Da Hegel alle teologie del Novecento
Hegel: da Dio al concetto
Con l’idea della “morte di Dio”, Georg Wilhelm Friedrich Hegel (17701831) indica la necessità di superare la religione
mediante la filosofia
Se lo spirito vuole arrivare ad autocomprendersi,
il Dio trascendente, principio sovrasensibile della realtà,
deve essere “ucciso” dal pensiero razionale
cioè
il significato delle figure e dei princìpi della religione deve essere
“compreso” filosoficamente, ovvero (dialetticamente)
superato e risolto in una dimensione concettuale
2 | Dio è morto?
Feuerbach: da Dio all’uomo
Ludwig Feuerbach (1804-1872)
accoglie l’indicazione di Hegel,
svelando l’autentica natura di Dio
Dio (ente astratto e trascendente)
non è che l’oggettivazione
di qualità umane
cioè
l’essenza dell’uomo, da lui
proiettata fuori di sé
3 | Dio è morto?
Nietzsche: l’annuncio della morte di Dio
• Nella Gaia scienza, Nietzsche annuncia la morte di Dio
attraverso le parole dell’uomo folle, ricche di immagini
suggestive e di simboli filosofici
“Dove se n’è andato Dio? – gridò [il «folle uomo»] – ve lo voglio dire! Siamo stati
noi ad ucciderlo: voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto
questo? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all’ultima goccia? Chi ci
dètte la spugna per strusciar via l’intero orizzonte? Che mai facemmo, a sciogliere
questa terra dalla catena del suo sole? […] Non è il nostro un eterno precipitare?
[…] Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla? Non alita su di
noi lo spazio vuoto? […]
Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso!”
(F. Nietzsche, La gaia scienza, aforisma 125,
Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano 1976)
4 | Dio è morto?
Nietzsche: un inganno da cui liberarsi
Come per Feuerbach, anche per Nietzsche Dio è un inganno, una menzogna
millenaria che riassume in sé tutte le “verità” illusorie create dall’uomo per dare
senso e stabilità al caotico divenire del mondo
Platone ha inventato un mondo “vero” immutabile e perfetto, di cui il mondo
reale sarebbe una copia sbiadita e imperfetta
La religione cristiana ha affermato che il mondo “vero” è momentaneamente
inattingibile, ma è destinato ai “virtuosi”
Kant ha trasformato il mondo “vero” in un postulato morale, indimostrabile
Il positivismo ha affermato che il mondo “vero” è inconoscibile
• Con la sua filosofia del mattino, Nietzsche annuncia che il mondo “vero” non serve
più: è un’idea fallace, una falsa costruzione di cui l’uomo libero non ha più bisogno
5 | Dio è morto?
Nietzsche: un nuovo orizzonte da costruire
Solo annunciando la morte di Dio l’uomo occidentale può liberarsi
dalla sua millenaria schiavitù nei confronti del platonismo
Si dischiude davanti a lui uno spazio aperto,
un orizzonte di nuove possibilità
L’uomo può finalmente guardare in faccia la realtà, senza bisogno
di finzioni, e progettare una nuova esistenza, questa volta autentica,
priva di “incrostazioni” metafisiche
È la vittoria degli spiriti liberi, la nascita di un uomo nuovo
che non fugge più davanti al mondo e non rinuncia più alla vita
6 | Dio è morto?
Freud: la religione come infanzia
dell’umanità
• Se per Nietzsche la religione è una menzogna prodotta dalla razionalità
dell’uomo, per Freud è una costruzione irrazionale e inconsapevole, tipica di
uno stadio infantile vissuto dall’umanità
• Per Freud, infatti, nel rapporto dell’essere umano con Dio, padre celeste, si
esprime il rapporto di ogni bambino con il proprio padre terreno: un legame
di amore e terrore nello stesso tempo. Come il bambino deve impostare con il
proprio padre un dialogo adulto e maturo, privo di richieste di protezione e
privo di timore, così l’umanità deve dare il giusto peso alle credenze religiose
La religione e la fede, in realtà, “servono” all’uomo per:
-ridurre il timore di fronte all’incontrollabilità della natura
-contenere la paura della morte
-rendere più tollerabile il controllo delle pulsioni e degli istinti imposto
dalla vita sociale
7 | Dio è morto?
Le teologie della morte di Dio:
dopo Nietzsche, oltre Nietzsche
• Nel Novecento i teologi cristiani hanno trasformato l’annuncio nietzscheano
della morte di Dio, chiaro invito all’ateismo, nel punto di partenza per la
costruzione di una nuova e più matura esperienza di fede
• Per i teologi della morte di Dio, e soprattutto per Dietrich Bonhoeffer (19061945), il Dio “smascherato” da Nietzsche e da Freud, che colma il nostro
infantile desiderio di protezione e placa le nostre paure, deve essere
sostituito con un Dio autentico
Il “vecchio” Dio è morto per far comparire un Dio nuovo”, che
non sia un semplice “tappabuchi” per le mancanze umane
Dio è morto per far spazio all’uomo e alla sua responsabilità,
così che possa tornare ad essere il libero protagonista della storia
8 | Dio è morto?