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PERILLO GUIDO - Relazione Laboratorio Organica II (N°3)

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Relazione Laboratorio N°3
Perillo Guido N83001294
Vitagliano Luigi N83001407
RIDUZIONE DI NITROCOMPOSTI AROMATICI CON
METALLI ACIDI
- SCOPO: SINTETIZZARE UN’AMMINA AROMATICA A PARTIRE DA UN NITROCOMPOSTO
AROMATICO TRAMITE UNA REAZIOEN DETTA “RIDUZIONE DI BECHAMP”. TALE REAZIONE
CONSTA DI UNA SERIE DI STADI DI TRASFERIMENTO ELETTRONICO E PROTONICO
DALL’AMBIENTE DI REAZIONE AL NITROCOMPOSTO CHE, DUNQUE SI RIDUCE AD AMMINA.
COME AGENTE RIDUCENTE SI USA UN METALLO NEL SUO STATO FONDAMENTALE (STATO DI
OSSIDAZIONE PARI A ZERO) COME LO STAGNO (SN), ZINCO (ZN), O FERRO (FE), IN AMBIENTE
ACIDO DI ALCOL CLORIDRICO O ALCOL ACETICO.
In un pallone da 100 mL: 20 mL di HCl
1 g di p-cloronitrobenzene
Ancoretta Magnetica
Il pallone è fissato con una pinza ad un sostegno e viene poi adeguato all’interno di una cuffia in
ghisa posta su una cuffia agitante (senza riscaldare). Sotto agitazione vengono aggiunti
lentamente 2 g di Stagno in polvere.
Si monta il refrigerante al di sopra del pallone e si imposta la piastra al massimo della
temperatura.
- 15:00: Ricade la prima goccia, segno che la reazione ha avuto inizio.
- 15:40: Si rimuove la piastra e si osserva che la miscela è ormai limpida, quindi tutti i
reagenti sono stati consumati, c’è però nella miscela un’aliquota di Sn in polvere.
Dunque da un’iniziale sistema trifasico costituito da stagno solido, nitrocomposto solido e
soluzione acquosa di HCl, ora si ha una soluzione (sistema monofasico) limpida contenente
l’ammina prorogata e il complesso dello stagno sotto forma di esacloro stancato [SnCl6]2solubile nel solvente acquoso.
Relazione Laboratorio N°3
Perillo Guido N83001294
Vitagliano Luigi N83001407
Il pallone viene quindi posto in un bagno a ghiaccio precedentemente preparato.
Raffreddata la soluzione, si aggiungono 10 mL di acqua distillata per la diluizione. Si aggiunge
poi lentamente una soluzione di NaOH al 40% formando così un precipitato grigio
dell’ammina.
Utilizzando quindi una concentrazione elevata di NaOH si è convertito l’idrossido di stagno
insolubile nella forma deprotonata solubile.
Il precipitato grigio dell’ammina è stato successivamente estratto 3 volte con 20 mL di etere
etilico in un imbuto separatore.
Durante l’estrazione si sono formate due fasi: una fase organica che è stata successivamente
essiccata su solfato di sodio e svaporata al rotavapor, ed una fase acquosa che è stata invece
solubilizzata con un’aliquota di cloruro di metilene per poi essere analizzato per TLC.
Dalla TLC si è potuto confermare che l’ammina risulta essere molto polare rispetto al
cloronitrobenzene poiché adsorbito sulla fase stazionaria.
Conclusione: il prodotto è stato analizzato tramite TLC. La camera di sviluppo è stata preparata
utilizzando attraverso un eluente di una miscela 6:4 di etere di petrolio e cloruro di metilene.
Un’aliquota di spatola dell'ammina è stata sciolta in pochi ml di cloruro di metilene (Cl-CH,) in una
provetta. Sulla lastra sono stati segnati due siti di caricamento, su uno è stato caricato come campione
di riferimento il reagente, 1-cloro-4-nitrobenzene, e sull'altro il nostro prodotto 1- ammino-4clorobenzene. Dalla lastra si evince che la reazione è avvenuta poiché il cammino del prodotto è
diverso da quello del reagente a causa della loro diversa polarità. L'ammina che è più polare viene
maggiormente trattenuta rispetto al nitrocomposto. Dal punto di vista qualitativo la lastra non si è
sviluppata adeguatamente a causa di un eccessiva quantità di prodotto caricata. Si può notare inoltre
che il prodotto probabilmente presenta qualche impurezza.
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