INDICE DI RIFRAZIONE
1 LEGGE RIFLESSIONE
2 LEGGE RIFLESSIONE
1 LEGGE RIFRAZIONE
2 LEGGE RIFRAZIONE
Indice di rifrazione standard: rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e la velocità della luce in una certa sostanza riferita alla lunghezza d’onda 589,3 nm (onda
monocromatica corrispondente alla luce gialla di una lampada al sodio
Raggio incidente, normale al diottro nel punto d’incidenza e raggio riflesso giacciono tutti nello stesso piano
L’angolo di riflessione è uguale all’angolo di incidenza
Raggio incidente, normale al diottro nel punto di incidenza e raggio rifratto giacciono tutti sullo stesso piano
Il rapporto tra il seno dell’angolo di incidenza e il seno dell’angolo di rifrazione è costante per una data lunghezza d’onda e nei mezzi omogenei e isotropi
𝑛=
𝑠𝑒𝑛 𝑖
𝑛= π‘π‘œπ‘ π‘‘π‘Žπ‘›π‘‘π‘’ =
𝑠𝑒𝑛 π‘Ÿ
𝑛.
𝑛. π‘ π‘’π‘›πœƒ. = 𝑛- π‘ π‘’π‘›πœƒ-
LEGGE DI SNELL
NUMERO DI ABBE
EQUAZIONE DIOTTRO SFERICO
Posizione dell’oggetto quando i raggi rifratti sono paralleli all’asse ottico e l’immagine si forma ad infinito, distanza F da V è la distanza focale f
Posizione dell’immagine quando i raggi incidenti sono generati da un punto oggetto posto all’infinito e sono paralleli all’asse ottico. Distanza V-F’ è la distanza focale
secondaria
Indica la capacità del diottro a deviare i raggi luminosi. Dipende da un fattore geometrico R e un fattore fisico cioè gli indici di rifrazione
PIANO PRINCIPALE OGGETTO
PIANO PRINCIPALE IMMAGINE
PUNTI NODALI
EQUAZIONE DOPPIO DIOTTRO LENTI
SOTTILI
EQUAZIONE DEGLI OTTICI
𝑉=
7
Mette in relazione s, s1, n, n1 e R, ma per farlo bisogna considerare un raggio incidente che forma con l’asse ottico un angolo piccolo (<30°) in modo da considerare la
distanza VH=0
FUOCO IMMAGINE/SECONDARIO
POTERE RIFRATTIVO DIOTTRO
𝑛1 − 1
𝑛4 − 𝑛5
𝑛 𝑛
𝑛7 − 𝑛
+ =8
:
𝑠 𝑠7
𝑅
𝑛𝑅
𝑓= <
𝑛 −𝑛
Il numero di Abbe è un indice che misura la dispersione cromatica di un materiale trasparente alle lunghezze d'onda del visibile
FUOCO OGGETTO/PRIMARIO
𝑐
𝑣
𝑃=
Piano che passa per i punti dati dall’intersezione dei prolungamenti dei raggi che divergono dal fuoco oggetto e dei raggi corrispondenti che emergono paralleli all’asse
(intersez. con asse: PUNTO PRINCIPALE OGGETTO)
Piano che passa per i punti dati dall’intersezione dei prolungamenti dei raggi incidenti paralleli all’asse e dei raggi che convergono al fuoco immagine
(intersez. con asse: PUNTO PRINCIPALE IMMAGINE)
Intersezione dei prolungamenti della coppia di raggi incidente-emergente paralleli tra loro con l’asse ottico
(piani perp. All’asse ottico che passano per punti nodali: PIANI NODALI)
>
𝑛7 − 𝑛
𝑅
1
1
1
1
+ A = (𝑛 − 1) > − A
𝑝. π‘žπ‘…. 𝑅1
1
1
= (𝑛 − 1) > − A
𝑓
𝑅. 𝑅-