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aria, acqua, suolo

ACQUA, ARIA, SUOLO
prof.ssa Stefania Sciuto
ACQUA, ARIA, TERRA
COSTITUISCONO LE PARTI FISICHE DELLA TERRA E
FORMANO RISPETTIVAMENTE:
IDROSFERA ATMOSFERA LITOSFERA
CHE INSIEME FORMANO LA
ACQUA, ARIA, SUOLO
prof.ssa Stefania Sciuto
L’INSIEME DI TUTTA L’ACQUA CHE SI TROVA SULLA TERRA, IN QUALUNQUE STATO FISICO, PRENDE
IL NOME DI IDROSFERA
-
ALLO STATO LIQUIDO: NEGLI OCEANI, NEI MARI, NEL LAGHI, NEI FIUMI, E NELLE ACQUA
SOTTERRANEE;
-
ALLO STATO SOLIDO: NEI GHIACCIAI, NEGLI ICEBERG E NELLE CALOTTE POLARI;
-
ALLO STATO AERIFORME NEL VAPORE ACQUEO DELL’ATMOSFERA
L’ACQUA rappresenta circa il 71% della superficie del nostro pianeta:
Le acque dolci rappresentano circa il 3% dell’acqua presente sulla Terra, suddiviso tra
fiumi, laghi, ghiacciai, acque sotterranee e vapore acqueo.
Le acque salate rappresentano il 97% (mari e oceani).
√MARI E OCEANI
La percentuale media dei sali che compongono l’acqua di mari e oceani è del 35‰
√FIUMI
I fiumi scorrono scavando un solco più o meno profondo detto alveo o letto, delimitato
dalle rive o sponde. I fiumi sfociano al mare o in un lago o in un altro fiume.
La foce è il luogo dove il fiume incontra
il mare o il lago: può essere
-
a delta se ha la forma ramificata
-
a estuario se ha la forma di un imbuto
ACQUA, ARIA, SUOLO
prof.ssa Stefania Sciuto
√ LAGHI
Un lago è una grande massa d’acqua raccolta in una conca
del terreno (valli scavate dai ghiacciai, crateri vulcanici, frana
naturale o artificiale come una diga)
I laghi sono alimentati da fiumi (gli immissari), da sorgenti, dai
ghiacciai ma anche dalle piogge.
L’acqua defluisce naturalmente dai laghi tramite
i fiumi (detti emissari) e per evaporazione.
√ GHIACCIAI
I ghiacciai sono immense masse di acqua allo stato solido che rimangono tali per tempi
molto lunghi.
Si formano dove la neve che si accumula supera quella che si scioglie.
Si trovano al di sopra del LIMITE DELLE NEVI PERENNI
STRUTTURA DI UN GHIACCIAO
BACINO DI RACCOLTA: si deposita la neve che non
sciogliendosi si trasforma in ghiaccio;
LINGUE: zone in cui il ghiaccio si muove lentamente
verso il basso;
MORENE: zone in cui si accumulano detriti
FRONTE: parte finale della lingua dove il ghiacciaio dà
origine alle acque di scioglimento;
CREPACCIO: fenditura profonda e di grandi
dimensioni.
√ACQUE SOTTERRANEE
Una parte dell’acqua che scorre sulla superficie del terreno, in seguito alle varie
precipitazioni (pioggia, neve o grandine), penetra nel sottosuolo, infiltrandosi lentamente
anche molto in profondità e formando, depositi di acque sotterranee in movimento o
ferme: le falde acquifere.
Le acque sotterranee possono affiorare in superficie dando origine alle sorgenti.
LE ACQUE CHE SGORGANO RICCHE
DI SALI MINERALI SONO DETTE:
ACQUE MINERALI
LE ACQUE CHE SGORGANO DA SORGENTI
VICINE A VULCANI SPESSO HANNO UNA
TEMPERATURA ELEVATA E SONO DETTE:
ACQUE TERMALI
ACQUA, ARIA, SUOLO
prof.ssa Stefania Sciuto
IL CICLO DELL’ACQUA
L'interruttore
che
innesca
tutto
è
il Sole, il quale riscalda l'acqua del
mare
facendone evaporare una
parte nell'aria.
Naturalmente l'evaporazione avviene
anche per tutte le acque dolci (laghi
e fiumi) e per l'acqua traspirata da
piante ed esseri viventi.
Le correnti d'aria sollevano il vapore in
alto, nell'atmosfera, dove la temperatura è più bassa ed il vapore si condensa in
piccolissime goccioline che poi formano le nuvole.
Le nuvole poi vengono spinte dal vento, scontrandosi le une con le altre e
accrescendo la loro massa.
Quando le nuvole diventano dense e pesanti rilasciano il loro
contenuto sotto forma di precipitazioni atmosferiche (pioggia, neve,
grandine).
L’acqua ricade sulla Terra e in parte ritorna nei mari, fiumi, laghi e in
parte è assorbita dal terreno e va ad alimentare le acque sotterranee.
L’ACQUA È UN BENE PREZIOSO
ATTENZIONE AGLI
SPRECHI!!!!!!
ACQUA, ARIA, SUOLO
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L’atmosfera è composta per il 78% da azoto, per il 21% da ossigeno e in misura
minore da anidride carbonica elio, neon, argon, ozono e idrogeno.
Negli strati più bassi dell’atmosfera è presente anche vapore acqueo e pulviscolo
atmosferico.
Negli strati più alti dell’atmosfera crescono le percentuali dei gas più leggeri
(idrogeno, elio)
L’OSSIGENO è indispensabile alla respirazione di tutti gli esseri viventi.
È prodotto dalle piante attraverso la fotosintesi clorofilliana
FUNZIONI DELL’ATMOSFERA
Protegge la terra dalle radiazioni cosmiche e ultraviolette
Impedisce che il calore del Sole immagazzinato dalla terra durante il giorno,
venga completamente disperso durante la notte e lo distribuisce uniformemente
Permette la vita grazie alla presenza di Ossigeno e Anidride Carbonica
Permette i fenomeni atmosferici che regolano la biosfera
Permette le comunicazioni fra Paesi distanti riflettendo le onde radio
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STRATI DELL’ATMOSFERA
ESOSFERA. È lo strato più esterno e rarefatto
dell’atmosfera, è lo strato di passaggio allo spazio
cosmico.
La pressione atmosferica è nulla e la temperatura
elevatissima
TERMOSFERA. Si estende fino a circa 500 km. La
temperatura torna a risalire fino a 0°. I gas rarefatti
si trovano sotto forma di ioni, generando la
ionosfera che permette le comunicazioni radio
perché riflette le onde elettromagnetiche.
I gas ionizzati danno anche origine al fenomeno
delle aurore boreali
MESOSFERA. Si estende fino a circa 90 km di
altezza. La temperatura diminuisce fino a -100 °C.
È qui dove si disintegra la maggior parte dei
meteoriti.
STRATOSFERA. Si estende fino a 50 km di altezza. I
gas sono molto rarefatti e il vapore acqueo è
quasi totalmente assente. La temperatura
aumenta fino a valori tra 15 e 20 °C. Il
riscaldamento è dovuto alla presenza dello strato
di ozono
TROPOSFERA. È lo strato a diretto contatto con la
superficie terrestre e si estende fino a un’altezza
di 15 km sul livello del mare.
È lo strato più denso, dove si concentra circa il
75% della sua massa le dell’aria. In essa i gas sono
in continuo movimento e determinano tutti i
fenomeni atmosferici
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IL BUCO DELL’OZONO
Nell'Ozonosfera avvengono reazioni chimiche, provocate dai raggi ultravioletti, che
portano alla formazione di molecole con 3 atomi di ossigeno: l’OZONO.
L’OZONO è un gas molto prezioso che
svolge
una
funzione
impedendo
ai
emessi
Sole
la Terra.
dal
Questi
di
raggi
filtro
ultravioletti
di
raggiungere
raggi,
infatti,
se
giungessero in grandi quantità sul
nostro
pianeta,
risulterebbero
pericolosi per gli esseri viventi.
Infatti, i raggi ultravioletti possono essere
causa di problemi alla vista, alla pelle e di malformazioni sui nascituri.
L'Ozonosfera è in grado di assorbire il 90% dei raggi ultravioletti
L’OZONO ha un nemico: i clorofluorocarburi,
gas composti da cloro, fluoro e carbonio,
impiegati
nelle bombolette
spray e
nei
circuiti di raffreddamento dei frigoriferi.
Questi gas sono particolarmente pericolosi
perché
i raggi
ultravioletti spezzano le
loro molecole liberando il cloro, il quale, a
sua volta, spezza le molecole di ozono.
A
causa
della
presenza
dei
clorofluorocarburi, si è creato un vero e
proprio buco nell’ozonosfera, detto buco
dell'ozono, attraverso il quale i raggi ultravioletti raggiungono la superficie terrestre.
Nel 1987 molti paesi hanno sottoscritto il Protocollo di Montreal impegnandosi
ad eliminare i clorofluorocarburi e ad impiegare sostanze che non provochino
danni all'ozono.
Secondo alcuni studiosi ciò potrebbe portare alla chiusura del buco dell'ozono,
anche se il processo di autoriparazione è molto lento e viene ulteriormente
rallentato dalle eruzioni vulcaniche e dal riscaldamento totale del pianeta.
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EFFETTO SERRA
5) QUANDO AUMENTA LA CONCENTRAZIONE DIE GAS SI HA UN ECCESSIVO
INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA SULLA SUPERFICIE TERRESTRE.
SE
QUESTO
FENOMENO
DOVESSE
PERDURARE
POTREBBE
DETERMINARE
CAMBIAMENTI CLIMATICI NOTEVOLI CON:
 AUMENTO DEI FENOMENI DI DESERTIFICAZIONE;
 FUSIONE DEI GHIACCIAI E INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEI MARI.
L'AUMENTO DELLA CONCENTRAZIONE DI ANIDRIDE CARBONICA PRESENTE NELL'ARIA
È
DOVUTA
SOPRATTUTTO
ALL'IMPIEGO
DI PETROLIO E
DI CARBONE COME
COMBUSTIBILI: ESSI BRUCIANDO PRODUCONO ANIDRIDE CARBONICA.
PER QUESTA RAGIONE MOLTI DEI PAESI INDUSTRIALIZZATI HANNO FIRMATO UN
PROTOCOLLO, IL PROTOCOLLO DI KYOTO, ENTRATO IN VIGORE NEL 2005, CON LO
SCOPO DI RIDURRE L'EMISSIONE DI GAS INQUINANTI DA PARTE DEI PAESI FIRMATARI.
TALE ACCORDO, PERÒ, NON RAPPRESENTA UNA SOLUZIONE DEFINITIVA AL
PROBLEMA.
INFATTI
ALCUNI
PAESI,
ANCHE
TRA
QUELLI
MAGGIORMENTE
INDUSTRIALIZZATI, NON HANNO SOTTOSCRITTO TALE ACCORDO, COME AD ESEMPIO
GLI STATI UNITI. INOLTRE L'ACCORDO NON VIENE SEMPRE APPLICATO NEPPURE DAI
FIRMATARI ANCHE PERCHÉ LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA COMPORTA
IL SOSTENIMENTO DI NOTEVOLI COSTI.
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INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Tra le principali cause dell’inquinamento dell’aria vi sono gli scarichi industriali,
quelli degli impianti di riscaldamento delle abitazioni e gli scarichi dei veicoli che
comportano l'immissione nell'atmosfera di gas tossici per l'uomo.
A questi gas tossici vanno aggiunte alcune particelle, molto piccole, di pulviscolo
atmosferico che possono avere sia origine organica (batteri, spore, pollini) che
origine inorganica.
Nelle zone dove l'inquinamento è maggiore, il pulviscolo atmosferico unito
al vapore acqueo, può provocare nebbie molto fitte e cappe di smog con
problemi per la visibilità e per le vie respiratorie poiché l'aria diventa malsana.
Queste particelle possono restare per molto tempo nell'aria e, a volte, essere
trasportate dai venti anche a notevoli distanze.
Il diossido di zolfo (SO2) e gli ossidi di azoto (NO e NO2) sono i principali responsabili
del fenomeno delle piogge acide: queste sostanze, combinandosi con il vapore
acqueo presente nell'atmosfera per effetto dell'evaporazione, danno luogo alla
formazione dell'acido solforico e acido nitrico.
Le
piogge,
queste
cariche
sostanze
di
acide,
sono corrosive
per monumenti ed edifici e
sono
pericolose
piante
per
le
provocando
l'ingiallimento e la caduta
delle foglie.
Inoltre, vanno ad inquinare
il terreno e le acque.
ACQUA, ARIA, SUOLO
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INQUINAMENTO ATMOSFERICO: inversione termica
Come
sappiamo,
l'aria
calda è
più leggera di
quella fredda e, per questa ragione tende a salire,
quindi l'aria, a contatto con il suolo, si riscalda e sale
verso l'alto, mentre l'aria fredda sovrastante scende
verso il basso.
Una volta salita in quota, l'aria calda si raffredda.
Mentre l'aria scesa, a contatto con la superficie
terrestre, si riscalda.
Questo porta ad un continuo movimento verticale tra l'aria al suolo e quella in
quota. Questo movimento facilita la dispersione delle sostanze inquinanti presenti
nell'aria. Può accadere che l'aria ad alta quota sia più calda rispetto a quella
presente in prossimità del suolo.
Questa situazione si verifica soprattutto in inverno e durante la notte, quando il
suolo, rilasciando calore, si raffredda, raffreddando anche gli strati di aria che sono
a contatto con esso, mentre l'aria a quote maggiori rimane calda.
Questo fenomeno è detto inversione termica.
INVERSIONE TERMICA
Poiché l'aria calda più leggera, rimane in alto e l'aria fredda, più pesante, rimane in
basso non si verificano quei movimenti d'aria importanti per la dispersione delle
sostanze inquinanti.
L'inversione termica può provocare gravi conseguenze soprattutto nelle zone dove
c'è un maggiore inquinamento. Infatti, poiché le sostanze inquinanti rimangono al
suolo, la loro concentrazione aumenta, facendo sì che aumentino tutti i rischi
connessi all'inquinamento atmosferico.
ACQUA, ARIA, SUOLO
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Il suolo è la parte più esterna della Litosfera, il sottile strato di materia che ricopre la
superficie della Terra, in cui affondano le radici delle piante e vivono alcuni esseri
viventi.
Il suolo è frutto di un lento lavoro di sgretolamento delle rocce ad opera
principalmente dei fenomeni atmosferici.
L’accumulo di frammenti di
roccia
sempre
più
fini,
trasportati dal vento e dalle
acque, ha finito per ricoprire le
terre emerse con uno strato di
materiale friabile.
Alla formazione del suolo hanno contribuito e
contribuiscono anche le attività degli esseri
viventi.
Infatti, quando la Terra si popolò delle prime
forme di vita, i resti degli organismi viventi
cominciarono
a
mescolarsi
al
terreno,
aggiungendo alla parte minerale anche una
parte organica.
✓ Le ife dei funghi e le radici delle piante contribuiscono a consolidare il suolo
✓ I batteri e i funghi microscopici demoliscono le sostanze organiche e le
trasformano in sostanze inorganiche utilizzabili dalle piante
✓ Le larve degli insetti lo arricchiscono di materiali organici
✓ I vermi, in particolare i lombrichi si nutrono dei detriti che restituiscono al suolo
come sali minerali, scavano gallerie rimescolando il suolo e favorendo la
circolazione dell’aria e dell’acqua
ACQUA, ARIA, SUOLO
prof.ssa Stefania Sciuto
COMPOSIZIONE DEL SUOLO
Il suolo è composto:
per il 25% di aria;
per il 25% di acqua;
per il 45% di sostanze inorganiche
(ghiaia, argilla, sabbia, calcare)
per il 5% di sostanze organiche che
formano l'humus.
ACQUA, ARIA, SUOLO
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CARATTERISTICHE DEL SUOLO
Le caratteristiche principali del suolo sono:
✓ Permeabilità: capacità di lasciarsi attraversare dall’acqua
✓ Tessitura: indica la percentuale con cui sono presenti i materiali inorganici
✓ Porosità: è l’esistenza di spazi tra le particelle
✓ Permeabilità
È la capacità di farsi attraversare dall’acqua
L'argilla lascia passare poca acqua e molto lentamente. Essa ha uno scarso
grado di permeabilità.
L'humus lascia passare poca acqua, ma più velocemente rispetto all'argilla. Esso
ha un discreto grado di permeabilità.
Il calcare lascia
passare
una maggiore
quantità
di
acqua,
ma non molto velocemente. Esso ha un discreto grado di permeabilità.
La sabbia lascia
passare
una notevole
quantità
di
molto velocemente. Essa ha un alto grado di permeabilità.
acqua e
anche
ACQUA, ARIA, SUOLO
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✓ Tessitura
Indica le percentuali con cui sono presenti materiali inorganici
Un suolo è particolarmente adatto alle coltivazioni quando contiene:
dal 10 al 25% di argilla;
dal 5 al 12% di calcare;
dal 5 al 10% di humus;
dal 60 al 70% di sabbia.
✓ Porosità
È l’esistenza di spazi tra le particelle
L'esistenza dei pori nel suolo permette all'aria e all'acqua di circolare.
Più i pori presenti nel terreno sono numerosi e grandi, maggiore è la quantità di
aria e di acqua che può circolare nel suolo.
ACQUA, ARIA, SUOLO
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TIPI DI SUOLO
Non tutti i terreni sono uguali. In base alle sostanze organiche e inorganiche presenti
nel suolo e alle quantità con cui esse sono presenti, distinguiamo 4 tipi di suolo:
SUOLO CALCAREO
È un terreno abbastanza permeabile e
fertile dato che è ricco di calcio, una
sostanza necessaria alle piante.
È particolarmente indicato per la
coltivazione delle leguminose, della vite e
dell'ulivo.
Alcuni terreni sabbiosi delle spiagge marine
sono ricchi di calcare formatosi dalla
decomposizione dei resti delle conchiglie.
SUOLO SABBIOSO
Si trova spesso lungo il mare e lungo le rive
dei fiumi.
È molto
permeabile,
si
asciuga
velocemente ed è povero di sostanze
nutritive. Per queste ragioni esso è poco
fertile, quindi possono crescere nei solo le
piante che hanno radici molto lunghe per
poter cercare l'acqua in profondità.
SUOLO ARGILLOSO
È poco permeabile, quindi in
caso di siccità, il terreno non si asciuga molto
in fretta.
Inoltre, poiché il suolo trattiene l'acqua,
trattiene anche i sali minerali in essa disciolti.
Il terreno argilloso è un terreno fertile, nel
quale crescono bene le piante con radici
brevi e sottili come il grano.
SUOLO UMIFERO
In genere è molto umido dato che l'humus
assorbe e trattiene l'acqua. Di
conseguenza è un terreno molto fertile e
adatto ad ogni tipo di coltivazione.
Va ricordato che tutti i terreni presentano
sempre uno strato superficiale, più o meno
esteso, di humus.
ACQUA, ARIA, SUOLO
prof.ssa Stefania Sciuto
PROFILO DI UN SUOLO
Se scaviamo nel terreno una buca molto profonda incontreremo degli strati di
colore diverso che sono detti orizzonti pedologici e che vanno a formare il profilo
del suolo naturale.
Un suolo ben sviluppato è formato da 5 orizzonti: orizzonte 0 o lettiera, orizzonte A o
orizzonte umifero, orizzonte B o orizzonte dei minerali, orizzonte C o zona di
transizione, orizzonte D o roccia madre
LETTIERA: formata da foglie,
rametti di alberi, frutta e altri
materiali provenienti da
organismi viventi e non ancora
decomposti
ORIZZONTE UMIFERO: è lo strato
di humus. Qui il materiale
organico decomposto si
mescola con i frammenti del
terreno. Questo è possibile grazie
al lavoro di alcuni piccoli animali
come il lombrico che ingurgita
terreno e sostanze organiche e,
una volta che le ha digerite, le
espelle arricchite di sostanze
nutritive.
ORIZZONTE DEI MINERALI costituito
in modo particolare
da minerali utili per la vita dei
vegetali. Qui l'humus è scarso e il
terreno poco ossigenato. Le
radici degli alberi di maggiori
dimensioni arrivano fino a tale
strato.
ZONA DI TRANSIZIONE tra il suolo e
il sottosuolo. Qui troviamo
frammenti di roccia
ROCCIA MADRE: costituito da uno
strato formato da roccia dura e
compatta.
ACQUA, ARIA, SUOLO
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SALVIAMO IL SUOLO
Il disboscamento può provocare gravi danni perché
gli alberi sono molto importanti per la difesa del suolo: la loro cima riduce
la violenza con la quale la pioggia cade sul terreno e, di conseguenza, evita
che l'acqua trascini via la parte più superficiale del suolo, quella più ricca
di humus.
Le radici, invece, trattengono il terreno. Gli alberi, soprattutto nelle zone collinari
e montane, riducono le possibilità di frane, smottamenti e alluvioni.
Il disboscamento, quindi, accentua tali fenomeni.
Quando
l'abbattimento
di
alberi
riguarda
intere
foreste
si
parla
di deforestazione.
Essa viene praticata per procurare nuovi terreni da destinare alle coltivazioni, ai
pascoli e alla costruzione di strade.
Le foreste, però, rappresentano un'importante fonte di ossigeno per il nostro
pianeta non a caso sono chiamate "polmoni verdi".
Con la loro scomparsa vanno scomparendo anche un elevato numeri di
animali e vegetali che vi vivono.
Il fenomeno della desertificazione colpisce oggi circa 1/4 delle terre emersi.
Tra le principali cause di questo fenomeno vi sono:
- la trasformazione del terreno naturale in terreno agricolo;
- la pratica diffusa della monocoltura, cioè la coltivazione
di una sola specie di pianta su un terreno.
Tali terreni sono particolarmente esposti agli agenti
atmosferici, perdono progressivamente la loro fertilità e tutto ciò favorisce
l'avanzamento del deserto
ACQUA, ARIA, SUOLO
L'INQUINAMENTO DEL SUOLO
prof.ssa Stefania Sciuto
ACQUA, ARIA, SUOLO
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Ognuno di noi produce ogni giorno circa un chilo e mezzo di rifiuti. Provate a fare una
rapida moltiplicazione per i 365 giorni dell’anno e per i membri della vostra famiglia, e vi
renderete conto di quanto esce dalle vostre case sotto forma di spazzatura.
Montagne di scarti che rischiano di soffocare il nostro ambiente, se non si riesce a
smaltirle adeguatamente.
A parte le politiche pubbliche, però, che cosa può fare ciascuno di noi per limitare i
danni prodotti dal nostro vivere quotidiano?
Ci sono tre parole magiche da opporre alla R di “rifiuti”, e sono appunto Ridurre,
Riutilizzare, Riciclare.
Ridurre!
Ad esempio possiamo preferire prodotti
Riciclare!
non imballati, comprando per esempio
Si fa presto a dire riciclo ma, perché
frutta e verdura sfusa piuttosto che
funzioni adeguatamente,
impacchettata, o riutilizzando i contenitori
dobbiamo informarci. Non tutti i materiali
per i detergenti. Per la nostra spesa,
sono uguali, e spesso le regole per lo
possiamo utilizzare un sacchetto di stoffa
smaltimento cambiano di città in città...
invece che comprarne ogni volta uno di
plastica, anche se di materiale
biodegradabile.
Riutilizzare
Spesso buttiamo via oggetti che sono ancora in buono stato o
utilizzabili in altra veste. Sarebbe bene sfruttarli fino a quando non
diventano davvero inutilizzabili, senza lasciarci troppo tentare dalle
mode del momento. E, quando un oggetto non può più essere
utilizzato possiamo mettere in gioco la fantasia e dargli nuova vita: un
barattolo di latta, per esempio, può diventare una lampada, un vaso
per il basilico, un portamatite ecc.
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LA RACCOLTA DIFFERENZIATA