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hl7 appunti 2

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Cos’è il protocollo HL7
L’HL7 è originariamente sviluppato negli Stati Uniti dove nel 1987 viene pubblicata la
versione1.0.
L’HL7 organization si occupa di sviluppare e pubblicare le specifiche del protocollo HL7 a
livello “applicazione” per la comunicazione tra diversi processi e sistemi in ambiente
sanitario.
Ad oggi (dalla versione 2.5, l’HL7 è uno standard approvato dall’ANSI) l’HL7 è lo standard
per la comunicazione di messaggi più diffuso al mondo nell’IT in ambito sanitario ed è stato
adottato dall’intera comunità internazionale soprattutto per gli elettromedicali, tanto è che vi
sono circa 30 sezioni nazionali con 40 gruppi di lavoro che ne contribuiscono allo sviluppo.
Sicurezza livello 7 nel modello OSI
È chiamato livello 7 perché si pone a questo livello nel modello OSI (Open Systems
Interconnection), dove il più basso è il livello di comunicazione fisica e il più alto è livello di
applicazione che riguarda i cosiddetti programmi applicativi. A differenza di altri standard
come il DICOM, l’HL7, ponendosi al livello più alto o livello applicativo, si concentra solo
su dati e informazioni che devono essere scambiate con i messaggi.
A cosa serve
1. Supportare lo scambio di dati definendo un formato ed un protocollo per le
applicazioni informatiche tra sistemi eterogenei. L’implementazione è indipendente dal
linguaggio di programmazione e dal sistema operativo e deve supportare tutti i metodi
di comunicazione compatibili con il livello 7 del modello OSI
2. Raggiungere il più alto grado di standardizzazione possibile nell’uso e nel
formato dei dati permettendo allo stesso modo la personalizzazione per adattarsi a
necessità specifiche o a variazioni locali
3. Supportare nuove necessità, introducendo estensioni alla versione attuale o nuove
release mantenendo la compatibilità con le versioni precedenti
4. Negoziare e trovare un accordo tra le applicazioni al fine di gestire le differenze
che esistono nei vari processi amministrativi tra strutture sanitarie diverse, quando non
è stato previsto un modello di elaborazione standard
5. Permettere a implementazioni locali l’uso di messaggi o parti di messaggio
personalizzati, evitando conflitti con le versioni future dello standard
6. Integrare lo standard con nuove transazioni o nuovi dati; è importante che questi
aggiornamenti possano essere implementati nella applicazione che li richiede, senza
per questo dover aggiornare tutti gli altri applicativi
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