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Atena è la figlia di Zeus, il padre degli dei, e di Metis.
Il racconto della sua nascita è molto particolare: a Zeus fu rivelato da un
oracolo
(una donna che prevedeva il futuro) che il figlio di cui Metis era incinta
sarebbe divenuto più potente di lui; così ingoiò la stessa Metis, ma ciò gli
provocò un forte mal di testa, e allora chiese aiuto a Efesto, il fabbro degli
dei che con un colpo d’ascia fece uscire Atena già armata.
Fu la figlia prediletta di Zeus e fra le dodici divinità olimpiche maggiori.
La nascita dal cervello del padre Zeus, ne fa una divinità molto maschile,
infatti dea della Vittoria e della Giustizia e venne scelta dagli ateniesi
come protettrice della loro città.
Nonostante fosse una divinità guerriera e si dipingesse armata di spada,
scudo con disegnata una testa di medusa e con un elmo in capo, Atena
combatteva solo per il trionfo della giustizia, così si considerò in più una
dea della saggezza.
È anche la dea della ragione, della arti, della letteratura e della filosofia,
del commercio e dell'industria. Insegnò agli uomini la navigazione, ad
arare i campi, ad aggiogare i buoi, a cavalcare e alle donne a tessere, a
tingere e a ricamare.
Il suo albero sacro era l'ulivo, donato da lei agli ateniesi, per diventare la
loro divinità protettrice.
La civetta è considerata l'animale sacro di Atena, la fonte della sua
saggezza e del suo giudizio, è associato a lei è il simbolo della capacità di
Atena di "vedere" quando gli altri non possono.
La città di Atene fece costruire alla sua dea protettrice un magnifico
tempio: il Partenone e incaricò il miglior scultore di quei tempi, il grande
Fidia, di farle una gigantesca statua in avorio e oro, a dimostrazione di
quanto i suoi abitanti le erano devoti.