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Classificazione della Vescica Neurologica

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STUDENTI
PATOLOGIA
Vescica neurologica, conoscerla e trattarla
Pubblicato il 04.08.18 di Chiara Vannini Aggiornato il 31.07.18
La vescica neurogena o neurologica è una disfunzione neurologica che interessa la parte bassa dell’apparato urinario,
ovvero la vescica. Si tratta di una compromissione delle basse vie urinarie, causata da un danno neurologico, che si
manifesta con difficoltà ad urinare, dovuta a una disfunzione nella fase di riempimento o nella fase di svuotamento (o
in entrambe).
Flaccida o spastica, le caratteristiche della vescica neurologica
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Per minzione si intende l’atto di urinare. Fisiologicamente, la persona sana ha una fase di accumulo in cui la vescica si riempie di urina, il
muscolo detrusore è contratto, il collo vescicale è chiuso e lo sfintere uretrale è contratto. Quando la vescica si riempie progressivamente,
aumenta la sua pressione e raggiunta la soglia di tensione tra i 150 – 250 ml, le vie nervose portano il segnale al SNC e la persona
comincia ad avvertire lo stimolo di urinare.
Di norma, si riesce a controllare lo stimolo fino a 400 ml e la persona continente è in grado di controllare la minzione, la muscolatura
vescicale e lo sfintere. Inoltre, se il meccanismo della continenza funziona perfettamente, la persona non ha perdite di urina nemmeno in
caso di intensi sforzi o intensa attività fisica.
In caso di vescica neurogena, invece, vi è una compromissione funzionale della vescica dovuta ad un danno neurologico, che comporta
una disfunzione nella fase di riempimento o di svuotamento della vescica.
Comporta inoltre la perdita del controllo volontario della diuresi , con conseguenti problemi di incontinenza urinaria o ritenzione acuta di
urine.
La vescica neurologica si definisce flaccida o spastica, a seconda delle caratteristiche che assume.
Vescica neurologica flaccida
Vescica neurologica spastica
(o ipotonica)
(contratta)
È la condizione in cui la vescica ha un grande volume, ma la
pressione è scarsa e non è in grado di contrarsi.
È presente quando vi è una sofferenza dei nervi periferici o una
lesione del midollo spinale a livello di S2–S4.
È una condizione che talvolta può regredire, oppure evolvere
nella vescica neurogena spastica
È la condizione in cui vi è un normale o ridotto volume della
vescica, ma vi sono contrazioni involontarie.
È secondaria ad una lesione cerebrale o del midollo sopra T12.
A seconda del livello della lesione può modificarsi la
sintomatologia
Vi sono anche condizioni in cui la persona presenta una sintomatologia mista, con caratteri di vescica neurogena flaccida o spastica legati
alle diverse patologie neurologiche o che interessano i nervi periferici, in particolare nel morbo di Parkinson , nelle neoplasie cerebrali o
del midollo spinale ed infine nella sclerosi multipla.
Cause che portano alla vescica neurologica
La vescica neurogena è di norma causata da patologie a carico del SNC, come ictus, lesioni spinali o SLA.
Anche le patologie che colpiscono i nervi periferici possono portare a questa problematica, ad esempio il diabete con grave neuropatia,
l’alcolismo, danni causati dalla chirurgia pelvica o ancora morbo di Parkinson e sclerosi multipla, situazioni in cui vi è interessamento sia
del SNC che dei nervi periferici.
Le cause più frequenti di vescica neurologica sono :
Lesioni o traumi midollari, anche conseguenti a chirurgia pelvica (ad esempio in caso di isterectomia)
Patologie evolutive del midollo spinale (ad esempio diabete mellito o sclerosi multipla)
Morbo di Parkinson
Tumori del midollo osseo
Patologie neurologiche degenerative (ictus, SLA)
Segni e sintomi di vescica neurologica
A seconda della patologia sottostante, la vescica neurogena si presenta con segni e sintomi differenti. I più frequenti sono:
disfunzioni vescicali
disturbi vescicali, come disuria, pollachiuria, stranguria e nicturia
ritenzione urinaria
dolore addominale
incontinenza da sovra–distensione
L’incontinenza da sovra-distensione è una condizione in cui la persona è in grado di trattenere l’urina, ma ha però costanti perdite
goccia a goccia. Agli uomini si associa spesso a disfunzione erettile.
Nelle persone affette da vescica spastica, poiché si hanno contrazioni involontarie, la persona ha perdite di urina frequenti e
talvolta con carattere di urgenza.
Diagnosticare la vescica neurologica
La diagnosi è clinica e strumentale; quella clinica permette di raccogliere segni e sintomi della persona, caratteristiche della minzione,
disturbi ad essa legati. Prevede una palpazione dell’addome, della regione inguinale e dei genitali, una valutazione rettale e pelvica.
La diagnosi strumentale prevede, invece:
Esame urine ed urinocoltura
Esame del volume residuo post-minzionale, che permette di andare a valutare quanta urina rimane in vescica dopo che la persona ha
urinato
Ecografia renale: per valutare l’eventuale presenza di idronefrosi
Dosaggio della creatinina sierica: per valutare la funzionalità renale
Cistografia : esame radiologico che permette di valutare la capacità vescicale e il reflusso uretrale
Cistoscopia: esame endoscopico che permette di valutare la durata e la gravità della ritenzione urinaria e ricercare eventuali
ostruzioni
Cistometrografia con test uro-dinamico : esame radiografico dinamico, che va a valutare il volume e la pressione della vescica, ed in
secondo luogo la velocità del flusso minzionale
Elettromiografia sfinterica: mostra se la contrazione vescicale e il rilasciamento dello sfintere sono coordinati.
Complicanze legate alla vescica neurologica
Le principali conseguenze descritte in letteratura sono:
Infezioni delle vie urinarie
Calcolosi renale
Idronefrosi
Nefropatia
Ridotta qualità della vita
Le complicanze più frequenti della vescica neurogena risultano essere le infezioni delle vie urinarie ricorrenti; esse sono causate dalla
stasi urinaria da un lato e/o da frequenti cateterismi vescicali dall’altro.
I calcoli renali invece sono secondari ad un alterato reflusso urinario; quest’ultimo può essere a sua volta causa di idronefrosi: il reflusso
vescico-ureterale è alterato, aumenta il volume della vescica, aumenta la pressione endovescicale e si ha reflusso. In casi gravi si può
arrivare ad avere una grave nefropatia.
Vescica neurologica e trattamento terapeutico
La terapia della vescica neurologica prende in considerazione la sintomatologia e la gravità del problema.
I trattamenti principali sono:
Il cateterismo
L’assunzione di liquidi
La ginnastica
I farmaci
La chirurgia
Trattamento
Descrizione
In caso di vescica flaccida, soprattutto se vi è una lesione spinale acuta, la terapia di prima scelta è il cateterismo vescicale,
di norma ad intermittenza
Cateterismo
Se la persona è in grado di farlo autonomamente, la si addestra all’autocateterismo ad intermittenza che è sempre
preferibile ad un catetere a permanenza. Questo perché il catetere a permanenza aumenta il rischio di infezioni delle vie
urinarie (IVU) e negli uomini anche il rischio di uretriti, fistole uretrali, ascessi prostatici. Ovviamente, anche se in misura
minore, anche il cateterismo a intermittenza predispone la persona ad un maggior rischio di IVU
Si consiglia l’assunzione di grandi quantità di liquidi per ridurre il rischio di infezioni e di formazione di calcoli urinari. Per
contro, la grande quantità di liquidi può però aumentare il problema dell’incontinenza, poiché aumenta il volume della
vescica
Ginnastica
La persona affetta da vescica spastica può essere addestrata ad eseguire esercizi che possono aiutare ad innescare la minzione, come ad esempio l’applicazione di una
pressione a livello sovrapubico, oppure esercizi per migliorare la muscolatura del pavimento pelvico o ancora il riflesso trigger, ovvero la stimolazione di dermatomeri sacrali e
lombari, attraverso la compressione di alcuni punti del corpo che provocano il riflesso della minzione (indicata in pazienti con alcune tipologie di lesioni midollari)
La terapia farmacologica è prevalentemente caratterizzata da farmaci anticolinergici:
Farmaci
questi rilassano il muscolo detrusore, riducendo la contrattilità involontaria del muscolo e aumentando così la
funzionalità e il controllo della vescica
È di solito l’ultimo trattamento che viene intrapreso. Viene presa in considerazione in caso di gravi disagi sociali per la persona e nel caso in cui non sia possibile effettuare uno
svuotamento vescicale continuo o intermittente.
Fra gli interventi vi sono:
rizotomia sacrale trattamento neurochirurgico che va ad incidere le terminazioni dei nervi dorsali e che permette di
trasformare la vescica spastica in flaccida
Chirurgia
derivazione urinaria con ureterostomia
sfinterotomia: che comporta una resezione dello sfintere striato.
Lo sfintere artificiale controllato meccanicamente è una terapia chirurgica innovativa, indicata nelle persone con
adeguata capacità vescicale, buon svuotamento vescicale e mobilità conservata agli arti superiori, che sono in grado di
utilizzare il dispositivo, gestendo autonomamente lo svuotamento vescicale.
Tags : Patologie, Studenti infermieri
Chiara Vannini
NurseReporter
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