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GalloTipologiaB

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Testo argomentativo, tipologia B:
LA MEMORIA CULTURALE
1.1Il testo è articolato in due paragrafi, il primo che termina al rigo dodici, il
quale contenuto può essere riassunto nella seguente frase: “La tutela e
conservazione del ricco patrimonio culturale italiano attraverso la
conoscenza”; mentre i contenuti del secondo paragrafo, che inizia al rigo 13 e
termina con il terminare del testo, sono riassumibili nella seguente frase:
“Preservare la memoria culturale di un’opera è tanto importante quanto la
conservazione dell’opera stessa, non farlo equivarrebbe a conservare un corpo
senz’anima”.
1.2L’autore sostiene che preservare la memoria culturale di un’opera sia
fondamentale affinché essa mantenga il suo significato e la sua importanza,
poiché non è possibile comprendere a pieno un’opera senza conoscerne il
contesto ed il significato, a sostegno della sua tesi afferma addirittura che
un’opera senza memoria culturale è destinata alla morte. Tutto questo è con la
frase “Non può esistere infatti conservazione senza memoria” (r.12)
1.3Il riferimento alla costituzione italiana, ed in particolare all’articolo 9 di
quest’ultima, serve all’autore per dare manforte alla tesi sostenuta,
evidenziando come l’Italia dal principio della sua costituzione si sia impegnata
a tutelare il proprio patrimonio artistico, sicuramente con la consapevolezza di
possedere un patrimonio unico e pregno di una forte memoria culturale che
quindi necessitava di essere tutelata.
1.4Gli snodi argomentativi principali sono i seguenti:
“A questo punto però” (r.8)
“infatti” (r.13)
“ma anche” (r.19)
“ma anche” (r.23)
1.5Nel testo l’autore ricorre ad un paragone, riscontrabile al rigo tredici, nel
quale afferma che conservare un’opera senza preservarne il contesto ed il
significato equivarrebbe ad esporre I bari e Narciso in una stanza
completamente buia. I bari e Narciso sono note opere del pittore Michelangelo
Merisi, detto il Caravaggio, il quale è noto per l’utilizzo all’interno dei sui dipinti
di un fascio di luce che fende l’oscurità o l’atmosfera cupa che avvolge il
dipinto ponendo l’attenzione sui protagonisti del dipinto. Sulla base di ciò,
porre un dipinto del genere in una stanza buia equivarrebbe a privarlo della
sua peculiarità, in quanto l’atmosfera tenebrosa non sarebbe riscontrabile e
quindi renderebbe un dipinto straordinario ed inestimabile un ordinario
dipinto. Allo stesso modo privare un monumento della propria memoria
culturale comprometterebbe la sua unicità e la sua importanza, addirittura
rendendola ordinaria.
1.6Nel corso della narrazione l’autore inserisce alcune domande, delle quale
egli stesso fornisce la risposta immediatamente dopo, come ad esempio le
domande: “come? In che forma? Con quali mezzi?”; oppure: “Che cosa
intendiamo con <<memoria culturale>>?”. Sicuramente sono delle domande
retoriche il quale scopo potrebbe essere ad esempio quello di captare
l’attenzione del lettore ponendogli delle domande che innescano un
meccanismo involontario che porta il lettore ad elaborare una propria opinione
prima di ascoltare quella dell’autore. Probabilmente sono anche utilizzate per
celare un cambiamento l’argomento in discussione senza che questa
separazione risulti netta e brusca dal punto di vista del lettore.
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