lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana LETTURA ED INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE LE SEZIONI GEOLOGICHE Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana In una carta geologica è riportato quanto accade in superficie, ma nulla viene detto del sottosuolo. Interpretare una carta geologica significa capire cosa c’è in profondità, al di sotto del piano campagna. Per fare ciò bisogna leggere ed interpretare la carta geologica e fare delle sezioni geologiche. DALLA RAPPRESENTAZIONE BIDIMENSIONALE DELLA CARTA GEOLOGICA DI PASSA AD UNA VISIONE TRIDIMENSIONALE (CARTA GEOLOGICA + SEZIONI GEOLOGICHE) Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Ricostruzione mediante La correlazione correlazione rappresenta il modo più semplice di utilizzare i dati di sottosuolo per costruire una sezione geologica. Avendo i dati dei sondaggi P1, P 2 e P3, e avendo rilevato in affioramento la presenza dei suoli (in verde) e delle arenarie (in arancio), è possibile ricostruire la sezione riportata nella pagina successiva collegando (correlando) le formazioni di identica litologia. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Si osserva che con rocce sedimentarie la ricostruzione della geologia viene effettuata nella prima fase tracciando il limite fra i suoli e la roccia in posto, che è un limite di erosione, dovuto al fatto che la superficie della roccia, dopo la sua formazione, è stata sottoposta agli agenti atmosferici e alle acque che ne hanno asportato una parte, creandovi avvallamenti, solchi e dossi molto irregolari. In seguito, per alterazione o per deposizione, una coltre di suolo ha ricoperto la roccia; l’irregolarità del limite di erosione rende impossibile prevederne l’andamento dalla superficie. Nella seconda fase vengono collegati fra loro i livelli di litologia analoga; gli strati vengono disegnati mantenendoli rigorosamente paralleli. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Sezioni geologiche mediante correlazione – Esempio 1 Legenda: = detrito = argilliti = calcari = marne = arenarie Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Sezioni geologiche mediante correlazione – Esempio 2 Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Sezioni geologiche mediante correlazione – Esempio 3 Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Lettura delle carte geologiche La carta geologica rappresenta le caratteristiche geologiche del territorio esaminato, riportata indicando quali siano le rocce che costituiscono l’area esaminata e l’andamento delle principali discontinuità tettoniche. Scopo della rappresentazione è quello di permettere al lettore di ricostruire con ragionevole approssimazione l’andamento dei corpi geologici in profondità, e di consentirne la raffigurazione mediante spaccati verticale del terreno, detti sezioni geologiche. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Interpretazione delle carte geologiche Per ottenere una ricostruzione tridimensionale è necessario procedere attraverso le seguenti fasi: 1. Esecuzione del profilo topografico 2. Lettura della legenda e dello schema dei rapporti stratigrafici 3. Interpretazione della giacitura (inclinazione e immersione) delle singole formazioni 4. Interpretazione delle strutture tettoniche e dei rapporti reciproci delle formazioni Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement Costruzione del profilo topografico Si traccia il profilo topografico sul quale vengono annotati i punti in cui esso attraversa i limiti delle varie formazioni indicate con le relative sigle o nome. A 100 B x 200 A 400 300 45° 300 B N.B.: la scala deve essere la stessa su entrambi gli assi (distanze ed altezze). Scaricato da pino alpino ([email protected]) y lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement Lettura della legenda e dello schema dei rapporti stratigrafici Su di una carta geologica i corpi rocciosi sono riportati per formazioni, ognuna delle quali è contraddistinta da un colore e da una sigla; invece, i depositi superficiali vengono in genere raggruppati in base al loro ambiente di sedimentazione. La descrizione della litologia e l’età delle formazioni e dei depositi superficiali è riportata nella legenda posta ai lati della carta. Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement La sigla delle formazioni sedimentarie è costituita da una o più lettere accompagnata in genere da due numeri. Esempio: T45 (formazione di San Giovanni Bianco) T = periodo geologico (es. Triassico) 4 = indica l’età (es. Carnico) 5 = indica il numero di formazioni appartenenti alla stessa età, ordinate dalla più antica alla più recente I colori nelle formazioni sedimentarie indicano invece i vari periodi: – Triassico – Giurassico – Cretacico rappresentato dalle varie tonalità del rosa rappresentato dalle varie tonalità del blu rappresentato dalle varie tonalità del verde Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement La sigla delle formazioni magmatiche è costituita da una lettera greca I colori delle formazioni magmatiche rappresentano il chimismo (es. rocce intrusive acide = rosso; rocce intrusive basiche = verde) La sigla delle formazioni metamorfiche è costituita dall’iniziale del litotipo predominante (es. g = gneiss; m = micascisti; f = filladi) I colori delle formazioni metamorfiche rappresentano la litologia (es. filladi = giallo) Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana LEGENDA Le unità sono raggruppate in ordine di deposizione: le più antiche sono in basso e le più recenti giacciono sopra le più antiche. Una successione che rispetta tale principio si dice in “serie normale”. In caso contrario (ad esempio in presenza di pieghe rovesce o discontinuità tettoniche) si parla di “serie inversa”. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Schema dei rapporti stratigrafici Indica i rapporti esistenti tra le varie formazioni indipendentemente dalle deformazioni tettoniche. Per quanto riguarda le formazioni sedimentarie, in esso sono evidenziati i rapporti di deposizione, le eteropie, le trasgressioni, ecc.; mentre per le intrusive sono evidenziati i rapporti esistenti tra plutone e rocce incassanti e l’eventuale presenza di un’aureola metamorfica di contatto. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana In legenda le unità sono raggruppate in ordine di deposizione: le più antiche sono in basso e le più recenti in alto, rispettando il principio di sovrapposizione ⇒ schema dei rapporti stratigrafici (sono escluse le rocce intrusive). Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana I simboli possono essere: – tettonici: faglie, sovrascorrimenti, anticlinali, sinclinali – geomorfologici: orli di terrazzo, doline, dune, cordoni morenici, frane, conoidi di deiezione, ecc. – idrogeologici: sorgenti, pozzi, ecc. – giacitura degli strati: suborizzontali, verticali, subverticali, poco inclinati, molto inclinati, rovesciati, contorti. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Interpretazione della giacitura di re zi on e Le superfici di strato, le fratture, i sovrascorrimenti sono piani caratterizzati da una determinata orientazione nello spazio detta giacitura: – Immersione: orientazione, rispetto ai punti cardinali, della linea di massima pendenza. In pratica l'immersione è l'angolo che tale linea, proiettata sull'orizzontale, forma con il Nord magnetico. – Inclinazione: angolo che il piano forma con l'orizzontale.. – Direzione: orientazione, rispetto ai punti cardinali, della linea d'intersezione del strato con uno piano orizzontale; la direzione di uno strato è sempre perpendicolare alla sua immersione. immersione inclinazione Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement La giacitura viene segnalata sulla carta: strati orizzontali (>10°) strati poco inclinati (10°- 45°) strati molto inclinati (45°- 70°) strati subverticali (70°- 90°) strati rovesci Si indicano le giaciture delle varie formazioni lungo il profilo servendosi della regola dei limiti e/o dei simboli riportati sulla carta. Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana N.B.: è necessario considerare l’inclinazione apparente: tgia = tgir * cosα α dove: ia = inclinazione apparente ir = inclinazione reale α = angolo compreso fra la traccia della sezione e l'immersione degli strati. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Wondershare PDFelement Rimuovi filigrana Giacitura 90°/45° N 45° Scaricato da pino alpino ([email protected]) 0 0 30 0 20 A 40 10 0 B lOMoARcPSD|11957249 Wondershare PDFelement Rimuovi filigrana Giacitura 270°/20° N 20° Scaricato da pino alpino ([email protected]) 0 0 30 0 20 A 40 10 0 B lOMoARcPSD|11957249 Wondershare PDFelement Rimuovi filigrana Giacitura 180°/50° N 0 Scaricato da pino alpino ([email protected]) 0 A 30 0 20 50° 40 10 0 B lOMoARcPSD|11957249 Wondershare PDFelement Rimuovi filigrana Giacitura 45°/60° 60° 0 30 0 Scaricato da pino alpino ([email protected]) 0 45° 40 20 A N 10 0 B lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana La regola dei limiti Sulle carte geologiche la giacitura non è riportata con continuità ⇒ la si può ricostruire in base alla REGOLA DEI LIMITI. Una linea sulla carta geologica raffigura l'intersezione di un piano (faglie, sovrascorrimenti, limiti tra le formazioni, ecc.) con la superficie topografica. In presenza di un LIMITE STRATIGRAFICO (cioè che separa due formazioni in successione stratigrafica), dall’andamento del limite è possibile risalire alla giacitura della formazione. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana • 1° caso: piano orizzontale ⇔ il limite è perfettamente parallelo alle curve di livello (isoipse) • 2° caso: piano verticale ⇔ limite è costituito da una linea retta che taglia le curve di livello con angoli molto variabili Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana STRATI ORIZZONTALI Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana STRATI VERTICALI Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana • 3° caso: piano a franapoggio (cioè con la stessa immersione del pendio) con inclinazione maggiore del pendio ⇔ il limite forma una linea curva che ha un andamento opposto alle linee di livello. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana STRATI A FRANAPOGGIO CON INCLINAZIONE > DEL PENDIO Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana • 4° caso: piano a franapoggio con inclinazione minore del pendio ⇔ il limite forma una linea curva con andamento analogo a quello delle curve di livello ma con raggio di curvatura minore (accentua le curve di livello). Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana STRATI A FRANAPOGGIO CON INCLINAZIONE < DEL PENDIO Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana • 5° caso: piano a reggipoggio (cioè con immersione opposta a quella del pendio) ⇔ il limite forma una linea curva che ha andamento analogo a quello delle curve di livello ma con raggio di curvatura maggiore (attenua le curve di livello). Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana STRATI A REGGEPOGGIO Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana La regola dei limiti non vale per • contatti di erosione (non c'è continuità di sedimentazione) Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana La regola dei limiti non vale per • contatti per trasgressione o eteropia (non c'è continuità di sedimentazione), • contatti tra rocce sedimentarie e rocce intrusive (per i filoni strato è valida la regola dei limiti, perché anche se si sono intrusi posteriormente seguono una superficie di strato). Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement N.B.: per i limiti tettonici (faglie, sovrascorrimenti, ecc.) la regola dei limiti continua a valere per il limite in sé, ma non per la ricostruzione dell’andamento degli strati in profondità. Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Interpretazione strutture tettoniche e rapporti stratigrafici • • • • • • • • FAGLIE SOVRASCORRIMENTI PIEGHE ETEROPIE LACUNE TRASGRESSIONI DEPOSITI SUPERFICIALI ROCCE MAGMATICHE Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Dopo avere individuato le eventuali discontinuità stratigrafiche e tettoniche, con le relative inclinazione e immersione dedotte dalla regola dei limiti, si dà un sguardo d'insieme all'area circostante la sezione, in modo da osservare l'andamento generale delle strutture e identificare tutto ciò che può essere utile per la comprensione della sezione. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Si collegano tra loro, in modo logico, gli affioramenti delle diverse formazioni tenendo conto: – della giacitura – delle discontinuità – del principio di sovrapposizione – dello spessore reale (in genere, sensibilmente costante) delle formazioni. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Pieghe Sono ricostruibili sulla base di: a) simboli di giacitura degli strati, b) ripetizione delle formazioni lungo la sezione, c) un'anticlinale si riconosce da una sinclinale, perché al nucleo della piega affiora la formazione più antica e viceversa. N.B.: gli spessori delle formazioni sono mantenuti rigorosamente costanti, mentre cambia la forma della piega in profondità . Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Esempi di pieghe Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Wondershare PDFelement Rimuovi filigrana N Calcare 0 0 30 0 20 A 40 40° Scaricato da pino alpino ([email protected]) 10 0 B lOMoARcPSD|11957249 Wondershare PDFelement Rimuovi filigrana A B D C C B A B 0 30 0 x 10 0 D 0 D 20 40 C y Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Faglie • faglie verticali: riconoscibili perché la loro traccia è una retta, mettono a contatto formazioni uguali o differenti; Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Faglie • faglie normali: dalla regola dei limiti si deduce l’inclinazione del piano di faglia, mentre dall'esame della colonnina stratigrafica si deduce che è ribassato il tetto rispetto al muro; Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Faglie • faglie inverse: dalla regola dei limiti si deduce che essa è disposta a reggipoggio mentre dall'esame della colonnina stratigrafica si deduce che è ribassato il muro rispetto al tetto. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana C 20° A 30 40 0 0 B 30° 3 00 Scaricato da pino alpino ([email protected]) 20 0 10 0 Wondershare PDFelement A = argilliti B = dolomie C = calcari = faglia lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana 100 C 30 B 20 0 0 B Scaricato da pino alpino ([email protected]) A = argilliti B = dolomie C = calcari = faglia 40 0 A Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Wondershare PDFelement Rimuovi filigrana Sovrascorrimenti Seguono la regola dei limiti e si riconoscono in quanto rappresentati da una linea rossa con trattini che indicano al parte sovrascorsa. B B B A B A A A B B SCAGLIA TETTONICA B A B A Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 A = argilliti B = dolomie C = calcari Rimuovi filigrana A 10° B Scaricato da pino alpino ([email protected]) 0 30° 0 30 0 20 = sovrascorr. 40 10 0 Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Eteropie Indica l’esistenza di formazioni differenti aventi la medesima età e si rappresenta con una linea spezzata. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Lacune Indicano tracce di non sedimentazione. Si hanno quando in carta avviene il contatto diretto tra due formazioni che in legenda sono, invece, separate da un’altra formazione. Si rappresentano con una linea ondulata. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Trasgressioni Si riconoscono sulla carta geologica perché: a) i depositi trasgressivi sono sempre di natura marina, b) sono più recenti dei depositi che ricoprono, c) esiste una lacuna o una discordanza tra le formazioni trasgressive e le sottostanti, d) il limite tra le formazioni trasgressive e le sottostanti è quasi sempre di forma irregolare, lobato e frastagliato, in quanto tale limite rappresenta una linea di costa ⇒ non è valida la regola dei limiti, e) interrompe faglie e strutture (anticlinali e sinclinali) più antiche della trasgressione. N.B.: le formazioni che appartengono al Pliocene sono generalmente trasgressive! Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 = dolomie C = calcari B 20 0 B 30 0 = conglomerati marini 10 0 A Rimuovi filigrana A Scaricato da pino alpino ([email protected]) 400 C Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 = calcari = faglia 500 C 400 = dolomie 300 B 200 = conglomerati marini 100 A Rimuovi filigrana 20° C B 60° Scaricato da pino alpino ([email protected]) A Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Depositi superficiali • Il limite tra depositi superficiali e substrato è segnato a tratteggio in quanto non è noto il reale spessore dei depositi stessi, • la conoide è eteropica con le alluvioni, • i depositi alluvionali più recenti sono all'interno e altimetricamente più bassi dei terrazzi antichi, • in una sezione geologica lo spessore dei depositi superficiali è sempre esiguo rispetto allo spessore del substrato roccioso. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana B 30° B C mo al 30 40 0 0 A 30 0 20 0 10 0 Wondershare PDFelement al = alluvioni mo = morene A = argilliti B = dolomie C = calcari = faglia Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Filoni magmatici • Filone strato: concordante con la giacitura delle formazioni. • Filone discordante: taglia gli strati delle formazioni. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Plutoni In pianta il contatto tra plutone e formazioni circostanti è frastagliato e non segue la regola dei limiti; in sezione l'andamento in profondità è casuale e va sempre indicata l'aureola metamorfica. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana 30° C 30 40 0 0 30 0 γ Scaricato da pino alpino ([email protected]) C 1 20 00 0 Wondershare PDFelement Ca = calcari γ = granito lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Rocce effusive e piroclastiche Hanno giacitura suborizzontale e, in genere, sono discordanti con le formazioni che ricoprono ⇒ non seguono la regola dei limiti. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Principi di stratimetria 1. Quando si considerano porzioni limitate di territorio, gli strati possono essere considerati piani ⇒ se si vuole indicare la superficie dello strato con linee di uguale livello (isoipse), esse sono rappresentate da rette. In questo caso le isoipse dello strato, rappresentate nella carta, conserveranno una distanza D costante. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement 2. Quando gli strati non possono essere considerati piani, le isoipse mostrano delle curvature e non conservano la stessa distanza, ma si avvicinano o si allontanano a seconda del variare delle pendenze. N.B.: la stratimetria vale solo per strati piani, ma è applicabile anche in presenza di superfici curve, purché si consideri un intorno sufficientemente piccolo Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana 200 e = tgα d l = d cos α l e α 100 Wondershare PDFelement d 100 300 INCLINAZIONE APPARENTE LUNGO AA’: 200 d’ A β d A’ α tgα' = tgα ⋅ cos β d' = d cos β DIREZIONE: coincide con le isoispe IMMERSIONE: ortogonale alla direzione verso le quote decrescenti INCLINAZIONE: α = arctg(e/d) Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Wondershare PDFelement UTILIZZANDO LE CARTE GEOLOGICHE ED APPLICANDO I PRINCIPI DELLA STRATIMETRIA, È POSSIBILE RICOSTRUIRE L'ANDAMENTO DEGLI STRATI IN PROFONDITÀ O RISOLVERE ALCUNI PROBLEMI SPECIFICI (INTERSEZIONE DI UNA LITOZONA CON UN POZZO O UNA GALLERIA) Scaricato da pino alpino ([email protected]) lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana Metodo di interpolazione lineare (metodo del triangolo) Conoscendo le quote alle quali uno strato caratteristico è stato individuato in affioramento o in pozzi, si può procedere utilizzando il metodo di interpolazione lineare (metodo del triangolo) e ricostruire l’andamento dello strato nello spazio. Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana A 200 100 C B Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement lOMoARcPSD|11957249 Rimuovi filigrana A partire dalla giacitura posso ricostruire l’andamento delle isoipse 100 A 45° 300 200 x’ x La faglia affiorante in A incontra la galleria xx’ a quota 100 m s.l.m.? Se sì, in quale punto? Scaricato da pino alpino ([email protected]) Wondershare PDFelement