VERIFICA A DISTANZA DI STORIA Umanesimo e scoperte geografiche: 1454-1542 Risposte di Isabella Tokos, 3A PROVA 1: Quesiti a risposta multipla Il bresil, che diede il proprio nome all’omonimo Paese, era… A. B. C. D. un animale della foresta tropicale un pesce diffuso nelle acque prospicienti le coste atlantiche un legno dal colore rosso acceso il nome dato alla propria terra dagli aborigeni dell’Amazzonia RISPOSTA: C. un legno dal colore rosso acceso Il Trattato di Tordesillas del 1494 era… A. un accordo fra Spagna e Portogallo per lo sfruttamento delle miniere d’oro del Nuovo Mondo B. la conclusione di una guerra fra Spagna e Portogallo per il controllo delle rotte atlantiche C. un accordo privato fra alcuni navigatori e i sovrani di Spagna e Portogallo per sfruttare il nuovo continente D. un accordo che spartiva le rotte atlantiche in due aree di influenza, al di qua e al di là di un meridiano definito RISPOSTA: D. un accordo che spartiva le rotte atlantiche in due aree di influenza, al di qua e al di là di un meridiano definito Gli umanisti applicarono la filologia … A. B. C. D. allo studio dei testi classici allo studio dei reperti artistici antichi allo studio dei testi classici allo studio del corpo umano RISPOSTA: A e C. allo studio dei testi classici Nella loro maggioranza, gli amerindi del Nord America erano … A. B. C. D. popolazioni stanziali che praticavano pesca e agricoltura popolazioni nomadi, che praticavano la caccia e una rudimentale agricoltura popolazioni di pescatori, marinai e mercanti popolazioni nomadi, che praticavano l'allevamento e l'artigianato RISPOSTA: B. popolazioni nomadi, che praticavano la caccia e una rudimentale agricoltura Nel corso del XV secolo tutta l’Italia meridionale passò sotto il controllo … A. B. C. D. dei sovrani francesi dei sovrani di Castiglia dei sovrani di Aragona dell’imperatore del Sacro Romano Impero germanico RISPOSTA: C. dei sovrani di Aragona (dal 1454, con la pace di Lodi, tutto il Mezzogiorno, inclusa la parte insulare è nelle mani degli Aragonesi; nel 1494, con la discesa di Carlo VIII in Italia il Regno di Napoli diventa francese per pochi anni, fino al 1495; poi dopo una campagna militare dal 1501 al 1503 il Mezzogiorno ritorna aragonese e resterà spagnolo per due secoli) La stampa nacque … A. B. C. D. negli attuali Paesi Bassi nell’attuale Belgio nell’attuale Germania nell’attuale Italia RISPOSTA: C. nell’attuale Germania Quesiti a risposta breve (rispondi in 6 righe al massimo – 2 punti per ogni risposta completa) Che ruolo ebbero i prìncipi mecenati nel periodo umanistico-rinascimentale? Per promuovere culturalmente la propria corte e la propria città, durante l’Umanesimo e poi nel Rinascimento, i vari sovrani, italiani e non, presero a offrire alloggio e aiuti economici ai maggiori artisti e intellettuali dell’epoca. Si cominciò, quindi, a diffondere la passione per l’arte, la letteratura e il collezionismo. Il centro culturale più fiorente fu Firenze, con Lorenzo De’ Medici, seguita da Roma (dove il Papa ospitò Michelangelo, Raffaello…); anche i monarchi francesi si adeguarono a questa corrente, chiamando alla corte Leonardo Da Vinci. Chi fu Vasco de Gama? Tra il 1497 e il 1498, l’esploratore portoghese Vasco da Gama riuscì per la prima volta a raggiungere l’India (a Calicut) circumnavigando l’Africa. Con questa spedizione i portoghesi avrebbero ottenuto la possibilità di commerciare con l’India senza più la mediazione araba. Tuttavia la spedizione fallì, non portando alcun accordo tra i Portoghesi e gli Indiani. Tra il 1502 e il 1504, dopo un secondo tentativo fallito di Pedro Alvares Cabral, Vasco de Gama riprovò ad trovare degli accordi con gli Indiani, sfruttando la forza dei cannoni. Chi fu Hernán Cortés? Hernàn Cortès fu un esploratore spagnolo che tra il 1519 e il 1521 conquistò l’Impero azteco. Egli sbarcò nell’attuale Messico con appena 600 uomini, numericamente inferiori rispetto alle forze azteche. Tuttavia, per ottenere la sua vittoria egli seppe sfruttare al massimo le sue risorse. I suoi uomini, infatti, erano dotati di armature metalliche e armi da fuoco, ignote agli aztechi, i quali erano armati solo di bastoni e armature non metalliche. Inoltre, Cortès fece leva su una profezia azteca: l’Impero sarebbe crollato per l’arrivo di nuovi uomini-dèi. Che cosa si intende con l’espressione ‘scambio colombiano’? Con l’espressione ‘scambio colombiano’ si intende l’importazione dei nuovi prodotti tipici dell’America nel vecchio continente; si tratta di alimenti come il mais (che, avendo un ciclo veloce e una buona capacità di esistenza alle malattie, contribuì insieme alle patate a sconfiggere carestie), patate, peperoncino, pomodori, zucche, cacao, zucchero ecc. e di animali come il tacchino, i pappagalli ecc.; ovviamente il contatto tra europei e indios comportò anche la diffusione di nuove malattie, come la sifilide, e dagli europei il morbillo. Trattazione sintetica (non superare le 20 righe per ogni risposta) Delinea le caratteristiche peculiari e i tratti comuni delle principali civiltà precolombiane (5 punti) Le civiltà indigene, precolombiane, considerate selvagge e per questo inferiori agli europei, si mostrarono inizialmente pacifiche verso i nuovi arrivati, gli europei; ma la presenza delle innumerevoli risorse di metalli preziosi spinse i nuovi arrivati a volersi impossessare anche di quel mondo, inoltrandosi più verso l’entroterra e interagendo, in bene e in male, con un maggior numero di popolazioni di indios. Quel che trovarono gli europei fu un enorme numero di città-santuario al cui vertice era posto un sommo sacerdote dotato di poteri politici e religiosi (generalmente, la religione principale degli indios era il politeismo, in alcuni casi con sacrifici umani). Gli abitanti di queste città abbandonarono pian piano le loro abitazioni urbane, prediligendo la campagna, dove intrapresero attività come l’agricoltura, seppure in forma alquanto rudimentale. Nonostante ciò, in ogni caso, soprattutto per quel che riguarda la civiltà maya, essi rimasero esperti di astronomia (i maya arrivarono a calcolare persino l’anno solare di 365 giorni), mettendo le loro conoscenze per iscritto, sotto forma di una scrittura geroglifica particolarmente ardua. Ad eccezione della civiltà inca, che si distingueva per la sua forma di governo altamente piramidale, per i suoi sistemi di agricoltura, di ingegneria e di calcolo molto avanzati, le civiltà precolombiane erano organizzate più che altro in forme di governo statali non centralizzate in cui era molto netta la divisione fra i nobili e la plebe costituita da mercanti, contadini e schiavi. Le varie comunità avevano formato lungo i secoli numerose leghe in contrasto fra loro, per cui il clima all’arrivo degli europei era molto teso. Le loro armature non erano metalliche, non conoscevano la polvere da sparo; inoltre le loro uniche armi erano i bastoni e le asce costruite con la pietra o con il bronzo. Individua gli elementi più innovativi del pensiero umanistico-rinascimentale (4 punti) L’intero Medioevo fu dominato dalla continua ricerca di significati nascosti, perlopiù cristiani, in opere classiche; ricerca di simboli, allegorie che, tra le righe, riconoscevano la centralità del Dio cristiano. A partire dal XV-XVI secolo, periodo umanistico-rinascimentale, le mentalità cambiarono: l’essere umano incominciò a porre se stesso al centro del suo mondo terreno; lui, come l’assoluto artefice del proprio destino, privo della necessità di un intervento divino in suo aiuto. Gli esempi da seguire venivano cercati e trovati all’interno delle opere classiche, latine e greche, considerate fonti preziosissime, insegnamenti morali e unici; si ricominciarono a guardare i pensieri di filosofi antichi come Platone, Aristotele, i pitagorici. Le opere venivano lette, studiate (come era stato fatto d’altronde durante il periodo ellenistico) dalla Scolastica, dando vita alla filologia; si incominciarono a diffondere pratiche di collazione e collezione, che portarono a un desiderio sempre maggiore di avvicinarsi alla cultura, all’arte, alla letteratura. Questo desiderio spinse sovrani a invitare e ad far alloggiare presso le proprie corti (anche a scopo propagandistico) artisti, autori, inventori tra i più rinomati. Michelangelo e Raffaello, il genio di Leonardo, Machiavelli (col suo “Principe”) e Baldassare Castiglione (col suo “Cortegiano”)… L’invenzione di Gutenberg della stampa a caratteri mobili favorì la diffusione dei nuovi libri, così come anche di quelli vecchi, come la Bibbia, rendendoli più accessibili e sottraendo sempre di più alla Chiesa la possibilità di avere il monopolio su di essi e quindi di imporne la censura, essendo i libri stampati meno controllabili di poche copia di manoscritti. Furono questi, poi, gli anni di Nicolò Copernico e della sua teoria eliocentrica e delle nuove scoperte geografiche da Colombo in poi. Continua nella pagina seguente… PROVA 2 (in più): Quesiti a risposta multipla I portoghesi intrapresero, a partire dal XV secolo, una politica di espansione verso … A. le coste atlantiche africane B. le coste mediterranee africane C. l’Atlantico D. l’Oriente mediterraneo RISPOSTA: A. le coste atlantiche africane Le encomiendas erano … A. terre distribuite ai contadini poveri spagnoli immigrati in Spagna B. terre vendute ai nobili, perché ne organizzassero lo sfruttamento, pagando una tassa alla Corona C. circoscrizioni affidate dal re di Spagna a funzionari che potevano esigere tributi e lavoro gratuito dagli indigeni D. terre acquistate da ricchi mercanti che le trasformarono in aziende agricole e centri commerciali RISPOSTA: C. circoscrizioni affidate dal re di Spagna a funzionari che potevano esigere tributi e lavoro gratuito dagli indigeni La capitale dell’impero inca era … A. Machu Picchu B. Cuzco C. Calicut D. Tenochtitlan RISPOSTA: B. Cuzco Gli alisei sono … A. venti costanti per direzione e intensità B. nuovi tipi di velature usati durante le navigazioni nell’Atlantico C. le antiche mappe nautiche usate da Colombo D. il nome portoghese dei vascelli usati per esplorare le coste atlantiche RISPOSTA: A. venti costanti per direzione e intensità I conquistadores introdussero nel Nuovo Mondo … A. il vaiolo B. la peste C. la sifilide D. la malaria RISPOSTA: A e B e D. il vaiolo, la peste (bubbonica), la malaria; la sifilide, invece, è stata portata dal Nuovo Mondo nel Vecchio Mondo Il luogo di origine della nuova cultura umanistica può essere considerato … A. Firenze B. Milano C. Roma D. Venezia RISPOSTA: A. Firenze Quesiti a risposta breve (rispondi in 6 righe al massimo – 2 punti per ogni risposta completa) Che ruolo ebbe la filologia nel periodo umanistico-rinascimentale? Tra il XV e il XVI secolo gli studiosi cominciarono a intraprendere vero e proprio processo di analisi filologica (stilistica, linguistica, della metrica…) sui testi antichi a loro pervenuti e, anziché focalizzarsi sull’aspetto cristiano del contenuto, si dedicarono a un lavoro di collazione: cercarono di trovare le copie corrette di una stessa opera comparando più manoscritti e magari identificando anche i cosiddetti errori ‘busillis’. Tramite questo tipo di lavoro il filologo Lorenzo Valla riuscirà a stabilire la falsità dell’Editto di Costantino. Che cosa significa ‘politica dell’equilibrio’ nell’Italia del XV secolo? Nell’Italia quattrocentesca, per ‘politica dell’equilibrio’ si intende il tentativo di disperdere i poteri dei vari regni italiani in modo equilibrato per evitare la prevaricazione di un regno più potente sugli altri tramite una serie di trattati di pace, il più importante dei quali fu la Pace di Lodi del 1454. Questa necessità di equilibrio fu scaturita dall’aspetto frammentato dell’Italia del XV secolo (parecchio fragile dal punto di vista politico e vittima di numerosi colpi di Stato e di congiure) e dall’intromissione nella politica italiana degli Angioini e degli Aragonesi. Chi fu Ferdinando Magellano? Ferdinando Magellano fu un esploratore portoghese che nel 1519 salpò con cinque navi dalla Spagna per raggiungere le Indie. Arrivato alla punta più meridionale delle Americhe, il cosiddetto ‘stretto di Magellano’, rimase con due navi (una si era dispersa durante un naufragio, mentre l’altra aveva scelto di non proseguire la spedizione disertando); continuò il suo viaggio per mare scendendo sulla terra delle attuali Filippine. Lì venne ucciso dagli indigeni, mentre una sola nave riuscì a sfuggire, completando il primo giro del mondo. Chi fu Francisco Pizarro? Francisco Pizzaro fu un comandante spagnolo che, durante il regno di Carlo V, intraprese una spedizione a sfondo militare per impossessarsi del territorio dell’Impero inca (attuale Perù) e delle sue ricchezze. Egli giunse alla morte del 13° imperatore, Huayna Càpac, il cui trono era conteso dai due figli maggiori. Pizzaro aiutò il terzo figlio del defunto imperatore a salire al comando, sottraendogli, di fatto, l’effettivo potere. Fu opera dell’esploratore spagnolo anche il saccheggio della capitale Cuzco, seguito dalla fondazione della nuova capitale Lima. Trattazione sintetica (non superare le 20 righe per ogni risposta) Illustra i mutamenti avvenuti in America in seguito all’arrivo dei conquistadores (5 punti) Dal momento in cui cominciò la colonizzazione europea del Nuovo Mondo, gli europei si ritrovarono di fronte al problema di dover trasformare in popoli stanziali centinaia di popoli che fino ad allora avevano radicato nella loro cultura l’essere nomadi. Le scoperte dei nuovi luoghi ha portato i colonizzatori a trovare nuove fonti di ricchezze: miniere di oro, d’argento, piantagioni di alimenti e piante prima sconosciute. E per questi lavori pesanti serviva tanta manodopera, per cui decisero di sfruttare le popolazioni locali. Con lo sfruttamento da parte degli europei di ciò che esisteva anche nell’Impero inca, l’yanaconazgo (= strappare giovani figli di contadini per farli lavorare nelle corti presso i nobili), gli indios divennero dei veri e propri schiavi nelle mani dei nuovi arrivati; questi ultimi furono mandati dai sovrani del Vecchio Mondo come governatori del posto in loro vece: vennero istituite così l’adelantado e l’encomienda. Si tratta di due forme di governo le quali si occupavano rispettivamente di spartire i nuovi terreni conquistati tra i conquistadores e permettere a questi ultimi, agli encomenderos (= i coloni), di imporre tasse da riscuotere alle popolazioni locali, oppure, in alternativa, costringerli a lavorare gratuitamente cedendo il profitto al rispettivo governante. A causa della brutalità dei lavori, seguì un periodo di profondi cali demografici, rafforzati, peraltro, dal gran numero di malattie portate dagli europei nel Nuovo Mondo, a cui gli organismi degli indios non erano abituati. I luoghi colonizzati furono sin da subito resi urbani, e i nomi originali vennero abbandonati a favore di nomenclature legate al mondo religioso e culturale degli invasori. Questi ultimi, infine, obbligarono gli indigeni a convertirsi, tramite riti come battesimi di massa, abbandonando la loro religione precedente, politeista. Analizza la portata innovativa dell’invenzione della stampa a caratteri mobili (4 punti) L’invenzione di Gutenberg della stampa a caratteri mobili permise, tramite una lenta e impercettibile rivoluzione, la comparsa di una nuova figura lavorativa: il tipografo umanista, un misto di intellettuale, artigiano e artista che, tramite le sue abilità e le caratteristiche dell’invenzione dell’orafo tedesco, permetteva di creare un numero considerevole di copie di una certa opera in un arco temporale relativamente breve. Già Gutenberg ottenne notorietà con la ricopiatura della Bibbia in 180 esemplari; Aldo Manunzio usò questa tecnica e aprì un’accademia di lingua greca, per molto tempo trascurata nell’Europa occidentale, rendendosi noto per il nuovo carattere di stampa da lui impiegato, che diede il nome alle sue edizioni, le aldine. La diffusione sul territorio di sedi tipografiche portò nel tempo alla formazione di vere e proprie dinastie editoriali (Froben di Basilea, Plantin-Moret di Anversa, Elzevier di Leide…), tipografie ereditate di generazione in generazione che diedero l’avvio a una industria del settore. Essa favorì la circolazione del sapere anche tra membri di classe sociale inferiore o media; e questi ultimi, in particolare, in qualità di specialisti, furono in grado di mettere in piedi anche piccole biblioteche private destinate alla famiglia. L’aumento dei lettori, quindi, fece diminuire il monopolio ecclesiastico sul sapere: centinaia di copie venivano create in pochi giorni e la cultura era più accessibile ed economica mentre i manoscritti divennero raffinati e costosi oggetti da collezione. E, infine, il maggior traffico dei testi (classici o no) mirò a colpire in pieno il saldo potere che la Chiesa deteneva sulla censura delle opere eretiche, non più ridotte a quell’esiguo numero di copie che gli scribi riuscivano a completare in settimane di lavoro, ma libere di circolare a basso prezzo tra la popolazione. Isabella Tokos, 3A Roma, 13-15/03/2020