LE LESIONI DELLE PARTI MOLLI
CONTUSIONE
CHE COS’E’
COSA FARE
Una lesione traumatica frequente che
determina lo schiacciamento delle parti molli
(tessuti) provocata dall’urto violento da parte
di un agente esterno, capace di provocare un
travaso di sangue senza rompere o lacerare la
pelle.
Applicazione locale di freddo intenso e
prolungato per provocare la contrazione dei
vasi
sanguigni
e
limitare
l’emorragia,
fasciatura contenitiva e riposo.
Se la contusione coinvolge la testa, il collo o la
colonna vertebrale è meglio consultare il
medico.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Arrossamento e tumefazione della parte Massaggiare.
interessata, dovuti alla rottura di piccoli vasi
(livido o ecchimosi) o di grandi vasi (ematoma)
che determina la fuoriuscita sottocutanea di
sangue.
ABRASIONE – FERITA
CHE COS’E’
COSA FARE
E’ una lacerazione della pelle che si escoria o
si rompe a seconda del tipo di trauma subito.
(es. sbucciatura del ginocchio cadendo, taglio
con una lama ecc.). Ci può essere la presenza
di emorragia.
Lavare la ferita, togliere gli eventuali corpi
estranei, disinfettare anche la zona intorno
alla ferita con acqua ossigenata, coprire con
cerotti o bendare.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Superficiale quando interessa solo la cute.
Profonda quando si estende agli strati
sottostanti. L’emorragia, cioè la perdita di
sangue, è variabile a seconda della sede e
della gravità della ferita stessa
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se la ferita è stata causata da un oggetto
che si è conficcato in profondità (esempio
un chiodo, un pezzo di vetro o altro) non
toglierlo ma recarsi subito al pronto
soccorso.
Non utilizzare alcool o tintura di iodio
Non utilizzare cotone
Accertarsi che l’oggetto che ha causato il
taglio non fosse arrugginito
Accertarsi se si è vaccinati contro
antitetanica.
COMMOZIONE – SHOCK
CHE COS’E’
COSA FARE
E’ la sospensione dell’attività degli organi
colpiti in seguito a grave trauma come per
esempio una caduta o un forte scontro: Le
zone colpite possono ricevere danni parziali o
totali.
Chiamare il 118, applicare bende e fazzoletti
bagnati sulla nuca, lasciare l’infortunato
sdraiato. Se possibile posizionarlo con le
gambe sollevate e la testa in asse. Nel caso
che l’infortunato sia incosciente e che non si
abbia il sospetto di trauma alla colonna
vertebrale si dispone il soggetto nella
posizione laterale di sicurezza. Girare
l’infortunato sul lato destro per evitare la
caduta
all’indietro
della
lingua,
con
conseguente ostruzione delle vie aeree e per
permettere la fuoriuscita all’esterno di
eventuale vomito.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
E’ la perdita di coscienza che può comportare Dare da bere all’infortunato
la perdita di memoria, la perdita di sensibilità, alcolici o eccitanti.
il rallentamento del polso, la perdita di
sensibilità, la dilatazione della pupilla, il
rallentamento del polso, aritmie del battito
cardiaco e respiratorio.
soprattutto
VESCICA O FLITTENE
CHE COS’E’
COSA FARE
Una formazione bollosa a contenuto sieroso Evitare di far rompere la vescica, se la bolla si
della cute, causata da eccessiva frizione o rompe occorre lavare e disinfettare.
pressione esercitata da calzature strette,
attrezzi sportivi o altro.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Lo strato superficiale della cute si solleva Asportare la pellicola superficiale, per evitare
(bolla) per la raccolta di liquido sieroso o infezioni e ritardo della guarigione.
ematico fuoriuscito dai capillari della zona
cutanea danneggiata.
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USTIONI
CHE COS’E’
COSA FARE
Si tratta di distruzione delle cellule della Applicare immediatamente acqua fredda
pelle, dovuta a sostane (solide, liquide o corrente.
gassose) ad alta temperatura, o per attrito.
Nei casi più gravi dopo aver lavato la ferita
applicare una garza sterile.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Si distinguono in ustione di:
Forare le flittene, cercare di togliere
eventuali indumenti.
- 1° grado: arrossamento della pelle;
- 2°grado: arrossamento con flittene e
lacerazioni;
- 3° grado: distruzione/necrosi degli strati
cutanei.
CONGELAMENTO
CHE COS’E’
COSA FARE
E’ una lesione dovuta ad esposizione intensa e Riscaldare le parti con un contatto pelle
prolungata a basse temperature. Le parti contro pelle, mettere la parte interessata in
colpite sono principalmente le estremità: può acqua a temperatura corporea.
essere superficiale o profondo a seconda che
interessi solo la pelle o anche i tessuti
sottostanti.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Si
accusa
dolore
e
formicolio,
poi Non sfregare o massaggiare, non riscaldare
intorpidimento; difficoltà a muovere le con calore radiante (borsa acqua calda,
estremità; la pelle assume un colore bianco calorifero , ecc.)
cereo o blu marmorizzato. Si dividono in tre
gradi di intensità come le ustioni
EMORRAGIA
CHE COS’E’
COSA FARE
E’ una fuoriuscita di sangue. Può essere
interna o esterna a seconda che il sangue
fuoriesca o meno dal corpo. Se il sangue che
esce è rosso vivo e zampilla si tratterà di una
emorragia arteriosa, se è più scuro e non esce
a getto sarà una emorragia venosa
Comprimere la ferita con materiale sterile. Se
si è sicuri del tipo di emorragia porre una
benda a pressione sopra alla ferita vale a dire
“a monte” in caso di emorragia arteriosa, al
contrario se è venosa la benda si dovrà porre
al di sotto della ferita.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Il sangue fuoriesce da
cavità (esterna)
una ferita o da una Usare cotone emostatico, polveri cicatrizzanti
o antibiotiche
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EPISTASSI
CHE COS’E’
COSA FARE
E’ il comune sangue dal naso
Comprimere la narice interessata contro il
setto nasale. Sono utili anche impacchi freddi
sulla fronte e sulla nuca.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Fuoriuscita di sangue più o meno copiosa per la
rottura di piccoli vasi superficiali, dovuta a
lesioni traumatiche o al cambiamento di
pressione atmosferica durante ascensioni in
montagna.
Non flettere il capo all’indietro per evitare
che il sangue prenda la direzione della gola,
ma porre l’infortunato con la testa china in
avanti.
LE LESIONI OSTEOARTICOLARI
INFRAZIONE - FRATTURA
CHE COS’E’
COSA FARE
L’infrazione è una piccola fessura (detta
fissurazione)che si viene a creare nell’osso.
La frattura è di maggiore gravità ed è la
rottura di un osso.
Sull’infrazione occorre applicare ghiaccio.
Non spostare l’infortunato e raccomandargli
di non muoversi. Se c’è lacerazione apporre
sulla ferita garze sterili, non usare mai
cotone. Immobilizzare la parte, comprese le
articolazioni che precedono e seguono la zona
interessata. Coprire l’infortunato con panni
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Esposta quando l’osso rotto lede la superficie Movimenti che possono permettere all’osso
della pelle.
rotto di provocare lacerazioni ai tessuti
Non esposta se la superficie della pelle non si circostanti.
è rotta.
Si avverte dolore acuto, impossibilità di
movimento sia attivo che passivo, gonfiore e
deformazione.
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DISTORSIONE
CHE COS’E’
COSA FARE
Una lesione dei legamenti articolari o delle
capsule che circondano le articolazioni. Con il
termine
distorsione
si
intende
l’allontanamento
momentaneo
dei
capi
articolari (senza che escano dalla propria
sede), con conseguente stiramento degli
elementi della caspula articolare (legamenti
ecc.)
Immobilizzare la parte lesa e applicare
impacchi freddi per diverse ore.
Riposo per favorire la guarigione.
Nelle distorsioni più gravi si può ricorrere al
trattamento con ingessatura.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Aumento graduale della tumefazione e del Massaggiare l’articolazione.
dolore della parte lesa con limitazione del
movimento. Inoltre ci può essere versamento
di liquido nella capsula che avvolge
l’articolazione.
LUSSAZIONE
CHE COS’E’
COSA FARE
E’ la perdita di contatto fra le superfici ossee Applicare impacchi ghiacciati; non muovere
dell’articolazione,
caratterizzata
dallo assolutamente la parte, recarsi al pronto
spostamento di due superfici articolari.
soccorso.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Incompleta (sublussazione) quando permane Cercare di riportare in sede la parte lesa.
un punto di contatto tra i capi articolari;
completa quando la perdita del contatto è
totale. E’ molto dolorosa e l’articolazione si
presenta deformata e gonfia. Inoltre, c’è
incapacità di movimento.
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LE LESIONI TENDINEE E MUSCOLARI
CRAMPO
CHE COS’E’
COSA FARE
Una contrazione improvvisa e involontaria del
muscolo che determina uno spasmo doloroso.
Può essere causato da un esagerato
affaticamento del muscolo, da rapidi
cambiamenti di temperatura o di umidità, da
un non regolare flusso sanguigno, per esempio
per una posizione forzata. E’ generalmente di
breve durata
Massaggiare il muscolo per distenderlo
lentamente e in modo passivo. Invitare la
persona a respirare a fondo e a rilassarsi
completamente. Interrompere l’attività per un
certo periodo, un ulteriore crampo sarebbe
molto più doloroso e difficile da far passare.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Il muscolo si presenta indurito e fortemente Usare un massaggio
dolorante con difficoltà di movimento.
applicare del ghiaccio.
troppo
energico
o
STIRAMENTO O DISTRAZIONE
CHE COS’E’
COSA FARE
E’ una lesione senza rottura delle fibrille Interrompere l’attività e applicare subito
muscolari. E’ particolarmente frequente in impacchi freddi.
Fare in seguito una fasciatura moderatamente
traumatologia sportiva.
compressiva con eventuale applicazione di
pomate antinfiammatorie.
COME SI PRESENTA
COSA NON FARE
Si avverte un dolore improvviso che impedisce Massaggiare.
il movimento. La parte interessata dal trauma
si presenta contratta.
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STRAPPO
CHE COS’E’
COME SI PRESENTA
Una lacerazione di più fibre muscolari. Come
in un elastico improvvisamente troppo teso, si
verifica la rottura parziale o totale delle
fibre.
In
genere
è
provocato
dall’eccessivo
affaticamento del muscolo (con accumulo di
acido lattico) che provoca l’irrigidimento delle
fibre che diventano più fragili.
Altre cause che possono favorire sia lo
strappo che lo stiramento sono da ricercarsi
in alcuni fattori atmosferici come umidità,
freddo, vento o in un errato e insufficiente
riscaldamento prima di sforzi intensi.
Si avvertono gli stessi sintomi dello
stiramento, ma in modo più accentuato e
inoltre con la rottura delle fibrille si hanno
lesioni alla parte vascolare con fuoriuscita
interna di sangue e con conseguente
formazione di ecchimosi o ematoma.
COSA FARE
Intervenire come per lo stiramento con
applicazione
di
impacchi
freddi
per
decongestionare e attenuare il dolore.
E’ indispensabile l’intervento del medico.
COSA NON FARE
Massaggiare.
TENDINITE
CHE COS’E’
COSA FARE
Un’infiammazione cronica del tendine. E’ una Riposo
prolungato,
controllare
patologia molto temuta dagli sportivi in quanto eventualmente correggere la statica
necessita di cure e di periodi di riposo molto piede.
lunghi che costringono a interrompere
l’attività. I tendini più colpiti sono il tendine di
Achille (corridori e saltatori) e i tendini della
spalla (lanciatori e lottatori). Le cause delle
tendiniti sono svariate: terreni troppo rigidi,
elastici i accidentati; calzature non adeguate
o eccessivamente consumate; allenamenti
troppo intensi o con sovraccarichi eccessivi;
disturbi della statica del piede.
COME SI PRESENTA
ed
del
COSA NON FARE
Si avverte dolore al tendine o alla sua Utilizzare
antinfiammatori
inserzione con l’osso, spesso alla palpazione consultato il medico.
presenta dei noduli. A seconda del grado di
infiammazione si distinguono tendiniti di:
-1° grado: si avverte dolore solo durante il
movimento;
-2° grado: dolore durante e dopo il movimento;
-3°grado: oltre al dolore, significativa
limitazione del movimento;
-4° grado: il dolore è continuo durante tutta la
giornata.-
8
senza
aver