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Tacito Ricerca

vita
Di Tacito, nato intorno al 55 d.C. e morto dopo il 117, sono ignoti il luogo di
nascita, l’origine, la famiglia, lo stesso prenome. Trascorse la maggior parte
dell’esistenza a Roma, dove ricoprì cariche pubbliche fin dal tempo di Vespasiano.
Sposato con la figlia del senatore e generale Agricola, fu pretore sotto Domiziano
nell’88. Sotto Nerva fu console sostituto nel 97. In seguito preferì estraniarsi dalla
scena politica e si dedicò quasi esclusivamente alla composizione delle sue opere.
Tacito iniziò la sua attività di storico (storia e storiografia) con due monografie:
Agricola e Germania.
Caratteristiche fondamentali della lingua e dello stile tacitiano sono: arcaismi
(vocaboli antiquati) e le espressioni poetiche, che danno al discorso eleganza e
solennità; ellissi e variazioni, che imprimono al testo un particolare andamento,
denso e serrato, ben consono alla drammaticità degli avvenimenti.
opere
Le due opere storiche di Tacito di maggiore respiro, le Storie e gli Annali, ci sono giunte molto
incomplete.
Le Storie, portate a termine nel 109 circa, coprivano il periodo dall’ascesa di Galba all’impero fino
alla morte di Domiziano. Si sono conservati solo i libri relativi agli anni 69-70. L’orizzonte
storiografico è ampio e articolato: nuclei di interesse privilegiati, oltre a Roma, sono le province e
gli eserciti.
Gli Annali trattano la storia di Roma dalla morte di Ottaviano Augusto alla morte di Nerone, ma
purtroppo diverse sezioni sono andate perdute; essi restringono il proprio campo di indagine
prevalentemente alla vita della città, anzi più specificamente alle torbide vicende della famiglia
giulio-claudia. Tacito fa penetrare il lettore nelle pieghe più segrete dell’animo dei suoi
protagonisti. Talora però l’obiettività dello storico cede a un eccessivo moralismo.