Il viaggio dell’eroe
Jung - ARCHETIPI
Personaggi o forze ricorrenti nei sogni nei miti e nelle
diverse culture provenienti da un
INCONSCIO COLLETTIVO
eroe - mentore - mutaforme - antagonista
modelli come MAPPE DELLA PSICHE
Jung - ARCHETIPI come funzioni per ottenere effetti in un racconto Vladimir Propp “Morfologia della fiaba popolare”
Somma degli ARCHETIPI > PERSONALITA’ COMPIUTA
io superiore
mutaforme
mentore
alleati
EROE
messaggero
guardiano
della soglia
imbroglione
ombra
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring) 2001, regia
Peter Jackson.
È tratto dall'omonima prima parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti
il 19 dicembre 2001, mentre nelle sale italiane il 18 gennaio 2002.
EROE
dal greco PROTEGGERE E SERVIRE > Sacrificio di se stessi
Funzione Psicologica: EROE = EGO
superare i confini e le illusioni dell’ego
Funzione Drammaturgica:
Lo spettatore deve riconoscersi nell’Eroe che possiede qualità - emozioni - motivazioni
UNIVERSALI ma devono sembrare unici e non stereotipi
CRESCITA: impara a crescere per raggiungere un più alto grado di consapevolezza e saggezza
AZIONE: L’eroe ha la funzione dell’agire ed è la persona più dinamica del racconto
SACRIFICIO: Foza e coraggio derivano all’Eroe solo dopo un sacrificio - rinuncia a qualcosa
persino alla vita in favore della comunità
MORTE: Centrale è il confronto con la morte (reale o simbolica) - Gli eroi migliori sono quelli che
sperimentano il sacrificio attraverso una rinuncia
L’archetipo dell’EROE si manifesta in altri personaggi che agiscono eroicamente (il mentore o
l’imbroglione che si sacrificano per il gruppo) e ogni personaggio dovrebbe avere un pizzico di
ogni archetipo
EROE
dal greco PROTEGGERE E SERVIRE > Sacrificio di se stessi
Funzione Drammaturgica:
ARCO DEL PERSONAGGIO: Attraverso debolezze e difetti il personaggio si trasforma evolvendo
nel corso della narrazione > da imperfetto e incompiuto (gli manca la sua dolce metà)
DIVERSI TIPI DI EROE:
L’archetipo dell’EROE è flessibile
A - eroe pronto, disponibile, dinamico, entusiasta
B - eroe recalcitrante, passivo, pieno di dubbi > fornirgli motivazioni per agire
ANTIEROI:
fuorilegge simpatico
A - Cinico e amareggiato stile Bogart in Casablanca o James Dean in Gioventù Bruciata
B - Eroi tragici o sgradevoli tipo Macbeth o Scarface
EROE SOLITARIO:
Vive isolato al di fuori del gruppo\società e non accetta di integrarsi come J. Wayne in Sentieri
Selvaggi
EROI CATALIZZATORI:
Non cambiano molto se stessi ma provocano una trasformazione in chi gli sta vicino - Eddie
Murphy in Beverly Hills Cop - Tipici delle serie TV e sequels - Jack di Lost
SPOILER!!! - 43 Heroic Sacrifices in Movies (Supercut)
DIVERSI TIPI DI EROE:
L’archetipo dell’EROE è flessibile
A - eroe pronto, disponibile, dinamico, entusiasta
I predatori dell'arca perduta (Raiders of the Lost Ark) è un film del 1981, diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia
cinematografica di Indiana Jones.
DIVERSI TIPI DI EROE:
L’archetipo dell’EROE è flessibile
B - eroe recalcitrante, passivo, pieno di dubbi > fornirgli motivazioni per agire
Rambo (First Blood) è un film del 1982 diretto da Ted Kotcheff, tratto dal romanzo di David Morrell.
ANTIEROI:
fuorilegge simpatico
A - Cinico e amareggiato stile Bogart in Casablanca o James Dean in Gioventù Bruciata
Casablanca è un film del 1942 diretto da Michael Curtiz.
Humphrey Bogart: Rick Blaine, Ingrid Bergman: Ilsa Lund Laszlo, Paul Henreid:Victor Laszlo
Durante la seconda guerra mondiale, l'espatriato americano Rick Blaine gestisce un locale, il Rick's Café Américain, a Casablanca, nel Marocco francese, parte della
cosiddetta "Francia non occupata", controllata dal regime filo-nazista del Governo di Vichy. Blaine ha un passato di contrabbandiere d'armi, in favore degli etiopi durante
l'invasione italiana del 1935, e di combattente repubblicano, durante la guerra civile spagnola nel 1936, ma sembra essere diventato un uomo cinico e dichiaratamente
neutrale sulle vicende politiche e belliche che stanno accadendo.
ANTIEROI:
fuorilegge simpatico
A - Cinico e amareggiato stile Bogart in Casablanca o James Dean in Gioventù Bruciata
Gioventù bruciata (Rebel Without a Cause) è un film del 1955 diretto da Nicholas Ray.
Nel ruolo del protagonista compare James Dean, in quella che rimane la più celebre delle sue tre interpretazioni prima della
morte, avvenuta il 30 settembre dello stesso anno in un incidente automobilistico.
ANTIEROI:
fuorilegge simpatico
B - Eroi tragici o sgradevoli tipo Macbeth o Scarface
Scarface è un film del 1983 scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma.
Il film è il remake dell'omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell'originale ambientato a
Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l'azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un
considerevole traffico di droga. Il film ha incassato circa 65 milioni di dollari
EROE SOLITARIO:
Vive isolato al di fuori del gruppo\società e non accetta di integrarsi come J. Wayne in
Sentieri Selvaggi
Sentieri selvaggi (The Searchers) è un film western del 1956 diretto da John Ford.
EROI CATALIZZATORI:
Non cambiano molto se stessi ma provocano una trasformazione in chi gli sta vicino Eddie Murphy in Beverly Hills Cop - Tipici delle serie TV e sequels - Jack di Lost
Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills è un film del 1984 diretto da Martin Brest.
È il primo film della trilogia di Beverly Hills Cop, inaugurata da Martin Brest, proseguita da Tony Scott e conclusa da John Landis.
EROI CATALIZZATORI:
Non cambiano molto se stessi ma provocano una trasformazione in chi gli sta vicino -
The walking dead Rick tribute
Meet the Hero
Mentore
Se l'eroe è l'io della storia, il mentore è il suo sé. È la guida che aiuta,
allena o istruisce l'eroe
1. Gli procura doni, lo convince o sospinge nell'avventura
2. Spesso è un ex-eroe, una persona saggia o maestro, un "donatore" (secondo la
terminologia di Propp), ma il dono spesso dev'essere conquistato, con sacrificio o
dedizione
3. È anche la "voce di Dio", negativa o positiva, come una coscienza o codice di
comportamento morale, e serve a motivare l'eroe
4. A che fare con la figura del genitore che si deve fermare (o addirittura morire)
prima della prova principale, che l'eroe deve affrontare solo
Che sia espresso da un vero personaggio o interiorizzato, il mentore è un archetipo
importante e rappresenta la continuità nelle mani dello scrittore.
Mentore
Se l'eroe è l'io della storia, il mentore è il suo sé. È la guida che aiuta, allena o istruisce l'eroe
Guerre stellari: L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner.
Seguito di Guerre stellari, è il secondo film in ordine di produzione (quinto in ordine di cronologia interna della serie) dell'omonima saga fantascientifica ideata da
George Lucas ed è ambientato tre anni dopo le vicende raccontate in Guerre stellari:
l'Impero Galattico, sotto la guida di Dart Fener è alla ricerca di Luke Skywalker e delle forze dell'Alleanza Ribelle. Mentre gli amici di Luke, Ian Solo e Leila
Organa, sono impegnati a fuggire dalla minaccia imperiale, il giovane eroe viene inviato da Obi-Wan Kenobi dal vecchio maestro Jedi Yoda, al fine di completare
l'addestramento, per potersi confrontare con Fener e salvare i suoi compagni.
Mentore
Se l'eroe è l'io della storia, il mentore è il suo sé. È la guida che aiuta, allena o istruisce l'eroe
The Karate Kid è una serie cinematografica interpretata da Ralph Macchio e Pat Morita.
La trilogia originale comprende:
Per vincere domani - The Karate Kid (The Karate Kid), regia di John G. Avildsen (1984)
Karate Kid II - La storia continua... (The Karate Kid, Part II), regia di John G. Avildsen (1986)
Karate Kid III - La sfida finale (The Karate Kid, Part III), regia di John G. Avildsen (1989)
Guardiano della soglia
Mette alla prova l'eroe creandogli difficoltà: ne sonda la volontà e
la rinforza
Apparentemente è un nemico, ma può anche essere sorpassato o trasformato in
alleato
Ha a che fare con i demoni interni dell'eroe (funzione psicologica della nevrosi)
Ferma l’eroe perché lo riporta alle sue ferite emozionali, ai vizi, alle dipendenze, ai
limiti che si pone da solo.
Questa "resistenza" va riconoscuta come fonte d'energia, il demone va incorporato,
come un'arma da prendere
Anche il guardiano può essere interno, un aspetto dell'eroe stesso con cui deve
avere a che fare
Guardiano della soglia
Mette alla prova l'eroe creandogli difficoltà: ne sonda la volontà e la rinforza
Lost è una serie televisiva statunitense creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber,
la serie è stata trasmessa negli Stati Uniti dal 2004 al 2010.
La sceneggiatura è stata scritta da Abrams, Lindelof e Lieber, mentre la colonna sonora è stata composta da Michael Giacchino. Le riprese
di Lost si sono svolte principalmente sull'isola di Oahu (Hawaii), e la serie è considerata una delle produzioni più costose della storia
della televisione
Messaggero
Comunica l'inizio dell’avventura, il cambiamento che arriva, la sua
necessità
È l'incidente scatenante
Può anche essere un oggetto, come una telefonata o un telegramma.
Risveglia la motivazione nel portare notizie all'eroe (eventualmente anche solo dal
proprio interno)
Messaggero
Comunica l'inizio dell’avventura, il cambiamento che arriva, la sua necessità
I predatori dell'arca perduta (Raiders of the Lost Ark) è un film del 1981, diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia
cinematografica di Indiana Jones.
Mutaforme
Cambia forma, si traveste. È l'archetipo instabile, il folletto leale ma non
sincero o sincero ma non leale, l'amico che diventa nemico
Questa figura ha la funzione di seminare dubbi e suspense
È l'espressione dell'anima dell'eroe, secondo la terminologia di Jung, l'elemento
maschile nell'inconscio femminile e il corrispondente femminile nell'inconscio
maschile
È un catalizzatore per il cambiamento, il comportamento mutevole a servizio della
storia
Mutaforme
Cambia forma, si traveste. È l'archetipo instabile, il folletto leale ma non sincero o
sincero ma non leale, l'amico che diventa nemico
È un catalizzatore per il cambiamento, il comportamento mutevole a servizio della storia
Donnie Darko è un film fantastico del 2001 scritto e diretto da Richard Kelly al suo esordio,
riproposto al cinema nella versione director's cut, più lunga di 20 minuti, nel 2004.
Mutaforme
Cambia forma, si traveste. È l'archetipo instabile, il folletto leale ma non sincero o
sincero ma non leale, l'amico che diventa nemico
È un catalizzatore per il cambiamento, il comportamento mutevole a servizio della storia
Lost è una serie televisiva statunitense creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber,
la serie è stata trasmessa negli Stati Uniti dal 2004 al 2010.
La sceneggiatura è stata scritta da Abrams, Lindelof e Lieber, mentre la colonna sonora è stata composta da Michael Giacchino. Le riprese
di Lost si sono svolte principalmente sull'isola di Oahu (Hawaii), e la serie è considerata una delle produzioni più costose della storia
della televisione
Ombra
In genere è l'antagonista. Sono i sentimenti repressi e i traumi con la
funzione psicologica della psicosi.
Riflette tendenze negative inespresse e mette definitivamente l'eroe in pericolo
Anche gli opponenti hanno però bisogno di risultare umani, e non sono mai solo
stereotipi di cattiveria
Che siano da distruggere o da annullare portandole a
livello di coscienza (la strada non intrapresa), è
l'incontro-scontro ombra-eroe che muove il motore
della storia.
Ombra
In genere è l'antagonista. Sono i sentimenti repressi e i traumi con la funzione psicologica della psicosi.
I predatori dell'arca perduta (Raiders of the Lost Ark) è un film del 1981, diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia
cinematografica di Indiana Jones.
Ombra
Riflette tendenze negative inespresse e mette definitivamente l'eroe in pericolo
Anche gli opponenti hanno però bisogno di risultare umani, e non sono mai solo stereotipi di cattiveria
Che siano da distruggere o da annullare portandole a livello di coscienza (la strada non intrapresa), è l'incontroscontro ombra-eroe che muove il motore della storia.
Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino,
con Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film del 1966
Django diretto da Sergio Corbucci e interpretato da Franco Nero, che in questo film compare in un cameo.
Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino.
Meet the Villain
È la natura intrinsecamente malvagia che distingue il cattivo dal semplice antagonista personaggio che si oppone all'eroe, ma che
per non risulta del tutto odioso e che può pentirsi, essere redento o diventare un buono nel finale.
Il cattivo si distingue anche dall'antieroe un personaggio che viola la legge o le convenzioni sociali stabilite, ma che, ha la simpatia
del pubblico, risultando dunque il vero eroe della storia.
il cattivo è un meccanismo narrativo quasi inevitabile e, quasi più dell'eroe, un elemento cruciale sul quale poggia la trama.
Il cattivo è talvolta identificato anche con il termine inglese villain (a sua volta derivato dal tardo latino villanus).
Imbroglione
è la spalla e il momento goliardico
Crea contrattempi, stimola cambiamenti, anche in senso negativo
È un'energia infantile da marachella, se incarnata in un personaggio in genere con
caratteristiche di confusionario, nemico dello status quo, dell'ipocrisia e
dell'egocentrismo
È il briccone che rimescola i problemi allargando o spargendo il conflitto, e può
servire anche a offrire un momento di distensione e comicità prima di un'impresa
Non va confuso con la figura dell'imbroglione di certe storie, dove è invece un altro
tipo di eroe
Imbroglione
è la spalla e il momento goliardico
Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d'animazione
musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il
32º Classico Disney.
Imbroglione
Crea contrattempi, stimola cambiamenti, anche in senso negativo
È un'energia infantile da marachella, se incarnata in un personaggio in genere con caratteristiche di confusionario, nemico dello status
quo, dell'ipocrisia e dell'egocentrismo
È il briccone che rimescola i problemi allargando o spargendo il conflitto, e può servire anche a offrire un momento di distensione e
comicità prima di un'impresa
Non va confuso con la figura dell'imbroglione di certe storie, dove è invece un altro tipo di eroe
Le 12 fasi del viaggio dell’eroe
PRIMO ATTO: partenza e separazione (30 pagine) - LA DECISIONE DELL’EROE DI AGIRE
1. MONDO ORDINARIO
2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA
3. RIFIUTO DEL RICHIAMO
4. INCONTRO CON IL MENTORE
5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA
SECONDO ATTO: Discesa, iniziazione, Penetrazione (60 pagine) - L’AGIRE IN SE
6. PROVE, ALLEATI, NEMICI
7. AVVICINAMENTO ALLA CAVERNA
8. PROVA CENTRALE
9. RICOMPENSA
TERZO ATTO: Ritorno (30 pagine) - LE CONSEGUENZE DELL’AGIRE
10. LA VIA DEL RITORNO
11. RESURREZIONE
12. RITORNO CON L’ELISIR
PRIMO ATTO: partenza e separazione
1. MONDO ORDINARIO: Uscita dal mondo ordinario per introdurre un mondo Stra Ordinario
nuovo ed ignoto - teoria del “pesce fuor d’acqua” - Introdurre il mondo ordinario per accentuare lo
stacco (Guerre Stellari, Witness)
2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA: All’eroe si presenta una sfida o un’avventura. Una vendetta, il
primo incontro con una persona. Si stabiliscono
A. La posta in gioco
B. L’obbiettivo dell’eroe
3. RIFIUTO DEL RICHIAMO: L’eroe riluttante per terrore dell’ignoto. Occorre un aiutino, un
cambiamento nelle circostanze, una nuova offesa o l’incoraggiamento di un mentore
4. INCONTRO CON IL MENTORE: Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia
(genitore\figlio, insegnante\studente, dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe
all’ignoto con direttive, consigli o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello
scontro
5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA: L’eroe entra PER LA PRIMA VOLTA nel mondo Stra
Ordinario. Pronto alle conseguenze che ne deriveranno
1. MONDO ORDINARIO
Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d'animazione
musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il
32º Classico Disney.
La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dalle storie bibliche di Giuseppe e Mosè, e dalle
opere teatrali di William Shakespeare Amleto, Riccardo III e Macbeth.
1. MONDO ORDINARIO: Uscita dal mondo ordinario per introdurre un mondo Stra Ordinario nuovo ed ignoto teoria del “pesce fuor d’acqua” - Introdurre il mondo ordinario per accentuare lo stacco (Guerre Stellari, Witness)
Arancia meccanica (A Clockwork Orange) è un film del 1971 diretto da Stanley Kubrick.
Tratto dall'omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962, prefigura, appoggiandosi a uno stile
fantascientifico - sociologico - politico, una società votata a un'esasperata violenza giovanile, ma non solo, e a un
condizionamento del pensiero sistematico.
2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA: All’eroe si presenta una sfida o un’avventura. Una vendetta, il
primo incontro con una persona.
Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind) è un film del 1977 diretto e sceneggiato da Steven
Spielberg, nel quale viene narrato un possibile primo contatto tra l'umanità ed entità extraterrestri.
2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA: All’eroe si presenta una sfida o un’avventura. Una vendetta, il
primo incontro con una persona.
1984. Non ci resta che piangere è un film scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi.
3. RIFIUTO DEL RICHIAMO: L’eroe riluttante per terrore dell’ignoto. Occorre un aiutino, un cambiamento nelle
circostanze, una nuova offesa o l’incoraggiamento di un mentore
La spada nella roccia (The Sword in the Stone) è un film del 1963 diretto da Wolfgang Reitherman.
È un film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito negli Stati Uniti il 25 dicembre 1963, distribuito dalla
Buena Vista Distribution. Il 18° Classico Disney, fu l'ultimo ad uscire prima della morte di Walt Disney.
4. INCONTRO CON IL MENTORE:
Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia (genitore\figlio, insegnante\studente,
dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe all’ignoto con direttive, consigli
o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello scontro
Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d'animazione musicale
drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 32º Classico Disney.
4. INCONTRO CON IL MENTORE:
Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia (genitore\figlio, insegnante\studente,
dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe all’ignoto con direttive, consigli
o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello scontro
San Francisco: il critico cinematografico Allan Felix è reduce dal divorzio dalla moglie Nancy. I suoi due amici, Linda e Dick
Christie, cercano di convincerlo a tentare di ricostruirsi una vita sentimentale, frequentando altre donne. Lui accetta e,
durante tutto il film, oltre che cercare una nuova compagna, è "vittima" di apparizioni di Humphrey Bogart, che gli offre
consigli sul comportamento da tenere con le donne, e naturalmente è visto e sentito solo da Allan.
4. INCONTRO CON IL MENTORE:
Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia (genitore\figlio, insegnante\studente,
dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe all’ignoto con direttive, consigli
o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello scontro
Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino,
con Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film del 1966
Django diretto da Sergio Corbucci e interpretato da Franco Nero, che in questo film compare in un cameo.
Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino.
5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA: L’eroe entra PER LA PRIMA VOLTA nel mondo Stra
Ordinario. Pronto alle conseguenze che ne deriveranno
Witness - Il testimone (Witness) è un film del 1985 diretto da Peter Weir e interpretato da Harrison Ford e Kelly McGillis.
5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA: L’eroe entra PER LA PRIMA VOLTA nel mondo Stra Ordinario. Pronto alle
conseguenze che ne deriveranno
Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain) 2001 è un film scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet ed
interpretato da Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz.
SECONDO ATTO: Discesa, iniziazione, penetrazione
6. PROVE, ALLEATI, NEMICI: L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a
sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe rivela gli aspetti della sua personalità
(aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne)
7. AVVICINAMENTO ALLA CAVERNA: L’eroe giunge ai confini della caverna, il luogo più
pericoloso per raggiungere il quale varcherà la SECONDA SOGLIA
8. PROVA CENTRALE: Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di
morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto di morire per poter RINASCERE PIU’
FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI PASSAGGIO E
INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe
9. RICOMPENSA: Essendo sopravvissuto alla morte l’eroe ottiene la ricompensa (risolve un
antico conflitto con un genitore, si riconcilia con l’amata). Le persone specie del sesso opposto
possono avere le sembianze del MUTAFORME per il loro continuo cambiare idea (archetipo del
cambiamento)
6. PROVE, ALLEATI, NEMICI:
L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe
rivela gli aspetti della sua personalità (aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne)
Il gladiatore (Gladiator) è un film del 2000 diretto da Ridley Scott,
interpretato da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris, Oliver Reed e Tomas Arana.
Crowe interpreta il fedele generale Maximus (italianizzato in "Massimo"), che viene tradito quando Commodo, l'ambizioso figlio
dell'imperatore, assassina il padre e s'impossessa del trono. Ridotto in schiavitù, Massimo ricompare nell'arena tra le file dei gladiatori per
vendicare l'assassinio della sua famiglia e del suo imperatore.
6. PROVE, ALLEATI, NEMICI:
L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe
rivela gli aspetti della sua personalità (aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne)
Harry ti presento Sally (When Harry Met Sally...) è un film del 1989 diretto da Rob Reiner e scritto da Nora
Ephron.
Il film segue l'evolversi del rapporto tra Harry e Sally, interpretati rispettivamente da Billy Crystal e Meg Ryan, in un arco di tempo di oltre
un decennio, dal 1977 al 1989, attraverso una serie di incontri casuali, il nascere di un'amicizia speciale e la sua evoluzione in vero e proprio
amore.
6. PROVE, ALLEATI, NEMICI:
L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe
rivela gli aspetti della sua personalità (aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne)
Provaci ancora, Sam (Play It Again, Sam) è un film del 1972 diretto da Herbert Ross, tratto dall'omonima opera teatrale di Woody Allen
7. AVVICINAMENTO ALLA CAVERNA:
L’eroe giunge ai confini della caverna, il luogo più pericoloso per raggiungere il quale varcherà la SECONDA
SOGLIA
Strade perdute (Lost Highway) è un film del 1997 diretto da David Lynch.
È una crime story, considerabile un esempio di film noir moderno, ma con immaginario e tematiche surreali. Lynch ne ha scritto la
sceneggiatura assieme a Barry Gifford. La colonna sonora originale è composta da Angelo Badalamenti e David Lynch.
8. PROVA CENTRALE:
Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto
di morire per poter RINASCERE PIU’ FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI
PASSAGGIO E INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe
The Karate Kid è una serie cinematografica interpretata da Ralph Macchio e Pat Morita.
La trilogia originale comprende:
Per vincere domani - The Karate Kid (The Karate Kid), regia di John G. Avildsen (1984)
Karate Kid II - La storia continua... (The Karate Kid, Part II), regia di John G. Avildsen (1986)
Karate Kid III - La sfida finale (The Karate Kid, Part III), regia di John G. Avildsen (1989)
8. PROVA CENTRALE:
Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto
di morire per poter RINASCERE PIU’ FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI
PASSAGGIO E INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe
Guerre stellari: L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner.
8. PROVA CENTRALE:
Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto
di morire per poter RINASCERE PIU’ FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI
PASSAGGIO E INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe
Guerre stellari: L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner.
Top 10 Best Scenes of All Time
TERZO ATTO: Ritorno
10. LA VIA DEL RITORNO: Entriamo nel terzo atto dove l’eroe affronta le conseguenze della
sfida lanciata alle forze oscure. L’eroe viene inseguito dalle forze vendicative che ha offeso >
Volontà dell’eroe di TORNARE AL MONDO ORDINARIO ma per farlo deve superare altre prove
11. RESURREZIONE: L’eroe deve rinascere purificato da una nuova prova che richiama la prova
centrale. Una specie di verifica delle lezioni che ha imparato
12. RITORNO CON L’ELISIR: L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione
dal mondo Stra Ordinario, con le conoscenze che possono giovare alla comunità
12. RITORNO CON L’ELISIR:
L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione dal mondo Stra Ordinario, con le
conoscenze che possono giovare alla comunità
Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain) 2001 è un film scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet ed interpretato da
Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz.
12. RITORNO CON L’ELISIR:
L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione dal mondo Stra Ordinario,
con le conoscenze che possono giovare alla comunità
Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino,
con Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film del 1966
Django diretto da Sergio Corbucci e interpretato da Franco Nero, che in questo film compare in un cameo.
Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino.
12. RITORNO CON L’ELISIR:
L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione dal mondo Stra Ordinario, con le
conoscenze che possono giovare alla comunità
Before the Flood - finale espositivo
Ritorno con l’elisir World War Z (2013)
Top 10 Movie Ending Songs
La SCENEGGIATURA
La scrittura per immagini è diversa dalla
narrativa tradizionale, perché non consente, se
non in modo limitato o forzato, l'espressione di
sentimenti, pensieri che non possano essere
"visti" sullo schermo, o intuiti attraverso la
mimica degli attori. Più che dire, bisogna far
capire; più che descrivere bisogna far vedere
La sceneggiatura, o copione, è innanzitutto un documento "di
lavoro": è usato da molte persone (gente della produzione,
regista, scenografo, attori) che partecipano alla realizzazione
del film, o della fiction TV, perciò va scritta seguendo gli
standard e le convenzioni in uso.
Il film "classico" ha una durata media di 100 minuti (tra 90 e
120 minuti, circa). Se la sceneggiatura è scritta nel modo
giusto , vorrà dire la scrittura di 100 - 120 pagine (un minuto a
pagina).
In televisione si può avere il film TV, singola puntata, di durata
simile a quello cinematografico (e spesso girato come un film
normale); oppure le miniserie di 2, 4, 8 puntate, da 100 minuti
ciascuna. Oltre, si va nel territorio delle serie, anche dette soap
opera, perché anni fa erano finanziate da produttori di
detersivi.
In linea di massima, la costruzione di un film o di una miniserie,
a parte la diversa lunghezza, segue gli stessi canoni. Per quanto
riguarda le serie più lunghe, invece, diventa determinante il
documento che descrive i personaggi e la loro evoluzione nel
corso della serie. Sulla base di quel documento (detto anche la
"Bibbia" della serie) vengono buttati giù i soggetti delle singole
puntate. La sceneggiatura di ogni puntata è scritta secondo lo
standard di ogni copione.
La Sceneggiatura
Difficilmente una sceneggiatura arriva completa
bisogna imparare a raccogliere le idee utili alla
scrittura
Trovare l’idea
Articoli di giornale
Fatti di cronaca in evidenza sui Mass
Media
Esperienze personali (famiglia, lavoro,
viaggi...)
Sogni, fantasie, speranze, obiettivi,
fallimenti, delusioni, tradimenti
Le 5 componenti di una
sceneggiatura
La trama
I personaggi
L’idea di base
le immagini
I dialoghi
Caos
Ordine
(SCENEGGIATURA)
Organizzare le idee
1 METODO DELLE SCHEDE COLORATE:
Ogni componente ha un colore specifico
(rosa>amore, bianche>note sui personaggi,
blu>immagini....)
Possibilità di frazionamento e
riposizionamento delle idee nel
flusso narrativo
2 TENERE UN DIARIO
3 PARLARE AL REGISTRATORE
Fasi di scrittura: IL SOGGETTO
Definizione e sviluppo dell’IDEA; scrittura del SOGGETTO, che è
una sintesi di poche pagine in forma di racconto della trama. Il
soggetto non ha regole ferree di scrittura: di solito è breve (2
- 4 pagine, in media) ed è scritto al presente indicativo. Già in
fase di definizione dell’idea e di scrittura del soggetto è bene
identificare i tre ATTI che, di norma, compongono ogni
narrazione:
Primo atto: Introduzione, presentazione personaggi, definizione
del conflitto
Secondo atto: punto di svolta: il conflitto evolve, sviluppo della
trama
Terzo atto: massima tensione e climax, risoluzione del conflitto
e finale
La SCALETTA
Descrivere in poche righe ogni scena che
compone la storia
LO SCALETTONE. A partire dalla storia in forma di
racconto, vengono identificate a grandi linee le scene e le
fasi temporali della storia. A questo punto vengono fissati
i PUNTI DI SVOLTA, momenti drammaturgici fondamentali
che conducono la trama da un atto al seguente e
muovono l’azione sino al CLIMAX, punto di massimo
pathos della storia, prima del finale. Dallo scalettone
grezzo, un'ulteriore rifinitura che inizia a suddividere le
scene e gli ambienti, ci porta alla SCALETTA vera e
propria. Nella fase di scaletta ci si sofferma sui momenti
principali della trama, non sui dettagli, né sui dialoghi. Le
scene non vanno ripartite nelle singole azioni, ma solo
tratteggiate in linea di massima. Già dalla scaletta è
possibile una prima valutazione dei costi di produzione del
film, essendo stati indicati i luoghi e i tempi delle scene.
Il TRATTAMENTO
Racconto in ordine cronologico della storia
sviluppato in una manciata di pagine (8\15)
utile all’osservazione della LINEA
NARRATIVA
La linea narrativa aiuta a capire se la
storia ha:
1 SENSO LOGICO
2 MOVIMENTO
3 DIREZIONE
IL TRATTAMENTO è un racconto in forma estesa del
film. Nel trattamento lo sceneggiatore può utilizzare
un linguaggio meno tecnico e più "letterario", per
attrarre nella lettura il produttore che deve decidere
se finanziare il film. La fase del trattamento non è
sempre richiesta, ma è utile anche allo sceneggiatore
per impostare meglio e descrivere in modo dettagliato
la storia. La forma del trattamento segue quella del
racconto narrativo; di solito, però, si usa il presente
indicativo. Sono ovviamente bandite forme letterarie
che siano intraducibili in immagini, sequenze di
pensieri (non raccontate da una voce fuori campo),
descrizioni troppo generiche o dichiarative; anche i
dialoghi vanno appena accennati, magari in modo
indiretto, lasciando alla sceneggiatura questa parte
fondamentale (alcune case di produzione hanno dei
dialoghisti, sceneggiatori specializzati nei dialoghi).
La scrittura in 3 ATTI
1 LA PREMESSA
2 LO SVILUPPO
3 LA RISOLUZIONE
PREMESSA (10\15 pagine)
PRIMO ATTO (20 pagine)
SECONDO ATTO (40\60 pagine)
TERZO ATTO (25\35 pagine)
CLIMAX
5 pp. alla fine
Prima svolta
pp. 25-35
Seconda svolta
pp. 75-90
Risoluzione
da 1-5 pp. dalla fine
Premessa
pp. 1-15
I ATTO
II ATTO
III ATTO
La PREMESSA
Scopo: fornire tutte le indicazioni fondamentali per far partire la
storia inquadrandone elementi quali LO STILE, L’ARGOMENTO, IL
LUOGO, IL GENERE
INIZIATE CON UN’IMMAGINE
creando una metafora del film
Il CATALIZZATORE
Dopo aver posto la premessa del film
attraverso un’immagine, un dialogo o una
situazione servono ulteriori informazioni
sul luogo e su quello che sta succedendo
Serve un evento scatenante che dia inizio
alla storia: IL CATALIZZATORE che aiuta
a capire quale sarà lo scheletro della
storia
3 tipi di catalizzatore
Un’AZIONE specifica (un omicidio, l’apparizione
di un fantasma
Un’INFORMAZIONE che riceve un personaggio e
orienta verso il soggetto della storia
Una SITUAZIONE o una SERIE DI INCIDENTI
che orientano
La domanda centrale
Ogni storia pone nella premessa una
domanda alla quale verrà data una
risposta nel culmine:
UNA VOLTA POSTA LA DOMANDA TUTTO
QUELLO CHE SUCCEDE NELLA STORIA
SARA’ IN RELAZIONE CON ESSA
Le SCANSIONI
La scansione è un singolo MOMENTO o EVENTO
drammatico che, come in una canzone, contribuisce
a creare una SCENA, le scansioni delle scene creano
le scansioni di un ATTO e le scansioni di ogni atto
creano una STORIA
Non sono il centro principale della storia ma ci
preparano a ciò che verrà in seguito
Le SVOLTE (Turning Points)
Svolte principali all’inizio di ciascun atto
aiutano la storia a CAMBIARE DIREZIONE
(la prima può avvenire ad esempio dopo una mezz’ora dall’inizio
e la seconda ad una mezz’ora dalla fine)
LA PRIMA SVOLTA - Le sue funzioni:
Muove l’azione in un’altra direzione
Solleva nuovamente la domanda centrale
E’ spesso un momento di decisione o di impegno da parte del personaggio principale
Alza la posta in gioco
Spinge la storia nell’atto seguente
LA SECONDA SVOLTA
Rispetto alla prima svolta:
Accelera l’azione
Rende il terzo Atto più intenso degli altri due
Da un senso di urgenza alla storia
Spinge la storia verso la conclusione
Spesso avviene in due cadenze, un MOMENTO OSCURO
seguito da un NUOVO STIMOLO
Il Culmine: IL GRAN FINALE
Ha luogo poco prima della fine ed è seguito
da una Risoluzione che spiega le cose
rimaste in sospeso
E’ il punto in cui non c’è più niente da
aggiungere
La scena centrale
Divide il film a metà e introduce
avvenimento o dialogo che aiuta a
strutturare il secondo atto. Molto usata nei
gialli e nei thriller
Come inizia un film
Su nero
Su immagini del film (spesso senza
dialoghi) per introdurre il contesto
Con delle sequenze “Pre titoli” che prima
presentano il contesto poi uno o più
personaggi, spesso sono al di fuori del film
il Subplot - Sottotrama
Aggiunge spessore alla sceneggiatura
S p i n g e la t ra m a p r i n c i p a le s p e s s o
cambiandone la direzione
Un buon Subplot interagisce con la trama
principale
Ci possono essere diversi subplot uno per
ciascun personaggio principale
Struttura del Subplot
Premess
a
Sviluppo
Se un subplot non ha struttura o un obiettivo
disorienta lo spettatore
L’escalation
Quando una scena porta direttamente in quella successiva legandosi ad essa con un
rapporto causa\effetto portando avanti l’azione fino al CLIMAX
Punti d’azione: evento drammatico visivo (senza dialogo) che causa una
reazione che causa un’azione di conseguenza: Azione che richiede una
risposta
La barriera: un personaggio cerca di fare qualcosa ma non conduce da
nessuna parte e quindi deve prendere un’altra decisione\direzione
La complicazione: punto d’azione senza esito immediato; la reazione arriverà
in un secondo momento AUMENTA L’ASPETTATIVA, può dare inizio ad un
subplot
L’inversione: cambia completamente direzione al film, invertendo l’azione o
le emozioni del personaggio creando UNA GRANDE ESCALATION
La scena sequenza: Subplot senza interruzione, ministoria nella storia con
un inizio e una risoluzione (incendio di Atlanta in Via col vento, battaglia
finale in Guerre stellari)
Il punto di vista
Chi è il narratore, con chi mi identifico?
Uno dei personaggi
(sappiamo solo quello che sa il
personaggio, è presente in ogni scena e vediamo la scena
attraverso i suoi occhi: MAGGIORE IDENTIFICAZIONE)
Più Personaggi
(spesso combinato a scene onniscenti)
Ottica Onniscente
(informa il pubblico su fatti che il
personaggio non può conoscere. Visione ampia e oggettiva della
storia
La forma
Nella forma italiana il foglio viene diviso in due colonne:
nella colonna di sinistra vengono date tutte le indicazioni relative
alla parte visiva, le azioni dei personaggi e le descrizioni degli
ambienti. In quella di destra ci sono quelle relative al sonoro, cioè
i dialoghi, i rumori ed alle volte anche le musiche. Succede
spesso, in Italia, che il regista collabori alla scrittura della
sceneggiatura, quindi in questo caso si decide subito il modo in
cui si dovrà girare e montare una scena, indicando il tipo di
inquadratura da usare, numerando ogni scena e spesso anche
ogni inquadratura.
138 - EST. RETRO DEL TEATRO - NOTTE
(C.M.) - Plissken esce in strada e da un’occhiata alla
radiobussola, poi si guarda intorno e cammina verso la
mdp, fino ad una rampa di scale che scende. Inizia a
scendere.
Musica proveniente dall’interno del teatro.
Si sente sbattere la porta del teatro.
(P.M.) - Plissken si volta di scatto a fucile spianato.
(P.M.) - Cabbie fa un passo verso Plissken con le mani
in alto. È tranquillo.
CABBIE: Ehi... Sei Iena Plissken, è vero?
(P.M.) - Plissken lo fissa senza abbassare il fucile.
PLISSKEN: Che cosa vuoi?
CABBIE (f.c.): Niente.
Plissken abbassa il fucile.
(C.M.) - Cabbie sorride.Si avvicina a Plissken, ma
questi ricomincia a scendere le scale.
Cabbie si avvicina alla rampa e lo guarda.
CABBIE: Io ti credevo morto.
La forma americana è quella che, graficamente, si
avvicina di più ad un romanzo. Si riempie il foglio dal margine
sinistro a quello destro, e si cerca di dare al racconto una
scorrevolezza letteraria. I dialoghi sono scritti al centro della
pagina, leggermente rientranti su entrambi i lati rispetto al testo
normale, in modo da permettere di capire, già ad un primo colpo
d’occhio, se nella pagina sia raccontato un dialogo od una scena
d’azione. Non ci sono indicazioni tecniche di alcun tipo, per non
rendere troppo “pesante” la lettura a persone che non hanno una
perfetta conoscenza della tecnica cinematografica.
EST. RETRO DEL TEATRO - NOTTE
La grande porta si apre e Plissken esce chiudendosela alle spalle.
Da un’occhiata alla radiobussola, poi osserva la strada e cammina fino a che non raggiunge una rampa di scale che
scende.
Da un’occhiata giù, poi inizia a scendere.
D’improvviso la porta del teatro si apre!
Plissken si volta di scatto a fucile spianato.
Cabbie cammina verso di lui, con le mani alzate. Non sembra per niente spaventato.
CABBIE
Ehi... Sei Iena Plissken, è vero?
Plissken lo guarda, un po’ sorpreso.
PLISSKEN
Che cosa vuoi?
CABBIE
Niente.
Plissken abbassa il fucile.
CABBIE (continua)
Io ti credevo morto.
Plissken si volta e riprende a scendere le scale.
Cabbie si avvicina e lo guarda.
CABBIE
Ehi... Non vorrai gironzolare là sotto, Iena.
Nessuna risposta.
In Francia
i registi tendono ad improvvisare notevolmente
durante le riprese, come si nota chiaramente guardando il film
“Effetto Notte” di François Truffaut, così le sceneggiature spesso
riportano solo la traccia dei dialoghi, le frasi più importanti che i
personaggi dicono ed il senso generale dei loro discorsi. Sarà
proprio il regista a completare le battute durante le riprese,
seguendo l’ispirazione del momento. Proprio per questo la
lung he zza delle scenegg iature “france si” può var iare
notevolmente, a differenza di quella americana e quella italiana,
che per un film di durata normale in generale si aggirano intorno
alle 90-100 pagine. Ovviamente di indicazioni tecniche neanche
parlare...
138 - EST. RETRO DEL TEATRO - NOTTE
Plissken esce dal teatro seguendo la traccia della radiobussola.
Percorre la strada fino a che non arriva ad una rampa di scale che
scendono. D’improvviso un rumore lo fa voltare, a fucile spianato.
È Cabbie, che avanza verso di lui, tranquillo, con le mani alzate.
L’ha riconosciuto, è per questo che ha deciso di seguirlo.
CABBIE: Io ti credevo morto!
Plissken non gli presta attenzione e si mette a scendere le scale.
L’idea non piace a Cabbie che, urlando, cerca di dissuaderlo
dall’andare là sotto. Ancora una volta Plissken lo ignora.
La scena viene descritta da tre elementi principali:
1. INTESTAZIONE
2. AZIONE
3. DIALOGHI
INTESTAZIONE
L’intestazione descrive in una riga DOVE e QUANDO si svolge la scena. DOVE
indica con precisione il luogo, l’ambiente, e se la ripresa è in interno (INT.)
oppure in esterno (EST.); QUANDO, di norma, può essere GIORNO o NOTTE,
lasciando a casi rari ALBA, SERA e TRAMONTO (indicati per motivi di luce
particolare, se serve). Altre dizioni, quali POMERIGGIO o MATTINA vanno
assolutamente evitate.
EST. VENEZIA - PIAZZA S.MARCO - GIORNO
(se tutto il copione è ambientato a Venezia, dopo la prima scena si può
omettere la città:
EST. PIAZZA S.MARCO - GIORNO
se però la scena è ambientata tra i tavoli del "Caffè Campiello" bisogna
specificare:
EST. PIAZZA S.MARCO - CAFFE’ CAMPIELLO - GIORNO
altro esempio di intestazione:
INT. PALAZZO ALGARDI - STANZA DI MARIA - NOTTE
si osservi che, se Maria dell’esempio precedente esce sul balcone della sua
camera e lì andrà ripresa, bisogna definire una nuova scena (discontinuità di
luogo):
EST. PALAZZO ALGARDI - BALCONE STANZA DI MARIA - NOTTE
L’AZIONE:
La descrizione dell’azione va fatta con l’ "occhio narrativo" rivolto alla macchina
da presa: bisogna dire chi, come e che cosa avviene sullo schermo.
INT. PALAZZO ALGARDI - STANZA DI MARIA - NOTTE
Maria entra nella sua stanza e accende la luce. Ha l’aria stordita di chi ha
bevuto troppo e barcolla a fatica sino alla sua scrivania, dove getta le chiavi
di casa. Sorreggendosi ad una sedia, con l’altra mano si sfila le scarpe e le
lancia incurante dove capita, quindi si tuffa, gemendo, sul letto.
(chi=Maria; che cosa=entra in stanza e si getta a letto; come=barcollando, a
fatica, gemendo)
La "quantità di scrittura" dell’azione, è proporzionale alla sua durata nel
film: tanto più lunga è sul copione, tanto più lunga sarà la durata sullo
schermo. Lo sceneggiatore ha facoltà d’indicare il ritmo del film (e la durata
delle scene) con il suo stile di scrittura. Ogni scena può contenere uno o più
"blocchi" di azione, suddivisi in paragrafi (punto e accapo) sia per esigenze di
leggibilità del copione, sia per effettiva necessità di ripresa (taglio, nuova
inquadratura). In genere, è bene mantenere ciascun paragrafo entro le tre cinque righe (pari a qualche secondo di ripresa), a meno che non si voglia
descrivere una singola ripresa particolarmente lunga, senza tagli. Una pagina di
copione in formato americano corrisponde - circa - a un minuto di film. molto
indicativamente, ogni riga d’azione corrisponde a 2 – 3 secondi di ripresa
DIALOGO
In questa sezione della scena si descrive che cosa dicono i
personaggi. Un dialogo adatto per il cinema o la TV, per essere
realistico non deve affatto essere reale. Il linguaggio dei film mima il
linguaggio naturale, evidenziandone i tic e le manie espressive, ma
senza riportare tutto il discorso reale.
Il dialogo, così come l’azione, deve essere funzionale alla storia
narrata, ossia fornire informazioni (sul carattere dei personaggi,
sulla loro vita) e portare avanti la trama. Evitare di considerare il
dialogo come una scorciatoia per fornire informazioni direttamente
allo spettatore: questo lo rende inverosimile, con effetti spesso
comici (visti sovente nelle soap).
INT. CASA DI MARCO E MARIA - CUCINA - NOTTE
Maria con un mestolo di legno gira il sugo sui fornelli. Ad un
tratto, estrae il mestolo dalla pentola e lo punta, gocciolante,
verso Marco, seduto a tavola davanti a un bicchiere di vino.
MARIA
Insomma, Marco! Sei mio marito da sei anni,
lavori in FIAT alla divisione vendite da vent’anni
possibile che non sei ancora riuscito a cambiare
l’auto di tua moglie, che è una vecchia UNO amaranto?
In quattro righe abbiamo saputo che Marco è suo marito e da quando,
dove lavora e da quando, e che modello e colore di auto possiede
Maria.
Nell’area riservata al dialogo è possibile inserire anche delle indicazioni
d’espressione , che accompagnano e descrivono meglio il modo con cui il
personaggio parla: esitando, ridendo, tossendo, sottovoce, gridando ecc.
MARIA
(esitando)
Noi due... da soli?
Le indicazioni d’espressione non vanno confuse con l’azione: "correndo",
"saltando", "tirando un pugno" vanno inserite nella parte dell’azione, non
come indicazioni d’espressione.
La voce di un personaggio si può sentire anche se non è inquadrato in
quell’istante sullo schermo: in questo caso è una voce fuori campo, e si
indica con f.c.:
MARIA (f.c.)
Ti sto chiamando dalla cucina!