DINASTIA GIULIO-CLAUDIA (14-68 d.C.) 1) Alla morte di Augusto, il suo successore fu Tiberio, nel 14 d.C. dando avvio alla dinastia Giulio-Claudia. Il principato di Tiberio fu caratterizzato da: - Collaborazione con il Senato Cura delle finanze pubbliche Mantenimento dei confini dell’Impero. Tiberio, però, non fu mai ben visto dalla plebe per i pesanti interventi economici che adottò dopo la crisi monetaria. Si ritira a Capri nel 26 d.C. 2) Dopo il ritiro a Capri di Tiberio, Seiano riuscì ad avere campo libero per i suoi progetti di prendere il potere. Seiano, così, raggruppa tutte le unità militari dei pretoriani in un unico accampamento e uccise tutti i componenti della famiglia imperiale che potevano ostacolarlo. Infatti Seiano, seduce Livilla che era la moglie di Druso, candidato successore di Tiberio e la convince a uccidere il marito. Con false accuse indica poi in Agrippina la responsabile delle trame contro l’imperatore. Tiberio scopre tutti questi intrighi e fa dimettere Seiano condannandolo a morte. Prima della morte Tiberio designò come erede al trono Caligola. 3) Dopo la morte di Tiberio nel 37 d.C. , viene nominato imperatore Caligola . Appena eletto designa come suo erede Tiberio Gemello, che induce al suicidio dopo pochi mesi. Caligola si caratterizzava da un carattere crudele , alcuni storici ritengono che era un malato mentale , che cercò di trasformare il principato in una monarchia di tipo ellenistico. - Cosa fece Caligola: Privò il Senato del suo potere Introduce il culto religioso dell’imperatore Spreca le finanze pubbliche per sostenere le spese di corte e i continui spettacoli. Caligola viene ucciso nel 41 d.C. in una congiura. 4) Viene nominato Claudio. Egli si dimostrò un imperatore sicuro e capace. - Cosa fece Claudio: Riforme burocratiche Assesta le finanze pubbliche Fa costruire opere pubbliche In politica estera conquista la Britannia meridionale. Claudio sposa Agrippina, adottano un figlio Nerone. Sembra che proprio Agrippina abbia prima avvelenato Claudio e poi pagato i pretoriani per sostenere la candidatura di Nerone a imperatore. 5) Quindi nel 54 d.C. diventa imperatore Nerone, data la sua giovane età era molto influenzato dalla madre. Pochi anni dopo nel 59 d.C. Nerone si rende autonomo decidendo di far uccidere la mamma Agrippina. Il Governo di Nerone , era un governo del terrore e della violenza ma fece anche una serie di interventi di rilievo. Cosa fece Nerone: - Per ingraziarsi la plebe organizzava spettacoli e giochi Grandi lavori pubblici come la Domus Aurea Migliora il potere d’acquisto delle classi più povere svalutando le monete d’oro Il declino e la morte di Nerone sono associati a due eventi : - L’incendio di Roma nel 64 d.C. di cui avevano incolpato Nerone e che per difendersi incolpa una piccola comunità giudaica che seguiva gli insegnamenti di Cristo e per questo ci fu: La prima persecuzione dei cristiani. Nerone venne dichiarato nemico pubblico e si fece uccidere nel 68 d.C. FINE DELLA DINASTIA GIULIO - CLAUDIA DINASTIA FLAVIA (69-96 d.C.) 1) VESPASIANO Tito Flavio Vespasiano si insedia nel 69 d.C. Emette la LEX DE IMPERIO VESPASIANI : affermava che l’imperatore non era vincolato ad alcun organo politico e di poter scegliere liberamente gli eredi. Cosa fa Vespasiano: - Numerose riforme pubbliche e finanziarie - Elimina gli sprechi e i lussi di Nerone - Numerose opere pubbliche : Anfiteatro Flavio (Colosseo) - Fortifica le truppe e istituisce il LIMES per proteggere i confini imperiali. Muore nel 79 d.C. e nomina come suoi successori Tito e Domiziano i suoi figli. 2) TITO (79-81 d.C.) Imperatore saggio e capace , che cooperava con il Senato e molto amato dal popolo , venne perciò chiamato “delizia del genere umano”. Durante il suo regno si verificarono diverse tragedie come l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che seppellì Pompei e l’incendio di Roma nell’80 d.C. Cosa fa Tito: - Completa il Colosseo - Costruisce le terme con i bagni pubblici gratuiti Muore di malattia nell’81 d.C. 3) DOMIZIANO (81-96 d.C.) Ultimo imperatore della dinastia Flavia, egli si dimostra autoritario sia nei confronti del Senato che della classe aristocratica. Vuole essere venerato come un Dio e attua una campagna violenta contro i cristiani che non lo adoravano. Nonostante questo Domiziano fu un buon amministratore: - Provvedimenti di stampo protezionistico per favorire i produttori italici - Rinsalda i confini settentrionali dell’Impero costituendo appezzamenti di terreno assegnati ai soldati con il pagamento della “decima”. Il regime di terrore di Domiziano sfocia in un complotto del Senato che lo fa uccidere nel 96 d.C.