a lui stesso si presentò l’opportunità di ereditare tutto. Lui e suo fratello si unirono, insieme alle rispettive mogli, e alla fine riuscirono a guidare il padre, che era stato fuorviato da un prete corrotto, ad abbracciare la fede negli insegnamenti del Daishonin. I tempi difficili sono opportunità per accumulare indistruttibili benefici e fortuna. Se una persona si alza con la fede incrollabile del “saggio”, può dissipare le nubi oscure che avvolgono la sua famiglia. Con coraggio, saggezza e perseveranza, creiamo un futuro trionfante di armonia e felicità! Daisaku Ikeda, Seikyo Shimbun, 26 marzo 2022 Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. IL GOSHO NELLA MIA VITA La strategia del Sutra del Loto «Perciò devi raccogliere più che mai il potere della tua fede. […] Sforzati di raccogliere il potere della fede. […] Usa la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra. Allora “riuscirai […] a sconfiggere tutti gli altri nemici”. Queste auree parole non saranno mai contraddette. […] Un codardo non potrà mai ottenere risposta a nessuna delle sue preghiere» RSND, 1, 888 “LA PACE È UNA META AMBIZIOSA E CORAGGIOSA” di Luca Riccioni, Firenze Questa frase tratta dal Gosho La strategia del Sutra del Loto mi ha sempre sostenuto e spronato. Il Buddismo è vincere o perdere, proprio perché la «Legge del Budda riguarda principalmente la vittoria o la sconfitta» (L’eroe del mondo, RSND, 1, 741). Ho ricevuto il Gohonzon sedici anni fa, il 30 aprile 2006. Appena iniziato a praticare ho affrontato e vinto la mia lotta contro le dipendenze da sostanze. I compagni di fede sono stati cruciali, condividendo con me le guide dei nostri maestri e riportandomi quotidianamente al Gohonzon. Negli anni successivi ci sono state tante realizzazioni, ma anche nuove sfide e sofferenze da superare: problemi economici, familiari, di salute e relazionali. Ogni volta è stata una vera battaglia, iniziata sempre con il Dai| NR | 753 | moku. Ho imparato ad andare davanti al Gohonzon con sincerità, per mettere in discussione me stesso e le mie convinzioni, lasciando spazio alle parole dei nostri maestri e dando a me stesso la possibilità di cambiare il punto di vista su quelle situazioni che mi facevano soffrire. La vittoria o la sconfitta si costruiscono nel proprio cuore. Siamo noi che decidiamo che strada percorrere. A volte ho notato un attaccamento alla sofferenza, come se fosse un mio diritto star male: in fin dei conti mi era appena capitata una cosa brutta! Ma, sospinto dall’impeto, sempre presente nella famiglia Soka, di ricercare la via della felicità e della vittoria, ho imparato a non accontentarmi, perché sono in grado di “sconfiggere tutti gli altri nemici”, quali che siano. Per me la vittoria sta nel ricercare e mantenere uno stato vitale alto e un io saldo. I nostri maestri e i milioni di pra- ticanti nel mondo hanno creato una tradizione di persone dedite a superare i limiti del proprio karma. La nostra organizzazione è stata per me fonte inesauribile di ispirazione. Sono orgoglioso di farne parte e sono consapevole che ho ancora tanto da imparare, ma mi rincuora che per quante volte cadrò, sarò sempre nella condizione di rialzarmi. L’idea di condividere con gli altri questa visione della vita mi galvanizza! Mirando al 2030, centenario della Soka Gakkai, desidero allargare la cerchia di persone capaci di vincere sulle proprie debolezze e di realizzarsi coerentemente alle proprie caratteristiche. La pace alla quale miriamo è una meta ambiziosa e coraggiosa. Sfidando quotidianamente la nostra codardia otterremo sempre una risposta. Non sarà facile, ma i buoni amici ci sosterranno mentre percorriamo la strada di kosen-rufu. Saremo anche forti della buona fortuna, d’altronde dedicare la propria vita a questa nobile missione è «come scambiare sassi con oro e immondizia con riso» (RSND, 1, 679). | pagina 5 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. BUDDISMO IN AZIONE Creare valore nelle nostre comunità Insieme a un gruppo di cittadini e associazioni Maria Elena ha creato un movimento per la salvaguardia dei pini di Roma colpiti da un parassita Il rispetto per l’ambiente parte da me di Maria Elena Carosella A marzo 2021 vengo a sapere di un problema che mi provoca un profondo dolore: esiste una malattia che sta colpendo tutti i pini di Roma già dal 2018, la Toumeyella parvicornis che si diffonde velocissima e uccide questi meravigliosi alberi in pochi mesi. Non riesco a sopportare l’idea che i pini di Roma, simbolo del verde della nostra città, siano a rischio di estinzione. Decido allora di trasformare subito questo dolore in medicina e di fare una nuova esperienza di vittoria, partendo dal Daimoku e, prima di tutto, scrivendo a Sensei la determinazione di dare il mio contributo per la salvaguardia ambientale. Il 13 aprile 2021 insieme ad alcuni attivisti ambientali andiamo a manifestare presso il Ministero delle politiche agricole e forestali, per chiedere un decreto per far partire subito le cure endoterapiche sugli alberi di Roma. La malattia si diffonde alla velocità della luce e questa cura permetterebbe di fermare l’epidemia nell’epicentro romano, evitando che si diffonda ulteriormente. La nostra manifestazione ha esito positivo e a giugno 2021, dopo tavoli di discussione molto intensi, viene emanato il Decreto per salvare i pini di Roma e provincia. Ma il tempo stringe. Il gruppo di attivisti si allarga, diventiamo un bel numero e decidiamo che non possiamo aspettare le cure del Comune; scendiamo in strada, cominciamo a parlare con tutti per salvare da subito più alberi possibile. Facciamo dei volantini per spiegare a centinaia di persone cosa sta accadendo. Un pomeriggio mentre sono a Villa Pamphilj mi accorgo che i pini sono gravemente compromessi dalla malattia. Ho deciso in un attimo! Avrei iniziato la raccolta fondi per salvare quegli alberi. Fatti i passaggi necessari, dopo quattro giorni inizia la raccolta fondi per salvare i primi 50 alberi di una pineta all’interno di Villa Pamphilj, in attesa che il Comune si attivi. In dieci giorni curiamo tutta la pineta. Poi iniziamo a curare la seconda, e poi anche una terza. Così salviamo 270 pini. I nostri dialoghi e l’attenzione per gli alberi del parco suscitano molto sostegno e solidarietà, e infine l’assessora all’Ambiente uscente dichiara che il Comune si prenderà cura di tutti gli alberi malati su tre parchi di Roma. Quindi a novembre 2021 il Comune di Roma cura i restanti 650 pini di Villa Pamphilj. Il 9 marzo 2022 facciamo il sopralluogo per controllare i pini curati da noi: stanno benissimo, ogni pineta malata finalmente è tornata verde, nessun albero ha più il parassita. È una gioia immensa poter essere utili e salvare queste piante. Inoltre, con la raccolta fondi organizzata per i primi pini, in accordo con il Comune, il servizio giardini, le associazioni e i cittadini, il 17 marzo 2022 piantiamo diciotto ciliegi giapponesi in un viale intitolato “Viale della pace e della speranza”. Questa azione è stata compiuta da associazioni, classi delle scuole medie, cittadini di ogni età e provenienza sociale, sotto i caldi raggi del sole di marzo, accompagnati dalla musica, da letture sulla pace, e interventi dell’assessora all’Ambiente di Roma, del presidente del Municipio e di tanti cittadini e cittadine. Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. INTERVISTA a Nicola Sorcinelli VINCERE PER KOSEN-RUFU Sono da poco iniziate le riprese di Briganti, una serie di Netflix di cui ti è stata affidata la regia, insieme a due noti cineasti. Come è nata questa avventura? All’inizio del 2021 mi trovavo in un momento di stasi, volevo realizzare una grande svolta nel mio lavoro. Ho sempre avuto le idee molto chiare: fin da piccolo volevo fare il regista e giravo per il mio paese d’origine, nelle Marche, con una videocamera avuta in prestito da un vicino. Ho ricevuto il Gohonzon nel 2016 e da allora mi sono sempre sentito molto protetto. Nel mio percorso artistico ho avuto varie soddisfazioni, ma tendenzialmente sono piuttosto pigro. Faccio persino un incubo ricorrente a riguardo: sogno di dormire sapendo che al piano di sotto c’è il grande regista | NR | 753 | Spielberg, ma io non riesco ad alzarmi dal letto! Anche nella pratica buddista mi limitavo a fare il minimo indispensabile, come un compitino. Ma a gennaio di quest’anno ho sentito di voler decollare in modo diverso e così mi sono impegnato nella pratica con questo “super obiettivo”. Ho aumentato il Daimoku e ho iniziato a pregare con una grinta mai avuta prima. È stata una dura lotta con me stesso, per non distrarmi davanti al Gohonzon, una lotta con la mia tendenza a rimandare, a trovare scuse. Mi sono rimboccato le maniche, ho fatto l’abbonamento alle nostre riviste, ho iniziato a studiare come non mai e a sostenere il mio gruppo. La risposta è stata immediata. Anzitutto in famiglia, dove ho notato che il mio nuovo stato vitale in qualche modo portava sollievo a tutti. Nicola Sorcinelli è un giovane regista, trentaquattro anni, già vincitore di un Nastro d’Argento. Ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione “Giovani autori”, ha all’attivo un centinaio di importanti riconoscimenti internazionali grazie ai suoi corti di successo. Nel 2016 ha vinto il premio come miglior regista rivelazione al Festival del Cinema Europeo, nel 2017 il Nastro D’argento con il cortometraggio Moby Dick. È inserito nella classifica dei 100 nuovi giovani orgogli italiani. Dal 22 febbraio si trova in Puglia per le riprese di Briganti, un crime-western in 6 episodi di Netflix che sarà disponibile sulla piattaforma streaming dal 2023 Qual è stata la chiave del cambiamento, il momento di svolta? A un certo punto, recitando tanto Daimoku, ho cambiato punto di vista sul mio obiettivo e ho sentito che il mio lavoro era un mezzo per realizzare kosen-rufu. Sono una persona timida e ho sempre avuto difficoltà a condividere il Buddismo. In quel momento, davanti al Gohonzon ho sentito che se fossi riuscito a fare una grande esperienza nel lavoro avrei potuto incoraggiare tantissime persone. Non era più per la mia soddisfazione personale, volevo trasmettere agli altri la forza del Buddismo. Quando ho allargato il mio punto di vista e ho messo quest’obiettivo chiaro davanti al Gohonzon, si è sbloccato tutto! | pagina 7 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. E dopo cosa è successo? Mi ha chiamato un produttore importante per chiedermi di candidarmi per la regia di Briganti: una serie ambientata nell’Ottocento, con grandi ricostruzioni e scene d’azione. Era il mio sogno di sempre: fare film storici! Ho subito capito che era un’occasione stupenda dal punto di vista lavorativo, ma soprattutto dal punto di vista della fede. Una sfida con pochissime probabilità di vittoria per me, un esordiente che passa di colpo dal cortometraggio a una serie internazionale... Per di più avrei dovuto incontrare i responsabili di Netflix in America, un ostacolo insormontabile per via della lingua. In un altro momento avrei mollato, ma avevo uno stato vitale così alto che mi sono lanciato nella sfida. Il presidente Ikeda scrive: «La preghiera è la ferma convinzione: “Ce la farò sicuramente!”. È la certezza assoluta: “Non mi lascerò mai sconfiggere!”. È il coraggio supremo: “Lotterò e vincerò assolutamente!”, per abbattere il muro della sfiducia in noi stessi che ci fa credere che qualcosa sia impossibile» (NR, 687, 5). Mi sono rimesso davanti al Gohonzon, volevo vincere. Ho combattuto con me stesso, con la mia sfiducia. Mi sono ritrovato a piangere davanti al Gohonzon. Poi ho fatto un grande scatto: io con questa esperienza posso incoraggiare gli altri, posso fare shakubuku per diffondere il Buddismo. Ho iniziato a studiare come un matto, avevo una settimana di tempo. Studiavo e aprivo il Gohonzon… Alla fine sono arrivato così carico che la responsabile di Netflix ha subito esclamato: “Wow, che energia!”. Dopo il colloquio, per settimane | NR | 753 | INTERVISTA non ho saputo più nulla. Naturalmente sono stato assalito dai dubbi, ma non ho mollato. Una compagna di fede mi ha incoraggiato a pregare con gratitudine, come se avessi già vinto. Inoltre, nonostante le difficoltà di quel periodo, mi sono sfidato facendo l’offerta per kosen-rufu. Non ci crederete, ma proprio il giorno dopo mi hanno chiamato per affidarmi la regia di Briganti! È la serie più ambiziosa realizzata da Netflix in Italia e verrà trasmessa in tanti paesi del mondo. È l’apoteosi di tutto ciò che ho sempre desiderato fare, per me è un beneficio enorme, incredibile! Che meraviglia! Ci racconti come hai conosciuto il Buddismo? Ho sempre lavorato con una costumista, Maria Letizia, che mi colpiva per la serenità del suo atteggiamento sul set, finché un giorno mi ha detto che praticava il Buddismo. In seguito ci siamo trovati a fare un viaggio in macchina e mi ha raccontato la sua esperienza. Così ho iniziato anch’io. Il mio primo beneficio è stato riuscire a sganciarmi da una relazione veramente tossica, e poco dopo ho realizzato Moby Dick. Moby Dick e Ape regina sono entrambi cortometraggi sul tema dei migranti... Naturalmente c’erano già diversi corti su questo tema, ma io volevo parlarne in modo diverso. Moby Dick racconta il viaggio in mare di due donne, una migrante e una scafista, le cui storie si intrecciano. Solo alla fine si scopre che sono sulla stessa barca. Le riprese si sono svolte in tre notti di pioggia in mare aperto, grazie al prezioso supporto dei centri di accoglienza. Ape regina invece è la storia di un’apicultrice che trova un ragazzo nascosto nella sua stalla. Anche qui il protagonista veniva realmente da un centro di accoglienza. Sul set c’era un clima di grande rispetto e collaborazione, entrambe sono state esperienze molto toccanti dal punto di vista umano. Nel cinema incontri tante vite, ognuno cerca di dare il massimo per un obiettivo comune. Sul set di Briganti, ad esempio, ci sono centotrenta persone, basta una scintilla che gli animi si infiammano, ma il compito del regista è creare armonia, fare in modo che ognuno possa tirare fuori il meglio di sé. Io recito Nam-myoho-renge-kyo ogni giorno con questo obiettivo. Quali sono le tue determinazioni per il futuro? Un grande obiettivo, quando Briganti sarà terminata, è realizzare il primo lungometraggio tutto mio. Un altro obiettivo è la crescita dei giovani nel mio settore. La responsabilità nella Soka Gakkai è arrivata insieme a Briganti. Nonostante i tanti impegni, sento che una responsabilità può rafforzare l’altra, aiutandomi ad approfondire la fiducia in me stesso. Dopo questi due anni di pandemia voglio veder ripartire le nostre attività con entusiasmo, ancora più di prima! | pagina 8 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. Per le riunioni dei Gruppi giovani, donne e uomini APRILE, CAPITOLO QUARTO (PAG. 69-90) Trasformare il karma in missione In queste pagine presentiamo alcuni brani del quarto capitolo di Cos’è la rivoluzione umana (pag. 69-90; vedi anche BS, 175, 29-39) 2 1 ADEMPIERE IL NOSTRO VOTO DI BODHISATTVA DELLA TERRA «Nel quindicesimo capitolo del Sutra del Loto, Emergere dalla terra, i bodhisattva emergono dalla terra e fanno voto di propagare il Sutra del Loto nell’Ultimo giorno della Legge. Tenendo fede a quel voto noi siamo nati in questo mondo e ci impegniamo per kosen-rufu come membri della Soka Gakkai. Siamo fortemente e profondamente legati gli uni agli altri attraverso la preghiera basata su un voto condiviso» (pag. 72) | NR | 753 692 | TESTATINA GENERICA IL PRINCIPIO DI ASSUMERE VOLONTARIAMENTE IL KARMA APPROPRIATO «La pratica buddista e le attività della SGI sono la forza motrice per trasformare la sofferenza in gioia e le avversità in energia per uno sviluppo dinamico. Più grandi sono gli ostacoli che superiamo, più profondamente possiamo trasformare il karma diventando persone migliori» (pag. 71) 3 COME UN’EROINA SUL PALCOSCENICO DELLA VITA, INTERPRETI LA SUA RIVOLUZIONE UMANA! «Trionfando sulla miseria, chi ha sofferto la povertà può ridare speranza a chi si trova in difficoltà economiche. Riacquistando vitalità e buona salute, chi ha lottato contro la malattia può accendere una scintilla di coraggio nel cuore di coloro che si trovano in condizioni simili. Creando una famiglia felice e armoniosa, chi ha sofferto l’angoscia della discordia familiare può diventare un modello per chi sta patendo gli stessi problemi» (pag. 76) | |PAGINA pagina 9 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. 4 OGNI TIPO DI KARMA HA UN SIGNIFICATO PROFONDO «Ogni cosa che accade nella vita ha significato. D’altronde, il modo di vivere buddista è cercare e trovare un senso in tutte le cose. Qualunque sia il karma di una persona, ha senza alcun dubbio qualche significato profondo. […] Cambiare il mondo comincia col cambiare la propria condizione spirituale di base. […] La forte determinazione di trasformare il karma negativo in missione può trasformare radicalmente il mondo reale» (pag. 78) 5 AVERE PAURA NON SERVE A NIENTE «Viviamo nel mondo di saha, un mondo che richiede pazienza e spirito di resistenza. Ci sono sempre cose nella vita che dobbiamo sopportare con perseveranza. Il Buddismo di Nichiren e la fede così come viene praticata e insegnata nella SGI ci permettono di superare con tranquillità ogni tipo di tristezza, sofferenza e karma, e conseguire uno stato di felicità assoluta» (pag. 82) 6 LA STORIA DELLE NOSTRE LOTTE ASSICURA IL FUTURO DI KOSEN-RUFU «Perché un Budda come Shakyamuni dovette sopportare calunnie infondate e crudeltà? In una scrittura buddista egli afferma che ciò avveniva per amore dei futuri praticanti del Buddismo. In altre parole Shakyamuni evocò tali difficoltà come espedienti, in modo che quando altri praticanti, di fronte a spiacevoli critiche, avessero sentito il desiderio di abbandonare il Buddismo, si sarebbero ricordati che anche lui era stato accusato ingiustamente e avrebbero trovato così l’incoraggiamento per andare avanti con rinnovata determinazione. Affrontare le difficoltà per incoraggiare i praticanti delle epoche future a non abbandonare l’insegnamento è un’espressione della compassione del Budda» (pag. 85) | NR | 753 692 741 || TESTATINA GENERICA 7 IN SCENA IL TRIONFO DI UN GRANDE CAMBIAMENTO «Il sole della felicità sorge luminoso nella vita di coloro che qui e ora si assumono con coraggio la responsabilità di affrontare le sfide che si presentano nella loro vita e nella lotta per kosen-rufu. […] In una lettera a una seguace il Daishonin scrive: «Se consideriamo che sicuramente diventeremo Budda, non c’è niente di cui lamentarsi» (pag. 87) 8 CHI SOFFRE DI PIÙ SARÀ LA PERSONA PIÙ FELICE «Il presidente Toda diceva: «Ho subìto la perdita di mia moglie e di mia figlia, le mie imprese sono fallite. Ma proprio perché ho sperimentato tali sofferenze sono potuto diventare presidente della Soka Gakkai». […] Considerare semplicemente le nostre sofferenze come karma significa guardare indietro. Il nostro atteggiamento dovrebbe essere piuttosto: “Queste sono le sofferenze che ho scelto per realizzare la mia missione. Ho giurato di superare questi problemi attraverso la fede”» (pag. 89) | PAGINA 10 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. IN PRIMO PIANO Generazione della nuova rivoluzione umana Insieme per la pace IL COMITATO EUROPEO DEI GIOVANI HA LANCIATO UNA NUOVA “CAMPAGNA” BASANDOSI SULLO STUDIO DE LA NUOVA RIVOLUZIONE UMANA. I GIOVANI DI TUTTA EUROPA SONO INVITATI A REALIZZARE DIALOGHI PIENI DI SPERANZA CONDIVIDENDO LO SPIRITO DI NON DUALITÀ DI MAESTRO E DISCEPOLO «Tutti i membri del Gruppo giovani sono la “Generazione della nuova rivoluzione umana”, con una profonda missione da adempiere. […] Il presidente Ikeda sta contando su di noi per realizzare il grande voto di kosen-rufu mondiale fino all’eterno futuro e far brillare intensamente la nostra vita e quella degli altri. È nostra missione rispondere a questo desiderio del maestro. Prendendo l’abitudine di studiare regolarmente La nuova rivoluzione umana ognuno di noi può adempiere questo grande voto» (Hiromasa Ikeda, cfr. NR, 638, 27). Rispondendo all’appello del maestro, nel 2019 i giovani europei hanno lanciato una nuova “campagna”: “New Human Revolution Generation: Be the Light!” (lett. Generazione della nuova rivoluzione umana: siate la luce!) che negli anni seguenti, quando il mondo è stato colpito dalla pandemia, ha generato un nuovo e vivace movimento (1, 2, 3 Be the Light!). In questo Anno dei giovani e del progresso dinamico che precede il prossimo, nel quale festeggeremo il decimo anniversario del completamento del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto) e i cinque anni trascorsi dal completamento dei 30 volumi de La nuova rivoluzione umana, vorremmo invitare i giovani di tutta Europa a unirsi in una nuova “campagna” che inizierà questo aprile e terminerà nel marzo 2023 dal titolo: “New Human Revolution Generation – Together for peace” (Generazione della nuova rivoluzione umana – Insieme per la pace). | NR | 753 | IN PRIMO PIANO Il tema principale de La rivoluzione umana e de La nuova rivoluzione umana è: «La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità». Oggi, mentre l’umanità e il mondo intero stanno affrontando sfide senza precedenti, sentiamo più che mai che è giunto il momento di abbracciare questo spirito e di agire, impiegando il ruggito del leone del Daimoku unito a dialoghi coraggiosi che infondano speranza, per trasformare il destino dell’umanità. Quando leggiamo e studiamo La nuova rivoluzione umana con la vita, come se stessimo dialogando con il maestro, e imprimiamo dentro di noi un passo che diventerà il nutrimento della nostra vita per l’eternità, non solo possiamo trovare la forza di superare qualsiasi ostacolo, impregnando la nostra vita con il voto del maestro e facendolo pienamente nostro, ma possiamo anche diventare emissari che condividono lo spirito di Sensei con i compagni di fede e con gli amici, realizzando dialoghi pieni di speranza e scrivendo il nostro personale volume de La nuova rivoluzione umana. Partiamo per questo viaggio condiviso e, basandoci sul ruggito del leone del Daimoku, alziamoci come “quell’unico discepolo” nel luogo in cui ci troviamo adesso! ONE EUROPE WITH SENSEI! Comitato europeo dei giovani Aprile 2022 | pagina 11 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. Informazioni per ogni paese Di seguito trovate una spiegazione dettagliata della “campagna” che può essere di ispirazione per ogni paese. Dettagli della “campagna“ In molti paesi d’Europa esiste già un solido movimento per lo studio de La nuova rivoluzione umana. Tuttavia, come giovani europei, vorremmo continuare a trovare varie modalità per incoraggiare sempre più giovani a studiarla e ad imparare dal comportamento di Sensei. Più specificamente vorremmo invitare ogni giovane a far parte di questo movimento in modo da poter interagire con La nuova rivoluzione umana e trovare un passo che gli serva da guida nei momenti di lotta e per tutta la vita, e che possa anche condividere con gli amici. Per far questo utilizzeremo l’account Instagram @OneEuropeWithSensei come uno dei luoghi principali in cui postare periodicamente passi de La nuova rivoluzione umana legati a date importanti e al significato di quel mese per i membri della Soka Gakkai. Piano di pubblicazione Ogni settimana (la domenica) sul nostro account Instagram sarà postata una citazione de La nuova NUOVA RIVOLUZIONE UMANA rivoluzione umana lunga un paragrafo. Invitiamo chi non lo stia già facendo a seguire il nostro account Instagram. Inoltre, con lo spirito di “non lasciare nessuno indietro”, per chiunque non voglia o non possa seguire l’account, pubblicheremo ogni due settimane una Newsletter che sarà inviata ai responsabili nazionali dalla segreteria europea. Calendario dei capitoli che saranno considerati ogni mese I capitoli sotto indicati sono quelli dai quali saranno scelte le citazioni di ogni mese, ma ciò non significa necessariamente che dobbiate impiegare questi specifici capitoli per il vostro movimento di studio. Appuntamenti di studio MESE GIORNO ARGOMENTO Aprile 2 aprile 28 aprile NRU, vol. 2 “Formazione” NRU, vol. 4 “Un temporale primaverile” Maggio 3 maggio NRU, vol. 12 “Nuova speranza” NRU, vol. 16 “Dialogo” Giugno 6 giugno 30 giugno NRU, vol. 6 “Giovani aquile” NRU, vol. 30 “La campana che annuncia l’alba” Luglio 3 luglio 11 e 19 luglio NRU, vol. 4 “Rissho ankoku” NRU, vol. 5 “Leone” Agosto 24 agosto NRU, vol. 22 “Un nuovo secolo” / “Il tesoro della vita” Settembre 8 settembre NRU, vol. 7 “Il fiore della cultura” / “Al timone” | NR | 753 | IN PRIMO PIANO | pagina 12 | | G I OVANI INI APRILE | OM ACCAD M IA U E Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. O A PO L M L’Accademia dei giovani uomini è un’attività che coinvolge tutti i membri giovani uomini e si svolge a livello ST regionale. Questo mese studieremo il RO sesto e il settimo capitolo de Il mondo del Gosho. Di seguito una sintesi dei punti principali E DI SC E Capitolo 6. Unità e diversità • La relazione tra maestro e discepolo e quella tra compagni di fede sono fondamentali per assicurare la propagazione della Legge. • Queste due relazioni possono essere paragonate all’ordito e alla trama di un tessuto. L’ordito è disposto nel senso della lunghezza e rappresenta il legame tra maestro e discepolo; la trama, che viene intrecciata all’ordito, rappresenta il legame tra i compagni di fede. • Il Daishonin sottolinea l’importanza del principio di “diversi corpi, stessa mente”. Ciò significa superare le differenze tra le persone per diventare «uniti come i pesci e l’acqua» e indica la consapevolezza che la missione e le circostanze di vita di ognuno sono uniche. • L’essenza del Buddismo è la creazione di un mondo in cui si diviene felici insieme agli altri. Ne Il vero aspetto di tutti i fenomeni Nichiren Daishonin afferma che non ci devono essere discriminazioni tra i suoi discepoli, siano essi uomini o donne: chiunque si sforzi nella pratica con «la stessa mente di Nichiren» è un Bodhisattva della Terra. • La pratica buddista non è qualcosa che si possa portare avanti da soli: è una battaglia costante contro ostacoli e influenze negative. • Per le persone che vivono nella società la strada per la Buddità sta nello sforzo di far brillare la propria umanità in mezzo alle influenze negative. Capitolo 7. Con un’unica mente • L’espressione “cuore del re leone” è il nucleo della relazione tra maestro e discepolo. Il Daishonin si paragona a un leone perché ha manifestato la Buddità nella sua vita. • Il cuore del re leone è la condizione vitale di chi ha vinto sull’oscurità fondamentale e manifesta il potere dell’Illuminazione. La fede è la causa, e la Buddità è l’effetto; causa ed effetto sono contenuti in un singolo istante di vita (principio di simultaneità di causa ed effetto). • Emettendo il ruggito del leone per la giu- stizia come fa il maestro, diventiamo una sola cosa con lui. • Il Daishonin spiega di aver ottenuto l’Illuminazione grazie al passo del Sutra del Loto «con un’unica mente desiderano vedere il Budda senza esitare anche se ciò dovesse costargli la vita» (SDL, 317). La mente di una persona comune che ricerca ardentemente il Budda manifesta direttamente la mente del Budda. Essenzialmente ciò significa dedicarsi a kosen-rufu con il cuore del re leone, continuando a diffondere la Legge mistica Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. o P ro g r e d i a m a l rit m o e viv t a c e m en cento gio i d rn i Le giovani donne dell’Ikeda Kayo-kai stanno studiando ogni giorno il Gosho seguendo la campagna #100giornidivittoria. Di seguito Ilaria Padulo, dal Piemonte sud, racconta la sua esperienza di come ha rivoluzionato la sua vita basandosi sul Gosho e le guide di Sensei Pratico il Buddismo da un anno e ho ricevuto il Gohonzon il 20 febbraio 2022. Prima di iniziare ero una persona molto insicura, non mi sentivo mai all’altezza delle situazioni, anche e soprattutto nei rapporti sentimentali. Sentivo sempre di valere meno degli altri e quindi, per piacere agli altri, mi facevo andare bene situazioni che mi stavano strette e nascondevo la mia vera identità. Quando ho iniziato a praticare, durante il lockdown, tutti mi raccontavano che siamo unici e perfetti così come siamo, ma io non riuscivo a crederci. Nella mia vita le cose continuavano a manifestarsi nello stesso modo, io continuavo a nascondermi e stavo molto male. Grazie alla campagna #100giornidivittoria, ho letto l’incoraggiamento contenuto in Lettera da Sado in cui il Daishonin afferma: «Solo sconfiggendo un potente nemico si può dimostrare la propria vera forza. Quando un governante malvagio si allea con preti che sostengono insegnamenti errati, per distruggere l’insegnamento corretto e liberarsi di un uomo sapiente, chi ha un cuore di leone conseguirà sicuramente la Buddità. Così ha fatto Nichiren» (RSND, 1, 267). Basandomi su questa frase ho iniziato a recitare Daimoku per riconoscere davvero il mio valore, per apprezzarmi e per avere il coraggio di manifestarmi così come sono, cercando di non far vincere la paura delle reazioni esterne. In una lotta estenuante tra paura e coraggio, ho iniziato a sforzarmi di ascoltare profondamente gli altri ed esprimere ciò che penso e provo, senza sentirmi sbagliata. È una lotta ancora in corso, ma vedo che l’ambiente intorno a me sta cambiando davvero, stanno fiorendo rapporti di stima, apprezzamento e fiducia reciproca e il mio cuore è più tranquillo verso me stessa. Eliminando la paura di essere giudicata e aprendomi con sincerità, mi sento accolta e capita per la prima volta. Questi legami rinnovati mi fanno stare davvero bene e queste prove concrete mi danno sempre più coraggio. Da ora in poi determino di sentirmi felice e a mio agio nell’esprimere me stessa, sconfiggendo la paura con il coraggio del leone, in ogni aspetto della mia vita. Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. Nel mese di aprile le riunioni del Gruppo studenti si baseranno sul terzo capitolo del libro Maestro e discepolo, pubblicato anche su NR, 426, 5 La legge di causa ed effetto «È bellissimo incontrare il Buddismo del Daishonin in gioventù. Ed è una grande fortuna incontrare la Soka Gakkai, l’organizzazione che agisce in accordo con lo scopo e il mandato del Budda, e poter praticare insieme a compagni che condividono con noi la stessa missione. Vivere in armonia con la causalità della Legge mistica conduce a sperimentare grande fortuna e benefici in questa esistenza» (Maestro e discepolo, Esperia, pag. 26) DEN I SOK T A TU S Determinazioni dagli studenti della Puglia GL PU IA Ciao a tutte e a tutti! a determinazione im pr la e, in ud it at gr Pieni di di valorizzare è lia ug P lla de ti en ud di noi st ura, continuando pa e e it lim ni og o nd tà di studiare, sfida al massimo l’opportuni come esseri umani. o nd de re og pr e re ra di impa a coltivare il desiderio a ogni persona e ir ep rc pe r fa a ci ar rminiamo di impegn In secondo luogo, dete a per stabilire ol ss bu e m co o sm di ud timabile, usando il B . che ha un valore ines gli altri a fare lo stesso e ar ut ai r pe do an og ta e dial la rotta della nostra vi Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. Approfondimento sul capitolo di Maestro e discepolo che studieremo questo mese Chiavi di lettura e il suo «In questo Gosho, scritto durant il prinesilio a Sado, il Daishonin spiega mistica: cipio della causalità della Legge nitivanoi possiamo trasformare defi a che mente in questa esistenza il karm . […] sate abbiamo creato nelle vite pas ione inQuello che conta è la determinaz estro e teriore nell’istante presente» (Ma discepolo, Esperia, pag. 26) perso«[…] Josei Toda soleva dire: “Se le ciò che ne vivessero pensando soltanto a cencon sta accadendo loro qui e ora, tti pretrandosi esclusivamente sugli effe à non senti delle cause passate, l’umanit Buddisi svilupperebbe mai. Praticare il avere smo della causa originale significa nte delben chiaro in mente che ogni ista ro”» futu la nostra vita è una causa per il Focus Cittadini globali «La relazione tra maestro e discepolo è una componente indispensabile nel processo di causa ed effetto per realizzare la fondamentale trasformazione dello stato vitale insegnata nel Buddismo. La causalità della Legg e mistica, in un certo senso, è la causalità di maestro e discepolo. Il discepolo rappresen ta la causa e il maestro rappresenta l’effetto. […] La vittoria del discepolo è la vittoria del maestro. La vittoria del maestro è la vittoria del discepolo. Questo è uno dei più profondi princìpi del Buddismo e l’essenza della non dualità di maestro e discepolo» (pag. 33). In sostanza, se saremo in grado di costruire un futuro migliore, dopo questi anni molt o difficili, dipenderà essenzialmente dalla nostra determinazione di porre ora cause profonde. Tocca a noi studenti Soka essere parte attiva attraverso le nostre vittorie e dialogando con gli altri, per costruire una rete di speranza globale. (pag. 31). Lo studio in pratica È un periodo in cui sento spesso emergere un senso di inadeguatezza e una vertiginosa paura di fallire, nello studio così come nella vita. Ma la legge di causa ed effetto è chiara: «Se vuoi conoscere le cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente» (RSND, 1, 252). Per questo motivo ho deciso di andare in profondità, perché dando spazio alle incertezze e ai dubbi, il futuro non potrà mai essere luminoso. Una frase del capitolo “La legge di causa ed effetto” mi ha colpito particolarmente: «La preghiera al Gohonzon, cioè la recitazione del Daimoku, non è astratta o teorica. È l’ardente desiderio interiore di essere vittoriosi. Se la fiamma della determinazione divampa nel nostro cuore nel momento in cui recitiamo Daimoku, abbiamo già vinto» (pag. 29). Tempo fa sono riuscita a porre una bellissima causa | NR | 753 | nella mia vita partecipando a un concorso di tutoraggio nella mia università, nonostante avessi davanti gli ultimi esami e il lavoro di tesi. A oggi, dopo quasi un anno di lavoro e la tesi finita, sono grata per non aver perso questa possibilità e per aver intrapreso questo cammino di rivoluzione insieme al maestro Ikeda. Rinnovando il mio voto, ho inciso nel mio cuore l’obiettivo di porre anche le cause che più mi fanno paura ma che sono importanti per la mia vita, perché sono certa che così non avrò mai rimpianti. | pagina 16 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. ESPERIENZA Paolo Amoruso, Bari Ogni giorno più felice P ratico il Buddismo da poco più di un anno. Da sempre, il mio ostacolo più grande è l’ansia, derivata principalmente dalla paura di fallire, di essere rifiutato perché non abbastanza e di essere abbandonato. Dopo essermi diplomato, desideravo iscrivermi all’università, ma la paura di non farcela e la necessità di avere un’indipendenza economica mi portarono a lavorare. Fu un’esperienza dolorosa in un ambiente alienante che non rispettava il valore delle persone. Mi impegnavo totalmente nel lavoro, anche dodici ore al giorno, dormendo e mangiando male. Tutto ciò mi portò a soffrire di forti attacchi di panico e ad ammalarmi di tonsilliti recidivanti, sedici in un anno e mezzo, senza riuscire a trovare una cura. Inoltre, venne a mancare la mia più grande amica, la persona che più mi capiva e incoraggiava. È stato grazie alle sue ultime parole, «desidero che Paolo sia felice», che lasciai il lavoro e mi iscrissi all’università in Scienze dei Beni Archivistici e Librari. Ciò nonostante, quando ho incontrato il Buddismo ero del tutto affranto e sfiduciato. Il punto di rottura fu un esame all’università a cui tenevo molto e a cui mi ero dedicato con passione e impegno. Presi un voto che non mi soddisfaceva e mi faceva provare rabbia e amarezza. Fui assalito da una sensazione di fallimento e dal pensiero di lasciare l’università: era come l’inizio di una frana. Proprio quel giorno il mio ex ragazzo e una sua amica mi parlarono del Buddismo. La prima volta che ho recitato Daimoku ho sentito qualcosa accendersi dentro di me, una profonda sensazione di calore e conforto. In un attimo ho percepito che potevo dare un profondo significato a ogni sofferenza che avevo vissuto. Ho deciso di proseguire con gli studi e grazie al Buddismo è cambiata la mia concezione dell’università. Prima di praticare era per me una forma di riscatto dagli errori e il dolore del passato; oggi, come studente Soka, è un allenamento volto alla creazione di valore. Ho riprovato l’esame a cui tenevo tanto e questa volta ho preso il massimo dei voti, chiedendo la tesi che è stata accettata e che ora sto preparando. Pochi mesi dopo ho ricevuto il Gohonzon e fin da subito mi sono impegnato nelle attività della Soka Gakkai. Ne Il mondo del Gosho il maestro Ikeda scrive: «Il Daishonin spiega che la chiave per realizzare il principio di “adottare l’insegnamento corretto per la pace del paese” risiede in una riforma delle proprie convinzioni. Vale a dire che trasformare radicalmente se stessi è la base per adottare l’insegnamento corretto» (Esperia, pag. 87). Mi sto quindi impegnando nel trasformare profondamente me stesso con il desiderio di migliorare, diventando ogni giorno più felice, impegnandomi per non lasciare nessuno indietro e incoraggiando le persone intorno a me a sperimentare il Buddismo nella loro vita. In questo primo anno di pratica sono riuscito a ricongiungere due parti della mia famiglia che erano in lite, riscoprendo l’importanza del dialogo. Ho trovato la cura alla mia malattia. Non ho più l’ansia e gli attacchi di panico. Ma soprattutto oggi non ho più paura di vivere e amare. Tutto ciò mi ha reso uno studente e una persona migliore. Da ora in poi mi impegnerò nel compiere la mia rivoluzione umana, nel creare unità con i compagni di fede e nello shakubuku, partendo proprio dagli studenti come me. L’obiettivo che mi sono posto è di guarire definitivamente prima della mia laurea e sono convinto di vincere, anche questa volta. Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. SUGGERIMENTI PER LO ZADANKAI Alcuni spunti per stimolare il dialogo e lo scambio di esperienze Ora è il momento di scegliere la pace Fin dalle origini, il Buddismo non è una religione il cui fine sia raggiungere l’Illuminazione da soli. Agire per la felicità delle persone: la vera Illuminazione è racchiusa in questa pratica concreta. “Violenza” o “dialogo”? In numerose parti del mondo continuano a verificarsi terribili conflitti, una catena incessante di odio e violenza. Proprio per questo non dobbiamo smettere di dialogare, mai e poi mai. Scegliere risolutamente il dialogo diverrà una scelta per la pace e condurrà l’umanità a scegliere la vita. Ne sono convinto. Creare un mondo pacifico, senza guerre, in cui le persone non uccidono le altre persone: questo è il desiderio sincero di tutti noi, membri della famiglia Soka. Questa è la missione della SGI. Daisaku Ikeda, NR, 668, 9 “Preghiamo per la pace e la sicurezza” «Niente è più barbaro della guerra, dobbiamo impedire a qualunque costo che accada. Questo è l’accorato messaggio contenuto nella rimostranza del Daishonin [in Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese]. Che dichiara poi: «Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (RSND, 1, 25). Sta dicendo che se ci sta a cuore la nostra sicurezza dovremmo anzitutto pregare per la pace e la sicurezza della società in cui viviamo. Queste non sono solo parole di biasimo nei confronti delle autorità governative dei suoi tempi ma anche linee guida nella pratica per chi di noi oggi vive in una società democratica». Daisaku Ikeda, BS, 218, 33 | NR | 753 | | pagina 18 | Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. REPORT DA TUTTA ITALIA Firenze: attività per i responsabili di gruppo Il 2 e il 3 aprile si è tenuta presso il Centro culturale di Firenze un’attività volta a incontrare personalmente tutti i responsabili di gruppo della regione Firenze I responsabili di territorio e di regione hanno accolto individualmente ogni responsabile di gruppo. Da questi dialoghi sono emerse decine di esperienze incredibili: i nostri meravigliosi responsabili di gruppo hanno continuato a incoraggiare tutti i membri in mezzo a mille difficoltà, a dare coraggio a chi non ne trovava. In ogni dialogo è stata rinnovata la determinazione comune di non lasciare indietro nessuno e di fare un ulteriore balzo in avanti nella propagazione e nello sviluppo di kosen-rufu. È stato inoltre condiviso il progetto e l’obiettivo delle graduali riaperture delle attività in presenza. In due giorni i responsabili di regione e territorio hanno incontrato 208 responsabili di gruppo. I dialoghi sono continuati all’esterno in maniera informale, in un’atmosfera cordiale e gioiosa pervasa dall’emozione di rivedersi in presenza dopo questi due anni. Quest’attività è stata preparata con tanto Daimoku, con la cura degli staff di protezione e un grande contributo dei giovani. Si respirava un’atmosfera in cui tutti si sono sentiti membri della stessa grande famiglia Soka. Piemonte e Valle d’Aosta: un gioioso incontro degli staff Il 30 marzo scorso le regioni Piemonte e Valle D’Aosta hanno organizzato una riunione online per ripartire con le attività in presenza al Centro culturale di Torino. “Una nuova ripartenza per vincere insieme” lo slogan di questa attività che ha riunito 268 persone, con l’obiettivo di riorganizzare gli staff dopo due anni di pandemia. I racconti gioiosi di chi da tempo si occupa del nostro Centro culturale sono stati uno stimolo per decidere di intraprendere e consoli- Sardegna: alcuni rappresentanti delle varie confessioni religiose dare l’impegno nelle attività degli staff. La riunione si è conclusa con l’invito a offrire il proprio tempo entrando a far parte di uno degli staff ed esprimendo profonda gratitudine a tutti coloro che attualmente si stanno impegnando per aprire il Centro culturale. Sardegna: una preghiera per la pace Domenica 27 marzo si è svolto a Olbia l’evento “Una preghiera per la pace” che ha riunito le confessioni religiose con l’intento di esprimere un messaggio di fratellanza e comunione dopo gli eventi delle ultime settimane. Promotori dell’evento sono stati la Chiesa Cattolica, la Comunità Islamica, L’Università Spirituale Mondiale di volontariato Brahma Kumaris, il Laboratorio Interculturale per l’Integrazione (LABINT), la Comunità Cristiana “Per le Strade del Mondo” e la Soka Gakkai. Durante la serata gli esponenti delle varie confessioni hanno coinvolto i partecipanti con momenti di riflessione, di meditazione e di preghiera intervallati dalla lettura di poesie sul tema della pace. I membri della Soka Gakkai, rappresentati da Corrado Lacava e Serena Busalla (responsabili regionali uomini e giovani donne), hanno recitato una parte di Gongyo e qualche minuto di Daimoku. Inoltre, hanno portato in rappresentanza diverse voci di giovani, che si sono alternate leggendo poesie e la “Dichiarazione dei Giovani della Soka Gakkai: oasi di pace in ogni quartiere” (vedi NR, 751, 5). Rivista in PDF riservata a Calogera Ferrarello. Vietata la riproduzione o diffusione sotto qualunque forma o attraverso qualsiasi strumento. NEWS dalla SGI Di seguito la notizia relativa alle donazioni della Soka Gakkai in Giappone come aiuti umanitari per l’emergenza ucraina, già pubblicata sul Seikyo Shimbun del 29 marzo 2022 La Soka Gakkai continua a sostenere gli ucraini costretti a fuggire dalla guerra La Soka Gakkai in Giappone continua la sua assistenza umanitaria agli ucraini costretti a fuggire dalle loro case. Il 24 marzo ha fatto una donazione di cinque milioni di yen (40.987 dollari) al Programma Alimentare Mondiale (WFP), e il 28 marzo ha donato cinque milioni di yen (40.987 dollari) e due milioni di yen (16.395 dollari) rispettiva- DIRETTORE Alberto Aprea DIRETTRICE EDITORIALE Anna Conti DIRETTRICE RESPONSABILE Valeria Santorelli IN REDAZIONE Manola Fiorini, Alessandra Fornasiero, Mirko Lugli PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Emanuele Becagli, Cristina Canestrelli, Stefano Niccoli ESPERIASHOP.IT mente al Comitato giapponese per l’UNICEF e alla ONG Japan Platfom. Il 30 marzo, un milione di yen (8.197 dollari) è stato donato alla ONG giapponese Association for Aid and Relief. Queste organizzazioni sono state scelte perché sono direttamente impegnate a fornire assistenza sul posto. HANNO CONTRIBUITO Cecilia Brunetti, Dino Bucalo, Matteo Favaretto, Luca Fiorato, Livia Mancinelli, Christopher Palumbo, Sara Rivieccio, Tina Silvestre, Claudia Valente, Ivana Ventola, Giuseppe Teofilo FOTOGRAFI Seikyo Press TRADUZIONI Chiara Pantaleo (pag. 2, 3) Roberta Richino (pag. 4) Marialuisa Cellerino (pag. 11) CONTENUTI MULTIMEDIALI Durante la consegna degli attestati di donazione, il vice presidente Hirotsugo Terasaki ha espresso il più profondo rispetto per la dedizione e l’impegno di tutte le persone coinvolte e ha condiviso il suo desiderio che vengano ampliate sempre più la cooperazione dei cittadini e la rete solidale dei giovani per la pace. Barbara Amoroso RINGRAZIAMENTI Staff abbonamenti Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione EDIZIONE DIGITALE DE IL NUOVO RINASCIMENTO Iscritto al numero 3340 dei registri della stampa del tribunale di Firenze il 24.05.1985 REDAZIONE Via di Bellagio 2/e, 50141 Firenze [email protected] PER ABBONARTI CLICCA SU servizi.sgi-italia.org/abbonamenti L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai tratta i Suoi dati personali nel pieno rispetto della Normativa Vigente. Maggiori informazioni sul sito web www.sgi-italia.org ilnuovorinascimento.org Il Nuovo Rinascimento Riviste buddiste Soka LIBRI SUL BUDDISMO E ACCESSORI PER LA PRATICA BUDDISTA