I tanti volti di Carlo V analisi ritratti pagina 434-435 libro di testo Documento 37: Tiziano, Carlo V alla battaglia di Mühlberg, 1548, olio su tela (Madrid, Museo del Prado) Documento 38: Bernard van Orley, Carlo V, 1516, olio su tela (Parigi, Musée du Louvre) Documento 39: Jean Clouet, Francesco I, 1540 ca, olio su tela (Firenze, Galleria degli Uffizi) Documento 40: Anthonis Mor, Il duca d’Alba, 1549, olio su tela 1. Costruisci una tabella, identificando gli elementi ai dipinti proposti. Elementi Documento 37 Cavallo Munito di vesti e pennacchio intonati al colore dell’armatura del cavaliere (irrequieto cavallo morello, vesti rosse) Documento 38 ASSENTE Documento 39 Munito di vesti e pennacchio intonati al colore dell’armatura del cavaliere (tranquillo cavallo di colore isabella, vesti giallo-acceso) Documento 40 ASSENTE Barba Né assente, né troppo lunga ASSENTE Né assente, né troppo lunga Né assente, né troppo lunga Fusciacca Fusciacca rossa ASSENTE ASSENTE Fusciacca rossa Ricca armatura PRESENTE ASSENTE PRESENTE PRESENTE PRESENTE (Cavaliere: armatura completa di elmo, pennacchio, fusciacca; Cavallo: gualdrappa, sella, redini, pennacchio) PRESENTE (Abito col maniche decorato con una striscia ricamata sul bordo, cappello...) PRESENTE (Cavaliere: armatura, cappello; Cavallo: vesti, sella, redini, pennacchio) PRESENTE (Armatura, fusciacca) Armi Pistola e lancia ASSENTE Spada ASSENTE Simboli del comando Armatura Cavallo Vestito sfarzoso + decorazione sul cappello (un tipo di stemma) Spada Scettro Cavallo Armatura Bastone Spada Espressione assorta Espressione assorta e stanca Espressione pensosa Espressione assorta Vesti sfarzose Dallo sguardo intenso l’espressione sembra più risoluta che assorta 2. Sulla base di questo confronto, ti risulterà chiaro come certi elementi ricorrenti abbiano valore simbolico; prova a ipotizzare il significato di alcuni di essi. COLORE ROSSO: simbolo della fede cristiano-cattolica; CAVALLO IRREQUIETO: simbolo di forza, furia; IMPUGNATURA LANCIA: riferimento a san Giorgio uccisore del drago, il quale è uno dei simboli dell’eresia; SPADA/PISTOLA: simbolo del potere di agire, della conquista; ARMATURA: simbolo della guerra e della protezione; BASTONE/SCETTRO: simbolo del comando, del potere; CAPPELLO: simbolo di nobiltà, di aristocrazia. 3. Un tempo la ritrattistica non aveva come principale ed esclusivo obiettivo quello di rappresentare l’aspetto fisico del soggetto. Perché? Quali altre funzioni poteva avere? Probabilmente i ritratti dei personaggi di spicco o appartenenti a classi sociali elevate non avevano tanto lo scopo della raffigurazione dell’aspetto fisico dell’individuo come ricordo della persona in sè, quanto l’intento di creare un’immagine ideale, un ritratto propagandistico che potesse rendere eterno tramite l’utilizzo di simboli, quel potere, quella forza e fierezza tipiche dei sovrani, unici, risoluti, in grado di conquistare il mondo intero; immagini a volte illusorie, ma necessarie per la sopravvivenza del potere nel mondo politico di tutti i tempi. 4. Cerca sul tuo libro di storia dell’arte o su Internet il ritratto di Paolo III realizzato da Tiziano nel 1543 e prova a darne una lettura. In questo ritratto, Papa Paolo III si ritrova seduto su una sedia di legno, vestito con una tunica bianca sopra la quale è adagiata la cappa scarlatta di velluto; il capo, scoperto, mostra un’espressione accorta e sfocia in una lunga barba brizzolata; la mano sinistra è posta sul bracciolo della sedia, quella destra su una borsa che gli cinge la vita. I simboli presenti nel quadro sono tanti: sull’anulare della mano destra si nota l’Anello del pescatore, insegna del Papa. La tunica bianca rappresenta la purezza, mentre il mantello vellutato, quindi di prestigio come il ruolo ricoperto da Paolo III, è scarlatto: un altro riferimento al suo ruolo di pontefice e alla sua fede religiosa; inoltre il Papa siede su una sedia dello stesso colore del mantello: essa può rappresentare la Chiesa cristiano-cattolica di cui lui è il capo e che riesce a tenere saldamente in freno (come si nota dalla mano sinistra sul bracciolo); anche la borsa che la mano di Paolo III avvolge dolcemente e premurosamente è rossa: probabilmente è simbolo dei fedeli cattolici che il Papa si preoccupa di proteggere. Ma visto che la mano che poggia sulla borsa rossa è la destra, essa può rappresentare anche gli alleati della Chiesa che il Papa cerca di tenere stretti a sè con l’aiuto della fede cristiana (basti pensare alla tracolla, anch’essa rossa, che lega il vescovo di Roma e la borsa), in un periodo in cui la Chiesa cristianocattolica è perennemente minacciata da conflitti o eresie (l’atmosfera cupa che alleggia intorno alla figura del Papa). Infine, la barba lasciata lunga e di colore molto vicina al bianco può indicare la saggezza e l’esperienza di Paolo III. Isabella Tokos, 3A