Il viaggio dell’eroe Jung - ARCHETIPI Personaggi o forze ricorrenti nei sogni nei miti e nelle diverse culture provenienti da un INCONSCIO COLLETTIVO eroe - mentore - mutaforme - antagonista modelli come MAPPE DELLA PSICHE Jung - ARCHETIPI come funzioni per ottenere effetti in un racconto Vladimir Propp “Morfologia della fiaba popolare” Somma degli ARCHETIPI > PERSONALITA’ COMPIUTA io superiore mutaforme mentore alleati EROE messaggero guardiano della soglia imbroglione ombra Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring) 2001, regia Peter Jackson. È tratto dall'omonima prima parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti il 19 dicembre 2001, mentre nelle sale italiane il 18 gennaio 2002. EROE dal greco PROTEGGERE E SERVIRE > Sacrificio di se stessi Funzione Psicologica: EROE = EGO superare i confini e le illusioni dell’ego Funzione Drammaturgica: Lo spettatore deve riconoscersi nell’Eroe che possiede qualità - emozioni - motivazioni UNIVERSALI ma devono sembrare unici e non stereotipi CRESCITA: impara a crescere per raggiungere un più alto grado di consapevolezza e saggezza AZIONE: L’eroe ha la funzione dell’agire ed è la persona più dinamica del racconto SACRIFICIO: Foza e coraggio derivano all’Eroe solo dopo un sacrificio - rinuncia a qualcosa persino alla vita in favore della comunità MORTE: Centrale è il confronto con la morte (reale o simbolica) - Gli eroi migliori sono quelli che sperimentano il sacrificio attraverso una rinuncia L’archetipo dell’EROE si manifesta in altri personaggi che agiscono eroicamente (il mentore o l’imbroglione che si sacrificano per il gruppo) e ogni personaggio dovrebbe avere un pizzico di ogni archetipo EROE dal greco PROTEGGERE E SERVIRE > Sacrificio di se stessi Funzione Drammaturgica: ARCO DEL PERSONAGGIO: Attraverso debolezze e difetti il personaggio si trasforma evolvendo nel corso della narrazione > da imperfetto e incompiuto (gli manca la sua dolce metà) DIVERSI TIPI DI EROE: L’archetipo dell’EROE è flessibile A - eroe pronto, disponibile, dinamico, entusiasta B - eroe recalcitrante, passivo, pieno di dubbi > fornirgli motivazioni per agire ANTIEROI: fuorilegge simpatico A - Cinico e amareggiato stile Bogart in Casablanca o James Dean in Gioventù Bruciata B - Eroi tragici o sgradevoli tipo Macbeth o Scarface EROE SOLITARIO: Vive isolato al di fuori del gruppo\società e non accetta di integrarsi come J. Wayne in Sentieri Selvaggi EROI CATALIZZATORI: Non cambiano molto se stessi ma provocano una trasformazione in chi gli sta vicino - Eddie Murphy in Beverly Hills Cop - Tipici delle serie TV e sequels - Jack di Lost SPOILER!!! - 43 Heroic Sacrifices in Movies (Supercut) DIVERSI TIPI DI EROE: L’archetipo dell’EROE è flessibile A - eroe pronto, disponibile, dinamico, entusiasta I predatori dell'arca perduta (Raiders of the Lost Ark) è un film del 1981, diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia cinematografica di Indiana Jones. DIVERSI TIPI DI EROE: L’archetipo dell’EROE è flessibile B - eroe recalcitrante, passivo, pieno di dubbi > fornirgli motivazioni per agire Rambo (First Blood) è un film del 1982 diretto da Ted Kotcheff, tratto dal romanzo di David Morrell. ANTIEROI: fuorilegge simpatico A - Cinico e amareggiato stile Bogart in Casablanca o James Dean in Gioventù Bruciata Casablanca è un film del 1942 diretto da Michael Curtiz. Humphrey Bogart: Rick Blaine, Ingrid Bergman: Ilsa Lund Laszlo, Paul Henreid:Victor Laszlo Durante la seconda guerra mondiale, l'espatriato americano Rick Blaine gestisce un locale, il Rick's Café Américain, a Casablanca, nel Marocco francese, parte della cosiddetta "Francia non occupata", controllata dal regime filo-nazista del Governo di Vichy. Blaine ha un passato di contrabbandiere d'armi, in favore degli etiopi durante l'invasione italiana del 1935, e di combattente repubblicano, durante la guerra civile spagnola nel 1936, ma sembra essere diventato un uomo cinico e dichiaratamente neutrale sulle vicende politiche e belliche che stanno accadendo. ANTIEROI: fuorilegge simpatico A - Cinico e amareggiato stile Bogart in Casablanca o James Dean in Gioventù Bruciata Gioventù bruciata (Rebel Without a Cause) è un film del 1955 diretto da Nicholas Ray. Nel ruolo del protagonista compare James Dean, in quella che rimane la più celebre delle sue tre interpretazioni prima della morte, avvenuta il 30 settembre dello stesso anno in un incidente automobilistico. ANTIEROI: fuorilegge simpatico B - Eroi tragici o sgradevoli tipo Macbeth o Scarface Scarface è un film del 1983 scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma. Il film è il remake dell'omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell'originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l'azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga. Il film ha incassato circa 65 milioni di dollari EROE SOLITARIO: Vive isolato al di fuori del gruppo\società e non accetta di integrarsi come J. Wayne in Sentieri Selvaggi Sentieri selvaggi (The Searchers) è un film western del 1956 diretto da John Ford. EROI CATALIZZATORI: Non cambiano molto se stessi ma provocano una trasformazione in chi gli sta vicino Eddie Murphy in Beverly Hills Cop - Tipici delle serie TV e sequels - Jack di Lost Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills è un film del 1984 diretto da Martin Brest. È il primo film della trilogia di Beverly Hills Cop, inaugurata da Martin Brest, proseguita da Tony Scott e conclusa da John Landis. EROI CATALIZZATORI: Non cambiano molto se stessi ma provocano una trasformazione in chi gli sta vicino - The walking dead Rick tribute Meet the Hero Mentore Se l'eroe è l'io della storia, il mentore è il suo sé. È la guida che aiuta, allena o istruisce l'eroe 1. Gli procura doni, lo convince o sospinge nell'avventura 2. Spesso è un ex-eroe, una persona saggia o maestro, un "donatore" (secondo la terminologia di Propp), ma il dono spesso dev'essere conquistato, con sacrificio o dedizione 3. È anche la "voce di Dio", negativa o positiva, come una coscienza o codice di comportamento morale, e serve a motivare l'eroe 4. A che fare con la figura del genitore che si deve fermare (o addirittura morire) prima della prova principale, che l'eroe deve affrontare solo Che sia espresso da un vero personaggio o interiorizzato, il mentore è un archetipo importante e rappresenta la continuità nelle mani dello scrittore. Mentore Se l'eroe è l'io della storia, il mentore è il suo sé. È la guida che aiuta, allena o istruisce l'eroe Guerre stellari: L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner. Seguito di Guerre stellari, è il secondo film in ordine di produzione (quinto in ordine di cronologia interna della serie) dell'omonima saga fantascientifica ideata da George Lucas ed è ambientato tre anni dopo le vicende raccontate in Guerre stellari: l'Impero Galattico, sotto la guida di Dart Fener è alla ricerca di Luke Skywalker e delle forze dell'Alleanza Ribelle. Mentre gli amici di Luke, Ian Solo e Leila Organa, sono impegnati a fuggire dalla minaccia imperiale, il giovane eroe viene inviato da Obi-Wan Kenobi dal vecchio maestro Jedi Yoda, al fine di completare l'addestramento, per potersi confrontare con Fener e salvare i suoi compagni. Mentore Se l'eroe è l'io della storia, il mentore è il suo sé. È la guida che aiuta, allena o istruisce l'eroe The Karate Kid è una serie cinematografica interpretata da Ralph Macchio e Pat Morita. La trilogia originale comprende: Per vincere domani - The Karate Kid (The Karate Kid), regia di John G. Avildsen (1984) Karate Kid II - La storia continua... (The Karate Kid, Part II), regia di John G. Avildsen (1986) Karate Kid III - La sfida finale (The Karate Kid, Part III), regia di John G. Avildsen (1989) Guardiano della soglia Mette alla prova l'eroe creandogli difficoltà: ne sonda la volontà e la rinforza Apparentemente è un nemico, ma può anche essere sorpassato o trasformato in alleato Ha a che fare con i demoni interni dell'eroe (funzione psicologica della nevrosi) Ferma l’eroe perché lo riporta alle sue ferite emozionali, ai vizi, alle dipendenze, ai limiti che si pone da solo. Questa "resistenza" va riconoscuta come fonte d'energia, il demone va incorporato, come un'arma da prendere Anche il guardiano può essere interno, un aspetto dell'eroe stesso con cui deve avere a che fare Guardiano della soglia Mette alla prova l'eroe creandogli difficoltà: ne sonda la volontà e la rinforza Lost è una serie televisiva statunitense creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, la serie è stata trasmessa negli Stati Uniti dal 2004 al 2010. La sceneggiatura è stata scritta da Abrams, Lindelof e Lieber, mentre la colonna sonora è stata composta da Michael Giacchino. Le riprese di Lost si sono svolte principalmente sull'isola di Oahu (Hawaii), e la serie è considerata una delle produzioni più costose della storia della televisione Messaggero Comunica l'inizio dell’avventura, il cambiamento che arriva, la sua necessità È l'incidente scatenante Può anche essere un oggetto, come una telefonata o un telegramma. Risveglia la motivazione nel portare notizie all'eroe (eventualmente anche solo dal proprio interno) Messaggero Comunica l'inizio dell’avventura, il cambiamento che arriva, la sua necessità I predatori dell'arca perduta (Raiders of the Lost Ark) è un film del 1981, diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia cinematografica di Indiana Jones. Mutaforme Cambia forma, si traveste. È l'archetipo instabile, il folletto leale ma non sincero o sincero ma non leale, l'amico che diventa nemico Questa figura ha la funzione di seminare dubbi e suspense È l'espressione dell'anima dell'eroe, secondo la terminologia di Jung, l'elemento maschile nell'inconscio femminile e il corrispondente femminile nell'inconscio maschile È un catalizzatore per il cambiamento, il comportamento mutevole a servizio della storia Mutaforme Cambia forma, si traveste. È l'archetipo instabile, il folletto leale ma non sincero o sincero ma non leale, l'amico che diventa nemico È un catalizzatore per il cambiamento, il comportamento mutevole a servizio della storia Donnie Darko è un film fantastico del 2001 scritto e diretto da Richard Kelly al suo esordio, riproposto al cinema nella versione director's cut, più lunga di 20 minuti, nel 2004. Mutaforme Cambia forma, si traveste. È l'archetipo instabile, il folletto leale ma non sincero o sincero ma non leale, l'amico che diventa nemico È un catalizzatore per il cambiamento, il comportamento mutevole a servizio della storia Lost è una serie televisiva statunitense creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, la serie è stata trasmessa negli Stati Uniti dal 2004 al 2010. La sceneggiatura è stata scritta da Abrams, Lindelof e Lieber, mentre la colonna sonora è stata composta da Michael Giacchino. Le riprese di Lost si sono svolte principalmente sull'isola di Oahu (Hawaii), e la serie è considerata una delle produzioni più costose della storia della televisione Ombra In genere è l'antagonista. Sono i sentimenti repressi e i traumi con la funzione psicologica della psicosi. Riflette tendenze negative inespresse e mette definitivamente l'eroe in pericolo Anche gli opponenti hanno però bisogno di risultare umani, e non sono mai solo stereotipi di cattiveria Che siano da distruggere o da annullare portandole a livello di coscienza (la strada non intrapresa), è l'incontro-scontro ombra-eroe che muove il motore della storia. Ombra In genere è l'antagonista. Sono i sentimenti repressi e i traumi con la funzione psicologica della psicosi. I predatori dell'arca perduta (Raiders of the Lost Ark) è un film del 1981, diretto da Steven Spielberg e capostipite della tetralogia cinematografica di Indiana Jones. Ombra Riflette tendenze negative inespresse e mette definitivamente l'eroe in pericolo Anche gli opponenti hanno però bisogno di risultare umani, e non sono mai solo stereotipi di cattiveria Che siano da distruggere o da annullare portandole a livello di coscienza (la strada non intrapresa), è l'incontroscontro ombra-eroe che muove il motore della storia. Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino, con Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film del 1966 Django diretto da Sergio Corbucci e interpretato da Franco Nero, che in questo film compare in un cameo. Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino. Meet the Villain È la natura intrinsecamente malvagia che distingue il cattivo dal semplice antagonista personaggio che si oppone all'eroe, ma che per non risulta del tutto odioso e che può pentirsi, essere redento o diventare un buono nel finale. Il cattivo si distingue anche dall'antieroe un personaggio che viola la legge o le convenzioni sociali stabilite, ma che, ha la simpatia del pubblico, risultando dunque il vero eroe della storia. il cattivo è un meccanismo narrativo quasi inevitabile e, quasi più dell'eroe, un elemento cruciale sul quale poggia la trama. Il cattivo è talvolta identificato anche con il termine inglese villain (a sua volta derivato dal tardo latino villanus). Imbroglione è la spalla e il momento goliardico Crea contrattempi, stimola cambiamenti, anche in senso negativo È un'energia infantile da marachella, se incarnata in un personaggio in genere con caratteristiche di confusionario, nemico dello status quo, dell'ipocrisia e dell'egocentrismo È il briccone che rimescola i problemi allargando o spargendo il conflitto, e può servire anche a offrire un momento di distensione e comicità prima di un'impresa Non va confuso con la figura dell'imbroglione di certe storie, dove è invece un altro tipo di eroe Imbroglione è la spalla e il momento goliardico Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d'animazione musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 32º Classico Disney. Imbroglione Crea contrattempi, stimola cambiamenti, anche in senso negativo È un'energia infantile da marachella, se incarnata in un personaggio in genere con caratteristiche di confusionario, nemico dello status quo, dell'ipocrisia e dell'egocentrismo È il briccone che rimescola i problemi allargando o spargendo il conflitto, e può servire anche a offrire un momento di distensione e comicità prima di un'impresa Non va confuso con la figura dell'imbroglione di certe storie, dove è invece un altro tipo di eroe Le 12 fasi del viaggio dell’eroe PRIMO ATTO: partenza e separazione (30 pagine) - LA DECISIONE DELL’EROE DI AGIRE 1. MONDO ORDINARIO 2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA 3. RIFIUTO DEL RICHIAMO 4. INCONTRO CON IL MENTORE 5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA SECONDO ATTO: Discesa, iniziazione, Penetrazione (60 pagine) - L’AGIRE IN SE 6. PROVE, ALLEATI, NEMICI 7. AVVICINAMENTO ALLA CAVERNA 8. PROVA CENTRALE 9. RICOMPENSA TERZO ATTO: Ritorno (30 pagine) - LE CONSEGUENZE DELL’AGIRE 10. LA VIA DEL RITORNO 11. RESURREZIONE 12. RITORNO CON L’ELISIR PRIMO ATTO: partenza e separazione 1. MONDO ORDINARIO: Uscita dal mondo ordinario per introdurre un mondo Stra Ordinario nuovo ed ignoto - teoria del “pesce fuor d’acqua” - Introdurre il mondo ordinario per accentuare lo stacco (Guerre Stellari, Witness) 2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA: All’eroe si presenta una sfida o un’avventura. Una vendetta, il primo incontro con una persona. Si stabiliscono A. La posta in gioco B. L’obbiettivo dell’eroe 3. RIFIUTO DEL RICHIAMO: L’eroe riluttante per terrore dell’ignoto. Occorre un aiutino, un cambiamento nelle circostanze, una nuova offesa o l’incoraggiamento di un mentore 4. INCONTRO CON IL MENTORE: Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia (genitore\figlio, insegnante\studente, dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe all’ignoto con direttive, consigli o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello scontro 5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA: L’eroe entra PER LA PRIMA VOLTA nel mondo Stra Ordinario. Pronto alle conseguenze che ne deriveranno 1. MONDO ORDINARIO Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d'animazione musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dalle storie bibliche di Giuseppe e Mosè, e dalle opere teatrali di William Shakespeare Amleto, Riccardo III e Macbeth. 1. MONDO ORDINARIO: Uscita dal mondo ordinario per introdurre un mondo Stra Ordinario nuovo ed ignoto teoria del “pesce fuor d’acqua” - Introdurre il mondo ordinario per accentuare lo stacco (Guerre Stellari, Witness) Arancia meccanica (A Clockwork Orange) è un film del 1971 diretto da Stanley Kubrick. Tratto dall'omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962, prefigura, appoggiandosi a uno stile fantascientifico - sociologico - politico, una società votata a un'esasperata violenza giovanile, ma non solo, e a un condizionamento del pensiero sistematico. 2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA: All’eroe si presenta una sfida o un’avventura. Una vendetta, il primo incontro con una persona. Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind) è un film del 1977 diretto e sceneggiato da Steven Spielberg, nel quale viene narrato un possibile primo contatto tra l'umanità ed entità extraterrestri. 2. RICHIAMO ALL’AVVENTURA: All’eroe si presenta una sfida o un’avventura. Una vendetta, il primo incontro con una persona. 1984. Non ci resta che piangere è un film scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi. 3. RIFIUTO DEL RICHIAMO: L’eroe riluttante per terrore dell’ignoto. Occorre un aiutino, un cambiamento nelle circostanze, una nuova offesa o l’incoraggiamento di un mentore La spada nella roccia (The Sword in the Stone) è un film del 1963 diretto da Wolfgang Reitherman. È un film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito negli Stati Uniti il 25 dicembre 1963, distribuito dalla Buena Vista Distribution. Il 18° Classico Disney, fu l'ultimo ad uscire prima della morte di Walt Disney. 4. INCONTRO CON IL MENTORE: Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia (genitore\figlio, insegnante\studente, dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe all’ignoto con direttive, consigli o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello scontro Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d'animazione musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 32º Classico Disney. 4. INCONTRO CON IL MENTORE: Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia (genitore\figlio, insegnante\studente, dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe all’ignoto con direttive, consigli o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello scontro San Francisco: il critico cinematografico Allan Felix è reduce dal divorzio dalla moglie Nancy. I suoi due amici, Linda e Dick Christie, cercano di convincerlo a tentare di ricostruirsi una vita sentimentale, frequentando altre donne. Lui accetta e, durante tutto il film, oltre che cercare una nuova compagna, è "vittima" di apparizioni di Humphrey Bogart, che gli offre consigli sul comportamento da tenere con le donne, e naturalmente è visto e sentito solo da Allan. 4. INCONTRO CON IL MENTORE: Una delle figure ricorrenti più diffuse nella mitologia (genitore\figlio, insegnante\studente, dottore\paziente, Dio\uomo). Ha il compito di preparare l’eroe all’ignoto con direttive, consigli o doni magici. Si ferma qua e a volte muore per alzare il livello dello scontro Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino, con Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film del 1966 Django diretto da Sergio Corbucci e interpretato da Franco Nero, che in questo film compare in un cameo. Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino. 5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA: L’eroe entra PER LA PRIMA VOLTA nel mondo Stra Ordinario. Pronto alle conseguenze che ne deriveranno Witness - Il testimone (Witness) è un film del 1985 diretto da Peter Weir e interpretato da Harrison Ford e Kelly McGillis. 5. VARCO DELLA PRIMA SOGLIA: L’eroe entra PER LA PRIMA VOLTA nel mondo Stra Ordinario. Pronto alle conseguenze che ne deriveranno Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain) 2001 è un film scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet ed interpretato da Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz. SECONDO ATTO: Discesa, iniziazione, penetrazione 6. PROVE, ALLEATI, NEMICI: L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe rivela gli aspetti della sua personalità (aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne) 7. AVVICINAMENTO ALLA CAVERNA: L’eroe giunge ai confini della caverna, il luogo più pericoloso per raggiungere il quale varcherà la SECONDA SOGLIA 8. PROVA CENTRALE: Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto di morire per poter RINASCERE PIU’ FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI PASSAGGIO E INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe 9. RICOMPENSA: Essendo sopravvissuto alla morte l’eroe ottiene la ricompensa (risolve un antico conflitto con un genitore, si riconcilia con l’amata). Le persone specie del sesso opposto possono avere le sembianze del MUTAFORME per il loro continuo cambiare idea (archetipo del cambiamento) 6. PROVE, ALLEATI, NEMICI: L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe rivela gli aspetti della sua personalità (aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne) Il gladiatore (Gladiator) è un film del 2000 diretto da Ridley Scott, interpretato da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris, Oliver Reed e Tomas Arana. Crowe interpreta il fedele generale Maximus (italianizzato in "Massimo"), che viene tradito quando Commodo, l'ambizioso figlio dell'imperatore, assassina il padre e s'impossessa del trono. Ridotto in schiavitù, Massimo ricompare nell'arena tra le file dei gladiatori per vendicare l'assassinio della sua famiglia e del suo imperatore. 6. PROVE, ALLEATI, NEMICI: L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe rivela gli aspetti della sua personalità (aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne) Harry ti presento Sally (When Harry Met Sally...) è un film del 1989 diretto da Rob Reiner e scritto da Nora Ephron. Il film segue l'evolversi del rapporto tra Harry e Sally, interpretati rispettivamente da Billy Crystal e Meg Ryan, in un arco di tempo di oltre un decennio, dal 1977 al 1989, attraverso una serie di incontri casuali, il nascere di un'amicizia speciale e la sua evoluzione in vero e proprio amore. 6. PROVE, ALLEATI, NEMICI: L’eroe impara le regole del mondo Stra Ordinario. Scene utili a sviluppare i personaggi mettendoli sotto pressione. L’eroe rivela gli aspetti della sua personalità (aggressività, ostilità, combattività, atteggiamento verso le donne) Provaci ancora, Sam (Play It Again, Sam) è un film del 1972 diretto da Herbert Ross, tratto dall'omonima opera teatrale di Woody Allen 7. AVVICINAMENTO ALLA CAVERNA: L’eroe giunge ai confini della caverna, il luogo più pericoloso per raggiungere il quale varcherà la SECONDA SOGLIA Strade perdute (Lost Highway) è un film del 1997 diretto da David Lynch. È una crime story, considerabile un esempio di film noir moderno, ma con immaginario e tematiche surreali. Lynch ne ha scritto la sceneggiatura assieme a Barry Gifford. La colonna sonora originale è composta da Angelo Badalamenti e David Lynch. 8. PROVA CENTRALE: Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto di morire per poter RINASCERE PIU’ FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI PASSAGGIO E INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe The Karate Kid è una serie cinematografica interpretata da Ralph Macchio e Pat Morita. La trilogia originale comprende: Per vincere domani - The Karate Kid (The Karate Kid), regia di John G. Avildsen (1984) Karate Kid II - La storia continua... (The Karate Kid, Part II), regia di John G. Avildsen (1986) Karate Kid III - La sfida finale (The Karate Kid, Part III), regia di John G. Avildsen (1989) 8. PROVA CENTRALE: Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto di morire per poter RINASCERE PIU’ FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI PASSAGGIO E INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe Guerre stellari: L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner. 8. PROVA CENTRALE: Momento critico per l’eroe che guarda in faccia le sue paure (pericolo di morte\fine momentanea di un rapporto). L’eroe sul punto di morire per poter RINASCERE PIU’ FORTE o come nuovo membro della società > Elemento fondamentale nei RITI DI PASSAGGIO E INIZIAZIONE. Massimo grado di identificazione dello spettatore con il destino dell’eroe Guerre stellari: L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back) è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner. Top 10 Best Scenes of All Time TERZO ATTO: Ritorno 10. LA VIA DEL RITORNO: Entriamo nel terzo atto dove l’eroe affronta le conseguenze della sfida lanciata alle forze oscure. L’eroe viene inseguito dalle forze vendicative che ha offeso > Volontà dell’eroe di TORNARE AL MONDO ORDINARIO ma per farlo deve superare altre prove 11. RESURREZIONE: L’eroe deve rinascere purificato da una nuova prova che richiama la prova centrale. Una specie di verifica delle lezioni che ha imparato 12. RITORNO CON L’ELISIR: L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione dal mondo Stra Ordinario, con le conoscenze che possono giovare alla comunità 12. RITORNO CON L’ELISIR: L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione dal mondo Stra Ordinario, con le conoscenze che possono giovare alla comunità Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain) 2001 è un film scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet ed interpretato da Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz. 12. RITORNO CON L’ELISIR: L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione dal mondo Stra Ordinario, con le conoscenze che possono giovare alla comunità Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino, con Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film del 1966 Django diretto da Sergio Corbucci e interpretato da Franco Nero, che in questo film compare in un cameo. Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino. 12. RITORNO CON L’ELISIR: L’eroe ritorna maturato dall’esperienza con un elisir\tesoro\lezione dal mondo Stra Ordinario, con le conoscenze che possono giovare alla comunità Before the Flood - finale espositivo Ritorno con l’elisir World War Z (2013) Top 10 Movie Ending Songs La SCENEGGIATURA La scrittura per immagini è diversa dalla narrativa tradizionale, perché non consente, se non in modo limitato o forzato, l'espressione di sentimenti, pensieri che non possano essere "visti" sullo schermo, o intuiti attraverso la mimica degli attori. Più che dire, bisogna far capire; più che descrivere bisogna far vedere La sceneggiatura, o copione, è innanzitutto un documento "di lavoro": è usato da molte persone (gente della produzione, regista, scenografo, attori) che partecipano alla realizzazione del film, o della fiction TV, perciò va scritta seguendo gli standard e le convenzioni in uso. Il film "classico" ha una durata media di 100 minuti (tra 90 e 120 minuti, circa). Se la sceneggiatura è scritta nel modo giusto , vorrà dire la scrittura di 100 - 120 pagine (un minuto a pagina). In televisione si può avere il film TV, singola puntata, di durata simile a quello cinematografico (e spesso girato come un film normale); oppure le miniserie di 2, 4, 8 puntate, da 100 minuti ciascuna. Oltre, si va nel territorio delle serie, anche dette soap opera, perché anni fa erano finanziate da produttori di detersivi. In linea di massima, la costruzione di un film o di una miniserie, a parte la diversa lunghezza, segue gli stessi canoni. Per quanto riguarda le serie più lunghe, invece, diventa determinante il documento che descrive i personaggi e la loro evoluzione nel corso della serie. Sulla base di quel documento (detto anche la "Bibbia" della serie) vengono buttati giù i soggetti delle singole puntate. La sceneggiatura di ogni puntata è scritta secondo lo standard di ogni copione. La Sceneggiatura Difficilmente una sceneggiatura arriva completa bisogna imparare a raccogliere le idee utili alla scrittura Trovare l’idea Articoli di giornale Fatti di cronaca in evidenza sui Mass Media Esperienze personali (famiglia, lavoro, viaggi...) Sogni, fantasie, speranze, obiettivi, fallimenti, delusioni, tradimenti Le 5 componenti di una sceneggiatura La trama I personaggi L’idea di base le immagini I dialoghi Caos Ordine (SCENEGGIATURA) Organizzare le idee 1 METODO DELLE SCHEDE COLORATE: Ogni componente ha un colore specifico (rosa>amore, bianche>note sui personaggi, blu>immagini....) Possibilità di frazionamento e riposizionamento delle idee nel flusso narrativo 2 TENERE UN DIARIO 3 PARLARE AL REGISTRATORE Fasi di scrittura: IL SOGGETTO Definizione e sviluppo dell’IDEA; scrittura del SOGGETTO, che è una sintesi di poche pagine in forma di racconto della trama. Il soggetto non ha regole ferree di scrittura: di solito è breve (2 - 4 pagine, in media) ed è scritto al presente indicativo. Già in fase di definizione dell’idea e di scrittura del soggetto è bene identificare i tre ATTI che, di norma, compongono ogni narrazione: Primo atto: Introduzione, presentazione personaggi, definizione del conflitto Secondo atto: punto di svolta: il conflitto evolve, sviluppo della trama Terzo atto: massima tensione e climax, risoluzione del conflitto e finale La SCALETTA Descrivere in poche righe ogni scena che compone la storia LO SCALETTONE. A partire dalla storia in forma di racconto, vengono identificate a grandi linee le scene e le fasi temporali della storia. A questo punto vengono fissati i PUNTI DI SVOLTA, momenti drammaturgici fondamentali che conducono la trama da un atto al seguente e muovono l’azione sino al CLIMAX, punto di massimo pathos della storia, prima del finale. Dallo scalettone grezzo, un'ulteriore rifinitura che inizia a suddividere le scene e gli ambienti, ci porta alla SCALETTA vera e propria. Nella fase di scaletta ci si sofferma sui momenti principali della trama, non sui dettagli, né sui dialoghi. Le scene non vanno ripartite nelle singole azioni, ma solo tratteggiate in linea di massima. Già dalla scaletta è possibile una prima valutazione dei costi di produzione del film, essendo stati indicati i luoghi e i tempi delle scene. Il TRATTAMENTO Racconto in ordine cronologico della storia sviluppato in una manciata di pagine (8\15) utile all’osservazione della LINEA NARRATIVA La linea narrativa aiuta a capire se la storia ha: 1 SENSO LOGICO 2 MOVIMENTO 3 DIREZIONE IL TRATTAMENTO è un racconto in forma estesa del film. Nel trattamento lo sceneggiatore può utilizzare un linguaggio meno tecnico e più "letterario", per attrarre nella lettura il produttore che deve decidere se finanziare il film. La fase del trattamento non è sempre richiesta, ma è utile anche allo sceneggiatore per impostare meglio e descrivere in modo dettagliato la storia. La forma del trattamento segue quella del racconto narrativo; di solito, però, si usa il presente indicativo. Sono ovviamente bandite forme letterarie che siano intraducibili in immagini, sequenze di pensieri (non raccontate da una voce fuori campo), descrizioni troppo generiche o dichiarative; anche i dialoghi vanno appena accennati, magari in modo indiretto, lasciando alla sceneggiatura questa parte fondamentale (alcune case di produzione hanno dei dialoghisti, sceneggiatori specializzati nei dialoghi). La scrittura in 3 ATTI 1 LA PREMESSA 2 LO SVILUPPO 3 LA RISOLUZIONE PREMESSA (10\15 pagine) PRIMO ATTO (20 pagine) SECONDO ATTO (40\60 pagine) TERZO ATTO (25\35 pagine) CLIMAX 5 pp. alla fine Prima svolta pp. 25-35 Seconda svolta pp. 75-90 Risoluzione da 1-5 pp. dalla fine Premessa pp. 1-15 I ATTO II ATTO III ATTO La PREMESSA Scopo: fornire tutte le indicazioni fondamentali per far partire la storia inquadrandone elementi quali LO STILE, L’ARGOMENTO, IL LUOGO, IL GENERE INIZIATE CON UN’IMMAGINE creando una metafora del film Il CATALIZZATORE Dopo aver posto la premessa del film attraverso un’immagine, un dialogo o una situazione servono ulteriori informazioni sul luogo e su quello che sta succedendo Serve un evento scatenante che dia inizio alla storia: IL CATALIZZATORE che aiuta a capire quale sarà lo scheletro della storia 3 tipi di catalizzatore Un’AZIONE specifica (un omicidio, l’apparizione di un fantasma Un’INFORMAZIONE che riceve un personaggio e orienta verso il soggetto della storia Una SITUAZIONE o una SERIE DI INCIDENTI che orientano La domanda centrale Ogni storia pone nella premessa una domanda alla quale verrà data una risposta nel culmine: UNA VOLTA POSTA LA DOMANDA TUTTO QUELLO CHE SUCCEDE NELLA STORIA SARA’ IN RELAZIONE CON ESSA Le SCANSIONI La scansione è un singolo MOMENTO o EVENTO drammatico che, come in una canzone, contribuisce a creare una SCENA, le scansioni delle scene creano le scansioni di un ATTO e le scansioni di ogni atto creano una STORIA Non sono il centro principale della storia ma ci preparano a ciò che verrà in seguito Le SVOLTE (Turning Points) Svolte principali all’inizio di ciascun atto aiutano la storia a CAMBIARE DIREZIONE (la prima può avvenire ad esempio dopo una mezz’ora dall’inizio e la seconda ad una mezz’ora dalla fine) LA PRIMA SVOLTA - Le sue funzioni: Muove l’azione in un’altra direzione Solleva nuovamente la domanda centrale E’ spesso un momento di decisione o di impegno da parte del personaggio principale Alza la posta in gioco Spinge la storia nell’atto seguente LA SECONDA SVOLTA Rispetto alla prima svolta: Accelera l’azione Rende il terzo Atto più intenso degli altri due Da un senso di urgenza alla storia Spinge la storia verso la conclusione Spesso avviene in due cadenze, un MOMENTO OSCURO seguito da un NUOVO STIMOLO Il Culmine: IL GRAN FINALE Ha luogo poco prima della fine ed è seguito da una Risoluzione che spiega le cose rimaste in sospeso E’ il punto in cui non c’è più niente da aggiungere La scena centrale Divide il film a metà e introduce avvenimento o dialogo che aiuta a strutturare il secondo atto. Molto usata nei gialli e nei thriller Come inizia un film Su nero Su immagini del film (spesso senza dialoghi) per introdurre il contesto Con delle sequenze “Pre titoli” che prima presentano il contesto poi uno o più personaggi, spesso sono al di fuori del film il Subplot - Sottotrama Aggiunge spessore alla sceneggiatura S p i n g e la t ra m a p r i n c i p a le s p e s s o cambiandone la direzione Un buon Subplot interagisce con la trama principale Ci possono essere diversi subplot uno per ciascun personaggio principale Struttura del Subplot Premess a Sviluppo Se un subplot non ha struttura o un obiettivo disorienta lo spettatore L’escalation Quando una scena porta direttamente in quella successiva legandosi ad essa con un rapporto causa\effetto portando avanti l’azione fino al CLIMAX Punti d’azione: evento drammatico visivo (senza dialogo) che causa una reazione che causa un’azione di conseguenza: Azione che richiede una risposta La barriera: un personaggio cerca di fare qualcosa ma non conduce da nessuna parte e quindi deve prendere un’altra decisione\direzione La complicazione: punto d’azione senza esito immediato; la reazione arriverà in un secondo momento AUMENTA L’ASPETTATIVA, può dare inizio ad un subplot L’inversione: cambia completamente direzione al film, invertendo l’azione o le emozioni del personaggio creando UNA GRANDE ESCALATION La scena sequenza: Subplot senza interruzione, ministoria nella storia con un inizio e una risoluzione (incendio di Atlanta in Via col vento, battaglia finale in Guerre stellari) Il punto di vista Chi è il narratore, con chi mi identifico? Uno dei personaggi (sappiamo solo quello che sa il personaggio, è presente in ogni scena e vediamo la scena attraverso i suoi occhi: MAGGIORE IDENTIFICAZIONE) Più Personaggi (spesso combinato a scene onniscenti) Ottica Onniscente (informa il pubblico su fatti che il personaggio non può conoscere. Visione ampia e oggettiva della storia La forma Nella forma italiana il foglio viene diviso in due colonne: nella colonna di sinistra vengono date tutte le indicazioni relative alla parte visiva, le azioni dei personaggi e le descrizioni degli ambienti. In quella di destra ci sono quelle relative al sonoro, cioè i dialoghi, i rumori ed alle volte anche le musiche. Succede spesso, in Italia, che il regista collabori alla scrittura della sceneggiatura, quindi in questo caso si decide subito il modo in cui si dovrà girare e montare una scena, indicando il tipo di inquadratura da usare, numerando ogni scena e spesso anche ogni inquadratura. 138 - EST. RETRO DEL TEATRO - NOTTE (C.M.) - Plissken esce in strada e da un’occhiata alla radiobussola, poi si guarda intorno e cammina verso la mdp, fino ad una rampa di scale che scende. Inizia a scendere. Musica proveniente dall’interno del teatro. Si sente sbattere la porta del teatro. (P.M.) - Plissken si volta di scatto a fucile spianato. (P.M.) - Cabbie fa un passo verso Plissken con le mani in alto. È tranquillo. CABBIE: Ehi... Sei Iena Plissken, è vero? (P.M.) - Plissken lo fissa senza abbassare il fucile. PLISSKEN: Che cosa vuoi? CABBIE (f.c.): Niente. Plissken abbassa il fucile. (C.M.) - Cabbie sorride.Si avvicina a Plissken, ma questi ricomincia a scendere le scale. Cabbie si avvicina alla rampa e lo guarda. CABBIE: Io ti credevo morto. La forma americana è quella che, graficamente, si avvicina di più ad un romanzo. Si riempie il foglio dal margine sinistro a quello destro, e si cerca di dare al racconto una scorrevolezza letteraria. I dialoghi sono scritti al centro della pagina, leggermente rientranti su entrambi i lati rispetto al testo normale, in modo da permettere di capire, già ad un primo colpo d’occhio, se nella pagina sia raccontato un dialogo od una scena d’azione. Non ci sono indicazioni tecniche di alcun tipo, per non rendere troppo “pesante” la lettura a persone che non hanno una perfetta conoscenza della tecnica cinematografica. EST. RETRO DEL TEATRO - NOTTE La grande porta si apre e Plissken esce chiudendosela alle spalle. Da un’occhiata alla radiobussola, poi osserva la strada e cammina fino a che non raggiunge una rampa di scale che scende. Da un’occhiata giù, poi inizia a scendere. D’improvviso la porta del teatro si apre! Plissken si volta di scatto a fucile spianato. Cabbie cammina verso di lui, con le mani alzate. Non sembra per niente spaventato. CABBIE Ehi... Sei Iena Plissken, è vero? Plissken lo guarda, un po’ sorpreso. PLISSKEN Che cosa vuoi? CABBIE Niente. Plissken abbassa il fucile. CABBIE (continua) Io ti credevo morto. Plissken si volta e riprende a scendere le scale. Cabbie si avvicina e lo guarda. CABBIE Ehi... Non vorrai gironzolare là sotto, Iena. Nessuna risposta. In Francia i registi tendono ad improvvisare notevolmente durante le riprese, come si nota chiaramente guardando il film “Effetto Notte” di François Truffaut, così le sceneggiature spesso riportano solo la traccia dei dialoghi, le frasi più importanti che i personaggi dicono ed il senso generale dei loro discorsi. Sarà proprio il regista a completare le battute durante le riprese, seguendo l’ispirazione del momento. Proprio per questo la lung he zza delle scenegg iature “france si” può var iare notevolmente, a differenza di quella americana e quella italiana, che per un film di durata normale in generale si aggirano intorno alle 90-100 pagine. Ovviamente di indicazioni tecniche neanche parlare... 138 - EST. RETRO DEL TEATRO - NOTTE Plissken esce dal teatro seguendo la traccia della radiobussola. Percorre la strada fino a che non arriva ad una rampa di scale che scendono. D’improvviso un rumore lo fa voltare, a fucile spianato. È Cabbie, che avanza verso di lui, tranquillo, con le mani alzate. L’ha riconosciuto, è per questo che ha deciso di seguirlo. CABBIE: Io ti credevo morto! Plissken non gli presta attenzione e si mette a scendere le scale. L’idea non piace a Cabbie che, urlando, cerca di dissuaderlo dall’andare là sotto. Ancora una volta Plissken lo ignora. La scena viene descritta da tre elementi principali: 1. INTESTAZIONE 2. AZIONE 3. DIALOGHI INTESTAZIONE L’intestazione descrive in una riga DOVE e QUANDO si svolge la scena. DOVE indica con precisione il luogo, l’ambiente, e se la ripresa è in interno (INT.) oppure in esterno (EST.); QUANDO, di norma, può essere GIORNO o NOTTE, lasciando a casi rari ALBA, SERA e TRAMONTO (indicati per motivi di luce particolare, se serve). Altre dizioni, quali POMERIGGIO o MATTINA vanno assolutamente evitate. EST. VENEZIA - PIAZZA S.MARCO - GIORNO (se tutto il copione è ambientato a Venezia, dopo la prima scena si può omettere la città: EST. PIAZZA S.MARCO - GIORNO se però la scena è ambientata tra i tavoli del "Caffè Campiello" bisogna specificare: EST. PIAZZA S.MARCO - CAFFE’ CAMPIELLO - GIORNO altro esempio di intestazione: INT. PALAZZO ALGARDI - STANZA DI MARIA - NOTTE si osservi che, se Maria dell’esempio precedente esce sul balcone della sua camera e lì andrà ripresa, bisogna definire una nuova scena (discontinuità di luogo): EST. PALAZZO ALGARDI - BALCONE STANZA DI MARIA - NOTTE L’AZIONE: La descrizione dell’azione va fatta con l’ "occhio narrativo" rivolto alla macchina da presa: bisogna dire chi, come e che cosa avviene sullo schermo. INT. PALAZZO ALGARDI - STANZA DI MARIA - NOTTE Maria entra nella sua stanza e accende la luce. Ha l’aria stordita di chi ha bevuto troppo e barcolla a fatica sino alla sua scrivania, dove getta le chiavi di casa. Sorreggendosi ad una sedia, con l’altra mano si sfila le scarpe e le lancia incurante dove capita, quindi si tuffa, gemendo, sul letto. (chi=Maria; che cosa=entra in stanza e si getta a letto; come=barcollando, a fatica, gemendo) La "quantità di scrittura" dell’azione, è proporzionale alla sua durata nel film: tanto più lunga è sul copione, tanto più lunga sarà la durata sullo schermo. Lo sceneggiatore ha facoltà d’indicare il ritmo del film (e la durata delle scene) con il suo stile di scrittura. Ogni scena può contenere uno o più "blocchi" di azione, suddivisi in paragrafi (punto e accapo) sia per esigenze di leggibilità del copione, sia per effettiva necessità di ripresa (taglio, nuova inquadratura). In genere, è bene mantenere ciascun paragrafo entro le tre cinque righe (pari a qualche secondo di ripresa), a meno che non si voglia descrivere una singola ripresa particolarmente lunga, senza tagli. Una pagina di copione in formato americano corrisponde - circa - a un minuto di film. molto indicativamente, ogni riga d’azione corrisponde a 2 – 3 secondi di ripresa DIALOGO In questa sezione della scena si descrive che cosa dicono i personaggi. Un dialogo adatto per il cinema o la TV, per essere realistico non deve affatto essere reale. Il linguaggio dei film mima il linguaggio naturale, evidenziandone i tic e le manie espressive, ma senza riportare tutto il discorso reale. Il dialogo, così come l’azione, deve essere funzionale alla storia narrata, ossia fornire informazioni (sul carattere dei personaggi, sulla loro vita) e portare avanti la trama. Evitare di considerare il dialogo come una scorciatoia per fornire informazioni direttamente allo spettatore: questo lo rende inverosimile, con effetti spesso comici (visti sovente nelle soap). INT. CASA DI MARCO E MARIA - CUCINA - NOTTE Maria con un mestolo di legno gira il sugo sui fornelli. Ad un tratto, estrae il mestolo dalla pentola e lo punta, gocciolante, verso Marco, seduto a tavola davanti a un bicchiere di vino. MARIA Insomma, Marco! Sei mio marito da sei anni, lavori in FIAT alla divisione vendite da vent’anni possibile che non sei ancora riuscito a cambiare l’auto di tua moglie, che è una vecchia UNO amaranto? In quattro righe abbiamo saputo che Marco è suo marito e da quando, dove lavora e da quando, e che modello e colore di auto possiede Maria. Nell’area riservata al dialogo è possibile inserire anche delle indicazioni d’espressione , che accompagnano e descrivono meglio il modo con cui il personaggio parla: esitando, ridendo, tossendo, sottovoce, gridando ecc. MARIA (esitando) Noi due... da soli? Le indicazioni d’espressione non vanno confuse con l’azione: "correndo", "saltando", "tirando un pugno" vanno inserite nella parte dell’azione, non come indicazioni d’espressione. La voce di un personaggio si può sentire anche se non è inquadrato in quell’istante sullo schermo: in questo caso è una voce fuori campo, e si indica con f.c.: MARIA (f.c.) Ti sto chiamando dalla cucina!